Cosa c’è alla base del nostro benessere psicologico? Salute? Ricchezza? Amore? Sì e no. Secondo i ricercatori sono 6 le caratteristiche chiave condivise dalle persone felici ed alcune potrebbero sorprenderti.
“Il benessere psicologico è la vera ricchezza”.
L. G. Akita.
Ho deciso di dedicare il primo articolo del 2018 al benessere, per la precisione al benessere psicologico. E non è un caso.
Su EfficaceMente ti ho spesso parlato di resilienza, tigna, forza di volontà e accettazione del disagio. Saper infatti affrontare questo viaggio chiamato vita, nonostante le burrasche, è un’attitudine preziosissima.
La vita però non è un’interminabile gara di resistenza.
Dobbiamo imparare a prenderci cura anche del nostro benessere psicologico, altrimenti il rischio è quello di ritrovarci infelici anche dopo aver realizzato i nostri sogni più ambiziosi: e questo, lasciamelo dire, sarebbe un vero e proprio incubo.
Cos’è il Benessere psicologico
A darci una definizione di Benessere Psicologico ci ha pensato l’Organizzazione Mondiale della Sanità che lo definisce come “lo stato nel quale l’individuo è in grado di sfruttare le sue capacità cognitive o emozionali per rispondere alle esigenze quotidiane della vita di ogni giorno, stabilire relazioni soddisfacenti e mature con gli altri, adattandosi costruttivamente alle condizioni esterne e ai conflitti interni”.
Da qualche anno l’OMS ha deciso anche di includere il benessere psicologico nel concetto di salute: gli individui devono avere la possibilità di sentirsi a proprio agio nelle circostanze che si trovano a vivere.
Essere nella condizione di provare benessere psicologico migliora la qualità di vita e aiuta a prevenire possibili disagi nel rapporto con sé stessi e con gli altri. La ricerca del proprio benessere promuove la crescita personale e migliora la convivenza civile tra le persone.
L’importanza del benessere psicologico nella società odierna
In un periodo di grandi incertezze tra pandemia, guerra e crisi economica, il dibattito sul benessere psicologico è diventato sempre più centrale. Quest’ultimo triennio ha visto aumentare in modo esponenziale i carichi di paura, tensione ed ansie legati al presente e al futuro, tanto da portare l’Organizzazione Mondiale della Sanità a fare un appello per esortare tutti a paesi a rendere “la salute mentale e il benessere una priorità per tutti”.
D’altronde, uno studio, sempre dei nostri amici dell’OMS, conferma gli enormi benefici per ogni stato, azienda ed organizzazione di investire nel benessere psicologico delle persone: per ogni euro investito, infatti, c’è un ritorno almeno di quattro.
Come raggiungere il benessere psicologico
Ma come si raggiunge il benessere psicologico? Esiste qualche formula magica?
Più o meno… ;-)
Come succede spesso sul blog di EfficaceMente, per dare i giusti ‘consigli’ e strategie per arrivare al benessere psicologico, ci affideremo a una voce autorevole, di quella che è probabilmente la maggiore esperta in materia.
Ma come si raggiunge il benessere psicologico? Esiste qualche formula magica?
Più o meno… ;-)
La scala Ryff del benessere psicologico
Negli ultimi 20 anni Carol Diane Ryff, Professoressa di Psicologia presso l’Università del Wisconsin, ha cercato di capire insieme al proprio team di ricercatori quali elementi fossero in grado di aumentare concretamente il benessere psicologico, la soddisfazione e la felicità delle persone.
E i risultati a cui è giunto il team di ricerca sono estremamente interessanti.
Prima di parlartene però, chiariamo un punto: cosa significa benessere psicologico per la professoressa Ryff?
Per la Prof.ssa Ryff il benessere psicologico non va confuso con la mera ricerca del piacere o con la semplice soddisfazione dei nostri desideri.
Secondo la studiosa americana, il benessere psicologico si rifà piuttosto al concetto greco di eudaimonia.
Nello specifico, nei suoi studi la Ryff ha preso come riferimento la definizione aristotelica di eudaimonia:
La ricerca dell’eudaimonia consiste nel coltivare le attività virtuose, ovvero quelle attività in grado di tirar fuori il meglio di noi stessi.
