Scopri cos’è che fa di un essere umano un vero guerriero, lasciati ispirare da questo archetipo ed impara a farlo emergere nella tua vita.
“Diventi un guerriero nel momento in cui ti assumi la piena responsabilità della tua vita.”
D. Millman.
Questo è il secondo post di una miniserie di articoli dedicati agli archetipi dell’essere umano adulto. Se non lo hai ancora fatto, ti consiglio caldamente di leggere l’articolo introduttivo, in cui è spiegato il modello degli archetipi, le origini e la sua importanza per il tuo processo di maturazione. Terminata la lettura dei diversi articoli di approfondimento dei singoli archetipi, non dimenticare di fare il test per scoprire il tuo archetipo dominante.
Vediamo oggi nel dettaglio il primo dei 4 archetipi dell’essere umano adulto: l’archetipo del Guerriero. Questo archetipo riveste un ruolo molto importante per la tua crescita personale e, nonostante le suggestioni tradizionali, ha poco a che fare con battaglie, spargimenti di sangue o bieco machismo; al contrario, tale archetipo incarna doti quali la disciplina, la resistenza e la capacità di perseguire i propri obiettivi con determinazione.
Partiamo subito da quelle che sono state le interpretazioni di questo archetipo nelle più importanti tradizioni e culture umane.
L’archetipo del Guerriero: dagli Spartani alle Amazzoni
Il mito del guerriero è presente nella cultura e nella tradizione delle più importanti civiltà del passato. Nell’antica Grecia, gli Spartani erano considerati guerrieri eccezionali, selezionati ed educati fin dalla nascita per eccellere nell’arte della guerra. Personaggi come Leonida e i suoi 300 condottieri sono entrati nel mito e hanno ispirato decine di scrittori e registi. Non possiamo poi dimenticare gli antichi guerrieri giapponesi: i Samurai. Devoti al loro Daimio, i Samurai dedicavano la loro intera esistenza alla pratica disciplinata e a quei nobili principi che sono ben fotografati nell’Hagakure – il libro segreto dei Samurai.
L’archetipo del Guerriero è stato più volte incarnato nel corso della storia anche dal genere femminile. Tra le guerriere più note vi sono senz’altro le Amazzoni, risalenti ai miti greci. Ma molto più interessanti sono alcune figure singole che hanno dato lustro all’archetipo Guerriero femminile: Ah-Hotep, la regina guerriera dell’Antico Egitto; Fu-Hao, regina della dinastia Shang, che in Cina guidò un esercito di più di 13.000 soldati già nel 1.200 a.C.; ed infine Giovanna D’Arco, la ragazza di umili origini, che nel XV secolo arrivò a ricoprire ruoli di altissimo livello all’interno dell’esercito di una nazione come la Francia.
L’archetipo del Guerriero è da sempre parte integrante della storia umana, ma in che modo può diventare parte della tua storia?
L’archetipo bambino: l’Eroe
Come visto, nel modello dei 4 archetipi di Moore, non è possibile accedere all’archetipo adulto se prima non si è sviluppato l’archetipo bambino. Nel caso del Guerriero, l’archetipo bambino è quello dell’Eroe.
In un percorso di maturazione normale, l’archetipo dell’Eroe si manifesta in età adolescenziale. In questo periodo sentiamo il bisogno di una maggiore indipendenza e cerchiamo di mettere alla prova tale bisogno affrontando situazioni rischiose e che ci spaventano. I genitori, per un innato senso di protezione, cercano di opporsi a questi bisogni adolescenziali, ma negare questi riti di passaggio a volte rischiosi, ma sicuramente positivi (un viaggio all’estero da soli, un capeggio con gli amici, etc.), porta spesso i ragazzi a rifugiarsi in riti di passaggio molto peggiori e dalle connotazioni negative (il fumo, l’alcol, etc.).
Se dunque questa ricerca di indipendenza non viene correttamente incanalata, può sfociare in quelle che abbiamo definito le ombre dell’archetipo:
- Da una parte abbiamo il Bullo. Nel voler affermare la propria indipendenza, il bullo tende a prevaricare gli altri, da cui pretende rispetto attraverso la violenza fisica e verbale. In realtà, dietro ad ogni bullo si nasconde un adolescente insicuro e con scarsa autostima, che per nascondere la propria inadeguatezza si rifà sui coetanei più deboli.
- Dall’altra parte abbiamo invece il Codardo. Incapace di affrontare le proprie paure, evita continuamente il confronto, sia esso fisico o verbale. Il Codardo segue sempre le istruzioni degli altri e si adatta alle scelte della maggioranza, anche in tema di mode e comportamenti. Pur razionalizzando continuamente la sua mancanza di coraggio, il codardo prova una profonda rabbia e odio nei confronti di sé stesso.
