Esistono esercizi per migliorare la nostra autostima? Io conosco quello di H.W. Beecher e ti assicuro che è una spanna sopra a qualsiasi psico-balla da strapazzo letta finora.
“Se dai scarso valore a te stesso, sta sicuro che il mondo non alzerà il prezzo.”
Anonimo.
Migliorare l’autostima è una delle tappe fondamentali del nostro percorso di crescita personale. Se non crediamo in noi stessi come possiamo pretendere che siano gli altri a credere in noi e nei nostri progetti?
Pur essendo consapevoli di questa ineluttabile verità, viviamo nella costante paura che gli altri possano non accettarci; decidiamo così di uniformarci a quelle che crediamo siano le cose giuste da dire e da fare (…baciare, lettera e testamento XD). Ma nel retro della nostra testolina una vocina continua a ripetere che c’è qualcosa di dannatamente sbagliato in tutto ciò, che dobbiamo avere il coraggio di essere noi stessi, che la felicità è vivere una vita che sentiamo davvero nostra (ne parlo nella mia guida APP – Autostima Passo Passo introducendo il “Principio di Autenticità“).
Quella vocina è la nostra autostima. Più è flebile e più tenderemo a zittirla, continuando a chinare la testa di fronte a tutto e a tutti. Più è forte e più le daremo spazio nei nostri pensieri, continuando ad affrontare a testa alta tutto e tutti.
Qualche settimana fa, ti ho proposto 16 strategie pratiche accresci-autostima. Nel post di oggi vorrei condividere con te un semplice esercizio che, ripetuto quotidianamente, può aiutarti a dare forza a quella vocina. Ma per parlarti di questo esercizio, devo prima raccontarti una storia…
H.W. Beecher e la lezione indimenticabile sull’autostima
Henry Ward Beecher chiii?! Non ti biasimo se non hai mai sentito parlare di H.W. Beecher; in tutta onestà, anche io ho scoperto questo personaggio non prima di qualche mese fa. Beecher è stato un eminente politico statunitense, tra i primi ad entrare a far parte della Hall of Fame for Great Americans. Ma lezioncina di storia a parte, oggi voglio raccontarti un aneddoto sulla vita di Beecher, che mi auguro ti aiuti a coltivare ogni giorno la fiducia in te stesso. Lo leggiamo?
Un giorno, il giovane Beecher fu interrogato dalla sua professoressa di letteratura, che gli chiese di ripetere di fronte a tutta la classe una poesia spiegata durante la lezione precedente. Titubante, ma consapevole di aver studiato sodo, il giovane Beecher si alzò di fronte a tutti i suoi compagni ed iniziò a ripetere.
Appena il tempo di pronunciare le prime strofe della poesia, che un ‘NO‘ categorico, scandito dalla severa professoressa, risuonò tra le mura dell’aula. Intimorito, il giovane Beecher ricominciò daccapo, ma ancora una volta arrivò il terribile ‘NO‘. Umiliato, Henry si fermò e tornò a sedersi con lo sguardo fisso sul proprio banco.
Interrogato dalla professoressa, un secondo ragazzo, John, si alzò in piedi per recitare la stessa poesia. Ancora una volta, appena il ragazzo iniziò a ripetere, la professoressa urlò un secco ‘NO‘. Il compagno di Beecher però continuò a ripetere, fino al termine della poesia. Una volta tornato a sedersi, la professoressa disse soddisfatta: ‘Molto bene!‘.
Henry, irritato, protestò con l’insegnante: ‘Non è giusto, io ho recitato le stesse strofe di John‘.
La professoressa di letteratura, per nulla sorpresa, rispose al giovane Beecher: ‘Non è sufficiente conoscere la lezione, Henry, devi essere sicuro della tua preparazione. Quando mi hai permesso di fermarti, lo hai fatto perché non eri certo di esserti preparato a sufficienza. Se il mondo ti urla ‘No‘, è tuo dovere rispondere ‘Sì‘, e dimostrare le tue capacità‘.
