Spunti di riflessione utili per trovare la propria strada nella vita.
“Lo scopo della vita, in fondo, è quello di viverla, di gustare con intensità ogni accadimento, di apprezzare con entusiasmo e senza timore le esperienze più nuove e ricche.”
Eleanor Roosvelt.
Azz Andrè… un pelino presuntuosetto questo articolo, non trovi?! Praticamente tu hai già capito tutto della vita e me lo vieni a spiegare in 500 parole o giù di lì?! Questo non me lo voglio proprio perdere…
Trovare lo scopo della propria vita può essere un percorso tortuoso fatto di centinaia di vicoli ciechi, delusioni, amare consapevolezze e fallimenti; tuttavia è un percorso che vale sempre la pena seguire fino in fondo, costi quel che costi.
Per quanto mi riguarda, sono ancora all’affannosa ricerca della mia strada, ma da quando ho iniziato il viaggio, credo di aver capito un paio di cose che mi piacerebbe condividere con te in questo articolo.
Trova le costanti della tua vita
Spesso pensiamo che nella vita ci siano così tante possibilità, che il nostro scopo, dal momento che non lo abbiamo ancora trovato, debba essere per forza qualcosa a cui non abbiamo ancora pensato. Qualcosa di così lontano dalla nostra vita presente, che l’idea di doverlo trovare ci demotiva.
Eppure, ci sono passioni, interessi o argomenti che fanno parte della nostra vita fin da quando eravamo bambini: a me piace definirle le costanti della nostra vita.
Possono essere un hobby, un argomento di studio, uno sport; sono quelle passioni per le quali troviamo sempre tempo e che faremmo come nostro lavoro anche gratuitamente.
Ti propongo allora questo piccolo esperimento:
- Fai una lista delle costanti della tua vita. Non stare a pensarci troppo: fallo in modo istintivo. Se hai il dubbio di inserire o meno qualcosa nella tua lista, lasciala fuori! A volte infatti crediamo che nella vita dovremmo fare quello che gli altri si aspettano da noi; lo crediamo a tal punto da convincerci che sia questo lo scopo della nostra vita: ma in realtà queste sono false costanti e scrivendo la nostra lista le scoviamo subito grazie ad impercettibili esitazioni.
- Ordina la tua lista. Non tutte le costanti nascono “uguali”. Alcune passioni si differenziano da altre ed entrano nella nostra vita con maggiore prepotenza: queste passioni dovrebbero occupare i primissimi posti della nostra personale classifica, perché sono queste passioni a dare forma e direzione alla nostra vita. Adesso che hai ordinato la tua lista, fai un bel cerchio attorno alle prime 3-5 costanti della tua vita.
Trova un nesso tra le costanti della tua vita
Sono sempre più convinto che sia opportuno modificare la frase:
Trovare lo scopo della propria vita.
con
Ascoltare lo scopo della propria vita.
Per quanto possa sembrare sorprendente, in realtà i pezzi del puzzle sono già tutti sul tavolo della nostra vita, dobbiamo solo avere la pazienza di ricostruire il disegno complessivo.
Questi pezzi del puzzle sono proprio le nostre passioni, le costanti della nostra vita. Tanto più riusciremo a coniugare queste passioni in un unico disegno, tanto più ci avvicineremo a definire lo scopo della nostra vita.
Ti propongo allora un secondo esperimento:
- Crea una mappa concettuale delle costanti della tua vita. Ricordi cosa sono le mappe concettuali? Oltre a rappresentare un ottimo metodo di studio, le mappe concettuali possono essere estremamente utili quando si tratta di trovare un nesso tra argomenti all’apparenza lontani tra loro. Prendi un foglio bianco, scrivi le 3-5 costanti della tua vita e fai un cerchio intorno ad ognuna di esse: questi saranno i nodi della tua mappa concettuale.
- Trova le relazioni associative. Prova ora a trovare delle relazioni tra le costanti della tua vita. In alcuni casi le relazioni saranno lampanti, in altre dovrai fare un importante sforzo di immaginazione. È importante affrontare questo piccolo gioco senza pregiudiziali. Per quanto strane potrebbero sembrarti alcune relazioni, dai loro una possibilità. Questo passaggio è allo stesso tempo complicato e delicato.
- Sintetizza i risultati in una one-liner. Una one-liner è una singola riga di testo che sintetizza un concetto. Prova a scrivere questa breve frase in modo da comprendere le costanti della tua vita e le relazioni che hai trovato tra loro. Modificala, togli ciò che non è necessario, finché non avrai trovato una frase che ti ispiri profondamente.
Complimenti: hai trovato lo scopo della tua vita.
Ora devi “semplicemente” compiere il tuo destino.
Andrea Giuliodori.
L’ampiezza, la vastità di questo tema, è tale che è molto difficile sintetizzare in poche parole, come trovare lo scopo della propria vita.
Posso evidenziare, la priorità, la rilevanza della ricerca interiore.
In bocca al lupo e buona ricerca
Gianni
Complimenti per ciò che hai scoperto/capito riguardo a come scoprire lo scopo della vita, perchè il tuo modo si avvicina tantissimo al metodo nel libro “Test della Passione” di Janet Attwood (uno dei personaggi, se non sbaglio, di The Secret).
Anch’io credo che il sentire e ciò che conta e il “trucco” sta nel riuscire ad allinearlo con la mente, che purtroppo è ricca di “feci” come le chiama Morelli, cioè di illusioni e di condizionamenti che ti tengono sconnesso dal vero sentire, quello legato alle passioni.
Ti ringrazio per il commento.
Per quanto riguarda The Secret, ti comunico ufficialmente che il Blog EfficaceMente è DeSecretizzato!
A parte gli scherzi, legge di attrazione, the secret, etc, sono molto lontani dal mio modo di vedere e praticare la crescita personale.
Andrea.
Ciao a tutti! Articolo stupendo che si avvicina ad una condizione personale complicata. Si ha un buon lavoro, lo si pratica bene arrivando anche a buoni livelli di responsabilità con fatica e con un’azienda che ti permette di crescere stando a sentire le tue ambizioni, ma tutto ciò risucchia il tuo tempo, vita frenetica tutti i giorni, una quotidianità molto pesante, figli che soffrono la tua mancanza e tu la loro. Arrivando a un punto in cui pensi:è questo quello che volevo? Perché non sono felice? Poi ti accorgi che a queste domande accosti pensieri di vita semplice, tempo libero più sano e genuino, che non sia concentrato in una settimana all’anno, ma più frequentemente. Tanto da pensare di stravolgere la vita costruita con sacrifici mollarndo tutto e dedicarsi a se stessi con essenzialità…
Ho sempre apprezzato i tuoi articoli ritenendoli validi strumenti per migliorare ed organizzare le mie attività.
Circa la ricerca dello scopo della vita consiglierei la lettura dei 4 vangeli redatti 2000 anni fa.
Alcuni miliardi di persone dicono che Gesù sia un grande esperto in materia.
Cordialmente
Mauro
Concordo pienamente con te…
Che un pensiero sia condiviso da molte persone (anche da tutta l’umanità) non prova affatto la fondatezza di tale pensiero
.
mi piace sempre ricordare il tempo in cui si pensava che il Sole girasse attorno la Terra
Prendo come esempio una classe di studenti che parte dalle elementari fino a raggiungere la laurea.
