Una semplice tecnica per imparare a studiare meno, studiando meglio.
“Imparare significa crescere, e le nostre menti, a differenza dei nostri corpi continuano a crescere fintantoché continuiamo a vivere”.
Mortimer J. Adler.
Recentemente una lettrice mi ha contattato chiedendomi come poter studiare 800 pagine in 2 giorni. Indovina cosa le ho risposto?
Beh, prima le ho fatto un piccolo cazziatone: affrontare lo studio seriamente significa sapersi organizzare, significa avere un metodo di studio efficace, ma soprattutto significa dimostrare maturità, preparando i propri esami nei tempi giusti. Le emergenze capitano, ma non possono essere la norma.
Si vabbè Andre, mi sembri mio padre! Continui a farmi predicozzi o pensi di darmi qualche dritta utile per preparare 800 pagine in 24h?!
Dopo la bella paternale ho suggerito alla lettrice quella che considero la migliore tecnica per imparare a studiare meno, studiando meglio, ovvero la tecnica della piramide.
…ecco, mancava solo Tutankhamon in questo Blog!!!
Il principio di Pareto applicato allo studio
Scommetto che hai già sentito parlare del principio di Pareto?
Vilfredo Pareto è stato un economista italiano che è vissuto nel XIX secolo ed è oggi riconosciuto a livello mondiale per l’omonimo principio, il principio di Pareto per l’appunto. Tale principio, anche noto come “La regola 80/20”, ha un’applicabilità universale ed afferma che…
“Il 20% delle cause, produce l’80% dei risultati”
In altre parole, per ottenere l’80% del tuo obiettivo, dovrai innanzitutto concentrarti sul 20% delle azioni più importanti che ti permetteranno di raggiungerlo.
Si, Andre’, il principio di Pareto lo conoscono anche i bambini delle elementari, ma che c’azzecca con lo studio e soprattutto con le piramidi?!
Se dovessimo applicare il principio di Pareto allo studio, avremmo qualcosa di questo genere: per superare un esame con 24 (80% di un bel 30), dobbiamo studiare almeno il 20% del materiale.
Certo, le cifre possono cambiare un pochino da esame ad esame, ma il principio è ancora valido: quando dobbiamo preparare un esame, la strategia più efficace è quella di concentrarsi innanzitutto su quel (generalmente poco) materiale davvero importante. Ed è qui che entra in gioco la piramide…
La piramide dello studio
Qualsiasi testo universitario, libro ed in generale contenuto informativo ha una precisa struttura, che richiama le piramidi degli antichi egizi, la possiamo definire la piramide dello studio:
Nella piramide dello studio possiamo individuare 4 tipologie di informazioni:
- I concetti chiave. Sono in cima alla piramide e rappresentano in assoluto le informazioni più importanti da studiare e memorizzare. Generalmente sono pochi e facilmente individuabili. Se non sei in grado di ricordarli difficilmente otterrai un 18.
- I concetti secondari. Vengono subito dopo i concetti chiave e servono generalmente ad approfondirli, aggiungendo elementi rilevanti ma non essenziali per la loro comprensione. Questi concetti vanno studiati con attenzione, perché servono a dare corpo e sostanza ai concetti chiave.
- Le informazioni di contorno. Arricchiscono la trattazione dei diversi argomenti; in alcuni casi sono esempi o casi di studio che servono a fissare meglio i concetti chiave ed i concetti secondari. Ricordarli durante l’esame ti garantisce il 30 e lode.
- Il rumore di fondo. Sono informazioni duplicate, ripetizioni o semplici giri di parole. Fanno “volume” e non servono ad una cippa lippa! Motivo per cui sono sul gradino più basso della nostra piramide.
Che si tratti di studio, lavoro o passione, sappi che qualsiasi contenuto informativo segue, bene o male, questa struttura. Anzi, più la struttura è messa in evidenza dall’autore più ti sarà facile lo studio e l’apprendimento.
Ok, mi piace come hai schematizzato questi concetti… però non mi hai ancora detto come imparare a studiare con ‘sta piramide!
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La tecnica della piramide
La tecnica della piramide è un metodo efficace che ti permette di imparare a studiare meno, studiando meglio. Insomma, con questa tecnica potrai imparare a studiare EfficaceMente.
Quando il tempo scarseggia ed i giorni per preparare il prossimo esame si contano sulle dita di una mano, devi applicare una sorta di triage medico, concentrandoti sui concetti chiave e secondari, ed eliminando quante più informazioni di contorno e rumore di fondo possibile.
Ecco quindi come applicare la tecnica della piramide in 6 semplici passi:
- Individua i concetti chiave ed i concetti secondari. La piramide di studio non serve a nulla se non sei in grado di individuare rapidamente concetti chiave e concetti secondari, ma fortunatamente c’è una soluzione anche per questo. I concetti chiave si trovano spesso nei titoli dei capitoli e delle sotto-sezioni; un ottimo posto da cui iniziare a cercare è l’indice del libro. Tra gli altri trucchetti per individuare i concetti chiave, ma soprattutto i concetti secondari, vi è quello di, leggere il primo e l’ultimo paragrafo di una sezione, individuare le frasi con parole in grassetto o in corsivo, leggere l’intestazione degli elenchi puntati, etc.
- Prepara le mappe concettuali. Ogni volta che individui un concetto chiave o un concetto secondario segnatelo in un foglio, o ancor meglio inizia a strutturare la tua mappa concettuale, seguendo le istruzioni di questo articolo.
- Leggi le informazioni di contorno. Aver individuato i concetti chiave ed i concetti secondari ti aiuterà a strutturare da subito l’informazione, facilitandone così la memorizzazione. Inoltre, una volta creati i “contenitori di riferimento” potrai facilmente riempirli con una semplice lettura delle informazioni di contorno, ovvero quelle informazioni che ti garantiranno il 30 e lode.