L’archetipo dell’Eroe può essere dunque maturato solo attraverso una sana affermazione della propria indipendenza; questo può avvenire in 2 modi:
- Riti di iniziazione che consentano all’adolescente di superare in autonomia le proprie paure. Non stiamo parlando di stron**te come i carboni ardenti o altro, ma di vere assunzioni di responsabilità da parte di un ragazzo (o una ragazza naturalmente), come ad esempio: un lavoro estivo, un viaggio guadagnato grazie al proprio impegno, un percorso sportivo a livello agonistico, un corso universitario fuori sede.
- Una pratica quotidiana che solidifichi l’autostima dell’adolescente. L’autostima non è innata, va costruita, giorno dopo giorno. L’autostima nasce dalla capacità di affrontare quotidianamente almeno una nostra piccola paura. Da questo punto di vista, la tecnica che ritengo più efficace è la tecnica del “come se”.
Ora che sai cos’è che fa di un ragazzo un Eroe, è arrivato il momento di scoprire cosa contraddistingue un vero Guerriero e come puoi rendere questi tratti parte della tua personalità adulta.
L’archetipo adulto: il Guerriero
L’archetipo del guerriero (o dell’Amazzone) integra in sé un preciso di mix di caratteristiche. Leggile con attenzione, assorbile, lascia che ti ispirino e che producano nella tua mente immagini a cui ricorrere nei momenti di maggior bisogno. Scopo di un archetipo è proprio questo: essere fonte di ispirazione.
- Coraggio. Il coraggio non è assenza di paura, ma piuttosto è la sua accettazione. Il Guerriero affronta le proprie paure, consapevole che rifuggendole queste si ingigantiscono ed acquistano potere. Il Guerriero insomma è consapevole di quel meccanismo noto come domino mentale.
- Disciplina. La disciplina è la capacità di fare ciò che ci si è ripromessi, nonostante le condizioni esterne ed interne. Il guerriero, fin dalla giovane età allena il “muscolo della disciplina”. Tale muscolo si accresce nelle scelte quotidiane che egli fa, ogni qualvolta preferisce la pratica all’ozio, l’impegno alle scuse e l’azione alla procrastinazione.
“Non c’è più grande conquistatore, di chi è riuscito a conquistare sé stesso.”
H.W.Beecher.
- Determinazione. Il guerriero è focalizzato sul suo obiettivo e non è legato ad alcun sentiero in particolare. Quando capisce di aver scelto il sentiero sbagliato lo lascia senza esitazione, per provare un nuovo percorso. Il guerriero è consapevole che il fallimento non è segno di un accanimento divino, ma piuttosto una condizione necessaria per il raggiungimento della meta finale.
- Concentrazione. La capacità di focalizzarsi sull’essenziale è uno dei tratti salienti del Guerriero. Non solo, il Guerriero è un vero e proprio maestro in termini di concentrazione mentale; egli sa che le continue distrazioni lo allontanano dai suoi obiettivi e per tale ragione pratica quotidianamente tecniche di concentrazione.
- Competenza. La fiducia che il Guerriero dimostra nel “campo di battaglia” deriva dalla sua profonda competenza. Anni di pratica deliberata hanno conferito al Guerriero quella sicurezza necessaria per affrontare qualsiasi nemico senza complessi di inferiorità.
- Aggressività. Il Guerriero è aggressivo. Hai problemi con la parola aggressività? Superali. L’aggressività è uno strumento neutro ed indica l’energia che si utilizza per il raggiungimento di un determinato obiettivo. L’aggressività può essere senz’altro negativa, ma il guerriero ricorre all’aggressività positiva per spingere sé stesso ai limiti della propria zona di comfort. Come ho scritto in passato, se vuoi raggiungere i tuoi obiettivi, devi metterci sana aggressività.
- Distacco emotivo. In battaglia il Guerriero deve essere in grado di distaccarsi da emozioni, dubbi e paure. Distaccarsene non significa non provarle. Il Guerriero ha imparato ad osservare queste “tossine del pensiero” senza però permettere loro di influenzarne il giudizio o l’azione. Tale risultato può essere raggiunto attraverso una costante pratica meditativa.
- Lealtà. A differenza dell’Eroe, il Guerriero risponde non solo a sé stesso, ma ad entità superiore (il Re, la Patria, Dio); ma soprattutto il Guerriero crede in una causa e in principi che vanno oltre l’affermazione personale. La lealtà del Guerriero va quindi interpretata come negazione delle spinte egocentriche dell’Eroe e non come cieca obbedienza.