Da bambini ogni studente impara l’alfabeto, a leggere e a scrivere qualcuno più velocemnte qualcun’altro più lentamente, ma TUTTI usciranno dalla 1° elementare sapendo leggere e scrivere così come un adulto in un modo o nell’altro lavorerà per guadagnarsi da vivere.
Al termine della 5° elementare ogni alunno avrà immagazinato nozioni elementari sulle varie materie, chi più chi meno, ma ci sarà sempre QUEL QUALCUNO, più curioso, più acuto che imparerà meglio e più in fretta queste informazioni, così come quell’adulto avrà imparato quel tale mestiere ma ci saràsempre QUEL QUALCUNO di più curioso, più acuto che imparerà e vorrà arrivare più in alto nel mestiere che fa.
Alle medie altro tempo, altri anni di immaganizzazione di elementi più complicati ecc…ma alla fine ci sarà sempre QUEL QUALCUNO, ecc..ecc.. La laurea verrà presa da tutti loro, ma ci sarà sempre QUEL QUALCUNO a cui la laurea non basterà, vorrà saperne di più perchè la sua mente è curiosa e predisposta per saperne di piùe vorrà non solo saperne di più ma anche sperimentare sulla propria pelle se quel DI PIU’ funziona, se è tutto vero. Allora s’impegnerà e sperimenterà sul serio, con perseveranza e con la stessa fame di conoscenza che l’ha spinto ad arrivare dove è arrivato. Ho scritto ciò per dire che se la laurea o il Master in ingegneria o un’altra professione sono il traguardo massimo che si ottiene nel lavoro, “The Secret” è solo un piccolo tasssello di un PUZZLE molto più AMPIO dove altri testi, altri corsi, filmati e conferenze, altro non fanno che aggiungere AVVALORARE una tesi semplificata (“the secret”, appunto)dedicata a coloro che non vogliono fermarsi alla semplice laurea ma vogliono SPERIMENTARE il master, ottenendo fisicamente, concretamente i così tanto ambiti risultati. Sarà vero? Per alcuni non lo sarà, altri si fermeranno a metà strada, altri andranno avanti GODENDO dei risultati raggiunti.
In molti partecipano alla scuola di Harry Potter e imparano a fare piccole magie, ma soltanto pochi, coloro che hanno CREDUTO con perseveranza e grande curiosità, senza mai dubitare ma soltanto SPERIMENTANDO sulla loro pelle, diventano degli AUTENTICI MAESTRI.
Quindi perchè Desecretizzare?? Caro Andrea.
Ciao Daniela,
si ci tengo a Desecretizzare il mio blog, perché il mix di marketing, pseudo-scienza ed infomercial di cui è fatto “The Secret” rappresentano tutto ciò che disprezzo del mondo della crescita personale e dei falsi guru che lo popolano.
Questo significa che non credo nei principi di fondo della Legge di Attrazione? Tutto altro, ma sono infastidito da chi, per abbindolare gli sciocchi, ha bisogno di ricorrere alle vibrazioni cosmiche ed a segreti ancestrali.
Esistono studi molto più seri legati al focus mentale, al RAS (Reticular Activating System), etc. che una volta sperimentati sulla propria pelle possono portare a risultati eccezionali.
My 2 cents ;-)
La penso esattamente come te, ma purtroppo viviamo un momento dove gli individui non sono rispettati nella loro natura e nei traguardi ottenuti anche a costo di tanta dedizione, studio e passione.
Bella l’idea di capore qualcosa in più su se stessi ed il proprio futuro semplicemente osservando la propria vita.
Prima di approdare al tuo sito/blog ho scovato su internet tanti, tantissimi, siti/blog su crescita personale, ebook sull’argomento, coach che promettono di ridisegnare la tua vita, ecc. ecc. … solo pochi danno l’impressione di essere veramente seri, ma ad un certo punto ho trovato la mia mail strapiena di posta, chi mi consigliava di iscrivermi ad un corso, chi mi regalava il primo capitolo del suo strepitoso ebook, chi mi invitava a iscrivermi ad altri blog amici, ecc., allora ho deciso di cancellarmi da tutti i siti/blog dove mi ero iscritto. A questo punto trovo il tuo blog, ho deciso di iscrivermi, lo trovo interessante e …. COMPLIMENTI!
Ti ringrazio per la fiducia Salvatore, cercherò di non deluderla…
ps. ti vorrei parlare di un paio di ebook e corsi che… scherzo!!! ;-)
Articolo interessantissimo, così come tutti gli altri presenti sul tuo blog, davvero i miei complimenti!!
Sono anche io un aspirante ingegnere con un pò di dubbi riguardo al mio futuro..non riesco a rispondere alla domanda “qual’è il lavoro che faresti anche gratis o addirittura pagando?” di hobby ne ho tanti.. ma fatico a trovare passioni vere,le costanti ci sono eccome, ma non mi danno tanta sicurezza. A rileggerlo…abbastastanza demotivante,ma non demordo ;)dopotutto non può piovere in eterno..
Ancora complimenti per il tuo blog, che riesce a rendere interessante anche una serata post cenoni/pranzi di fine anno :)
Bye
Ciao Ron,
l’ultima frase che hai scritto è uno dei migliori complimenti che abbia ricevuto negli ultimi tempi ;-)
Buone feste!
Ciao Andrea! Mi sono reso conto che un secondo lavoro (il primo è ingegnere) che faccio “gratis”, anzi a volte pago per poter fare, io l’ho già trovato ed è tutto raccolto in questo sito che accresco dall’estate 2004: http://www.up22.it
Complimenti per la passione e dedizione che metti in questo blog!
Per via della mia curiosità e della voglia di sperimentare ho coltivato una miriade di passioni nei miei 24 anni, una dopo l’altra e senza mai approfondirne nessuna, e oggi ho una certa difficoltà nell’individuare le costanti della mia vita. La cosa mi destabilizza parecchio… cosa posso fare?
Saluti e complimenti per il blog.
io non ho capito bene l’ultimo punto one liner!
se mi dai qualche delucidazione
Ciao Andre,
come detto nell’articolo una one liner è una frase/un paragrafo che sintetizza un concetto. Un ottimo esempio di one liner sono le mission di alcune aziende: su Wikipedia trovi alcuni esempi interessanti.
Una volta che hai chiare le costanti della tua vita, prova a giocarci un po’ per trovare una frase che le possa racchiudere tutte… lavorandoci un po’ su, se sarai fortunato… troverai lo scopo della tua vita scritto proprio davanti ai tuoi occhi.
In bocca al lupo,
Andrea.
La mancanza di passioni interessi e argomenti costanti, mi rende difficile trovare lo “scopo” della mia vita… spero sia più chiaro :-)
Ciao Mirko, grazie per la precisazione, ma credo che il commento precedente non fosse rivolto a te ,-)
Per quanto ti riguarda, tra la marea di interessi e passioni sono sicuro ce ne siano state alcune che ti abbiamo entusiasmato più delle altre. Ma anche se così non fosse, sono certo che esistano delle costanti nella tua vita. C’è infatti chi cambia 10.000 mila lavori, ma in tutti i lavori, quello in cui riesce meglio è il contatto con le persone; questo aspetto caratteriale è senza dubbio qualcosa su cui fare leva per trovare lo scopo della propria vita.
