10 azioni pratiche ed immediate per combattere la tua carenza di motivazione e raggiungere i tuoi obiettivi.
“Non aspettare fin quando sarà tutto perfetto. Non sarà mai tutto perfetto. Ci saranno sempre sfide da affrontare, ostacoli da superare, e condizioni imperfette. Inizia e basta. Ogni passo che farai ti permetterà di crescere più forte, più competente, più confidente e di avere sempre maggior successo.”
Mark Victor Hansen.
Lunedì mattina: direi che non c’è momento migliore della settimana per parlare di carenza di motivazione! Sei d’accordo con me?! ;-)
Essere sempre motivati per raggiungere un obiettivo non è facile. A volte ci capitano giorni in cui semplicemente vorremmo stare distesi sul divano e disintegrarci davanti alla TV. Ti sono mai capitati questi giorni? Giorni in cui sei senza motivazione?
In questo articolo voglio parlarti di 10 azioni pratiche ed immediate per trasformare queste giornate, combattere la tua carenza di motivazione e raggiungere i tuoi obiettivi.
- Semplicemente inizia. La motivazione è un po’ come l’appetito: vien mangiando… ehm, volevo dire lavorando. Se non hai voglia di studiare, apri quel maledetto libro ed inizia a leggere il primo paragrafo. Se non te la senti di andare in palestra, indossa le scarpe da ginnastica, prendi la borsa ed esci. Non pensare: quando sei demotivato, il tuo cervello non farà altro che darti ottime ragioni per non fare quello che devi fare: inizia semplicemente, tutto il resto verrà naturale.
- Trasforma i tuoi obiettivi in azioni da 1h. Obiettivi importanti possono impegnarci per mesi o addirittura anni ed è facile perdere la motivazione. In questi casi prova a scomporre il tuo progetto in azioni sempre più piccole, finché non trovi un’azione che puoi iniziare subito e completare entro 1h.
- Imponiti una scadenza sfidante. Ti ho già parlato di come la scarsità di tempo aumenta la motivazione. Se non riesci a completare un’attività e le cose vanno per le lunghe, imponiti una scadenza sfidante e fai partire un bel timer. Il conto alla rovescia ben in vista creerà in te senso di urgenza e di sfida: questi due elementi sono dei motivatori molto efficaci.
- Non bruciare le tappe. All’inizio di un progetto o quando fissiamo un nuovo obiettivo, la nostra motivazione è alle stelle, ma ben presto svanisce. Se vuoi mantenere alto il tuo livello di motivazione, impara a non bruciare le tappe in queste fasi iniziali: hai deciso di iniziare a correre? non partire facendo subito 10 Km. Inizia con piccoli passi, ed aumenta gradualmente. In questo modo distribuirai la tua motivazione iniziale.
- Registra i tuoi progressi. Non c’è cosa più motivante di vedere un calendario con tante “x” sopra, una per ogni giorno in cui hai fatto un passo avanti verso il tuo obiettivo. Registrare i tuoi progressi crea un circolo virtuoso: ogni volta che segni un progresso la tua motivazione cresce e il fastidio di lasciare un giorno senza la “x” ti spinge ad essere costante. Per registrare i miei progressi io utilizzo Joe’s Goal; ma internet è piena di siti di personal analytics.
- Premiati. Quando fissi il tuo obiettivo, prova a scrivere da subito che cosa ti regalerai una volta centrato. Inoltre, ogni volta che raggiungi anche solo un piccolo traguardo, impara a premiarti, togliti qualche soddisfazione.
- Scrivi i 10 “perchè” del tuo obiettivo. Un obiettivo senza uno scopo è un obiettivo che non raggiungerai. Se sei demotivato, prendi un foglio di carta o apri un file di testo ed inizia a scrivere i 10 motivi per cui vuoi raggiungere il tuo obiettivo: come ti sentirai quando lo avrai raggiunto? Che cosa avrai ottenuto? Come ti vedranno gli altri? Hai voglia di tornare a lavorare vero?! ;-)
- Metti un’immagine che ricordi il tuo obiettivo in posti ben visibili. Spesso ci capita di non essere motivati solo perchè ci siamo dimenticati dei nostri obiettivi. Prova a mettere immagini che ricordino il tuo obiettivo in posti ben visibili: sul frigo, sulla parete di fronte al tuo letto, sul volante dell’auto… mettici un po’ di fantasia. Io trovo molto efficaci gli sfondi del desktop personalizzati.
- Focalizzati per 5 minuti al giorno sul tuo obiettivo. Ritengo che focus ed azione siano i due ingredienti essenziali del successo. Per iniziare una nuova giornata con motivazione spesso indosso le cuffie del mio iPhone, metto una playlist di pura energia ed in quei 5 minuti immagino nei minimi dettagli come sarà raggiungere il mio obbiettivo. Motivazione allo stato puro.
- Parla del tuo obiettivo alle persone importanti della tua vita. Hai provato tutte e 9 le strategie di cui ti ho parlato e sei ancora lì davanti allo schermo come un vegetale?! beh allora è arrivato il momento di responsabilizzarti un po’: racconta il tuo obiettivo ad una persona importante della tua vita, una persona di fronte alla quale non puoi permetterti di fallire, una persona che saprà supportarti nei momenti difficili e rimproverarti quando batti la fiacca.
