Possono i pensieri positivi aiutarci a vivere meglio e a raggiungere i nostri obiettivi? Ni…
“Non diventare mai un pessimista; un pessimista ha ragione più spesso di un ottimista, ma un ottimista si diverte di più, e nessuno dei due può fermare il corso degli eventi.”
Robert Anson Heinlein.
Io odio il Pensiero positivo.
Ammettilo, non te l’aspettavi questo incipit in un articolo dedicato ai pensieri positivi e al pensare positivo :-D
Il punto è che il Pensiero positivo è una filosofia di vita, sviluppatasi agli inizi del ‘900, che invita i propri seguaci a cambiare la propria vita grazie a pensieri positivi e affermazioni da ripetere quotidianamente.
Peccato che ogni singolo studio che sia stato condotto su questa scuola di pensiero è giunto alla stessa conclusione: il pensiero positivo è ‘na strunzata!
Perché allora questo articolo su EfficaceMente?
Se limitarsi a pensare positivo e a ripetere come una cantilena delle affermazioni non serve ad una cippa fritta, questo non significa certo che dobbiamo avere un atteggiamento negativo o pensieri distruttivi per intraprendere il nostro percorso di crescita personale!
Per raggiungere i nostri obiettivi dobbiamo muovere le ciapet’ (agire).
Pensare positivo può stimolare l’azione. Al contrario, un atteggiamento negativo e pensieri distruttivi possono bloccarci.
Ecco perché in questo articolo ti parlerò dei 3 “vampiri” mentali che stanno succhiando la tua energia e la tua positività e di come liberartene per mantenere i tuoi pensieri positivi.
Prima però una semplice domanda…
Qual è la tua tortura mentale preferita?
Stress, frustrazione, tristezza, rabbia, invidia, ansia, paura, gelosia, autocommiserazione…
Ognuno di noi ha la sua tortura mentale “preferita”.
Questi schemi mentali ricorrenti spesso dominano le nostre giornate e ci portano a vivere in un prolungato stato di sofferenza.
In questi periodi non c’è forza di volontà o strategia di produttività che tenga.
Se vogliamo dunque tornare a lavorare sui nostri obiettivi con positività e serenità dobbiamo innanzitutto sbarazzarci di questi “tarli“ mentali.
Sì, ma come?!
Andando alla radice delle numerose torture mentali che ci auto-infliggiamo scopriamo qualcosa di molto interessante: a farci soffrire sono 3 pensieri negativi dominanti, 3 veri e propri… “vampiri” mentali.
Riconoscerli, conoscerli e neutralizzarli è quello che faremo insieme nei prossimi minuti:
1. Il pensiero della Privazione
Il pensiero della Privazione è il primo vampiro mentale di cui dobbiamo sbarazzarci se vogliamo tornare a pensare positivo.
Se focalizziamo infatti la nostra attenzione su ciò che abbiamo perso o che potremmo perdere, sarà per noi inevitabile soffrire.
Pensa ad esempio all’amore:
- Se non fai altro che pensare ad un amore ormai perso, rischi di non essere mai pronto per vivere una nuova relazione.
- Se non fai altro che pensare di poter perdere il tuo amore, rischi di vivere in un perenne stato di gelosia che potrebbe portare alla fine della tua attuale relazione.
Che riguardi il passato o il futuro, il pensiero della Privazione è un subdolo bastardo. Ma non è il solo…
2. Il pensiero della Sottrazione
Il secondo “vampiro” mentale che in questo momento potrebbe farti soffrire o potrebbe bloccarti, è sicuramente il pensiero della Sottrazione.
Ovvero l’ossessione di aver meno degli altri o la paura che il futuro ti riservi meno opportunità, meno soldi, meno amore, meno gioia, meno successo, etc.
Invidia sociale e ansia per il nostro futuro sono i due sotto-prodotti più comuni del pensiero della Sottrazione e purtroppo la diffusione dei social network e delle fake news non fa altro che alimentare questo vampiro cerebrale.
“Quando butti m***a sul giardino degli altri lo fertilizzi. Cura il tuo.”
Andrea Giuliodori.
3. Il pensiero della Negazione
Abbiamo infine il pensiero della Negazione.
Se siamo intimamente convinti che non potremo mai raggiungere un determinato obiettivo, o vivere una determinata esperienza, questo pensiero può letteralmente consumarci.
