Riuscire a rafforzare il proprio carattere è la condizione necessaria per realizzare i propri obiettivi più ambiziosi.
“Preoccupati più del tuo carattere che della tua reputazione, perché il tuo carattere è ciò che sei veramente, mentre la tua reputazione è solo ciò che pensano gli altri di te.”
John Wooden.
Quante volte ti è capitato di trovarti di fronte ad una difficoltà, un contrattempo o un ostacolo e desiderare di avere un carattere più forte per affrontare, senza esitazioni, queste sfide della vita?
Eh sì, André, mi piacerebbe… ma sai com’è: persone di carattere si nasce!
Se è questo quello che pensi davvero, sei decisamente nel blog sbagliato.
Da tanti anni ormai condivido qui su EfficaceMente strategie pratiche per raggiungere i propri obiettivi nello studio, nel lavoro e nella vita e se c’è qualcosa che non accetto è proprio la scusa… “persone di carattere si nasce“.
Il nostro carattere ce lo costruiamo noi!
Lo plasmiamo ogni singolo giorno, ad ogni singola azione, ad ogni singola scelta.
Disciplina, forza di volontà, resilienza, insomma tutte quelle qualità mentali e morali che amo raccogliere nella parola tigna, possono essere apprese e sviluppate attraverso corrette strategie.
Nell’articolo di oggi vorrei condividerne con te una tanto semplice, quanto efficace. Ti prometto che sarà un articolo breve e concreto, ma non perdere il finale: ci sono 3 novità che ho preparato per te.
Rafforzare il proprio carattere come un Navy SEAL
Ho recentemente concluso la lettura del libro “Extreme Ownership: How U.S. Navy SEALs Lead and Win“. L’autore del testo è Jocko Willink, ex-ufficiale dei Navy SEAL, le Forze Speciali della Marina Statunitense.
Il libro fornisce molti spunti interessanti sul tema della leadership: se lavori in un’organizzazione o devi gestire un team, te ne consiglio la lettura.
Leadership a parte però, uno dei passaggi che mi ha incuriosito maggiormente, e che ho voluto immediatamente testare, è quello in cui Willink descrive una sua semplice abitudine personale che lo ha aiutato nel corso degli anni a rafforzare il proprio carattere.
Ecco le sue parole:
“Il tuo carattere viene plasmato ogni giorno, quando inizia a suonare la prima sveglia. Ho usato l’espressione «prima sveglia» perché io ne uso tre… in questo modo non ho scuse per non uscire dal letto, considerato quanto importante sia questo momento.
La sveglia infatti è il primo test della giornata ed è in grado di influenzarne l’intero andamento. Non è un test difficile: quando la sveglia suona puoi scegliere se alzarti immediatamente o se rimanere sotto le coperte.
Se hai la disciplina di alzarti, hai vinto – test superato. Se invece il tuo carattere è debole in quel momento decisivo e gli permetti di tenerti sotto le coperte, hai perso.
Anche se rimanere a letto può sembrare una scelta insignificante, in realtà quella prima decisione della giornata influenza negativamente tutte le altre. Se al contrario impari ad esercitare il tuo carattere fin dal risveglio, ne uscirà ogni giorno più rafforzato.”
Jocko Willink.
Te lo avevo promesso: una strategia breve, semplice, concreta ed efficace per rafforzare il tuo carattere. Ti dirò di più, ormai è più di un mese che la sto sperimentando in prima persona ed è impressionante come questa singola decisione mattutina riesca ad influenzare il resto della giornata.
Non è un caso poi che l’abbia voluta condividere con te proprio in questo periodo dell’anno…
Rafforzare il tuo carattere per vivere un anno epico
Molti pensano che gennaio sia il mese della “svolta”: facciamo i nostri bei buoni (s)propositi di inizio anno e crediamo che tanto basti per cambiare finalmente vita. Immagino che non serva che ti racconti il finale… giusto? ;-)
Se vogliamo davvero un cambiamento radicale, se vogliamo finalmente vivere il migliore anno della nostra vita, un anno epico, dobbiamo iniziare a porre le basi di questo cambiamento adesso, in queste settimane che precedono il capodanno.