Il giovane Henry quel giorno imparò una lezione che lo accompagnò per il resto della sua vita e che fece di lui uno dei più importanti padri fondatori degli Stati Uniti d’America.
Quando il mondo ti dice ‘No’
Nel corso della tua vita riceverai migliaia di ‘No‘.
No! Non puoi farcela!
No! Hai torto!
No! Sei troppo vecchio!
No! Sei troppo giovane!
No! Sei troppo debole!
No! Non funzionerà mai!
No! Non hai i titoli!
No! Non hai l’esperienza!
No! Non hai abbastanza soldi!
No! Non si può fare!
A volte questi ‘No‘ ti saranno urlati dai tuoi genitori, dai tuoi insegnanti, dal mondo intero. A volte sarai tu stesso a pronunciarli nella tua mente. Ed ognuno di questi ‘No‘ eroderà un po’ della tua autostima, finché non deciderai di mollare, di tornare sulla strada sicura e di vivere la vita dell’uomo medio. Ma c’è un’alternativa…
Il tuo esercizio quotidiano per avere un’autostima d’acciaio
Ogni volta che il mondo ti urla contro ‘No!‘, tu rispondigli ‘Sì, e lo dimostrerò!‘.
“Sì, e lo dimostrerò!”
Questo vale anche quando sei tu stesso a ripeterti quei ‘No!‘. Ricorda, ognuno di quei ‘No!‘ ti rende più debole. Impara, ogni giorno, ad osservarli, a riconoscerli per quello che sono e a rispedirli al mittente senza alcuna esitazione.
- No! Non puoi realizzare il tuo sogno nel cassetto. C’è la crisi, non è il momento giusto, in Italia certe cose non si possono fare. A tutte queste obiezioni rispondi: ‘Sì, e lo dimostrerò!‘. Dimostralo impegnandoti ogni giorno sul tuo obiettivo. Dimostralo affrontando a testa alta le inevitabili difficoltà. Dimostralo oggi stesso alzando il culo dalla sedia, smettendola di procrastinare ed applicando la strategia del vuoto. Ricorda:
“I sogni che rimangono nel cassetto… fanno la muffa.”
- No! Non puoi laurearti. La Facoltà che hai scelto è troppo difficile per te, non hai mai avuto un metodo di studio, non sei portato per l’università. A tutte queste obiezioni rispondi: ‘Sì, e lo dimostrerò!‘. Dimostralo impegnandoti seriamente nello studio. Dimostralo presentandoti ogni giorno in aula. Dimostralo perfezionando le migliori strategie di apprendimento rapido e memorizzazione, magari a partire dalla tecnica del cono.
- No! Non puoi raggiungere il tuo peso ideale. Hai un problema di costituzione, in famiglia siamo tutti così, le diete hanno benefici momentanei, alla fine riprendi tutti i kg. A tutte queste obiezioni rispondi. ‘Sì, e lo dimostrerò!‘. Dimostralo rispettando il tuo corpo come rispetteresti il più sacro dei templi. Dimostralo prendendo consapevolezza della tua dieta. Dimostralo iniziando la giornata correndo per te stesso prima di correre per gli altri.
- No! Non puoi imparare l’inglese. Sei troppo vecchio, per parlare in modo fluente devi spendere migliaia di euro in corsi e soggiorni all’estero, non sei portato per le lingue. A tutte queste obiezioni rispondi: ‘Sì, e lo dimostrerò!‘. Dimostralo apprendendo almeno 3 nuovi vocaboli ogni giorno. Dimostralo leggendo, guardando ed ascoltando quotidianamente materiale in lingua inglese. Dimostralo… mettendoti alla prova col test gratuito di YES! Inglese ;-)
Forse ciò a cui aspiri era in uno di questi esempi, o forse no. La verità è che puoi applicare l’esercizio per l’autostima di Beecher in 1.000 modi diversi. Quello che conta è dimostrare, ogni giorno, a te stesso e agli altri, ciò di cui sei realmente capace.
