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Consigli pratici per superare gli esami universitari ed affrontare al meglio la prossima sessione di prove.

 

Nota dell’autore: con molto piacere vi presento un guest post per il Blog EfficaceMente. Claudio Carcaci, l’autore, è laureato in ing. Informatica presso il Politecnico di Milano. Nel tempo “libero” si occupa di sviluppare piccole applicazioni e siti web, nel tempo veramente libero ama leggere argomenti relativi all’organizzazione e alla crescita personale.

Croce e delizia (amara) di ogni studente universitario sono le sessioni d’esame.

Alla facoltà di Ingegneria queste sono organizzate come un girone infernale, tutti gli esami sono concentrati in pochi giorni e sono sempre non meno di 5-6 esami per ogni sessione, e niente appelli extra durante il semestre se non consegne di progetti o esami di corsi emisemestrali in concomitanza con la settimana delle prove parziali.

Le settimane prima di una sessione lo scoraggiamento la fa da padrone tra gli studenti, troppe nozioni, troppi esami.

Trovarsi a dare tanti esami in un mese può essere sfidante: ma con impegno, sacrifici e dedizione i risultati arrivano.

Sono certo che l’esperienza che ti racconterò potrà aiutarti più di centinaia di libri di crescita personale. In questo articolo troverai infatti le strategie pratiche con cui ho affrontato (e superato) le mie sessioni d’esame.

Ritrova la motivazione

Per prima cosa bisogna ritrovare la motivazione per affrontare gli esami e smettere di procrastinare lo studio. Nel mio caso la spinta è arrivata dalla stanchezza.

Già, sembra quasi un paradosso, ma la stanchezza di vivere ogni giorno con un peso sulla schiena, un peso formato da esami, arretrati e non, può essere un’importante motivazione per ritornare a studiare.

Sedersi in castigo “dietro la lavagna” per 2 orette e farsi la ramanzina è una buona cosa: concentrati sulle tue potenzialità e decidi di metterti in gioco seriamente, senza contare i chili di fatica che ti cadranno addosso ogni giorno.

Definisci i tuoi obiettivi, pochi se possibile, e fai tutto il necessario per raggiungerli.

Una volta trovata la motivazione necessaria il passo successivo è l’organizzazione

Pianifica la tua sessione di esami

Pianificare è utile ma pianificare troppo può essere controproducente: evita di perderti nell’organizzazione più del necessario. Per quanto mi riguarda, pianificare gli 8 esami della mia ultima sessione mi ha impegnato per non più di un’oretta.

Ho utilizzato la tecnica del backward planning (pianificazione a ritroso): ho contato i giorni a disposizione partendo dalla giornata corrente (impara a non rimandare mai). Calendario accademico alla mano, ho segnato il giorno del primo esame, sono andato indietro di 5 giorni e ho contato i giorni mancanti dalla data corrente e ho scoperto che avevo a disposizione 40 giorni. 5 giorni pieni per ognuno degli 8 esami: stringato ma fattibile.

Calcolato il tempo a disposizione ho scritto sul calendario le date degli appelli d’esame, in modo da avere una visione immediata e concreta delle tempistiche.

Questa dunque era la mia Via Crucis: non rimaneva che mettermi all’opera.

Ovviamente, come i più attenti avranno notato, nel conteggio dei giorni erano compresi sabati, domeniche e festività (compleanno incluso): se hai un obiettivo è inutile fare tanto lo schizzinoso e una domenica (o il giorno del tuo compleanno) è solamente un giorno in più per studiare.

Il passo successivo è la raccolta del materiale di studio, libri, appunti, ecc…

Prepara il materiale

Il mio consiglio è quello di stampare tutto lo stampabile. Consultare il materiale su computer oltre a rovinare inutilmente la vista non ti consente di aggiungere utilissime note, a meno che tu non decida di usare programmi come Evernote, che però non hanno ancora raggiunto la stessa espressività di una matita comandata da cervello e mano.

Nella mia ultima sessione, una volta stampato il materiale dei miei 8 esami ho creato una pila di carta di più di 25 cm! Non rimaneva altro che studiarlo…

Organizza le tue ore di studio

Per organizzare le ore di studio ho suddiviso gli esami utilizzando 2 parametri: difficoltà e urgenza.

