3 tecniche pratiche per sviluppare tua forza di volontà e la tua autodisciplina.
“La forza di volontà attraversa anche le rocce.”
Proverbio giapponese.
Ti sei mai chiesto perché continui a rincorrere i tuoi obiettivi senza mai centrarli?
Forse non hai la stoffa per raggiungere quei traguardi…
Forse la sfortuna continua a perseguitarti…
Forse non è il momento giusto…
O magari… (ma è solo una mia ipotesi) non ci stai mettendo abbastanza forza di volontà.
Spesso siamo convinti che parole come “forza di volontà“, “autodisciplina“, “determinazione” o “resilienza” non facciano al caso nostro: in fondo sono soltanto belle parole utilizzate in qualche discorso di motivatori da quattro soldi.
Eppure, l’idea di poter finalmente rispettare i nostri buoni propositi, di raggiungere i nostri obiettivi nonostante tutto, di essere costanti e consistenti, ha per noi un fascino indiscusso.
A questo punto una domanda sorge spontanea: se non nasciamo con una forza di volontà di acciaio… esiste un modo per svilupparla?
Piacere vs. Felicità
La mancanza di forza di volontà ed autodisciplina nasce spesso da una spasmodica attenzione alla ricerca del piacere di breve periodo a discapito della felicità di lungo termine.
Ogni volta che rimandiamo quello che dovremmo fare per fare quello che vorremmo, stiamo anteponendo il piacere presente alla nostra felicità futura. E’ una scelta su cui abbiamo pieno potere, ed è una scelta che siamo chiamati a fare decine di volte al giorno.
Diventare consapevoli di questa scelta è il primo passo per accrescere la nostra forza di volontà.
3 esempi pratici per allenare il muscolo della forza di volontà
La consapevolezza è una condizione necessaria, ma non sufficiente per raggiungere il cambiamento desiderato. La consapevolezza senza azione assomiglia molto al programma elettorale di un politico: chiacchiere al vento.
Se sei determinato ad accrescere la tua forza di volontà, dovrai farlo quotidianamente: ti garantisco che non sarà piacevole, ma i premi che ti aspettano alla fine di questo percorso superano di gran lunga le rinunce a cui dovrai sottostare.
Ecco 3 esercizi pratici da cui iniziare per allenare il muscolo della forza di volontà:
- MIT: most important tasks. Secondo il blogger Leo Babauta di zenhabits.net, i MIT (most important tasks) non sono altro che le attività più importanti che dovremmo/vorremmo portare a termine ogni giorno. Che si tratti di attività fisica, di studio o di compiti legati ad un importante progetto che stiamo seguendo, i MIT sono quei punti della nostra to-do list che, se conclusi, danno un senso all’intera giornata. Scegli ogni giorno da un minimo di 1 ad un massimo di 3 MIT e… portali a termine, qualsiasi cosa accada. Questa semplice pratica ti permetterà di portare la tua forza di volontà ad un altro livello.
- La prova dei 30 giorni. Ti ho già parlato in passato della prova dei 30 giorni: questa semplice tecnica, resa famosa dal blogger Steve Pavlina, consiste nello sviluppare una nuova abitudine in 30 giorni. Scegli una nuova abitudine e decidi di rispettarla per almeno 30 giorni a qualsiasi costo. Concluso il “periodo di prova”, potrai scegliere se rendere la nuova abitudine parte della tua vita o meno. In questi 30 giorni, non solo creerai una nuova abitudine, ma accrescerai quotidianamente la tua autodisciplina e forza di volontà.
- Le promesse d’acciaio. L’ultima tecnica di cui voglio parlarti sono le promesse d’acciaio, che potremmo sintetizzare con questa frase: mantieni sempre quello che prometti. Mantenere tutto ciò che promettiamo, non solo accresce la nostra forza di volontà, ma ha anche un tremendo impatto sulla nostra autostima e sulla stima che gli altri hanno di noi. Ah… dimenticavo: mantenere di più le nostre promesse, significa anche fare meno promesse.
Ora che hai a disposizione gli strumenti pratici per accrescere la tua forza di volontà, smettila di vedere te stesso come una persona indisciplinata ed inizia ad allenare il tuo muscolo della volontà.
Foto di timhulmephotography
In realtà tra i motivatori da quattro soldi ce ne sono anche molti che fanno credere che i concetti di “forza di volontà”, “autodisciplina” e “determinazione” siano conseguenza di un’educazione e di convinzioni repressive i cui residui ben depositati nell’inconscio possono fare solo danni.