Tu come combatti la carenza di motivazione? se ti va, raccontamelo nei commenti, grazie!
Foto di mixatal
Ottimi suggerimenti.
In particolare, il punto uno l’ho sperimentato proprio in questo periodo.
Ho iniziato a praticare una serie di esercizi modello Spartan 300 e, le mattine in cui, appena sveglio “mi” de-motivavo iniziando a penasare a tutti i perchè per non fare gli esercizi, li ho superari cessando immediatamente questo dialogo interno ed evitando di pensarci.
Appena iniziavo a “convincermi” a non fare ciò che sapevo dover (voler) fare, lo fermavo dicendo “Ora non ci penso. Quando sarò li e dovrò farli, vedremo”.
Grazie a questo “stratagemma” sto continuando i miei esercizi, con i vantaggi che mi stanno portando.
Grazie per il commento Moreno.
Si, sono assolutamente d’accordo con te: l’azione è la migliore cura alla carenza di motivazione.
E poi vuoi mettere come ti senti dopo aver fatto i tuoi esercizi proprio quel giorno in cui non avevi voglia?!
La soddisfazione è quadruplicata.
Ma soprattutto, diamo un profondo messaggio a noi stessi: “Siano noi a decidere ‘come agire’ e non le situazioni esterne”.
Esatto. Non è la giornata di sole, l’essersi alzati di buon umore o l’allineamento degli astri ;-) a determinare quello che faremo. Siamo noi a decidere: “any given day”.
Grazie Moreno per il tuo intervento.
Dici? Io ho giove in opposizione e lo sento, cavolo se lo sento?
Come diceva Ford: “che tu ci creda o no, avrai comunque ragione”. Il potere dell’autosuggestione umana è molto potente, e quando Wanna Marchi dice di essere stata punita ingiustamente per aver venduto del sale a dei deficienti, non mi sento di darle completamente torto.
E se ti sentissi addosso il peso di chi condivide con te la cita , ma non gli obbiettivi?
Se ti sembrasse che nonostante i tuoi sforzi qualcosa ti rallenta e non sembra dipendere da te?
Ciao, volevo partire dal presupposto che sono d’accrdo con le vostre affermazioni. Sono un ragazzo giovane e soffro di mancanza di motivazione, non verso una particolare attività, ma verso la mia vita in generale. Mi manca la concentrazione, ho poca memoria e ho notato un generale calo di prestazioni della mia “macchina” cerebrale…Anche nelle attività che mi piacerebbe imparare non riesco più a dare il massimo, è come se vivessi la vita in maniera più piatta del “solito”. Ciò che mi fa davvero arrabbiare è voler fare una cosa e non riuscirci; ES: voglio ricordarmi una questione di lavoro, la imparo dopo una spiegazione ma il giorno dopo l’ho completamente dimenticata!!Come se avessi prestato poca attenzione alle parole riferitemi. Ma so che mentre ascoltavo quel discorso ero concentrato… Uffa!!! A causa di tutto ciò ho anche perso fiducia in me stesso.
Sembro pazzo ma gradirei una risposta… Grazie comunque in anticipo.
Guarda Alessio, penso che il tuo problema sia dovuto ad una conseguenza dell’ansia dovuta dalla sfiducia verso te stesso, se tu sei concentrato all’ascolto devi altrettanto esserlo nell’esposizione, altrimenti tutto farà flop:
Io ho questo problema quando suono la chitarra, se sono solo suono bene i pezzi che ho imparato, quando devo esporli la mia prestazione cala di molto, perché ho mancanza di fiducia nei miei confronti di gestire le aspettative altrui.
Questa diffidenza nei nostri confronti va educata nel tempo:
poniti dei piccoli obiettivi e prendi GRANDE nota dei successi (anche piccoli) ottenuti!
Grazie Alessio per il tuo commento.
Ci tengo a sottolineare che non sono ne un medico, ne uno psicologo. Nei miei articoli parlo delle mie esperienze e delle strategie che hanno funzionato per me.
Fatta questa doverosa premessa, voglio riprendere un passo dell’articolo, che penso possa aiutarti: “La motivazione è un po’ come l’appetito: vien mangiando… ehm, volevo dire lavorando”.
Non aspettare di ritrovare la motivazione con il semplice schioccare delle dita: dovrai lavorarci.
Ma non pretendere troppo da te stesso: inizia da piccole cose. Pensa ad un obiettivo banale, fissalo, raggiungilo e passa al successivo (un po’ più difficile).
Ricostruisci il tuo entusiasmo un passettino alla volta.
Andrea
grazie Andrea per la risposta.
Forse è solo un periodo così… sinceramente non so che fare, forse semplicemente non sento più stimolo per via dell’andamento del mondo, o della mia vita soprattutto. é solo che è una questione difficile. Speravo fossi più illuminato di me; ma mi hai fatto capire che siamo ancora sulla terra!!! Grazie di nuovo :)
Grazie a te Alessio. No, non penso proprio di essere un illuminato; tutt’altro! ;-).
Ma cerco di non smettere mai di sperimentare, mettermi alla prova, rischiare: le sconfitte non mancano, ma anche le soddisfazioni alla fine escono fuori! Questo è un po’ il modo in cui mi piace affrontare la vita.
A presto,
Andrea.
X Alessio
Ciao Alessio, anche io sto passando un periodo come il tuo.