E quest’anno posso assicurarti che farò tutto quello che mi è possibile per aiutarti a realizzare concretamente nella tua vita questo cambiamento.
Iniziare la tua giornata con la “sveglia del Navy SEAL” ti aiuterà ad affrontarla col giusto atteggiamento mentale. Ma questa tecnica è solo il primo passo. Nel nuovo anno condividerò ogni settimana nuove strategie per aiutarti ad essere sempre più efficace.
Questo blog è nato nel 2008 come un hobby personale, ma oggi, dopo aver superato i 50.000 iscritti alla newsletter e quasi 25 milioni di visualizzazioni totali, sono sempre più convinto che possa essere uno strumento per cambiare la vita, o per lo meno migliorarla un pelettino, a migliaia di persone.
Non so come tu abbia conosciuto EfficaceMente, se lo leggi da anni o se questo è il tuo primo articolo, vorrei però che mettessi in pratica anche solo la più piccola delle strategie che condividerò, partendo magari dalla tecnica del Navy Seal.
Se non accadrà nulla, amici come prima, ma se al contrario, come penso, si innescherà un cambiamento più profondo, allora vorrei davvero affrontare questo percorso insieme.
Andrea Giuliodori.
Grazie mille. Personalmente esercitare il carattere è una questione a cui non avevo mai pensato e non pensavo che partisse già di prima mattina….Buona giornata
Provare non nuoce ;-)
Raramente spengo la sveglia la mattina….a volte ci metto due secondi, altre volte dieci, ma non oltre. Mi alzo e comincio la giornata. Per me è come una battaglia.
Vorrei sottolineare quanto è importante la sveglia per una casalinga e tutti coloro che non devono “timbrare il cartellino”.In questi casi più che mai, il tempo e la vita possono sfuggire nell’illusione di essere liberi. Liberi sì, di vincere o perdere.
Lo insegno anche alle mie bambine.
Efficacissimo sempre anche se ti seguo da anni. Grazie delle novitá Andrea.
Ah… lavoro da casa o da dei co-working anche io e confermo su tutta la linea!
Ciao a tutti! Leggo EfficaceMente da almeno due anni, anche se di solito non commento, ma questa volta devo proprio dirlo: grazie Andrea per i consigli e gli ottimi spunti. Appena avrò un secondo (non è che procrastino, è che tra 10 min inizio a lavorare ;) ) guarderò immediatamente il primo video. Geniale l’idea della pagina personale. Insomma, in anticipo, 365 grazie! :D
;-)
Il mio maestro di yoga ci ripete sempre:
“Semina un pensiero e raccoglierai un’azione,
Semina un’azione e raccoglierai un’abitudine,
Semina un’abitudine e raccoglierai un carattere,
Semina un carattere e raccoglierai un destino.”
Vado subito a vedere il nuovo video corso. A presto!
Mi sembra in gamba il tuo Maestro di Yoga ;-)
ottimo consiglio della sveglia! io di solito mi alzo alla terza suonata, quindi da domani si prova con la prima! :)
volevo cogliere l’occasione per ringraziarti per questo blog, ho iniziato a leggerti anni fa e molti dei consigli che scrivi per me sono stati utilissimi per l’università e per il lavoro.
Molte persone mi dicono di invidiare la mia determinazione e la mia concentrazione, credo che in parte lo devo ai preziosi consigli che scrivi nei tuoi articoli e continuo a leggerti perché ho ancora tanto da imparare e da migliorare!
complimenti e continua così!
Grazie davvero per avermi lasciato questo commento Piky!
Grazie mille Andrea
Mi hai ricordato quanto sia importante impegnarsi nell’affrontare le proprie sfide ogni giorno
Interessante la nuova area riservata
Grazie a te del commento Sabner ;-)
Assecondare il proprio corpo non significa essere deboli. Certo, meglio non sentirsi stanchi la mattina. Quindi: come fare a non sentirsi stanchi la mattina? Io eviterei lo sforzo di alzarsi immediatamente a tutti i costi (a meno che non si va a lavoro) perché la stanchezza potrebbe essere un segnale che ci avverte che c’è qualcosa che non va…nel profondo.
