Rinunciare a Facebook e News online per ritrovare il tempo per i tuoi obiettivi.
“Il silenzio è il vero amico che non ti tradisce mai.”
Confucio.
Dopo aver scritto l’articolo sulle cattive abitudini, ho deciso di dedicare il mese di febbraio ad un esperimento che mi ronzava per la testa da diverso tempo: iniziare una dieta mediatica.
Andre’ che ti sei inventato questa volta?! Una dieta mediatica?! E che d’è?!
Esistono centinaia di diete alimentari, eppure il cibo non è l’unica cosa in cui eccediamo nelle nostre giornate: telegiornali, internet, social network, news on-line, etc., ogni giorno siamo letteralmente bombardati di informazioni.
Quante di queste informazioni creano reale valore nella nostra vita?
La risposta a questa domanda mi ha convinto a dare finalmente inizio alla mia dieta mediatica.
La mia dieta mediatica
Il primo passo per iniziare la mia dieta mediatica è stato quello di individuare le fonti di informazione inutili, dannose e succhia-tempo. Considerando che dal mio ultimo trasloco ho deciso deliberatamente di non acquistare un televisore, mi sono concentrato da subito su Internet.
Come blogger ed appassionato di tecnologia trovo internet uno strumento eccezionale. L’uso che ne facciamo però, spesso eccezionale non è. Quante volte ti è capitato di navigare senza meta, procrastinando lo studio o il lavoro?
Ricordi quella volta che hai passato ore su Facebook o cliccando da un sito all’altro invece di portare avanti quel progetto così importante? Vogliamo parlare del tempo trascorso sui siti di informazione on-line o chattando con i tuoi amici sui più famosi servizi di instant messaging?!
Nessuno ti restituirà il tempo trascorso in questi contenitori vuoti. Pensa agli obiettivi che non hai raggiunto, ai progetti che non hai realizzato, alle esperienze reali che hai perso o alle inutili discussioni in cui ti sei lasciato trascinare.
Ecco perché ho deciso di rinunciare, anzi… di liberarmi per 30 giorni di:
- Facebook. Non sono mai stato un grande fan di Facebook & Co., ma mentirei se negassi l’incredibile capacità di questo strumento di creare dipendenza. Motivo per cui Facebook è in cima alla lista dei siti bannati durante la mia dieta mediatica; Eppure nonostante giochini dementi, petizioni inutili e link idioti, Facebook rimane uno dei migliori strumenti per condividere le proprie idee: motivo per cui continuerò a pubblicare (in modo automatico) i nuovi articoli del blog.
- Social network. Oltre al re dei social network, ho deciso di dare un taglio drastico anche ai cugini minori: FriendFeed, LinkedIn, Flickr, Foursquare, etc. Unica eccezione, Twitter: questo social network è incentrato sul concetto di semplicità; Hai pieno controllo dei profili da seguire e tutto quello che puoi condividere (e leggere) sono 140 caratteri. Questi limiti rendono Twitter il “pasto” ideale per la mia dieta mediatica.
- News on-line. Dopo i social network, i siti dei principali quotidiani (Corriere della Sera, Repubblica, Il Giornale, Il Fatto Quotidiano, Libero, etc.), sono probabilmente la maggior fonte di distrazione ed il maggior pericolo per la nostra produttività personale. Rinunciare ad una finestra sull’Italia e sul mondo potrebbe apparire eccessivo, se non addirittura indice di una scarsa coscienza civile: l’evoluzione del giornalismo italiano mi ha convinto dell’esatto contrario… ho pensato e ripensato all’ultima notizia appresa su giornali e telegiornali che abbia avuto un reale impatto sulla mia vita quotidiana, una notizia senza la quale non avrei potuto raggiungere un obiettivo o evitato un grave problema. Non l’ho trovata. In un modo o nell’altro le informazioni importanti continueranno ad arrivarmi: inutile dedicare altro tempo ai tromboni dell’informazione.
- Trasmissioni di approfondimento. Come anticipato, ho rinunciato alla televisione ormai da quasi 3 anni, ma oggi internet offre l’opportunità di guardare e riguardare qualsiasi trasmissione di approfondimento: da Anno 0 a Porta a Porta, da Ballarò all’Infedele, etc. Nonostante lunghe riflessioni non sono riuscito a comprendere che cosa approfondiscano? Trasmissioni diverse, eppure sempre le stesse facce che parlano del nulla. Ho scelto: dieta mediatica anche per le trasmissioni di approfondimento.
Perché dovresti iniziare anche tu una dieta mediatica
A quasi 3 settimane dall’inizio della mia dieta mediatica, mi sento di consigliarti caldamente questa esperienza.
Come per le diete alimentari, anche le diete mediatiche funzionano se sono personalizzate. Non devi quindi rinunciare alle mie stesse fonti informative (?!): scegli quei media e quei programmi/siti che non creano valore nella tua vita, ma che succhiano tempo alle tue giornate.
Ecco alcuni dei vantaggi di cui potrai godere:
- Smettere di procrastinare. Facebook, siti di news on-line, programmi televisivi, sono la migliore scusa per rimandare i nostri impegni e realizzare i nostri obiettivi. Liberatene e creerai il tempo per le tue passioni ed i tuoi sogni.
- Gestire meglio il tempo. Gestire il tempo è una panzana, tutto quello che possiamo gestire siamo noi stessi. Imparare a rinunciare al superfluo per concentrarsi sull’essenziale è la migliore tecnica di time management.
- Maggior focus. Per quanto non possiamo accorgercene, le informazioni inutili con cui veniamo bombardati, vengono assorbite dalla nostra mente e come un virus per computer ci rallentano. Libera la mente da ciò che non conta e ritrova la concentrazione.
Beh… che ne dici? è arrivato il momento di mettersi a dieta?!
Ps. Spero non sceglierai di rinunciare ad EfficaceMente durante la tua dieta mediatica, ma se non vuoi perdere i nuovi contenuti che riservo agli iscritti, ti consiglio di iscriverti alla newsletter. Clicca il pulsante arancione qui sotto:
Foto di alancleaver_2000
Ciao Andrea,
questo è davvero un ottimo consiglio!! Sono assolutamente d’accordo nel coltivare quella che si chiama “l’ignoranza selettiva”.
Oggi purtroppo siamo letteralmente sommersi dalle informazioni, la maggior parte delle quali non richieste e quindi subite!
Mi permetto di consigliare un approccio magari un pò più soft.