- Resilienza. La resilienza è la capacità umana di far fronte in maniera positiva agli eventi traumatici. Il Guerriero è per definizione resiliente. Egli si rialza ad ogni sconfitta, continua a combattere senza sosta, è focalizzato unicamente sul suo obiettivo. Non è un caso che nel testo di Trabucchi, dedicato proprio alla resilienza (Resisto dunque sono), si trovino molti esempi di guerrieri moderni.
Insomma, un bel tipetto il nostro Guerriero, eh? Ma come ci insegna Moore, ogni archetipo ha le sue ombre con cui fare i conti…
Le ombre del guerriero
Una non corretta maturazione dell’archetipo del Guerriero può portare allo sviluppo di modelli di comportamento errati, in cui i tratti salienti del Guerriero vengono distorti e portati, talvolta, all’eccesso. Il Guerriero sì può così trasformare nel:
- Sadico. Il distacco emotivo è uno dei tratti caratteristici del Guerriero, ma questo deve valere solo mentre il Guerriero è in “battaglia”. Nel momento in cui il distacco emotivo, l’anaffettività e l’odio per la debolezza altrui diventano costanti della vita del Guerriero, egli si trasforma in un Sadico, che come ricorda il nome è anche in grado di atti di incomprensibile crudeltà.
- Masochista. Dall’altra parte abbiamo il Masochista, colui che si sacrifica ad una causa che non gli appartiene: è il classico topo nella ruota che invece di liberarsi, corre come un pazzo nella sua trappola, alla continua ricerca di approvazione del suo Re (il capo, il partner, etc.).
Vediamo dunque come evitare le ombre dell’archetipo del Guerriero e sviluppare invece correttamente le caratteristiche tratteggiate in precedenza.
Azioni pratiche per diventare un Guerriero
Non esiste una ricetta standard per maturare le doti tipiche del Guerriero, ma vi sono tuttavia azioni pratiche che puoi mettere in atto per assorbire quanto più possibile questi modelli di comportamento e di pensiero.
- Lasciati ispirare. Gli archetipi agiscono sulla nostra mente inconscia, e cosa c’è meglio di un libro o di un film per lasciarsi ispirare? Guardati o riguardati film come il Gladiatore, Braveheart, l’Ultimo dei Moicani, l’Ultimo Samurai. Sì, può sembrare un banale cliché, ma dannazione: funziona. Tra i libri ti consiglio “La via del guerriero di Pace” di Dan Millman, o i trattati del filosofo-guerriero Marco Aurelio.
- Affronta le tue paure. Le paure sono eccezionali strumenti di crescita personale. Ogni volta che le rifuggi, queste acquistano forza e ti confinano in un recinto sempre più stretto, che rischia di soffocarti; ma dovresti vedere cosa accade se le affronti a viso aperto, se ti ci scagli contro: quelle stesse paure, all’improvviso si dissolvono. E’ in questo esatto istante che dai solidità alla tua autostima, che inizi a credere in te stesso e ad avere la forza per affrontare paure sempre più grandi. Fai una lista di ciò che ti spaventa, di ciò che eviti come la peste. Prendi poi la paura più “gestibile” ed affrontala: non domani, ma oggi stesso.
- Allenati. L’attività fisica non solo ti aiuta a ritornare in forma e a ritrovare il peso ideale. Questi sono solo effetti secondari. L’attività fisica ti tempra come un vero guerriero. Nello sport, per crescere, sei “costretto” a darti obiettivi, ad allenarti costantemente per raggiungerli e ad affrontare, di tanto in tanto, degli infortuni. Queste lezioni valgono più di mille articoli. Se non hai idea di dove partire, ti consiglio questo semplice programma di allenamento.
- Trova lo scopo della tua vita. Un guerriero è sempre devoto ad una causa più grande di lui. Ha dei principi e dei valori chiari, che rispetta, costi quel che costi, ma soprattutto non perde mai di vista il suo scopo ultimo. Se vuoi assorbire l’archetipo del Guerriero devi trovare la tua causa, il tuo scopo ultimo. Io naturalmente non ho tutte le risposte, ma posso suggerirti questo metodo come punto di partenza nella tua ricerca.
- Metti alla prova la tua resilienza. Non c’è Guerriero che non sia stato forgiato dalle difficoltà. Il mio suggerimento non è certo quello di andarti a cercare sfide inutili e vuote, ma devi imparare ad accogliere le asperità della vita con un nuovo atteggiamento mentale. Non lasciare che nulla ti abbatta o ti scalfisca: sii tu a scegliere le tue reazioni. In questo può certamente aiutarti applicare con costanza la tecnica ABCDE per rafforzare la tua resilienza.