Il fatto è che se si mantiene l’autodisciplina in quello che è realmente meglio per noi (e che siamo certi sia il meglio per noi) il problema non si pone: l’autodisciplina è la via maestra alla vera libertà.
E’ per questo che molta attenzione (consapevolezza), autodisciplina e metodo vanno posti nella definizione dei most important tasks e nella formulazione delle promesse d’acciaio. E anche nella selezione delle abitudini.
Vale la regola aurea: pochi ma buoni.
NON HO CAPITO NIENTE…OLTRE CHE INCAPACE DI VOLERE SONO ANCHE INCAPACE DI INTENDERE. AMEN
Ottimi consigli pratici. Capita, quando si vuole cambiare un’abitudine, di non sapere da dove iniziare e magari ci si trova a fare mille cose alle quali non siamo abituati tutte insieme, salvo poi ritornare (con la coda tra le gambe) al punto di partenza. Scegliere 1-3 cose da portare avanti “ad ogni costo” e mettersi alla prova per un periodo di tempo definito e ragionevolmente accessibile mi sembrano due fantastici strumenti su cui lavorare.
Vero! Meglio fare poche cose all’inizio, quando ancora la forza di volontà non è allenata. Così si evita una grande confusione
Ottimi consigli per acquisire la consapevolezza necessaria delle nostre debolezze. Comprendere se stessi è già un modo per intraprendere la via del miglioramento.
Ciao Andrea,
ottimi consigli, Leo Babauta e Steve Pavlina sono degli esempi straordinari che consiglio a tutti di seguire (oltre a rimanere sempre “sintonizzati” su EfficaceMente, ovvio!)
A presto,
Fabio
Ottimi consigli, grazie. Cercherò di metterli in pratica, così che la mia forza di volontà possa tornare a splendere come una volta.
Ciao Andrea!
Grazie per avermi risposto all’e-maail…come vedi non vedevo l’ora di leggere news!
Questo articolo cade a pennello,perchè è vero che quando non vogliamo far qualcosa troviamo tanti appigli per dire a noi stessi che siamo stati “impossibilitati” a fare quello che dovevamo fare!
L’ho sperimentato oggi,ho studiato tanto (Analisi dei Sistemi credo tu possa immaginare!) e non ho avuto il tempo di googlare,o giocare al pc,o stare su msn.
Ora,a differenza di giorni perditempo,sento di non aver sprecato una giornata!
“Prima il dovere e poi il piacere”…è esattamente ciò che ho fatto oggi…e il piacere è stato leggere questo post!
Grazie!
La forza di volontà è davvero dura da esercitare, ne so qualcosa dato che mi capita spesso di iniziare una nuova attività, abbandonarla, tornarci e metterci secoli prima di finirla quando in realtà con un po’ di impegno potrei impiegarci pochi giorni.
In ogni caso proverò a seguire i tuoi consigli mettendoci maggiore impegno, non si sa mai che riesca a migliorare la mia costanza.
Ciao, ottimi consigli.
Credo che le promesse rispettate rafforzino molto la nostra autostima e quindi la forza di volontà. Credo che mettere degli impegni per iscritto e poi verificare a fine anno che siano stati assolti quasi tutti alleni moltissimo la nostra determinazione.
Grazie
Ottimi consigli! Su una cosa sono dubbioso. Perchè all’origine del cambiamento si mette sempre la forza di volontà? Vi spiego il perché del mio dubbio. Tempo fa ho deciso di fare un determinata cosa. Per farlo ho letto un bel libro sull’argomento che mi interessava e l’autore sosteneva che la forza di volontà è sempre il falso problema che giustifica un evetuale fallimento. Ora! Quando lo ho letto lo ho preso per pazzo, ma alla luce dei risultati posso veramente dire che la volontà nel fare le cose ha un peso molto relativo. Attenzione quello che sto dicendo non lo dico perché qualcuno mi ha detto che ha un cugino che conosce un tale che ha la zia che un giorno parlando con un conoscente gli ha confidato che sua zia ha un cugino che sostiene questa teoria. La cosa la ho provata sulla mia pelle. Quello che vorrei sapere è perché sono riuscoto a fare un percorso spesso impossibile senza nemmeno prendere in considerazione di sforzarmi di farlo ottenendo dei risultati fenomenali. La mia teoria è che ci sia un modo giusto e uno sbagliato di fare le cose. Ma non in assoluto. Una cosa può essere giusta per me e non per il resto del mondo, ma poco importa perché nel momemto in cui riesco a raggiungere la consapevolezza necessaria per portare a termine un determinato percorso e quindi lo faccio nel modo corretto, tutti i tasselli si mettono apposto e il percorso diventa “percorribile” a prescindere dalla volontà che ci metto. Quello che voglio dire è che se una persona decide di fare un cosa e per portarla a termone deve fare una serie di azioni, ma nella realtà poi non le fa, non è perché ha poca forza di volontà, ma è perché ha una forza di volontà fortissima nel non perseguire il proprio fine!!
