L’unico vero segreto per raggiungere i tuoi obiettivi.
“Chi non fa ‘ngnente, de tempu cennà pe criticà la gljente.”
Detto marchigiano.
Le Marche sono la regione in cui sono nato e cresciuto.
Spesso tra una riunione dal cliente, una corsa in taxi e l’attesa in metro, rimpiango le colline verdeggianti in cui mi piace perdermi facendo running.
Ma le Marche non sono solo colline ridenti e piatti tipici: c’è una caratteristica insita in molti marchigiani di cui vorrei parlarti oggi e che sono certo ti aiuterà a raggiungere i tuoi obiettivi più ambiziosi.
In passato ti ho parlato della folle determinazione dei finlandesi, il così detto: Sisu. Beh, nel nostro piccolo, anche noi marchigiani abbiamo una caratteristica simile, la chiamiamo: “tigna“.
Essere “tignosi” significa letteralmente essere: caparbi, testardi, irremovibili, in poche parole dannatamente determinati. Insomma, essere “tignosi” significa porsi un obiettivo e perseguirlo con tale forza di volontà che niente e nessuno potrà distoglierti dal tuo traguardo.
Mi è quasi scesa una lacrimuccia nello scoprire le tue radici da piccolo fiammiferaio marchigiano, ma… no dico, ma… a me… che me frega di questi termini folkloristici del centro Italia?! Io ho bisogno di suggerimenti pratici per raggiungere i miei obiettivi: guadagno, navigo, pretendo!
Vediamo allora come l’essere “tignosi” può aiutarti a realizzare i tuoi sogni.
Cosa significa essere “tignoso” nella pratica
Abbiamo visto che il “tignoso” doc è un tipetto testardo e determinato, ma questo cosa significa nella pratica?
Darsi un obiettivo e metterci “tigna” per raggiungerlo significa:
- Impegnarsi fino in fondo, dando il 100%, senza sprecare energie per trovare facili scuse.
- Considerare il fallimento una tappa imprescindibile del proprio percorso verso il successo e non come riprova della nostra inadeguatezza.
- Perseguire le proprie mete, nonostante gli ostacoli e gli imprevisti.
- Fare ogni giorno un passo avanti verso i nostri traguardi, ricordando che la costanza è più importante dell’entusiasmo.
- Smetterla di perdersi tra mille distrazioni, rimandando continuamente ciò che sappiamo essere necessario per il nostro successo.
Eppure non mi sembri così convinto… anzi, quasi quasi provi compassione per quelle persone che si intestardiscono nel voler perseguire obiettivi che sembrano essere su binari morti, insomma, tu sei più il tipo: “tutto e subito”; o si ottengono risultati, oppure tanto vale provare qualcos’altro.
Giusto?
Sbagliato! Eccoti un esempio di un tignoso doc, nato parecchio lontano dalle colline marchigiane, ma che sicuramente sapeva benissimo cosa significava essere “tignosi”.
Il tignoso per antonomasia
Hai mai sentito parlare del Colonnello Sanders? Si tratta dell’inventore della ricetta segreta del pollo fritto, nonché fondatore della Kentucky Fried Chicken, la catena di fast food KFC.
Il colonnello Sanders nel 1952, a 62 anni suonati, dopo essere finito in bancarotta, decise di girare gli Stati Uniti in lungo e largo per vendere la sua ricetta del pollo fritto ai proprietari di ristoranti. Hai idea di quanti “no” abbia ricevuto prima di siglare un accordo di franchising con un ristorante dello Utah? 10? 50? 100?!
Fuochino: prima di ottenere il suo primo accordo commerciale, il Colonnello Sanders ricevette 1.000 porte in faccia. Sì hai letto bene: mmmille.
Sicuramente il Colonnello Sanders era una schiappa in quanto a tecniche di persuasione, ma indubbiamente non gli mancava la “tigna”.
Ma prova solo ad immaginare se si fosse arreso al 999° ristoratore.
Beh, ho una brutta notizia per te, se non stai raggiungendo i tuoi obiettivi, molto probabilmente è perché continui a gettare la spugna troppo presto, molto probabilmente è perché ti stai arrendendo proprio al 999° ristorante, o addirittura al 2°.