- Pratica la disciplina. Come detto la disciplina è la capacità di portare a termine ciò che ci si è ripromessi di fare. Per acquisire la disciplina di un guerriero devi imparare a lavorare sulle tue abitudini: elimina le cattive abitudini, impara a formare nuove abitudini in modo efficace, ma soprattutto lavora sulla tua capacità di essere costante. La vita è una maratona e non uno sprint di 100 m, prendi il giusto ritmo e non fermarti.
- Adotta una pratica meditativa. Che si tratti di meditazione vera e propria o semplici tecniche di respirazione, ritagliati ogni giorno almeno 20 minuti da dedicare alla pratica del distacco emotivo. Osserva i pensieri che ti hanno assillato nel corso della giornata, guardali come guarderesti un film sullo schermo del cinema: distanti e separati dal tuo io più profondo. Un guerriero, prima di poter sconfiggere i propri nemici, deve essere in grado di dominare i propri demoni interiori.
Si conclude questo post sul primo archetipo, quello del Guerriero. Mi auguro ti abbia… ispirato. Nella prossima puntata parleremo dell’archetipo dell’Amante. Che ti incuriosisca o meno, ti consiglio di non perderlo: riserva sorprese inaspettate.
Buona settimana. Andrea.
Clicca e leggi gli altri articoli di questa mini-serie
- Guerriero, Amante, Mago e Re: scopri il tuo archetipo
- L’archetipo dell’Amante
- L’archetipo del Mago
- L’archetipo del Re
- Test: scopri il tuo archetipo dominante
Foto tratta da Google Immagini
Un articolo bello e motivante, sopratutto i 7 punti finali.
Non vedo l’ora di leggere il prossimo!!
Ciao Leo,
grazie!
Prossima settimana ci prendiamo una pausa dagli archetipi, ma la miniserie continuerà sicuramente.
A presto,
Andrea.
Sono iscritta alla tua newsletter e la leggo sempre con molta soddisfazione, ma questi articoli sugli archetipi superano ogni aspettativa! Fantastici e, come dici tu, davvero ispiranti! Grazie.
Ne sono molto felice Antonella,
in realtà ho notato che questi articoli hanno appassionato moltissimo alcuni lettori e lasciato del tutto indifferenti altri. Questo mi ha incuriosito molto. So che il modello degli archetipi non è il “piatto” di tutti, ma mi ha davvero sorpreso questa reazione “polare” dei lettori. Vedremo come va nei prossimi post sull’argomento ;-)
Andrea.
Bell’articolo, penso che il settimo punto finale, sia veramente una cosa interessante da fare.
Sì, ci sono molti pregiudizi sulla meditazione, e io stesso non ne ho mai parlato approfonditamente. Ma considero la meditazione uno dei pilastri per una concreta crescita personale.
Chissà che non ne faccia un articolo di approfondimento proprio la prossima settimana… ;-)
L’ho sempre rimandato, ma dopo 4 anni di “pratica” mi sento di poter dare il mio piccolo contributo sull’argomento.
Andrea.
Interessante come sempre, ottimo per iniziare la settimana :-)
Ne sono felice Michele ;-)
Sono molto felice che parli di meditazione e che ne parlino anche sopra.
Capisco che ci sono fin troppe mode new ages che gli hanno dato un connotato forviante ma alla fine si tratta solo di una tecnica di consapevolezza.
una TECNICA molto PRATICA per stare meglio nel mondo!!
Grazie Andrea!!
Sì Claudio, e come ho avuto modo di rispondere, chissà che questa non sia l’occasione per scrivere finalmente un post di approfondimento sull’argomento ;-)
Andrea.
Gran bell’articolo! Sia col post di settimana scorsa che con questo hai centrato il mio momento: sono alla ricerca della definitiva maturazione. Mi sono sempre definito come un “filosofo guerriero” per la mia capacità di non mollare mai unita al mio amore per i pensieri profondi :-D. Volevo farti due domande: tu a quale archetipo ti ispiri? (Secondo me sei un mago ;-)) E poi e’ normale sentirsi appartenente a più di un archetipo o si rischia di confondere la propria responsabilità?
Ciao Francesco,
personalmente credo che per una completa maturazione sia necessario poter sviluppare in modo equilibrato tutti e 4 gli archetipi.
Quelli che più mi affascinano sono sicuramente quelli del guerriero e del mago (bravo!).
Come detto, è doveroso sentirsi appartenente a più di un archetipo ;-)
Bel post!Continua cosi,ottimo lavoro! :)
Ti ringrazio Salvo, sono molto importanti questi feedback.