Se vuoi davvero riconquistare la fiducia in te stesso, lascia stare le tecnicuccie da strapazzo o i comportamenti da pallone gonfiato. Questo è un punto su cui insisto molto all’interno di APP – Autostima Passo Passo: l’autostima si nutre della pratica quotidiana. Torniamo a credere in noi stessi quando mettiamo in atto ciò che ci siamo prefissati di fare.
Questa settimana, oggi stesso, appena terminata la lettura del post, chiudi il browser, spegni lo smartphone e il tablet, pensa brevemente a quell’obiettivo che desideri ottenere più di ogni altra cosa, pensa alle difficoltà che hai affrontato finora, a tutti i ‘No‘ che ti sono stati tirati addosso e poi pronuncia nella tua mente queste semplici parole: ‘Sì, e lo dimostrerò‘.
Buona settimana.
Andrea Giuliodori.
Nonostante la tarda ora, la sonnolenza e gli occhi simili al nostro amico Henry, ottimo articolo per iniziare la settimana. :D
Ahahaha, ci ho pensato un po’ prima di mettere quell’immagine, ma non che le altre fossero migliori. Il nostro amico Henry ha degli occhi a palla da spiritato, che te lo raccomando ;-)
Davvero un bellissimo blog, trovato poi in un momento giusto.
Si sa che nulla accade per caso o meglio ci accadono le cose che ci facciamo accadere.
E perciò mi è arrivato quando ho deciso di ritrovare quel coraggio e quella voglia di fare, Grazie dell’aiuto
Grazie Tundra!
Ciao Andrea,
Ti seguo da un paio di anni ormai e devo dire che questo è forse uno dei post che più mi ha colpito. Sono due i motivi che portano questo post in cima alla mia classifica personale: la semplicità e la sperimentazione di questo metodo.
La semplicità è unica. È veramente uno dei metodi più facili da applicare.
La sperimentazione, perché ho già sperimentato una tecnica simile nello sport. Gioco a calcio come portiere da quando avevo 6 anni (20 anni fa) e come tutti i portieri a volte si commettono grosse papere.. Il problema è che spesso è volentieri nessuno ti batte una pacca sulla spalla e ti aiuta a “superare la difficoltà” e ancora più spesso vieni criticato quando neppure è colpa tua.. Questo ti condiziona, parecchio e rischi di giocare diverse partite con una insicurezza mostruosa. Tutto questo finché un mio saggio mister mi disse:”quando ti criticano, quando fai qualche papera sai cosa devi fare?! Non reagire contro chi ti critica, ti agiterebbe di più e basta, ma nella tua testa ripeti tre volte “vaff*****lo vaff****lo vaff****lo” è dimostra che sei forte”. Al di la della finezza della cosa (chiedo scusa) trovo una grossa affinità con il metodo di Beecher e ti posso assicurare che è stato il miglior metodo per continuare a fare costantemente del mio meglio e dimostrare il mio valore. Grazie per questo stupendo blog.
Ciao Luigi,
dai feedback che sto ricevendo anche in privato, direi che la sosta di settimana scorsa è stata utile per tirar fuori un post apprezzato ;-)
Hai centrato appieno il punto: questo esercizio, non è volto tanto a dimostrare agli altri qualcosa, quanto piuttosto, far leva sulle critiche ed i giudizi degli altri per dimostrare a noi stessi quanto valiamo. La vera autostima nasce dalla percezione che abbiamo di noi stessi e non dalla percezione che gli altri hanno di noi.
A presto,
Andrea.
Dopo aver letto l’articolo ho letto anche i commenti…
Stesso concetto espresso da Andrea, con in più una tecnica liberatoria e che ti dà la carica: il “vaff*** mentale”! Confesso che mi acchiappa, alla prima occasione devo provare ^_^
…tutti articoli belli, tutti interessanti, che leggo con costante avidità cercando di passare dalla teoria alla pratica, perchè quelle da te scritte non restino solo belle parole e basta. E già per questo dovrei ringraziarti periodicamente (ma ti risparmio la settimanale “sviolinata”, diciamo che ogni tanto commento con un “GRAZIE!” cumulativo…).