Per affrontare le ore di studio efficacemente ho seguito diversi accorgimenti, ecco un elenco dei miei preferiti:

  • Studia non più di 3 materie al giorno, in modo da evitare di fare confusione.
  • Per gli esami in cui le esercitazioni sono fondamentali, leggi e fai esercizi passo passo. Se lasci gli esercizi alla fine rischi di non aver alcun contatto con la teoria (dimenticata) e dovrai perdere tempo nel rileggere i diversi argomenti.
  • Usa la matita! Usare la matita ti consente di correggere le cose immediatamente e di non sprecare spazio sul foglio in inutili cancellature. È molto importante aver l’intero argomento sotto occhio e quindi l’ottimizzazione dello spazio è fondamentale.
  • Numera i fogli degli appunti e degli esercizi, in modo da recuperare le idee quando necessario.
  • Immergiti nella natura. E questo che c’entra André?! Secondo uno studio del Prof. Berman dell’Università del Michigan, il contatto costante con la natura consente di aumentare la propria memoria. Tale risultato può essere ottenuto anche solo osservando delle foto di paesaggi naturali. Insomma la natura ti fa studiare con successo.

Memorizza il materiale

La memoria è potere ed in ambiti come quello ingegneristico è indispensabile ricordare i termini corretti ed i procedimenti alla perfezione. Però, e qui ci va un grosso però, dietro allo studio a memoria deve esserci un apprendimento vero. I concetti nella nostra memoria devono essere sorretti dal fatto che si è veramente compreso il perché di una formula o i passi generici di una dimostrazione.

Per migliorare la memorizzazione è indispensabile ripetere a voce alta. La memoria uditiva è infatti più potente di quella visiva e ascoltarti ti aiuta ad ordinare i concetti ed il modo di esprimerli. Se non capiamo noi stessi come possiamo pretendere che ci capiscano gli altri?

Una volta ripetuto bene tutto il materiale, avere appreso i modi di risolvere i vari esercizi e le motivazioni che stanno dietro si è pronti per dare l’esame in tranquillità (o quasi!).

Conclusioni

Il tempo è una risorsa scarsa per lo studente e non sempre ne avrai a sufficienza per studiare alla perfezione tutti i tuoi esami. Capiterà che ti dovrai accontentare di avere un’idea generica di alcuni argomenti in modo da non presentarti a testa vuota.

Tuttavia, se saprai trovare la giusta motivazione, pianificare la tua sessione di esami, preparare il materiale, organizzare le tue ore di studio e migliorare la tua capacità di memorizzazione, i risultati non mancheranno.

Concludendo il racconto della mia esperienza, alla fine della sessione ho sostenuto 6 esami su 8, sto aspettando il voto del 7° e ho portato la mia media dal 25 al 26.

Se anche tu hai consigli utili per preparare gli esami universitari, condividili nei commenti. Grazie.

Ps. Scettico sulla possibilità di preparare 8 esami universitari in una singola sessione? Tu quanti ne prepari? 3? 4? E se ti dicessi che esiste un metodo per prepararne il doppio in metà del tempo? Curioso? Clicca qui.

Pps. Applicare i suggerimenti di Claudio può rivoluzionare il tuo percorso accademico. Eppure i migliori suggerimenti del mondo non valgono molto se non li abbini ad un metodo di studio strutturato e sviluppato sul tuo specifico stile cognitivo.

Lo stile cognitivo altro non è se non l’insieme di tutte quelle caratteristiche, predisposizioni e tratti personali che plasmano la tua modalità di apprendimento.

Conoscere il tuo stile cognitivo dunque ti permetterà di individuare le tue attitudini di apprendimento e di selezionare e adottare solo quelle tecniche e strategie realmente adatte alla tua persona. Ovviamente ciò incrementerà tantissimo le tue performance universitarie.

Se vuoi scoprire lo stile cognitivo che ti caratterizza, le tecniche di studio più adatte a te e come sviluppare il tuo personale piano di apprendimento, ho preparato per  te un Test gratuito molto semplice che puoi iniziare cliccando sul bottone arancio qui di seguito.

Richiede solo 5 min e potrebbe essere il primo passo verso il tuo successo accademico ;)

 

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Ti auguro un buon test.

Andrea Giuliodori.

Avatar di Andrea Giuliodori
Sono un Ingegnere, nato e cresciuto tra le ridenti colline marchigiane ed oggi vivo e lavoro a Londra. Ho lavorato a Milano come Manager per una multinazionale della Consulenza Direzionale per 7 anni. Da inizi 2015 ho deciso di dedicarmi a tempo p...

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Francesco Gavello

Ah, i bei tempi dell’università! :D

Condivido praticamente tutto, anche da me (pur non essendo stato ad ingegneria) era un vero inferno burocratico e organizzativo.