Consiglio ai nostri amici lettori di iniziare facendo una lista di ciò che fanno durante la giornata, iniziando a eliminare progressivamente le cose inutili e/o dannose. In questo modo si libererà davvero un sacco di tempo da dedicare a ciò che è importante ( a proposito fai una lista anche di questo)
Un caro saluto
Richard Fante
Ottimo consiglio, mi voglio imporre anch’io un silenzio mediatico…
Tra forum, FB, blog e informazioni di vario genere tendo a voler mettere lo stand by al cervello.
Azzerare il tutto non posso, ci lavoro su internet, ma un taglio deciso è da dare!
Grazie per i tuoi sempre ottimi consigli!
Ciao Biancamora,
un piccolo accorgimento che mi è stato utile in queste settimane: niente imposizioni! Come ho scritto anche nell’articolo, più che una rinuncia, deve essere vista come una liberazione. La sottile differenza semantica, fa una grande differenza nella pratica.
Andrea.
Ciao, cade proprio a fagiolo questo articolo perché da tanto mi passa per la mente e mai lo metto in pratica, fra l’altro fra pochi giorni mi trasferisco e seguendo già poco la Tv, penso proprio di non farne uso assolutamente. Sono dipendente di internet e l’informatica in genere. So bene di quanto tempo inutile si occupa, rimandando quelli che sono gli obiettivi anche necessari da raggiungere…bene era una mia riflessione, in quanto mi riconosco a pieno in quello che hai scritto. Grazie..
Saluti
Franco
Andrea adesso devi veramente prenderti i diritti di copyright per questa invenzione :-)
Geniale e semplice questo approccio alla vita quotidiana, non può fare che bene.
Io sto facendo una dieta simile già da un pò di tempo ma ho adottato un metodo leggermente diverso: dedico max 30 minuti piuttosto che 1 ora ecc. ad una determinata “perdita di tempo”.
Quindi se sto lavorando, lavoro; se ho bisogno di una pausina, magari mi concedo quella mezzoretta e non di più su Facebook, dopodiché riprendo con più energia di prima.
A volte staccare la spina dalle cose importanti e attaccarla nelle cose futili dà una carica positiva in più; certo se stacchi andando a fare una bella corsa o una nuotata è meglio, ma non è nocivo nemmeno dedicare poco tempo anche a queste cose apparentemente inutili.
p.s. Ho provato ad avere grandi idee guardando 10 minuti di tv e trovando trasmissioni che non conoscevo e che mi hanno dato valore inaspettato; idem parlando con amici su Facebook che improvvisamente mi hanno acceso una lampadina che probabilmente non si sarebbe mai accesa se non mi fossi collegato :-)
Ahaha,
no no, niente copyrigh Umberto: preferisco i diritti Creative Commons (CC), che in italiano si potrebbero tradurre con Copiate Citando.
Per il resto un paio di riflessioni sul tuo commento:
1. immagino la dieta mediatica come un rimedio a breve termine, per ridimensionare in breve tempo il flusso informativo inutile. Credo che nel medio termine, l’approccio che proponi (time-boxes) sia molto efficace.
2. come detto la dieta mediatica deve essere personalizzata: io ho individuato quelle che per ME sono le fonti informative che non creano valore. Queste stesse fonti potrebbero essere di enorme valore per altri lettori. Il punto è proprio quello di individuare quei flussi informativi inutili, se non addirittura dannosi.
Indovina indovinello… Qual’è il colmo per un articolo sulla “dieta mediatica” ?! Essere condiviso su Facebook: comunque, un grazie sincero a chi sta condividendo l’articolo sui social network.
Andrea.
Andrea un articolo interessantissimo. Io purtroppo soffro di obesità mediatica e spesso non faccio altro che abbuffarmi inutilmente di facebook o di siti inutili (EfficaceMente non è tra questi :D). Grazie al tuo articolo mi sono venuti degli spunti per iniziare questa dieta :D
Allora, l’idea e il suggerimento di astenersi dall’intossicazione di false-informazioni, chiacchiere-perditempo e cincischiamenti inutili (dannosissimi anche nella vita reale) non sono nuovi… ma la definizione “dieta mediatica” io non l’ho mai sentita, mi piace molto e forse un piccolo copyright se lo merita.
Per lo meno “morale” :)…
Per il resto che dire? Se proprio ci tenete a essere sempre “connessi”, cercate di esserlo soprattutto a partire da voi stessi. Tenete sempre in mente il criterio dell'”utilità” per voi e utilizzate il kantiano e illuministico “spirito critico”, la sana capacità di pensare sempre e comunque con la vostra testa.
In quel caso, se si fa indigestione di fregnacce, si metabolizzano bene applicando costantemente la critica intelligente, che aiuta a essere creativi, a trovare nuove idee e soluzioni e ad aumentare l’autostima.
Aspetto notizie sul “fitness mediatico”, “la palestra mediatica”, “le ricette mediatiche” etc. etc. :)
Un altro articolo molto interessante! Grazie Andrea. Mi chiamo Paola, non ho mai commentato ma ti seguo spesso e volentieri. Volevo dire che io sto leggendo un libro (non so se si può scrivere il titolo qui) nel quale ci sono vari consigli molto simili a quelli che dai tu in questo articolo e non solo.
Ci sono alcuni siti che ti aiutano a “seguire la dieta mediatica” tra cui LeechBlock dove puoi impostare l’utilizzo di certe pagine solo per 1 ora al giorno per esempio. Può essere utile per chi non vuole essere così drastico e preferisce iniziare poco a poco.
Un saluto a tutti!
Assolutamente Paola, riporta pure il libro a cui fai riferimento: aiuterà ad arricchire l’articolo.
Per quanto riguarda gli strumenti utili per una dieta mediatica, ci si potrebbe scrivere un nuovo articolo. Io per esempio, per i siti che ho bannato nel mese di febbraio, utilizzo Chrome Nanny, un plugin per il browser Chrome.
Il libro è The 4-Hour Workweek di Timothy Ferriss. A parte il titolo creato anche per avere il successo che ha avuto e sta avendo (non dovuto solo al titolo ;)), ritengo che ci siano molti consigli utili per diversi tipi di persone che vogliono giustamente avere piu’ tempo nelle loro vite. Non so se in Italia abbia un titolo tradotto perché io lo sto leggendo in spagnolo (con titolo tradotto!)…
Ciao Paola,
si si, conosco molto bene Tim Ferriss. Ti confermo che esiste anche la versione italiana, intitolata: Quattro ore alla settimana. Io comunque consiglio di leggerlo in lingua originale: The 4-Hour Workweek. Ho letto questo libro un paio di anni fa, se non sbaglio; devo essere sincero non è scritto benissimo, ma offre decine di spunti. Grazie per il commento!