La via degli interessi e delle passioni è più semplice, ma anche i tratti caratteriali ed i nostri talenti innati ci possono dire molto su quale sia lo scopo della nostra vita.
Spero di esserti stato utile.
Andrea.
Io ho la passione delle arti marziali,della musica,del cinema,della lettura,nuoto…da queste devo riuscire a trovare la frase su queste costanti?
Ciao Andre, per passioni non intendo semplici svaghi, passatempi o interessi: per intenderci, fai nuoto o arti marziali a livello agonistico? Hai un gruppo musicale? Hai scritto già il tuo primo romanzo?
Insomma, una passione è qualcosa di molto più profondo, qualcosa per cui sei disposto a fare sacrificio e senza la quale non potresti vivere.
Spero di esserti stato utile.
Andrea.
io non ho nulla del quale non potrei fare a meno…
sono anni che ci rifletto
arti marziali sono cintura nera di karate e ora ho incomiciato un’altra arte…
Romanzo è da un pò che ci penso,ma non sono ancora all’altezza.
… ehm … sono ferma alle costanti della mia vita … difficile trovare relazioni associative …
Ho fatto una lista istintiva molte volte, ma le mie passioni sono sempre quelle:
– mangiare
– dormire
– camminare nella natura
ho moltissime passioni (musica, web design, lingue straniere, etc…) però queste passioni mi erodono, non mi ricaricano. mi entusiasma pormi degli obiettivi, ma non mi soddisfa raggiungerli. mai quanto possa soddisfarmi un bel piatto di pasta cucinato bene. questa consapevolezza mi distrugge a volte…
Ciao Marco, a mio avviso le alternative sono 2:
a) non hai ancora trovato LA vera passione della tua vita, quella per cui lavoreresti gratis.
b) sarai proprietario e chef di un agriturismo in cui si esalta lo slow living e l’ozio creativo.
Ps. non c’è nulla di ironico nella seconda opzione, anzi.
Ciao!
mmm…l’opzione B è molto gradevole…grazie!
;-)
voleva essere un semplice esempio di come passioni che riteniamo di scarso valore, se interpretate in modo da creare valore per noi e per chi ci sta intorno, possono in realtà trasformarsi in qualcosa di più importante.
A presto Marco.
Ciao Andrè,
ti contatto per sottoporti un mio punto di vista sulla Crescita Personale. Secondo me, per avere i migliori risultati, si deve agire sulla parte inconscia della nostra psiche. Mi spiego meglio: ritengo che leggere un libro di crescita personale che motivi razionalmente al cambiamento, sia utile e a lungo andare, come la goccia che corrode la roccia, può produrre i risultati sperati. Ma è il tempo l’incognita. Oggi ne ho un po’, domani chi lo sa!? Penso che l’acqua, per tornare alla metafora precedente, possa essere molto più efficace se è un fiume in piena a muoverla e ciò avviene, secondo me, quando si entra in contatto con l’inconscio e le emozioni della persona. Non è facile però accedere a tutto questo mondo di vissuto chiamato inconscio che teniamo rinchiuso in “cantina”. Si deve, credo, imparare ad ascoltare, poi agire! Con ciò non voglio dire che i libri non servano, anzi, però serve anche la musica, la pittura, film… e più sensi coinvolgi, più in profondità e rapidamente avverrà la trasformazione.
p.s. ho già scritto in precedenza parlando del lavoro che farei gratis ovvero dipingere… ti chiedevo, se possibile, di cancellare il mio precedente commento (o il link che ho inserito) in quanto ritengo di avere sbagliato a mettere il collegamento al mio sito personale in quanto sembra mi voglia fare pubblicità.
Ciao, Umbè
D’accordissimo Umbè!
A conferma di ciò ho scritto recentemente un articolo in cui ho esaltato il ruolo dell’esperienza nel nostro percorso di crescita personale: “Cambiare vita? Ecco da dove iniziare!”
Per quanto riguarda il tuo precedente commento: fidati, se noto che qualcuno spamma nei commenti solo per farsi pubblicità a basso costo, neanche pubblico il commento.
Nel tuo caso ho ritenuto che fosse un commento genuino, che tra l’altro ho apprezzato. Se mi confermi di volerlo cancellare, proverò a ricercarlo e ad eliminarlo, ma per me non è assolutamente un problema.
Andrea.
“Quando sei nato, stavi piangendo e tutti intorno a te sorridevano.
Vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sia l’unico che sorride
e ognuno intorno a te piange.”
Ciao è da un po che ti seguo e trovo i tuoi articolo molto interessanti e funzionali ma non ho mai lasciato un commento ora lo faccio perchè è un periodo dove devo prendere le decisioni “importanti” cioè se iniziare o meno “lo scopo della mia vita” è da un po che ci penso che mi faccio i progetti in testa e…ancora non sono riuscita a metterli in pratica… Speriamo di trovare le motivazioni giuste e il coraggio di fare il passo per iniziare…
Intanto Grazie per i tuoi articoli sono importanti per me e penso che faccia piacere sentirselo dire…
Elisabetta
Ciao Elisabetta
grazie a te per il tuo primo commento ed in bocca al lupo,
Andrea.
Salve a tutti,
Torno a visitare questo post spesso, in quanto l’argomento mi affascina particolarmente. Spero di poter dare il mio contributo con le mie parole e la mia esperienza, alla Vostra ricerca prima e la realizzazione poi, del proprio “scopo della vita”.
Fermo restando che i suggerimenti già proposti dal forum sono molto validi, volevo esporvi una mia idea:
Non posso garantirvi niente, perché io stesso, saprò soltanto a posteriori, magari tra molti anni, se questa “cosa” che sto portando avanti adesso con entusiasmo crescente di giorno in giorno, mi avrà portato ad esprimere buona parte del mio potenziale che avrà fatto di quella cosa, lo “scopo della mia vita”.
Si Umbè, se lo saprò soltanto a posteriori.. perché dovrei perdere tempo oggi a leggere della tua e altre esperienze??
Ecco perché:
perché è vero che le somme si fanno alla fine, la vita però, a differenza dei numeri, ci offre lungo il suo corso una moltitudine di segnali che, se conosciamo abbastanza bene noi stessi, saremo in grado di riconoscere e interpretare. La conoscenza di cui stò parlando non è solo razionale ma soprattutto emotiva, ovvero l’inconscio. Il discorso è complesso, lo so ma una frase lo può riassumere “efficacemente” credo:
Non dobbiamo pretendere di capire il mondo solo con l’intelletto. La sentenza del intelletto è solo una parte della verità.
C.G.Jung
Questo concetto mi aiuterà a riconoscere e muovermi verso il mio scopo nella vita in mezzo a tutto il “rumore di fondo” che proviene dall’esterno. Ma nel momento in cui si decide di mettersi in gioco, si devono fare continue scelte ed impegnarsi totalmente.
Questo però non deve spaventare perché chi sceglie, rinuncia a tante paure e libera molte energie che non credeva neppure di possedere.