Un paio di mesi fa ho letto un libro che mi ha fatto uscire da questo periodo “NO”, insomma mi ha aiutato molto a trovare una grande motivazione mai provata in tutta la mia vita!!
Il libro si intitola “Leader di te stesso” autore Roberto Re.
Spendi quei 10€ e leggilo con una forte convinzione di migliorare la tua vita.
Ho perso ogni tipo di motivazione quando ho perso un figlio…ho fallito sul lavoro come ogni volta…ogni volta mi sono rialzata adesso non ne ho più voglia…perchè alzarmi? per cadere di nuovo…NON HO VOGLIA…mi sono rialzata già troppe volte…vorrei solo un posto dove rilassarmi e NON pensare a niente….
grazie vi stimo per questo blog…
Ciao Simona,
perdona la risposta tardiva.
è difficile dare una risposta di fronte al tuo dramma, ma il fatto stesso che tu abbia lasciato un commento mi fa pensare. Mi fa pensare che nonostante tutto, tu VOGLIA rialzarti. Nascondendoci al buio, in un luogo isolato perdiamo l’occasione di rivedere il sole.
Un abbraccio.
Andrea.
Purtroppo penso di essere un caso disperato, sto cercando di finire l’ università (sono alla specialistica e ho accumulato un anno e mezzo di ritardo), ma non riesco a trovare una buona motivazione per finire. Più ci penso più mi demotivo, perchè ogni ragionamento che faccio mi porta ad un circolo vizioso da cui è difficile uscire. Per ora l’ unica motivazione che mi spinge almeno un po’ è la classica “non ce la faccio più, non ho più voglia di studiare, devo finire”. Purtroppo però questa motivazione mi lascia spazio ai pensieri: lo faccio per una sfida personale? Lo faccio per la laurea fine a se stessa? E allora che senso ha continuare? 7 anni e mezzo della mia vita solo per dimostrare che riesco a laurearmi? Non potevo impiegarli in modo migliore? Anche lavorando, ma magari facendo qualcosa che riesco a fare bene? Considerando che faccio Biologia e che i 7 anni della mia vita mi porteranno quasi sicuramente a fare la commessa, non posso nemmeno aggrapparmi al fatto che poi dopo farò un lavoro gratificante. Inoltre siccome ho dei periodi in cui passo gli esami con voti eccellenti, quando mi trovo in un periodo come quello di adesso, le persone intorno a me avendo grandi aspettative mi dicono che non mi impegno abbastanza e che quello che si fa nella vita, anche se non piace va fatto lo stesso. Vero.
Peccato che praticamente ogni volta che passo un esame mi sembra di aver fatto un passo avanti verso l’auto-distruzione.
Si può andare avanti senza motivazione?
Scusa lo sfogo :) so che non sei uno psicologo :D
No, non credo si possa andare avanti senza motivazione, ma ho imparato anche un’altra cosa interessante sulla motivazione.
Se credi di dover trovare la motivazione prima di andare avanti… sei sulla strada sbagliata. Prima c’è l’azione, a cui seguono risultati e motivAzione, poi ancora un’azione migliore… e così via, è un circolo virtuoso.
Quindi non aspettare la motivazione, inizia sempre con un’azione, non importa che sia la migliore azione, o l’azione nella direzione giusta. L’importante è mettersi in moto e poi correggere la rotta in volo.
Andrea.
Complimenti per il post e per il sito in generale. Davvero complimenti!
E grazie!
Tra due giorni comincerò a lavorare anche io per una grossa società di consulenza. Già so che cose come produttività, motivazione, ottimizzazione saranno fondamentali, anche per questo sto leggendo i tuoi post avidamente, per essere pronto. Il passaggio dalla routine universitario-casalinga a quello della consulenza non sarà una passeggiata, ma se c’è motivazione ci sono tutte le condizioni per far bene! Chiudo con qualche citazione che mi accompagna da tempo.
Dallo Hagakure:
Ops, ho usato male il tag quote, le ri-posto:
Dallo Hagakure: “Se uno fa distinzione tra luogo pubblico e privato, tra tempo di guerra e tempo di pace, quando d’improvviso si trovasse davanti a una situazione difficile, non sarà in grado di affrontarla. Bisogna rimanere sempre vigilanti, in ogni circostanza. Se uno non dimostra il suo valore in tempo di pace, non potrà essere scelto in tempo di guerra”.
Da alcuni allenatori di football americano:
John Madden: “The road to Easy Street goes through the sewer”
Joe Gibbs: “The will to win is meaningless wothout the will to prepare”
Pat Riley: “Excellence is the gradual result of always striving to do better”
solo leggendo questi commenti,mi motivo,tra qualke giorno parto x una nuova avventura nell ambito della consulenza commerciale,da menger,nella mia carriera sn caduto tante volte e sò ancora di dover cadere molte volte,ma l importante è rialzarsi piu forte di prima,personalmente uso molto la fantasia e uso kome punto di motivazione personaggi come roky balboa o il gladiatore,anke solo ascoltanto le colonne sonore dei film,ma la cosa piu motivante e sapere ke se si raggiunge il propio obbiettivi ti può combiare la vita,ma nn sl a noi stessi ma anke alle persone ke ci stanno vicine che credono in noi e che anno deciso di seguirci nel nostro percorso.