Concordo! Grazie a te!
Se non sbaglio, parlammo di “dieta mediatica” proprio su Facebook. :-)
Comunque, concordo, ultimamente ho fatto piazza pulita di una serie di sottoscrizioni (feed) e devo dire che il tempo per le altre attività è inevitabilmente cresciuto.
Ciao Alessandro,
si si.. l’idea della dieta mediatica già mi ronzava in testa da un po’: lo scambio che abbiamo avuto su facebook, mi ha aiutato a concretizzarla e a scriverci un articolo… i paradossi ;-)
Ottimo articolo
Concordo con tutto. Tempo fa decisi di eliminarmi da facebook.
Ma ho capito che è inutile se si è comunque dipendenti(o quasi) dal computer.
L’unica scelta giusta che possiamo fare è imparare a controllare noi stessi.
ho deciso di dedicare a FB solo 2 volte a settimana! è troppo utile secondo me..
mi permette si rimanere in contatto con moltissima gente che conosco, infatti bene o male tutti guardano Fb almeno una volta al giorno! però io devo ammettere che butto via delle grandi ore a procrastinare!!ho finalmente trovato il tempo di leggere qualche buon libro invece di passare(buttare via) tempo a leggere link idioti e inutili! per questo userò Fb solo in caso di estrema necessità! guadagnando così 5 ore alla settimana per le mie vere passioni!
questo forum è bellissimo è ricco di informazioni utilissime e il tempo che “spendo” su questo forum è in realtà tempo GUADAGNATO :)
Bell’articolo, mi è piaciuto!
Cosa ne pensi di quelli che invece, come me, saltuariamente, si iscrivono e si disiscrivono?
Riccardo.
PS: Dovresti fare un articolo sui loop mentali!
Forse eliminare del tutto molte delle fonti di informazioni che ci bombardano puo’ essere difficile. Consiglio l’utilizzo della Tecnica del Pomodoro che prevede pause ci ca. 5 minuti ogni 25 di attivita’ focalizzata. In questo modo la produttivita’ ed il senso di appagamento da lavoro ben compiuto salgono alle stelle…
Ciao
Francesco
Bravo Andrea!
Dalla dieta proposta da te, terrei soltanto il dolce (qualche blog): perché le noccioline come facebook, twitter, news on-line, approfondimenti, ecc. non si trovano nel mio menu. I blog, come questo, dove trovo le idee degli amici, li considero l’insalata fresca.
Nonostante ciò, il piatto più pesante è proprio ‘procrastinare’, mi fa aumentare il peso corporeo e quello mentale per via delle ore sedute davanti al computer. Ma secondo me, perdere la concentrazione non è la consequenza del virus della mente, piuttosto è la causa che si chiama l’inerzia di cui non si sa la provenienza…
Ho detto la mia.
Andrea,
mi fa molto piacere leggere questo articolo.
Io ho già fatto 2 “diete” di 15 giorni e le ho trovato veramente utili!
Ho scritto in merito anche sul mio blog:
http://recuperandoiltempo.wordpress.com/2010/10/11/inizia-il-mio-digiuno/
Buona dieta!
ciao,io la dieta mediatica l’ho cominciato due anni fà eliminando facebook lo trovavo inutile ci sono stato per un pò di mesi,lo guardavo dal punto di visto sociologico.Gli altri socialnetwork non li hai mai usati. Sto cercando di diminuire la tv che uso solo per vedere film o qualche fictio dopo aver letto che gli americani,passano cinque ore al giorno davanti alla tv per un totale di 77 giorni all’anno. Vorrei guardarne 2 o 3 volte.
I siti on line e i giornali dici di eliminarli tanto le informazioni mi arrivano,ci proverò!
dimenticavo e le mail? qelle le guardo una volta al giorno per non trovarmi a cancellare 200. Cmq io preferivo solo quando dovevo controllare la casella del mio palazzo.
Ottimo! Credo che un po’ di digiuno mediatico non faccia affatto male, anzi! :D Grande Andrea!
Molto molto interessante! :)
Ho scaricato Nanny per il mio caro Chrome, ma invece di inserire degli orari fissi nei quali mi vieto di perdere tempo ho deciso di andar per gradi: Limito il tempo trascorso su Facebook e su Yahoo!
Per ora ho fissato 15 minuti totali (per navigare in entrambi i siti) ogni 6 ore. Che si traducono quindi in massimo 30 minuti al giorno considerando le ore di sonno e le ore che trascorro fuori casa.
Tenendo presente che solitamente ci trascorrevo ore, lo ritengo un buon passo avanti. Il ‘problema’ ora è solo quello di riempire quel tempo con qualche buona abitudine per non rischiare di farne nascere qualche altra negativa. :P
Suggerimenti?
Ciao Andrea,
ottimo: sono contento che l’articolo ti sia stato di ispirazione.
Per quanto riguarda qualche buona abitudine… prova a leggere questo articolo: 10 abitudini per cambiare vita.
In merito all’approccio graduale, direi che è un’ottima idea, ma domani pubblicherò un articolo che forse ti farà vedere quei 30 minuti in un’altra prospettiva… ;-)
Ciao Andrea, per quanto riguarda gli articoli di giornale ho deciso di dedicarmi 5 minuti sulle notizie importanti e le altre notizie solo i titoli provando ad usare la legge di pareto 20/80.
A volte penso che i giornali creano degli stati d’ansia assurdi tipo terroristi…a me veniva paura prendere l’autubus.
Sto notando che hai ragione tu le notizie importanti mi arriveranno lo stesso: radio,bar palestra,chiaccherando…
Ti aggiungo questo articolo che avevo letto 2 anni fa mi ha fatto riflettere molto sulla società di oggi.
amici, sono un medico, scrittore, osservatore dei costumi e dei cambiamenti di questa nostra umanità e vi vorrei dare un input su cui ragionare.
Io ho avuto la fortuna di vivere il decennio più bello della storia del 1900 e cioè gli anni ‘70.
Le idee, la musica, le scoperte tecnologiche, l’arte in generale e tutto ciò che occupa la nostra attuale vita, sono state generate o migliorate in quel decennio.