L’eudaimonia racchiude dunque in sé i due imperativi per eccellenza dell’antica filosofia greca: conosci te stesso (gnōthi seautón), ovvero riconosci ed accetta i tuoi limiti e le tue fragilità, e diventa ciò che sei (ghénoi’ oios essì mathòn), ovvero coltiva quotidianamente il potenziale insito in te.
I 6 elementi per il tuo benessere psicologico
Ok, chiarito questo punto, andiamo a vedere quali sono i 6 elementi che possono contribuire al tuo benessere psicologico!
Coltiva la tua indipendenza
Ti preoccupi spesso di quello che gli altri pensano di te? Le pressioni sociali tendono ad influenzare le tue decisioni e i tuoi pensieri? Hai continuamente paura di deludere le aspettative dei tuoi familiari o delle altre persone?
Ecco, se hai annuito almeno una volta leggendo queste domande, ho una brutta notizia per te: cercare di far sempre contenti gli altri è la ricetta perfetta per l’infelicità.
Il primo tratto fondamentale che condividono le persone che godono di benessere psicologico è l’autonomia di pensiero e di azione.
Impara a pensare con la tua testa.
Fregatene del giudizio degli altri e agisci solo in conformità con i tuoi valori.
Vivi la tua vita e non quella che gli altri hanno progettato per te.
Approfondimenti
- Paura del giudizio degli altri. Comprenderla e liberarsene.
- Assertività: ovvero come imparare a farsi rispettare.
Sii padrone del tuo ambiente
Avere l’abilità di controllare l’ambiente circostante è il secondo fattore che contribuisce al nostro benessere psicologico.
Ma cosa significa “controllare il nostro ambiente“? Dobbiamo forse essere degli ingegneri ambientali?!
Con questa espressione la Prof.ssa Ryff indica la capacità di dominare con sicurezza le situazioni, che siano esse relative al nostro contesto lavorativo o personale.
Insomma siamo felici e soddisfatti di noi stessi quando siamo in grado di ottenere risultati concreti nella nostra carriera e nella nostra vita; quando cogliamo le opportunità al volo e soddisfiamo i nostri bisogni rispettando i nostri valori.
In parole povere? Quando ci diamo degli obiettivi e li raggiungiamo grazie alla nostra determinazione!
Approfondimenti
- Come raggiungere l’eccellenza: la via dello ShuHaRi.
- Come ottimizzare il tempo: 8 “sprechi” che devi eliminare dalla tua vita.
Lavora quotidianamente sulla tua crescita personale
Sai cosa succede ad un muscolo che non viene utilizzato? Si atrofizza...
È un po’ la stessa cosa che può accadere alla nostra vita: se non la “utilizziamo”, si atrofizza.
Vivere significa crescere, significa lavorare continuamente su noi stessi, significa affrontare nuove esperienze.
Nel momento in cui smettiamo di farlo, il nostro benessere psicologico ne risente.
Qualsiasi sia la tua età, qualsiasi sia il tuo passato, qualsiasi siano le tue origini, oggi può essere l’inizio del tuo percorso di crescita personale, un sentiero verso il miglioramento continuo fatto di nuove aspirazioni ed impegno quotidiano.
Non smettere mai di crescere. Non smettere mai di porti nuove mete. Non smettere mai di entusiasmarti per la vita.
Approfondimenti
Crea relazioni di qualità con gli altri
Come abbiamo visto, il primo tratto fondamentale delle persone felici è l’indipendenza (di pensiero e di azione).
Essere indipendenti però non significa essere str**zi o asociali!
L’esatto contrario. Dobbiamo imparare ad essere individui completi, a proprio agio con gli altri.
Per la nostra felicità è dunque importante investire nella creazione di legami di qualità, stabili e duraturi, sia in termini di amicizie, sia in termini di relazioni amorose.
Insomma: fiducia, rispetto, affetto, intimità, empatia e amore sono ingredienti fondamentali per il nostro benessere psicologico.
