Cosa devi sapere per creare la tua prima fonte di reddito passivo.
Lo scopo della tua vita dovrebbe essere quello di trovare il punto di intersezione tra i più grandi bisogni del mondo e le tue più grandi passioni.
Anonimo.
La scorsa settimana abbiamo visto come fare soldi senza lavorare in senso tradizionale, nello specifico ti ho parlato dei 6 modi alternativi per guadagnarsi da vivere: (1) l’impiegato frustrato, (2) l’imprenditore illuminato, (3) il trader spietato, (4) il nuovo ricco sgamato, (5) il nuovo ricco appassionato, (6) l’investitore oculato.
Questi stereotipi non hanno l’ambizione né di essere esaustivi, né di essere… “assoluti”; si tratta semplicemente di un modello per leggere la realtà, di uno strumento che utilizzo personalmente per gestire i miei progetti legati alla crescita finanziaria.
Sono infatti diversi anni che studio le molteplici modalità di generare reddito e sono giunto alla conclusione che con la crisi sistemica scoppiata nel 2008 le modalità tradizionali per guadagnarsi da vivere non siano più sufficienti a garantirci la serenità finanziaria.
Non so tu, ma io personalmente ho scarsissima fiducia nella politica ed in generale nella classe dirigente di questo paese (e non solo), quindi, piuttosto che aspettare una soluzione dall’alto, la mia soluzione preferisco crearmela da solo.
In questo articolo ti parlerò proprio di come ho generato fonti di reddito alternative, degli strumenti pratici che si sono dimostrati per me più efficaci e di quali sono i miei obiettivi per il prossimo futuro. Ma prima una breve digressione per creare il contesto.
Il mondo è cambiato (you don’t say?!)
C’è stato un tempo in cui per raggiungere la serenità finanziaria vigevano regole piuttosto semplici: dovevi impegnarti nello studio per ottenere una laurea a pieni voti, dovevi inviare il tuo curriculum vitae in qualche importante azienda nazionale o internazionale e, una volta assunto (impresa non certo impossibile), dovevi dimostrare di essere un lavoratore diligente e scrupoloso fino al giorno della tua pensione.
Oggi invece esiste un’apartheid lavorativa: da una parte, la generazione di 40-50 enni scarsamente preparata, iper-protetta ed iper-privilegiata; dall’altra, la generazione di 20-30 enni iper-titolata, scarsamente tutelata ed iper-sfruttata.
Naturalmente si tratta di una classificazione semplicistica che nulla vuole togliere a chi si è impegnato da una vita per crearsi una carriera ed una posizione sociale, e che non vuole certo giustificare quei giovani svogliati e viziati che vorrebbero sempre la pappa pronta. Eppure questa classificazione semplicistica credo che renda bene l’idea della situazione lavorativa odierna in Italia.
Benissimo Andre, queste mega-pippe socio-politico-culturali sono bellissssssime, te lo giuro! Ma non dovevamo parlare di come posso crearmi fonti di reddito alternative rispetto al lavoro tradizionale?! Se il lavoro tradizionale non è più garanzia di serenità finanziaria, che cacchio devo inventarmi?!
Lo scopo della tua vita
In ogni cambiamento c’è una dose eguale di difficoltà ed opportunità. Anche in questa epoca così turbolenta, in cui dobbiamo affrontare grandi difficoltà, ci sono offerte grandi opportunità.
Se il lavoro tradizionale non è più un porto sicuro, abbiamo la possibilità di esplorare nuovi mari, lasciando che le nostre vele siano sospinte dalle nostre passioni, alla ricerca dell’isola in cui è nascosto il più grande dei tesori, lo scopo della nostra vita.
Già in passato ti ho fornito alcuni consigli pratici per trovare lo scopo della tua vita. Vediamo di declinare quanto già visto, in modo che tu possa anche guadagnarci da vivere.
Lo scopo della tua vita è il punto di intersezione tra le tue più grandi passioni ed i più grandi bisogni del mondo.
Tradotto in termini economici, trovare lo scopo della tua vita significa individuare quel punto di incontro tra le tue passioni, i tuoi talenti e le tue inclinazioni ed i bisogni, le esigenze ed i desideri di una nicchia di mercato che sia disposta a pagarti in cambio del valore che tu riesci a generare.
Ah… mi sembra una soluzione molto affascinante Andre’, ma poco pratica! Sai com’è, non si campa di sogni, io devo pur mangiare! Che cavolo faccio fintantoché non trovo lo scopo della mia vita?! Creo una nuova fonte di energia alternativa rigirandomi i pollici?! Lascio il mio lavoro da impiegato frustrato rincorrendo sogni tanto improbabili, quanto impossibili?!?
La soluzione: creare una fonte di reddito passivo a partire dalla tue passioni
Parlando dei 6 modi per fare soldi, ti ho detto che a mio avviso una delle soluzioni più efficaci è quella di diventare un nuovo ricco appassionato, ovvero generare reddito passivo facendo leva sulle tue passioni.
…quello che non ti ho spiegato è perché sia tanto vantaggioso perseguire questa strada. Beh, ci sono due principali motivazioni:
- Il reddito passivo. Generare dei piccoli flussi di reddito passivo, che si sommino e crescano nel tempo, è una strategia graduale che ben si adatta a chi non può permettersi di abbandonare l’unica fonte di reddito di cui dispone oggi e che lo impegna full time. Per generare reddito passivo non devi smarcare un cartellino, presentarti ad un certo orario o fare il pendolare: tutto quello di cui hai bisogno è un’idea di partenza (esatto, devi prendere spunto dalle tue passioni), gli strumenti corretti e la giusta dose di focus (leggiti questo articolo per imparare come trovare il tempo per le tue passioni).
- le passioni. L’altra motivazione per cui questa soluzione è tanto efficace, sono proprio le passioni: le passioni ti faranno andare avanti anche quando avrai difficoltà a vedere risultati sostanziosi, le passioni ti faranno sacrificare parte del tuo tempo libero per sviluppare questo progetto, le passioni ti faranno dare il 110%. Personalmente ho molta invidia per quelle persone che riescono a fare enormi sacrifici anche per lavori e progetti che fondamentalmente odiano. Personalmente, essendo un pigro dichiarato (clicca sul link prima di farti una cattiva idea!), ho bisogno della benzina delle passioni per accendere il mio motore interno.
Andre… io dico che mi hai tirato il pacco! Sono 10 minuti che continuo a leggere e ancora non ho visto un esempio pratico uno che mi spieghi da dove debba iniziare per generare la mia fonte di reddito passivo: sei una sola!!!
I molti commenti ricevuti nel precedente articolo mi hanno fatto capire che era necessario contestualizzare al meglio quanto ti spiegherò nei prossimi paragrafi. Quindi non preoccuparti, quanto letto non è stato tempo perso, ma piuttosto una serie indispensabile di passaggi per interiorizzare al meglio e mettere in pratica quanto segue.
La mia storia: come ho generato fonti di reddito passivo grazie alle mie passioni
Internet non è l’unico modo per generare redditi passivi grazie alle proprie passioni, ma è oggi il metodo più efficace, per le basse barriere all’entrata e la sua diffusione d’uso, inoltre è il metodo che conosco meglio e che mi ha permesso di generare concretamente redditi passivi di diverse migliaia di euro al mese.
Ma vediamo i 3 step attraverso i quali ho iniziato a guadagnare online.
Step 1: definisci le tue passioni e la nicchia cui rivolgerti
Lo abbiamo visto nei paragrafi precedenti, se vuoi guadagnarti da vivere grazie alle tue passioni, devi trovare il punto di intersezione tra ciò che ami fare e ciò che può essere utile agli altri.
Ricordo ancora quando nel 2008 ho iniziato a pensare di creare la mia prima attività online. Non avevo la più pallida idea di dove iniziare: avevo letto un sacco di siti che ti spiegavano come creare la tua presenza su internet, ma la verità era che ero più confuso di prima. Così, per fare chiarezza, decisi di scrivere una semplice lista delle mie passioni e dei miei talenti.
A partire da questa lista, quello stesso giorno dell’estate del 2008 ho deciso che avrei dato vita a:
“Il blog italiano sulla Crescita Personale, la Produttività, la Motivazione e le migliori strategie per raggiungere i propri obiettivi EfficaceMente.”
Avevo inoltre in mente l’immagine del lettore a cui mi sarei rivolto: uno studente universitario o un giovane professionista che condividesse la mia stessa filosofia di vita basata sul miglioramento personale e la ricerca dell’efficacia (leggiti a questo proposito il primo articolo pubblicato sul blog) e che fosse alla ricerca di strategie pratiche, immediate ed in grado di garantire risultati concreti.
Ambiziosetto il ragazzo! Ok, fino a qui ci sono: devo fare una lista delle mie passioni, shakerare per circa un minuto e versare il tutto all’interno di una frase che sintetizzi il mio progetto. Ma… come sei partito concretamente?!
Step 2: inizia con gli strumenti giusti e trova dei benchmark
A scuola dicevano che copiare era una cosa gravissima… beh, io credo invece che saper scegliere i giusti modelli da cui trarre ispirazione sia la chiave fondamentale per il successo.
Una volta individuate le tue passsioni e la nicchia di mercato a cui rivolgerti (termine orribile, ma che rende l’idea), fai quello che i consulenti fighi chiamano: benchmarking.
Ti posso assicurare che se vuoi creare un blog sull’età paleolitica, qualcuno l’ha già fatto prima di te e magari ci sta anche guadagnando. Fai una lista dei tuoi tuoi potenziali “competitor”: cosa stanno facendo oggi? cosa facevano 3 anni fa? come si rivolgono al proprio target? come monetizzano le proprie passioni?
Personalmente, prima di creare EfficaceMente sono stato per diversi anni un lettore appassionato di alcuni dei migliori blog americani sulla crescita personale; insomma, li ho osservati e li ho studiati a lungo.
Step 3: crea valore e monetizza le tue passioni
Puoi creare la più bella attività del mondo a partire dalle tue passioni, ma se non sei in grado di soddisfare i bisogni di chi ti segue, difficilmente potrai generare un flusso consistente di reddito passivo.
Tornando alla storia di EfficaceMente, nei primi 2 anni e mezzo, il blog ha generato un reddito complessivo di poche centinaia di euro. Per alcuni questo potrebbe essere considerato un fallimento, dal mio punto di vista è stato assolutamente naturale: mi hanno infatti insegnato che prima bisogna creare valore e solo dopo sarà possibile ricevere un guadagno proporzionale al valore creato.
Per il blog è andata esattamente così: con l’aumento del traffico dovuto al passaparola e ai buoni posizionamenti degli articoli di qualità sui motori di ricerca, sono aumentate anche le entrate pubblicitarie e le entrate legate ai libri ed ai corsi sui quali mi sento di mettere il mio timbro.
Ma il vero punto di svolta si è avuto con la pubblicazione della mia prima guida: Start! La guida pratica per smettere di procrastinare. Dopo aver venduto quasi 700 copie nelle prime 2 settimane del lancio, oggi Start! viene acquistata da una media di 100-150 lettori al mese.
Oltre ai commenti entusiasti di chi ha letto, sperimentato e messo in pratica i consigli contenuti nella guida, quello che mi ha colpito maggiormente sono stati alcuni commenti degli aficionados del blog, che avevano acquistato la guida, non tanto perché avessero problemi di procrastinazione, ma come una sorta di premio per le centinaia di articoli gratuiti condivisi negli anni.
Conclusioni
Spero che questa serie di articoli sul fare soldi in modo non tradizionale ti sia stata d’aiuto. Sviluppare la capacità di creare fonti di reddito a partire dalle proprie passioni e dal proprio olio di gomito credo che sia molto più importante di qualsiasi master o corso di specializzazione sul tuo Curriculum.
Mi piacerebbe che al termine della lettura definissi subito il tuo obiettivo in termine di crescita finanziaria. Eccoti il mio:
Creo una nuova fonte di reddito passivo entro il 1° settembre 2012, che genera un minimo di 1.640€ al mese per una durata di almeno 5 anni.
Ho scritto pubblicamente il mio obiettivo per 2 motivi: (1) puoi avere un riferimento sul come scrivere un obiettivo di questo tipo, (2) scrivendolo davanti a migliaia di lettori, mi prendo un impegno che sarò spinto a rispettare.
ti invito a fare altrettanto utilizzando i commenti qui sotto.
Aggiornamento
A partire dal 2012, dopo la pubblicazione di questo post, ho creato diverse fonti di reddito passivo, legate principalmente al blog. Ne parlo in un nuovo post di questa mini-serie sui soldi: “Come inventarsi un lavoro da 25.121€ al mese“. In questo articolo mi concentro in particolare modo sulle tipologie di competenze che è necessario sviluppare per crearsi un lavoro dal nulla.
Buona settimana.
Ps. Recentemente ho ricevuto alcuni commenti ed email di questo tipo: “Io ho la passione x, come posso farci soldi?!”; vuoi sapere la mia risposta? “Boh”. Smettila di aspettare che le soluzioni arrivino dall’esterno, sei una persona abbastanza matura ed intelligente per trovartele da solo le risposte, apri quel ca**o di google ed inizia a vedere cosa hanno fatto ragazzi con la tua stessa passione nel resto del mondo, cosa si sono inventati, come si guadagnano da vivere? cit. “Dai Gianluca, ca**ooooo!!!!”
Foto di ShellyS
Ciao Andrea, seguo questo blog da diversi mesi, con grande interesse.
Ho 45 anni e quando ne avevo 20 avevo la stessa impressione, cioè che chi ne avesse più di me non lasciava neanche uno spazietto libero.
Non avevo un aiuto. Lo stato non prevedeva nulla a livello incentivi.
Arrivato a 40 anni ho deciso di smettere con quello che facevo. E facevo un gran bel mestiere!
Ho studiato la mente, e sono iscritto a Cerchia Ristretta di Italo Cillo: confermo è proprio un bel percorso: faticoso ed impegnativo. Ma veremante interessante e fa leva sulle passioni!!
I miei studi mi hanno portato a specializzarmi su tecniche di riimpiego (career counseling) e ho aperto dei giornali per vedere che lavoro potessi trovare se lo avessi cercato: NULLA tutto solo per giovani e purtroppo, anche per i ventenni spesso solo soe a tempo determinato. Ti assicuro che anche dalla mia età in su cercare lavoro e frustrante e gli incentivi sono solo per giovani!
Consiglio due cose: 1) di recarsi al COL (Centro Orientamento al Lavoro)della propria zona è gratis e ti sostengono ed indirizzano, a me stanno cercando anche in quali bandi posso entrare per delle agevolazioni
e soprattutto confermo:
2) Cerchia Ristretta è un ottimo percorso, serio e professionale, che consente di creare un reddito sulle proprie passioni, unica precisazione: dietro agli “automatismi” ci deve essere molta passione e molto lavoro!
Ciao
Adesso mi occupo delle mie passioni)
Ciao Claudio,
ti ringrazio per aver condiviso la tua storia e la tua esperienza. Ho molto apprezzato il tuo commento.
Andrea.
ciao claudio e ciao andrea,mi sono anch’io appena iscritto a cerchia ristretta, spero di avere dei buoni risultati…da parte mia ce la metterò tutta
Per quelli che mi riguarda le passioni cambiano negli anni come il mutare delle stagioni e questo mi ha permesso di arricchirmi di esperienza, cosa che non serve a nessuno. Difficile individuare le proprie passioni ed inquadrare come una fonte certa di guadagno se non sono esse stesse delle certezze. Fatto è che le spese aumentano con l’età ed i soldi escono ancora prima di entrare. Penso però che la sostenibilità non possa essere negata a nessuno neanche a gente pigra e sfiaccata come me. Ci vogliono nuove idee ai vecchi standard proposti dal Web
OK, ci sto: usare la tecnica dello sputtanamento mi darà un ulteriore calcetto nel sedere per tirare fuori ulteriori risorse che non so ancora di avere.
Il mio obiettivo è di aprire una nuova membership entro il 15 giugno 2012 che crei una comunità di appassionati di crescita personale, sia fonte di collaborazione con altre persone del settore e generi 1000 euro al mese per i prossimi 5 anni.
Ciao Alex,
grazie per aver accettato l’invito ed in bocca al lupo per i tuoi progetti.
Crepi ! ;-)
Grazie.
Sono ancora in piena fase “creazione dei contenuti”, manca tutta la parte sales page, infrastruttura e marketing, ma ho deciso di ridurre all’osso questa parte, pur di pubblicare prima delle vacanze.
Il mio mantra al momento è “Make it shippable !”