Eppure, pensateci, non c’era il cellulare, internet, playstation, champions-league, tac, risonanza magnetica…non c’era neanche la tv a colori! Pensate un pò! … Nonostante ciò, chiedetelo a chiunque sia vent’anni più grande di voi, si stava molto meglio di adesso!
Ciò che ha detto NEURONI IN RIVOLTA più su è tutto giusto. Io aggiungerei: Ragazzi, andatevi a riprendere il romanticismo che avete perso all’interno dei vostri MONITOR-MOSTRI! Andatevi a riprendere l’aria che avete lasciato in giardino, le corse nei prati, scalzi, ad annusare la natura che passava intorno, con colazioni al sacco, scampagnate piene di risate, ore di sole e di mare fatte soltanto di emozioni e amore! Cazzo, amici, ma vi siete visti mentre state in gruppo quanto siete ridicoli? Tutti a testa bassa sul proprio cellulare a scrivere chissà quale cazzata o a chattare con qualche pezzo di ultima generazione oppure, se tutto va bene, con le cuffiette all’orecchio ad ascoltare la magnifica sequenza di 250 brani in MP5 MP6 MP7 e chi più ne ha più ne metta!
Ragazzi, riprendetevi il mondo! Riprendetevi la natura intorno a voi e mandate a cagare gli amici che vi vogliono solo in rete!
Questo è il consiglio:
Guardate internet soltanto come la più fantastica ed entusiasmante LIBRERIA-ENCICLOPEDIA del mondo e come il più rapido e capillare PORTALETTERE che possa esistere!
Queste sono le due IDEE INIZIALI, per le quali nel CERN, alla fine degli anni 70, gruppi di scienziati mondiali si dedicarono al programma WEB!
Tutto il resto che vi prospetta la rete, facebook compreso, è semplicemente un’aberrazione mostruosa che tenterà di deglutire questa umanità alienata
Sono d’accordo ma solo in parte. I siti di informazione o giornali online non possono essere esclusi, soprattutto in questo periodo; questo non significa che bisogna approfondire ogni notizia in modo ossessivo (cosa che ogni tanto mi capita) ma essere informati su quello che accade in italia e nel mondo è importante e non intendo rinunciare, piuttosto ho deciso di dedicare un momento particolare e ben definito della giornata alla lettura dei quotidiani online. per quanto riguarda le trasmissioni di approfondimento, le seguo su youtube saltando le parti che non mi interessano, sentendo soltanto con le cuffie mentre magari faccio un lavoro ripetitivo dove non mi serve concentrarmi.
pienamente d’accordo su facebook e social vari, escluso twitter che uso per seguire le novità nel mio settore lavorativo.
Grande!!devo aassolutamente inziare!!anche sul mio blog ne ho parlato prendendo ispirazione da te!!..sei diventato il mio guru ufficiale:)
http://lovethroughthewindow.blogspot.com/
Beh che dire… Auguru! ;-)
ecco la mia nuova dieta: TV: film quando ho voglia,fiction ho deciso di eliminarle non ho voglia di avere un appuntamento fisso per una fiction e se c’è qualche evento sportitivo.
News: ascolto la radio 3′ metteno l’essenziale oppure televideo o sito dell’ansa 3′ non di più.
PC: Ho deciso di darmi un tempo limite per stare su pc leggere i mie preferit (efficacemente)e ho installato SWITCH OFF.
Ciao
Salve Andrea,
questa idea della dieta mediatica è davvero illuminante. E oltre ai tuoi preziosi consigli sui benefici di ridurre la sovralimentazione mediatica, io aggiungerei che anche la scelta degli alimenti mediatici è di fondamentale importanza, perché alcuni fanno meglio di altri, non credi anche tu?
Io sto cercando di diffondere la cura del DIDO (Diamonds In – Diamonds Out) contro il virus del GIGO (Garbage in – Garbage out).
Non solo il cibo, ma anche il tipo di informazioni che digeriamo, determinano la nostra salute e il nostro benessere. Se può interessarti, prova a dare un’occhiata a StoRyforging, storie che ti cambiano
Io esattamente 2 anni fa mentre scrivevo la tesi per la triennale decisi di farmi cambiare la pw di facebook dalla mia ragazza, e le dissi di non dirmi la nuova prima che fossero passati 30 giorni.
Risultato? Un mese fantastico, ero concentratissimo e sono riuscito a finire il mio lavoro. Purtroppo quando ho riavuto la password ho ricominciato con le mie cattive abitudini e ormai facebook è entrato troppo profondamente in vari aspetti della propria vita privata per poter essere messo a tacere per un mese.
ahah! sei un grande
allora non sono l’unico
io ho rinunciato al televisore 4 anni fa
unico pasto le news… =/
ma non tutti i gg e leggo solo i titoli della pagina news.google
altrimenti mi sento ignorante… =/
(tanto se c’e’ la notizia che ha impatto la vedo nel titolo
tutto il resto che hai scritto sulle inutilita’ delle pluri ripetizioni dei giornalisti lo condivido)
ciao
bello google news. mi piace!!
giornali caratacei o online sembrano novella 2000.
foto,gossip….
da dove le prendi le news^
Ma tutte ques te regolette che uno si da
da sono un casino. un giorno mi dico meno film e eventii
sportivi o zero pc ,news….e poi mi chiedo cosa mi rimane?
Qualche consiglio?
ciao,oltre alle news on line il discorso vale anche per i giornali?
Ciao Andrea, sono anche io come te un fan della crescita personale, e proprio questa mia passione mi ha condotto sul tuo blog!! Che dire..veramente bello e pieno di articoli interessanti. Da oggi pure io mi metto a dieta, basta sprecare tempo con il cazzeggio :D , grazie per il consiglio. Ciao my friend :)
Aspettavo un articolo del genere quando in un altro dei tuoi post lessi l’efficace seguente frase che recitava più o meno così:”Si dice che viviamo nell’era dell’informazione.Io invece penso che sia più l’era della distrazione.”
Ho sofferto molto di dipendenza da internet ed ho potuto constatare enormi benefici nel limitare le mie scorribande in rete in periodi circoscritti di 30 minuti e pre o post pranzo e 30 pre cena con 10 minuti max a metà pomeriggio.
Aggiungo inoltre come ci sia a pieno titolo pure Youtube tra le bestie da debellare e come prolungate sessioni di di internet serali siano iperdannose su qualità e quantità del sonno.