Particolarmente d’accordo sull’anteporre la pianificazione allo studio vero e proprio; partire in quarta presi dal panico a macinare pagine su pagine non porta a nulla se non ad un gran mal di testa (e ad una sensazione di disastro imminente). ;)

Andrea

Ciao Francesco!
Già.. meglio perdere un’oretta per avere chiaro in mente il percorso, piuttosto che iniziare a testa bassa senza alcuna direzione.

Grazie del commento.
Andrea.

Claudio

Io ho calcolato 5 giorni pieni, come monte ore, se non vado errato gli esami ora sono organizzati in crediti, 1 credito corrisponde a 10 ore di lezione frontale e 10 ore di studio individuale, e in 5 giorni pieni a 10 ore si coprono tutte e 50 le ore di studio individuale richieste da un esame da 5 crediti.

L’articolo fornisce proprio consigli utili su come affrontare molti esami in una volta, e con impegno e dedizione si può fare.

Poi non saprei proprio fare un confronto circa la difficoltà tra ing. informatica odierna e geologia di “una volta” non le conosco entrambe.

Kiro

Io non ho capito molto bene il sistema del backward planning O_o

Andrea

Ciao Kiro!

La pianificazione a ritroso (backward planning) consiste nel partire dalla meta prefissata e programmare ogni singolo passaggio fino ad arrivare alla situazione attuale.

Nel caso dei suoi esami, Claudio ha individuato il giorno del primo esame (meta) e poi ha iniziato a pianificare a ritroso:

a) 5 giorni per ripassare prima degli esami.
b) 40 giorni per lo studio vero e proprio.

Questa tecnica la si può applicare a qualsiasi obiettivo. Si immagina nei minimi dettagli il risultato desiderato e si pensa a quale potrebbe essere l’ultimo passo che dovremmo fare prima di raggiungere la nostra meta, poi il passo prima ancora, così via fino ad arrivare al presente.

Spero di essere stato di aiuto.

Buona giornata,
Andrea.

maria elena coppola

grx del consiglio,andrea!voglio seguirlo.ciao.

ilaria

Ciao andrea spero di ricevere risposta , secondo il mio planning avrei 4 gg per 4 esami .mi serve un consiglio !!

Francesco

questo argomento sarebbe stato più utile qualche mese fa…ti pare?

Andrea

Commento:
Ciao Francesco.
penso che possano essere consigli utili in qualsiasi periodo e soprattutto per chi sta affrontando la sessione di settembre.

A presto,
Andrea

diavolessa

forse qualche mese fa stava studiando pure lui, non credi?

Matteo

I’m sorry, ma c’è un grave errore nell’articolo.

La memoria uditiva sarebbe più potente di quella visiva?

Assolutamente no. La memoria visiva è la memoria più potente del nostro cervello (oltre il 70%) e le più moderne tecniche di memorizzazione e i corsi più recenti sfruttano proprio questo tipo di memoria.

Un esempio pratico? Tutti ricordiamo un viso dopo averlo visto un po’ ma praticamente nessuno riesce a ricordare i nomi delle persone dopo un primo ascolto.

Andrea

Ciao Matteo,
penso che il messaggio di Claudio (che condivido) è che non sia sufficiente fermarsi ad una lettura superficiale del materiale d’esame, ma sia necessario ripetere gli argomenti studiati.

Concordo con te che l’utilizzo dei termini memoria visiva ed uditiva possa fare confusione.

A presto.
Andrea.

Ivanhoe

il discorso cambia se parliamo di mappe concettuali…

Pier

Utile articolo!

Soprattutto per quelli come me che tra 10 giorni inizieranno l’università, per di più proprio Ingegneria Informatica al Politecnico di Milano!

Inizierò da subito ad applicare questi consigli!

Andrea

Ciao Pier,
un po’ ti invidio.. non che possa lamentarmi, ma tornassi indietro applicherei meglio molte delle tecniche di cui parlo nel blog e che ho imparato solo ad univ già iniziata.

In bocca al lupo,
Andrea.

lola

Ciao Andrea… è vero, si possono dare in una sessione più materie: io tempo fa ne ho date 6… ma quanta fatica!!! Purtroppo io faccio parte della schiera dei ”fuori corso” e sto tentando in tutti i modi di chiudere il cerchio. Sfortunatamente, però, ogni giorno devo fare i conti con il lavoro, la frustazione e la mancanza di motivazione. Mi puoi dare un consiglio??? Perchè mi sento proprio una fallita… Grazie e scusate lo sfogo.

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