Per farci i fiorellini c’è sempre tempo…
Mi sembra un approccio molto… “efficace” Alex ;-)
Buon lavoro.
Andrea.
E’ stato un mese pieno di sacrifici, ma con soddisfazione posso dire che sono riuscito ad andare online con il mio progetto con un giorno di anticipo rispetto a quanto mi ero prefissato.
Ora si tratta di lavorare per le collaborazioni e verificare (ed eventualmente aggiustare il tiro) sulla effettivamente generazione di cash flow.
Un grazie sentito a te Andrea, sia per avermi spronato con questo articolo a bruciare le navi, sia per l’aiuto fattivo che mi hai dato nel beta-testing.
Un abbraccio
Alexander
Grazie a te Alex per aver condiviso il tuo progetto ;-)
Alexander, oggi 2020 è riuscito nel suo progetto??
Ciao Andrea,
come al solito ottimo articolo, anche se questa volta devo ammettere che hai parlato di cose che (per fortuna e purtroppo) conosco già :-)
Quindi metto per iscritto il mio di obiettivo, in modo da prendermi un impegno scritto:
Lanciare la prima guida di switch-yourself entro la fine del 2012 e guadagnarne i primi 500€
Ce la posso fare, o meglio, ce la farò!
Ciao Enrico,
grazie per aver accettato l’invito ed in bocca al lupo per il tuo progetto che a mio avviso è uno dei più meritevoli tra i nuovi blog di crescita personale italiani.
Andrea.
Grazie!
Un bel piacere sentirselo dire dal più meritevole… :-)
“In ogni cambiamento c’è una dose eguale di difficoltà ed opportunità. Anche in questa epoca così turbolenta, in cui dobbiamo affrontare grandi difficoltà, ci sono offerte grandi opportunità.”
D’accordissimo con te!!
http://tuabitudine.it/tempo-di-cambiare/vinci-paura-crisi/
Bellissimo questo tuo articolo! Andree sei un grande!
Per cerchia ristretta concordo… per ora sono un membro in pausa, ma già sento la nostalgia, è una scuola eccezionale!!
Un saluto
Maurizio
Mi fa piacere,
grazie del commento Maurizio.
Andrea.
Ciao carissimo Andrea,
Da qualche tempo gironzolo sulla tua pagina,
ma non ho ben capito se devo andare su cerchia ristretta ho li in alto a sinistra in quel quadrato che dice (negozia onlyne)
Sono nuovo (senza lavoro) e vorrei gentilmente qualche aiutino per iniziare questo strepitoso percorso..
Ovviamente Andrea al primo guadagno per ringraziarti del tuo aiuto datomi,ti darò una parte per il ringraziamento,
Ti ringrazio di cuore.Luca.
Tra l’altro, facendo tutto ciò, a poco a poco si può arrivare anche a creare nuovi posti di lavoro (imprenditore illuminato).
Ciao Ilaria,
si, concordo appieno: conosco personalmente esempi di questo tipo.
Spesso si scambia il guadagno online con le attività di scammers o schemi per fare soldi facili, tradotto: truffe vere e proprie.
Le attività online, ben sviluppate sono vere e proprie attività imprenditoriali, che contribuiscono alla crescita del PIL delle economie più avanzate. Che qualcuno lo spieghi a Monti… dopo avergli insegnato ad accendere un pc.
Mah, qui ho dei dubbi ! Un azienda tradizionale che gira totalmente il suo businness sul web taglia di netto i costi del personale (sostenendone altri per pubblicità, cioè fuffa)…chi genera PIL, posti di lavoro e ricchezza son le aziende produttrici e non le aziende di servizi anche perchè venendo meno quelle produttrici a chi vendo le mie consulenze/servizi/infoprodotti????
….poi è chiaro che se gli ambiti rimangono quelli del “fare soldi” e “cambiare vita” (sono i maggiori sogni degli italiani) , bhè allora qui c’è trippa per gatti ….ma tutti gli altri settori necessitano alla base di una esigenza di mercato, che in questo periodo stà scomparendo…
Ciao Marco, adesso faccio il consulente serio per 5 minuti.
Personalmente credo che l’economia italiana debba ripartire dai distretti manifatturieri, quindi concordo pienamente con te quando parli dell’importanza delle aziende produttrici.
Vorrei però approfittare della tua obiezione per fare un discorso più ampio in 2 punti:
– (presente-prossimo futuro) tutte le economie più avanzate hanno realizzato con successo il passaggio da economie prettamente manifatturiere ad economie di servizi (pensa a UK ad esempio).
– (futuro-futuro lontano) in un futuro, non poi così lontano, si assisterà alla graduale scomparsa del lavoro manuale operaio a favore della robotica e dell’automazione; non si tratta di una tendenza nuova, ma di un trend in atto da decenni: la produttività cresce e la richiesta di intervento umano diminuisce (se ti interessa ti cerco degli studi a riguardo). Per molti questo potrebbe essere visto come un futuro orribile, contro natura; in realtà spendere la stragrande maggioranza del nostro tempo in attività, spesso prive di valore (ti rimando alla “rat race”), senza mettere a frutto la creatività e l’inventiva proprie dell’essere umano è il vero crimine contro-natura.
Mi aspetto un futuro di milioni di blogger che guadagnano con rendite automatiche spiegando come si fanno soldi o come si cambia vita?! assolutamente no, che tristezza!!! Mi aspetto e mi auguro piuttosto un ritorno ai “mestieri”: singole persone o piccole cooperative che dispongono di un know how specialistico elevatissimo e che sono in grado di collaborare in team snelli anche a livello globale per affrontare sfide di reale valore (dall’energia, alla filosofia, dall’inquinamento, alla psicologia, etc.). Volo pindarico senza fondamento? Chissà…
Jonathan Leger (http://www.jonathanleger.com/) per esempio è un programmatore appassionato di motori di ricerca, ha un ottimo fiuto anche per il marketing: è sua l’invenzione delle guide a $7 in formato ebook in cui tutto il ricavato andava agli affiliati.
Potrebbe tranquillamente smettere di lavorare, ma continua a sviluppare software per l’online marketing (la sua passione), perchè vuole dare lavoro quest’anno a 100 persone che scrivono articoli in lingua inglese.
Bellissima Precisazione!
Concordo con Ilaria Cardani!!
Lavori con le tue passioni e crei nuovi posti di lavoro!!
e aggiungerei che anche il frutto del tuo lavoro può essere di aiuto agli altri: ovvero guadagni aiutando chi ti paga a vivere meglio!!
Mesà che monti …deve ancora accendere il suo primo pc
Lo ritiene uno strumento “individualista” :-)
Vorrei dirvi l’obbiettivo… sinceramente mi sono buttato!!
Ci vuole un pochino per definirlo, magari questa settimana! o due? forse divento un procrastinatore?
Fa niente!! C’è la guida di Andrea!!
Mi permetto di intromettermi a proposito del PIL con una citazione:
“La maggior parte delle persone lavora 10 ore al giorno per potersi permettere oggetti inutili che altre persone avranno prodotto lavorando 10 ore al giorno”
Questo è il PIL!
Sarà utopia, ma la mia idea di futuro è diversa, molto diversa…
Bellissima questa citazione: direi che hai colto proprio nel segno ;-)
:) Io non sono un consulente serio (e meno male per chi ha bisogno di seri consulenti seri): i bisogni umani non cessano perché c’è la crisi dal 2008… Possono – forse? – ridimensionarsi o modificarsi, cambiare direzione etc. Certo, di grano e di mais probabilmente ci sarà sempre domanda, di abiti di haute couture potrebbero esserci momenti di forte contrazione (in realtà non è proprio cosi’ nemmeno questo)…
Inoltre si tende a guardare sempre il mondo in base alla propria realtà: mentre dalle nostre parti siamo arrivati a una sorta di saturazione dei consumi in molti ambiti (ed è qui la sfida di qualsiasi impresa, in qualsiasi settore) nella stragrande maggioranza del mondo solo ora si stanno manifestando le prime possibilità di consumare… Quindi ben vengano servizi di qualità per migliorare la qualità dello sviluppo, di modo che ci siano insieme sviluppo e progresso e non solo sviluppo (che è deleterio). Io mi sforzo ogni giorno di cogliere sfumature e sfaccettature di quel che vedo e di non essere manichea nelle mie valutazioni. Su internet non c’è mica solo il “guadagnare facile”…
facendo due conti, dato che start costa/costava 20-30€ ti sei guadagnato una cifra oltre i 20k€! Senza considerare le entrate da amazon, dagli altri ebook pubblicizzati e la pubblicità!
Decisamente notevole considerando che c’è gente che con il reddito attivo non ci arriva in un anno! Mi stai facendo venir voglia di aprire un blog :D
Ma per creare una guida online e venderla come si fa? Sei passato attraverso paypal e il ricavato è il 100% o che percentuale è? perché ho visto che il prezzo è iva compresa (non come tutti i siti che dicono il prezzo e poi ti spatasciano l’iva alla fine, che ti fa solo passare la voglia di comprarlo)
Ciao Mindwhile,
sul prezzo sperimento continuamente; ancora per alcuni giorni lo terrò più basso del solito, voglio controllare una cosa. Comunque in questi 4 mesi il prezzo medio è stato di 25€ iva inclusa.
Per il discorso IVA, inizialmente non era così: un lettore mi ha fatto notare che i giochini sul prezzo senza IVA li fanno i venditori da 4 soldi, ho trovato l’osservazione corretta e ho inserito il prezzo ivato.
Paypal è solo un pezzettino del meccanismo che sta dietro la vendita, comunque si prendono circa il 5% per ogni vendita andata a buon fine.
ottimo questo articolo!! Davvero complimenti per il tuo sito :-) :-)
Grazie Manuela
Veramente un bell’articolo, sopratutto per la concretezza !!
Però consentimi due mie osservazioni (chiaramente riflettono un mio punto di vista) :
1)in generale odio la pubblicità, per cui se per guadagnare dovrei inserire in un mio ipotetico blog, pubblicità di certe “stronzate” commerciali, ci rinuncio in partenza.
2)i bisogni del mondo sono veramente tanti e molti non passano minimamente da Internet, come faccio a sapere quali sono quelli che coincidono con qualche mia passione e per i quali ce gente disposta a pagare ?
…. certamente tu ci sei riuscito, bravo !!
Ciao Massimo,
si probabilmente in questo post ci siamo concentrati un po’ troppo su blog e guadagno online. Questo è il metodo che conosco meglio, ma non è assolutamente l’unico metodo per creare del reddito passivo.
Quello che mi urge passasse è che i principi di fondo sono gli stessi: 1) definisci le tue passioni e la nicchia cui rivolgerti
2) inizia con gli strumenti giusti e trova dei benchmark
3) crea valore e monetizza le tue passioni
Per quanto riguarda la pubblicità, capisco il tuo punto di vista e personalmente il mio obiettivo è creare un blog… “ad free”, che si sostiene solo grazie ai miei contenuti e a quelli ben selezionati delle persone che dico io.
A presto.
Condivido il contenuto del tuo articolo, ci sono arrivata anch’io studiando e riflettendo, vorrei che tu approfondissi il discorso su due punti in particolare: come individuare la nicchia, cosa si può fare per cogliere le esigenze i bisogni degli altri, intendo migliorare la propria capacità di “lettura”. E quali caratteristiche deve avere un articolo per suscitare interesse commenti e attenzione SEO. Sarei felice se tu ci dessi l’opportunità di focalizzare meglio questi aspetti strategici. Continuo a leggere i tuoi post sempre con grande attenzione.
Ciao Angela, no, non credo farò approfondimenti tecnici su queste tematiche: semplicemente andrei fuori tema.
Esistono blogger che conoscono e trattano queste tematiche molto meglio di me. Personalmente poi, penso che spesso ci si concentri troppo sul “come”, dimenticando il “perché”. La verità è che il “come” cambia e si aggiorna sempre, ed il “come” che funziona oggi, non è detto che funzioni domani. Capire invece quali siano le regole del gioco, le leggi universali che stanno dietro il funzionamento delle cose è molto più interessante e nel mio piccolo è quello che cerco di fare qui su EfficaceMente.
Piaciuta la supercazzola?! ;-) A parte scherzi, è quello che penso veramente, però non voglio lasciarti con una risposta generica e provo a rispondere qui ai tuoi quesiti, perlomeno per quella che è la mia esperienza.
1) Come scritto anche nell’articolo sono le passioni a guidare, la nicchia, il mercato vengono dopo: se non hai passione, difficilmente realizzerai qualcosa di valore. Focalizzate bene le passioni (per intenderci, non basta dire: mi piace leggere. Molto meglio dire: mi piace leggere trattati di antropologia del XIX secolo), per capire se c’è mercato si possono fare ricerche su google trends, google keywords tool, o molto più semplicemente si può fare un giro in edicola per capire se esiste una rivista specializzata sulla nostra passione: se esiste, esiste una nicchia.
2) Per quanto riguarda gli articoli questo quello che ho imparato negli ultimi 3 anni e mezzo, si può riassumere nei seguenti punti:
* Non scrivere per Google, ma scrivi per Angela, Massimo, Alex, etc. I trucchi SEO cambiano in continuazione, è una eterna lotta tra guardie e ladri, è il trend che bisogna comprendere. Google ha l’obiettivo di creare risultati di ricerca sempre più rilevanti e mirati, quindi premia contenuti ben scritti, originali e ben strutturati. Certo, evita errori SEO madornali, ma per quello ci sono plugin come “All in one SEO”.
* Per contenuti ben strutturati intendo contenuti che abbiamo…una struttura! Un’introduzione, un corpo centrale e delle conclusioni. Questa struttura dovrebbe essere ben evidenziata utilizzando dei sottotitoli, bullet point e paragrafi non troppo lunghi. Anche l’uso di grassetti e corsivi è importante, senza eccedere però.
* Ci sono 2 momenti cruciali in cui catturi l’attenzione del lettore: quando scegli il titolo e nelle prime 3 righe. Per il titolo a me piace giocare sui luoghi comuni, scrivo un titolo che fa pensare ad una cosa e poi dimostro che si può ottenere il risultato in maniera più efficace (pensa al mio penultimo articolo: “Come fare soldi senza lavorare”, uno pensa subito a tecnicucce da 4 soldi per fare soldi facili e invece io ti parlo di una filosofia di vita in cui crei valore per migliaia di persone e ti guadagni da vivere liberandoti dai vincoli imposti dalla società moderna). Per quanto riguarda le prime 3 righe ci sono diversi metodi per catturare l’attenzione: mettendo subito in evidenza quale bisogno del lettore soddisferai nel corso dell’articolo, ponendo una domanda o ancora… proponendo una citazione brillante.
* Per quanto riguarda i commenti, basta chiedere ed in generale scrivere post in cui sia chiaro che stiamo esprimendo la nostra filosofia di vita, il nostro punto di vista e che ci fa piacere conoscere quello di chi ci legge. Molto importante in questo caso scrivere in prima persona e rivolgerci al nostro singolo lettore, non in generale ad una platea di lettori senza volto.
Spero di averti dato qualche spunto interessante.
Nell’articolo ho citato CerchiaRistretta non a caso: per queste tematiche (e non solo) al momento è il posto in cui avere le risposte migliori in Italia.
Grazie mi sei stato d’aiuto
Passione: la pasticceria
Bisogni del mercato (moda del momento): cake design
Ho aperto un blog, studiato la materia, fatto torte fino alle 2 di notte, dopo l’ufficio, pubblicato le mie ricette e le mie creazioni, ora tengo corsi di cake design e vendo la mia creatività di zucchero in collaborazione con una bottega di hobbistica.
E tutto prima di incontrare il tuo blog!
Pensa adesso cosa riuscirò a fare!
Complimenti ad Andrea e a tutti quelli che si mettono in moto nonostante la paura.
Brava Gloria, complimenti! ;-)
Brava Gloria! Complimenti: proprio in questi giorni sto ricevendo gli inviti di un club femminile di ragazze “geek”, cioè appassionate di nuove tecnologie (se Andrea me lo permette poi metto il link), che è un club internazionale che c’è anche a Milano. Ebbene, la loro prossima cena-evento è proprio dedicata alle foodblogger. In bocca al lupo!!!
Certo Ilaria, linka pure.
Crepi!!! (grazie!)
Ecco:
http://www.girlgeekdinnersmilano.com/eventi/vuoi-partecipare-alla-ggdmilano21/
Continuo a leggere i commenti su questo tuo articolo, trovando tanti spunti interessanti e le tue ottime risposte.