- Applica tecniche di lettura veloce per il rumore di fondo. Abbiamo infine il rumore di fondo che, come detto, rappresenta informazioni duplicate, ridondanti o semplicemente inutili. Il rumore di fondo si trova generalmente nei paragrafi centrali di una sezione o in sezioni secondarie di approfondimento. In questo caso, il mio consiglio è quello di (1) saltare a pie’ pari la lettura di queste parti o (2) se la cosa ti fa stare più tranquillo, applicare tecniche di lettura veloce per scorrere rapidamente questo materiale.
- Ripassa le mappe concettuali. Con la lettura rapida del così detto rumore di fondo, termina la fase di apprendimento ed inizia quella di ripasso. In questa fase dovrai concentrarti sulle sole mappe concettuali, andando a rileggere il materiale solo nel caso non ti siano chiari determinati concetti.
- Conquista il tuo regno di Egitto. Se avrai seguito queste semplici regole, non ti rimarrà che conquistare il tuo Egitto, ma mi raccomando, niente geroglifici in caso di esame scritto! ;-)
Allora… che ne pensi?
Ho scritto questo articolo per 2 motivi: (a) la sessione di esami universitari è alle porte e sempre più lettori hanno bisogno di tecniche di studio rapide ed efficaci. (b) Volevo farti toccare con mano una delle decine di tecniche di apprendimento che sono alla base del nuovo metodo di studio che ti insegna a preparare il doppio degli esami in metà del tempo: il Metodo Sm2 (Studia meno, Studia meglio).
Foto di Swamibu
Sei un genio! <3
Sai che ormai devo farti una statua per tutte le volte che mi hai aiutato, vero? XD
Bacio a te, Andrè!
Ahahaha, grazie Antonio!
Buona giornata.
Andrea.
Adoro il tuo blog!!!! Sei bravissimo! e fidati che non sono complimenti gratuiti tanto per….. :-)
Ti ringrazio Manuela.
adesso neanche i complimenti sono più gratuiti?! e poi rompono le scatole a me se metto in vendita una guida dopo aver pubblicato 270 articoli gratis… eh… XD
A presto!
Andrea.
:-) :-) :-)
Bravo! Abbraccio da Brasile! ??
Questo articolo è da 30… davvero pratico per gli studenti come me, e se anche ribadisce concetti alla portata di tutti: 1) è sempre confortante vederli ribaditi da chi (in fin dei conti) ne sa; 2) in questo periodo di esami, per chi come me perde la motivazione e vorrebbe solo starsene a casa al prossimo esame, è un buon modo per dire DAI! INFONDO STUDIARE NON è COSI DIFFICILE COME MI SEMBRA ORA, BASTA SEMPLIFICARE… Andre sei uno di noi e prima o poi ti offriremo una pizza:)
E non so se l’ho già detto (si, ma lo ridico): questo articolo “spacca”.
Grazie Michael!
scusa ma… la lode?! ;-)
per quanto riguarda i concetti espressi nell’articolo, il buon vecchio Confucio diceva:
“La vita è semplice, siamo noi che ci ostiniamo a complicarla.”
Eh, è un po’ che l’idea mi ronza in testa, prima o poi dobbiamo organizzare un aperitivo o una pizzata ;-)
A presto,
Andrea.
Ho grandissima stima per il mitico Vilfredo (e per te XD!!!)!!!!
Vilfredo ROCKS! ;-)
Utilissimo articolo per me che sono di maturità :D , aspetto la tua prossima guida che all’università mi sarà indispensabile! ;)
Ciao Luciano, l’idea di rimandare la pubblicazione di “Studia Meglio, Studia Meno” ad inizio settembre è legata anche a quanto hai appena scritto.
All’interno della guida sono presenti come al solito tecniche molto pratiche e di immediata applicazione, ma non voglio che passi l’idea che per superare gli esami servano solo trucchetti.
Pubblicarla a ridosso del periodo di esami avrebbe dato questa idea.
Nella guida invece sto cercando di fornire un approccio, passami il termine, “olistico” allo studio che va dalle tecniche di memorizzazione più avanzate al time management per lo studente, dalla motivazione allo studio alle migliori tecniche di lettura ed apprendimento rapido.
A presto,
Andrea.
e questo non me lo lascio sfuggire, ho proprio 10 giorni tra un appello e l’ altro, quindi…”provare per credere!”. Ti farò sapere, ma comunque sono sempre dritte utilissime…30 e lode!!
Grazie Fede,
si fammi sapere. A me adottare questo approccio è servito molto all’univ.
Andrea.
è una tecnica che non conoscevo, e la metto subito in pratica ;)…Grande Andrea. aspettiamo la guida completa ;).
Grazie a te del commento Daniele,
fammi sapere come va.
Andrea.
Bella l’idea della piramide… Utile “ripasso” anche per me che non ho mai studiato in vita mia ;) ;) e che adesso mi trovo dall’altra parte, cioè dalla parte di chi deve fornire contenuti in modo efficace :) :).
Le 80 pagine all’inizio dell’articolo sono un refuso (lo si capisce dalla precisazione di poche righe dopo): 80 pagine in due giorni mi sembrano un obiettivo di minima.
800 invece, come dici tu in modo elegante, sono pura follia: complimenti al’audacia della lettrice che ti ha contattato chiedendoti comunque lumi su come provarci…
Ops, corretto, grazie Ilaria.
Penso che sei un grande! :)
Grande artiolo e ottime dritte da tenere presente e da applicare in tantissime situazioni.
Grazie Lorenzo,
detto da un lettore “storico” di EfficaceMente è sempre un piacere.
A presto,
Andrea.
Complimenti, tecnica spiegata benissimo!