E questo lo spiega bene questa citazione:
“Fino a che non ci si impegna,
c’è esitazione, possibilità di tornare indietro,
e sempre inefficacia.
Riguardo ad ogni atto di iniziativa e creazione
c’è solo una verità elementare,
ignorare la quale uccide
innumerevoli idee e splendidi piani.
Nel momento in cui ci si compromette definitivamente,
anche la provvidenza si muove.
Ogni sorta di cose intervengono in aiuto,
cose che altrimenti non sarebbero mai accadute.
Una corrente di eventi ha inizio dalla decisione,
facendo sorgere a nostro favore
ogni tipo di incidenti e di imprevisti,
di incontri e di assistenza materiale,
che nessuno avrebbe sognato
potessero avvenire in questo modo.
Qualsiasi cosa tu possa fare,
o sognare di poter fare,
incominciala.
Il coraggio ha in sé il genio,
il potere e la magia.
Inizia ora!
J.W. Goethe
Si Umbè, ma io mi voglio anche divertire, questa strada mi sembra tutta in salita, cazzo!!!!
Sarà capitato a tutti da bambini di sentirsi immersi totalmente in quello che stiamo facendo:un gioco.
Sarebbe bello poter tornare indietro per riprovare quella sensazione così intensa, ma da bambini ci perderemmo qualcosa di ancora più coinvolgente che abbiamo scoperto in seguito: l’amore.
Secondo me vale la pena cercare il proprio scopo nella vita perché secondo me ha in sé gioco e ha in sè amore. Se siete ancora capaci di giocare e di amare, siete già sulla buona strada.
Il divertimento, le soddisfazioni arriveranno, ma non alla fine, ma durante tutto il cammino e varranno tutti gli sforzi,
le delusioni e i sacrifici che si saranno affrontati.
Spero di esservi stato di aiuto!
ciao, Umberto
Umberto e Andrea,
grazie.
Non sarà un caso se oggi è la seconda volta che capito a leggere questa citazione di Goethe. Ho pianto.
Capacità di giocare a capacità di amare: le ho ritrovate, sono cresciute in me fino ad un certo punto poi..ho avuto paura e mi sono chiusa. Ho provato ad ignorarle.
Adesso è tempo di avere coraggio e iniziare.
La mia vita mi sembra fatta di 30 anni di scelte condizionate dal dolore che avrei provato non facendole, più che dall’amore e dal piacere. Una sorta di strategia di evitamento, più che di scelte consapevoli. Adesso si tratta di scegliere davvero cosa farne, altrimenti sarà stata vana. Questo lo scrivo per potermelo rileggere..come un promemoria.
Vi ringrazio infinitamente
Giulia
Ciao Andrea e ciao a tutti,
ho letto solo ora questo tuo ottimo articolo;
una cosa “mi spaventa” e ti chiedo una piccola consulenza:
personalmente adoro “comporre ed eseguire musica” pur essendo quasi totalmente autodidatta. Per questa mia passione bruciante, sarei disponibile non solo a lavorare gratis ma a pagare per farlo.
Il mio lavoro “ufficiale” è invece quello di essere un consulente dell’energia. Mi risulta al momento “oscuro” capire o comprendere profondamente come trovare lo scopo della mia vita, tenendo anche conto della mia non più tenera età e della parte economica, sempre molto fragile.
Ti ringrazio molto per la risposta e, soprattutto, per esserci.
A presto.
alberto
Argomento complesso, ma come al solito sei riuscito a sintetizzare benissimo!….proverò…
credo sia la base di partenza per affrontare quello che proponi, dovrebbe essere il primo articolo da leggere !!
non sempre mi convince il binomio passione/lavoro, in tanti casi non funziona!!!
..credo che a 10000 euro/settimana a dar da mangiare ai maiali lo farebbe anche il maggior sostenitore del metodo passione/lavoro…quello che voglio dire è che l’equilibrio lo si trova con la giusta dose di tutti gli elementi…passione, remunerazione, impegno, responsabilità, location, etc…etc…etc…
Ciao Marco,
infatti fare della propria passione il proprio lavoro è il trucco di quegli scanzafatiche che non amano lavorare!!! ;-)))
hihihi, ciao Andrea,
ho fatto anni a fare della mia passione il mio lavoro, tante soddisfazioni, ma alla lunga…. lavoro mangia passione…
la passione è per l’imprenditoria, poi se vendi cacche giocattolo o il tuo articolo preferito poco conta, allevia solo di poco il tempo impegnato per lavorare :)!!..cosa diversa nel caso dl lavoratore dipendente, qui concordo pienamente !
ho pensato alle costanti della mia vita , a ciò che mi piaceva, alle materie in cui ero brava a scuola, a un lavoro che farei gratis ma sono arrivata alla conclusione di aver scelto l’università sbagliata solo perché con i miei sogni non avrei trovato lavoro.Adesso faccio fatica a laurearmi, una volta raggiunto il traguardo cercherò un lavoro nel settore desiderato.
Internet ci ha permesso di aprire una finestra sul mondo e ci ha permesso di scoprire che ci sono persone che fanno soldi grazie alle loro passioni, anche se tutti gli avevano detto che non era possibile…
Ciao Andrea, ho iniziato a leggere i tuoi articoli un anno fa in un momento brutto dopo la fine di una storia in cui mi vedevo perso ma soprattutto perche’ a 27 anni non avevo ancora capito cosa fare di me..il tuo articolo sullo scopo della vita e’ ottimo ma il mio problema e’ anche quello di scrivere le 5 costanti..da sempre quando la gente mi domanda non saprei dire un hobby vero e proprio perchè a tutto rinuncio in certi momenti..purtroppo soffro d’ansia e inutile dire che poi la storia e’ ricominciata e finita ora ed ora mi trovo ancora qui..so che il mio modo di guardare alla vita me l’ha rovinata fino ad ora..sicuramente se capissi qualcosa di me e avessi delle certezze nella vita dopo qualsiasi fallimento vivrei il tutto in maniera piu tranquilla purtroppo da sempre mi sento di vivere alla giornata..e anni di intranquillità interiore mi hanno portato a questo punto
Ciao Andrea, seguo il tuo blog da tantissimo tempo! Sei sulla mia homepage di google così in questo modo resto sempre aggiornato sui nuovi articoli che scrivi… solo che purtroppo non conosco bene quelli più vecchi :P come in questo caso!
Sono da poco uscito da un brutto periodo di sconforto, arrendevolezza e visione negativa di tutto ciò che mi circonda… per ricominciare al meglio mi sto informando per bene su tutte le tecniche per vivere efficacemente :-) !
Leggendo questo articolo mi sono accorto di una cosa che mi rattrista molto: non ho nessuna costante… positiva! Ho avuto parecchie esitazioni quando ho fatto la mia lista ma, le cose su cui non ho esitato sono proprio le cose che vorrei eliminare dalla mia vita perchè le ritengo dannose per la mia crescita personale e per il mio futuro (ho 20 anni)!
Volevo chiedere cosa ne pensavi a proposito di ciò che ti ho scritto.