Poi (per casualità? Per empatia? No, evito di citare la Legge di Attrazione che so darti l’orticaria… :D )capita quell’articolo che sembra scritto al momento giusto, con le parole giuste, dalla persona giusta e allora…il “GRAZIE!” non è più sufficiente!
Andrea, se passi da Verona, hai uno spritz sul Liston offerto dal Fat! ;-)
Ciao Fat,
se me lo dicevi prima, facevo un pit-stop questa mattina!
Sono passato sull’autobrennero, neanche 4 ore fa ;-)
Mi fa piacere che il post abbia fatto centro,
A presto.
Andrea.
Alla prossima, allora!
Sempre che le nostre strade di “runner” non si incrocino prima in qualche trail… ;-)
Ciao Andrea,
credo sia l’esercizio più semplice ma anche il più efficace che si possa mettere in atto.
Grazie mille per tutti i tuoi articoli Andrea, mi fanno sempre cominciare la settimana con una marcia in più.
Buona giornata e grazie ancora.
Ciao Diego,
grazie a te del commento.
A presto,
Andrea.
Leggere questo articolo mi ha fatto venire in mente le scuole elementari. C’era una maestra di matematica che diceva che avevo sempre la testa tra le nuvole e che ero incostante nelle cose! Inoltre diceva che non ero portata per la matematica e che non l’avrei mai capita! Per fortuna alle medie ho trovato una professoressa bravissima che mi ha spiegato benissimo questa materia, me l’ha fatta amare, ha visto le mie potenzialità e le mie qualità e ha fatto leva su quelle per spronarmi a fare sempre meglio in tutto! Da allora mi sono impegnata tantissimo negli studi conseguendo risultati ottimi(sono uscita con 100 alle superiori -e pensare che secondo quella maestra non avrei mai potuto eccellere in questo modo a causa della mia mancata costanza….che ridere..proprio grazie a questa mia virtù da lei non vista ci sono riuscita-). ora che ci penso dico:” meno male che non ho permesso a quella maestra delle elementari di condizionarmi”! Ora quando qualcuno dice che non ce la posso dare a fare qualcosa faccio di tutto per farlo ricredere!é compito nostro impedire agli altri di distruggerci…dobbiamo essere più forti delle loro parole e dimostrare tutto il nostro valore (che TUTTI noi abbiamo!!!!).
Ps:ottimo articolo come al solito!!
Ciao Chiara, grazie per aver condiviso la tua storia ;-)
Ancora una volta: fare leva sulle critiche esterne per rafforzare la nostra autostima interna. Spesso accade esattamente il contrario ed è questo meccanismo su cui dobbiamo lavorare.
Andrea.
Sicuramente la settimana inizierà alla grande dopo questa lettura…..
Thanks
Ciao Francesco,
Ottimo ;-)
Sempre più interessanti questi articoli, complimenti davvero Andrea!
Grazie davvero Francesco,
cerco di scrivere sempre articoli che possano dimostrarsi interessanti, ma soprattutto utili.
Ricordo ancora quando un conoscente mi disse che dopo 1 anno avrei finito gli argomenti da trattare, ma la crescita personale è un campo così vasto ed interessante.
Comunque indovina cosa gli risposi? “Sì e lo dimostrerò!” ;-)
Lo conoscevo già questo aneddoto (da un libro di Carnegie? Boh…), ma lungi da me ricordare il nome Beecher.
Due osservazioni:
– è curioso come questa storia ci racconti di come Beecher cambiò atteggiamento da quel giorno, invece di dirci chi fosse l’altro bambino (e, se mai, chi divenne), già capace in quel momento di essere se stesso, convinto della propria preparazione
– l’ego. Se l’ego prevarica, il voler dimostrare a tutti i costi le proprie ragioni diventa un’arma pericolosissima. Usare con cautela
Ciao
F
Ciao Francesco,
grazie delle osservazioni ;-)
Andrea.
non è questione di autostima ma di una semplice consapevolezza: noi esseri umani se ci dedichiamo con costanza ad un obiettivo siamo in grado di fare cose incredibili!