Tirando un pò le somme (fino ad ora) credo però che occorrerebbe fare una distinzione di fondo (… Andrea, eventualmente correggimi !):
a)guadagni di qualche centinaio di euro al mese che possono andare bene per arrotondare;
b)guadagni più importanti (almeno 1500-2000 euro al mese) da considerare un vero e proprio lavoro per campare.
Qui mi pare che essenzialmente si parli di quelli di tipo a) … o sbaglio !?
Caro Andrea, confidando nella tua preparazione, mi piacerebbe un tuo bel intervento (magari un altro articolo) su come adoperarsi, che strategie intraprendere, sempre adoperando le proprie passioni, per ottenere guadagni/lavori di tipo b).
Un salutone !
Ciao Massimo,
riportando la mia personalissima esperienza, EfficaceMente si posiziona ampiamente nella fascia b)
Sempre in Italia, conosco personalmente blogger ed in generale persone che hanno creato redditi passivi su internet che viaggiano su cifre nell’ordine di 10k€-15k€.
Il famoso Steve Pavlina, di cui ho riportato l’esempio nel precedente articolo, credo che abbia redditi passivi che sfiorino i 100k$ al mese.
Ma a parte farsi un blog e/o (e)book (su cerchia ristretta dicono che non tutti possono fare soldi così) ci sono altri metodi per crearsi un reddito passivo grazie alle proprie passioni?
PS: comunque non per tutti le proprie passioni dalle quali attingere sono così evidenti…
Assolutamente d’accordo con Italo sul fatto che sia una banalizzazione pensare di aprire un blog e fare soldi.
Per il resto, le modalità sono davvero infinite.
Pensa al mondo delle app per Android e iPhone
Pensa alla possibilità di autoprodurti la tua musica e magari sfondare con un video virale tipo Gotye
Pensa a chi ha pubblicato il proprio romanzo sulla piattaforma di selfpublishing di Amazon
Pensa a chi ha creato trading system che operano in autonomia sui mercati finanziari..
Insomma la lista è molto lunga, ma come hai giustamente evidenziato nelle ultime righe, individuare le proprie passioni è il passaggio fondamentale.
A presto,
Andrea.
Si Andrea, d’accordo !!
Fai una serie di esempi (veri) di gente che in qualche modo + riuscito a guadagnare usando la sua passione ed Internet.
Ma il problema è un altro, e mi associo in qualche modo all’intervento di Massive: se vogliamo essere sinceri non tutti possono riuscire a guadagnare con Internet ma, come sottintende Italo, solo una “cerchia ristretta”. E i motivi secondo me sono principalmente due:
1)non sempre una propria passione è adatta a quelli i temi e le mode del momento sul web (ad es. la crescita personale)
2)non tutti riescono o vogliono lavorare davanti ad un computer per ore.
Allora, forse, per essere più onesti, bisognerebbe dire che, solo in alcuni casi, è possibile guadagnare sfruttando passione+internet, altrimenti …. si creano (anche se in buona fede) false illusioni !
Massimo, naturalmente io ti ho riportato gli esempi più vicini alle mie passioni, ma voglio assolutamente sfatare questo mito secondo cui per fare soldi con la proprie passioni sia necessario farlo su internet. Internet è uno strumento che offre immense possibilità, ma non è l’unico.
Vediamo se questi altri esempi ti convincono maggiormente massimo. Sono esempi molto diversi tra loro, ma che hanno una natura offline:
– un ex collega della PwC, la società di consulenza per cui lavoro, ha fondato la catena di gelaterie GROM.
– un mio amico si è specializzato negli investimenti immobiliari, acquistando case malconce, ristrutturandole e rivendendole o affittandole.
– c’è poi chi ha trasformato la propria passione per la natura e la campagna in fiorenti attività di agriturismo.
Anche in questo caso gli esempi sono dei più disparati. Comunque Massimo, a me sinceramente interessa poco doverti convincere ed in questi due articoli ho riportato le riflessioni derivanti dalla mia esperienza personale e non false illusioni.
Per salutarti vorrei ricordarti una frase di Ford che trovo particolarmente azzeccata:
Che tu pensi di potercela fare o di non potercela fare, avrai comunque ragione.
Henry Ford.
A presto :-)
Però non so quanto sia passivo perchè comunque scrivere e aggiornare un blog è un lavoro e quindi attivo…o sbaglio?
Reddito passivo non è sinonimo di “non fare una cippa lippa fritta”, anzi l’esatto contrario.
Se io oggi mi licenziassi dalla società per cui lavoro, il giorno dopo smetterei di percepire il mio stipendio.
Se io oggi smettessi di aggiornare il blog continuerei a generare entrate grazie alla pubblicità, le guide, etc. per un tempo relativamente lungo (io dico un paio di anni).
Concordo con te che la gestione di un blog di per se non sia un’attività che genera reddito passivo; tuttavia permette di sviluppare attività che sono al 100% reddito passivo.
Un esempio? La mia guida contro la procrastinazione: ho finito di scriverla nel dicembre del 2011 e oggi, maggio 2012, rappresenta una delle maggiori entrate del blog.
Spero di esserti stato di aiuto,
Andrea.
Grazie della risposta,
certo il blog e la guida sono attività che generano guadagni anche se ti fermi o comunque non sei presente all’atto della vendita.
Però non sono del tutto passive, perchè come hai detto tu stesso se ti fermassi in un paio di anni tutto svanirebbe.
Dalla mia esperienza, avevo un blog che generava guadagni massimi di 50 euro al mese, dopo un anno di nessun aggiornamenti è praticamente arrivato a 5-6 euro a mese e si sta per spegnere.
Con questo comunque non voglio dire che non mi piaccia o non condiva, anzi mille volte meglio un attività del genere che un lavoro dipendente.
Attività del tutto passive intendo a mio modesto parere:
-immobili affittati
-attività date in gestione
-quote di aziende
etc..
che ne pensi?
Si,
assolutamente, concordo, ma a dirla tutta non si sposano particolarmente con le mie passioni.
In generale poi non esistono fonti di reddito passivo perpetue: ne esistono di più durature di altre (pensa ai copyrights che se non sbaglio durano 100 anni), ma nessuna è perpetua.
Non a caso nell’obiettivo che ho riportato in questo articolo parlo di 5 anni.
Grazie Andrea,
la tua risposta e anche gli altri commenti successivi, mi hanno meglio chiarito le idee.
Per il resto, non volevo assolutamente essere polemico, ma appunto avere maggiore chiarezza su cosa intendevi dire nel tuo articolo e …. l’ho avuto.
Sinceramente, ti assicuro che continuerò a leggere il tuo blog, perchè lo ritengo uno dei pochi con tanti suggerimenti veramente “concreti” ed utili; poi ovviamente a ciascuno la libertà di interpretarli come vuole.
Io per esempio, vorrei riuscire a guadagnare (con la passione) ma non usando blog o sito internet, semmai questi potrebbero essere strumenti di comunicazione/pubblicità. Non so ancora come riuscirci …. e appena viene una idea te lo faccio sapere.
Grazie ancora !
Massimo
letto tutto attentamente, sempre chiaro e preciso.
ho diversi progetti in mente da realizzare. e credo che questo post mi ha accesso una spia luminosa in testa :)…
grazie Andrea!
D.
Ciao sono nuovo del blog, e voglio fare quello che hai chiesto per crederci ancora di più.
Creo una nuova fonte di reddito passivo entro il 1° Agosto 2012, che genera un minimo di 1.500€ al mese per una durata di almeno 5 anni.
Saluti
Alex
In bocca al lupo Alex ;-)
Ciao Andre, mi chiamo Marco, sono nuovo del blog e sono felice di fare parte della community di efficacemente!!voglio dirti che sei un vero Guerriero della luce!! grazie alla tua passione e alla raffinatezza dei tuoi articoli, stai veramente elasticizzando la mente di tante persone!! continua così…e grazie mille a nome di tutti noi!
Marco
Ho scoperto di avere queste 3 passioni:
crescita personale,viaggiare e la strategia
qualche idea per soddisfare i bisogni delle persone?:D
Per esempio delle guide sul travel hacking a la Chris Guillebeau.
P.S: cosa vuol dire avere la passione della “strategia” ?
vuol dire che mi piace pianificare per conseguire un obiettivo,quindi la strategia
Ciao Andrea,
non hai mai capito perchè non fai professionalmente full-time il life coach!! L’avviamento alla professione è costoso ma a quanto ho capito non guadagni male, rimane un mistero!!
Secondo me fra prodotti online e sessioni dal vivo, ti prenderesti delle belle soddisfazioni sia professionali che economiche!!
( forse ho capito, ormai il mercato del life coaching è saturo e il gioco non vale la candela!! Ma anche in questo caso vale la seguente:
“Being the best in something always has a market” by Eddie Yu
http://www.eddieyu.co.uk/ )
A parte questo un campo innovativo nel coaching è il Learning Coaching e visto che sei una learning machine avresti il campo spianato!!
Un’ altra frontiera innovativa potrebbe essere il coaching a gente pensionata annoiata/depressa per ravvivare la loro vita, questa ovviamente è una nicchia vera e propria ma chi prima entra, prima guadagna bene!!
Facci sapere, se ne hai voglia!!
Ciao!
Fab
Ciao Fab,
mai dire mai nella vita, ma detto tra te e me (e qualche migliaio di lettori) non è che la figura del coach mi affascini particolarmente.
Se non si era capito, io ho un rapporto molto conflittuale con la crescita personale: sono tremendamente affascinato dalla possibilità di migliorarmi ogni giorno applicando strategie efficaci, e allo stesso tempo sono letteralmente schifato dalla mediocrità, presappochezza e spesso malafede dei così detti guru dello sviluppo personale. Gente, senza arte ne parte, che si professa esperta del nulla.
Personalmente, piuttosto che sviluppare orizzontalmente la mia passione per lo sviluppo personale, preferisco espandere le mie esperienze nell’ambito dell’imprenditorialità su internet, sviluppando progetti legati a passioni che vanno oltre il self-development.
Insomma, è da qualche anno che ho in testa questa immagine: un biglietto da visita molto minimalista con una sola scritta “e-ntrepreneur”. Vedremo… ;-)
A presto e grazie per la stima,
Andrea.
Ciao Andrea,
ma io parlavo nel senso che ti riconoscevo e ti riconosco le potenzialità per diventare una Star nel campo dello sviluppo personale ( ovviamente bisogna farsi il mazzo prima di diventarlo per davvero!)insomma una sorta di Roberto Re ovviamente con un tuo approccio originale!!
Comunque, di seguito un test molto utile per scoprire se hai le potenzialità da Star al 100%:
http://www.wealthdynamics.com/
Comunque la tua idea di diventare una sorta di Tim Ferriss in versione italiana è comunque ottima!!
Ciao!
Fab
PS comunque il test è anche suggerito in questo libro che in UK è un best seller:
http://www.screwworkletsplay.com/
La versione in italiano:
http://www.voglioviverecosi.com/index.php?consigli-per-cambiare-vita-vivere-una-vita-migliore-e-pi-felice-_84/mollo-tutto-e-faccio-solo-quello-che-mi-pare-il-libro-di-john-williams_1006/
Mi ero dimenticato di dirti che nella nuova stai benissimo!!
Nella vecchia foto con gli occhiali, il sorrisetto furbo ma manageriale e la camicia azzurro manageriale sembravi troppo perfettino: una sorta di Cecchi Paone dello sviluppo personale!!
Ora sei umano!!
Congratulations!!
Ciao!
Fab
PS l’abito non fa il monaco in genere ma su internet e in certi casi…!!
Dimenticavo!
La nuova veste grafica del sito è ottima!
Buona domenica e ciao!
Fab
Ciao Andrea,
03 settembre 2012: Obiettivo raggiunto? :)
Azz… come controllano questi lettori! ;-)
Grazie alla nuova guida Vivere EfficaceMente e ad un incremeto del cpc di adsense dovuto al buon posizionamento degli articoli dedicati al “fare soldi” (quello che stiamo commentando è un esempio), ho ottenuto nuovi redditi passivi pari a ca 1.400€ al mese. Quindi no: l’obiettivo di 1.640€ non è stato raggiunto, ma conto di rifarmi sotto con la nuova guida dedicata allo studio, tra il mese di settembre ed ottobre.
A te come sta andando Matteo?
a presto, Andrea.
Beh, complimenti comunque :)
A me sta andando bene: prima del 31 agosto (scadenza) ho portato a termine il 2° grande obiettivo che avevo programmato. Ora devo recuperare un po’ di energie, quindi ho deciso di spostare i “buoni propositi” di Settembre a Gennaio 2013.
In questi 3/4 mesi riprenderò lucidità, energie e programmerò nuovi obiettivi, tra cui ve n’è uno inerente la generazione di reddito passivo…
L’importante è non fermarsi mai!
Ciao Andrea…innanzitutto complimenti per il tuo blog a mio parere uno dei migliori per quanto riguarda la crescita personale.
Avevo delle domande da porti: cosa vuol dire praticamente creare valore? Quali sono le caratteristiche di un articolo di valore?
Dal mio punto di vista significa:
– rispondere ad una domanda
– risolvere un problema
– offrire una soluzione/tecnica/strategia pratica per le sfide della vita
– dare una scarica di motivazione al lettore
Quindi,ad esempio, questo articolo è stato scritto per rispondere alla domanda su come monetizzare le proprio passioni…giusto?
No Mauro, questi due articoli dedicati al come fare soldi vogliono rispondere ad altre 2 domande:
1. è possibile fare soldi senza un lavoro tradizionale?
2. delle possibili alternative qual è la più… efficace?
L’obiettivo insomma era dare al lettore un punto di vista alternativo e soprattutto la garanzia (vissuta sulla mia pelle) che si può fare, anche in Italia.
Le tecniche di monetizzazione cambiano ogni settimana, avrei potuto scrivere un articolo in cui spiegavo come guadagno con EfficaceMente, ma sai quale sarebbe stata l’utilità (il valore) di questo articolo? Z E R O. Non guadagni quando impari ad utilizzare le tecniche di monetizzazione, guadagni quando incarni i principi alla base del reddito passivo e li interpreti nel tuo stile personale.
Andrea.
Chiaro…come sempre…
Ciao Andrea
forse mi è sfuggito qualcosa, ma il guadagno da dove arriva? sulla guida per fare i soldi senza lavorare? che poi in pratica ti insegna a fare anche tu una guida per fare soldi senza lavorare o qualcosa di simile? boooo non sono convinta per niente di questo tipo di lavoro on line sulle passioni ecc, e se la mia passione fosse una fattoria con gli animali in campagna,cosa dovrei fare su internet? ….
Ciao Paola,
grazie davvero per questo commento: comprendo e condivido il tuo scetticismo, e proprio in questi giorni stavo facendo delle riflessioni a riguardo tra me e me. Se ti fa piacere, vorrei dirti a quali conclusioni sono giunto :-)
Siamo talmente assuefatti dalle assurdità della società in cui viviamo che ci ritroviamo ad essere scettici di fronte a concetti molto semplici come: guadagnarsi da vivere grazie a ciò che amiamo ed in cui siamo bravi. Perché è questo il messaggio dei miei 2 articoli dedicati ai nuovi modi di fare soldi. Ad esempio ci auguriamo e troviamo socialmente accettabile che i nostri figli vengano assunti in un’azienda che produce un prodotto che rappresenta una delle principali cause di morte ed inquinamento al mondo (una casa automobilistica), ma storciamo il naso se qualcuno si guadagna da vivere cambiando la vita in meglio alle altre persone. Assurdo vero?
Però, come ti dicevo, comprendo appieno il tuo punto di vista: paradossalmente, oggi su internet fa soldi chi spiega agli altri come fare soldi! E giustamente tu dici: ma se si guadagna con guide/corsi/seminari che spiegano come scrivere guide/corsi/seminari per vendere guide/corsi/seminari, alla fine… chi cazzo crea qualcosa reale valore?!? ;-)
Personalmente credo che questa distorsione sia destinata a sparire velocemente: ci stiamo lentamente indirizzando verso un’economia che gli studiosi definiscono di collaborative consumption (guardati questo video di TED perché è spiegata benissimo). Migliaia di persone in tutto il mondo si stanno guadagnando da vivere grazie alle proprie passioni, alle proprie abilità e a talenti che nella società tradizionale non sarebbero mai stati valorizzati; ma soprattutto si stanno guadagnando da vivere grazie alla relazione di fiducia che stanno instaurando con i loro clienti/followers/guests etc.