Ciao Andrea
E Grazie
Raffaele
Ciao Raffaele,
sai qual è stato per me uno degli obiettivi più importanti negli ultimi 10 anni? Eliminare definitivamente un elemento negativo della mia vita: spesso, superare le sfide più ardue ci rende migliori e fa di noi quello che siamo oggi.
Penso dunque che tu abbia dell’ottimo “materiale” su cui improntare il tuo percorso di sviluppo personale.
A presto,
Andrea.
Ciao Andrea, volevo complimentarmi per il tuo blog dai contenuti veramente interessanti.
Ti ringrazio Giuseppe,
benvenuto.
Andrea.
@Andrea e Raffaele
Ma sta storia che nella vita bisogna avere uno ed un solo scopo secondo me è una di quelle cose in cui il business del mondo dello sviluppo personale ci marcia in modo consapevole e inconsapevole allo stesso tempo!!
Punto N 1
Andrea saggiamente nel suo Blog ha usato la metafora dell’arancia con i suoi spicchi per rappresentare le varie componenti della vita dell’essere umano!
Ergo: per ogni spicchio dell’arancia si definirà un preciso scopo!
Ad esempio prendiamo lo spicchio relazioni amorose.
Una coppia che insomma ha una certa sintonia può stabilire che il proprio scopo è quello di essere un esempio di ottima comunicazione interpersonale ( quando ci sono problemi di qualsiasi natura si parla chiaramente a carte scoperte per una soluzione soddisfacente ed evitando così piccoli risentimenti che in una comunicazione inefficace poi si accumulano e possono fare scoppiare la coppia!) per i propri figli, parenti, amici, conoscenti, ecc.. e di essere una coppia che sa condividere e godere interessi comuni in modo da costruire un’unione sempre più solida che diventa un ottimo esempio per se stessi e per gli altri!!
Una altro campo ad esempio, la cura del proprio corpo, una persona può stabilire che il proprio scopo in questo campo è onorare costantemente il corpo che madre natura gli ha donato ( Dio per i credenti ) per godere di una sana vitalità lui in prima persona e di conseguenza anche gli altri!! E all’atto pratico lo farà mangiando in modo sano e regolare ( dieta equilibrata costante. No junk food di qualsiasi tipo) e facendo sport in modo saggio e costante: nè poco e nè ammazzarsi di fatica inutilmente!!
E così via per gli altri campi: lavoro, tempo libero, finanze, amicizie, accrescimento culturale, ecc..
Punto N 2
La definizione dei valori nel campo dello sviluppo personale giustamente ha un’importanza fondamentale. Una volta definiti, una persona che si impegna li comincerà a vivere per bene, per cui lo scopo della sua vita alla fine dei conti dovrebbe essere vivere una vita di vero valore tramite l’applicazione quotidiana dei suoi personali valori che ha consapevolmente definito e vissuto!!
Non è che ci vuole un genio a capirlo!!
Mi sa di si!!
“Piuttosto che pensare a essere un uomo di successo, pensa ad essere un uomo di valori” by Albert Einstein
Ciao!
Fab
L’uovo di Colombo! Ci arrovelliamo a pensare quale potrebbe essere e non ci accorgiamo che ce l’abbiamo sotto il naso. E’ vero non ci vuole un genio, ci vuole semplicità e darsi da fare. Grazie per aver condiviso il tuo pensiero, per me semplice-mente illuminante.
Matteo
Mi fa molto piacere Matteo :-)
E se abbiamo trovato e ascoltato lo scopo della nostra vita e ci mancano i mezzi economici per realizzarla?
Ti leggo oggi per la prima volta.Questo articolo è così bello e interessante che mi sentivo in obbligo di chiederti : ma secondo te,se trovo che il mio scopo ultimo è (cn una breve premessa sullo sport e sulla musica) è conquistare le ragazze… è poco normale he !? Tra l’altro sono proprio negato in quell’ambito :) . Saluti da uno che ti stima !
Ora devo solo riuscire a tirare fuori sta frase!
Ciao Andrea, mi affaccio per la prima volta al tuo blog.. ho quasi 30 anni e veramente sono ancora allo stat o embrionale per quel che riguarda cercare le proprie costanti..ma caso vuole le mie crisi maggiori nascono alla fine delle relazioni sentimentali.. sono proprio in questo periodo.. e faccio ancora piu fatica.. mi sento ancora vincolato dagli altri… vorrei tanto creare un distacco… zittire le mille voci che parlano e asascoltare solo la mia voce… ma è tanto difficile sopratutto in questo periodo.
Grazie per l ascolto e spero di ricevere risosta.. avrò delle notifiche via email? grazie
Ciao Michele,
se hai selezionato l’opzione postando il commento, riceverai una notifica, ogni volta che ci saranno nuovi commenti a questo articolo.
Per rispondere alla tua domanda: siamo quasi coetanei e capisco quanto ci si possa sentire spaesati a 30 anni, soprattutto al termine di una relazione sentimentale importante. Provo però a darti un punto di vista alternativo: per contribuire davvero ad una relazione sentimentale o anche per trovarne una nuova che valga davvero la pena vivere, dobbiamo innanzitutto lavorare su noi stessi, sulla nostra voce. Se noi stessi non siamo in grado di rispettarci, lasciando che gli altri ci controllino e decidano per noi, perché dovrebbero essere gli altri a rispettarci?
Ti lascio con un aforisma che mi piace molto:
“Se dai scarso valore a te stesso, sta sicuro che il mondo non alzerà il prezzo.”
A presto,
Andrea.
Ciao Andrea,
grazie mille per l’aforisma :)
Solo un ultima cosa… non vorrei monopolizzare la sezione commenti … hehe … un consiglio , sto navigando nel tuo blog ed è pieno di spunti interessanti , sopratutto molto concreti (sono un sostenitore della LdA pure io e lettore che fu di “The Secret” , concetti sicuramente giusti e un pò astratti e di difficile connessione alla realtà) … però mi sono perso… non saprei da dove cominciare..
Nasco come Perito Informatico e quindi necessito di una “programma” a punti , stile diagramma a blocchi… hehehe
Grazie e spero di farmi sentire presto con progressi.
Ora è tutto nero … ma insomma.. non può piovere per sempre (oggi a Milano nevica :) )
Michele.
Se ti può essere utile Michele,
ho realizzato una raccolta degli articoli del blog che ho chiamato: Vivere EfficaceMente. In questa raccolta gli articoli sono organizzati per argomento e secondo un preciso percorso.
Mi auguro ti sia utile.
All’inizio del 2014 inoltre pubblicherò la mia prima guida dedicata all’autostima.
A presto,
Andrea.
caspita!
che forza rileggere dopo tanto tempo e soprattutto..dopo aver avuto oggi un flash improvviso, chiaro, di come tutto abbia ruotato attorno agli stessi elementi per tanti anni. senza che io potessi notarlo! ora mi è chiara la mia inclinazione e anche la direzione da prendere. grazie ancora una volta!
Ciao Andrea, prima di tutto complimenti per questo blog utilissimo! L’ho scoperto da poco e lo leggo in continuazione. Un po’ di tempo fa mi sono soffermata su questo articolo e ho messo in pratica i tuoi consigli.