E’ sicuramente valida nei casi in cui si abbia poco tempo e si debba assolutamente passare l’esame, indipendetemente dal voto.
Non la ritengo applicabile a tutte le materie, per esempio, nello studio del diritto raramente esiste il “rumore di fondo”, in genere viene chiesto tutto il libro, note comprese..e non saperle può creare seri problemi :)
Ciao Francesca, grazie del commento.
Ammetto di non aver mai aperto un libro di diritto, ma scommetto ad occhi chiusi che anche qui puoi applicare la struttura della piramide.
Penso al diritto civile:
– ci sono innanzitutto le diverse tematiche (persone e famiglie, successioni, proprietà, etc.)
– poi le leggi
– infine i commi
Potrei aver fatto errori madornali, perdona la mia ignoranza in materia, ma il messaggio che voglio passarti è che anche se non puoi “ignorare” il rumore di fondo, dare una struttura al tuo studio aiuta il tuo cervello alla memorizzazione. La nostra mente infatti ha bisogno di schemi a cui appigliarsi quando recupera le informazioni.
Grazie ancora del commento,
Andrea.
In effetti, l’esempio non calza a pennello però ho capito perfettamente quello che vuoi dire :D
Riflettendoci, i dubbi mi sono venuti perchè ho pensato all’esame più che al metodo di studio.Cioè, riconosco l’efficacia della tecnica della piramide, mi sorgono dubbi sul principio di Pareto. Da come hai strutturato l’articolo pare che vi sia una stretta connessione tra la piramide e i risultati all’esame..sotto questo aspetto, secondo me, ci sono troppe variabili che interferiscono: dalla tipologia d’esame alla stron..ehm simpatia del prof. Come ha già sottolineato qualcuno, ci sono esami, in particolare nelle facoltà umanistiche, in cui dimostrando di sapere i punti principali o al massimo secondari si arriva comunque alla sufficienza. Io che studio economia, mi sono spesso trovata in situazioni in cui al misero 18 non ci si arrivava nemmeno conoscendo il libro a menadito, per non parlare di esami open book (=libro e appunti consultabili)in cui si deve dimostrare di aver capito così bene la materia da essere in grado di fare ragionamenti avanzati.Scusa se mi sono dilungata, è che ultimamente quando leggo consigli sul metodo di studio mi sembrano tutti standardizzati o finalizzati solo a certe materie/tipologie di esame..Comunque cerco sempre di adattarli alle mie esigenze, magari farò una guida alternativa :D
L’esempio non calza ma si applica anche e soprattutto al diritto! Ad esempio leggere direttamente l’articolo è il modo migliore per fissare i concetti chiave e poi lo si deve commentare… Se ci sono degli esempi anche quelli bisogna ripetere bene e poi integrare. Spesso i libri sono troppo discorsivi e ripetitivi e leggendo direttamente i singoli articoli risulta più facile eliminare i rumori di fondo dopo la prima lettura….
Francesca basta inserire quelle che reputi rumori di fondo o note fondamentali nei concetti chiave. Te lo dico perché dopo aver studiato 5o 6 diritti all’ultimo ho utilizzato questo metodo ed è andato a gonfie vele :))).
Mi intriga molto la piramide dello studio, ottimo metodo Andrea, tutto sta nell’individuare i concetti chiave anche se con questa tecnica, secondo me, per materie nuove o complesse, può risultare un po’ difficile individuare i concetti chiave.
Anche io consiglio di utilizzare l’indice del libro per individuare i concetti più importanti, è la cosa migliore da fare sempre davanti ad un libro!
Grande Andrea, post sempre illuminanti! :-)
Ciao Gigi,
si, come hai giustamente evidenziato uno degli elementi chiave di questo metodo è quello di poter individuare velocemente e facilmente le diverse tipologie di info.
Oltre all’indice le altre aree che ho indicato sono quasi sempre zeppe di concetti primari e secondari. Se poi l’autore è particolarmente bravo utilizza sottotitoli etc.
Andrea.
ma tu sei un grande!!!! io l’anno prossimo farò il terzo anno di ragioneria e mi sa proprio che mi salverai la vita!!! :) ciaoooo
La vita proprio no, ma per quella studentesca spero di darti qualche consiglio utile ;-)
ottimo
grazie
Ottimo! Mi ci vuole proprio adesso che inizio gli esami!
800pagine mi sembra un po’ esagerato comunque! Facendo ingegneria (mi pare l’abbia fatto anche tu) con alcune materie dove vai a una velocità di 5-10 pagine all’ora mi ci vorrebbero giornate da 80 ore di studio e poi la storia del 20-80% mah.. magari per materie come storia, filosofia, arte, letteratura dove devi saper raccontare e improvvisare se necessario ma per quel che ho visto io dei libri di ingegneria se ho un libro di 300 pagine a parte qualche rara parte dove è discorsivo che di solito è solo all’inizio dei capitoli c’è un 70% buono di nozioni da sapere! D:
“eh ma il mio esame è diverso”
Questa è in assoluto la scusa dello studente più vecchia del mondo.
Anzi, a dir la verità, non è solo la scusa dello studente: quando dobbiamo affrontare un obiettivo, sprechiamo un sacco di energie a dimostrare che il nostro obiettivo/problema è diverso da tutti gli altri è più difficile e complicato!
Lo facciamo per diversi motivi:
– ci fa sentire speciali
– placa la nostra paura del fallimento (alla fine se falliamo possiamo scaricare la colpa sull’obiettivo/problema brutto e cattivo!)
– ci permette di procrastinare (se il nostro obiettivo/problema è tanto speciale, anche se ci danno una soluzione pratica, sicuramente non sarà applicabile, quindi dobbiamo rimandare finché non troveremo la soluzione “perfetta”).