Mik io non mi sveglio volentieri perché detesto il mio lavoro, sono consapevole di questo disagio, ma poltrire fino all’ultimo secondo per poi dover correre non serve assolutamente a nulla e anzi mi fa odiare ancora di più il risveglio.
Ma scendendo dal letto un pochino prima, la mattina è tornata MIA, lenta, piacevole, utile. Piuttosto vado a dormire presto, che tanto la sera svengo sul divano ad azzerare il cervello davanti alla tivvù. Meglio migliorare l’inizio della giornata!!!
Non sono una procrastinatrice ma indubbiamente mi sono molto indebolita negli ultimi due anni…e ti ho trovato. Mi son chiesta a cosa potesse servire ubbidire prontamente all’odioso richiamo della sveglia, ed ecco qui una risposta che mi ha convinto:potermi sedere a sorseggiare il mio tè anzichè berne metà in piedi davanti al lavandino! E sai che ti dico? Che domani ci provo eccome e chissà che non trovo anche il tempo di mettere un po’ di fondotinta per sentirmi più bella! Grazie!!!
Vorrei che fosse già domani per alzarmi alla prima sveglia e vedere se è tutto vero!!!
Allora come è andata?
Benone!
Mi son svegliata alla prima, insieme al mio compagno (che di solito esce di casa mentre io mi sto ancora avviluppando nel piumone!!!), caffettino insieme, poi tutto con calma, bella sensazione di avere il controllo, non più preda della pigrizia.
;-)
D’ora in poi userò 3 sveglie :-)
;-)
mio padre ne ha 5 ma è sordo !
Grazie di cuore Andrea, entro stasera l’avrò letta. Ti seguo da qualche anno, non sei mai venuto meno alle migliori aspettative! A presto.
Mi fa molto piacere!
Ciao Andrea! Ho apprezzato molto la strategia consigliata in questo articolo: un gesto apparentemente così semplice eppure di fondamentale importanza per iniziare la giornata con il piede giusto! Domani al risveglio sarò sicuramente più carica e spero che questo pensiero possa aiutarmi a ridurre sempre di più la pigrizia che spesso mi trattiene sotto le coperte. Corro subito a dare un’occhiata alla nuova area riservata perché sono molto curiosa! Leggo il tuo blog ormai da un paio d’anni ma non ho mai partecipato attivamente, se non prendendo parte a qualche discussione nell’EBC. Ora invece vorrei approfittarne per commentare maggiormente i tuoi articoli sempre interessanti e ben fatti e soprattutto farti i miei più sentiti complimenti per il tuo incredibile lavoro :) Saluti e a presto!
Grazie davvero per questo commento Federica :-)
Non vedo l’ora di conoscere 365!!
Yeah! ;-)
su questo non sono d’accordo, alzarsi alla prima sveglia non è sintomo di carattere, ma di autodisciplina. non era sempre qui su efficacemente che si diceva che la prima cosa che fai al mattino influenza la tua giornata? bè, quale è la differenza con lo scattare in piedi alla prima sveglia? non metto in dubbio che alzarsi cosi influenzi molto a livello di doverizzazioni (che è tipo il clou della crescita personale da quanto ho capito) però il carattere è un altra cosa, almeno per quanto riguarda la psicologia, è qualcosa che riguarda l’anima delle persone. E cosa a che fare lo scattare appena svegli con l’anima? Si può credere di “potenziare” il proprio carattere ma le cose sono un tantino diverse, internamente.
Sono d’accordo con te Emanuele. Per essere efficaci è importante ascoltare le proprie necessità. se una mattina ho bisogno di 10 minuti in più, a che pro colpevolizzarsi?
io ho bisogno di almeno 15 minuti per -bere, fare pipi, fare stretching ne letto… poi piano piano tutto il resto…quando lavoro sto malissimo infatti mi sembra che mi torturino a sangue… meglio i turni pomeridiani per quanto mi riguarda…
“Una vita non esaminata non è degna di essere vissuta.” Platone.