Ecco, è questo il modello di società che a me appassiona veramente: non persone incastrate nella loro corsa del topo, ma individui che possano esprimere liberamente il proprio talento. Utopistico? forse. Allora lascia che ti faccia 2 esempi pratici: uno legato alla mia esperienza e l’altro legato a quella che potrebbe essere la tua esperienza.
Io amo scrivere, amo il miglioramento personale, amo rendere semplici e concreti concetti spesso complessi e fumosi, amo condividere con gli altri le strategie che hanno funzionato alla grande per me, amo la tecnologia. Per questo motivo sono grato e felice di aver affiancato al mio lavoro ufficiale, questa piccola attività che mi permette di fare soldi grazie a quello che scrivo su internet; ad esempio una guida che spiega al lettore come sconfiggere definitivamente una piaga sociale come la procrastinazione (si, ci sono persone che fanno soldi su internet, anche spiegando argomenti diversi dal fare soldi!).
Tu ami la fattoria con gli animali in campagna? fantastico! Perché nei mesi estivi non decidi di condividere una stanza con degli ospiti stranieri in modo da far avvicinare anche loro alle bellezze della natura? Perché non organizzi dei corsi per bambini in cui spiegare il ciclo della natura, come si produce cibo biologico, etc? Perché non vendere i tuoi prodotti bio? Perché non rendere autosufficiente la tua fattoria grazie ad energie alternative ed insegnare agli altri come hai fatto?
Non devi necessariamente far queste attività online, ma internet ti mette a disposizione una platea praticamente illimitata: hai così il potenziale di diffondere il tuo messaggio a chiunque, arricchendo la vita di migliaia di persoen. Internet non è il fine, è il mezzo.
Perdonami Paola se mi sono lasciato andare a queste lunghe riflessioni con te: ma come ti dicevo sono pensieri su cui mi soffermo spesso e che mi fa piacere condividere sia con i lettori che vogliono scegliere questa strada, sia con quelli ancora scettici sulle potenzialità dell’era che stiamo vivendo.
Andrea.
Ciao Andrea,
io fondamentalmente sono d’accordo con te!!
Comunque aggiungo che c’è anche molto fumo su internet!!
Sicuramente se hai da offrire reale valore aggiunto e allora Internet diventa una leva potentissima per raggiungere più persone possibili con costi contenuti, ma ci sono anche tanti cialtroni che stando dietro un sito web sanno sfruttare pienamente potenti tecniche persuasive di comunicazione e potenti tecniche di convinzione per fare soldi e basta!!
In USA questo fenomeno è molto accentuato e anche in Italia lo sta diventando!!
Al solito prendiamo solo il peggio dagli USA!!
Diciamo che come in tutte le rivoluzioni ci sono luci e ombre!!
Sta a noi individuare le luci e ignorare le ombre, o meglio escludere totalmente le ombre e saper valorizzare al massimo le luci offerte dall’economia digitale!!
Rimango dell’idea comunque che uno come te sul discorso sviluppo personale, offline avrebbe avuto eccellenti soddisfazioni professionali ed economiche ma siccome sei un geek smanettone e allora:
enjoy the journey on the Internet!!!
All the best!
Fab
Ciao Fab,
si, hai ragione, ma pensa alla bolla delle “.com”: molte aziende che erano arrivate a valere miliardi, sono sparite… in una bolla di sapone. Eppure alcune, quelle che creavano davvero valore, sono sopravvissute e prosperano ancora oggi: Amazon, Google, etc.
Per quanto riguarda lo sviluppo personale offline non escludo che potrebbero esserci evoluzioni in futuro, anche se in realtà, più che realizzare nuovi progetti sulla crescita personale, mi piacerebbe sviluppare nuovi progetti legati alle altre mie passioni, magari sempre online. Vedremo ;-)
Andrea.
Ciao Andrea,
quello che dici è vero comunque la verità secondo me come ti dicevo è spesso una via di mezzo, ergo:
Schumpeter goes so far as to say that the “process of creative destruction is the essential fact about capitalism.” Unfortunately, while a great concept, this became one of the most overused buzzwords of the dotcom boom (and bust), with nearly every technology CEO talking about how creative destruction would replace the old economy with the new.
Source:
http://www.investopedia.com/terms/c/creativedestruction.asp#axzz28n1wGuL4
Ad esempio, mi ricordo ai tempi, qui in Italia, che c’era um Prof. che decantava un giorno si e uno no le immense virtù e potenzialità di Tiscali, poi andavi ad analizzare i fondamentali ed era un disastro totale!!
Per quanto riguarda l’ online trend “collaborative consumption” che si è vero che si sta imponendo in USA per consumatori in certe fasce d’età ( under 35 ), è anche vero comunque che le psicologia del consumatore online varia da paese a paese.
Per dire, Italia e USA sono due mondi completamente diversi, la mentalità anglosassone di “sharing your knowledge” che tradizionalmente si sviluppava offline e ora si incomincia a sviluppare anche online ( vedi trend “collaborative consumption” ) non è facilmente esportabile in paesi come l’Italia, certo ci saranno dei miglioramenti anche qui ma cambiare la testa dell’italiano medio nel breve e medio termine non la vedo facile!
In altre parole, la cosiddetta “collaborative consumption” non è altro che una forma di “sharing your knowledge” ma fatta online!!
Alla base però, già c’era una mentalità di “sharing your knowledge”!!
Almeno questa è la mia analisi finora, ovviamente non ci metto la mano sul fuoco perchè:
“So di non sapere” by Socrate
A parte tutto questo, bisogna anche dire che così come nell’economia tradizionale ( offline ) ogni business model ha i suoi vantaggi e svantaggi e sono molto pochi quelli che godono di vantaggi competivi di lungo periodo, lo stesso vale per l’economia digitale, l’unica differenza è che i tassi di crescita sono superiori, valutazioni stratosferiche, distruzione creatrice più intensa.
Di seguito un ottimo testo, che fornisce un’efficace Big Picture dei vari online business model delineando pro e contro, vantaggi competitivi, ecc..
Di seguito il link:
http://www.simplyseven.net/
All the best!
Fab
THE STATE OF THE INTERNET [SLIDE DECK]
http://www.businessinsider.com/state-of-internet-slides-2012-10#
Ciao!
Fab
Questo articolo penso che l’avevo proprio mancato!
Mi ha colpito in particolar modo questo tuo obiettivo:
“Creo una nuova fonte di reddito passivo entro il 1° settembre 2012, che genera un minimo di 1.640€ al mese per una durata di almeno 5 anni.”
Devo proprio farti 2 domandine =)
Prima domanda: sei riuscito a raggiungere l’obiettivo?
Seconda domanda: se sì, come ci sei riuscito? Tramite la pubblicazione di “Vivere Efficacemente”? L’articolo ” come fare soldi”? Adsense?
Nuovi affiliati di “Start”?
Sono proprio curioso!!!
Rubel
Ciao Rubel,
ho già risposto alle tue domande proprio qui (ti ho linkato il commento preciso).
A presto,
Andrea.
Grazie!
Complimenti!!!
Rubel
Ciao Andrea e a tutti quanti, la mia difficoltà sta proprio nel centrare le passioni, visto che ne ho talmente tante anche se alcune fanno parte di uno stesso argomento e quindi: computer, calcio, videogames, scoprire il mondo, ultimamente la cucina, ovviamente internet, i numeri, la scrittura, la fantasia ecc… Sono stato uno che si è sempre rifiutato di seguire la corsa del topo, magari al giorno d’oggi c’è gente che volentieri si farebbe frustare per portare il pane a casa dovendosi tra l’altro ritenersi fortunato per essere stato assunto, ma questi sono altri discorsi. Quello che mi preme precisare che tra un lavoretto e l’altro ho sempre cercato di creare qualcosa da me partendo da un minimo investimento, anche solo di 1 euro, e sfruttando passione e lavoro per produrre reddito. Devo dire con scarsi risultati, anche perché spronato dall’entusiasmo iniziale, mi veniva successivamente meno la forza e la voglia di andare avanti in relazione alle difficoltà varie incontrate . Ora sono cambiato, o almeno voglio cambiare e voglio di conseguenza portare a termine un progetto, quello che sia, in cantiere ne ho tanti in verità e come dicevo devo centrare quello giusto. Non pretendo grossi guadagni, quindi fisso l’obiettivo a 300€ mensili minimi entro il 28 febbraio 2013. Bye
Ciao Diego,
grazie per il tuo commento ed in bocca al lupo.
A volte possiamo rimanere sorpresi dal potere di una promessa pubblica.
Andrea.
Ciao Diego,
prova a leggerti e studiarti questo libro:
Mollo tutto! E faccio solo quello che mi pare by Williams John
Il suo sito originale in inglese, dove puoi scaricare gratuitamente l’introduzione, il primo capitolo e alcuni fogli di lavoro:
http://www.screwworkletsplay.com/
Ovviamente poi bisogna fare i conti con il budget che si ha e le connections!! Ma alcuni consigli pratici e utili intuizioni nel libro si trovano!!
Invece per trovare la propria e unica passione e farne un lavoro:
http://www.lavorochepiace.it/
Puoi scaricare gratis l’introduzione e il primo capitolo. Io li ho letti e sono fatti abbastanza bene ma ancora non l’ho comprato perchè invece ho comprato due buoni libri in inglese sull’argomento.
In inglese c’è l’imbarazzo della scelta, vai su amazon.com e sul motore di ricerca interno ( una volta selezionato il parametro libri ) scrivi: Find your passion oppure Find your dream job .
Una volta trovato il testo che ti sembra ti può essere più utile, lo ordini da amazon.it e nel giro di pochissimi giorni ti arriverà a casa!!
Vale lo stesso discorso di sopramenzionato:
“Ovviamente poi bisogna fare i conti con il budget che si ha e le connections!! Ma alcuni consigli pratici e utili intuizioni nel libro si trovano!!”
In conclusione, quello che questi libri ti dicono è fai una cosa alla volta: scegli un solo forte interesse/ passione che si rifà ai tuoi talenti naturali,al tuo carattere, alle skills che hai e che puoi acquisire, e alla passione che ci metti nel farlo.
E quindi ti fanno fare tutta una serie di esercizi sui quali devi rispondere in modo molto onesto e quindi con tutti gli indizi, conferme e intuizioni che hai accumulato lungo il percorso farai la scelta finale!!
Ciao!
Fab
Dimenticavo!!
Secondo me, ( e secondo professionals del settore ) il miglore testo in inglese per iniziare è il seguente:
solita procedura su amazon.com e digiti:
“Do What You Are: Discover the Perfect Career for You Through the Secrets of Personality Type” by Paul T. Dieger
Il libro è di 420 pagine ma in realtà sono meno di 100 pagine quelle che interessano veramente perchè una volta che hai fatto i test e quindi hai il tuo profilo, andrai direttamente al capitolo riguardante i lavori che meglio si adattano a quel tipo di personalità.
Per ordinarlo su amazon.it
Ciao e in bocca al lupo!!
Fab
PS meglio avere tanti hobby che averne uno o due soltanto!!
Nella diversità di interessi c’è spesso ricchezza!!
A me questo sembra un blog del cazzo, ed il discorso mi sembra assolutamente V U O T O .
Ciao Luigi,
grazie del commento. Hai colto esattamente il punto del discorso: creare valore per gli altri con i propri interventi.
Andrea.
@Andrea
Fantastica questa battuta!!
Di un’ironia tagliente come la lama della spada di un Samurai!!
O meglio un’ironia talmente potente che è una martellata da Fabbro di Spade!!
Mi hai fatto scompisciare dalle risate!!
Ciao!
Fab
Ciao Fab… “quanno ce vò, ce vò”.
Non mi sono dimenticato che ti devo una risposta… ma in questi giorni sono un po’ assorbito dall’ufficio.
A presto,
Andrea.
@Diego
l’ultima chicca!!
http://www.passionprofit.com/
Fatti il test sulla personalità, scarica ebook gratuito, vai su Amazon.com e clicca per vedere i contenuti interni in anteprima.
Se ti piace il tutto vai poi su amazon.it per ordinarlo!
Mi è stato segnalato recentemente e mi hanno detto che è fatto bene!!
Comunque dai contenuti sembra fatto bene e il cv dell’autore è notevole!!
Ciao!
Fab
Leggendoti ho sentito materializzate in modo chiaro e quadrato delle idee che mi erano ronzate in testa spesso.
La mia risposta non è per chiedere o aggiungere alcunché, piuttosto per chiarirmi io stesso ulteriormente quelle stesse idee.
Non riesco a non immaginarmi un interlocutore medio, che di fronte ad un’iniziativa del tipo “reddito passivo costruito sulle proprie passioni” ti sorriderebbe affettato, complimentandosi, ma che in realtà continuerebbe a pensare dentro di sé che sei un “impostore”, perché il vero successo è quello che segue dal riconoscimento del tuo “talento” da parte di un'”autorità esterna” e ciò che ne consegue (riconoscimento da ottenersi in tenera età possibilmente), che sei un ripiego, un fallito riciclato, un articolo di seconda scelta.
Come difendersi da questo genere di retaggi? (mi sembra abbastanza chiaro da cosa derivino, altrettanto chiaro quanto possano essere resistenti alle cure).
Stai forse per rispondermi che se guadagno soldi, poi, in fondo quello che pensa l’interlocutore medio non conta?? ..
Buon lavoro.
Enri’ non c’ho capito una mazza di quello che hai detto… ma sembrava comunque qualcosa di intelligente! sembrava..
Ma è politichese?? Oppure una supercazzola. O forse tutti e due. Andrea, comunque mi hai fatto morire dalla risate con la tua risposta!!! :D
Grande Andrea, mi hai fatto ridere di primo mattina. Sinceramente non ho capito nulla neanche io…
Grazie mille per i consigli adesso ho capito cosa devo fare con la mia passione: i videogiochi… vedo che cosa potrei farci facendo altre ricerche e partire con il piede giusto!
Ciao Fablox,
in bocca al lupo.
Pensa che la Rovio, la casa produttrice di Angry Birds, oggi fattura più di 100€m all’anno.
Fammi sapere come andrà.
Andrea.
E per la Rovio cosa potrei fare, dare valutazioni ai giochi, consigli sugli acquisti o altro? Grazie ancora.
Oltre a giocare i giochi, per lavorare mi piacerebbe fare dei commenti o valutare la qualità del singolo videogioco magari attraverso un blog dando delle recensioni, è un metodo molto diffuso al giorno d’oggi che ne pensi? A me piacerebbe anche provare a fare semplicente il venditore di un negozio. Se puoi dammi qualche consiglio per favore ciao.
Bravissimo! Non ricordo in quale corso o libro ho letto questa cosa, comunque suggerivano che, per capire se la nostra idea aveva “mercato” dovevamo recarci in una cartoleria e vedere se esisteva una rivista specializzata rivolta alla nostra “nicchia”.
Direi che di riviste dedicate ai gamers ce ne siano parecchie, quindi penso che un blog che dia recensioni sui migliori videogiochi abbiano sicuramente un futuro: però fai attenzione. Sicuramente ce ne saranno già parecchi in Italia. Cerca di capire come poterti distinguere, cosa puoi offrire di diverso ai tuoi lettori, cosa ti differenzia.
A presto,
Andrea.
Caro andrea io ho una cooperativa sociale e mi occupo di minori, il mio lavoro e’ frutto di sacrifici nel volontariato, mi consiglieresti come aprire un blog proprio su cio’ che pratico e per cui ho studiato? Grazie
Ciao Melania,
è una tematica un po’ ampia da discutere in un commento.
Su internet è possibile trovare molte risorse gratuite di valore in cui viene spiegato come muovere i primi passi nel blogging.
Non escludo in futuro di discutere questa tematica in un articolo di EfficaceMente.
Ciao Andrea, innanzitutto complimenti perché in questo paio di articoli hai detto un bel pò di cose interessanti, ma permettimi di scriverti questo paio di questioni.
Tu credi che l’economia in futurò si baserà molto di più su infoprodotti, collaborazioni, ecc.
Io sono dell’idea che questo tipo di business NON è per tutti, ed inoltre, molti settori sono ormai saturi ed inflazionati (ad esempio, l’elettronica, la stessa crescita personale, ecc). Ed inoltre non tutte le passioni coincidono con quello che potrebbe rivelarsi “utile” ai lettori. Ad esempio io sono appassionato di Internet, Social Network, ma anche di Filosofia, Musica (principalmente Alternative-Rock, ma anche anni 80-90). Mi piacerebbe discutere con le persone dello stile di vita attuale, nel quale si lavora per consumare, ed è ormai constatato che questo non rende felici. Ma ovviamente queste idee e passioni non hanno molto “mercato” nei blog. Inoltre sono argomenti praticamente opposti, quindi sarebbe difficile anche cercare un “nome” che accomuni tutto questo.