Francesco!! Consulenza commerciale, menger (immagino manager).. Ma impara l’italiano!!! Che anno deciso??? Se questi sono i menger del giorno d’oggi -.-“
Questo articolo mi è piaciuto molto perchè rispecchia alcuni dei metodi che ho utilizzato con ottimi risultati per risollevare la mia motivazione in un momento in cui quest’ ultima era in fase calante.
In particolare credo che il primo suggerimento sia quello fondamentale ma posso confermare che è stato importante restare coi piedi ben saldi per terra senza bruciare le tappe, procedendo per piccoli passi.
Anche registrare i miei progressi mi è stato di grande aiuto perchè al termine di ogni giornata avevo la possibilità di verificare se avessi rispettato i programmi e credetemi, la sensazione che si prova giorno dopo giorno nel constatare che l’impegno sta producendo i suoi effetti .. beh è difficile da descrivere.
Con ciò non voglio esser frainteso, nel senso che comunque come ho avuto modo di leggere in un altro articolo, difficilmente il percorso può esser lineare e privo di problemi, anzi credo che la differenza sia in questo dettaglio se così vogliamo chiamarlo. C’è chi pensa che gli ostacoli possano essere un fastidioso intoppo al raggiungimento dell’ obiettivo e chi invece crede che sia normale che possano presentarsi numerosi problemi durante il percorso.
Amo pensare che gli ostacoli superati possano farmi diventare sempre più forte in vista di traguardi ancora più ambiziosi.
Ripeto però che serve concentrarsi su un passaggio per volta.
Inoltre fermarmi un attimo e riflettere sul lavoro svolto, chiedermi come sono riuscito a raggiungere quel determinato risultato, pormi domande sul percorso mi ha aiutato a prendere ancor più consapevolezza del perchè stessi intraprendendo quel sentiero dunque, condivido con Andrea che è necessaria una seppur minima pianificazione ma l’azione è l’elemento determinante in grado di permetterci di raggiungere i nostri sogni.
Fatta questa introduzione volevo chiederti se ti è mai capitato di avere rimpianti a causa della sensazione di aver potuto fare di più e meglio. A me capita molto spesso, anche dopo una giornata intensa di studio, di avere quella sgradevole sensazione di aver impiegato male il mio tempo e che un’organizzazione migliore mi avrebbe permesso di lavorare di più e meglio a parità di tempo impiegato.
Hai mai provato questa sensazione? Se si, cosa ti ha permesso di calmare questi sensi di colpa?
Ti ringrazio in anticipo per la tua risposta e ti faccio i complimenti per il tuo sito, davvero un ottimo lavoro nel mare di banalità di cui è composta la rete.
Ciao
Thomas
Ciao Thomas,
si, conosco la sensazione di cui parli: molto bene. Sinceramente non ho una soluzione, cerco solo di ricordarmi che non siamo macchine, robots, ma esseri umani. Sprecare tempo è dannatamente fastidioso, anche perché te ne accorgi sempre… dopo averlo sprecato. Allo stesso tempo è molto importante non demonizzare l’ozio: l’ozio non solo è positivo, ma è necessario. Senza i giusti momenti di ricarica difficilmente avremmo le energie per raggiungere i nostri obiettivi più ambiziosi.
Andrea.
P.s. Grazie molte per i complimenti! Ho cercato di realizzare un progetto di qualità, anche io scontento dei tanti siti di basso livello, soprattutto quelli dedicati alla crescita personale: mi fa piacere che il lavoro fatto inizi a trasparire ;-)
In effetti a volte dimentico che .. siamo esseri umani! con la conseguenza di pretendere da me stesso molto di più di ciò che è umanamente possibile.
Grazie mille Andrea per avermi risposto così celermente e buona giornata!
Thomas
Un consiglio più inutile dell’ altro, io ho bisogno di motivazione per la scuola, e col cacchio prendo penna e libro e comincio, perchè quando studio mi viene la tachicardia e mi viene da piangere tanto la odio!! La scuola è un imposizione, e di certo non serve a niente nella vita reale, quindi non c’è nessun motivo che possa nmotivarmi a studiare, questi consigli valgono per poche cose…
Ciao Gianluca, grazie del commento, prova a leggere questo articolo.
salve……….ho letto le 10 azioni per far crescere la motivazione.
UNA DOMANDA:
ma se una persona che non ha ottenuto nulla con i primi 9 step, non ha lapossibilità di applicare il decimo step, E’ PERDUTA?
IO, sono sola. IO non ho una persona di riferimento importante a cui potrei parlare dei miei obiettivi; IO non ho una persona di fronte a cui non posso permettermi di sbagliare.
ALLORA, VI CHIEDO
QUALE ALTRA CHANCE HO?
MI SENTO SOLA E INUTILE……….dove trovo la motivazione per cambiare la mia vita?
ho provato diverse volte……ma sembra che qualcuno mi abbia lanciato una maledizione: qualunque progetto abbia mai cercato di attuare non è mai deccollato o andato a termine…..
ho anche abbassato le aspettative…..pensando di puntare troppo in alto…. cambiato direzione, pensando che non fosse il progetto giusto per me, MA NIENTE!!!!…..NIENTE !!!
CHE DESOLAZIONE!!!!!