Giusto? Ne parli nella sezione corsi: fare chiarezza.
Direi che l’ex Navy Seal ha fatto questo! Esaminare le abitudini di altri per capire come migliorare noi stessi.
La questione “sveglia mattutina” è una questione spinosa: io sono totalmente d’accordo con chi sostiene che è il momento più importante della giornata, è la bilancia sulla quale si pesa la propria capacità di essere se stessi, di riuscire ad andare oltre la scimmia che vuole rimanere a letto e del sentirsi meglio in tutta la giornata.
“Questione spinosa”, ho scritto, perché, a spanne, il fallimento personale al momento della sveglia è del 99%. Ergo, ci si gira dall’altra parte e si fa finta di niente!
Eppure… Eppure…
Eppure, ci sono stati dei momenti nella mia vita in cui ho compreso quanto la sveglia mattutina sia importante, ma poi capita qualcosa che me lo fa dimenticare.
Vado di elenco:
– servizio di leva, sveglia ore 6.30. Primi giorni di panico e delirio al servizio di leva, ma dopo una settimana, avevo tanta energia in corpo che avrei potuto marciare per ore ed ore. La sveglia era il momento del “mettersi in rapido movimento come se non ci fosse un domani”. Dopo 2 mesi di sveglie così, ero un uomo nuovo… salvo poi tornare lentamente all’ozio più totale nel giro dei successivi 10 mesi di inutile vita di caserma e sveglie “alla camomilla”
– settimana yogica: sveglia ore 6.00, per essere pronti per la lezione delle 7.00. Fatica enorme i primi giorni, gli ultimi 2 ero in piedi alle 5.00 a fare meditazione pre-lezione di yoga. MAi stato meglio in vita mia
– diverse volte ho impostato le mie sveglie per le 6.30 o 7.00 e mi sono alzato a fare 10′ di meditazione e 30′ di yoga prima di andare a lavorare. Ho “resistito” al massimo per 10 giorni di fila, dopo di che subentra qualcosa che non so che cosa sia, che mi fa tornare alla mia “zona di comfort?” o “pigrizia innata”. Bene… in quei periodi di “efficienza” al risveglio, credo di aver vissuto i migliori momenti lavorativi che abbia mai avuto, fatti di massima concentrazione e sostanziale efficienza.
Che dire, quello che non riesco a capire del mio modo di approcciarmi alla sveglia è come sia possibile che essendo io quello che decide un’orario, sono ancora io che decido di non trovarmi d’accordo con me stesso, rimandando l’uscita dal letto con qualsiasi scusa che l’universo mi proponga (che poi quell’universo sono ancora io).
Procrastinazione? Biligornia? Pigrizia? Immaturità? Non lo so, ma so solo che “lunedì comincio la dieta” è la frase che metaforicamente dà il quadro della situazione, è sempre un rimandare, un trovare scuse. Quello che non capisco è che io so perfettamente che quel processo che mi porta a rimandare è in conflitto con delle mie scelte precedenti e so che quello che sto saltando è quello che mi fa bene e mi fa stare bene. Masochismo? Boh… fatto sta che il Navy Seal ha ragione di brutto, non fosse altro per il fatto che alzarsi presto e velocemente apre le porte anche all’ora sacra, che sappiamo tutti quanto importante sia.
Andrea sei un grande! Ma come fai a rispondere a tutti i commenti!? Ti stimo..YO!
Ho scoperto questo blog quasi per caso.
Finalmente un blog con poche frasi fatte e cose CONCRETE
Grazie Andrea
Dopo un paio di anni che seguo Andrea posso dire che questa è la migliore tecnica dal quale partire e quella che ti da risultati tangibili in pochissimo tempo.
