Per avere successo, nelle piccole e nelle grandi sfide di tutti i giorni, le sconfitte spesso valgono più delle vittorie. Un articolo sul fallimento, i suoi insegnamenti e come utilizzarli per raggiungere i tuoi obiettivi.
“Il successo è per il 99% fallimento.”
Sochiro Honda.
Durante un’intervista dedicata al travagliato periodo di sperimentazione della lampadina elettrica ad incandescenza, Thomas Edison, il prolifico inventore della General Electric, disse: “Non ho mai fallito. Ho semplicemente trovato 10.000 modi che non funzioneranno”. Molti si sarebbero arresi al terzo tentativo, ma Edison aveva colto l’essenza del fallimento.
Il fallimento non è un’alternativa al successo. Il fallimento è un requisito del successo.
Ecco allora 5 modi per trasformare il fallimento in una strategia per avere successo:
- Cambia il tuo modello mentale. Quando si tratta di raggiungere un obiettivo, molti di noi adottano un modello mentale in cui successo e fallimento si escludono a vicenda: da una parte immaginiamo il rigoglioso sentiero verso il successo, privo di ostacoli e contrattempi. Dall’altra visualizziamo il terrificante sentiero del fallimento, fatto di dolore e sconfitte. Ma il bivio è solo nella nostra mente, nella realtà il percorso verso il successo brulica di ostacoli e sono proprio questi ostacoli a testare la nostra determinazione. Ancora una volta: il fallimento non è un’alternativa al successo, il fallimento è un requisito del successo.
- Impara a fallire più spesso. Più falliamo e più successi otteniamo. Se non stai fallendo abbastanza, possono esserci solo due spiegazioni: o i tuoi obiettivi non sono abbastanza ambiziosi, o non stai facendo nulla per perseguire i tuoi obiettivi. Aumentando i tuoi fallimenti in modo intenzionale, aumenterai le tue chances di successo. Ogni “no” che ti sentirai ripetere nel breve termine, sarà un passo in avanti verso il tuo obiettivo. Prova a rifletterci: hai realmente sentito molti “no”, o hai solo paura di sentire molti “no”?
- Fissa obiettivi “negativi”. La “scienza” ;-) della definizione degli obiettivi prescrive che gli obiettivi debbano essere sempre formulati al positivo. Il punto è che qualche obiettivo negativo può essere divertente ed efficace. Ti faccio un esempio: immagina di dover convincere 10 persone a sostenere una causa a cui tieni. Puoi fissare come obiettivo “positivo” quello di trovare 10 sostenitori, oppure… puoi decidere di cercare sostenitori fin tanto che non avrai trovato almeno 100 persone contrarie. Quale obiettivo pensi che ti porterà maggiori risultati? Gli obiettivi “negativi” ti permettono di usare il fallimento a tuo vantaggio.
- Celebra i tuoi insuccessi. Se è vero che fallire più spesso ti permette di avvicinarti più velocemente ai tuoi obiettivi, è arrivato il momento che inizi a celebrare i tuoi insuccessi! Se permetti alle sconfitte di abbatterti, non avrai mai la forza sufficiente per raggiungere i tuoi traguardi. Prendi le sconfitte in contropiede: celebrale! Trasforma nella tua mente le sconfitte in tappe necessarie per il tuo successo, tappe da festeggiare.
- Allena il “muscolo” del coraggio. Se il fallimento è il mezzo per il successo, il coraggio è la benzina. Per continuare a tentare, anche quando hai fallito ormai molte volte, devi avere coraggio. Per questo devi allenare il “muscolo” del coraggio. Ogni volta che affronti la paura del fallimento, prendi l’iniziativa. Solo in questo modo il muscolo del coraggio crescerà, insieme ai tuoi successi.
Tu come vivi le tue sconfitte? Ti fai sopraffare o le utilizzi come volano per il tuo successo?
Andrea Giuliodori.
Bell’articolo. Sottoscrivo tutto. Penso che la linea di divisione tra chi si ferma e chi va avanti sia proprio il fallimento. Falliscono tutti; poi c’è chi si ferma e chi va avanti
Daniele
Una volta ho letto che non esiste un fallimento: ogni fallimento è una errata impostazione della nostra mente, o magari semplicemente un approccio sbagliato ad un dato problema.
DA ogni fallimento dobbiamo imparare a trovare quel “quid” che ci porta a prendere i lati positivi del fallimento ed imparare da questo.