Ciao! Ho letto oggi l’articolo, ma da diversi giorni ho disattivato il mio profilo su Facebook che, come hai ben detto, toglie tempo, anzi lo spreca, leggi link e post demenziali di “amici” che non vedi né senti al telefono e ho deciso di usare i “vecchi metodi” (telefono e mail) per tenermi in contatto con le persone cui tengo e che a sua volta tengono a me.
Ad oggi mi sento sicuramente più serena e il tempo che “buttavo” su Fb ora lo trascorro in altri modi. Questo fa sì che la mia testa spesso si “sforza” di creare il daffare perché quando ero annoiata bastava entrare su Fb e gironzolare tra le pagine…. Con il rischio di diventare cerebrolesi!!!
Un abbraccio
Grazie per aver condiviso la tua esperienza Barbara ;-)
Ogni tanto rileggo questo articolo per vedere se sto dimagrendo!
Grazie per questo articolo mi hai cambiato la vita.
Grande San! ;-)
In un modo o nell’altro le informazioni importanti continueranno ad arrivarmi: inutile dedicare altro tempo ai tromboni dell’informazione
Sensei, mi chiedo senza giornali, tg, siti on line giornali, social network come ti arrivano le notizie importanti
Amici? Parenti? Colleghi? Potresti dire a qualcuno di “aggiornato” (con cui hai un rapporto un po’ stretto) che non segui attivamente le notizie. Poi chiedi a costui ( omeglio ancora a costoro) di aggiornarti su quello che sa/nno possa interessarti. Banalmente se si è su un gruppo whatsapp o Telegram, le news davvero rilevanti ti arrivano da lì spesso. Ad ogni modo sono convinto che molte delle notizie che supponi essere “importanti” non lo siano particolarmente. Cioè, non avranno un impatto significativo sulle tue scelte quotidiane. Può capitare come a me la settimana scorsa che ci fosse una sparatoia vicino a dove mi trovavo, e quella era una notizia davvero importante per me. Mi è arrivata da vari amici su whatsapp in tempi rapidissimi…
ora ho provato un esercizio(reborn) no news per 1 mese!
Sto benissimo e sto facendo di più. Voglio continuare per più mesi
e vedere come và.
ciao san
Ciao Andrea,
sono a dieta mediatica da almeno 15 anni, vuoto per pieno. Ho iniziato veramente presto con questo mio proposito, già ai tempi dell’università. Ho bandito tg e dibattiti televisivi (i vari Porta a Porta, ecc.), ma anche fiction e varietà / programmi serali con una naturalezza che mi ha quasi stupito. Il vero motivo per cui l’ho fatto però era che tg e affini mi davano ansia. Ci sono state notti tormentate o insonni per dove sta andando il nostro paese, ma anche il nostro mondo, con l’ennesimo omicidio efferato, l’ennesima catastrofe, l’ennesima crisi socio-economico-politica. Mi sono anche molto colpevolizzata perchè mi sento un po’ “struzzo” in molte occasioni. La paura mi fa nascondere la testa sotto la sabbia, ma sai che c’è: senza questo genere di tv vivo meglio, perchè negarmi questo stato di maggiore benessere? Su varietà e altra tv trash, francamente ho iniziato a sentire fin da subito che non davano alcun valore agigunto alla mia vita, che preferivo dedicarmi ad altro, piuttosto che instupidirmi di fronte alla platea da mercato di Amici o altre trasmissioni simili. Ho ridotto il mio utilizzo della tv a documentari, programmi di viaggio e trasmissioni di interesse (come il mitico SuperQuark :) ). Tutto il resto, comprese fiction e film (non sono mai stata una grande cinefila) è praticamente bandito o relegato a sporadiche serate in compagnia o di “interruzione di routine”.
Quello che mi è capitato però, è stato sostituire la tv con il web e da questa spirale non riesco ad uscire. Dalle mail a facebook. E lo smartphone, che è una vera droga, con tutte le sue applicazioni. Quindi, se dimagrisco da un lato, ingrasso dall’altro e su web e cellulare la mia volontà ancora vacilla. E’ come se non mi sentissi mai pronta a separarmene, malgrado tutti gli sforzi, anche se mi sottrae del tempo prezioso alla lettura o al coltivare qualche piccolo hobby, che spero sempre possa diventare la mia nuova fonte di finanziamento, di soddisfazione personale, crescita e felicità.
Se ho un momento di noia, prendo l’iphone in mano nel tentativo di annegarla, invece di gestirla o renderla un momento creativo.
Per fortuna che i moderni uffici per policy bandiscono l’accesso a tutti i siti di social network e simili, così durante il giorno è più facile (smartphone permettendo) mantenersi in linea. :)
Grazie per i tuoi spunti, sempre molto preziosi!
Ciao Andrea! Innanzitutto buon anno a tutti!
Io ho cancellato il mio account Facebook dalla mia vita da quasi un anno e non ho la TV da 8 anni…sarò mica anoressica? A parte gli scherzi, trovo che annullare o ridurre le perdite di tempo, aumentino notevolmente la qualità di vita e ci permettano di realizzare progetti che concretamente ci rendono felici. Prima trascorrevo anche ore su facebook anziché studiare…ma a fine giornata, mi sentivo stagnante e sommersa dai sensi di colpa. Ora invece sto benissimo, non ne sento assolutamente la mancanza e i risultati universitari non hanno tardato ad arrivare!! Niente, volevo solo condividere con voi la mia esperienza! Un abbraccio a tutti e buona crescita, non solo personale :))
Ti posso fare i miei complimenti?
(Ecco, praticamente te li ho già fatti.)
Ho spulciato molto del tuo blog ed ho trovato moltissimi spunti interessanti. Un progetto davvero ben realizzato sotto tutti i punti di vista e, soprattutto, Leggibile, Scorrevole, Sensato.
Sono giunto casualmente qui provocando google con la parola chiave Fa Re Sol Do, cercando per l’appunto delle fonti di guadagno online, preso da un ciclico momento di crisi economica, e ne sono uscito con dei contenuti straordinariamente più validi rispetto al ciarpame di false promesse che infestano il web in ogni dove.
Non ti dico che adesso la mia vita in un lampo è cambiata, perché mentirei spudoratamente. Ma mentirei anche se non riconoscessi di aver percepito chiaramente, durante le letture dei tuoi testi, un barlume di speranza in un periodo, per me, di “disperata consapevolezza”.