Approfondimenti
Trova lo scopo della tua vita
“I due giorni più importanti della tua vita sono il giorno in cui sei nato e il giorno in cui scoprirai il perché.”
Mark Twain.
Se non abbiamo una direzione verso cui tendere, difficilmente troveremo la felicità nella nostra vita.
Ricercare il nostro scopo nella vita deve essere quindi per noi una priorità assoluta.
Ma è proprio su questa ricerca che molte persone fanno confusione:
- C’è chi si aspetta che lo scopo gli venga comunicato magicamente tramite posta prioritaria.
- C’è chi si limita a fantasticare su cosa gli piacerebbe fare nella vita, comodamente seduto su un divano (nella pausa tra il secondo e il terzo episodio di Stranger Things).
- C’è chi infine la domanda neanche se la pone, vivendo la propria vita un sabato sera alla volta.
Ecco, non funziona proprio così.
Non è che un misterioso messaggero un giorno busserà alla tua porta e ti svelerà finalmente qual è la tua missione sulla terra; se ti ritrovi uno sconosciuto fuori dal portone di casa, al massimo vuole venderti una nuova tariffa elettrica.
Per trovare davvero il tuo scopo nella vita, devi andare a cercartelo.
Devi sporcarti le mani, provare lavori nuovi, vivere in paesi diversi, leggere libri e biografie non consueti.
È solo offrendo al tuo cervello nuovi stimoli e nuove esperienze che un giorno riuscirai ad unire i puntini e trovare la tua strada.
Nel frattempo però, ecco qualche utile approfondimento…
Approfondimenti
- Come trovare lo scopo della tua vita.
- Come trovare la propria strada nella vita (in 30 minuti).
- Cosa farò da grande? 3 modi non convenzionali per scoprirlo.
- 10 domande per capire cosa fare nella vita.
Impara ad accettare te stesso
Ultimo ma non ultimo: impara ad accettare te stesso.
Non può esserci benessere psicologico senza l’accettazione di sé.
Accettare sé stessi…
Significa imparare ad amare sia i nostri pregi, sia i nostri difetti.
Significa far pace con il nostro passato.
Significa essere… “cheerleader di sé stessi” e saper fare il tifo per la “squadra di casa”.
Ps. Molto importante: mai confondere l’accettazione con la rassegnazione. Ho spiegato la differenza in questo video che trovi sul canale YouTube di EfficaceMente:
Approfondimenti
E adesso? Testa il tuo attuale livello di benessere psicologico
Ok, a quanto pare questo benessere psicologico bisogna sudarselo!
Cercare di migliorare tutti e 6 questi aspetti in contemporanea sarebbe un errore madornale. Motivo per cui ho pensato di proporre ai lettori di EfficaceMente il test originale ideato dalla Prof. Ryff per misurare il benessere psicologico.
Grazie al test (che abbiamo tradotto) potrai individuare rapidamente in quali di queste 6 aree te la stai cavando abbastanza bene e in quali invece è il caso di apportare dei cambiamenti!
Puoi andare subito al test cliccando il pulsante arancione qui sotto:
Noi ci rileggiamo lunedì prossimo con gli iscritti alla newsletter.
Andrea Giuliodori
complimenti! Uno dei post che mi è piaciuto di più… edoardo
Grazie Edoardo.
Quando leggevo i tuoi articoli mi domandavo sempre: va bene, la determinazione, focalizzarsi sui propri obiettivi e via discorrendo, ma se il mio passato o altre mie problematiche mi annebbiano la mente ed il cervello, come fare per essere più efficaci? Grazie per aver dato spazio ad un argomento importantissimo ma spesso sottovalutato.
EfficaceMente è un progetto focalizzato su aspetti specifici, non ha la pretesa di abbracciare tutte le esigenze a 360°, ma è giusto ogni tanto ricordare che c’è ben altro oltre ai singoli obiettivi.
Risultati:…… 29/30 su tutte le sezioni. Beh fatemi cantare “una vita da mediano” ;-)
Probabilmente doveva essere il primo articolo da scrivere su un blog come questo.Gli obiettivi non valgono a nulla se non si è felici. Né la felicità si raggiunge solo con gli obiettivi o semplicemente imparando ad essere “efficaci”. C’è molto di più.