Un saluto
Giorgio D.
P.S. Comunque le regole che hai scritto sul post sono molto interessanti. Sto già pensando a come sperimentarle.
Concordo con tutto quanto viene espresso nel post. Queste nozioni o “leggi” sulla forza di volontà, sul rimandare il piacere in funzione di un appagamento di lungo periodo, sulle promesse e sulle parole al vento, vengono testate più volte quotidianamente. Sempre i test danno esito positivo. Sempre. Come se testassimo ogni giorno le leggi che fanno capo alla caduta dei gravi. Non si scappa, le cose stanno in quel modo e basta.
Preso atto di ciò, sorge spontanea una piccola riflessione: perchè allora non accade che tutti si comportino sempre e comunque secondo i principi qui sopra espressi? Perchè non siamo tutti dei mostri di perfezione? Perchè non siamo tutti imprenditori o top-manager? ect ect…
Io non lo so. Posso però rispondere PER ME. In soldoni io la vivo così… Se oggi mi comportassi secondo i principi di cui sopra oggi farei una fatica pari a 100 unità. Se oggi mi comportassi in maniera da chiudere la giornata con la sufficienza farei una fatica pari a 60 unità. Quanta energia ho a disposizione? (intendendo come energia una “dote” mista che soddisfi i principi di cui si parla) Qualche volta ne ho per 110 unità, qualche volta ne ho per 50. Il più delle volta, di questa energia o dote, ne ho per 70/80 unità. Ragion per cui, forse, non è facilissimo, PER ME, rispettare tutti i corretti comportamenti riguardanti la forza di volontà. Infatti non sono un top-manager. Sono un semplice impiegato.
Se sbaglio tutto, ditemelo.
Scusate la prolissità.
Davide
Credo tu abbia ragione. Infatti nella mia risposta metto bene in evidenza il fatto che la volontà non è assolutamente un fattore determinante per la buona riuscita di un progetto. In fin dei conti non potrebbe nemmeno essere diverso perchè se lo fosse, significa che per qualunque cosa io decidessi di fare basterebbe una buona dose di buona volontà per averene una riuscita sicura e mi sembra evidente che le cose non stanno così. Ho l’impressione che non siano così per me e nemmeno per il mio prossimo, perché non sono attorniato da persone super realiizate. In più noto che chi invece si realizza nella vita non segua lo schema della volontà, ma semplicemente quello del benessere inteso come lo stare bene in funzione delle proprie azioni. Parlando poi con queste persone ho capito che il più delle volte il loro scopo di vita era ben diverso e che la loro situazione non è esattamente meravigliosa come sembra vista da fuori. Mah, mi sbaglierò, ma queste sono le cose che penserò fino a quando qualcuno non mi dimostra in modo soddisfacente che le cose non stanno così.
Un saluto
Giorgio D.
La mancanza di forza di volontà ed autodisciplina nasce spesso da una spasmodica attenzione alla ricerca del piacere di breve periodo a discapito della felicità di lungo termine.
Colpito ed affondato.
Grazie Andrea!
P.S. Ho appena iniziato l’ascolto di GET THE EDGE, da te consigliato, di Anthony Robbins…
Il mio inglese è piatto. Ma ogni tanto riesco a capire qualche passaggio e devo dire che Robbins ha un inglese decisamente più chiaro di tanti altri da me ascoltati…
E’ ora di fare abituare il mio cervello ad una nuova lingua.
DOPPIAMENTE GRAZIE!
a presto
“La mancanza di forza di volontà ed autodisciplina nasce spesso da una spasmodica attenzione alla ricerca del piacere di breve periodo a discapito della felicità di lungo termine.”
Sono perfettamente d’accordo. Ciò dimostra che il non riuscire nelle cose non è dovuto alla volontà, ma alla errata formulazione di un obiettivo. E la cosa che ci rende unici è il fatto che la giusta formulazione non necessariamente è la stessa per tutti, anzi, quasi mai è così
Un saluto
Giorgio D.
…..la ricerca del piacere di breve periodo a discapito della felicità di lungo termine.”
Personalmente penso che il piacere di breve periodo sia solo pigrizia e null’altro.Ho letto un libro sul talento, chi alla fine riesce è perchè ha sgobbato piu’ degli altri…………
Complimenti per gli articoli mi alzano il morale, fate sembrare le cose possibili e sopratutto che si può fare qualcosa anche se … non avrò mai il coraggio di farlo.