La Dieta Mediatica, ad esempio, è un’idea (e un termine linguistico) che mi piace molto, che voglio sperimentare sulle mie sinapsi; sono già certo dei suoi effetti benefici. Ma come avrai inteso non è l’unico contenuto che ho apprezzato.
Continuerò a seguirti, mentre conto di trovare a poco a poco la forza per toglier via quel freno a mano tirato che ha condizionato molta della mia vita. Finora.
Ciao Davide,
ho letto con estremo piacere il tuo commento.
Non ci conosciamo, ma sono sempre molto soddisfatto nel leggere commenti come il tuo e non solo per i complimenti.
Come autore del blog per me è molto stimolante poter attrarre lettori di un certo livello. Tu dirai: “e questo lo avresti capito da un singolo commento?!” Certo non sono un veggente, ma dopo aver letto quasi 10.000 commenti negli ultimi 5 anni, ho imparato ad intuire un po’ la personalità di chi mi legge: il tuo commento è molto preciso (non ci sono refusi), attento ai dettagli (sei forse il 4° lettore in 5 anni che utilizza grassetti e corsivi), ponderato (“Non ti dico che adesso la mia vita in un lampo sia cambiata”).
Ecco, poter avere sul blog lettori che abbiano degli standard elevati e che desiderino davvero cambiare, per me è importante: danno valore a questo progetto.
A presto,
Andrea.
Seguo sempre il tuo blog, sei un grande, proprio oggi mi sono eliminato da Facebook ;)
Un tuo fan sedicenne
Nooooo! Proprio oggi che mi serviva un fan per arrivare a 20.000 “mi piace” sulla pagina Facebook di EfficaceMente!!!
Scherzo, ottima scelta ;-)
La migliore dieta di sempre!! Tutti dovrebbero farla, almeno per un paio di mesi.
Io metterei anche twitter nella dieta mediatica. Leggere tutti quei tweet, mi sembra una perdita di tempo.
Anche io non guardo la tv (ad eccezione delle partite di calcio).
Voglio dire la mia, ho un parere personalissimo.
Secondo me l’uso scorretto del web è paragonabile ai danni che provocavano anni fa le droghe (ancora oggi eh, ma allora non c’era il web),
È facile cadere in momenti di debolezza tra le pagine del web e perdersi, perdersi, farsi fare un lavaggio del cervello, convincersi di una certa idea di mondo, ecc.
Eppure il web è anche utilissimo, infatti è grazie a lui se sto scrivendo su Efficacemente. Io credo che bisognerebbe normare attraverso buone leggi magari ispirate da Dio l’uso corretto della navigazione. Il rischio è dietro l’angolo. Bambini di 10 anni hanno oggi la porta spalancata a tutto e possono provenire anche da ottime famiglie ma si sa la crudeltà e la cattiveria che si possono incontrare in un momento di debolezza sul web non hanno limiti. Una volta il genitore lo puniva, poi staccava la corrente al pc, ma adesso? Con smartphone, tablet ecc? La società italiana non era tra le “migliori” proprio perché aveva ancora un alto livello di vita lontano dall’alienazione made in USA e China?? Sul web non cresci. Inutile girarsi intorno, più tempo ci stai più peggiori. Unica eccezione è selezionare accuratamente ciò che si vede, legge, scrive (ma i ragazzini di 10-12 anni ne sono capaci? dubito).
Si va così verso alienazione e frustrazione, si crede di sapere tutto del mondo grazie al web, ma si esce per strada e ci sono i lupi in giro… È davvero assurdo che non esistano ancora oggi serie leggi sull’uso del web, sul proibire e punire determinati atti. Se la prostituzione per strada è illegale, perché sdoganarla sul web? Perché deformare le visioni dei più piccoli? Noi siamo cresciuti (per chi ha più di 20 anni) in un’epoca che ha visto la nascita del web, ma che sa ancora come si vive senza, perché lo ha fatto da bambino e da adolescente, e la libertà che si respira senza. Sarebbe sbagliatissimo rinunciarvi del tutto, ma è invece utilissimo selezionare l’uso. Accuratamente. Noi da piccoli i guai dovevamo “cercarli” e ti accorgevi pian piano di stare entrando in una strada, in un bar, in un vicolo, in una casa, “pericolosa” per noi. Oggi è tutto, scusate il termine, sputtanato.
Ma a quale pro?
Riflettete gente…
Le regole ispirate da dio andranno bene per te. Imponile a te stesso e ai tuoi simili. A me non le imponi. Sul resto si potrebbe anche trovare un punto di compromesso.
Perché prendersela?! Non volevo fare polemica?… volevo dire che le società impkstate sui valori che sono uguali da millenni sono quellle più sane e felici. Non tutto il passato è buono, per carità, ma nemmeno tutto il presente… la capacità sta proprio nel saper distinguere cosa serve e cosa no ed oggi i pericoli sono piu mascherati… un saluto
Nessuna polemica. Le regole ispirate a dio, qualunque dio, vanno bene per chi ci crede e per le persone a cui la religione è imposta. Io vivo in un paese laico, e sono ateo. Immagino che il dio a cui tu ti riferisca sia quello cristiano perché scrivi in italiano e lo dai per scontato. Se conosci i suoi insegnamenti, dice di rispettare il credo altrui, anche se nei secoli di grande pace religiosa in cui non c’erano pericoli, non è sempre stato esattamente così. Pertanto, oltre a rispettare la legge italiana, rispetta anche il tuo credo. Libera chiesa in libero stato. Se si comincia a fare leggi ispirate al dio cristiano, perché non farle ispirate ad allah, khrishna o il big flying spaghetti monster?
Non parlo mica di leggi… parlo di valori. Naturalmente ognuno è libero di fare ciò che vuole. Ma parlo di valori, che si possono seguire se si crede o se non si crede.
Nel primo commento hai scritto leggi. Parli di regole religiose invece, le rispetterà chi rispetta le regole religiose. Quindi, di fatto, nessuno. C’è una minima percentuale che rispetta la castità prima del matrimonio e il divieto di mangiare crostacei, giusto per citare due direttive del cristianesimo; la stragrande maggioranza dei cosiddetti religiosi non rispetta un bel niente.