Premetto che non ho obiettivi e sono molto demotivata, in gran parte perché passo le giornate a fare un lavoro che odio (non sopporto essere alle dipendenze di qualcuno, essere sottopagata, svolgere compiti che non mi piacciono e farmi più di due ore di viaggio al giorno per andarci). Ma che ci vuoi fare, servono i soldi…
Ci sono alcune cose che mi appassionano ma non riesco ad essere costante perché dopo un po’ mi annoio. Inoltre, non riesco a tirarne fuori un’idea di guadagno collegando i nodi della mia mappa mentale.
Mi scervello su qualcosa che mi faccia guadagnare seguendo se non le mie passioni per lo meno qualcosa che mi piaccia, ma mi consumo le energie ogni giorno senza concludere nulla. C’è qualche modo per aiutare la mente schiarirsi e trovare finalmente un’obiettivo?
Grazie
Il metodo proposto è interessante e aiuta a mettere in ordine i pensieri in modo pratico. Apprezzo la presa di distanza da ‘the secret’, che trovo una pubblicazione nociva alla salute mentale e fuorviante. Ho comunque molto rispetto per tanti tipi di approcci al problema, la praticità del suo mi ha colpito e per questo mi sono iscritto. Dopo aver fatto il mio elenco di costanti e averle relazionate ho avuto l’impressione di avere davanti dei potenziali obbiettivi un tantino ambiziosi e che temo siano difficilmente realizzabili. Cosa mi consiglierebbe?
Salve Lorenzo,
non dovremmo mai farci spaventare e paralizzare da obiettivi troppo ambiziosi.
Personalmente una delle mie più grandi paure è quella di vivere una vita mediocre.
E altrettanto stupido però, definire obiettivi ambiziosi e poi non fare nulla.
Una volta individuato a grandi linee il proprio scopo, il passo successivo è quello di definire obiettivi quanto più concreti possibili.
In questo post trova suggerimenti pratici che le potrebbero essere utili:
Come definire un obiettivo.
A presto,
Andrea.
questo articolo andrebbe letto assieme a
:)
Penso per esempio a me, ho diversi obiettivi che voglio realizzare (3 sono i più importanti) sarebbe una visione un po’ distorta dire che c’è un unico scopo nella vita
Ciao Andrea,
ho provato a usare questa tecnica e l’ho anche suggerita ad un’amica. Direi che ci è stata utile per fare un primo passo verso una maggiore chiarezza. Riusciamo entrambe a trovare una one-liner che costituisce il nesso tra le constanti e passioni (molte, troppe!), ma troppo vaga per impostare un piano lavorativo alternativo (o parallelo) a quello attuale (per esempio “esplorare”: ve beh e poi? il mondo si esplora in tanti modi… ). Ovviamente il lavoro di fare chiarezza lo dobbiamo fare noi, ma
avresti altre tecniche/ libri / post che sono sfuggiti/ strumenti da suggerire?
Sono sicura che ci saranno utili perché i tuoi suggerimenti sono sempre molto concreti ed efficaci!
Annalisa
Ciao Annalisa,
prova a leggere anche questo post:
Prendere decisioni importanti con la tecnica della bussola
A presto,
Andrea.
Se una cosa la vuoi, la strada la trovi. Se una cosa non la vuoi, una scusa la trovi.
Proverbio Africano
All’improvviso sembra tutto più chiaro.
Grazie!
Ciao Andrea!
innanzitutto Grazie e complimenti per questo sito: trovo sempre parole sagge e utili alle quali attingere!
Per quanto riguarda questo articolo…l’ho letto e ri-letto tante volte da quando quest’anno, per la seconda volta, ho deciso di lasciare il corso di studi che frequentavo e trovare un nuovo percorso che mi portasse a realizzare i miei sogni.
E’ stato difficile trovare le mie costanti, ma quando ho smesso di pensarci sono venute fuori così, naturalmente!
Sono qui a scrivere perché mi trovo in una condizione di spegnimento totale…
Non riesco a trovare un filo diretto tra i miei interessi. Due di questi sono miei hobby, ma non sempre ho le possibilità di praticarli. Vorrei trovare un lavoro che segua i miei interessi, che mi faccia stare bene mentre lo svolgo e che sia quello che farei anche senza guadagnarci un euro! Perlomeno vorrei formarmi per iniziare a fare un lavoro del genere, ma sono bloccata…
Fino a due anni fa, quando andavo al Liceo, mi impegnavo al massimo per quell’interrogazione, quel compito di una materia che non mi piaceva, per la tesina della maturità…Ora invece non riesco neanche a mantenere promesse con me stessa (avevo iniziato il “percorso”: 90-90-1, ma ho fallito dopo neanche tre giorni :( ).
Ai tempi della scuola, quando il futuro sembrava così perfetto e straordinario, avevo sogni e speranze, forse troppo “aleatorie”, ma di sicuro non pensavo che a 21 anni mi sarei ritrovata piegata su un pc a cercare offerte di lavoro inesistenti, senza niente in mano se non un inutile diploma, e senza più una meta verso la quale viaggiare.Tutti i miei ex compagni di classe si sono “accomodati” trovando un lavoro, un percorso di studio che stanno per concludere,u n corso di formazione…Solo io ora sembro una mina vagante (e pensare che l’ultimo anno di scuola era una delle poche a sapere cosa voleva fare in futuro!).
Non so come darmi una mossa, come iniziare davvero un cammino, seppur arduo e pieno di sacrifici, per essere finalmente felice con il mio lavoro ideale…almeno sapessi qual è!!
Spero in un tuo prezioso consigli, in una sottolineatura di qualche tuo articolo che magari mi è sfuggito…
Ciao Ginevra,
questi articoli che ho scritto sul trovare la propria direzione nella vita hanno l’obiettivo di diradare un po’ la nebbia, ma non pensare che arriverà un giorno in cui completerai un esercizietto e magicamente tutto ti sarà chiaro. No, non funziona così. Non solo, anche quando avrai trovato almeno una direzione, sarai comunque assalita dai dubbi, dai momenti di sconforto e demotivazione.
La vita è fatta di tentativi ed errori, non pensare che tutti gli altri abbiano le idee così chiare come potrebbe sembrare all’apparenza. Tu hai il pregio che certe domande te le stai facendo ora a 21 anni. C’è chi arriva a 40-50 anni e si ritrova ad aver sprecato una vita.
Il mio consiglio è quello di leggere gli altri 2 post che ho scritto su questa tematica (se non lo hai già fatto):
10 domande per capire cosa fare nella vita
Come trovare la propria strada nella vita (in 30 minuti)
Ma ti prego, non fermarti alla lettura. Datti un limite: applica tutto quanto ho scritto in questi articoli, ma poi prendi una decisione, anche una decisione imperfetta ed inizia a muoverti in quella direzione. Pian piano ti ritroverai ad aggiustare la rotta e solo dopo un lungo tragitto ti girerai indietro e vedrai alle tue spalle un percorso ben definito ed una meta altrettanto chiara.
Spero di esserti stato di aiuto.
Andrea.
Ti ringrazio Andrè!!