Bellissimo articolo,
Il primo punto mi piace lo metto già in pratica da un pò senza saperlo e devo dire che rende tutto più semplice, io l’ho sempre visto come il dividere il mio obiettivo in piccoli passi da fare ogni giorno cosi il risulta più semplice il “peso morale” di dover raggiungere il grande obiettivo :-)
2 punto proprio stamattina mi sono alzato pensando che è quasi un mese che quando torno a casa faccio 3 piani di scale e non prendo l’ascensore, sembra una schiocchezza ma è un pò di attività fisica, ora non ci devo più pensare lo faccio e basta :-)
3 io utilizzavo lo sputtanamento totale :-) scusate la parola, quando ho un progetto lo dico a tutti che lo vorrò fare ma proprio a tutti :-) e sapete cosa succede? a distanza di un pò tutti mi chiedono allora quel progetto come va? cosi è come se avessi qualcuno che mi controlla e questo mi stimola a portarlo avanti!
A presto
Articolo veramente utile. posto subito il link sul mio blog http://progettolavora.wordpress.com/.
Bellissimo e verissimo, ma vuoi mettere la spensieratezza e il fancazzismo, vera fonte di creatività !!!
Questi bei discorsi mi sembrano sempre legati ad una logica ludica al “to do money”….anche perchè ad averli (i soldi), chi te lo fà fare di autolesionarti con 3 obblighi giornalieri ?? Piacere presente o felicità futura?….e se domani si muore, azz era meglio piacere presente :)!!
Prima o poi ce la farò anche io a uscire dal tunnel del fancazzismo !
un tuo fan appassionato.
Ciao Marco, grazie del commento!
Guarda… adoro certi momenti di fancazzismo puro, ma meglio non farsi prendere troppo dai luoghi comuni.
– per quanto riguarda la creatività, sai quando ho le idee migliori per il blog (e non solo), sotto la doccia dopo un’intenso allenamento mattutino. Ti assicuro che per prendere l’abitudine di andare a correre al mattina di forza di volontà ce ne ho messa parecchia.
– in merito al “to do money”: esistono molti pregiudizi su chi ha i soldi, intendo i milionari veri. Io personalmente mi sono preso la briga di studiarmi a fondo la biografia di alcuni tycoon. Beh, questi signori, soldi o non soldi, per tutta la loro vita hanno sempre avuto una forza di volontà ferrea. Recentemente ho letto una frase che mi è piaciuta molto: “losers seek for entertainment, winners seek for knowledge”. Indovina alla fine chi si diverte davvero? ;-)
– concordo: carpe diem, vivi il momento, se vivi solo per i tuoi obiettivi futuri sei un coglione; però occhio… ricercare il piacere presente in maniera compulsiva è deleterio: è una droga, hai sempre bisogno di nuovi piaceri, tutto ti annoia e alla fine ti senti uno straccio, nel presente e sempre. Tu che scegli?
Alla prossima.
Ps. frasi tipo “prima o poi”, “un giorno”, non le voglio neanche leggere nel mio blog! ;-)))
Adesso! Adesso! Adesso!
Guarda… adoro certi momenti di fancazzismo puro, ma meglio non farsi prendere troppo dai luoghi comuni…(tua citaz.)
Vero, è proprio questo che intendevo, io il fancazzismo lo voglio nella mia vita, ma il tutto deve essere sotto controllo…
La tua presentazione inizia con una frase bellissima, “il mio piano di dominazione del mondo”, nel mio di piano c’è proprio la ricerca del tempo libero….preferisco guadagnare la metà ma avere il doppio del tempo da spendere come meglio credo, magari fancazzeggiando…e i tuoi consigli per me sono preziosi !!!!
ps: pregiudizi per chi ha soldi?? è dalla culla che provo a farli :)!!
hai mai provato i 5 riti tibetani ?