Anche ammesso che Dio esista (ipotesi semiseria), non credo nessuno possa vantare di essere oggettivamente ispirato da Dio. Cioè non tutti concorderanno sul fatto che una persona o una legge sia ispirata da Dio, anche ammesso che tutti credano nello stesso Dio (ipotesi questa, più buffa che semiseria). Detto questo, sono totalmente d’accordo che si debba avere una consapevolezza degli strumenti (come l’internet) che si adoperano, soprattutto quando sono di una potenza smodata fino allo sconveniente come in questo caso. Altrimenti l’uso di tali strumenti si trasforma inevitabilmente in usi degenerati e deprecabili.
Quindi limitarsi quanto più possibile a ciò che si sa essere buono è prima di tutto una tutela di sé stessi dal compiere azioni non intenzionali (anche solo il perdere tempo, ma anche carattere e/o dignità più spesso di quanto si possa voler ammettere).
Già Sant’Agostino sottolineava come la debolezza della (buona) volontà fosse il motivo delle azioni malvage, o comunque non positive, non morali, non encomiabili. Superava così l’intellettualismo socratico (o comunque di matrice classica greca) del male come ignoranza del bene, che è eccessivamente semplificatorio della questione.
È quindi proprio questo il problema delle dipendenze, che siano droghe, alcolici, sesso, social,… (o interessanti mix di questi ?): rendendoci appunto “dipendenti” da esse, inficiano la nostra libertà, la nostra volontà. Troppo spesso e volentieri esse ci portano alla hybris che vanifica ogni cosa e ne annichilisce la qualità.
Tuttavia facendo i dovuti distinguo, con una opportuna consapevolezza, si può beneficiare di queste sostanze o attività. Sempre Sant’Agostino diceva che ciò che è nel mondo è tutto buono in sé (per l’essere stato creato da Dio a suo dire, ma la argomentazione è marginale a mio avviso), e per questo è opportuno trarne proficuamente beneficio per quanto possibile. Infatti, una vita con assenza “perfetta” di ogni eventuale vizio (ovvero di ogni piacere) difficilmente ci porterà alla felicità. Solo (pochi) mistici ascetici trovano la loro realizzazione personale in questo modo. Per i più, è invece di maggior vantaggio un rapporto sano con i piaceri possibili che si possono incontrare nel mondo e nella vita.
Pertanto, sono contrario alla società moderna occidentale in cui i vizi siano piuttosto suggeriti ed indotti dagli altoparlanti del regime che schiamazzano arroganti:<> (sì, ho una malcelata vena istrionica).
La società contemporanea a mio avviso dovrebbe avere come priorità quella di riprendere le redini della propria volontà, di recuperare la saggezza delle mezze misure, di riportare al centro la comunità del villaggio globale e di ridimensionare l’individualismo sfenato, atomizzante. Poiché la società in cui viviamo è un riflesso del nostro stato psicopatologico, la maggior parte dei contenuti dei mass media andrebbe totalmente reindirizzata, rivista, reinventata da principio. Giornali e tg ansiogeni, e solamente ansiogeni, sono un crimine contro l’umanità, così come anche la quasi totalità dell pubblicità contemporanee che forzano meccanismi psicologici fino a scassinare i cervello di chi non ne è al riparo. [Imprecazione a scelta]! Basta guardare come l’informazione e la pubblicità erano anche solo in Italia fino a poche decine di anni fa, per cogliere la degenerazione di oggi, la crisi (da tutti i punti di vista) in cui ci siamo andati ad infognare IN MANIERA PREVEDIBILE. Certo, prevedibile per chi è in grado di analizzare efficacemente la società, non dal primo politico da strapazzo o dall’effimero scienziato sociale (ne conosco molti competenti, per questo so quanti invece non lo siano).
In sostanza ritengo opportuno lo sdoganamento di tutta quella sfera di libertà individuali tradizionalmente condannate da un bigottismo dilagante (diritto al divorzio, all’aborto, all’eutanasia e legalizzazione delle droghe leggere, per dire i primi che mi sono venuti in mente), SOSTENUTE PERÒ DA UN SISTEMA EDUCATIVO, INFORMATIVO E ORIENTATO ALLO SPIRITO CRITICO che è abbastanza distante da quello attuale, e sarebbe sostanzialmente preventivo. Per esempio, non sapendo leggere né scrivere mi verrebbe da pensare che nel futuro prossimo FINANZIARE SERIAMENTE L’ISTRUZIONE DI MASSA POTREBBE ESSERE UNA BUONA IDEA (già che siamo in campagna elettorale)…
Insomma, il senso della vita è sostanzialmente quello di conoscersi, accettarsi consapevolmente e fare qualcosa di coerente con i nostri valori per migliorare la condizione di chi amiamo (auspicabilmente dovremmo comparire anche noi stessi in questa lista ?). Pertanto ogni distrazione che non concorra a questa realizzazione è vana e proprio immorale
Anche ammesso che Dio esista (ipotesi semiseria), non credo nessuno possa vantare di essere oggettivamente ispirato da Dio. Cioè non tutti concorderanno sul fatto che una persona o una legge sia ispirata da Dio, anche ammesso che tutti credano nello stesso Dio (ipotesi questa, più buffa che semiseria). Detto questo, sono totalmente d’accordo che si debba avere una consapevolezza degli strumenti (come l’internet) che si adoperano, soprattutto quando sono di una potenza smodata fino allo sconveniente come in questo caso. Altrimenti l’uso di tali strumenti si trasforma inevitabilmente in usi degenerati e deprecabili.
Quindi limitarsi quanto più possibile a ciò che si sa essere buono è prima di tutto una tutela di sé stessi dal compiere azioni non intenzionali (anche solo il perdere tempo, ma anche carattere e/o dignità più spesso di quanto si possa voler ammettere).
Già Sant’Agostino sottolineava come la debolezza della (buona) volontà fosse il motivo delle azioni malvage, o comunque non positive, non morali, non encomiabili. Superava così l’intellettualismo socratico (o comunque di matrice classica greca) del male come ignoranza del bene, che è eccessivamente semplificatorio della questione.
È quindi proprio questo il problema delle dipendenze, che siano droghe, alcolici, sesso, social,… (o interessanti mix di questi ?): rendendoci appunto “dipendenti” da esse, inficiano la nostra libertà, la nostra volontà. Troppo spesso e volentieri esse ci portano alla hybris che vanifica ogni cosa e ne annichilisce la qualità.