Ne sai qualcosa?! È inutile che ti giri dall’altra parte: sto parlando proprio a te! ;-)
Ecco allora…
Perché dovresti essere tignoso
Spesso crediamo che la strada per il successo sia lineare, che se le cose iniziano ad andare storte o a non decollare, forse dovremmo lasciar stare e concentrarci su altro. Indovina un po’?! è proprio questo il momento in cui non devi mollare e devi metterci tutta la tua “tigna”.
Come brillantemente spiegato da Seth Godin in uno dei suoi ultimi libri, “The Dip“, la strada del successo somiglia molto di più ad una “S”, dove all’entusiasmo e ai risultati iniziali, segue un plateau, o addirittura una fase di declino: è in questa fase che il “gregge” molla la presa e decide di arrendersi, senza rendersi conto di essere ad un passo dal decollare.
Ti ho fatto uno schemino per rendere meglio l’idea:
Chi riesce a raggiungere gli obiettivi più ambiziosi nella propria vita, dunque, non è colui che ha maggior talento, disponibilità e fortuna, ma colui che è stato in grado di percorrere l’ultimo miglio, colui che ha smesso di sperare nel famoso “Fattore C“, dedicando tutte le sue forze ed energie allo sviluppo del “Fattore T” (il vero predittore del tuo successo).
Proprio per guidarti in questo percorso abbiamo creato “Fattore T”: Sviluppa una tenacia di ferro in 21 giorni.
L’obiettivo di questo video-corso avanzato è proprio quello di insegnarti a sviluppare le capacità di affrontare gli ostacoli, rialzarti ad ogni difficoltà e martellare con determinazione fino al raggiungimento di tutti i tuoi obiettivi più sfidanti, personali o professionali che siano!
Al momento le iscrizioni sono chiuse ma se vuoi scoprire di più su “Fattore T” ed essere notificato non appena riapriranno, clicca sul bottone di seguito e accedi subito alla lista di attesa al corso.
Buona settimana.
Andrea Giuliodori.
Ciao Andrea, mi fai venire in mente un famoso detto:
“Sbagliare è umano, perseverare è diabolico”.
Leggendo il tuo articolo (che condivido pienamente), lasci intendere che il detto dovrebbe invece essere:
“Sbagliare è umano, perseverare è divino”.
Dici bene, il fallimento è una tappa imprescindibile del proprio percorso verso il successo; quindi, in altre parole, sbagliare è quasi un obbligo se si vogliono raggiungere grandi traguardi nella vita.
Il Colonnello Sanders avrà effettivamente sbagliato approccio – in quanto a tecniche di persuasione – 999 volte, ma la sua perseveranza gli permise di realizzare un obiettivo che forse il 99,9% della gente avrebbe smesso di inseguire.
Lo stesso dicasi per Einstein e per tutte quelle persone che, nonostante gli errori commessi, le porte in faccia ricevute e le cadute, hanno saputo guardare avanti pensando esclusivamente al loro obiettivo finale.
Ciao Umberto,
mi è piaciuta il tuo aforisma personalizzato “sbagliare è umano, perseverare è divino”.
Naturalmente l’articolo non vuole essere un elogio dei testardi o di coloro che si impuntano su strade che effettivamente non vanno da nessuna parte.
Una interessante differenziazione che fa Godin nel suo libro è proprio questa: le persone di successo tagliano velocemente le strade fallimentari ed insistono invece sulle strade in cui credono fermamente.
Sto ridendo a voce alta! Una bella scossa di lunedì mattina. Complimenti Andrea: parli come mangi!
E grazie per lo schemino: se interpreta da veri tignosi è davvero un grande incoraggiamento.
Grazie a te per il commento Ilaria.
Andrea.
André ma sei pure un mental coach? se non lo sei dovresti diventarlo
hai un incredibile capacità di motivare i tuoi lettori.
Mental… che?! A parte scherzi, non mi ritrovo molto in certe figure di derivazione americana: probabilmente l’etichetta “mental coach” fa fico in questo periodo, ma preferisco considerarmi un appassionato di miglioramento a cui piace condividere le scoperte che fa nel suo percorso.