GRAZIE PER L’EVENTUALE RIPOSTA
Angelina,
ti capisco. Sono nella tua stessa situazione , solo che io avevo un sogno che volevo realizzare ( forse troppo grande). Mi dava la motivazione per sopportare un lavoro noioso (che però mi dava soldi da dedicare al raggiungimento del mio sogno), per sopportare un’ambiente in cui NON mi sentivo a casa e per attendere il weekend e partire alla realizzazione del mio sogno.
Nell’ultimo periodo mi sono resa conto che il mio sogno è stupido, irrealizzabile.Ed è allora che è crollato tutto. Non mi rimane nulla a cui aggrapparmi con tutta la mia volonta. Non voglio più nulla. E’ difficile, so che questa non sono la vera “io” , sto scrivendo in un momento “no” , ed è per questo che sono qui a rileggere questi utilissimi articoli… sperando di farcela a riacquistare fiducia in me e coraggio per affrontare la vita.
Ciao Andrea , io proverò a usare il consiglio sul “premiarsi” unendolo ad un altro tuo articolo “obiettivi di processo” ovvero premierò, già il fatto di aver dedicato 3 ore a qualcosa che mi porta verso l’obiettivo tu che ne pensi???
poi volevo chiederti, gli obiettivi a progetto, però in me, fanno sentire la mancanza del limite di tempo sfidante…. scusa sto scrivendo in ora tarda… notte!!!
io soffro di ansia cronica da anni e da 6 mesi sono chiuso in casa tremando….. credo che nei casi limite come i miei si veda se funzionano queste metodologie.
il mio obiettivo è solo star bene…non trovo altro.
gli hobby o vecchi obiettivi si sono annullati, di conseguenza le motivazioni.
sono in un circolo vizioso mente corpo.
grazie
luca
Luca le metodologie di crescita personale non sono rivolte a chi ha problematiche di ansia e attacchi di panico.
Devi rivolgerti ad uno psicoterapeuta. La scuola di Terapia Breve Strategica è quella che ha avuto i migliori risultati nella cura dell’ansia.
Non perdere altro tempo: riprenditi la tua vita.
Ci rivediamo qui nel blog quando avrai affrontato e superato l’ansia.
Un abbraccio,
Andrea.
Mi mancano 5 esami alla laurea…e la mia volontá sembra essersi smaterializzata…ogni mattina mi sveglio nervosa e stressata xkè nn riesco a studiare…mi vengono in mente solo motivi per lasciar perdere…riuscivo a darmi un esame dopo l altro tranquillamente ad un certo punto mi sn bloccata su una materia e da li una delusione dopo l altra…cerco un miracolo xkè non so come ritrovare l autostima- volontá!!!!!
Su questo “effetto” devo scriverci un articolo prima o poi: io la chiamo demotivazione da meta “quasi” raggiunta.
Siamo quasi arrivati e… molliamo la presa!
Alcuni suggerimenti tratti dalla mia esperienza:
– i miracoli non si cercano, si creano.
– la volontà non si ritrova, si crea anche essa.
Se non si era capito Sarah, non devi aspettare che cada nulla dal cielo, fai un bel risvolto alle maniche della camicia e datti da fare.
A presto,
Andrea.
Ciao! Bel blog, complimenti :) volevo chiederti un consiglio sul punto dei “regali” a obiettivo raggiunto: mi sono data piccoli obiettivi per ricominciare a studiare (tipo “finire il capitolo”) e un obiettivo maggiore che è quello di finire di studiare 4 materie entro una quarantina di giorni (forse troppo ambizioso?). Ora, per il grande obiettivo mi son data come ricompensa promessa un weekend di vacanza, per i piccoli che ricompense potrei darmi? Ho pensato “stacco per 20 minuti” ma rischio di deconcentrarmi o perdere tempo prezioso, altrimenti pensavo “mangio un cioccolatino” ma…con tutta la fatica che sto facendo per tenermi in riga dal punto di vista alimentare, non credo sia la soluzione migliore XD tu che consigli?
PS: grazie per il tuo blog, era un periodo particolarmente de motivante dal punto di vista dello studio e grazie ai tuoi consigli sto finalmente riprendendo tutto in mano :)
Salve,
Io ho 3 progetti che dipendono l’uno dall’altro: un romanzo, un gioco di carte collezionabile e un linguaggio artificiale con grammatica, sintassi, vocabolario etc… Elementi di un progetto fluiscono negli altri due e viceversa. Sono consapevole che è un progetto ambizioso, ma potrei dire che il 90% dei punti consigliati già li metto in pratica (escludo il “regalo”; riuscire a scrivere per 2 ore di fila, oppure risolvere incongruenze matematiche nel gioco di carte, oppure trovare una forma grammaticale armoniosa, semplice e musicale, sono già di per sé estremamente gratificanti).
Essendo poi disoccupato, l’idea di pubblicare almeno il romanzo (tenendo gli altri 2 progetti per me come hobby) sarebbe favoloso e anche fonte di guadagno.
Poi spunta il demone del monologo interiore: ma chi ti legge? Andrà bene se vendi 10 copie in 10 anni. E ‘sto gioco di carte, chi te lo pubblica? E chi ci gioca? E’ troppo difficile! E poi vuoi proporre un linguaggio artificiale in Italia, in cui il 90% non sa manco l’inglese?