Lezioncina di psicologia da 4 soldi a parte, non metto in dubbio che non tutti gli esami siano uguali. Ho frequentato ingegneria e ricordo di aver dato 1 esame opzionale a scienze sociali molto diverso dai classici esami di ingegneria (Analisi, Fisica, Macchine, etc.) eppure… il metodo della piramide mi è sempre tornato utile.
Spesso pensiamo di dover sapere a memoria tutto il libro, perché… abbiamo paura. Abbiamo paura di non essere all’altezza, abbiamo paura di non aver capito quali sono i concetti chiave, abbiamo paura che il prof. ci chieda quanti erano i peli del culo di Einstein! Ma solo quando abbiamo veramente interiorizzato una materia, riusciamo a capire che è tutto interconnesso e che ciò che dobbiamo veramente capire e ricordare sono pochi grandi concetti ed il resto lo possiamo facilmente ricostruire anche ragionando con il prof durante l’esame. Questo significa aver preparato un esame con i fiocchi. E poi… male che va possiamo sempre raccontare una supercazzola prematurata a destra ;-)
ottima risposta :)
Spero che questa non sia una risposta valida anche per il mio commento perchè in tal caso mi sa che non mi sono proprio spiegata.
Quando ancora studiavo usavo una tecnica del genere: individuavo le informazioni principali e cancellavo direttamente il rumore di fondo senza nemmeno leggerlo. Per questo mi sono sempre tornati utilissimi gli appunti e le dispense dei professori, sono fatte apposta per eliminare le parti inutili del libro.
E visto che non agognavo al 30, mi bastava e mi avanzava.
Grazie del commento Stefano.
Il concetto di piramide e triage sicuramente ci permette di andare al sodo e superare gli esami senza tanti fronzoli. Ma non vorrei passasse il messaggio che non bisogna ambire al 30, anzi. E soprattutto non vorrei passasse il messaggio che bisogna superare gli esami: gli esami bisogna apprenderli.
Il messaggio che gli esami vanno passati e non appresi è dovuto esclusivamente al nostro sistema universitario.
O almeno questa è la mia esperienza personale.
Purtroppo aggiungerei. :*D
Grazie per tutti i consigli.
In passato ho consultato spesso questo blog, ma non ho mai lasciato commenti. :)
Caro Roberto,
grazie per aver lasciato il tuo primo commento.
Si, concordo appieno: spesso quando suggerisco alcune tecniche di apprendimento rapido sono un po’ in conflitto. Ci tengo molto che passi la filosofia dell’apprendere per crescere e non dell’apprendere per… passare.
A causa della pessima connessione internet che c’è a casa mia (il che però è anche un bene così non mi distraggo inutilmente) non ho potuto leggere l’articolo prima ma non poteva capitare in un periodo migliore di questo ;) Davvero molto utile =) attendo con pazienza la tua nuova guida sullo studio a settembre.
Vero che però ci delizierai con qualche altro articolo riguardante questo tema prima di settembre?? =)
ciao, torno a studiare!!
Certo Chiara,
perché no? ;-)
Ciao Andrea,
complimenti, riesci a proporre argomenti che a volte sono un po pesanti con leggerezza e simpatia!
io amo le mappe mentali/concettuali e le ho utilizzate per studiare proprio come hai suggerito tu, nei
momenti in cui dovevo aumentarne l’effetto mnemonico (studiare un sacco di pagine per una verifica)
leggevo a voce alta la mappa e la registravo con l’iphone, cosi’ potevo ripassare anche mentre guidavo
e ho ancora le registrazioni!
chiaramente e’ inutile ripetere come dei pappagalli, ma se leggi il libro, fai la mappa, la leggi e l’ascolti
attivi cosi tanti tipi diversi di memorie che e’ quasi impossibile non ricordare! ah, nelle mappe io aggiungo
qualche disegno!
Ciao Andrea, sono un lettore del tuo blog da tempo…ti faccio i compliemnti.
Io sono un ragazzo di 26 anni…laureando in Economia, e mi trovo d’accorco con te pressochè in tutto quel che hai scritto.
Ed effettivamente, questo blog mi da conferma che allora, le mie idee non sono completamente da dissennato! :-)
Grazie per impegnarti così tanto nel darci questi utili consigli.
Una piccola critica però:
in pratica, secondo la regola di Pareto…se studiassi il 25% del materiale d’esame…potrei prendere 30!? Questo lo vedo un po’ improbabile! :-)
Per il resto…sono d’accordissimo! GRAZIE
(P.S. ho appena scaricato il libro “Come trattare gli altri e farseli amici”)
Ciao Mirco,
grazie molte per il tuo commento.
Per quanto riguarda il 25% – 30 sai che non ho ben capito che calcolo hai fatto? La legge di Pareto può essere rappresentata graficamente da una curva asintotica:
Quindi, l’80% del tuo risultato può essere raggiunto focalizzandoti sul 20% degli input, ma per arrivare al 100% del risultato (il 30 e lode nel nostro esame), dovrai comunque preparare il 100% del materiale. Solo che al crescere degli input, il risultato cresce solo in modo marginale.
C***o fermatelo!!! Mi hai fatto uscire fuori l’ingegnere che è in me!!! ;-)
no il grafico no!hahaha sei un mito Andrè:)
ritorno su questo post, perchè ieri ho “svampato” un esame perchè non miricordavo una formula e il relativo grafico….c’è un modo per memorizzare queste robe :)?…oltre ad associare un’immag. ad ogni simbolo?:)
Ciao Daniele…
niente, ormai ho capito… devo accelerare per completare la mia guida sullo studio e probabilmente dovrò creare anche un mini-ebook dedicato esclusivamente alle tecniche di memorizzazione.