Se impariamo da ogni fallimento… allora il fallimento è automaticamente annullato, altrimenti non avremmo imparato nulla!
Esatto: riuscire a trovare nel fallimento la motivazione per andare avanti e continuare a perseguire i nostri obiettivi. Mi piace molto questa impostazione.
Grazie del commento.
come ho gia scritto in precedenza il fatto è scrivere delle teorie prese di qua e di la un conto è vivere l’esperienza di tutte le persone che specialmente in questo assurdo tempo stanno in in un purgatorio di dubbi ed estreme incertezze specialmente per chi ha figli a cui dover render conto con il proprio comportamento giornaliero Le regole della vita sono imprevedibili
Ilario, se le regole della vita sono imprevedibili, perché consideri i tuoi fallimenti come un riferimento assoluto anche per gli altri?
Interessante e proprio pochi giorni ho letto qualcosa del genere in un blog in inglese, ma non ricordo quale…
Il fallimento può essere visto come una falla nell’idea: una volta trovata la falla, basta lavorare per ripararla e testare i risultati.
Ciao Daniele,
benvenuto.
Ti ringrazio per il complimento.
Falliscono tutti
Esatto, è proprio questo il punto. Siamo abituati e ci hanno abituato a decantare i successi, schivando il fallimento come la peste. Ma, come hai giustamente sottolineato, anche chi ha raggiunto il successo, ha iniziato fallendo, e senza attraversare questa tappa necessaria non c’è risultato vincente che si possa considerare tale.
Buona giornata.
Andrea.
Ciao Daniele,
grazie per il commento.
Penso che tu ti riferisca al processo di trial & error o trial by error.
Andrea.
Quando mi trovo di fronte a un ostacolo e mi accorgo di non riuscire a superarlo mi fermo un attimo, libero la mente e poi ricomincio. Al 99 % supero la difficoltà.
Ciao Andrea
Ciao Pasquale,
grazie per aver condiviso la tua esperienza.
Andrea.
Ciao Rosi!
Eh eh… mai dimenticarsi dei piccoli piaceri della vita
Ciao Pasquale!! Se poi ti mangi anche un gelato al cioccolato…..è il massimo per liberare la mente e ricominciare…
Bravo!!
Rosalba
Ciao Andrea, per me fallire significa non darsi una possibilità, ossia non tentare, non provare, a raggiungere un determinato obiettivo che ci siamo prefissati. Se spendo le mie energie per perseguire un risultato e non lo raggiungo, non credo sia da considerarsi un fallimento…
RINUNCIARE credo equivalga dire FALLIRE.
Ciao, anzi…buonanotte!
Ciao Michele!
Mi piace il modo in cui esprimi il fallimento: falliamo veramente, non quando proviamo e siamo sconfitti, ma quando decidiamo di non tentare neanche.
Penso che questo sia anche il leit motive dell’articolo: tentare, tentare e ritentare ancora.
Buona serata.
Andrea.
Ciao Rosalba!
Siamo in sintonia! ;-D
Non posso fare a meno di un buon gelato al cioccolato, più pistacchio (quando è buono) e caffè (quando si trova, non c’è sempre!).
condivido quello al caffè!!!e al pistacchio che ho assaggiato nella mitica Catania…
Comunque è vero…questo è un piccolo piacere che aiuta moltissimo!
A parte gli scherzi, nei miei momenti più difficili, sono riuscita a ragionare meglio quando mi sono presa momenti solo per me…
Trovo il silenzio un ottimo rimedio per riprendere in mano certe situazioni. Il silenzio che a volte spaventa e crea disagio, mi aiuta a leggere ciò che “sento” dentro per poi poter agire al meglio (anche se qualche volta sbaglio”..
è un parlare con sè stessi…staccare un attimo la spina. Come te libero la mente….mi distanzio solo per un pò per “ricominciare” con una luce nuova….
Ciao Pasquale,
Rosalba
ma GRAZIE Andrea per avermi ricordato di leggere meglio i piccoli piacei della vita…
Rosi
Solo che sa star bene con se stesso è in grado di fare grandi cose e di aiutare gli altri. Per me è una regola fondamentale!