Questa non è affatto una critica, il mio intento è solo affermare che secondo me quello che hai scritto non vale per tutte le persone e/o tutti gli ambiti, visto che molti potrebbero pensare aprire un blog seguendo le proprie passioni e guadagnare sia facile, in realtà non lo é. Comunque ti sarei molto grato di un’eventuale risposta e magari se potessi offrirmi qualche spunto, anche a tempo perso (ho visto che ne hai suggerito qualcuno molto interessante per quanto riguardava dei prodotti biologici qui in alto).
Buona giornata
Ciao Marco,
scusa se ti rispondo in ritardo, ma ci tenevo particolarmente a rispondere a questo commento e avevo necessità di darti una risposta articolata.
Se questo articolo fa passare l’idea che da qui a 10 anni le persone debbano guadagnarsi da vivere vendendo infoprodotti, cancello l’articolo o lo riscrivo da 0.
No, assolutamente no: questa non è la mia opinione, anzi, sono in profondo disaccordo con quei venditori di tappeti che pur di piazzare il loro corso di marketing online fanno passare questa idea. Io ho un’idea di economia futura molto più articolata: un’economia basata non più sulla circolazione delle merci, ma piuttosto sulla circolazione delle idee. E’ insano che oggi per produrre una camicia italiana si facciano le asole in Portogallo, si cuciano i bottoni in Romania e si trasportino nuovamente le camicie in Italia: se fossero allocati correttamente tutti i costi ambientali e di trasporto questi business scomparirebbero in 2 settimane.
Immagina invece un’economia fatta di “artigiani” moderni, artisti e professionisti. Immagina un’economia dove un ingegnere tedesco realizza il CAD di un nuovo modello di auto, un designer italiano ne cura la carrozzeria e poi i modelli (quindi bit, informazioni), vengano acquistati da meccanici locali, “artigiani” con la passione per i motori, che siano in grado di costruire il tuo modello personalizzato, curandolo dall’inizio alla fine, mettendoci la propria passione ed il proprio talento.
Pensi che sia una pazzia? Che sia economicamente non ragionevole (assenza di economie di scala, di impianti produttivi mastodontici, etc.)? Utopistico?. Bene, tecnologie come stampanti 3D, sistemi modulari, etc permetteranno questo tipo di produzioni locali, ti dirò di più… c’è già chi sta sperimentando questi modelli produttivi: ecco un esempio preso dal progetto AirPod.
Naturalmente il discorso sarebbe molto più ampio, ma è questa l’economia che ho in mente: non più persone pagate per il loro tempo (operai, impiegati, etc.), ma persone ricompensate grazie alle loro passioni ed al loro talento.
Ma torniamo con i piedi a terra e torniamo a quanto discusso nell’articolo e nel tuo commento.
Le mie passioni sono: la parola scritta, il miglioramento personale, le nuove tecnologie con particolare attenzione ad internet, le soluzioni pratiche, la comunicazione efficace, la condivisione delle best practice. Quindi per ME è stato naturale: creare un blog, scrivere guide, trattare di tematiche di crescita personale.
Ripeto, per ME. Come hai giustamente sottolineato, questa soluzione specifica che si adatta alle mie passioni ed ai miei talenti non può essere per efficace per tutti.
Ma in questo articolo, come in quello precedente ho cercato di dare 2 messaggi chiave:
1. Se vuoi fare soldi, puntare unicamente sul lavoro tradizionale alle dipendenze di qualcuno, oggi più che mai, è la via più inefficace.
2. Il modo più etico, efficace e appagante per guadagnarsi da vivere, secondo la mia opinione è farlo facendo leva sulle proprie passioni ed i bisogni delle persone (non scordiamoci questa seconda parte che ho ben messo in evidenza nel grafico all’inizio dell’articolo).
Per quanto riguarda questo secondo punto ritengo necessario un chiarimento: una passione di per sé non ha mercato.
E’ l’incrocio tra passioni e bisogni a permetterti di creare valore e quindi fare soldi (ricordiamoci che fare soldi è sempre una conseguenza del valore che crei per una nicchia più o meno grande di mercato). Sai come potremmo chiamare questo incrocio tra passioni e bisogni?
TALENTI
Un esempio:
Puoi avere passione per il calcio e non tirarci fuori mezzo euro (anzi, molto più probabilmente spenderai molti soldi)
Ma se hai talento per il calcio… beh, allora è tutto un altro discorso.
Il talento presuppone sempre una passione, ma va oltre: facendo leva sul tuo talento sei in grado di creare valore per le persone che condividono la tua passione.
E non caschiamo nella trappola dei frignoni: il talento, secondo il mio punto di vista, ha molto poco di genetico, e molto di pratico. Ne ho parlato nel dettaglio introducendo il concetto di pratica deliberata.
Spero di aver risposto a i tuoi dubbi,
Andrea.
@Marco
all’interno di ogni singola passione, ci sono delle nicchie e il trucco sta nell’individuare la nicchia giusta all’interno di quella singola passione!!
Bisogna sperimentare in modo focalizzato!! Di sicuro a questo mondo ci sono solo la morte e le tasse!!
Poi a parte questo, dove sta scritto che una propria passione debba per forza essere esercitata online??
Se sai fare davvero bene quello per cui sei appassionato, puoi vendere il tuo servizio/prodotto in modo tradizionale mettendoci la faccia!! E magari ti prendi anche più soddisfazioni sia professionali che economiche!!
Ciao!
Fab
PS uno può avere tutte le passioni del mondo ma se rimane un amateur e non fa il salto per diventare un Professional in una sola singola passione ( che ovviamente ha un mercato quanto meno decente ), rimame coi cerini in mano perchè ci saranno altri professionals che contando solo su un cerino, hanno acceso il fuoco e lo hanno alimentato per bene!!
… noto che questo post di Andrea (guadagnare con le proprie passioni) è uno dei più gettonati. E’ ovvio, un pò a tutti piacerebbe guadagnare sfruttando una propria passione.
Purtroppo, come molti interventi (e lo stesso Andrea) confermano, la cosa non è “impossibile” ma certamente non sempre facile (dipende da chi sei tu e quale la tua passione, con o senza Internet), e come dice Fab comunque devi essere un “professional” è tentare … tentare … tentare !!
Detto questo vorrei chiedere a Fab maggiori spiegazioni, e magari qualche esempio, su quando dice:
all’interno di ogni singola passione, ci sono delle nicchie e il trucco sta nell’individuare la nicchia giusta all’interno di quella singola passione!!
… perchè parli di trucco ?? … cosa intendi per nicchia giusta ??
Ciao !
Ciao Massimo, spero che il mio lungo commento di risposta a @Marco e la risposta di Fab possano rispondere anche ai tuoi dubbi.
Andrea.
Grazie Fab! Le tue precisazioni direi che sono calzanti.
Ma figurati!! E’ stato un piacere!
Diciamo anche che in Italia la mentalità dominante è ancora quella del generalista:
a)Mi metto a fare l’avvocato e faccio un pò di tutto!
b)Una volta che sai vendere un prodotto, sai vendere di tutto!
c)E che ci vuole ad aprire una gelateria di successo!
e via dicendo!! Con tutte le conseguenze del caso!!
Comunque la tua risposta articolata a Marco è da vero futurologo, insomma un Alvin Tofller in versione europea!!
“L’analfabeta del XXI secolo non è colui che non sa leggere e scrivere ma colui che non sa imparare, reimparare e disimparare”
by Alvin Tofller, il più grande futurologo del mondo.
Ciao!
Fab
@Massimo
Trucco inteso come Chiave di Svolta!!
Per nicchia giusta all’interno di una singola passione, intendo una nicchia dove ci sia un mercato quanto meno decente in termini di quantità e qualità dal lato della domanda ( consumatori ) e dal lato dell’offerta chi offre il servizio/prodotto da del valore aggiunto che lo distingue da concorrenti simili.
Se per esempio sono bravissimo in inglese e mi limito a insegnarlo a tutti quanti in modo tradizionale sia online che offline non mi distinguo perchè non ho centrato nessuna nicchia all’interno della mia passione e quindi non ho nessun vantaggio competitivo!!
Ma se invece per esempio sono sempre bravissimo in inglese ma ho inventato un metodo davvero originale per insegnarlo in modo creativo divertendosi e il mio target è composto principalmente da under 30/35 e allora mi sono creato un vantaggio competitivo e nello stesso tempo ho individuato una nicchia profittevole!!
Altro esempio, mettiamo caso che uno è appassionato di fitness e arti marziali e ha fatto un pò di tutto, se si mette a insegnare karate a tutti quanti avrà una concorrenza abbastanza tosta ma se si mette a insegnare krav maga ( tecniche di autodifesa dei corpi speciali israeliani ) e lo fa in una grande città universitaria rivolgendosi a un target composto principalmente da universitari e giovani professionals e allora vale quanto detto nel primo esempio!!
C’è da dire anche comunque che “Il meglio non fallisce mai” by Richard Branson.
E quindi ad esempio nell’ultimo caso se diventi il migliore maestro di karate della tua regione, questione di tempo, il mercato si accorgerà di te!!
Ma occorre essere davvero il Numero 1!!
Ciao!
Fab
Correzione:
non Tofller ma Toffler!!
Ariciao!
Fab
@Andrea
su una cosa non sono d’accordo però!
L’incrocio fra passione e bisogno del mercato lo definisci talento.
Io dico invece che l’incrocio fra il talento e bisogno del mercato può far nascere la tua vocazione se nutri il talento con passione!!
In altre parole, una persona può essere molto portata a disegnare ( talento ) ma se non ci mette vera passione non potrà mai diventare un pittore davvero bravo!!
Stesso discorso vale nello sport, da ragazzino c’era un mio amico che a calcio dire che era bravissimo è poco, aveva davvero un talento naturale ( tutti gli altri ragazzini erano altrettanto impressionati!!) per il calcio ma non aveva la passione, non aveva un interesse autentico e genuino e quindi dopo un pò di anni lasciò perdere!! Poi a 18 anni gli prese la fissa del tennis e ora è maestro di tennis!!
Ma da calciatore professionista si sarebbe preso molte più soddisfazioni ma non c’era la passione e quindi non c’era la testa e comunque è anche vero che l’ambiente in cui era nato non lo aveva favorito ma di suo non ci mise niente!!
Talents + Skills + Passions + Needs = Sweet Spot
In conclusione, il talento nutrito con costanza da un’autentica passione se serve i bisogni di un mercato (quanto meno decente ) è la combinazione ideale!!
Ovviamente per stare coi piedi per terra, bisogna sempre ricordarsi della “Parabola dei Talenti”!!
Ciao!
Fab
Vale anche il discorso opposto comunque!!
Passione massima su una disciplina ( intellettuale o fisica ) per la quale non ci si è portati ossia dove non si ha un talento naturale!!
Con tutti gli sforzi del mondo i risultati non saranno mai davvero buoni!!
Ci possono essere delle eccezioni ma non sono la regola!!
Comunque alla fine dei conti, la verità è spesso una via di mezzo:
Serio Impegno e Autoconsapevolezza che vuol dire impegno nel saper scoprire i propri punti di forza ed essere consapevoli dei propri punti deboli!! Impegno nel massimizzare i primi e impegno nel minimizzare i secondi!!
Ovviamente può essere un lungo viaggio come può essere corto!!Piacevole o non piacevole!!
Todo Depende!!
Ciao!
Fab
Ciao Andrea, ritengo che la tua risposta a Marco sia praticamente un post di grandissimo valore. Concordo anche con l'”eccezione” che ti muove Fab – con il suo consueto entusiasmo e la sua consueta energia – riguardo il talento. Come puoi immaginare questo tipo di questioni non sono nuove per me, dato che mi occupo di crescita personale e io stessa sono – sempre – vissuta e vivo delle mie passioni. Tu come al solito sei molto trasparente e integro in quel che esponi, oltre che dettagliato e documentato. In base al dibattito che si è sviluppato qui sul tuo blog e appunto alla mia esperienza nell’ambito, mi pare di notare che la convinzione che risulta difficile far passare non è di tipo pratico o non principalmente di tipo pratico. Cioè: credo che la questione non sia come spiegare alcuni concetti di “scenario” o di marketing o di comunicazione e nemmeno di crescita personale (es.: “ti spiego come scoprire le tue passioni” e poi: “ora ti spiego come guadagnarci”). Credo che qui il primo passo da fare sia far prendere atto che il “lavoro” è una parte dell’esistenza e che ne è parte integrante, non separata, aliene e avulsa e, come dire, è un’opportunità di espansione della propria personalità, una via alla felicità (insieme alle altre), non un “fardello” che ci tocca portare per strani motivi (la “sopravvivenza” forse?). Ciascuno di noi può davvero fare quello che gli piace e viverci, non solo, cogliere da quello un’opportunità di crescere come persona e di rendere più bella la propria vita. Fare un lavoro “figo” non è un’opzione per pochi eletti e fortunati “divi”, “campioni” e talentuosi. E’ alla portata di tutti coloro che affrontano con criterio e rispetto di sé la questione. E anche con i giusti strumenti tecnici. Credo che sia il momento per molti di attuare una “rivoluzione copernicana” e di pensare il lavoro come un’occasione di espansione personale: so che in questo momento alcuni potrebbero essere scettici rispetto a quello che dico. Credo che questo possa fare la differenza, proprio a maggior ragione nei tempi che stiamo vivendo. Spero di essermi spiegata. Ciao!
@Ilaria,
troppo gentile come al solito, thank you very much!!
Ottimo post il tuo, davvero significativo!!
E comunque aggiungerei anche che la maggioranza della gente, quando ha le possibilità ( ambiente + risorse economiche ) fa molto spesso scelte professionali che favoriscono la rincorsa del denaro di per se!!
Inoltre c’è gente che pur avendo un discreto capitale da parte e anche capacità intellettuali a livello potenziale, preferisce il posto sicuro piuttosto che rischiare un poco e fare una scelta di lavoro autonomo come piccolo imprenditore o libero professionista!!
L’Italia ( e non solo!! ) è piena di sta gente!!
Per carità scelta da rispettare pienamente ma se poi ci si lamenta e allora diventa come il cane che si morde la coda!!
Ciao!
Fab
Ciao Ilaria, dunque tu dici:
“Ciascuno di noi può davvero fare quello che gli piace e viverci, non solo, cogliere da quello un’opportunità di crescere come persona e di rendere più bella la propria vita.”
Non sono d’accordo. Chi deve mantenere se stesso, una famiglia, deve pagare un affitto e prende meno di 1000 euro al mese, fidati che non ci pensa neanche. Cioè è come dire ad un bambino africano quanto è bello essere dimagriti dopo aver eliminato il tanto e cattivo cibo (ma che loro mangerebbero ad occhi chiusi) col quale ci nutriamo noi occidentali. Spero che l’esempio sia esplicativo…
Non è il mio caso, ma è il caso di molti altri.
Comunque credo ci sia una categoria di persone a cui non dico che piace ma comunque è almeno indifferente lavorare 8-10 ore in azienda, in fabbrica, ecc. Mentre una parte, quella probabilmente più propensa alla “naturalità” dell’uomo si rifiuta di seguire questo stereotipo di stile di vita. D’altronde, lavorare 8 ore al giorno davanti ad un computer è del tutto INNATURALE e dannoso sia fisicamente che psicologicamente. Che poi una categoria di persona lo senta di meno, è un altro paio di maniche (e mi pare siano pure la maggioranza, anzi sicuramente).
Ciao Andrea, innanzitutto ti ringrazio per la risposta ed ho gradito il fatto che tu abbia
temporeggiato per fornirmi informazioni più dettagliate.
SUll’idea economica ci siamo e sarei anche d’accordo, ma probabilmente non lo è chi ha tra le
mani la decisione di scegliere le caratteristiche prevalenti dell’economia (nazionale, europea
o mondiale che sia).
Sono sicuro che con la tua ipotesi molta gente sarebbe meno depressa e più realizzata (non capisco infatti
quale senso di successo personale si possa avvertire compiendo azioni meccaniche per svariate
ore in un giorno, però…).
Tornando al discorso dei talenti e del punto di incontro tra le proprie passioni ed un prodotto da offrire
che soddisfi una determinata esigenza del mercato e delle persone, beh… non ci vedo molto di diverso
dal lavoro tradizionale. Forse l’unica differenza è che ciò che vai a creare non è dannoso ed inutile (come lo è
fare alcuni lavori dove l’unico utile reale è il denaro che si riceve, in cambio della propria salute).