Cmq, mi spiace se il tuo esame è svampato! :-(
La prossima volta utilizza la tecnica dell’analogia: a cosa assomiglia il grafico? Io ne ho appena postato uno qui sopra che somiglia ad un ragazzo che ha fatto cilecca al primo appuntamento! (più l’immagine è buffa e più ti rimarrà in mente). Una volta fissato il grafico, ricordare la formula è più semplice. Infatti in base all’andamento del grafico puoi subito indovinare le componenti chiave di una formula. Una parabola con asse verticale ad esempio ha una formula caratterizzata da un polinomio di secondo grado del tipo y = ax^2 + bx + c e così via.
A presto,
Andrea.
ok Andrea ci riprovo al secondo appello…devo vedere bene come posso rappresentare Cournot – Bertrand e Hotelling….ci provo e ti farò sapere :)…buona giornata!.
Utilissimo questo articolo!
Ho iniziato a leggere questo blog un pò di tempo fa e devo dire che attendo con trepidazione ogni nuovo post che ci proponi Andrea :)
Questo approccio allo studio sembra davvero calzare a pennello per gli studenti/lavoratori come me!
Spesso infatti mi accorgo di perdere troppo tempo cercando di memorizzare e comprendere anche il più banale dettaglio, convinta che questo “migliori” la qualità del mio studio.
Questo crea in me un forte stato d’ansia e frustrazione perchè va da sè che senza aver ben compreso i concetti principali, tutto il lavoro di linkaggio (passami l’inglese maccheronico) tra le varie infomazioni non funziona!
Mi sa che adesso mi stampo il tuo articolo e lo pinzo alla copertina del libro di Sociologia… :)
Mi piace molto la tecnica della piramide e credo che la sua applicazione sia fantastica per apprendere. Da tempo, dovendo fronteggiare concorsi postuniversitari, mi trovo alle prese con la necessità di trovare un metodo di studio adeguato rispetto a tomi enormi di 2000 e più pagine da studiare. Ho fatto vari tentativi ed anche errori che però mi hanno indotto a cercare nuove strategie di lettura ed apprendimento. Ho provato la tecnica delle mappe mentali ma non ne ho tratto un gran giovamento. Il mio punto di partenza è sempre l’indice di un testo, ma riportare i contenuti in un disegno mi crea confusione.
Provando e riprovando mi sono accorta che ricordo meglio quando scopro i collegamenti logici di un testo, il messaggio che voleva esprimere colui che l’ha scritto (esempio riguardo all’argomento x l’autore prima fa la premessa, individua il problema, descrive i tratti caratteristici, esamina le varie tesi dottrinali e/o giurisprudenziali, arriva a certe conclusioni…). Quando si trova o si crea un collegamento, logico o di altro tipo, tra cose o concetti diversi, è meno faticoso ricordare: basta richiamare il mimino comune multiplo, il decodificatore che il collegamento ed i concetti vengono da sè senza necessità di rileggere o rivedere tutto tante volte. Che ne pensi?
Penso che la logica batta sempre la memoria. Gli studenti continuano a cercare nel mio blog le tecniche di memorizzazione più “faighe”, non rendendosi conto che la comprensione è in assoluto la tecnica di memorizzazione definitiva.
A presto,
Andrea.
Ps. Grazie per il tuo primo commento Alessandra ;-)
Probabilmente questo è il miglior blog in cui mi sia mai imbattuto. Complimenti.
Ti ringrazio Marco,
benvenuto.
Andrea.
Ciao, leggo il tuo blog da molto tempo e lo trovo molto interessante e ben fatto, ma questo è il mio primo commento!
Mi trovo nel bel mezzo della sessione di esami (di ingegneria gestionale) e in una situazione di preparazione disastrosa.. Ne devo dare uno tra 5 gg preparato al 50% (abbondiamo :)) e uno tra 10 gg ancora da iniziare! non so davvero dove sbattere la testa! Consigli?
Grazie e complimenti, Fra
ok..domanda:se l’esame da preparare non è discorsivo come -letteratura- bensì un po’ più complesso come -chimica organica- come l’organizzo la piramide??come supero una verifica scritta..ad esempio
grazie per l’attenzione :)
Grazie per il tuo aiuto, anche se io sono solo in seconda superiore, credo che questi articoli (soprattutto quello sulla tecnica Cornell) mi serviranno molto. Grazie 1000 :)
SONO IN TREPIDANTE ATTESA DELLA TUA GUIDA…
IO NON HO PUNTI DI RIFERIMENTO (NESSUNO A CASA MIA E’ MAI ANDATO IN UNIVERSITà ED IO SONO LA PRIMA) UN AIUTO COSì CONCRETO MI AIUTEREBBE TANTISSIMO
COMPLIMENTE COMUNQUE PER GLI ARTICOLI, SONO OTTIMI E SCRITTI DIVINAMENTE.
Sei pazzescooo!!!
Ceeeee!Partorito il mio penultimo esame, con buonissimi risultati fra l’altro..acchiappare questo metodo e le mappe è stato fondamentale (nelle parti dove son riuscita ad applicarlo alla lettera mi son beccata anche qualche complimento).Grazieeeee!!!:))
Bene Chiara, mi fa molto piacere ,-)
Un portento fare gli esami con questa tecnica!!un esame che passano 2 su 5 passato con 26 (c’è stato solo un 30 su 700 scritti) ed era la prima volta che la applicavo!i risultati si sono visti già al secondo esame,semplicemente odiatissimo(80%bocciati)passato con 30!!! userò sempre questo metodo da oggi in poi,GRAZIE
è già il secondo anno che uso i consigli del tuo blog per insegnare in classe le tecniche per prendere appunti,
Il metodo del signore dei pennarelli ottiene un risultato triplo: imparano un metodo per leggere i libri di testo e prendere appunti , scoprono le tecniche della critica strutturale del testo poetico (anafore, assonanze, consonanze ecc. – su non é arabo, insegno lettere-) e leggono Il signore degli anelli (tutto!) ;
capisci che presto questo blog sarà per me il verbo incarnato!
se i complimenti te li fa una che ta dall’altra parte della barricata credici! i consigli sono più che validi
Per la parte della pubblicazione del libro, si tratta di un ebook, di un cartaceo?… potrei arrivare ad adottarlo come testo scolastico
Cara Rosamaria,
grazie davvero per il commento: l’ho letto questa sera dopo una dura giornata lavorativa e mi ha ricaricato alla grande ;-)
Sapevo che alcuni professori utilizzavano alcune delle strategie che propongo, ma averne una conferma così diretta è molto gratificante.