Ciao Rosalba
P.S. Ciao Andrea! :D
*Solo chi…
Devo imparare a rileggere i commenti che scrivo! :D
Ciao
@Pasquale
Solo chi sa star bene con se stesso è in grado di fare grandi cose e di aiutare gli altri
Mi trovi d’accordo, anche se quando ho espresso questo mio pensiero sono stato sempre tacciato di egoismo.
Andrea.
A giudicare dai miei fallimenti, oggi dovrei essere capo di stato oppure papa.
Ciao caro Paul Gatti,
non riesco a connettermi,non ho la Tua e-mail,se mi puoi scrivere,
grazie,la tua amica Anna2,ciao ciao
Ciao Paul,
benvenuto.
Beh… l’autoironia non ti manca. ;-)
un post da far leggere…… ….ai timidi!! (l’avessi letto qualche anno fa!!) ;)
Hai ragione Andrea, anche a me è capitato!
@kermitilrospo
Sai, quando l’ho scritto non avevo pensato ai timidi, ma il bello dei commenti è proprio scoprire che gli altri leggono nel tuo articolo cose a cui non avevi pensato!
Grazie,
Andrea.
@Pasquale
Ce ne faremo una ragione Pasquale! ;-)
Caro Andrea
domenica terrò un esperenziale di 8 ore…
spero che anche la lettura di questo tuo articolo mi aiuti a trovare l’umore giusto per essere vincente!!!!!
Ciao Andrea. Ti segnalo il sito http://www.stickk.com. Il meccanismo che sta dietro a stikk.com ha molti punti in comune con l’articolo “30 Days to Success” di Steve Pavlina, ma anche alcune cose che lo rendono più efficace: far leva sul fattore soldi per raggiungere i nostri obiettivi e il fatto che, in caso di perdita, i soldi potrebbero andare a una persona a noi non particolarmente gradita. Tu che ne pensi? A presto. ciao
Ciao Fabio,
avevo già sentito parlare di siti come stickk. Ammetto di non averli mai utilizzati, ma credo che i limiti (i questo caso la paura di perdere soldi), possano essere degli elementi di motivazione estremamente efficaci.
Andrea.
n esiste alcun fallimento…l ‘ importante è provarci senza essere condizionati dalla paura di perdere
ciao raffo,
In fondo è tutta una questione di probabilità: più spesso falliamo, più spesso avremo successo.
La peggiore scelta che possiamo fare è quella di rimanere immobili: la non azione è di fatto una scelta…sbagliata.
Quando non riesco a conseguire uno specifico successo con azioni che producono piccoli fallimenti sento in me quella forza divina che mi porterà e già mi ha portato a successi di gran lunga maggiori ai successi che avrei voluto raggiungere all’inizio.
Grazie Bruno per aver condiviso la tua esperienza.
Buona serata.
Andrea.
Ottimo articolo! Mi ha ulteriormente dato una spinta in più, grazie.
Io ritengo che fallire equivalga a fare esperienza, e quindi strada spianata al successo. Non fallire può significare due cose:
1) abbiamo avuto successo sempre, e se la cosa può sembrare bella, non la è! Infatti non appena esso finirà, noi cadremo in disperazione e la bella vita sarà finita
2) non abbiamo obiettivi o non stiamo facendo nulla per raggiungerli, ci stiamo creando uno “scudo” che inconsapevolmente ci impedisce di fallire e quindi di avere successo in futuro!
La chiave, non è cercare il successo MA bensì il fallimento! Direi che è quasi matematico ihih
che ne pensi Andrea?
Grazie ancora dell’articolo, lo stimo di alto valore.
Ciao Andrea
Complimenti per il blog,è bellissimo.
Ti spiegherò il mio problema:sono stata bocciata a luglio all’esame di pratica dell’autoscuola e la prossima settimana ho di nuovo la prova.
Inutile dire che ho tantissima paura;paura perchè è la mia ultima possibilità.
Ho paura di non riuscire a controllare la situazione e di essere sopraffatta dalle emozioni.
Per prepararmi a quel giorno,tento di non pensare alla paura e di farmi coraggio,ma io il mio problema vorrei affrontarlo,non ignorarlo,vorrei guardarlo dritto in faccia e dirgli che sarò io a vincere.
Solo,non capisco come farlo.
Ciao Layla,
Innanzitutto grazie per i complimenti!