Tuttavia facendo i dovuti distinguo, con una opportuna consapevolezza, si può beneficiare di queste sostanze o attività. Sempre Sant’Agostino diceva che ciò che è nel mondo è tutto buono in sé (per l’essere stato creato da Dio a suo dire, ma la argomentazione è marginale a mio avviso), e per questo è opportuno trarne proficuamente beneficio per quanto possibile. Infatti, una vita con assenza “perfetta” di ogni eventuale vizio (ovvero di ogni piacere) difficilmente ci porterà alla felicità. Solo (pochi) mistici ascetici trovano la loro realizzazione personale in questo modo. Per i più, è invece di maggior vantaggio un rapporto sano con i piaceri possibili che si possono incontrare nel mondo e nella vita.
Pertanto, sono contrario alla società moderna occidentale in cui i vizi siano piuttosto suggeriti ed indotti dagli altoparlanti del regime che schiamazzano arroganti:<> (sì, ho una malcelata vena istrionica).
La società contemporanea a mio avviso dovrebbe avere come priorità quella di riprendere le redini della propria volontà, di recuperare la saggezza delle mezze misure, di riportare al centro la comunità del villaggio globale e di ridimensionare l’individualismo sfenato, atomizzante. Poiché la società in cui viviamo è un riflesso del nostro stato psicopatologico, la maggior parte dei contenuti dei mass media andrebbe totalmente reindirizzata, rivista, reinventata da principio. Giornali e tg ansiogeni, e solamente ansiogeni, sono un crimine contro l’umanità, così come anche la quasi totalità dell pubblicità contemporanee che forzano meccanismi psicologici fino a scassinare i cervello di chi non ne è al riparo. [Imprecazione a scelta]! Basta guardare come l’informazione e la pubblicità erano anche solo in Italia fino a poche decine di anni fa, per cogliere la degenerazione di oggi, la crisi (da tutti i punti di vista) in cui ci siamo andati ad infognare IN MANIERA PREVEDIBILE. Certo, prevedibile per chi è in grado di analizzare efficacemente la società, non dal primo politico da strapazzo o dall’effimero scienziato sociale (ne conosco molti competenti, per questo so quanti invece non lo siano).
In sostanza ritengo opportuno lo sdoganamento di tutta quella sfera di libertà individuali tradizionalmente condannate da un bigottismo dilagante (diritto al divorzio, all’aborto, all’eutanasia e legalizzazione delle droghe leggere, per dire i primi che mi sono venuti in mente), SOSTENUTE PERÒ DA UN SISTEMA EDUCATIVO, INFORMATIVO E ORIENTATO ALLO SPIRITO CRITICO che è abbastanza distante da quello attuale, e sarebbe sostanzialmente preventivo. Per esempio, non sapendo leggere né scrivere mi verrebbe da pensare che nel futuro prossimo FINANZIARE SERIAMENTE L’ISTRUZIONE DI MASSA POTREBBE ESSERE UNA BUONA IDEA (già che siamo in campagna elettorale)…
Insomma, il senso della vita è sostanzialmente quello di conoscersi, accettarsi consapevolmente e fare qualcosa di coerente con i nostri valori per migliorare la condizione di chi amiamo (auspicabilmente dovremmo comparire anche noi stessi in questa lista ?). Pertanto ogni distrazione che non concorra a questa realizzazione è vana e proprio immorale
Dal 30 settembre di quest’anno non ho internet a casa. Mi sono resa conto che mi mancano alcune cose, come Skype, unico mezzo per comunicare con alcuni parenti (ma ho deciso di riprendere a usare la posta cartacea), e alcuni canali di intrattenimento su YouTube, di cui però alla fine posso fare a meno, e con cui mi faccio fuori i 2Gb di internet che ho nel cellulare appena si rinnova la promozione. Forse l’unica cosa che davvero mi manca era la possibilità che internet dava, “Ho bisogno di un oculista, dove trovo un oculista? Cerco su internet!”, trovare informazioni su libri, e i siti dove acquistare online (da non usare come perditempo, ma dove compare cose non facilmente trovabili o difficilmente trasportabili). E l’accesso a sito internet, mail e prenotazione esami dell’università, che oramai è tutto online.
In fondo se voglio perdere tempo meglio farlo disegnando biglietti di auguri per Natale che facendo niente su internet. (Ieri pomeriggio che avevo mal di testa invece di studiare facevo bigliettini per natale, almeno quello il mal di testa non me lo fa aumentare, ed è lavoro manuale.)
Ho intrapreso una dieta mediatica annuale :D un po’ drastica ma ce la faccio, già in passato ho fatto 1 settimana, 1 mese, 3 mesi. L’unica mia debolezza è Youtube devo dire, che alla fine a me riempie sempre di ispirazione e di energia positiva (rispetto ai contenuti che guardo), ma mi rendo conto spesso di perderci troppo tempo. Posso anche guardare i video in 1.5x, ma se ne guardo 10 ho comunque perso parecchio tempo. Quindi ho deciso di mettere in pratica tutta quell’energia positiva, semplicemente. L’unica eccezione sono i contenuti informativi, come corsi o altro.
Consiglio a chi spesso sente quell’impulso di “arricchirsi” di qualche novità e andare su Facebook &co., di sostituire al momento di questo trigger (l’impulso) l’abitudine di aprire il social con un’altra. Potrebbe essere leggere un tuo articolo, mettere una X su un foglio (“ho resistito all’impulso”), leggere 2/3 pagine di un libro che si tiene vicino… poi una volta rafforzata la resistenza credo che diventi più facile :)
Da provare assolutamente! Io sono rinata dopo averla intrapresa… :-)
Sono d’accordo sulla dieta mediatica soprattutto per reti sociali e internet navigando senza meta.
Però la televisione secondo me presenta ancora molti programmi interessanti: film , serie tv non netflix ma le semplici serie di sky e anche della rai ce ne sono state di molto ben realizzate anche di recente. Poi il classici programmi SuperQuark , Piero e Alberto Angela, Linea verde, linea blu, QuanteStorie per i libri. Passato e Presente di Paolo Mieli . Insomma credo che ben dosati ci siano trasmissioni che arricchiscono o sono piacevoli. Ecco fare proprio lo snob su questo mi sembra eccessivo . Sulla Tv spazzatura sono d’accordo del resto non ho mai guardato un reality senza conoscere Efficacemente e la Crescita Personale.
Io pensavo di fare a lungo termine la dieta con le news online. La tv e i social la sto facendo da 10 anni, il dietologo mi ha trovato molto bene. Ahah