A presto,
Andrea.
Ciao Andrea, fantastico articolo e grandi referenze.
Il colonello Sanders mi sembra di averne sentito parlare nel libro di Betger: “Come diventare un venditore meraviglioso” Mi sbaglio?
Quello che non mi aspettavo di veedre referenziato è Seth Godin, il mitico guru del Marketing! Prenderò spunto da questo suggerimento e leggerò anche The Dip.
Un saluto!
Seth Godin è uno di quei personaggi che mi ispira maggiormente. Lo leggi e dici: “cavolo, ma è proprio così!”.
Andrea.
Ciao Andrea,
un bell’articolo! Un toccasana per la motivazione del lunedì mattina e quella in generale.
Metterò subito a frutto ciò che scrivi e quindi mi impunterò ogni giorno a chiederti di mandarmi il libro gratuitamente (e 1000 giorni sono tanti eh!) :°D
Scherzo! L’ho già comprato e già letto! Conto di rileggerlo per assimilare meglio alcuni concetti, però mi è stato molto utile, grazie.
Ottimo,
fammi sapere soprattutto che risultati concreti otterrai.
Andrea.
Ciao Andrea, come al solito i tuoi articoli colgono nel segno! Peccato per una cosa: io la tigna ce l’ho nel sangue, non mi arrendo neanche quando mi sento male, in compenso… Un paio di giorni prima dell’esame inizio a girare per casa in lungo e in largo senza meta, persuasa dalla stanchezza e dalla paura del fallimento ( siamo a 20 fallimenti e + successi, ma pur sempre con voti sotto il 24 in 3 anni di ingegneria). E’ un vero peccato perché questa fase di stop mi impedisce di studiare l’ultimo argomento prima della finedel programma (quasi sempre il più importante).
Questa paura non riesco proprio a levarmela, ci sbatto “tignosamente” la testa da veramente troppo tempo…
Ieri ho postato una frase di Einstein che sembra aver toccato le corde giuste: se continui a fare le stesse cose, continuerai ad ottenere gli stessi risultati.
Prova a cambiare quei trigger che innescano la paura del fallimento e la stanchezza. Invece di girare per casa senza meta, prova a fare qualcosa che ti diverte e ti rilassa: fai uno sport che adori, esci con le tue amiche, fatti fare un massaggio! Insomma, le possibilità sono infinite. Il mio suggerimento è di spezzare la routine, più o meno inconscia, che inneschi poco prima di ogni esame.
Andrea.
e… per finire il famigerato ULTIMO ARGOMENTO? :/
Beh, quanto ti ho suggerito dovrebbe aiutarti a ricaricare le pile proprio per fare l’ultimo miglio. Non ti sto dicendo di partire per le bahamas per 1 settimana. Prenditi una mezza giornata e poi ritorna alla carica.
A presto.
Andrea.
Grazie 1000! Proverò subito! A presto! :)
Ciao Andrea ti seguo assiduamente da un po’. Volevo ringraziarti perché trovo sempre consigli utilissimi. Ho passato giorni neri dove la depressione stava prendendo il totale controllo e mi hai aiutato davvero molto; anche solo leggere alcuni articoli mi faceva stare meglio. Mi sono iscritta alla newsletter e ho appena preso un quadernino per segnarmi e farmi una mappa concettuale ( sìsì, ti ricorda qualcosa? :D ) di vari consigli e pratiche per migliorare la giornata e la vita in genere e come rapportarsi ad essa. Grazie mille ancora :)
Ciao Andrea,
certo chi ha avuto successo ha saputo perseverare. Aggiungo, però, che ha anche capito velocemente quando bisognava lasciare.
Credo che la lezione che si possa trarre dal tuo articolo non sia tanto quella di essere tignosi ma di interpretare positivamente il fallimento.
Ottimo articolo, comunque!
Grazie del commento Piero, concordo in pieno.
Non a caso il sottotitolo del libro di Godin è:
“A Little Book That Teaches You When to Quit (and When to Stick)”
A presto,
Andrea.
Seguo da un pò questo blog… ma ammetto di essermi completamente perso la tua marchigianità (ed era semplice… era scritto nella prima riga del “chi siamo”)!!