Per quanto riguarda la tua sfida, non vorrei sembrarti l’uomo delle risposte, perché non lo sono, ma farei 2 cosine:
1. Romperei le scatole ad un tuo amico più grande o ai tuoi genitori per allenarmi con il foglio rosa.
2. Penserei alle peggiori cose che potrebbero succedere il giorno dell’esame: immagina i peggiori disastri, talmente paradossali da strapparti un sorriso.. il giorno dell’esame accadrà una cosa molto curiosa… :)
Fammi sapere come è andata.
Andrea.
Sò che sei una persona “normale” e come noi,ma trovo molti dei tuoi post oltre che interessanti,utili,e ci tenevo ad avere un parere esterno.
Grazie,seguirò il tuo consiglio ;) e ti farò sapere!
Per capire quanto è vera questa cosa, un tizio che è un vincente, tale Josè Mourinho, disse:
“Mancini, dopo aver perso a Liverpool, ha chiesto le dimissioni. Io dopo aver perso a Manchester, ho chiesto una riunione per Vincere”
E infatti poi ha vinto …
Saluti
Antonio
Ciao Andreaaa
Esame superato nonostante i molti errori
Sono felicissima ;) grazie per i consigli
Grande! Sono molto contento Layla! ;-)
Ciao Andrea,
ottime idee, anche io sono convinto che una maggior confidenza con le sconfitte aiuti nel successo, anche perchè quando ti capita di perdere , perché tenti, non hai paura, ma voglia di vincere, mentre quando hai paura di perdere, perché non sai farlo, allora si che perdi veramente!
Credo sia davvero interessante questa discussione… ma utopistica per chi è letteralmente terrorizzato dal fallimento o dal rifiuto! Spesso procrastinare o cambiare motivazione e quindi azione è un modo sì comodo ma più rassicurante per chi vive l’insuccesso in maniera ansiogena..
Credo che le rassicurazioni siano la prima fonte di ulteriori e nuove ansie artemisia.
Andrea.
la rassicurazione è quello stuzzicadenti che regge la mia autostima…
“Avrò segnato undici volte canestri vincenti sulla sirena, e altre diciassette volte a meno di dieci secondi alla fine, ma nella mia carriera ho sbagliato più di novemila tiri. Ho perso quasi trecento partite. Trentasei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l’ho sbagliato. Nella vita ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto” (Michele Giordano, alias Michael Jordan)
Lui sì che la sapeva lunga in autostima, motivazione, e questa sua frase sembra completare il tuo articolo…bella lì, alla prossima!
credo che il peggior insegnamento di molti genitori sia la paura di vedere fallire i propri figli e proteggerli dai loro errori.
sin da piccola mi sono sentita dire che ero una fallita e tutta una serie di cose demotivanti da parte di mio padre. Io sono andata avanti nonostante tutto comprendendo che i veri falliti sono appunto quelli che per paura di fallire non fanno. Purtroppo e perfortuna si impara soprattutto dall’affrontare le conseguenze delle nostre azioni. nel bene e nel male. Imparando da queste.
personalmente sto passando uno dei periodi economicamente peggiori della mia vita. ma so che é necessario perché questo periodo é dovuto ai miei errori più una serie di circostanze nefaste che si sono abbattute sulla mia vita….lo sto guardando in faccia. Lo sto affrontando cercando di andare a monte della causa che ha scatenato tutto questo. ma sto andando avanti.
:-)
Brava Gertrud,
mi piace molto quello che hai scritto.
Andrea.
la sconfitta è unicamente temporanea, e la sua punizione nn è altro che una sprone per me a compiere maggiori sforzi per raggiungere i miei obiettivi. la sconfitta m dice che qualcosa nelle mie azioni è sbagliat. è un sentiero che conduce al successo e alla verità.
:-) vorrei aggiungere che agire in fretta é una cosa da fare raramente. In poche e specifiche occasioni e situazioni.
mi spiego meglio. Conosco molta gente che ha fretta e pensa che agendo in fretta (che non significa agire subito) avrà anche in fretta i risultati. Certamente ma, che risultati saranno? saranno risultati superficiali, fuochi di paglia. I veri risultati invece si preparano con i propri tempi, quelli più duraturi sono quelli che maggiormente ci vuole tempo per realizzare e preparare (questo non significa non agire e procrastinare, significa avere pazienza e costruire mattone su mattone con i tempi necessari). Le radici profonde non gelano mai.
Uno dei motivi per cui anche mia madre ora avanza l’idea che io sono una fallita, é il fatto che non sono in regola con i tempi canonici per cui le persone in media hanno successo e lo dimostrano.