Le case editrici non mi filano (in realtà non le ho neanche cercate) per cui anche “Studia meno, Studia meglio” che sarà pubblicato lunedì prossimo 5 novembre sarà una guida digitale: preferisco non parlare di ebook, perché purtroppo qui in Italia, 4 cogl***i di informaketer hanno fatto si che al termine ebook si associassero documentini digitali di 30 paginette copia-incollate: Studia meno, Studia meglio è una vera e propria guida pensata per gli studenti che spesso si trovano smarriti quando si tratta di studiare.
A presto,
e grazie ancora per il commento.
Andrea.
Magari in Italia ci fossero più insegnanti e professori così ispirati ed illumina(n)ti…
Portiamo EfficaceMente nelle scuole XD
Sei grandissimo! I tuoi consigli sono super utili e mi hanno salvato in diverse situazioni :)
Dato che manca ancora un pochino agli esami universitari, ti chiedo: meglio studiare direttamente dal libro [sottolineando e non perdendo tempo per scrivere] o fare riassunti [avendo la possibilità di memorizzare scrivendo ma mettendoci il triplo del tempo]?
Entrambe le cose presentano vantaggi e svantaggi, e personalmente affiancherei a entrambe le modalità di studio le mappe concettuali…
P.S. Ti chiedo scusa nel caso tu ne avessi già parlato :D
Ciao Vincent, sì penso di averne già parlato, ma fa nulla, ci mancherebbe!
Allora, ti dico la mia sui riassunti: i riassunti funzionano, ma sono estremamente inefficaci.
Funzionano perché sintetizzare le informazioni significa rielaborarle e quindi apprenderle. Inoltre, la parola scritta ci aiuta a memorizzare le informazioni ancora meglio.
Però, come detto, sono un metodo estremamente inefficace: si perde troppo tempo, rispetto al risultato che si ottiene.
Il mio consiglio è quello di studiare direttamente sul libro, individuare concetti chiave, concetti secondari come suggerito in questo articolo e preparare le mappe concettuali esclusivamente su questi concetti. Infine ripetere ad alta voce, memorizzando i concetti chiave e secondari ed andando a braccio sulle informazioni di contorno.
Spero di averti dato qualche spunto utile.
A presto,
Andrea.
Utilissimo,
grazie mille e continua così :)
Buona giornata
Niente geroglifici? Sei sicuro? :D Sai come si dice… Se non puoi convincerli, confondili (i professori).
Scherzi a parte… Oltre che “utile” sei pure simpatico, mi fai sempre sorridere ;)
Ossequi Andrea,
Ambrosia.
Ciao Andrea,
ho seguito parecchio i tuoi consigli,infatti sono un frequentatore abituale del tuo blog. Gli articoli sono interessanti e mi aiutano tantissimo. Ho cominciato a studiare col metodo della piramide e mi sono trovato bene. Ora però vorrei un consiglio: meglio sottolineare di diverso colore i concetti chiave da quelli secondari e così via,poi semmai riscrivere il testo mettendo prima i concetti chiave, poi i secondari e così via? Può sembrare una domanda stupida,ma io perdo ore e ore solo a chiedermi: “è meglio riscrivere o semmai numerare le parti e poi imparare…” Grazie mille :)
Ciao Mirco,
keep it easy.
Non complicare le cose e non perdere tempo nel riscrivere o utilizzare evidenziatori di colore diverso: sono solo seghe mentali.
La strutturazione stessa delle mappe concettuali ti permette di identificare immediatamente i concetti chiave (nodi) e quelli secondari (i “rami”).
Andrea.
Caro Andrea,
è da tanto tempo che seguo il tuo blog e i tuoi consigli sono sempre utili.
Purtroppo sono io che non funziono, vorrei dare il meglio di me stesso ma rimango
sempre nella mia zona di confort, i miei compagni di scuola riescono a raggiungere voti alti mentre io mi fermo alla sufficienza… voglio migliorare, voglio riuscirci. scusami lo sfogo Andrea, ti auguro una serena serata :)
Ciao Mirco,
mi posso permettere di consigliarti un post?
Come un articolo mi ha cambiato la vita
Dacci un occhio ;-)
e per quanto riguarda lo studio delle lingue,inveçe?
grazieee! ^^
BRAVO!!!!!ank se nn ho letto l articolo….ahahahahaha
Oggi ho letto “la piramide dello studio”,passavo da qui per caso… sono un amministratore aziendale ed ho appena finito un corso di aggiornamento dove c’è tanto da studiare e ricordare… l’ho trovato così interessante che mi sono subito registrato….. devo farti i miei complimenti perchè è bello riscoprire che nonostante l’età (41 anni) ancora c’è tanto ma proprio tanto da imparare e questo mi rende parecchio felice….grazie Andrea,e spero a presto!!!
Ciao Andrea,
mi ha fatto davvero piacere il tuo commento. Spesso questi articoli specifici del blog sono letti da studenti universitari, ma come hai giustamente detto: c’è sempre tanto da imparare.
A presto,
Andrea.