Anche io da bravo marchigiano (ovviamente ora “trapiantato milanese”) mi sono riletto in pieno nel tuo preambolo!! Ottimo ottimo!!
In bocca al lupo per tutto!!!
Gabriele
L’uomo più tignoso che ho mai avuto la fortuna di incontrare è stato un greco, direttore di una scuola di alta professionalizzazione. Principio di base il voto 8 alla fine dell’anno 0 corrispondeva al 6 di partenza dell’anno 1 per il medesimo corso. Miglioramento continuo, costanza, perseveranza über alles basi dello stile di vita.
Ps: Grazie Andrea per quanto hai scritto oggi! Oltre al ricordo del personaggio, mi hai fatto scoprire che chiamavo “ragioni” delle scuse
Ciao Andrea, vorrei farti i miei complimenti per il blog…. si vede che hai letto Antony Robbins!!!
Ciao! Bell’articolo! Tu non ci crederai, non ho nulla in comune con le Marche, ma in certi ambiti della mia vita, ho sempre amato definirmi “tignoso”! Non so dove abbia imparato il termine, se leggendo a scuola, o seguendo le partite alla radio…so solo che mi piace molto! Mi sa che qualcuno qui mi legge nel pensiero… :D :D :D
purtroppo, oggi ho cominciato a procrastinare, il combustibile della determinazione si sta esaurendo, le buone intenzioni cominciano a sbiadirsi e la pigrizia comincia a farla da padrone…la voglia di gettare LA SPUGNA E TANTA ,giro su e giù per il blog per alimentare lo stimolo ad andare avanti, ma niente .
mi ci vuole un articolone speciale dei tuoi.
ciao Andrea e ciao a tutti;
sono fresco d’iscrizione, anche se non del tutto digiuno dai contenuti che condividi con tutti noi. Aggiungo: Che Dio ti benedica !!!
Una piccola cosa della mia vita (dopo capirete del perchè non possa godere delle “attenuanti generiche” :-))
Da ragazzino ho letteralmente perso la testa per una chitarra acustica, ma i soldini erano proprio pochi, ho iniziato a desiderarla così tanto da “non vedere” più quello che stava intorno alla chitarra. Ho iniziato a risparmiare su tutto: basta gelati o cappuccini, gomme da masticare, patatine,cinema ecc. insomma dopo mesi ho raccolto le 78.000 Lire necessarie e sono andato in negozio a comprarla, non vi dico la bellezza e la soddisfazione di aver raggiunto la mia meta e la bellezza (molto dura) della strada che ho percorso per raggiungerla.(In questo caso rinunce)
Quindi oggi che sono un libero professionista, non ho più le “attenuanti generiche” e le s…ghe mentali che spesso mi faccio, visto che ho provato molti anni fa e in modo inconsapevole,quello che significa avere un obiettivo. Rincaro la dose dicendo che all’epoca non era nemmeno contemplato nella mia mente e/o nel mio cuore il dubbio: …ma ce la farò veramente?
Quindi: avere un obiettivo (lo ricordo a me stesso) F U N Z I O N A !!
Un abbraccio.
alberto
Sono due anni che ho iniziato un percorso cosciente di crescita personale tramite la bioenergetica e quando ho trovato in questo blog diversi concetti imparati in questi anni (che mi hanno aiutato moltissimo), ho capito che mi trovavo in un blog serio. :)
Voglio ringraziarti per quello che condividi: è tutto profondamente stimolante e d’aiuto anche se non è sempre facile mettere tutto in pratica!
Mi hai anche dato la spinta decisiva per decidere di cominciare a scrivere una serie di articoli sul mio blog.
Dato che sono un’appassionata di fumetto che sta lottando per trovare il coraggio di inseguire il suo sogno, voglio scrivere una serie di post a tema. Ma anche una serie di post per aiutare gli aspiranti disegnatori a superare i loro blocchi e le loro paure.
Principalmente perché vedo sempre in giro commenti demoralizzanti verso le persone bloccate in questo campo e nessun consiglio utile!
Per il momento non ho ancora pubblicato niente perché sono sotto studio ma ho sempre con me un quaderno dove prendo note e appunti per i post che scriverò.