Se dalle proprie passioni bisogna comunque tirare fuori qualcosa di utile agli altri, e questo richiede un certo
sforzo, qual è la differenza? Cioè, o non ho capito il significato dell’articolo, o di questa cosa ne ero già a conoscenza…
Inoltre nel mio caso le mie passioni, che potrebbero anche rivelarsi un talento, sono molto varie e non di nicchia.
Mi piacerebbe scrivere un blog, ma sarebbe difficile avere mercato con un blog che tratti argomenti così disparati…
(Nel mio caso mi piacerebbe parlare di Internet, Musica alternativa, sociologia, vintage, riflessioni, ecc… e come
puoi notare sono argomenti molto diversi tra loro… e qui leggo che c’è bisogno di una nicchia!)
Vi ringrazio in anticipo per le risposte!
P.S.
Fab, sono d’accordo quando dici:
“Inoltre c’è gente che pur avendo un discreto capitale da parte e anche capacità intellettuali a livello potenziale, preferisce il posto sicuro piuttosto che rischiare un poco e fare una scelta di lavoro autonomo come piccolo imprenditore o libero professionista!!”
Io vorrei intraprendere la seconda strada, ma non trovo spazio! I motivi li ho spiegati nel commento qui su! :) Ciao e grazie anche a te per le risposte
@Marco
consentimi, in tutta onestà, lo spazio non è che non lo trovi, non lo hai ancora individuato bene!! Il che è ben diverso!
Chi cerca, trova!!
Ma poi scusa, che senso ha ad esempio nel tuo caso aprire un Blog e parlare solo di musica, a livello di hobby ok va benissimo ma monetizzare solo la chiacchiera è Mission Impossible!!
Occorre ovviamente fornire un servizio: servizi di PR e marketing online e offline per musicisti emergenti, ideazione di merchandising, design di logo particolari , revisione di testi musicali, distribuzione online di musica indipendente dall’estero e per l’estero, ecc..!!
Comunque, gli interessi li hai e questo è molto importante, devi solo puntare su uno, appassionarti davvero e all’interno di esso trovare una nicchia profittevole!!
In inglese ci sono un mare di testi, il più valido perchè coinciso ed efficace è:
ClickMillionaire by Scott Fox
Vai su Amazon.com , digita sul motore interno le parole sopramenzionate e poi se ti piace te lo ordini su Amazon.it
In Italia, per quanto riguarda il discorso di nicchia online, Robin Good di Master NewMedia ne sà più di qualcosa!!
Poi un altro è Italo Cillo!!
Il primo secondo me è un pò meglio!!
Comunque basta quel libro in inglese e ovviamente tanto brainstorming e soprattutto sperimentare!!
E poi spiare cosa fanno all’estero nei mercati online di tuo riferimento, soprattutto USA e UK che anche sul discorso online sono all’avanguardia!!
Steal like an artist!!
Ci hanno fatto anche un libro ed è diventato un bestseller!!
Ciao!
Fab
Lo so che la chiacchiera non è monetizzabile, ma uno può essere appassionato nell’ascolto e nel recensire la musica… offrire servizi di marketing, sempre riguardo l’argomento, è una cosa totalmente diversa. Comunque – secondo me – I.C. vende parecchio fumo. Così come tutti i decantatori dell’«infomarketing». Insomma c’è chi guadagna vendendo fumo a sua volta, ma sinceramente quando mi sveglio la mattina voglio guardarmi nello specchio e non sentirmi una me**a.
Per quanto riguarda gli altri discorsi, beh, si sà che un lavoro basato sulla propria passione è meno stressante e che guadagnare in modi non tradizionali (cioè non vendendo la propria vita per 1000 euro al mese) sia più “sano” e faccia migliorare, non credo ci vogliano post e articoli di centinaia di righe per dirlo…
Anche la procrastinazione… che secondo me va via quando c’è un REALE interesse a fare determinate cose… Io stesso sono un procrastinatore seriale, ma se dovessi fare ciò che mi piace lo farei volentieri (e non parlo di dormire o di grattarmi la pancia).
Marco
Ciao Marco,
1)Per quanto riguarda discorso recensire musica e farsi pagare per questo, a me risulta che sono mosche bianche quello che lo fanno professionalmente e che ne devi davvero capire!! Questa non è una nicchia, è una microscopica nicchia, cosa ben diversa!!
2)Per quanto riguarda IC te l’ho consigliato solo come terza ipotesi e ho detto chiaramente che Robin Good è meglio! E come prima cosa ti avevo segnalato un ottimo testo!!
Poi a parte questo io non sarei così tranchant con chi sa padroneggiare l’arte di vendere come IC!! Un sacco di gente si è realizzata professionalmente ed economicamente solo perchè sapeva vendere meglio di altri!!
3) Che tu dica che è scontato che guadagnarsi da vivere con una propria passione è molto meglio di fare un lavoro frustrante e che è la scoperta dell’acqua calda non mi sembra affatto un discorso scontato perchè ci sono delle precise tecniche per riuscirci e non tutti ci riescono!! A me risulta la minoranza!!
E io personalmente per un pelo non ci sono rientrato ma continuerò a combattere per riuscirci senza dare niente per scontato e con l’atteggiamento:
“So di non sapere” by Socrate
E a tale proposito ( saper monettizzare le proprie passioni ) avevo segnalato anche dei testi interessanti in altri post sullo stesso articolo!!
In bocca al lupo per tutto!
Fab
Per quanto riguarda creare redditi con le proprie passioni, di seguito una tecnica interessante:
The MPS Process was created by Harvard professor and best-selling author, Dr Tal Ben-Shahar, and was published in his book, “Happier.” The model develops ideas from positive psychologist, Dr Mihaly Csikszentmihalyi.
Dr Csikszentmihalyi’s groundbreaking work was on the concept of “flow.” When we do work that is both meaningful and challenging, we slip into flow, losing track of time and our sense of self as we focus solely on the task at hand. This can be enormously enjoyable and satisfying.
Dr Ben-Shahar adapted this concept and created the MPS Process as a way for us to seek out jobs, projects, and tasks that challenge and engage us.
With the MPS Process, you ask yourself three crucial questions:
What gives me meaning?
What gives me pleasure?
What are my strengths?
When we regularly do work that combines these three elements, we’re much more likely to achieve flow and be happy in our careers….
Per maggiori info digitare su Google: mindtools MPS
Ciao!
Fab
PS la versione italiana di quel libro è:
“Più Felice
Come imparare a essere felici nella vita di ogni giorno”
Tal Ben Shahar, Baldini & Castoldi.
Se analizziamo questa affermazione attraverso la “lente” dei 6 Bisogni di Robbins: facendo qualcosa di “significativo” (meaningful) soddisfiamo sia il nostro bisogno di “importanza” che di “contribuzione”, mentre con qualcosa di “sfidante” (challenging) soddisfiamo sia il nostro bisogno di “crescita”, che di “varietà”.
Robbins sostiene che se soddisfiamo 4 o più bisogni (e tra l’altro qua abbiamo beccato pure i 2 di tipo “superiore”), abbiamo trovato qualcosa che è come una droga per noi. Non c’è da meravigliarsi quindi che entriamo in uno stato di flow e non vogliamo più smettere ;-)
Ciao Alexander,
pure io so la teoria dei sei bisogni di Robbins, è eccellente per un discorso di sviluppo personale ( e buona per verificare quali bisogni soddisfa una tua business idea ) ma per fare business online o business offline, il fattore “Personal Strength” e in seconda battuta “Personal Pleasure” rimangono secondo me fattori cruciali perchè:
“Prima di poter fare qualcosa, devi diventare qualcosa” by J.W. Goethe
In altre parole: BE, DO, HAVE.
Se si va direttamente sul DO,HAVE delle volte si rischia di prendere granchi grandi quanto una casa!!
Ciao!
Fab
Sono d’accordo con te sulla sequenza ESSERE -> FARE -> AVERE piuttosto che viceversa (trappola in cui è facile cadere), ritengo tuttavia che una cosa che caratterizza l’ESSERE un certo tipo di persona sia saper prendere decisioni riguardo la propria vita congruenti con il tipo di persona che si vuole essere. A mia avviso ciò non è possibile se non si conoscono i propri bisogni e i propri valori, e questo si applica anche ai business online.
Ti parlo per esperienza personale (ne ho parlato in passato anche sul mio blog): fino a poco tempo fa possedevo diversi micro-blog con i quali in nicchie diverse facevo qualche soldino online.
Avevo le capcità per svilupparli (personal strength) e costruirli mi faceva anche piacere (personal pleasure), ma alla lunga ho smesso di aggiornarli tutti.
Perchè ?
Perchè non soddisfavano un elemento essenziale per me: il bisogno di contribuire, il bisogno di rendere questo mondo migliore.
Ciao Alexander,
se al posto di fare qualche soldino, avresti fatto SOLDONI??
Ad esempio 15.000/ 20.000 euro nette al mese?
Penso che il tuo bisogno di contribuire sarebbe passato in secondo piano!!
Perchè?
Perchè avresti ricavato molto piacere personale, professionale ed economico dal saper sfruttare al massimo i tuoi punti di forza!!
Per carità che un business/una professione debba essere anche meaningful è verissimo ma altrettanto vero è che se si mira alla perfezione si rischia di inseguire chimere!!
( Ovviamente non è il caso tuo!! )
In altre parole, la sitauzione ideale ( il mio post su The MPS Process was created by Harvard professor and best-selling author, Dr Tal Ben-Shahar, and was published in his book, “Happier”) in cui meaning, pleasure e strength siano presenti in egual misura è il massimo ma se avessi letto per intero l’articolo che ho segnalato ( digitare Google ecc.. ) basta che siano presenti pienamente due fattori su tre per avere un business/professione molto soddisfacente!!
E quindi nell’esempio precedente pleasure + strength sarebbe già condizione necessaria e sufficiente!!
Alla fine dei conti se uno va a guardare i driver principali di persone davvero di successo nel campo del business, arte, sport, gli esempi più significativi mettono in risalto il fatto che loro traggono un enorme piacere personale in quello che fanno e lo fanno eccellentemente perchè sfruttano al massimo i propri punti di forza!!
Ovviamente poi ci sono anche altri fattori che contribuiscono ma questi due secondo me rimangono i principali!!
E comunque metter su un business perchè si crede veramente a una causa anche se non si è molto portati, fa grande onore a chi lo fa!!
Ciao!
Fab
Io ti riporto la MIA esperienza (non è detto che sia così per chiunque altro).
Non ho mai guadagnato quelle cifre in vita mia, perciò non posso dirti con certezza come mi comporterei.
Una cosa che comunque mi è capitato più volte è lanciarmi in progetti online di nicchia attirato dall’idea che ci potessi fare soldi, salvo poi ritrovarmi un senso di svuotamento e abbandonare il tutto.
Credo invece che se guadagnassi così tanti soldi, mi dedicherei veramente alle mie passioni e ai miei bisogni. Cercherei un modo per avere più tempo per contribuire (a costo anche di ridurre drasticamente quell’importo).
I soldi sono importanti e mi servono (specialmente in questo periodo), ma per quanto una parte di me mi vorrebbe far scattare dietro ad ogni idea che possa fare soldi, alla fine mi rendo conto che i soldi sono soltanto un mezzo che amplifica ciò che già sei e che fai: se sei felice o insoddisfatto, lo rimarrai. Se ti piace divertirti, ti divertirai ancora di più. Se ti piace dare agli altri, darai ancora di più.
Ti ringrazio per il tuo punto di vista (per me nuovo).
ciao
Alexander
Ciao Alexander,
bella risposta, si vede che sei una persona davvero matura e molto saggia!! Sinceri Complimenti!!
Qunado ho scritto il post andavo di fretta e il punto centale del mio discorso non era quello a cui tu ti riferisci ma quello che ho scritto dopo:
“In altre parole, la sitauzione ideale ( il mio post su The MPS Process was created by Harvard professor and best-selling author, Dr Tal Ben-Shahar, and was published in his book, “Happier”) in cui meaning, pleasure e strength siano presenti in egual misura è il massimo ma se avessi letto per intero l’articolo che ho segnalato ( digitare Google ecc.. ) basta che siano presenti pienamente due fattori su tre per avere un business/professione molto soddisfacente!!
E quindi nell’esempio precedente pleasure + strength sarebbe già condizione necessaria e sufficiente!!”
E altre combinazioni possono quindi essere:
Meaning + Pleasure
Meaning + Strength
Poi la mia conclusione che ho fatto in quel post mi sembra abbastanza logica: se ad esempio io sono molto portato a cucinare ( Personal Strength ) e traggo enorme piacere nel farlo, mi sembra una conseguenza logica che avrò eccellenti risultati sia professionali che economici ( questione di tempo prima o poi arriveranno!! ), ovviamente dando per scontato che mi trovo nel posto giusto!!
Attenzione piacere inteso anche come sentimento che scaturisce da una tua profonda, autentica e genuina passione per la materia in questione: business, professione, sport, arte, ecc..!!
E ovviamente la combinazione Pleasure + Strength non è facile realizzarla altrimenti tutti sarebbero delle cime!! Ma neanche troppo difficile se si lavora a piccoli passi in un’ottica di medio lungo termine!!
Ciao!
Fab
PS
“Money are a by-product of something I like doing very much” by Warren Buffett
“I’ve never been interested in business. I’ve just been interested in created things that I could be proud of” by Richard Branson
@ Fab e Alexander …
scusate se mi intrometto nel vostro scambio di post, certamente molto profondi e dotti, non lo metto in dubbio !
Ma vi confesso che mi sono perso un pò e ci ho capito poco.
Ammetto di essere un pò sempliciotto ma ragazzi, … questo è il sito di “efficacemente” non lo dimentichiamo !
Penso che persone come me e Marco, vorremmo semplicemente capire se ci sono “metodi pratici” per riuscire a guadagnare sfruttando una qualche passione (con Internet o no, non importa) quale che essa sia.
Io credo che NON sia sempre possibile, o comunque NON in tempi accettabili, ma posso sbagliarmi !
Per esempio sarebbe interessante conoscere qualche esempio reale di gente “normale” e magari italiani che ci è riuscita, e capire come ha fatto e quanto riesce a guadagnare.
Ciao e scusate … l’intromissione !
Ciao Massimo,
di esempi in Italia ce ne sono basta avere l’occhio rivolto in quella direzione!
E comunque una premessa è d’obbligo: chiunque faccia un qualsiasi lavoro con una passione autentica indipendentemente da quanto guadagna fa quello che ama e lo fa nel posto giusto!
Ad esempio nella mia famiglia mia madre faceva la maestra e amava totalmente il suo lavoro!! E fra le altre cose era anche abbastanza portata!!
Per quanto riguarda ad esempio il settore internet marketing Cecilia Sardeo di SeoFast è una ragazza veneta che ci ha messo una passione totale ed è riuscita alla grande!!
Un esempio lo hai sotto gli occhi: Andrea! Non è che Andrea si è svegliato una mattina e si è messo a fare il Blog Efficacemente ma il suo Blog è frutto di tutto quello che è stato Andrea e ha fatto Andrea negli anni precedenti, vatti a leggere il cv di Andrea su Linkedin e i conti ti torneranno!!
Stessa cosa dicasi per Alexander!!
E comunque c’è da dire anche che avvolte la passione autentica la puoi avere sotto il naso ma se sei distratto oppure troppo cocciuto (ma nell’accezione negativa del termine) a realizzare altre cose, te la fai sfuggire e quindi poi te ne devi inventare un altra!!
( il mio caso, non perchè ero distratto ma perchè troppo cocciuto in quel senso!! Nel caso di mio fratello ad esempio invece perchè distratto da mille cose!!)
Nel campo dello sviluppo personale in Italia, Roberto Re e Livio Sgarbi rappresentano degli esempi clamorosi: agli inizi ( inizi anni 90 ) mangiavano pane e olive ma ci credevano veramente perchè motivati da un’autentica passione!! E ci sono strariusciti!!
“I giapponesi riconoscono tre poteri:
1)La Spada: la spada simboleggia le armi.
2)I Gioielli: i gioielli simboleggiano il potere del denaro. Chi possiede l’oro stabilisce le regole.
3)Lo Specchio: lo specchio simboleggia la forza dell’autoconsapevolezza.
Conoscere se stessi è il principio più prezioso. Solo guardando se stessi gli uomini trovano la verità.”
In altre e in poche parole:
“Knowing yourself is the beginning of all wisdom.”
by Aristotle
Ciao!