Decidere consapevolmente le proprie azioni
Agire senza aspettative
Accogliere in serenità qualsiasi risultato
direttamente dallo sfidante video sul miglioramento spirituale
questo 3 punti fanno parte della Disciplina, l’ho fatto per 2 mesi da seconda settimana a Novembre a prima settimana di Gennaio e ora mi ritrovo rispetto all’autunno con un livello superiore di forza di volontà, ho controllo sul giudizio, cerco di avere controllo sulle emozioni ora sono fermo però perchè questo sforzo mi ha portato ora a patire della stanchezza fisica e mentale, sto cercando di continuare l’addestramento però lo faccio a singhiozzi, nel frattempo questo primo livello di disciplina è diventato uno stato interiore quindi in stato di rilassamento riesco a fare più azioni senza pensarci avendo il controllo della mente. Quando riavrò le forze proseguirò fino ad innalzarmi all’Intento Inflessibile come lo chiama Abelar e Castaneda
Salve, bell’articolo complimenti! Leggendo riflettevo sulla mia situazione: dipingo, disegno fumetti e suono chitarra. Mio padre mi ha intimato per un intera estate l’anno scorso che non avrei potuto farlo per sempre e dovevo stare al negozio di famiglia, luogo dove ho provato a starci ma la mia mente corre dalle mie passioni, che non avrebbero più spazio. Dinanzi a tanta sfiducia decido di trasformare il disegno in una professione e inizio a partecipare e vincere concorsi nazionali ma mi concentro troppo sull’obbiettivo e perdo di vista la realtà. La mia ragazza mi lascia perchè non ci vedevamo quasi mai perchè io per pensare a un futuro insieme grazie a un lavoro e a scappare il prima possibile dalla sfiducia paterna avevo perso di vista il presente. Ma lei non lo sa nemmeno perchè ero talmente preso dalla convinzione di realizzare i miei progetti da decidere di fargli una sorpresa quando cio si sarebbe avverato. Ora ho un equilibrio soprattutto in termini di tempo ma volevo chiedere: cosa sono io, come posso definirmi per aver pensato così tanto al futuro con la mia ragazza, al lavoro, al creare disegni e illustrazioni, al realizzare i miei progetti da trascurare il vedere la mia ragazza, la mia realtà sociale in genere, genitori compresi, trascurare inoltre sonno, fame, sete, sesso, svago e compromettendomi la salute?
Il problema dell’autodeterminazione é anche mio anche se non credo molto nei libri di auto aiuto, ne sto leggendo uno che , forse anche perché scritto da due psicologi, mi sembra abbastanza serio, non da consigli pratici definitivi, ma piuttosto spiega i meccanismi, attraverso esperimenti, secondo i quali certe persone resistono più di altre, il libro si intitola volere é potere edito da vallardi, nel libro vengono analizzate le condizioni ottimali che rafforzano o indeboliscono la forza di volontà, l’importanza della pianificazione a lungo termine e il perché del fallimento di quella a breve termine, Viene sfatato il mito che lega l’abbuffata ad uno stato di malessere psicologico, l’importanza delle gratificazioni future, quindi premiarsi per auto convincersi a fare qualcosa. Forse alcune cose saranno banali per molti ma Spiegate nel modo giusto possono far pensare e provare a seguire qualche consiglio.
Grazie per le importanti dritte… cercavo giusto qualcosa da cui (ri)partire dopo aver sceso da troppo tempo la china del lassismo….
Inizio Subito!.
Grazie ancora.
Domenico
É un articolo molto interessante e ben fatto.
Peró.. c’é una piccola inesattezza: dal punto di vista scientifico, non bastano 30 giorni ma occorrono 6 settimane per sviluppare un’abitudine duratura.
complimenti per l’articolo, a me é piaciuto molto, grazie
Di seguito trovi l’articolo aggiornato con lo studio di riferimento a riguardo: “il tempo di formazione di un’abitudine può variare dai 18 ai 254 giorni”
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Ciao.
Andrea, leggo solo ora questo post. Io credo di avere il problema contrario: sono una donna con una volontà di ferro, se mi metto in testa che devo fare una cosa, faccio tutto, ma veramente tutto quanto è in mio potere, per far accadere le cose. Poi a volte a me succede che vengo presa dalla “sindrome del guerriero stanco”: come ora per esempio che mi sento completamente esausta e priva di energie. Come un guerriero che ha combattuto duro tutte le sue guerre, alcune vinte altre no per mesi, per anni e alla fine si sente che ha dato tutto tutto ma proprio tutto quello che c’era da dare e quindi totalmente svuotato di energie. Come bilanciare in maniera che non diventi distruttiva, una forza di volontà veramente ferrea?
Il mio problema credo sia che il muscolo della pigrizia si è sviluppato in modo abnorme rispetto a quello della volontà..:D
ci risiamo,
io ho bisogno della sfida dei 30 minuti, per non dire dei 30 secondi,
sono un caso disperato? UFF…
Non mi piace come ti esprimi nell’articolo, tanti giri di parole per niente. Get the point
Si dice “Get TO the point”: è importante utilizzare il giusto numero di parole Laura, altrimenti il rischio è quello di dire cose senza capo ne coda. Buona giornata.