Ho capito che probabilmente è vero quello che scrivi: il più delle volte penso che trovare lo scopo della vita sia l’unico passo difficile che dovrò fare, e invece non è così…
In realtà lo scopo forse lo ho anche trovato, è che spesso manca la vera “voglia” di metterlo in atto e soprattutto il coraggio!
Mi sei stato d’aiuto, sì! :) G.
penso tu abbia sbagliato a scrivere tale frase: C’è chi arriva a 40-50 anni e si ritrova ad aver sprecato una vita.
per quanto si sbagli nella vita, qualcosa si impara sempre.
“C’è chi arriva a 40-50 anni e si ritrova ad aver sprecato una vita.”
Ciao Andrea,
ho quasi 50 anni e ammetto che una cosa così scritta da te è stata un po’ un brutto colpo :P Sicuramente mi piacerebbe non averci messo tanto tempo a prendere consapevolezza di tanti meccanismi che a volte inceppano il cervello umano, ma mi sono detta che meglio esserci arrivata tardi e cercare di essere soddisfatta per il resto della vita che non arrivarci affatto!
Trovo che i tuoi articoli siano molto utili, quello che mi piace di più è proprio l’aspetto pratico che sottolinei sempre, la spinta ad agire. Grazie
Ciao Andrea! Innanzitutto complimenti per tutti i tuoi articoli: sono davvero ben fatti. Ho da poco iniziato Economia (marketing) ma più per una serie di calcoli che per altro. Le mie passioni sono da sempre la lettura, la fotografia, il cinema e la musica e sono sempre stata attratta dal bisogno di aiutare e capire gli altri. Ora, mi rendo conto che con un “profilo” del genere, ti sembrerò tutto meno che una studentessa di economia e in effetti inizio anch’io ad avere i miei dubbi (per non dire che mi sento in crisi marcia). Uscendo da un linguistico la cosa più ovvia sarebbe stato iniziare lingue, ma dopo 5 anni non volevo più saperne. Ero orientata verso psicologia, ma la prospettiva di studiare per un minimo di 5 anni e non avere nulla in mano (a livello di possibilità lavorative) mi ha portato a cambiare completamente rotta: “se mi piace porto questa cosa fino in fondo, sennò vedo di resistere fino alla triennale”, mi ero detta. Certo, Marketing apre la strada per moltissime prospettive (che non sono certo quelle di un commercialista o di un ragioniere- professioni che, per quanto rispettabili, non farei mai), ma é davvero il caso che continui in questa “impresa”? Ti assicuro che prima di compiere questa scelta, mi sono scervellata come non mai, eppure adesso mi ritrovo a piangere o assillare mia madre, come unica valvola di sfogo. Mi vergogno a parlarne con chiunque altro per paura di poter essere giudicata, ma cosa ancora più assurda, non saprei che scelta di studio intraprendere nell’eventualità di cambiare.. Mi rendo conto che non è esattamente il migliore contesto dove parlare di queste cose, ma mi fido molto delle tue capacità di comprendere queste situazione e sentivo il bisogno di porti questo quesito.. Grazie mille :)
ti vergogni, perchè forse non ti è mai stata data la possibilità di libera scelta in alcune decisioni della tua vita.
personalmente ho avuto lo stesso problema e in un paio di occasioni, un corso di meditazione e un viaggio all’estero, ho avuto modo di staccare la spina e vedere cosa conta veramente nella vita.
ogni tanto bisogna allontanarsi un pò per avere una visuale migliore del cammino che stiamo intraprendendo e capire quali sono i veri valori che ci fanno andare avanti.
se sei sotto i 30 anni hai ancora molte possibilità, molte convenzionate con la comunità europea per viaggi di studio, lavoro o crescita personale, come il servizio di volontariato europeo.
Ciao…non so cosa esattamente mi abbia spinto a scrivere qui..la disperazione probabilmente…l’angoscia, l’indecisione.. non so.
Sono una ragazza di 21 anni, solare, con tanta voglia di fare. O meglio, ero una ragazza solare con tanta voglia di fare..ma di recente io mi sono spenta. ..ogni giorni di più e probabilmente le persone che ho più vicino non riescono ad accorgersene. Sono due anni che mi sembra di aver perso il controllo della mia vita. Penso che in fondo il mio problema sia molto semplice: mi sento persa…completamente persa..perché non so quale piega possa prendere la mia vita. Sono sempre stata una ragazza costante nello studio e ho sempre avuto ottimi voti. Sono al secondo anno di giurisprudenza, ormai quasi concluso, e ho la media del 28, in regola con gli esami. Ma la verità è che non mi piace. Non mi piace quello che studio e non mi piace la vita che faccio, monotona..piatta. Non mi è mai piaciuta giurisprudenza e non so perche l’ho scelta. Dopo il liceo ero confusa, spaesata e nel panico cosi mi sono lasciata trasportare, anche perché non avevo possibilità economiche per trasferirmi quindi sono stata costretta a restare nel mio paese e ho sofferto molto questa cosa. Ora sono in totale crisi. Sono due anni che mi masacro il cervello cercando di capire cosa sia giusto per me. Ma non lo so. Non so cosa mi piace. Sono forse un po’ piu orientata su facoltà come lettere, scienze della comunicazione ma di fatto io non so cosa si possa arrivare a fare in futuro con queste facolta. Non conosco gli sbocchi lavorativi, a parte l’insegnamento. Ora avrei anche la possibilità di trasferirmi ma ho una paura folle di fallire, ho cosi paura che mi paralizza perche non so cosa fare, non so in quake ambito lavorativo collocarmi senza contare che il problema della disoccupazione futura mi spaventa a morte…e cosi mi trovo qui a scrivere perche ho perso tutte le mie certezza e mi sembra di non avere niente in mano. Probabilmente non mi conosco abbastanza da poter capire quale sia la cosa giusta per me..non so cosa fare
Ahahahah mi trovo un po’ anche io nella tua situazione Giulia, mi sembra di averlo scritto io il tuo messaggio date le cose in comune ed anche io come te mi sto martellando il cervello per venirne a capo…
Ciao Giulia…io sono laureato in Scienze della comunicazione e lavoro ormai da anni in un’azienda dove mi occupo di amministrazione del personale, ti assicuro che non ha nulla a che fare con quello che ho studiato eppure mi piace molto come lavoro ma non potevo saperlo prima perchè non ero a conoscenza di quello che realmente si fa in questo lavoro.
Dove lavoravo prima mi occupavo anche di selezione di stagisti quindi avevo davanti a me prevalentemente neolaureati senza esperienza; una delle cose che ho capito dai colloqui è che i giovani (ma non solo) non hanno idea di cosa si faccia davvero sul lavoro, nel senso che spesso e volentieri non sanno quali sono le attività di una specifica mansione ma ne hanno un’idea un po’ astratta. Tutto ciò per dire che l’unico modo per capire cosa ci piace e cosa no è provare a farle le cose, fare esperienza, cercare di seguire le proprie passioni e puntare noi nostri punti forti, sulle nostre abilità.
Sforzati di non preoccuparti del futuro, ti rovini il presente sprecando tempo ed energie e se proprio non puoi fare a meno di farlo, cerca almeno di essere positiva immaginando, per esempio, tutte le cose positive che puoi fare continuando gli studi di giurisprudenza…non so, anche solo diventare avvocato ed essere di aiuto a qualcuno di nostra conoscenza può essere una bella gratificazione, no?