Andrea.
Bello quest’articolo, lo stavo aspettando, mi interessava molto approfondire quest’argomento. La figura del “Guerriero” che emerge qui mi ha riportato alla mente il “Manuale del guerriero della luce” di Paulo Coelho. Consiglio a chiunque fosse interessato a “sviluppare” nella propria vita questo archetipo di leggerlo. Buona settimana!
Ottimo suggerimento Crystal ;-)
Grazie Andrea, per avermi fatto scoprire la teoria degli archetipi: non la conoscevo proprio, e la trovo davvero interessante.
Leggendo il tuo “Guerriero”, mi sono riconosciuta in tantissimi passaggi: le caratteristiche personali, il percorso di crescita, l’atteggiamento generale. Ho pensato “Uh, ma questa è la mia storia!”.
A te complimenti per il lavoro che porti avanti con il tuo blog, e io sono super-curiosa di seguire le prossime puntate. Ciao!
Grazie a te del commento Silvia, questi feedback da parte dei lettori che mi seguono da anni sono davvero importanti per me ;-)
Alle prossime puntate.
Andrea.
Interessantissimo quest’articolo, non vedo l’ora di leggere i prossimi!!
Grazie Andrea!
Ciao Laura,
diciamo che entro l’estate li dovrei aver pubblicati tutti ;-)
A presto,
Andrea.
Ciao Andrea, bellissimo post. Mi pare proprio che tu sia ispirato e che stia esprimendo la tua cifra più forte e migliore. Ogni paragrafo meriterebbe di essere ampliato e approfondito (chissà mai). In questi tempi in cui sono di gran moda le quote rosa tra i film da vedere inserirei, Erin Brockovich…
Ottimo spunto quello di Erin Brockovich. Io sconto necessariamente il mio essere uomo, ma fortuna che ci sono i commenti per mettere una pezza.
Grazie del commento Ilaria.
Andrea.
Ciao Andrea,
è molto illuminnte il fatto ch l’eroe (la virtù) sia il punto di mezzo tra il bullo(troppo coraggio, sfrontatezza e indipendenza), e il codardo( poco coraggio o troppa paura, scarsa sfrontatezza e scarsa indipendenza).
Ed è anche illuminante che il guerriero (la virtù) sia il punto di mezzo tra il sadico (troppa aggressività e violenza, nessuna pietà per il prossimo), e il masochista (troppe paure, troppa indolenza, mancanza di motivazioni, mancanza di resilienza e di autodisciplina).
Insomma, dobbiamo sempre barcamenarci tra il troppo e il poco di ogni cosa… per conservare la virtù e non cadere nell’ombra e trasformare lea virtù stessa in difetti.
Come volevasi dimostrare….
Ciao Pasquale,
eh sì, a quanto pare tutto torna ;-)
Credo che sia uno (se non IL) dei post migliori che ho letto su efficacemente!
Lo trovo davvero completo, ricco di collegamenti preziosi e infonde voglia di mettersi in moto.
Anche perché la figura del guerriero dal mio punto di vista è sempre stata epica, energica, coraggiosa e nobile! :D
Grazie davvero Claudia per il commento ;-)
Notevole, mi ha ispirato!
Continuo a sorprendermi sull’efficacia del miglioramento personale, anche dopo tanti anni, è avvincente conoscersi sempre meglio e più in profondità. Scoprire quelle caratteristiche e quegli aspetti della mia persona che finora mi erano ignoti..
Grazie Andrea
Ottimo Mauro,
sì, io seguo le tematiche di crescita personale da circa 13 anni ormai. Parliamoci chiaro: c’è tanta fuffa in mezzo, ma ci sono alcune strategie davvero efficaci.
Dopo tutta questa sfilza di commenti positivi ed entusiastici, ci si sente quasi banali a ripetere l’ovvio ;)
L’articolo è così ricco di informazioni, collegamenti e spunti che il rischio poteva essere quello di perdercisi. Invece lo hai strutturato in maniera davvero precisa, fluida ed “efficace”… Chè del resto non sarai mica un ingegnere per caso ;)
Bravo Andrea, davvero complimenti.
Buona settimana,
A.
Ahahaha, grazie Ambrosia…
Uno degli articoli più importanti di questo sito! Complimentissimi!
Grazie Miche, ne terrò conto per i prossimi post ;-)
Davvero denso questo articolo, pieno di spunti di riflessione e di stimoli per nuove modalità, nuove “azioni”. Complimenti.