I “tempi canonici” io li ho sforati per il corso che ha preso la mia vita che mi ha costretto a lasciare da parte per un certo tempo scuola e lavoro (e ringrazio il cielo che potessi permettermelo)ma in quel periodo io ho comunque lavorato passo dopo passo al mio sogno e progetto e proprio il voler stare bene con me stessa é fondamentale per poi fare bene il proprio lavoro (e non sai quanta gente dice che sono egoista…beh me ne frego, chi mi ama conosce bene la mia generosità e il mio altruismo) e non mi pare che esistano standard precostituiti per definire quando e come una persona debba avere successo. Ognuno ha i suoi tempi. Il lavoro, l’amore per il proprio lavoro. Sono una scienziata e un’artigiana della comunicazione.
sarebbe interessante che scrivessi un post su questo tema: il tema del tempo e della lentezza e della velocità. perché penso che sia importante. Molta gente ha ricevuto come imprinting culturale, oltre la paura del fallimento anche quello della velocità. e soprattutto quello della velocità in relazione a fallimenti e successo.
:-)
Ciao Gertrud,
grazie per lo spunto di riflessione: ci farò una pensata. Proprio l’altro giorno leggevo un articolo di Pavlina sul come accelerare la crescita. Trovo tuttavia le tue riflessioni sui giusti tempi molto interessanti: ciò che cresce velocemente ha spesso gambe d’argilla.
A presto,
Andrea.
secondo me la crescita si accellera imparando a guardare se stessi per davvero, scavando dentro di se per trovare veramente se stessi, imparando a conoscerci ed apprezzarci. Ho riletto recentemente la storia infinita di michael ende in cui il salvatore di fantasia, Bastiano Baldassarre Bucci, riceve l’aurin con su scritto: fa ciò che vuoi. ebbene, quante persone sanno quello che davvero vogliono?
da questa consapevolezza parte tutto…
È verissimo. Bel blog, condivido su tutta la linea.
Bravo : ) buona giornata
P.S. Solo i fallimenti aiutano a migliorare. Essere sempre i primi della classe non aiuta – anche se sembrerebbe il contrario. Me ne sono accorta col passare degli anni. Gli ex colleghi di università che avevo voti alti e sembravano perfetti si trovano ai 40 in condizioni non brillanti. Rimangono tutti fossilizzati sui loro (precedenti) successi e non sono progrediti.
non mi è chiaro il terzo punto, quello di fissare obiettivi negativi!
In ogni obiettivo c’è una componente di fallimento: se decidi ad esempio di fare delle vendite porta a porta, quasi sicuramente riceverai dei rifiuti. Invece di darti come obiettivo quello di fare 10 vendite, prova a definire un obiettivo negativo di questo tipo “continuerò a bussare ad ogni porta finché non avrò ricevuto almeno 100 rifiuti”.
Siete tutti una massa di falliti non avete ancora capito un cazzo !!!! non si vince con la mente !!! si vince con il potere , la forza e la strategia . Pensare che vincerete , cambiare gli schemi mentali e cavolate varie sono solo illusioni . Se vi ponete un obiettivo :es. trovare una sorgente d’acqua in un deserto , vi servirà a qualcosa mettervi obiettivi negativi , positivi o rimanere su di morale . Ragazzi le cose capitano perche devono capitare , voi non potete influire sul mondo , potete solo subirlo .La fortuna e il potere e la forza sono le sole cose capaci di influire sulla realtà se non ne avete perderete sempre … siete solo dei perdenti . Ritiratevi prima di continuare a farvi male da soli, o almeno iniziate a vedere la realtà !!! , fatelo per voi e non date retta a questi predicatori che non hanno mai vinto un emerito cazzo !!!!
Grazie del prezioso commento Valle,
Ora ti prego… raccontami dei tuoi successi, degli obiettivi che hai realizzato e dei traguardi che hai raggiunto.
hahahaah mitico
Ciao Andrea.. é vero quello che scrivi, grazie per averlo scritto!
