Definizioni pratiche di efficacia per imparare a fare le cose giuste, con le strategie migliori ed il corretto ammontare di risorse.
Cercando in un dizionario troverai che il termine efficacia deriva dal verbo latino efficiere, che indica l’azione del fare, produrre. Viene definito efficace l’atto che produce il suo effetto, e specialmente che ha la forza, la potenza di raggiungere un dato effetto.
Trovi anche tu questa definizione un po’ vuota e ripetitiva? Ti sei mai chiesto cosa significhi veramente essere efficaci?
Ecco 3 definizioni originali di efficacia ed alcuni consigli pratici per applicarle.
Definizione 1: the right things
“Efficiency is doing things right; effectiveness is doing the right things.”
Peter F. Drucker
Come suggerisce Peter Drucker, se efficiente è chi fa le cose nel modo giusto, efficace è chi fa le cose giuste. L’efficacia deve quindi precedere l’efficienza: non ha senso svegliarsi alle 5 del mattino, lavorare fino a tarda sera con disciplina, determinazione e sacrificio se quello che stiamo facendo è sbagliato!
Se vogliamo essere sicuri che stiamo facendo le cose giuste, che stiamo perseguendo gli obiettivi giusti, dovremmo farci alcune domande:
- riesci a trovare 10 ottimi motivi per perseguire il tuo obiettivo?
- quello che stai facendo avrà un senso fra 5 anni?
- stai ricercando il piacere immediato o la felicità di lungo termine?
La prossima volta che avrai la sensazione di essere su un treno che sfreccia a 250 km/h senza meta, fermati, scendi alla stazione successiva, e prova a farti queste 3 semplici domande.
Definizione 2: il tubetto di dentifricio
Immagina di essere il nuovo direttore vendite di un’azienda di dentifrici. Per portare a casa il tuo suntuoso bonus annuale devi aumentare del 20% le vendite di dentifricio; quale pensi che sia la strategia più efficace per raggiungere il tuo obiettivo?!
- aumentare gli investimenti in pubblicità?
- tagliare il prezzo?
- applicare una tecnica di psicomarketingoutsourcingcrossfunzionale?!?
Hai trovato la soluzione? pensa fuori dagli schemi…
Ecco la soluzione adottata da una nota multinazionale dei prodotti di consumo: aumentare il diametro dei tubetti di dentifricio di 3 mm. Tutto qua.
L’efficacia è la capacità di individuare soluzioni semplici ed originali per problemi complessi.
Ogni volta che ti trovi ad affrontare un problema, non cercare soluzioni complesse ed articolate: chiediti cosa farebbe un bambino di 3 anni! stay simple.
Definizione 3: il banchiere da 500.000 €/anno
Secondo te guadagna di più un banchiere londinese con uno stipendio di 500.000 €/anno o un fotografo freelance con entrate di 100.000 €/anno?
La risposta sembrerebbe banale. Provo a riformulare la domanda.
Secondo te guadagna di più un banchiere londinese, che lavora 16 ore al giorno per 6 giorni alla settimana, con uno stipendio di 500.000 €/anno, o un fotografo freelance, che lavora 2 ore al giorno per 4 giorni alla settimana, con entrate di 100.000 €/anno?
L’efficacia è massimizzare il risultato minimizzando l’impiego di risorse.
Se vuoi lavorare in modo efficace prova questo piccolo esercizio:
- pensa di quanto tempo/soldi/risorse avresti bisogno per realizzare una certa attività
- dividi questo valore per 10
- scrivi di getto 5 strategie improbabili che ti permetterebbero di raggiungere il tuo obiettivo con il nuovo ammontare di risorse
Essere efficaci non significa solamente essere capaci di produrre un effetto: essere efficaci significa scegliere gli obiettivi giusti su cui impegnarsi, trovare strategie semplici e originali per raggiungere questi obiettivi, ed utilizzare lungo il percorso il giusto ammontare di risorse.
Foto di The Adventures of Kristin & Adam
Glad you like the shot.
Thank you Kristin & Adam. A wonderful shot for my first post. ;-)
colpito nel segno!
ciao e grazie.
Andrea
Grazie a te per il commento Andrea!
Detto da te, vale doppio ;-)
Lo so, sembrerò una tontolona, ma io non ho capito la storia del dentifricio…
Aumentando il diametro del tubetto i clienti tendono a mettere più dentifricio sullo spazzolino ogni volta che si lavano i denti e quindi finiranno prima il loro tubetto, che dovranno ricomprare.
Sicuro che sia così…..o è così che l’hanno “venduta”? ;-)
Grazie! era banale, ma non riuscivo ad arrivarci.
Un articolo veramente originale. Complimenti, chiaro,semplice ed utile.
“Pensa fuori dalla scatola” (cit.)
:)
Si inizia da qui, vero?
Ero curioso di leggere l’articolo n. 1 del tuo meraviglioso Blog.
Devo dire che la differenza rispetto a quelli attuali si vede parecchio.
Nel tempo sei sempre più Efficace ;)
Ahahaha, e beh… se non fossi migliorato in questi anni Giuseppe, c’era da preoccuparsi ;-)
Mi piace questo articolo, sto iniziando a leggerli tutti e devo dire che questo mi ha motivato parecchio… E poi, le 10 domande sono una chicca esagerata! ;)
Era da tempo che volevo leggere l’articolo numero 1, il principio…. :)
Ciao a tutti e ciao Andrea! mi spiace non averti conosciuto prima, ti consoco ora grazie al blog di dario Vignali, un altro top! Grazie per quello che scrivi, trovo i tuoi consigli non solo unici ma interessanti e utili, e l’esempio del tubetto di dentrificio mi ha fatta ragionare sul mio modo parecchio controverso e complicato che nella mia azienda non mi aiuta, anzi mi crea ansia, spero ma anzi, riuscirò molto presto ad avere i risultati prima personali poi lavorativi. Ti ringrazio, ormai diventerò una lettrice compulsiva del tuo blog.
Inizio solo ora il mio percorso di crescita personale e ho deciso di partire… dal principio!
Interessanti (ed efficaci) tutte e tre le definizioni, ognuna offre uno spunto diverso e ciascuno può scegliere di volta in volta quale sfruttare a seconda delle circostanze (e di quelli che fino a quel momento sono stati i suoi “errori”).
Mi ha colpita in particolare la prima e ho trovato utilissimo l'”esercizio” proposto che chiedeva di cercare i 10 buoni motivi per cui perseguiamo un nostro obiettivo: ora che l’ho fatto e ho preso coscienza del perché voglio raggiungere i miei (pochi e piccoli) scopi, mi sento ancora più motivata ad impegnarmi per riuscirci!
Mi piace un sacco questo articolo, anche perchè mi lascia immaginare la tua indecisione nello scriverlo. Forse mi sbaglio, ma credo che le paure che ti tengono stretto nella tua zona di comfort durante la stesura di questo articolo erano impetuose. Menomale che sei riuscito a superarle! =)
È stato il mio primo articolo di EfficaceMente :)
Grazie Andrea!