Questo “te lo dimostrerò” non mi convince
.
Se ho un obiettivo e qualcuno mi dice che non ce la posso fare non ci faccio neppure caso, vado avanti per la mia strada e andrò avanti per raggiungere l’obiettivo non per dimostrare qualcosa a qualcuno.
.
Se poi i dubbi arrivano da dentro di noi, se sono sicuro di me stesso perchè dovrei aver bisogno di dimostrare a me stesso che ce la posso fare?
Grazie. Bello. :)
Yo bella! ;-)
… mi piace!
Rende l’idea, chi non ha autostima crolla subito in effetti, alla prima difficoltà (ne so qualcosa!).
Quindi … ok, te lo dimostrerò! Che è un bel riassunto di ogni cosa detta qui prima, non fa una piega; ti spinge ad agire, a mantenere la motivazione …
Buon … appetito e buona settimana!
:)
Sì, personalmente considero l’autostima legata a doppio filo con l’azione (leggi “lotta alla procrastinazione”. Che ci vuoi fare? So fissato!).
A presto,
Andrea.
Questo articolo sembra scritto proprio per me!
Grazie!
Ma io l’ho scritto per te Rossana, che ti sembrava?! XD
Ciao Andrea,
grazie per l’ottimo articolo per iniziare la settimana efficacemente!
Questa volta hai centrato il punto più del solito… quindi che dire grazie del “sostegno” e mi impegno a mettere in pratica anche questi consigli.
Buon inizio settimana :-)
Ciao Elisa,
ne sono molto felice.
Io però posso arrivare solo fino ad un certo punto: lanciare ogni settimana delle freccette, nella speranza di fare centro, il resto è responsabilità del lettore. Puoi leggere tutti i miei articoli, sentirti motivato, ma se poi non agisci sull’onda di quella motivazione, abbiamo perso tempo in due.
Naturalmente questo discorso non è rivolto a te Elisa, ma il tuo commento mi ha dato lo spunto per parlarne.
Andrea.
Ciao Andrea :-)
concordo con gli altri che anche per me questo post mi aiuta. Mi aiuta perchè negli ultimi mesi ho deciso di dare una scossa bella grossa alla mia vita. Mi sono anche resa conto di quanto sono cresciuta e di quanto sono diventata consapevole e determinata circa me stessa, la mia vita e i miei obiettivi e in virtù di questi sono riuscita davvero ad andare oltre anche a problemi che mi sembravano e sembravano a tutti irrisolvibili… nonostante questo sono riuscita a risolverli grazie alla motivazione che avevo circa il raggiungimento dei miei obiettivi. Ora sono quasi al grande salto, sono quasi al verificare la verità delle mie azioni…ed è successo che mi sono resa conto di provare paura. Una paura assurda ma anche molto umana. La paura dell’ignoto, di ciò che mi aspetta che per me è una cosa ignota. L’ho guardata in faccia e l’ho superata. :-)
Se non avessi paura, in questo momento probabilmente starei rispondendo ad un bot ;-)
In bocca al lupo,
Andrea.
molto molto interessante e utile anche per me grazie!
Ottimo!
Andrea.
Uno dei più belli articoli di sempre di questo blog! Me lo sono stampato e l’ho messo in valigetta così da poterlo leggere in qualsiasi momento! Grazie Andrea
Ciao Samuele,
non è la prima volta che leggo un commento simile negli ultimi mesi. Ne sono davvero felice: cerco di mettere sempre qualcosina in più nei nuovi post, a volte canno di brutto, ma questi feedback mi sono molto importanti.
Grazie,
Andrea.
Grazie!!! Articolo di incoraggiamento molto azzeccato per chi non si fa valutare abbastanza!