Il 4° articolo che ho scritto in assoluto per EfficaceMente è dedicato proprio alla felicità :)
È normale che in “crescita personale” abbia fatto 48 su 42? In ogni caso la parte più debole rimane l’autostima, sigh, ma devo dire che ultimamente mi ha dato una bella sferzata l’esempio del funerale di cui parla Jeff Olson in The Slight Edge :D
Buona settimana a tutti!
C’era un bug, grazie della segnalazione, ora è stato sistemato.
Andrea: il post più importante che tu abbia scritto. Una piccolissima nota. Quando dici al punto 1: “Fregatene del giudizio degli altri” può essere pericoloso e fuorviante. Io direi: considera il giudizio degli altri e rapportalo alla tua realtà/personalità. Ovvero, NONOSTANTE il giudizio degli altri, poi fai di testa tua.
Peace&Love
illuminante è stata per me la poesia SE…di kipling : Se riesci ad avere fiducia in te quando tutti Ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio….
:)
L’articolo è molto interessante e mi ha dato molti spunti di riflessione. Mentre lo leggevo, mi sono resa conto di essere carente in tutti e sei gli ambiti. Ci sono delle letture che mi consiglieresti in merito, a parte gli articoli che sono negli approfondimenti? :)
Ho una situazione da ricovero…
crescita personale:52/42? addirittur?
comunque, come sospettavo, devo lavorare di più sulle relazioni sociali, il problema è che difficilmente trovo persone con qualche punto in comune con me…devo cercare in nuovi ambienti probabilmente.
Anch’io ho avuto un risultato simile nella crescita personale: 50 su 42! Andrea Giuliodori, c’è forse qualche errore?
Ciao, sì abbiamo trovato e risolto un piccolo bug. Se lo desiderate, potete ripetere il test. Grazie!
uno dei piu piu bei post mai scritti questo!!! complimenti andre…..
tutto vero, anche se dietro ogni punto c’è un mondo intero di cose, ma va beh.
io personalmente credo che per avere una crescita completa bisogni davvero guardarsi nel profondo per capire cosa ci ha portato ad essere quello che siamo e qual’è quel desiderio che ci guida!
perche si rischia entrando nel mondo della crescita personale di copiare modelli di riferimento che non sono i propri e di andare incontro a sonori fallimenti……
Eh, lo so Maurizio.
Grazie comunque del commento!
Grazie di questo articolo!
Prego!
Trovo discordanza con il primo punto, con la frase “cercare di far sempre contenti gli altri è la ricetta perfetta per l’infelicità” e l’approfondimento dedicato al punto quattro “Come piacere agli altri: 6 consigli.”…
Ciao Giovanni, questo passaggio è già chiarito al punto 4:
“Come abbiamo visto, il primo tratto fondamentale delle persone felici è l’indipendenza (di pensiero e di azione).
Essere indipendenti però non significa essere str**zi o asociali!”
Il fatto che non dobbiamo fare contenti TUTTI, non significa automaticamente che non dobbiamo piacere a NESSUNO. Il problema non è creare relazioni di qualità con gli altri. Il problema è reprimere la propria personalità e la propria autonomia per sforzarsi di piacere a TUTTI.
Forse il miglior “articolo” degli ultimi anni. E non per demerito dei precedenti.
Grazie Andrea!
Ciao Andrea, in un articolo tempo fa parlavi di una ricerca che aveva determinato quale era il compositore di musica classica che con le sue melodie aveva il miglior effetto per rilassare la mente. Non sono riuscito a trovare quel pezzo, mi puoi aiutare?
ciao Andre
Mi fa sempre piacere leggere i tuoi articoli
grazie mille fratello mio
Non riesco a visualizzare i risultati del test.
Ho spuntato tutti i punti, sembrano il mio ritratto!
Grazie
Ho fatto il test proposto due volte ma non mi fornisce risultati numerici sulle 6 sezioni tranne che sull’ultima. Insomma non funziona!! :(
Grazie per la segnalazione, lo facciamo sistemare quanto prima.