Ammetto che il demone non viene solo per portare demotivazione: grazie a lui mi sono informato sulle possibilità di auto-pubblicare il romanzo, ho fatto ricerche sul concetto di editor, di correzione bozze; ho pensato di rendere il gioco di carte giocabile online etc…, la pubblicità, la partita I.V.A… Tutte cose che a me paiono gigantesche. Però ne varrà la pena investire così su me stesso? Perché se fallisco, ne pago le spese… materialmente.
E poi l’Italia è pur sempre l’Italia, non è il mondo anglosassone: la gente lì si studia il Klingon (lingua artificiale) e ci fanno pure le conferenze; i giochi di carte spuntano come funghi (le “Magic” sono nate là) e i grandi fantasy… beh, il 99% del fantasy “famoso” (Il Signore degli Anelli, Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco etc…) è nato là.
C’è chi dice che chi non risica non rosica. Però… altro che demotivazione da dieta, esame o esercizio fisico (con tutto il rispetto dovuto a chi è alle prese con questi progetti). A volte credo che dovrei semplicemente ridimensionare tutto e farmi assumere dal Comune come addetto alla nettezza urbana.
buona fortuna per il romanzo, ti consiglio se sei esordiente di partecipare a dei gruppi di lettura incrociata (ci sono delle comunita’ in internet) per ricevere recensioni e oppinioni su quello che scrivi (ovviamente e’ tutto gratuito) poi fa leggere i tuoi scritti anche ad amici per ricevere opinnioni
riguardo al gioco di carte, non e’ fattibile, serve una montagna di soldi per partire. se ti fai un sito internet e fai partire il gioco da li e’ una buona idea, all’inizio avrai pochi utenti, poi se il gioco vale aumenteranno sempre di piu’
Ciao Aska,
spezzetta il tuo progetto ambizioso in piccoli obiettivi settimanali e giornalieri e focalizzati solo ed esclusivamente su questi obiettivi.
In merito al rischio, questa è una variabili ineliminabile nel business, ma le tecnologie online permettono di minimizzare le spese, sperimentando diverse variabili di un prodotto/servizio, finché non si trova quello che funziona davvero.
Su, non mi mollare ora…
Andrea.
Ma dove trovi tutta questa voglia di aiutare la gente?
Questo penso che sia uno dei tuoi articoli migliori, e li ho letti quasi tutti, se non il migliore, ma il consiglio principale è indubbiamente il primo, certo, lo sapevo già da me, ma ne ho avuto un’ ulteriore conferma, per cui grazie davvero.
Ogni persona ogni tanto dovrebbe fare un salto su questo blog.
Ma che sto facendo ancora qui ora che sono motivato? scappo!
Salve, sono una studentessa di 16 anni. Frequento il terzo anno del liceo linguistico. Sono sempre stata una grande studiosa, una ragazza che vive per i libri insomma. Sono circa due anni, però, che ho appreso di avere un problema alla tiroide: ipotiroidismo. Nulla di grave, se non per il fatto che questo piccolo difettuccio ha rallentato notevolmente il mio metabolismo. Non faccio altro che dormire, nonostante io stia seguendo una terapia. Tutto questo mi ha demoralizzata e mi ha portato pian piano ad abbandonare lo studio. Non riesco più ad essere motivata e sto male per questo, dato che la scuola è sempre stata al primo posto per me. Ho lasciato il nuoto, una delle mie più grandi passioni, per dedicarmi completamente allo studio, ma passo più pomeriggi a dormire che a studiare. Ho paura di non riuscire a realizzare i miei sogni, ho paura di deludere i miei genitori. Come faccio a tornare quella di una volta? Voglio ritrovare la grinta, la passione che avevo due anni fa. Purtroppo o per fortuna, i miei genitori credono in me, e anche se porto a casa un brutto voto, non si preoccupano più di tanto. Tutto questo, però, mi crea ancora più disagio, in quanto ho una paura tremenda di deluderli. Consigli? Grazie in anticipo :)
scrivo perchè per caso mi sono ritrovata in questo sito alla ricerca di consigli pratici per combattere la svogliatezza che mi caratterizza da circa 2 anni. ho 26 anni e sono prossima alla laurea. il mio percorso universitario è stato uno schifo, per il semplice motivo che fin dall’inizio l ho affrontato come un modo per accontentare non me stessa ma i miei genitori, da sempre loro mi hanno spronato e portato verso la strada della laurea ma in realtà non è mai stato un mio desiderio. ho provato a parlarne più di una volta ma ho trovato sempre dei muri davanti che mi hanno portato a stare zitta e “subire”. ho cominciato col primo anno che è andata discretamente, sono riuscita a dare quasi tutti gli esami previsti dal mio corso, poi mi sono fermata per circa due anni, successivamente ho ripreso e sono riuscita a recuperare alla grande ,arrivando a pochissimi esami dalla fine. ed ecco che arriviamo al punto morto in cui mi trovo ora. ovvero la svogliatezza, la mancanza di stimoli assoluta. ho provato i punti scritti sopra ma niente da fare, quello che mi manca davvero è l’interesse a finire! non è mai stato un mio obiettivo ma quello di altri e questa cosa mi ha logorato fino a portarmi a questa situazione. io dentro di me so che ormai ho fatto 30 e potrei fare 31 ma non mi va, la verità è che non mi va,non riesco più ad andare contro me stessa. l ho fatto per troppo tempo, ed ora mi ritrovo in una situazione orrenda, dove da una parte c’è l’aspettativa dei miei genitori e dall’altra c’è la mia insofferenza nei confronti di questo percorso che non mi appartiene. io volevo fare altro, volevo cercarmi subito un lavoro, non perdere tempo. perchè secondo il mio punto di vista l’università è solo questo: PERDITA DI TEMPO!