Un saluto e continua così!
PS: Una nota divertente: mia nonna, siciliana, usava la parola “tignuso” per indicare un uomo calvo! :D
Anche i miei nonni erano delle Marche! Grazie ancora per i tuoi consigli, sempre molto preziosi!
Ciao Andrea…ok ci provo ci provo davvero a non procrastinare e darmi obiettivi vorrei partire dal semplice (si fa per dire) esercizio sul trova le costanti della tua vita? Andrea, non ci riesco?! penso e ripenso ma dovrebbe essere fluida la cosa agli hobby, alle passioni agli interessi ora e di quando ero piccola …. una lista misera che forse è dettata più da quello che ho sempre voluto da me e mai raggiunto e allora ritorno nel circolo dei pensieri …Ma come si fa possibile che mi sia cosi sedimentata nella ruotine? Consigli?
Complimenti per il tuo blog sta diventando una costante….
Ciao! :)
Anche io sono uno di quelli che segue il tuo bel blog dall’ombra, ma senza mai decidermi a commentare, se non altro per carenza cronica di cose intelligenti da scrivere, oltre ai complimenti.
Ammetto di aver sempre guardato a queste pillole di crescita personale con un po’ di sospetto… ma forse perché non ho mai dato loro una vera opportunità, non ci ho mai messo quella tigna che, purtroppo, da marchigiano sembra mancarmi.
Forse è giunto il momento di seguire un po’ più attivamente i tuoi consigli.
Grazie per i tuoi articoli, e ancora complimenti!
Ciao Lorenzo,
beh, grazie per aver lasciato il tuo primo commento.
Per quanto riguarda lo scetticismo nei confronti della crescita personale, lo condivido: EfficaceMente è nato anche con l’ambizioso obiettivo di distinguere le bufale self help dalle tecniche realmente efficaci.
In bocca al lupo per la tua crescita Lorenzo.
Andrea.
Forse in passato ho dato troppa importanza a questa mia passione. Si, proprio perchè mi reputo tignoso; oserei dire stachanovista. Mi è stato inculcato, fin da piccolo, che l’allenamento è più importante della gara e che, come disse Aristotele, l’eccellenza in una attività non è raggiungibile attraverso un singolo atto\prestazione ma è la costanza ( abitudine ), fondata sull’essere tignoso, che ci avvicina ” al meglio “. Di conseguenza ho dedicato molte delle mie energie e tempo a questa attività sottraendone ad altre che, di diritto, avevano la precedenza. Non me ne importa: ho fatto bene. Recentemente ho avuto un leggero contrattempo che, a malincuore, mi terrà lontano da questa mia passione per almeno un 45 giorni. E quindi? Non vorrò mica che tutto questo sia stato inutile ? E tutti i sacrifici che ho fatto….li voglio davvero far sparire nel nulla? Sono consapevole che, ancora una volta, tutto dipende da me? Volontà, motivazione, grinta e rabbia! Giuro qui a voi, amici, e per questo spazio vi ringrazio, che da questo momento farò tutto ciò che è nelle mie possibilità per, prima, tornare a livelli che mi competono e ,poi, continuare a migliorare! Non voglio buttare via niente, solamente ripartire da qui! Non mollo e come sempre tignoso!!!!!! Scusate lo sfogo :)
Ok ok l’essere tignosi,
ma come si fa a esserlo, perseverare senza deprimersi o innervosirsi?
Considerando che all’essere tignosi consegue inevitabilmente uno stato di tensione che sfocia in irritazione o stanchezza quando la pazienza da investire è tanta e il lavoro è lungo.
DDV (Diego Della Valle) e’ marchigiano……nn per niente….FORZA VIOLA
(Scusa Andrea per questa piccola digressione di tifo calcistico ;-)
CIAO ANDREA…VORREI SCRIVERE PIU’ COSE, MA STO IN UN MOMENTO MOLTO ” NO “… E NON CE LA FACCIO… HO LETTO OGNI TANTO DEGLI ARTICOLI CHE HAI SCRITTO E HO SEMPRE DESIDERATO FARTI I COMPLIMENTI E SOPRATTUTTO DIRTI GRAZIE! OGGI SONO STATA “TIGNOSA” E MI SONO IMPOSTA DI SCRIVERTI, APPUNTO SOLO PER DIRTI GRAZIE… CIAO E ANCORA COMPLIMENTI PER LA POSITIVITA’ CHE SAI CONDIVIDERE CON LE TUE PAROLE..