Fab
PS in un precedente post su questo articolo ho segnalato un ottimo testo in italiano ( Passione al lavoro ) e fra le altre cose se vai nel sito che ho indicato ti puoi scaricare gratis l’introduzione e il primo capitolo!!
La commissione di EfficaceMente si è riunita è ha appena deciso di insignire il qui presente Fab del titolo di “Commentatore Onorario della Congrega della Tastiera D’Orata di Malta” ;-)
Massimo, credo che gli esempi forniti da Fab siano molto pertinenti.
Per quanto mi riguarda cercherò di scrivere in futuro maggiori articoli sull’argomento.
Vorrei però fosse chiaro un elemento:
aspettare l’articolo, la guida, il corso etc. che ti spiega nei minimi dettagli la tecnicuccia per fare 4 spicci è una strategia perdente.
E’ di fondamentale importanza comprendere i meccanismi/principi alla base dei progetti di successo, e questi 2 articoli introduttivi che ho scritto sul fare soldi ed il reddito passivo vogliono essere un mio contributo in questa direzione.
Scordati però di trovare il dettaglio passo passo che ti spiega come puoi costruire il tuo “sistema per fare soldi facili da 0”
Le ragioni sono estremamente semplici e logiche:
– un sistema facilmente replicabile da tutti presenta per definizione barriere all’ingresso molto basse (se non addirittura inesistenti). Ne consegue un’elevatissima diffusione e la conseguente eliminazione del vantaggio competitivo e quindi del relativo margine di guadagno. Esempio pratico: circa 6-7 anni fa con la diffusione dei primi siti di scommesse online era possibile ricevere un bonus di iscrizione e incassare tale bonus con un sistema di surebet molto semplice ed efficace. Nel momento in cui si è diffusa la voce, i gestori sono corsi al riparo eliminando questa “opzione di arbitraggio”.
– un sistema che appare facilmente replicabile e perdura nel tempo è… una truffa. Esempio pratico: hai presente quelle pubblicità che compaiono su Facebook o Google con claim del tipo: “come guadagnare 150€ al giorno”, “come guadagno 10.000€ al mese” etc. Tu ci clicchi e ti svelano un fantastico metodo per guadagnare “sicuro come la morte” scommettendo sui Casinò online da loro consigliati. Soldi facili?! Macché: naturalmente questi signori sanno benissimo che i software dei Casinò online non consentono questo tipo di trucchetto e guadagnano lautamente per ogni pollo che si iscrive.
In sintesi: comprendi affondo i meccanismi del gioco (che si potrebbero sintetizzare nell’espressione: “crea valore per una nicchia di mercato”) + comprendi come far leva sulle tue passioni e talenti + differenziati dal resto dei competitor = bingo.
A presto,
Andrea.
… innanzitutto mi associo al conferimento del “titolo” a Fab !
Poi grazie di cuore a te Andrea ma anche a Fab, per i vostri preziosi consigli.
E’ chiaro che poi sta a noi (me incluso) capirli a fondo, farli propri e soprattutto applicarli.
Concordo poi con te che una guida spicciola con tecniche e procedure standard per “fare soldi con le proprie passioni” sarebbe solo un “abbocco” per ingenui, che sperano di trovare già pronta la soluzione.
No … so bene che non è così, deve essere ognuno di noi che deve mettere in pratica e sperimentare, per trovare il proprio metodo e la propria strada.
Ma rimanendo nell’ ambito dei “principi generali” trattati in questo tuo post e rileggendo le varie risposte ed interventi, mi pare di cogliere due tipi di approccio che a me sembrano contrastanti e mi lasciano dubbioso:
1° approccio
parti con un’attività che sia una tua passione (o molto vicino) e all’inizio non preoccuparti di guadagnare; falla, perfezionati e basta. Come poterla sfruttare per “fare cassa” verrà fuori strada facendo.
2° approccio
parti con un’attività che sia una tua passione, ma pianifica già una strategia su come usarla per guadagnare e capisci se esiste una nicchia potenziale di mercato; in particolare tu stesso indichi:
crea valore per una nicchia di mercato.
Anche diversi libri sull’argomento (di valore) trattano l’argomento indicando uno dei due approcci; chi ti consiglia appunto di seguire solo il tuo cuore (quindi la tua passione) e poi per i soldi si vedrà, chi ti consiglia di avere da subito un piano di azione su come usarla per monetizzare.
Ora a me i due approcci mi sembrano abbastanza diversi … o sbaglio ??
E allora ?? …. sono tutte e due validi o uno solo è quello vincente ??
Salutoni, Max
P.S. comunque se hai intenzione che scrivere una tua GUIDA sull’argomento, pur trattando concetti e principi generali, modi di approccio e strategie …. io te la compro e credo molti altri !!
@Andrea
grazie del titolo!! Inesistente ma molto simpatico!!
@Massimo
Hai mai pensato che la verità è una via di mezzo?
Per te una più che decente ricompensa finanziaria degli sforzi che farai per perfezionare una tua passione, è importante o no?
Ad esempio una persona potrebbe essere davvero appassionata di filosofia, sapere tutto lo scibile umano in quel campo e insegnarla a vita al liceo ed essere felice, un altro con la stessa passione pensa più ai risvolti pratici e oltre a studiare filosofia classica, si mette a studiare seriamente psicologia positiva ( i cui fondamentali derivano dalla filosofia occidentale )e diventa un grande life coach e speaker motivazionale pagato profumatamente!!
A uno piace fare le pizze e diventa pizzaiolo dipendente a vita ed è felice, a un altro piace pure fare le pizze però diventa proprietario di sei pizzerie nella stessa città ed è felice e benestante!!
La tua passione si presta solo a un lavoro da dipendente,a un lavoro da professionista/consulente oppure ti permetterà di fare il salto e diventare imprenditore?
Ti starebbe bene guadagnare a vita 1500 euro al mese con la tua passione per la quale avrai speso molti sforzi?
Oppure lo fai anche per realizzarti economicamente come si deve e guadagnare dieci volte tanto?
Quindi per risolvere il puzzle: uno si guarda in giro, studia la concorrenza, fa degli scenari e soprattutto si fa delle domande come quelle sopramenzionate e ovviamente anche altre!!
Ciao!
Fab
@Massimo
Dimenticavo: guide non guide, compratene un paio ( o anche solo una ) di veramente buone e applicale al meglio, la guida perfetta non la troverai mai!!
(Stessa cosa dicasi nel campo dello sviluppo personale!! )
Io una in italiano te l’ho già indicata e chi l’ha scritta è uno che ne capisce davvero!!
Ciao!
Fab
Dimenticavo!
Per fare leva al meglio sui propri punti di forza, di seguito un utile libro + test:
digitare su google: Strength 2.0
Cliccate sul link, vedere sommario e reviews su amazon.com , se piace ordinarlo su amazon.it
All’interno del libro si trova un codice per poi fare il test online sul loro sito!!
Per 10$ ( libro + test ) non è male, tutt’altro!!
Ciao!
Fab
Dalla quantità di commenti si vede che il reddito passivo è un argomento di grande interesse e credo ancora di più oggi, dove le tasse sulle rendite sono inferiori a quelle per creare un’attività!
Creare un’attività offline oggi è diventato molto più difficile. Al contrario, è diventato veramente facile creare un’attività online.
E parlando di futuro, credo che questo divario andrà presto scomparendo, con la sempre maggiore diffusione di internet. Quindi è ancora un buon momento per sfruttare l’onda di crescita di internet, ma non so per quanto lo sarà ancora.
Grandi commenti a questo post! Mi è piaciuto molto il discorso sulla collaborative consumption e credo anch’io che questo sia il futuro.
Tornando a passioni e rendite, colgo l’occasione per stabilire il mio obiettivo: pubblicare il mio prossimo ebook entro il 30 gennaio 2013 e generare un reddito di almeno 100 € al mese. Fair enough ;)
come essere certi, consapevoli che è quella la tua vera passione?e come trovare la strada x realizzarla?
Sei un grande! Scrivi veramente bene. Non annoi mai,e soprattutto fai ridere =D
Ciao Andrea,
ma sei mancino?
No. Come mai questa domanda?
Per il tipo di scrittura che si vede nel foglio, mi incuriosiva il fatto che una persona come te, poteva essere mancino. Così come lo sono tante persone di successo ;). Vabbè come non detto.
Ciao, io ho scritto e pubblicato tre libri, questa è la mia passione e mi piace moltissimo, e mi riesce bene senza fatica..
Ma in due anni ho venduto solo due copie, e ho “guadagnato” meno di un euro. :((((((
come posso fare????
grazie.
Ciao Hanyun,
in questo articolo c’è un immagine molto chiara: il cuore che si interseca con il cerchio.
Non basta far leva sulle proprie passioni ed i propri talenti per creare un reddito passivo, serve creare valore per una nicchia abbastanza grande di persone (in realtà anche 1.000 fan affezionati possono darti di che vivere) soddisfando i loro bisogni. Io non conosco le tue opere e non mi permetterei mai di giudicare il lavoro altrui, ma se scrivi libri che non servono a nulla o il cui messaggio non arriva a nessuno, le tue passioni sono inutili, o perlomeno non genereranno mai reddito passivo.
Perdona la schiettezza, ma questo punto deve essere chiaro: non basta essere tifosi sfegatati di calcio per guadagnare quello che guadagna Messi…
çiao Andrea, ti ringrazio molto per la risposta. Io sçrivo romanzi. Non sono manuali, quindi non sono di utilità pratiça, ma penso çhe ançhe i romanzi abbiano un qualçhe valore, çome svago e çome momento di relax. Il problema è çhe non vengono letti perçhè troppo poçhi ne çonosçano l’esistenza, nonostante tutto il tempo çhe dediço a promuoverli e farli çonosçere:(
Io çapirei di piu se li leggessero in dieçimila e façessero una reçensione negativa, perçhè almeno saprei çhe li hanno letti, giudiçati, e non sono piaçiuti, e questo serve a çresçere e migliorare.
Ma inveçe, appunto perçhè la gente ne ignora l’esistenza, nonostante i miei blog e link vari, risulta diffiçile per me çapire se piaççiono o no, çome migliorare, eçç.
Grazie ançora per la risposta, per me è uno spunto ulteriore di riflessione.
un saluto
Hanyun
ho letto tutti i commenti e devo fare i miei complimenti ad Andrea perchè in questo blog c’è molta qualità, ne sono venuto a conoscenza perchè ogni tanto chiedo a google come fare soldi e devo dire che ho trovato molto di più ;)
Ti ringrazio molto Alessandro.
Sì effettivamente sono andato a curiosare anche io i risultati che restituisce google con la keyword “come fare soldi”… gran parte sono truffe o link legati al trading.
Peccato, credo che la crescita finanziaria trattata in modo completo, senza facili illusioni, sia un argomento molto interessante.
Andrea.
alla fine siamo nel 2013 qualcuno dei commentatori 2012 ha centrato gli obiettivi di reddito passivo? io qualcosa ho fatto: comprato a 71 venduto a 108, parlo di case. se qualcuno si vuole unire andrea lasciagli pure la mia mail! thanks
Ciao,posso sapere come hai fatto? :)
ciao, intendi in dettaglio? ho acquistato bene ed ho avuto margine per la vendita. nella mia strategia ci hanno guadagnato tutti. se vuoi maggiori informazioni chiedi pure.. vorrei replicarlo ma coinvolgendo altri partners.
Ciao Andrea,
mi fa piacere che esistano persone che, oltre a pensarla come, hanno messo in chiaro questo nuovo modo di vedere le cose e trovano la loro passione nel diffonderlo al resto del mondo.
Voglio brevemente condividere la mia esperienza:
Sono stato impiegato, come dipendente a tempo indeterminato, capo-tecnico (quindi anche buona paga), in un ufficio di un ente pseudo-statale moooolto grosso, che per correttezza non voglio citare.
Ci sono stato 5 anni e mezzo e, nonostante brevi periodi in cui ne traevo soddsfazione anche se lavoravo più ore dell’orologio, per il resto ho soltanto accumulato insoddisfazione e frustrazione, continuando a coltivare in parallelo le mie passioni, senza ovviamente farle fruttare.
Un giorno ho deciso di lasciare tutto.
Ho cominciato investendo il mio tempo in un’attività in proprio, sempre legata all’ambito tecnico/tecnologico; i risultati erano buoni ma dopo 3 mesi capii che non era nemmeno quello il settore per cui ero portato.
Quindi in vena di darci un taglio e vivere almeno per un po’ la vita con tutte le cose che mi piacciono e senza preoccupazioni, decisi di dare libero sfogo alle mie passioni, senza pensare ai soldi, al lavoro, all’occupazione.
Ho quindi ricominciato a cantare e suonare, mettendo in piedi un duo con un amico, e a ballare, prendendo qualche lezione e buttandomi in pista senza esitazione. Daltronde se c’è una cosa che veramente mi viene naturale è proprio quella!
Bene… qualcuno mi deve dell’incosciente… e ora?
Ora, a distanza di un anno e mezzo mi mantengo con questi due lavori:
– musicista (a matrimoni, feste, serate nei locali)
– insegnante di balli caraibici
E nel frattempo? Forse è stata proprio l’onda positiva del mio “non preoccuparmi” o forse semplicemente parecchia fortuna.. ma mi sono trovato nella situazione di vivere con un coinquilino che, forse sentendosi in debito per una cortesia fattagli tempo prima e per le attenzioni che bene o male pochi gli dedicavano, mi è venuto in contro pagando completamente l’affitto e lasciando a me solo qualche spesa.
Ho ricevuto soldi di alcuni lavori eseguiti tempo addietro.
Ho colto al volo tutte le piccole occasioni di lavoro, anche solo stagionali che nel frattempo mi sono capitate: breve periodo in una ditta di distribuzione alimentari, lavori vari da fonico, qualche sito web costruito, qualche soldino dai primi corsi di ballo che ho cercato di organizzare.
Insomma.. oggi sono qui; vivo facendo quello che più mi piace, ho molto tempo libero. E’ vero che non guadagno grandi cifre per ora e che devo lottare per mantenere i clienti e attirarne di nuovi. Ma è anche vero che l’attività che faccio è destinata a crescere per via del passaparola positivo. Perchè positivo? Ma semplice, perchè ora nella vita sto facendo quello che mi è sempre piaciuto fare, quello che mi è sempre riuscito meglio, quindi per forza di cose il mio lavoro viene apprezzato.
Spero di essere anch’io, come te, un esempio per tutti quelli che voglio smettere di fare la corsa del topo.
Intanto i miei complimenti per quello che tu sei riuscito a mettere in piedi.
Buona fortuna per tutto!!! Ciao.
Grazie Andrea,
sono un giovane dj / producer di musica house e altri generi, e sono ben considerato da chi mi ascolta.
Sto vivendo una situazione non facile, perchè i miei genitori non credono abbastanza nelle mie potenzialità e in ciò che voglio fare della mia vita.
Dopo aver letto pagine e pagine dei tuoi consigli, mi sono reso conto che mi hai aperto gli occhi..
Ho visto finalmente dire da qualcuno ciò che io ho da sempre pensato, ovvero la corsa del topo.
Bisogna seriamente riflettere su tutto questo! La vita va vissuta e per farlo bisogna avere uno scopo!
Adesso so cosa farne della mia..
Grazie Andrea, grazie davvero :)
So che un giorno dovrò cercarti per ringraziarti di persona ahahah
Ciao Banto,
in bocca al lupo per la TUA carriera (non quella scelta da qualcun altro).
Andrea.
Ciao Andrea!
Vorrei farti una domanda per quanto riguarda la parte tecnica della realizzazione del tuo blog! Hai detto che hai ritenuto tempo sprecato la parte di apprendimento di WordPress e in generale la parte tecnica durante i tuoi primi approcci, e hai consigliato Cerchia Ristretta.
Potresti approfondire questo punto? Come mai lo consideri sprecato? Te lo chiedo perché anch’io sto cercando di realizzare un mio progetto tramite un sito, e anch’io pensavo di approfondire questi argomenti per conto mio. Quindi se dici che è stato un po’ tempo perso, mi viene qualche dubbio!
Ciao Artiom,
lì il messaggio è molto semplice: o fai tutto da solo a gratise e quindi devi metterci il tuo tempo ed il tuo impegno, oppure segui per un periodo corsi come Cerchia Ristretta e acceleri la tua curva di apprendimento. Nella mia esperienza, questo vale un po’ in tutti i campi. Dipende molto dai tuoi obiettivi: se hai molto tempo e voglia di imparare determinati aspetti tecnici: scegli la via dell’autodidatta. Se preferisci un percorso guidato ed accelerato, scegli servizi come Cerchia Ristretta.