Ciao Rena,
grazie del commento e benvenuta.
Hai scelto di commentare un articolo a cui sono molto affezzionato, ma temo non sia l’articolo di cui hai bisogno. Da quel poco che posso leggere nelle tue righe (e tra le tue righe), il tuo non è un problema di motivazione, ma un mix di 2 “freni”:
– da una parte stai inseguendo un obiettivo che non è tuo. Puoi prendertela con i tuoi genitori, ma ricorda che finché non ti assumi la responsabilità della tua vita, difficilmente cambierai.
– dall’altra parte ti ritrovi nel classico “cul de sac” di molti studenti universitari: ad un soffio dalla laurea hanno un crollo di motivazione. E’ naturale: tu stai razionalizzando ricollegando questo tuo fancazzismo atavico al fatto che l’Università sia una perdita di tempo e che i tuoi genitori sono stati brutti e cattivi a costringerti a seguire questo percorso. In realtà hai paura. Paura di completare un percorso e trovarti costretta ad uscire dalla tua zona di comfort. Paura di dire a te stessa “e adesso?”. Paura di non aver più scuse. Una volta completato il percorso universitario, non potrai più raccontarti la storiella che i tuoi genitori ti hanno costretta e che in questo modo non hai potuto seguire i tuoi sogni. Saresti fuori, a nudo, e dovresti dimostrare agli altri e a te stesso che sei in grado di raggiungere anche i TUOI obiettivi.
Per completare il quadretto, forse in questo momento ti ritrovi anche a voler “punire” i tuoi genitori: laurearti significherebbe dar loro soddisfazione e visto il risentimento che provi nei loro confronti, questa è l’ultima cosa che vuoi fare.
Rena, in questo commento ho sicuramente fatto delle esagerazione e sono stato volutamente “caustico”, ma mi auguro di averti dato degli spunti di riflessione: una spalla su cui frignare è l’ultima cosa di cui hai bisogno in questo momento.
Andrea.
caro andrea innanzitutto ti ringrazio per avermi regalato un pò del tuo tempo. ho letto attentamente ciò che hai scritto e da un certo punto di vista posso anche darti ragione. ma voglio sottolineare una cosa! io non mi nascondo dietro l’impegno dell’università per giustificare questo senso di inutilità (anche agli occhi di chi mi conosce) o per dare un significato alle mie giornate…io ho lavorato (e parlo al passato perchè ora ahimè la disoccupazione è uno stato che mi caratterizza da tempo), e cerco continuamente un’occupazione che non arriva e che mi farebbe invece da spinta per mollare tutto e potermi rendere finalmente indipendente e libera da vincoli. con i soldi che ho guadagnato inoltre mi ci sono pagata le tasse universitarie per evitare di gravare troppo sulla mia famiglia. soldi buttati! e quando dico che l’università è una perdita di tempo è semplicemente perchè di questi tempi se dovesse arrivare qualsiasi tipo di lavoro io lo accetterei mettendo subito da parte il percorso di studi. non c’è tempo per lo studio se questo non ti garantisce realmente un impiego, e si sa, la meritocrazia qui in Italia ,come in molte altre parti del mondo ,non esiste. volevo concludere affermando che ho pensato tante volte al dopo laurea, e forse mi fa paura solo perchè sono disoccupata e non vedo margini di miglioramente per questa crisi così grande. soprattutto nel territorio dove abito, riconosciuto come il più povero d’Italia.
Salve. Sono una studentessa del 4anno della facoltà di giurisprudenza , purtroppo da un bel pó di tempo soffro di demotivazione dovuta anche al fatto forse che non mi sento mai abbastanza. Ho provato a dare due esami nehli ultimi mesi ma purtroppo mi hanno bocciata. Sono caduta nella depressione totale. So che le cose brutte della vita sono altre ma io mi sento una fallita. Vorrei poter raggiungere i miei obiettivi. Ma nn ce la faccio sono bloccata non riesco ad andare avanti. Spero che seguendo questi suggerimenti riuscirò a sbloccarmi. All’inizio ero entusiasta del percorso che avevo intrapreso ma dopo un pó è svanito tutto. Non so cosa mi è successo. Non vorrei continuare a far del male a me e alle persone a me care. Scusate per lo sfogo ma nn ce la facevo più. Grazie vi saluto.
Si anche per me è così, se ti può consolare.
mi passa facilmente la voglia di fare quello che voglio fare e la mattina non ho la forza di alzarmi sto nel letto a non fare niente è bruttissimo prima non ero così sembra che più cresco e più non so che fare e pure se lo so mi è difficile raggiungere
Ciao Andrea, mi chiamo Francesco e di solito sono un ragazzo solare e molto paziente ma secondo me non sono motivato soprattutto adesso che mi sono lasciato con la mia ragazza, adesso non mi viene la voglia di fare niente rimarrei a letto a dormire perchè almeno li non faccio cavolate, odio non fare niente in un certo senso, perchè sono un ragazzo attivo ma in alcune cose non trovo niente per cui andare avanti.