In realtà temevo fosse troppo lungo, ma vedo che è stato ben “digerito” ;-)
Al massimo troppo riassuntivo, ma per fortuna ci sono anche i link ai post precedenti.
Ottimo articolo, vado subito a rivedermi Kill Bill e a giocare a Prince of Persia spirito guerriero! ^^
Le altre 6 azioni saranno più ostiche e una settimana non basta neppure per prendere l’abitudine, ma almeno cercherò di fare il primo passo per ogni punto.
Ahahah… non iniziamo sempre dalle azioni facili però!!! ,-)
Bel post, solo che i film che hai nominato nn si rispecchiano con questo post : il film a cui CREDO tu ti abbia ispirato sia questo : Paceful Warrior, lo trovate gratis su youttutto il film quindi nn vi posso linkare diviso in 2 parti, sn sul cell . Quindi oltre ad una scrittura laggosa e piena di errori io nn vi posso linkare il film diviso in 2 parti
Ciao Jalordita: la Via del Guerriero di pace (sia film, sia soprattutto libro) hanno molto influito il mio percorso di crescita personale, ma anche gli altri film citati, se pur non rappresentano una lista esaustiva, sono sicuramente un buon punto di partenza.
Andrea.
Che razza di errori che ho fatto che cavolo di lag
Andrea, non ho mai commentato un tuo articolo ma stavolta non posso tratteneremi. Questo articolo è STRAORDINARIO. E’ anni che tieni questo blog ed è circa un anno e mezzo che lo seguo assiduamente, ed è incredibile come il contenuto sia sempre di altissima qualità. Davvero complimenti, magari ce ne fossero molte di persone come te!
Ciao Stefano,
grazie davvero per aver lasciato il tuo primo commento e grazie soprattutto per quello che hai scritto ;-)
Prima di tutto complimenti per l’articolo, veramente bellissimo! Tra l’altro sei riuscito a sintetizzare una serie di articoli gia’ scritti e ad articolarli in un percorso archetipale. Chapeau! Semplice e immediato! Tra i film suggerisco anche “karate kid” che stavo rivedendo giusto ieri sera. E’ perfettamente in linea con il passaggio dall’eroe al guerriero e lo scontro tra bullo e codardo.
Posso chiederti perche’ fai una pausa dalla miniserie? E’ per una questione di marketing? :/
Io voglio leggere gli altri!!
Ciao Davide,
no, niente marketing, semplicemente ho notato che questi articoli piacciono moltissimo ad alcuni lettori del blog, ma ha lasciato indifferenti molto altri. Mi sembra corretto dare qualche spunto anche agli altri e poi un po’ di attesa non guasta ;-)
Va bene va bene! Scusa per la domanda ma sai l’impazienza di leggere gli altri dopo aver letto l’articolo e’ spontanea. Nel frattempo vuol dire che mettero’ in pratica qualche consiglio letto qui! :)
Viene proprio da urlare “Questa è SPARTAAAAAAA!”
Ahaha, a parte gli scherzi, questo post è una sferzata di energia!
Sei un grande, i tuoi articoli mi piacciono sempre di più
Ti ringrazio Dasha.
Andrea.
Il valore aggiunto del tuo blog è dato da articoli come questo! Ci capitai per caso un giorno(non mi ricordo piu cosa stavo cercando :)) e da allora non mi perdo un articolo. Non vedo l’ora di leggere il prossimo
Sono sempre incuriosito di sapere come sono arrivati su EfficaceMente i lettori. Sono felice ti stiano piacendo questi articoli.
Andrea.
Hi aspettato tutto il giorno per leggerlo,volevo aspettare la sera,dopo una giornata stancante,nel letto,sotto le coperte e gustarmi questo articolo che ero certo non avrebbe deluso.le.mie aspettative.
Ho fatto bene ad aspettare! Come ti ho già detto lunedì scorso,questo articolo è fantastico!
Ahahaha, ottimo così!
Di nuovo io :)
Lo stavo rileggendo stamattina, con la mia bella tazza di caffè in mano, per iniziare bene la giornata, e mi è venuta in mente un’altra azione pratica che ci può aiutare ad essere un tantino più “guerrieri”: la POSTURA! Un guerriero sta dritto in piedi, spalle aperte, viso fiero rivolto in avanti! Non sta con le spalle chine e la faccia del cane bastonato :) Secondo me il fuori condiziona il dentro: cominciare a muoversi come farebbe un guerriero ci fa sentire più forti, coraggiosi e fieri! Che ne pensi?