Grazie a te per aver trovato il tempo di lasciare questo commento Ale.
Un abbraccio,
Andrea.
Ciao Andrea hai ragione da vendere però io penso che, chi tiene al suo obiettivo e sa di valere, debba riprendere le redini della sua vita e continuare a lottare per la sua felicità comunque per poi acquisire la tigna nel tempo.
A volte ci si ferma senza neanche rendersi conto…ma…meno male che poi ci sono questi post a ricordartelo…
Articolo efficacissimo, mi sono accorto che in questo “periodaccio” è proprio quello che mi mancava, esser tignoso! Riscriverò quando i risultati pian piano arriveranno. Grazie :)
Innanzitutto, complimenti per i post interessanti che scrivi. Le tematiche che tratti sono di fondamentale importanza e tu, le affronti davvero bene.
Piccolo pensiero:
La vita, molto spesso con tutti i suoi problemi ci mette in uno stato di apatia e incapacità di reagire. L’ autostima scende, ci si sente insicuri, bloccati e nei periodi di depressione ci si sente incapaci anche di risolvere i problemi più stupidi.
Alcune persone, dotate di un carattere forte di natura, pur soffrendo, riescono a superare le difficoltà, mentre altre, rimangono paralizzate da una mente insicura, ansiosa e paranoica. La loro concentrazione è molto bassa e la loro negatività molto alta e questi due fattori portano inevitabilmente al fallimento e alla paralisi e poi alla depressione.
Io sono una di quelle persone che, pur non avendo un carattere forte sta cercando di spronarsi a migliorare ma… Non è semplice affatto. Per mia natura, tendo ad analizzare ogni cosa nei dettagli e so bene che la perfezione non esiste ma.. lo faccio.
Sento che dentro di me devo fare qualcosa ma forse… Non sono ancora pronto e non ho abbastanza coraggio. Sono divorato dal passato, ossessionato dal presente e il futuro beh…. Quello è anche peggio.
Ad ogni modo, ogni giorno cerco di farmi coraggio e di motivarmi perché se mi arrendo è finita. Purtroppo, ci sono persone meno fortunate che rispetto ad altre devono faticare il doppio per tante ragioni.. Ma se alla fine della scalata, dopo mille fallimenti, ci fosse qualcosa lassù allora la mia vita e tutto quello che ho sopportato, avrebbe un senso.
Fare un altro round, quando pensi di non farcela è un qualcosa che può cambiare tutta la tua vita. Cit Rocky Balboa
Ciao Andrea! È strano come nel periodo più brutto del mio percorso di cambiamento quando la motivazione è sotto i piedi e la voglia di mollare tutto è tanta…leggo prima la tua mail di ogni lunedì e poi l’articolo sulla tigna!Ho deciso allora di non spegnere la luce ma di riaccenderla più forte e se a volte diventa soffusa andrà bene lo stesso perché oggi ho capito che non mi devo sentire più in colpa per ogni cosa che non va come mi sarei aspettata.Che è normale forse non poter controllare me stessa sempre al 100% e tanto meno le persone attorno a me.Se “sgarrare “fa parte del percorso mollare no!Cadere sette volte alzarsi otto come dice un vecchio proverbio cinese.È rimasto ancora il mio mantra.Grazie per avermi ridato l’ottimismo in questo lunedì grigio in cui se mi sforzo un po’ riesco a vedere il sole!Mi sono sentita tanto inadeguata per tanto tempo oggi ho capito che essere se stessi non è uno sbaglio e se io riesco a stare bene con me stessa non devo per forza entrare nei canoni di…”bravura “stabiliti da altri.Buon lunedì.Il mio è già migliorato ed affronterò la mia giornata di lezioni con lo spirito giusto!
Sono davvero felice di leggere questo tuo commento Gabriela! Avanti tutta!