In conclusione, fai, sperimenta, rischia…solo così puoi capire cosa sia giusto per te..
“Vedi, a volte tutto quello che serve sono venti secondi di spudorato coraggio, davvero solo venti secondi di imbarazzante coraggio e posso assicurarti che il risultato può essere meraviglioso” [cit.]
Ciao Giulia, ti rispondo con la presunzione di chi predica bene e razzola male… nel senso che per certi versi anche io sono stata un po’ nelle tue condizioni. Ho scelto l’università in base a quello che mi sembrava più complicato perché per i miei buoni voti a scuola mi dicevano di “non sprecare la mia testa”. Gli studi mi sono anche piaciuti, ciò che invece anno dopo anno i ha delusa è stato il lavoro: ed era un lavoro del tutto inerente al campo di studi! Mi sentivo in un vicolo cieco, non osavo buttare tutto all’aria pensando ai miei genitori, che prima avevano speso per l’università, permettendomi pure di fare l’Erasmus (altra spesa non indifferente), poi mi avevano aiutata per l’affitto della casa e per il mutuo quando ho seguito il consiglio di comprare. Per troppi anni non mi sono mai chiesta cosa avrei voluto fare e ho finito per odiare il mio lavoro e la gente che avevo intorno. Poi ci sono stati due episodi che mi hanno dato un po’ di sprint. Il primo è stato un licenziamento “di massa” nell’azienda in cui lavoravo: io non ne sono stata toccata, però mi ha messo in allerta, cosicché ho trovato il tempo per seguire corsi in un campo leggermente diverso e potermi riciclare nel caso avessi perso anche io il lavoro. Il secondo è stato invece incontrare il mio attuale fidanzato, che lavora in proprio in un campo che ho sempre considerato solo un hobby e una passione. Ero sempre stata riluttante a cercare di fare delle mie passioni un lavoro, anche per paura di non poter più avere una valvola di sfogo per staccare la spina, invece vedere lui che stava realizzando in concreto ciò che io avevo solo lontanamente immaginato, mi ha dato il coraggio giusto. Ho dato le dimissioni, sono tornata temporaneamente a casa dei genitori, ho cercato un lavoro da libera professionista per non buttare totalmente nel cesso gli studi e mi sono dedicata ad aiutare il mio fidanzato nella sua attività. Da quando ho fatto questa scelta ho davvero un’energia nuova, nonostante fare 2-3 lavori insieme sia stancante.
Per venire a te.. mi sentirei di consigliarti di terminare il terzo anno e prendere la laurea di primo livello, giusto per non sprecare ciò che hai fatto finora, e nel mentre cercare un lavoro qualsiasi per trasferirti dove vuoi trasferirti e mantenerti senza pesare sui tuoi genitori. Mantenerti da sola ti darà quel giusto senso di autonomia che ti aiuterà a prendere anche le successive scelte senza troppi sensi di colpa verso il mondo. Mentre lavori puoi anche meditare e decidere se continuare gli studi in un altro campo, o chissà, conoscendo persone e luoghi nuovi si apriranno opportunità inaspettate che nemmeno ti saresti immaginata. Purtroppo, finché non farai altro che pensarci, sarai sempre più confusa: devi passare all’azione, un’azione temporanea, qualcosa che ti permetta di muovere le acque e iniziare a cambiare la direzione, senza dover già definire la destinazione.
In bocca al lupo!
Grazie del tuo tempo, Andrea. Ho provato a fare gli esercizi sopra indicati e lo ammetto: avevo iniziato con una nota di scetticismo..ma come dire…è proprio come hai detto tu.. I pezzi del puzzle c’erano già tutti. Dovevo solo far ordine e collegare le costanti della mia vita.. e che soddisfazione avere la mente così chiara ora! Grazie ancora :) Ti auguro il meglio nella vita.
Bellissimo articolo.. mi spaventa solo una cosa.. è normale che non mi venga in mente nessuna costante? o meglio nessun elemento di cui potrei fare veramente a meno? forse solo la mia famiglia
Ciao Andrea, scusami ma avrei bisogno di capire cosa intendi con “costante della tua vita”. Quella che è ora la mia più grande passione è nata “tardi”, a 22 anni, e so che è la cosa che mi fa stare meglio, anche nei periodi più bui. Aldilà di questa, non mi viene in mente molto altro, se non la mia passione “defunta”, che ho abbandonato a 24 anni quando mi sono resa conto di aver sprecato mucchi di anni con un’insegnante sbagliata. Ora rimpiango di non aver coltivato quella passione, ci penso sempre, ma ho obiettivamente troppi anni per ricominciare (no, nonè una mia fissa, c’entra anche il mio fisico e le possibilità, che non sono più quelle di una adolescente.. Una ballerina over-30 non s’e mai vista!).
Quindi, in soldoni, ho una sola grande passione, non 3-5 costanti come nell’articolo: devo quindi considerare questo come lo scopo della mia vita?????
Ciao Andrea! Bell’articolo, davvero. Ho un grande problema: non riesco a fare la lista! Da lì non posso muovermi. Ho dubbi su tutto, nessuna certezza, non posso andare avanti. Per cui cosa dovrei fare?
Ho dei rimpianti, certamente. Ma non sono sicura (e dunque ci sta il dubbio) che possano essere nuovamente delle possibilità. Dovrei tentare?
Devo ringraziarti. Il tuo consiglio, nella sua semplicità, mi ha aiutata molto. È stato chiarificatore vedere come tutte le mie costanti s’abbracciano l’un l’altra, ha dissipato ogni dubbio che mi tormentava ultimamente, per cui grazie d’aver scritto questo bell’articolo.
Mi fa piacere ti sia stato utile :)
Ciao non riesco a trovare le relazioni associative.. Mi puoi fare un esempio di una mappa concettuale in questo caso? Grazie molte.
Va bene anche un two-liner?
Non ho scritto alcuna costante. L’one liner è vuoto.
e quando le costanti nella vita non sono quello che si vorrebbe davvero? Leggo di tanti che non hanno alcuna costante….come si risolve l’arcano? Grazie
Le uniche passioni/costanti (a detta sua cose che farei anche gratis) della mia vita sono mangiare, dormire e leggere ma leggere non più tanto volentieri visto che non c’è quasi più nulla che valga la pena di essere letto, sarà per quello che in 40 e passa anni non ho ancora uno scopo nella vita.
Quale nuova attività, hobby, passione, etc. hai provato negli ultimi 30 giorni?
Ho il dubbio di non aver colto benissimo il concetto. Condivido la mia lista:
educazione (insegnare ai bambini)
yoga
scrivere
differenze di genere e femminismo (questo è un tema sempre attivo)
famiglia
amicizia
creatività
natura
leggere
ora devo trovare le connessioni…murble murbel
Mi servirebbe un consiglio come hai fatto con Marco Panichi
Grazie, ti seguo molto
ah dimenticavo le piu importanti sono:
educazione / insegnamento
differenze di genere e femminismo
scrivere
ma famiglia e amicizia possono essere considerate costanti?
e poi ci sono io che……emmmmmm e sto ancora pensando