Andrea.
Ciao Andrea,complimenti per l’ articolo .Volevo chiederti , se era possibile qualche informazione seria e dettagliata riguardo l’apertura di un sito per un’ azienda,magari con un blog/forum (per discussioni).Ho cercato molto su internet ma non ho trovato quello che cercavo. In pratica so poco e niente su l’ argomento e le ricerche che ho fatto non hanno portato a nulla. Magari mi indirizzi nella ricerca, perchè ho letto un sacco di “fregnacce”:)…grazie in anticipo e buon lavoro
Ciao Tony,
io per il blog utilizzo la piattaforma WordPress. Se non erro, esistono dei plugin per questa piattaforma che ti permettono di creare anche dei forum. Se così fosse, andrei verso questa direzione, perché WordPress ti consente una facilità di gestione notevole.
Andrea.
Ciao Tony,
per avere ulteriori risorse di qualità riguardo un blog aziendale, ti consiglio http://www.bloginazienda.com/ di Alessandro Cosimetti
ciao
Alexander
Ciao Andrea,
ho ricevuto due notifiche di aggiornamento su questo tuo articolo e ho notato che tutti i mei post su questo articolo ( e quindi presumo anche tutti gli altri miei post su altri tuoi articoli ) in cui segnalavo anche dei link utili e interessanti sull’argomento sono stati cancellati!!
Bastava dirlo chiaramente in partenza:
” L’autore si riserva di cambiare il design del suo blog e tutti i tuoi commenti potranno essere cancellati definitivamente”
Ergo, a saperlo prima non avrei mai perso neanche mezzo minuto a commentare!!
Buon fine settimana.
Fab
PS una tecnica di marketing moolto renziana..!!
Come non detto!!
Ora rivedo alcuni miei commenti!
Prima non ne vedevo neanche uno!
Diciamo che il nuovo format del tuo Blog fa i capricci!!
Ciao!
Fab
Ciao Fab,
ti confermo quanto detto qualche giorno fa: non cancello commenti. Nel nuovo layout, per evitare pagine lunghe chilometri, vengono mostrati solo i primi 5 commenti (e le relative risposte), è poi sufficiente cliccare il pulsantino “mostra altri” per leggere l’intera discussione. Come potrai verificare i tuoi commenti sono tutti i lì e ne approfitto per ringraziarti dei contributi a questo post. Nessun capriccio, solo una scelta stilistica per consentire una maggior fruibilità delle pagine.
Buon finesettimana.
Ciao Andrea,
avevo già recepito, infatti ti ho scritto subito un secondo post a tale proposito!!
Diciamo che ieri sera ho fatto tardi e stamattina essendomi alzato presto come al solito, l’attenzione non era ai massimi livelli!!
Capita!!
Conclusione, è ufficiale:
L’Ing. Andrea Giuliodori non fa marketing manipolativo di stampo renziano, alla barack obama, sfruttando tools manipolativi di PNL avanzata, ecc..!!
Gli piacerebbe farlo per fare più soldi ma si astiene virtuosamente dal farlo e risponde con fair play a chi mette in dubbio ( o perchè va di fretta o perchè malizioso ) le sue buone intenzioni !!
Ciao!
Fab
Sul fare più soldi utilizzando marketing manipolativo (o PNL) non sono d’accordissimo: forse nel breve periodo, ma alla lunga lo trovo controproducente. Internet è trasparenza: un lettore lo freghi una volta, due volte, ma alla terza ti manda a cagare e in più lo racconta ad altri 30 amici che sei uno di cui non ci si può fidare. Sì, indubbiamente, adottando determinate tecniche e magari facendo marketing più spinto dei miei prodotti potrei guadagnare di più, ma probabilmente perderei quei lettori che oggi condividono il blog con amici, parenti e conoscenti: ecco, per me questo sarebbe un “costo” inaccettabile.
Alla prossima Fab.
Andrea.
Diciamo che sei ancora un bravo ragazzuolo anche se ogni tanto il tuo lato oscuro ( ovviamente piccolo! ) è attratto da personaggi famelici e spietati come il “Lupo di Wall Street”, “Gordon Gekko”, ecc..!!
Ciao!
Fab
Grazie Andrea, e grazie Alexander per la vostra disponibilità
a presto Tony
Ciao Andrea,
Ottimo articolo, anche io ho sempre pensato che ognuno debba sfruttare al massimo
le proprie passioni per guadagnare con un blog.
Ma forse il successo di un blog può dipendere anche da quante persone hanno la tua stessa passione,che ne pensi?
Per esempio io sono un super-appassionato degli USA e tutto ciò che li riguarda,
non ho ancora aperto un blog a riguardo perchè penso non ci siano tanti appassionati riguardo questo argomento, mentre per la crescita personale,come guadagnare online ecc… di lettori e clienti se ne trovano tanti tanti, perchè la gente ha bisogno.
Sbaglio o secondo te anche con blog del genere si possono trovare lettori?
Magari in futuro potrei vendere delle guide a poco prezzo e guadagnare dalle affiliazioni con i tour operator di ricerca voli e hotel ecc..
Se invece facessi un blog sui viaggi in generale per attirare più gente? Forse sarebbe uno sbaglio, visto che la mia passione è concentrata sugli Stati Uniti e finirei per scrivere articoli sulla Turchia o l’Egitto controvoglia…..
Cosa ne pensi?
grazie!
CIAO!
P.S.
Con google chrome non si vedono i pulsanti qui sotto “notificami commenti….” e “facebook”
ahahahah ho riso un sacco e continuo a ridere!
prima di tutto per:”smanettone”…credo sia la caratteristica fondamentale :P
e poi sembrava che nel post tu avessi scritto ciò che ho vissuto/pensato…molto paranormal.
Ciao Andrea,
come mi ha suggerito ho scaricato APP e ti ringrazio perchè non solo è una guida eccezionale, ma lo è tutto il tuo lavoro, il tuo blog! Grazie davvero.
Non so se essere più grata a te, o a Ilaria Cardani che mi ha portato a “conoscerti”!
Il mio unico rammarico è non avervi incontrato prima, avrei perso molto meno tempo a crogiolarmi nella bambagia dei miei fallimenti.. era proprio quello di cui avevo bisogno e che cercavo da anni!
Metodi e strategie concrete per realizzare i propri obbiettivi.
A dir la verità sono appassionata da anni di sviluppo personale e metodi per sfruttare la nostra mente e tanti anni fa ho seguito corsi di Dinamica Mentale e fatto Creatività con Carmen Meo Fiorot (autrice di “Pensiero positivo” e “Dai che ce la fai”) una donna straordinaria che ha fatto delle sue sofferenze un esempio di riscatto alla vita; e lei stessa non si capacitava di come io potessi perdermi in un bicchiere d’acqua con tutte le mie capacità e talento.
Ma grazie a te ora ho proprio capito l’anello mancante, come fare:
a) per scegliere un obbiettivo
b) per portarlo avanti
c) per non scoraggiarsi davanti agli errori e ai fallimenti
d) non fare confusione!!!!
GRAZIE!!!!!
P.S sentirete presto parlare di me.. hahah sembra una minaccia ;)
Articolo molto interessante soprattutto perché per me capita proprio ‘a fagiolo’! Non avevo mai pensato alla possibilità di aprire un blog tutto mio, dove affrontare argomenti che mi interessano, eppure seguo spesso blogs (soprattutto quello di Ilaria Cardani) e da pochissimo tempo il tuo!!! Devo solo capire come strutturarlo e lo farò senz’altro! Grazie per l’ideal illuminante! :) :)
Creo una fonte di reddito che mi frutti almeno 100 euro al mese entro il 31 dicembre 2015. Mi impegno inoltre a percepire almeno UNA mensilità di quelle che mi sono ripromesso.
Come è finita?
Ottimo! Una piccola domanda – ma come hai creato il blog, io ne ho uno su blogger ma potrà essere efficace o bisogna comprarne uno? Grazie…
Ciao Irina, dipende da quanto scrivi e quanti visitatori hai.. Personalmente ho 6 blogs, di cui solo uno a pagamento… ma e’ quello con piu visitatori.. Se non sei sicura del investimento, nel frattempo scrivi scrivi e scrivi… Buona fortuna! :)
Ciao Zeta! Direi che sono ancora all’inizio e grazie dei consigli!| Sapresti suggerirmi qualcuno dei tuoi blog?
Of course! Quello a pagamento e’ su SquareSpace. io non son molto programmatrice html etc, e squarespace e’ piu semplice di WordPress… Anche se mi son dovuta far aiutare ad iniziarlo… (Figurati se l’avessi iniziato su WordPress… sarei gia’ depressa!). Per scrivere il TOP gratis e’ Blogger (di google. Devi avere un’email gmail..se non ce l’hai lo fai in 2 minuti). blogger e’ semplice e gratis. Ottimo per scirvere. Se invece ti piace dividere foto con testi corti allora Tumblr. Foto solo Instagram o pintarest. Sappi che pero’ io sono una principiantissima!!! Io ho iniziato solo a gennaio… Ma mi son appassionata subiitissimo e dopo 3 settimane avevo gia acquistato il mio blog su sqaurespace/// (Tornassi indietro asp un po a pagarlo… non avevo tutta questa fretta.. Potevo benissimo continuare su blogger…almeno ero concentrata sulla scrittura e non ad imparare come usare la piattaforma). Sappi che lo puoi facilmente importare se decudi di cambiare “compagnia” di piattaforma lo fai in minuti.Spero esserti stata di aiuto! CIao Irina!
Grazie Zeta, purtroppo blogger blocca sempre il mio blog e non so come risolvere. Comunque mi piacerebbe conoscere il tuo blog
Oh no… immagino come sia frustante! Ti mando quello di cui son piu orgogliosa… ZetaFirst.com la parte in italiano e’ in letargo,,,ma inizio ad implementarla prestto. E il tuo blog? :) CIao!
Ciao! Brava, te ne intendi anche di inglese! Il mio sito è [edited] ma ho pubblicato solo due post finora perché comunque sto andando piano per mancanza di tempo e perché ancora mi sto studiando la struttura del sito per imparare ad usarlo meglio
non vedo il nome del tuo sito… Ho trovato anche Jimdo e Weebly ..molto piu semplici di squaresoace (ma piu belli di blogger)… Siccome son giorni che non scrivo un post, procrastino aprendo siti web alla carlona… Fossi in te gli darei un’occhiata. Hanno entrambi possibilita della versione gratis. Se ti piace e vuoi un tuo dominio puoi upgradarti. Good luck!
Ciao! Super felicsiima di aver trovato il tuo blog! sei in gamba ragazzo!
E se non ho nessuna passione? Se non mi viene nessuna idea brillate per creare qualcuno per cui gli altri siano disposti a pagare? non mi resta che arrendermi alla corsa del topo?
Assurdo, riesci a dare una risposta in un articolo, quando la domanda mi è appena passata per la mente.
grazie
Ciao Andrea, innanzitutto grazie. Sia Start! che APP! mi stanno aiutando molto a stare meglio.
Io fondamentalmente ho un problema: ho tante passioni e sinceramente nn saprei quale scegliere per trasformarla in una fonte di guadagno. Come posso fare?
Grazie ancora
PS. Mi sono bbloccato sul metodo VOA: avresti qualche consiglio utile per aiutarmi a “sbloccarmi”?
Sì, tu hai paura di scegliere: se necessario, per scegliere tra passioni che per te sono tutte sullo stesso piano, lancia una monetina Matteo. Le scelte sono importanti, ma ciò che facciamo dopo, ovvero l’esecuzione che conta davvero.
Grazie mille del consiglio Andrea. Spero che la sorte mi consenta di scegliere la giusta passione per completare il mio obiettivo.
Ti auguro un buon inizio di settimana e una serena giornata!
Matteo
Ciao
Visito un prestito tra sito serio individuo in tutto il mondo e ho conosciuto una grande signora, dal nome della signorina perez che aiuta le persone e che ha concesso un prestito di €50.000 devo ripagare in 3 anni con molto basso interesse da parte sua o del 3% su tutta la durata del prestito e lì la mattina successiva Ho ricevuto i soldi senza protocollo. Bisogno per credito personale, la banca si rifiuta di concedere il prestito, siete nella necessità di affrontare il problema e si stringe soddisfatti ma attenzione a voi che non rimborsare i prestiti. . Ecco la sua e-mail: violettaperez5@gmail.com
complimenti vivissimi… ma quindi secondo te avendo da poco concluso un master in web design e occupandomi nel tempo libero di assistenza tecnica (PASSIONI) come potrei redditivizzarle?
io sono musicante, late starter, professionista ma non giovanissima o talento precoce…nelle orchestre lavoro ma non in modo continuativo,condizione oggi comune, ho una piccola rendita da immobili ma io voglio incrementare il lavoro di suonatrice riproponendomi per eventi…in Italia la gente non investe in musicisti classici per feste se non nelle grandi città, e infatti quando vi vivevo in pianta stabile avevo più riscontro ma in compenso vivevo in luoghi che mi creavano disagio e a prezzi esosi e per me ora è importante curare la mia casa di famiglia e vivere in un bel contesto….per me non sarà un reddito passivo ma un incremento del lavoro…attivo giusto Andrea? Trovare una idea originale o un canale orignale per propormi alcune stagioni in determinati contesti…giusto??? Perdo tempo se ancora ho voglia di studiare un mazzo per prepararmi a concorsi dove privilegiano quelli più giovani a parità di livello? Non riesco a farne a meno, ma nella vita ho obiettivi precisi e voglio i risultati
Lucido e chiarissimo… della serie “da ora in poi niente scuse”!
Ma il merito è tuo … o di chi scrive in corsivo? ;))
Ho trovato similitudini in un concetto giapponese chiamato “Ikigai” che significa “Una ragione per essere”.
Tutti, secondo i Giapponesi, hanno un Ikigai.
Trovarlo richiede una ricerca profonda e spesso lunga di sé.
Grazie per ispirarmi come sempre, Andrea! https://uploads.disquscdn.com/images/ace095af398028130bc64ca8e7e140b8253c2c0de3ae4b09bb5a8c1208b30699.jpg
Articolo molto interessante. Ne ho già letti diversi in questo blog… Ma, e se io non sapessi cosa sono brava a fare? So di avere lo spirito e l’energia per poter aprire qualcosa di mio un giorno, ma come faccio a capire qual è il mio talento? Situazione difficile
Devi necessariamente sperimentare Majlinda!
Ciao Andrea
Troppo semplicistici i tuoi consigli. probabilmente chi non trova la propria strada non sa riconoscere le proprie passioni. Oppure le passioni di alcuni non sono cose concrete come “scrivere” o “acconciare capelli”. Ti ringrazio comunque per la tua condivisione, e complimenti per esser riuscito a mettere sù questo blog
Ciao Andre, grazie per il tuo articolo. Non voglio essere presuntuoso, ma sono riuscito a capire bene quali siano le mie passioni. Ma quali sono i Bisogni del mondo? Se puoi, rispondimi, buone cose.
Caro Domenico, questo sta a te scoprirlo: esistono milioni di bisogni latenti e la bravura di un imprenditore sta nel saperli far emergere e soddisfare.
Buonasera,
sono nuova qui, ma le faccio i mie complimenti, ciò che scrive è interessante e terapeutico. Grazie.
Le volevo chiedere che cosa intende esattamente per “lavoro/guadagno passivo”… a me vengono in mente le soluzioni di networking, ma credo lei intenda altro. Mi potrebbero illuminare a riguardo?
Grazie!
Il network marketing di passivo ha veramente poco: il 99% dei networker non realizza guadagni o ne realizza di poche centinaia di €. Chi riesce a guadagnare e a costruirsi un suo “network” appunto, deve comunque manutenerlo continuamente, altrimenti, nell’arco di 2-3 anni scompare completamente.
Online è possibile costruirsi delle rendite passive più interessanti, ma la rendita passiva per definizione è quella derivante da investimenti finanziari.
Se la produzione dovesse diventare tutta automatizzata, coloro che vi lavoravano prima che fine farebbero?
Farebbero tutti i motivatori?
Ricordo che in Italia esiste un mercato delle eccellenze i cui prodotti vengono sfornati “a mano”, senza l’ausilio di robot.
Produrre di più per far cosa? Consumare di più? Quindi inquinare.
Va ripensata la società e sradicata la filosofia del consumismo.
Creo una fonte di reddito passivo, sulla base della mia passione per la cucina, entro la fine del 2023, in lingua inglese, che generi un reddito passivo di 2000 € al mese fino al 2028