è molto utile quest’informazione! ma ho 2 giorni per studiare un sacco di argomenti di scienze :c un miracolo può salvarvi soltanto! :c
AIUTOOOOO!
Non credo proprio che funzioni con Ingegneria, o almeno con buona parte dei corsi… Comunque complimenti, di sicuro aiuta almeno l’80% degli studenti ;)
Questa è una delle scuse che si raccontano molti studenti.
Ho sviluppato ed applicato questi metodi proprio studiando ad ingegneria ;-)
Ciao Andrea! Complimenti per il tuo blog, davvero utile e accattivante. Ho apprezzato l’articolo, ma faccio veramente fatica a pensare che un 20% del materiale mi possa portare all’ 80% del voto. Ci sono alcuni esami, sopratutto scritti, in cui affrontare degnamente un quesito richiede conoscenza dettagliata del programma e capacità di sintesi di tutti gli argomenti e metodi appresi. Insomma, una metabolizzazione integrale della materia! Resta comunque il fatto che saper evidenziare i concetti chiave facilita la digestione del malloppo di informazioni :)
Ciao! Io prima di andare ad un esame devo sapere TUTTO. Non mi accontento di sapere i concetti chiave e simili, altrimenti non ce la farei proprio a studiare. Infatti ho una media del 29.6 (con 6 esami). Probabilmente perdo più tempo ma così sono anche più soddisfatto nello studio perché riesco a CAPIRE anche meglio il testo. Cosa ne pensi del mio metodo di studio? Lo faccio per insicurezza dici te più che altro?
Ciao andrea, da poco che ho visto questo blog e mi ha piaciuto molto ma una domanda iscriversi alla newsletter e gratis? ..e poi ci dai pure l’estratto di Studia meno, Studia meglio, ma che si intende per estratto? scusami ma non sono italiano e devo ancora imparare alcune parole. Grazie mille, buona giornata!
Ciao Nicolas,
sì, certo: l’iscrizione è assolutamente gratuita.
Per estratto si intende un capitolo della guida in omaggio.
Andrea.
Grazie per la risposta, molto gentile!
Stima infinita per te! Ti meriti il meglio
Ormai è un appuntamento fisso del lunedì attendere la tua e-mail. Ciao e in bocca al lupo.
Ciao mi sono iscritta. Volevo chiederti un consiglio ho 23 gg per preparare diritto privato mi piacerebbe adottare qst tuo metodo. La domanda che ti pongo è: posso studiare direttamente i concetti chiavi poi i concetti secondari?
Mi permetto di darti un suggerimento: io studio giurisprudenza in una facoltà non nota per la sua difficoltà, ma tutti coloro i quali tentano l’esame di privato studiando poco, vengono bocciati in 5 minuti. Non so come funziona nella tua facoltà, ma a privato è normale che si facciano domande approfondite, che fanno emergere in un minuto una preparazione superficiale
Articolo moolto interessante!! Soprattutto quando ci sono da studiare pagine e pagine di anatomia o chimica che sembrano non finire più :)
Andrea ti adoro. In genere non sto lì a fare schemini o riassunti, studio e basta, ma da quando mi sono accorta che possono “salvarmi la vita” non riesco a farne a meno. Grazie.
Grazie del commento Beatrice: felice che ti siano utili le mie strategie ;-)
Ciao Andrea, effettivamente hai ragione, come sempre.
Più leggo e più mi accorgo che i concetti veramente utili in un intero capitolo sono solo un paio, tutto il resto sono racconti di storie di successo relative a quei concetti o semplicemente fuffa.
A presto, Sergio.
Ciao Andrea, io ho qualche difficoltà a dividere le informazioni con la piramide ed ancor di più a focalizzarmi sugli argomenti più importanti (il circa 20% di cui parlavi nell’articolo).
Infatti mi sembra tutto importante e soprattutto tutto collegato.
Per cui la mia paura è di non capire se tralascio degli argomenti precedenti.
Come posso fare?
Sbaglio io o effettivamente Fisica 2 (ingegneria) è così??
Per colpa di questo esame non riesco a laurearmi… help me!!!!!
grazie
Monica
ps: ho già acquistato il manuale Studia meno, Studia meglio. ;-)
Ciao Monica. Ovviamente, il metodo di studio può variare da materia a materia ma soprattutto da libro a libro. Lo dico per esperienza. In alcuni libri di testo potresti trovarti a dover sottolineare o studiare solo due righi in un paragrafo da 20. In altri potresti ritrovare molti più elementi secondari che contenuto importante, perché magari è una materia più difficile e per permettere di capire meglio alcuni concetti vengono fatti moltissimi esempi anche abbastanza elementari. Potrei farti il semplice esempio riferito alle medie, dei libri di storia e di matematica… Ovviamente non basarti solo sul testo sopra riportato o su qualsiasi altra guida, perché la tecnica varia anche da persona a persona, poiché puoi fare un esame con la tecnica migliore e prendere un 18 come puoi utilizzare la tecnica più vicina al tuo originale metodo di studio e ottenere un 30 e lode… Ti consiglio vivamente di impegnarti molto, e di non cercare troppe scorciatoie anche perché avrai molto tempo per rilassarti dopo esserti laureata, ma non ne avrai sempre per realizzarti, quindi dai il meglio di te e Tanti Auguri!
Ciao Andrea
Complimenti per il tuo sito! Ti seguo ormai da qualche anno, e ho trovato molti articoli che hai scritto veramente interessanti, utili e divertenti.