Credo che la citazione all’inizio dell’articolo inquadri bene il problema: se non ti dai abbastanza valore, difficilmente qualcuno altro alzerà il prezzo al tuo posto.
A presto,
Andrea.
Ciao area io sono solo un ragazzo ma il tuo mi ha spannatola mente e fatto aprire gli occhi
Volevo dire grazie
Quando spanno la mente con i miei articoli… so’ soddisfazioni ;-)
Alla prossima Samuele,
Andrea.
Ciao Andrea,
molto bello l’articolo e soprattutto vero.
Ti porto brevemente la mia esperienza, a Marzo di quest’anno ho deciso dopo una vita che ci pensavo a perdere peso: ho perso 19 kg in 4 mesi, raggiungendo il peso forma che mi ero prefisso.
Al di là di tutti i benefici fisici che questo ha comportato, la cosa più bella è stata l’influenza sulla mia autostima…mi ha caricato tantissimo. Adesso affronto le sfide con un piglio nuovo e sono più conscio che spesso le sfide si possono vincere con la propria forza di volontà.
My two cents :-)
nicola
Ciao Nicola,
innanzitutto complimenti per il tuo traguardo e grazie del commento.
Sono fermamente convinto che la stragrande maggioranza dei percorsi di crescita personale possa e debba partire dal proprio fisico. Impegnarsi per migliorare la propria condizione fisica, che si tratti di ritrovare il peso ideale o “semplicemente” di fare dello sport una costante nella propria vita, ha risvolti inaspettati in mille altri aspetti della nostra vita.
Alla prossima,
Andrea.
Grazie Andrea
Prego ;-)
Certo che la maestra era proprio una gran str***a… roba da chiamare il telefono azzurro… :D :D :D
Cmq bell’articolo… capita a pennello… vedrò di dimostrare che posso far procrastinare più gente di quanta ne riesca a salvare il blog Efficacemente :D :D :D
Tu mi sfidi?! Pensi che non ce la possa fare?!
Sì, e lo dimostrerò! XD
Andrea.
Alla fine il lato oscuro vince sempre… :D :D :D (e… io sono tuo padre!)
Comunque vedremo chi dimosterà di più!! :D :D :D In bocca al lupo…
Questo post è la sacrosanta verità :) Andrea come al solito sei bravo!
Una buona settimana,
Giuseppe
Ciao Giuseppe,
grazie davvero.
Andrea.
Post fantastico, complimenti.Forse in questo momento di m….. è molto utile per me.
Giuseppe
Lo spero di cuore Giuseppe, lo so che sono solo parole, ma mi auguro sempre che facciano scattare la scintilla giusta nei miei lettori.
Andrea.
Molto bello anche questo articolo.. “te lo dimostrerò”… devo imparare prima di tutto a dirlo a me stessa perchè troppe volte mi auto-boicotto e non deve più accadere! :-)
Ultimamente non ho più postate ma ho sempre letto e condiviso .. come la bella semplificazione della felicità che hai messo su FB… posso condivedere si?
Ciao Angela,
assolutamente, puoi condividere, anzi, ne approfitto per ringraziare tutti quei lettori che condividono i miei articoli ed i miei aggiornamenti sui social network.
Andrea.
Finito di leggere l’articolo ho sentito una “scossa “di autostima.
E’ un articolo spettacolare , da “Oscar” .
grazie
saluti Bounty
Grande! Ne sono felice Bounty!
A presto,
Andrea.
“Sì, e lo dimostrerò!”
Andrea, personalmente trovo grandissimo questo post!
Parli di un atteggiamento che per carattere mi viene naturale, forse perché sono troppo orgogliosa (oppure, come dicono i miei, sono una “testa di legno”), insomma quando qualcuno mi dice “non fare” o “non puoi fare”, a me la voglia di fare sale a 1000!!!