Ciao Antonella, questa fa molto Tony Robbins! Sì, assolutamente, corpo e mente sono molto più connesse di quanto potremmo pensare. Ottimo suggerimento: e adesso… tutti con le spalle dritte e lo sguardo fiero!!! ;-)
Ciao Andrea… accidenti adesso che mi ero tutta gasata mi dici che devo aspettare per i prox articoli sugli archetipi? ahi ahi non dovevi farlo… scherzo! Mi piacciono molto questi argomenti ma ammetto che faccio fatica a comprendere fino in fondo… darò un giudizio dopo che avrò letto tutte le figure… sono molto affascinata dal mago e dal re :-)
Ciao Angela, cercherò di rendere i prossimi articoli il più lineare possibili. Sì, come detto, porterò sicuramente a conclusione la mini-serie, ma è giusto dare qualche spunto anche a quei lettori che non sono interessanti agli archetipi ;-)
le paure, dici proprio cose vere riguardo le paure. secondo me sono lo scoglio di tutti, in maniera conscia o meno ma lo sono di tutti. e quando hai detto che le paure sono linfa vitale per accrescere la propria autostima ho capito di avere la potenziale autostima per diventare un “super uomo”. basta iniziare da quelle più piccole, se ci sono…
Ottimo commento Leonardo, vedo che hai colto il punto ;-)
Ciao Andrea,
buonasera, volevo chiederti perchè ci prefissiamo di cambiare, ripetiamo a noi stessi che ce la faremo,ci sentiamo padroni di noi stessi e pronti e forti per sconfiggere le cattive abitudini che ci impediscono ,ehm… che noi facciamo si che ci impediscano,e appena stai per fare qualcosa che ti avvicini al tuo sogno… ti ripiomba addosso la cattiva abitudine e si impadronisce di nuovo di me. Sono inadatto io, cosa sbaglio? Perchè aspetto qualcosa che risolva i problemi per me? E non lo faccio io? O io ingigantisco tutto? Questi sono gli interrogativi che mi tormentano ogni dì… Scusami Andrea….
Ciao Mirco, le abitudini sono tali perché sono radicate nella nostra mente: ti risparmio il trattato di neuroscienze, ma fondamentalmente più ripetiamo una determinata routine e più profondo è il “solco” che si crea nella nostra mente; ne deriva che tanto più difficile sarà uscire da questo solco nel momento in cui decidiamo di cambiare abitudini. La nostra mente funziona così, ed ha dei buoni motivi per farlo: non siamo affatto inadatti.
Qual è però la soluzione?! Creare altri “solchi”, solchi che sostituiscano i precedenti e per farlo abbiamo bisogno di una buona dose di forza di volontà e disciplina, ma solo nella fase iniziale.
In generale, se vuoi approfondire queste tematiche ti consiglio di leggere questo post ed il libro che suggerisco all’interno.
Andrea.
… grande Andrea!
Chiaro, esaustivo … sì ispira!
E’ vero, forse non ha il solito taglio pratico e veloce a cui i lettori sono abituati, qui bisogna far lavorare un po’ di più i neuroni, ma lo trovo davvero interessante – e come al solito poi riesci perfettamente ad integrarlo EfficaceMente linkando gli articoli passati.
All’attacco allora!
Buon quasi we
:)
Grazie Claire,
sì, con questi articoli sugli archetipi ho deciso di sperimentare qualcosa di diverso.
Andrea.
Ciao Andrea,
grazie per questo post! Non conoscevo affatto questa teoria. Crescere richiede tempo e perseveranza. Purtroppo molto spesso, impediamo a noi stessi di andare avanti e sprechiamo delle opportunità. Mi metto subito al lavoro con le azioni pratiche! Non vedo l’ora di scoprire gli altri archetipi!!!
Ciao Jessica, nelle prossime settimane pubblicherò tutti gli articoli di approfondimento sugli archetipi.
Questo lunedì però ci prendiamo una pausa: è giusto che la “dieta” sia varia ;-)
Vorrei anche gli archetipi specifici femminili,spero ci farai un pensierino, grazie!
Ciao Clara, nel caso dell’archetipo del guerriero, come suggerito nell’articolo, puoi utilizzare la definizione di archetipo dell’amazzone, ma gli elementi chiave che contraddistinguono l’archetipo non cambiano, così come non cambiano le azioni pratiche suggerite per “assorbire” tale archetipo.
Andrea.
Forse il migliore articolo di crescita personale mai letto e ne ho letti molti nonostante la mia relativamente giovane età. Complimenti Andrea riesci sempre a sorprendermi nonostante io pensi di aver già sentito e risentito tutto ed il contrario di tutto, i tuoi articoli mi motivano sempre e spero che questo qui sia veramente decisivo, anzi non lo spero ma ne sono sicuro. Grazie di cuore
Ciao Iacopo, ti ringrazio sinceramente per questo commento. Domani approfondirò uno dei 7 punti riportati al termine dell’articolo: la pratica meditativa. Forse è il punto che affascina meno, sopratutto quando si è gggiovani, eppure è, a mio avviso, uno degli elementi essenziali, per diventare un vero guerriero.