Ti scrivo perchè stavo facendo una riflessione sul principio di Pareto applicato all’Università, e volevo sapere cosa ne pensi…
In un ipotetico corso da 10 cfu, l impegno richiesto è di 250 ore, ed il 20% di questo tempo(speso bene ed in cui si fanno le azioni piu importanti per l esame) garantisco l 80% dei risultati (un discreto 24), giusto? Dovrebbe…
Segue però che le 100 ore di lezione annesse, che dunque coprono il 40% di tale tempo, sono improduttive e percio eliminabili da un metodo di studio super efficace… infatti, tra le altre cose, non sono sufficienti da sole a fornire nemmeno la sufficienza!!! (almeno in corsi di ingegneria)…
Quindi, soluzione:farsi passare gli appunti e ricevimento se qualcosa non è chiaro, dovrebbe darti la possibilità di investire poco tempo, imparando uguale o meglio…
Che ne pensi?
Grazie per l attenzione
Mauro
mi spiace ma devo dissentire. Non funziona così, almeno nelle università che ho frequentato. Alcuni professori richiedono una preparazione 100% per avere un 18. Fanno domande specifiche, si attaccano a parole leggermente modificate (es: autoritario al posto di autorità) per invalidare completamente una risposta attribuendo un bassissimo voto. Sono fuori corso da due anni a causa di due materie dove i docenti continuano ad applicare questa regola. Non posso rivolgermi al Rettore, né al Ministero dell’Istruzione, perché a quanto pare sono “battaglie perse”. Questa gente rovina la vita degli altri e rimane impunita. Così io, come molte altre persone, devo rinunciare alla laurea per due materie. Lo Stato dovrebbe dare molto più potere ai diritti dello studente e toglierlo a chi invece abusa della sua posizione.
Se confondi “autoritario” con “autorità”, così, a naso, significa che come minimo non hai capito un ciuffolo fritto di quello che stai studiando e stai cercando semplicemente di memorizzare come un pappagallo la lezioncina.
Stendiamo un velo pietoso sul resto del commento: lo ripeto da anni, finché non ci si assume la piena responsabilità della propria condizione, difficilmente cambia qualcosa… anzi che lo Stato, il Rettore, il Ministero dell’Istruzione e il Papa…
io invece stendo un velo pietoso sul tuo spregevole commento, che dimostra anche ottusità perché così rispondendo, hai appena dato degli incompetenti a 21 professori che mi hanno già valutata con alte votazioni negli anni passati .
Durante la carriera universitaria ho imparato che gli esami non sono uguali. In particolare, la preparazione di tali esami cambia non solo da materia a materia (questo è normale), ma anche da prof a prof. Lo stesso corso con gli stessi argomenti tenuti da due professori diversi può comportare la necessità di preparare l’esame in due modi diversi. Infatti ci possono essere quei professori puntigliosi oppure quelli che invece non si soffermano troppo sul linguaggio. Spesso però la padronanza del linguaggio tecnico è fondamentale.
Il tuo compito è quello di capire cosa vuole quel prof nello specifico.
Inoltre con le lamentele non risolvi niente. Dimostra a loro e a te stessa che puoi concludere l’università. Non vorrai mica che per colpa di due prof debba buttare nel cesso anni e anni della tua vita?! Dimostra di essere più forte di questo. Se ti lamenti e molli non farai altro che avvelenare la tua vita e a 50 anni diventerai come alcune persone che conosco che danno la colpa allo stato, alla crisi, alla sfortuna, ecc della vita poco soddisfacente che vivono. Quelli così diventano cinici, criticoni e odiosi.
Queste difficoltà ti temprano nella vita, non mollare!
grazie Giovanni per la risposta educata. Purtroppo a distanza di due anni non ho ancora capito cosa si aspettino da me. Ho chiesto all’ultimo colloquio quali fossero i miei errori, mi sono stati menzionati diversi contenuti che ritenevo esatti. Ho chiesto se c’era la possibilità di aprire i libri insieme per verificare, e per tutta risposta mi è stato detto con tono molto sgarbato “c’è una fila che aspetta, no lasci stare, lo so io che ho ragione”. Insomma è la loro parola contro la mia. A oggi sono ancora convinta che tra quella mia dozzina di esami andati male, ci fosse ben più di una sufficienza.
Sull’ultima parte della tua risposta non sono completamente d’accordo. Ride bene chi ride ultimo: molti laureati non hanno concluso né concluderanno niente nella vita; altri si ritirano e negli anni seguenti vedono “portoni spalancarsi”. Mai dire mai nella vita e mai dare tutto per scontato, che i tempi sono cambiati e non esistono garanzie per nessuna strada intrapresa.
Ciao Andrea, non ho ben capito una cosa: quindi ad es dopo aver letto un nuovo testo, devo solo individuare o devo proprio riportare a parte i contenuti delle 4 categorie? Devo fare fisicamente questa piramide? Grazie
No Achille, la tecnica della piramide serve solo per organizzare i contenuti mentalmente: non bisogna disegnare nulla.
Ma nel concreto quindi come lo si applica? Devo solo individuare i diversi livelli di importanza, o proprio marcarli a mano? Perché non credo tu intenda fare la piramide concretamente…
Scusa l’ignoranza haha
Ossia, devo veramente disegnare e riempire la piramide? O è solo per spiegare il concetto?
La piramide è un modello mentale che devi avere per affrontare lo studio EfficaceMente: non serve disegnare nulla.
Utilizzo questo metodo ed è validissimo. Dopodiché procedo a leggere 2 volte quanto ho sottolineato con questo metodo, schematizzo il tutto e poi ripeto per 2 volte.
Ciao Andrea,
Quando parli di leggere il primo e ultimo paragrafo, tutto il resto va saltato o bisogna leggerlo?
È praticamente il modo in cui studio io, il problema è che riesco a metterlo in atto solo a pochi giorni dall’esame quando ho bisogno di selezionare lo studio come un cecchino ?
Ciao, consigli per preparare concorsi e quindi studio del diritto con poche ore al giorno?
Ciao Giovanna, ti confermo che il manuale “Studia meno, Studia meglio” è stato utilizzato proprio per questo scopo :)