Se ci penso, ho raggiunto i miei piccoli grandi traguardi nonostante i commenti negativi dei de-motivatori. Anzi, “nonostante” non è il termine corretto, perché in parte è stato anche “grazie a” quei commenti, abbinati ovviamente alla mia reazione incazzosa e alla voglia di vincere :)
Succede un po’ come in una gara di corsa: quando hai un avversario alla tua portata e fai di tutto pur di non farti superare. Lui/lei dice: “Sei lenta, non puoi battermi”, allora tu: “Sì, e lo dimostrerò!”
Mantenere questo atteggiamento ti porta a dare il massimo durante la sfida e magari, senza nemmeno accorgertene, ti ritrovi con un obiettivo raggiunto (per esempio hai battuto il tuo personale, yeah!!!)
Ciao Silvia,
mi è piaciuto un sacco il tuo parallelo con il mondo dei runners. Davvero azzeccato ;-)
Andrea.
Non puoi esistere veramente… La mia stima nei tuoi confronti, non ha limiti.. CONTINUA COSI!!
Sarà fatto ;-)
Andrea.
“…No, non sei il mio tipo”
“… Sì, e te lo dimostrerò… e con il metodo The Secret ti sedurrò” ;-)
Potrei benissimo sbagliarmi ma io penso che l’autostima sia un dono di Dio , come lo è la fede ,la bellezza ,
l’intelligenza, la vita . Un dono che può essere richiesto….
Ciao e in bocca al lupo a tutti…………
Se così fosse credo che il nome corretto sarebbe stato “DONOstima” o “DIOstima”. Il fatto che si chiami “AUTOstima” mi fa pensare a qualcosa che dobbiamo costruirci da soli, un passettino alla volta.
knowing is not enough, we must apply.willing is not enough, we must do!!!(La conoscenza non è abbastanza, dobbiamo APPLICARE. La volontà non è abbastanza, dobbiamo FARE… Bruce Lee) Leggete i testi del grande Bruce Lee, quelli che vanno aldilà delle semplici spiegazioni di tecniche di combattimento (non che siano meno importanti) e troverete tutto ciò di cui avete bisogno dentro la vostra mente…
ciao Andrea!
il tuo blog è illuminante e spesso mi ritrovo a leggere delle frasi o dei punti chiave che, pur essendo già risonanti nella mia testa da tempo, sono stati spesso (se non sempre) ignorati!
Come studentessa universitaria ed ex-procrastinatrice seriale con bassa autostima ti ringrazio :-D
io avevo autostima e mi sentivo realizzata, fin quando due anni fa il mio matrimonio è fallito..da allora mi sento triste, demotivata e pur continuando a rimurginare su quanto fatto, giungo sempre alla stessa conclusione e cioè che ho dato il meglio di me..come avete detto voi..se uno non pensa con la propria testa lo farà qlc altro al posto nostro, perciò bisogna sempre essere determinati nelle nostre azioni, ma c’è sempre chi cerca di metterci i bastoni tra le ruote..e a volte questi tiri mancini ci disarmano..
ciao Andrea, ti seguo anch’io da qualche mese…sempre consigli ottimi!! proprio ieri mi sono sentita dire “sai, senza soldi non puoi neanche sognare”…e altre volte mi è stato detto “sei troppo magra e accanto a me in foto non verresti bene, sai, io sono più prosperosa…” (sigh), o altre cose del tipo “non ce la farai, non vai bene ecc”…devo dire che mi sono capitate queste persone soprattutto negli ultimi due anni, frasi che vengono fuori durante normalissime conversazioni..come mai mi chiedo…e spesso mi sono mangiata le mani perché non rispondevo a tono come hai detto tu…non perché davo ragione a quelle persone, ma perché di carattere non sono tipo da smontare gratuitamente le persone…è come se credessi molto nelle potenzialità umane, ma quando mi capitano persone negative mi ritrovo sempre impreparata (essere in buona fede non è sempre saggio a quanto pare); tuttavia, a loro insaputa, lungi dal farmi condizionare, vado sempre avanti con le mie idee… mi rendo conto però che la vita per alcune persone è molto più difficile…:-)
Ciao Andrea per caso ho scoperto questo blog.. stavo cercando appunto qualche aiuto su questa mancanza di autostima che mi travolge… nella storia della professoressa mi sono rispecchiata molto ( maledetta) … cmq spero di farcela con i tuoi consigli perche veramente ho dei momenti che mi butto giu di brutto…tutto il mondo è meglio di me in tutti gli aspetti… per fortuna nn sempre succede ma quando succede è terribile. .. continuerò a seguirti…
Ciao Giulia,
grazie per avermi lasciato il tuo commento.