Io volevo aggiungere una frase di un bel libro “ali sull’oceano” di peter o connor : “non perdere mai la speranza nell’inseguire i tuoi sogni, perché c’é un’unica persona che può fermarti, e quelka creatura sei tu. Non smettere mai di cercare, tu realizzerai sempre ogni cosa ti mettersi in testa. L’unico responsabile del tuo successo o del tuo fallimento sei tu ricordalo… / se sei bravo da udire abbastanza potrai ascoltare l’eco di saggezze e conoscenze lontane nel tempo e nello spazio. Tutto il sapere del mondo é a disposizione di chiunque sia disposto a credere e a voler ascoltare/ non é mai una vers tragedia provare e fallire, perché prima o poi si impara, la vera tragedia é non provarci per paura di fallire ”
scusa se é lungo ma ci tenevo a commentare questo bell’articolo!
” SE TU PUOI COMPIERE GRANDI COSE QUANDO GLI ALTRI. CREDONO IN TE IMMAGINA CIO CHE PUOI RAGGIUNGERE QUANDO SEI TU A CREDERE IN TE STESSO”
Saluti :-)
Oggi Aless ho gestito male dei commenti in un altro articolo.
Leggere questo tuo commento non sai che piacere mi abbia fatto.
Anzi, sai che cosa ho pensato?
“Dovrei scrivere un articolo in cui raccolgo i migliori commenti che ho ricevuto in questi 4 anni” e ti assicuro che il tuo ne farebbe parte.
A presto,
Andrea.
ma non dimenticarti sopratutto dei peggiori ;)
:-) leggere di esperienze e storie vere, reali, ti fa capire molto!
Il tuo é un bel blog ch ho scoperto proprio oggi ed i tuoi consigli sono preziosi, sono un contributo per gli altri! Come diceva Madre Teresa di Calcutta il tuo contributo é solo una goccia nell’oceano, m senza quella goccia l’oceano non sarebbe tale..
Poche volte mi sento adatta a commentare, ma mi é venuto spontaneonel tuo blog perché tu parli dei modi di affrontare la vita di tutti i giorni e fallire fa parte della vita! Fallire ti insegna che molto spesso devi lottare per avere cio che vuoi e ti fa capire che quando hai avuto successo nelle sfide é perché hai dato tutta te stessa! Condivido a pieno cio che scrivi!
Non ti fermare:-)
a presto
Ciao Andrea.
Se tu sapessi quanto i tuoi articoli hanno influenzato le scelte fatte sulla nostra applicazione…
Speriamo di aver successo un giorno! :)
Molto insolito ed interessante questo articolo sul fallimento. Anche se è vero che i fallimenti possono essere tappe di un cammino verso un risultato è purtroppo innegabile che sono un duro colpo per la propria autostima. Tra l’altro nel momento in cui si fallisce non si riesce a vedere un futuro roseo ma si ha soltanto la sensazione di un’occasione perduta. Il desiderio di arrivare allo scopo dev’essere tremendamente forte e grande per poter superare la depressione e la sensazione di un tempo che non si realizzerà, soprattutto quando spendi anni della tua vita…
Prova a rifletterci: hai realmente sentito molti “no”, o hai solo paura di sentire molti “no”?
… eh …
ciao Andrea ciao ragazzi…. che figo leggere le vostre esperienze,pensieri ed opinioni….. ;-)
ciao anche a te Valle ;-/……
Quanto sei bravo Andrea :)
Una fan affezionata.
Reduce da un fallimento di un obiettivo importante per la mia vita confermo purtroppo le osservazioni già riportate nel forum. Rimango invece molto colpita dal messaggio di Bruno perchè nei momenti difficili non sono riuscita mai a sentire forze divine o provvidenzialità.
“Ogni “no” che ti sentirai ripetere nel breve termine, sarà un passo in avanti verso il tuo obiettivo. Prova a rifletterci: hai realmente sentito molti “no”, o HAI SOLO PAURA di sentire molti “no”?”
belle parole Andrea, sei un motivatore eccezionale!
L’ESSENZA DEL FALLIMENTO
La temibile sconfitta
vale più della vittoria.
Senza dubbio non c’è gloria
se la pena non è inflitta.
Nel sentiero del dolore
troverai la conquista
da non perdere di vista
se vuoi darle il suo valore.
Il coraggio è un carburante
ma ti serve l’insuccesso
con il quale avrai accesso
al trionfo più esaltante.
Carmen Auletta
Caro Andrea,
capisco che a tutti piace citare Thomas Edison, ma lui e´ stato un grande imprenditore che ha rubato le idee di Nikola Tesla.