Ad esempio a scuola sono anche bravo ma l’economia aziendale e la matematica non riesco a mandarle giù ogni volta che credo di avere capito quando faccio la verifica mi arrivano solo dei 4 o 5, mi sento ogni giorno demotivato grazie per i consigli gli leggerò tutti i giorni mi riesce a dire qualcos’altro… Ade esempio perchè con le altre materie son bravo e con quelle due no, cioè la scuola mi piace ma non riesco a sopportarla per economia e matematica
E se non si trattasse di giorni, ma di una vita intera senza motivazione? Ci sono mille cose che mi vengono in mente adesso per presentarmi e farti capire il mio background. Ma sono una ragazza come tante, ho 28 anni, una laurea servita veramente a poco, a casa con mammà, sogno l’indipendenza. Ma… non faccio assolutamente nulla per ottenerla. E la motivazione non manca solo per cercare un lavoro, manca per leggere un libro, vedere un film, ascoltare musica, allenarsi, uscire. Insomma, manca per vivere. Depressione? Forse. Eppure non mi ricordo un giorno in cui io non sia stata quella che sono adesso, quindi forse è carattere nel mio caso. Non ne posso più di star sveglia fino alle quattro del mattino per leggere articoli motivazionali o vedere video per darmi la carica. Io la vita voglio viverla, che devo fare?
Leggendo il tuo commento, un po’ mi ci sono ritrovata. Anche io sono una persona che spesso si fa prendere dalla mancanza di voglia di fare qualsiasi cosa. Come primo consiglio ti posso dire di INIZIARE. Trova un picco progetto su cui lavorare, potrebbe essere ad esempio preparare un curriculum e distribuirlo in giro per la città. E ogni giorno fissati un obiettivo, ad esempio distribuire il curriculum in un tot di posti e impegnati a farlo anche se non ne hai voglia. È proprio vero che la fame vien mangiando. Tante volte io non ho voglia di fare una cosa ma mi costringo a farla e quando ho finito mi sento gratificata per aver iniziato e finito una cosa che mi ero proposta di fare. Il secondo consiglio è quello di non farti sconfiggere dalle giornate no. Quando succede che non riesci a costringerti a fare una cosa e quindi letteralmente butti via la giornata, non farti trascinare nell’insoddisfazione per quella singola giornata di insuccesso. Usala come incoraggiamento per fare meglio il giorno dopo. Focalizzati sul senso di insoddisfazione che ti pervade quando non combini niente in una giornata e usa questa sensazione come incoraggiamento per il giorno dopo, dì a te stessa: “domani non voglio sentirmi come oggi” e fai in modo di essere più produttiva il giorno dopo!
Ovviamente io ti riporto la mia esperienza, magari per te è diverso. Ma sicuramente la migliore cosa per sentirsi meglio è agire, a piccoli passi, ma fare sempre qualcosa.
In bocca al lupo per il futuro!
Ma se una persona non ha scopi, stimoli, desideri, nemmeno avendo un figlio… niente ti spinge ad INIZIARE. Come si fa a trovare una motivazione? a dare un senso alla vita?
Si chiama apatia, ne parlerò nell’articolo di lunedì 26 settembre.
Ciao Andrea, sono nuovo qui. Innanzitutto complimenti per il bellissimo progetto!
Io ho smesso di fumare da 3 mesi e ho perso gran parte delle motivazioni che mi spingevano a fare il mio lavoro, senza le quali non puoi fare qs mestiere…. Fino a 3 mesi fa lavoravo con estrema concentrazione e soprattutto entusiasmo… Ora che fare? Tu hai mai fumato? Mi basterebbe già un pò di serenità…
grazie, a presto
e alla fine come é andata?
Ok
La motivazione si perde quando le cose tardano ad arrivare.. ho aspettato una vita e sinceramente mi sono rotta
Ti capisco, anche io la pensavo così. Però è sbagliato. Le cose non arrivano, ti devi fare il cu*o e andartele a cercare e quando le trovi mettercela tutta per prenderle.
Io ci sono arrivata da poco e sto cercando di abituarmi a questa idea… devi cavartela da sola perché gli altri non hanno alcun interesse nell’aiutarti o nel danneggiare loro stessi per favorire te.
È inutile aspettare perché le cose non cadono da cielo ma devi conquistarle.
Ciao a tutti ragazzi, volevo esporvi un mio problema e sperare che qualcuno di voi mi sappia aiutare, in caso contrario grazie della vostra attenzione. Essenzialmente ciò che davvero odio nel mio modo di vivere è la mancanza di costanza e motivazioni nelle azioni che faccio, ma non di passionalità, mi spiego meglio. Quando inizio un nuovo hobby (vi faccio l’esempio con il suonare la chitarra) sono subito molto molto motivato e dedico tutta la mia passione nel farlo, e sopratutto molto del mio tempo, nonostante la scuola. il problema sta nella continuità del mio hobby che scarseggia sempre, non riesco a essere motivato nel tempo ed è strano perchè sono sicuro che mi piaccia farlo. Avete qualche consiglio? Grazie a tutti, sito super utile!!
Ciao potresti esseresemplicemente depresso. Succede a tantissime persone nel corso della loro vita. E quelli che descrivi sono alcuni dei sintomi. Parlane al tuo medico.e una situazione temporanea non ti preoccupare ciao