La prima decisione della giornata è quella che ti svolta la giornata e riuscire a superare questa prima in assoluto può cambiare l’intera giornata.
Penso proprio che questo possa aiutarmi, sono queste piccole cose che messe insieme ti rafforzano e ti rendono una persona migliore, più decisa e con più spirito!
Leggo i tuoi articoli da qualche mese, da quando mi sono avvicinata al mondo della crescita personale, e sono davvero molto interessanti e mi hanno aiutata molto.
Complimenti! :)
Ehi Andrea, è da un paio di giorni che leggo i tuoi articoli e alcuni di loro sono veramente riusciti a motivarmi.Ma per quanto riguarda questo, io mi sveglio ogni mattina proprio appena suona la sveglia e avrei bisogni di rafforzare il carattere per quanto riguarda la resistenza alle tentazioni e i rapporti sociali. Non c’è un articolo più specifico su questi argomenti?
André ma pure il Navy Seals…
Mi stavo giusto gasando di quanto “fubbo io” perché riesco a completare l’output restando sotto le coperte.. Sfruttando la Technica delle m&m’s… E mo pure i Marins..
Ma che t’abbiamo fatto?
Che e sta tecnica delle m&m’s?
È quella descritta nelle newsletter del 27/11
Il mio problema è che non sento la sveglia e purtroppo su questo non posso farci molto. Sì, potrei adottare una serie di accorgimenti quando vado a letto e curare il mio sonno (ma se mi capita per forza di cose ad andare a letto tardi sono condannata? Una volta sono andata a fare un esame senza aver dormito perché temevo di non sentire la sveglia!) ma sul momento non posso fare nulla: la sento o non la sento.
Quindi devo per forza mettere una sveglia che suoni per parecchio tempo… magari dopo un’ora, se sono fortunata anche prima, la sento.
Riadatto la mia sfida all’alzarmi subito alla prima sveglia CHE SENTO.
Con il proposito di indagare meglio su questo mio problema.
Prima attuavo la tecnica del Navy Seal inconsciamente, appena suonava la sveglia mia alzavo dal letto e iniziavo la giornata con il piede giusto. La mattina avevo poco tempo e non potevo permettermi sgarri e, grazie a questa piccola azione, ogni giorno mi sentivo entusiasta e carica.
Da qualche settimana però, da quando la mattina ho molto più tempo e soprattutto quando non devo alzarmi per andare in università, alzarmi appena suona la sveglia è diventato davvero difficile.
Non gli ho dato peso ed è diventato sempre più semplice restare a letto e sempre più difficile alzarsi. È stato un periodo no, e questo non ha aiutato.
L’altro ieri però dovevo alzarmi presto per fare un servizio e avrei avuto poco tempo, mi sono alzata appena è suonata la sveglia e mi sono sentita carica ed entusiasta proprio come mi sentivo prima.
Non avevo dato peso a quanto una scelta che sul momento appare così insignificante possa cambiare completamente l’umore e quindi l’andamento di una giornata.
Leggere il tuo post mi è stato di conferma a quello che avevo immaginato.
Grazie per questo consiglio!
Interessante il tuo articolo io ho un carattere forte, ma anche molto senso dii responsabilita e cio’ spesso mi danneggia,tutti ne appofittano ed io sono stufa,da oggi seguiro’il blog ,vediamo come va,domani mattina esercizio della svegli,ilbrisveglio per me e’stress,mi vengono in mente tutte le negativita’ della mia vita
Andrea ti leggo da anni, non sempre puntualmente, ma “efficacemente” è un prezioso riferimento soprattutto quando mi trovo “nella selva oscura”. Oggi sono passata a questo articolo perché era linkato dalle https://www.efficacemente.com/abitudini/buone-abitudini/ . Ho ritrovato nelle parole sulla sveglia di Jocko Willink quelle di mio padre che ho sempre ammirato per la sua capacità di produrre. Non posso quindi che farmele mie, di nuovo, dopo averla appunto… smarrita. Con la pratica s’intende!! Lascerò un commento fra un anno per dire com’è andata :-)