Ti ho risposto solo per dirti che… non sei sola :-)
Sto ultimando proprio in queste settimane la mia nuova guida per migliorare la propria autostima, mi auguro ti potrà essere di aiuto in questo viaggio di riscoperta del tuo potenziale.
Andrea.
Straordinario, grazie per averlo scritto :-D
Semplicemente GRAZIE!
:-)
Mi fa piacere ti sia piaciuto il post. A presto.
Andrea.
Ciao Andrea,
Il tuo blog e i tuoi articoli mi hanno colpito!
Complimenti! Continuerò a leggerti con vivo interesse!
Un saluto
E’ bello leggere un post che avevo tralasciato e scoprire che la frase che mi ripeto spesso abbia lo stesso significato. “Tu non…….” “E chi l’ha detto!?”. Son contento :)
Riguardo all’aneddeto riportato, non è detto però che il secondo studente avesse poi tutta questa autostima. Potrebbe aver avuto il libro aperto, davanti a sé, durante l’interrogazione di H. W. Beecher e constato che la maestra faceva apposta a dir di no, e quindi aver agito di conseguenza al suo turno… ;-)
Grazie !!
bellissimo post anche se un pò datato proverò a mettere in pratica …grazie…
Ciao Andrea, il tuo blog è molto stimolante e interessante mi piace molto… Auguri
Grazie Maria ;-)
Ciao Andrea,
grazie per questo sito, mi ha davvero illuminato la giornata.
Ho sempre avuto scarsa autostima, con alti e bassi, ma in questo periodo sto vivendo particolarmente male il fatto di avere un contratto di lavoro a termine e di non aver ancora trovato nulla per dopo.
Quello che mi ferisce non sono tanto i “no” esterni (anche se ovviamente ho ricevuto dei rifiuti, o son stata scartata a dei colloqui), ma quelli che mi dico da sola, del tipo “ecco se non hai trovato un lavoro finora non troverai mai” oppure “questa è la prova che non vali niente”. Penso che il potere della nostra mente nel buttarci giù sia veramente eccezionale, ma certamente con la stessa energia che usiamo per deprimerci possiamo fare molte cose più utili per noi stessi :)
Ciao Andrea,
Ho letto questo post, nonostante io non senta di soffrire di bassa autostima da un po’, a causa di una tua risposta a una lettrice con un rapporto genitoriale complicato in cui mi sono ritrovata.
Ti scrivo per farti i complimenti e perchè alla lettura di questo post sono rimasta incredula poichè sembra racconti i miei ultimi anni.
Brevemente: il percorso difficoltoso (a dir poco) di laurea in infermieristica, terminato finalmente da pochi mesi; la perdita di quei due chili fermi da troppo tempo e la sempre maggiore costanza nella ginnastica; il mio desiderio di superare a breve lo Ielts per andare a lavorare all’estero e infine la mia testardaggine che mi ha fatto rialzare il volto tante volte.
Ti ringrazio per la tua presenza nella mia email e ti faccio i complimenti per la completezza delle tue analisi nei tuoi post.
Con affetto
Ambra
(scusami Andrea se sono fuori tema, ma… “prominente” vuol dire sporgente, forse ti hanno influenzato gli occhi del buon Beecher ;D. era meglio “eminente” , che indica qualcuno che si eleva sopra gli altri …)
Ahaha, hai perfettamente ragione! Sistemato :)