Andrea.
Grazie Andrea.
Grazie di cuore per il tuo lavoro.
Grazie a te del commento Giacomo e benvenuto ;-)
Inutile dire, come già scritto in altri commenti, quanto efficace risulti questo articolo. Credo che il primo che ne tragga indiretto beneficio sia proprio tu Andrea vista l’ ispirazione che trasuda da ogni parola dell’ articolo. Raramente ho percepito tanta passione e (mi ripeto, ma è inevitabile!) ispirazione leggendo di archetipi. Solo cominciando a scalfire la superficie della nostra personalità fino ad arrivare al suo nucleo riusciremo a ripercorre questo percorso all’ inverso con la consapevolezza di quello che siamo per davvero. Tu aiuti a fare questo. Complimenti e grazie !
Ciao Ivan, grazie del commento: sì, una delle cose che mi piace del mestiere di blogger è poter scegliere quegli argomenti che mi ispirano e mi motivano mentre li scrivo. Non sempre è così, ma cerco di farci attenzione, visto che poi questa passione viene percepita dal lettore.
Andrea.
Ciao Andrea! Oltre ai film ché hai scritto per lasciarsi ispirare ne hai altri da consigliare? Utilissimi gli archetipi comunque, uno dei problemi dello sviluppo personale secondo me è proprio quello ché manca un modello di riferimento.. voglio diventare un grande seduttore? Ok ce ne sono tanti e di scuole di pensiero molto diverse, fatemi vedere all’opera ognuno di loro e solo dopo scelgo quali delle caratteristiche sviluppare (magari anche a livello inconscio).
Se fossi poi così gentile da scrivere anche titoli di film e libri per lasciarsi ispirare negli altri archetipi (re, amante e mago) sarebbe il massimo.. penso sia tutta una questione di focus.. se so ché un certo personaggio di un film ha certe caratteristiche positive di un determinato archetipo ci faccio molto più caso, le riconosco, le schematizzo e le imparo. Grazie per quello ché fai. Ciao!
Mi sono iscritto da poco, ho letto solo 5-6 articoli scritti e devo ammettere che scrivi davvero davvero bene. Non c’è un articolo che non mi sia piaciuto, di cui abbia pensato “vediamo qnt manca” o cose simili. Bravo davvero, ne ho letti di articoli di questo genere scritti da altri ma nessuno così bene, ti fanno venire voglia di leggerne altri 100 :)
Grazie davvero Igor,
beh… allora buona lettura ;-)
Andrea.
Altamente ispirante!
ciao Andrea, quali altri libri consiglieresti come fonte di ispirazione? Ho appena finito di leggere “La via del guerriero di pace” e “I Ricordi” di Marco Aurelio.
Dobbiamo essere dei guerrieri di vita applicare il percorso con costanza, semplicità “se ben venga”, siamo guerrieri di vita siamo venuti al mondi in 9 mesi con sacrifici, la vita è un mistero, se lo vogliamo o meno il percorso è quello
Questo articolo non mi ha solo ispirato, mi ha aperto un mondo!
Grazie Andrea!
Un articolo estremamente interessante e di grande ispirazione sia come libera professionista, sia come runner (neofita!), sia come mamma. Grazie!
Sono felice ti sia piaciuto Elisa!
Molto interessante iniziare cosi la settimana. Grazie per il buon lavoro da fare. Sei ispirazione pura! Chiara
comincero`subito con il programma di allenamento,magari seguito a ruota con una sana e corretta alimentazione.sono convinto,anzi ne sono certo che sono i pilastri per il miglioramento personale ed emotivo.
grazie per i tuoi articoli sempre ricchi di spunti e motivanti
Grazie a te del commento Luigi!
A presto.
QUESTO ARTICOLO È PERFETTO! GRAZIE ANDREA PER TUTTO!!!!!
Ti ho scoperto due anni fa per caso e adesso sei una dipendenza (sana)! GRAZIE DI CUORE, articolo UNICO!
Colgo l’occasione per dirti che il libro riconquista il tuo tempo è diventato il mio vangelo ahaha
Laura
Fantastico! Grazie Laura!
Questa serie è ricchissima di spunti e collegamenti! Grazie Andrea mi sono appassionata agli archetipi
Mi fa molto piacere Francesca!