Comunque l´articolo mi e´ piaciuto molto, soprattutto la parte del “Fissa obiettivi negativi”
Grazie!
In effetti, credo di averlo sentito dire, che il fallimento serve per raggiungere le vette sempre più alte.
Ciao…mi sono imbattuta in questo sito dopo aver digitato una frase banale: “come cambiare vita”; dico banale perchè è una frase consumata, una frase che non ha piú niente da dire e che a me fa sorridere e fa pensare ad una nuova dieta da provare.. Però ….era l’unica frase che rendeva il concetto. Sono una madre, quindi, come tutte le madri, una top manager !!!!…. Ho un marito che amo ma che, come tutti i mariti, è limitato. Non per colpa sua, ma per colpa del suo ruolo che lopen porta ad essere limitato in ogni caso!…Ho un lavoro che mi piace, amici, belle vacanze…Per tutto questo mi sento una donna di successo!! Eppure….vorrei cambiare vita…..senza cambiare vita. Mi sembra solo di correre o di scappare…io scappo dal gusto delle cose. Allora mi chiedo…è semplice individuare i fallimenti…ma cos’è il successo? Il raggiungimento degli obiettivi ?
Ciao carmela, hai trovato poi la soluzione? Ti va di raccontare i cambiamenti che hai avuto in questi 3 anni?
Io li ho raggiunti…….
Grazie Andrea per il magnifico articolo! Scorrevole e intenso come sempre :)
Proprio oggi ho fallito durante un saggio di pianoforte facendomi sopraffarre dalla tensione! Nonostante tutto sono comunque riuscito a terminarel’esecuzione! Tornato a casa sono subito corso a rilegere questo articolo… e sta sera tutti a festiggiare con gli amici :D… Devo ammettere che ora ho meno paura del fallimento.
Quindi è necessario che cambi il mio atteggiamento mentale verso il fallimento … sai sono separato … così il mio atteggiamento si sposterà dal frigno frignonis al re …dammi un consiglio.
È proprio riprendendo in mano queste pagine di articoli e rileggendo il libro scaricato online “studia meno. Studia meglio” che ho trovato me stessa nella mia vita universitaria e non solo.. Che ho trovato il modo di affrontare ogni giorno con una consapevolezza sempre più nuova.
Qui si è parlato di successo, tempo, autostima… Ed è qui che ritorno qualche volta per riprendere fiducia in quello che faccio. Mi capita di perdermi, lo ammetto, (troppo frenetica questa vita) e non posso fare a meno di cogliere questi consigli preziosi….
Grazie Andrea!
grazie Andrea, molto interessante il tuo articolo, in particolare l’idea che i fallimenti fanno crescere …..lo sapevo ma me ne ero dimenticata. Ssono quelle cose che ti insegnano da ragazza e poi con il passare degl’anni ,,,,grazie ancora ciao
Guarda Alessandro, l’articolo non l’ho neanche letto, ma basterebbe fare un semplice confronto sulle date di pubblicazione per evitare di dire minchiate. Quello che hai linkato è stato pubblicato il 27 settembre 2012. Questo che stai commentando è del maggio 2009.
Così, per dire…
Pardon, la mia frase era ambigua (sarà stata anche l’ora): l’articolo che sembra frutto di una traduzione è quello su quel (discutibilissimo) blog :)
Molto interessante… hai letto “Go for No”, vero? :)
In caso contrario, te lo consiglio. ;)
Ciao,
Alex
Questo argomento mi sembra molto legato all’autostima
Il problema è legato al tipo di fallimento.
Dove lavoro mi hanno offerto un’occasione ed io non l’ho colta. Nell’azienda dove lavoro, sono finito. Qui funziona così.
Tradisci tua moglie e se ne accorge? Fine dei giochi.
Ci sono ambiti in cui non esiste una seconda occasione, o nei quali il successo non dipende solo da te, ma soprattutto dalle simpatie dei superiori.
Volete è potere, è una crudele bugia.
Davvero un post utilissimo per me, per ogni volta che mi sento giù di morale. Grazie Andrea.
E se avessimo imboccato un vicolo cieco? Una impresa fuori dalla nostra portata? Non c’è il rischio di sprecare il nostro tempo e le nostre energie per molti anni? Capisco che sia meno attraente questa prospettiva, però ritengo non sia una possibilità così fantascientifica e che vada presa in considerazione.
Cordiali saluti.