Se per esempio una malattia, una disabilità o un semplice difetto fisico ti hanno convinto che non potrai realizzare determinati traguardi, inevitabilmente questo ti porterà a soffrire.
–
Scommetto che leggendo queste ultime righe si è accesa una lampadina nella tua testa e scommetto anche che tra i 3 vampiri mentali ce n’è uno che in questo momento ti sta succhiando via serenità e positività più degli altri.
Che a dominare i tuoi pensieri sia la Privazione, la Sottrazione o la Negazione, poco importa. Se non ti sbarazzi di questi schemi mentali ricorrenti, continuerai a soffrire.
Vediamo allora nell’ultima parte dell’articolo come tornare ad avere pensieri positivi.
Come tornare ad avere pensieri positivi: punto primo, ricorda che…
Il pensiero, con cui spesso ci identifichiamo (e che genera in noi sofferenza), è in realtà un prodotto automatico della nostra attività cerebrale.
Come gran parte delle nostre attività fisiologiche, il pensiero si è sviluppato nel corso della nostra evoluzione per una specifica funzione: ovvero aiutarci a risolvere problemi (problem-solving) per riuscire ad adattarci meglio all’ambiente circostante.
Naturalmente, nel corso dei millenni l’attività cognitiva è diventata sempre più complessa, ma non voglio trasformare l’articolo in un trattato di neuroscienze.
Il messaggio che vorrei trasmetterti è che la vocina che ti senti ronzare in testa… in realtà non sei Tu, o meglio, è una tua funzione fisiologica, come può esserlo la digestione.
Ecco, imparare a NON identificarci con i nostri pensieri è il primo passo fondamentale per liberarci da quelli negativi.
Un ottimo strumento pratico per prendere consapevolezza della reale natura del nostro pensiero è la pratica meditativa.
Se ne hai sentito parlare, ma non hai mai ben capito di cosa si tratta o come funziona, ti consiglio di leggere questo articolo in cui spiego come meditare.
Vediamo però ora il secondo passo per tornare ad avere pensieri positivi.
Cambia stazione radio!
Se i nostri pensieri sono un prodotto automatico della nostra attività cerebrale, potremmo assimilarli a delle… trasmissioni radio.
Non siamo noi a decidere la scaletta di una trasmissione radio, ma possiamo sempre scegliere di… cambiare stazione!
Lo stesso vale per i nostri pensieri.
I pensieri della Privazione, della Sottrazione e della Negazione hanno la brutta abitudine di bussare al nostro cervello senza preavviso e di inondarlo per ore intere.
Ora che conosci i tuoi nemici e la loro natura, ti sarà molto più semplice individuarli sul nascere e spostare il tuo focus su pensieri diversi.
Tuttavia, “cambiare stazione” inizialmente ti richiederà uno sforzo di volontà non indifferente.
I pensieri negativi hanno infatti la stessa potenza del segnale di Radio Maria! :-D
Esiste però un “segnale” ancor più potente, ovvero una tipologia di pensieri positivi in grado di neutralizzare i pensieri di Privazione, Sottrazione e Negazione e di riportarci rapidamente ad uno stato privo di sofferenza…
Il potere dei pensieri di gratitudine
Pensiero positivo, metafore sui segnali radio, gratitudine… OMMIODIO Andrea è stato posseduto da un guru Niu Eig!
Ok, lo ammetto, se questo dovesse essere il tuo primo articolo letto su EfficaceMente, sarei un po’ preoccupato…
Sono anni però che porto avanti una filosofia di crescita personale molto concreta e basata sui più recenti studi di neuroscienze, psicologia, scienze comportamentali, etc. e questo articolo non fa eccezione.
Già in passato ti ho parlato del potere gratitudine, fornendoti tutti i riferimenti scientifici necessari per approfondire questa affascinante tematica.
Ai fini di questo articolo, quello che ci basta sapere è che i pensieri di gratitudine hanno lo stesso effetto su quelli negativi dello zampirone sulle zanzare.
Non possiamo infatti essere grati e… invidiosi, frustrati, stressati, tristi, insoddisfatti, etc. allo stesso tempo.
È semplicemente impossibile.
Bene, ora che siamo arrivati fini qui, è tempo di ricapitolare e vedere insieme un esercizio pratico per sbarazzarci dei 3 vampiri mentali e tornare a pensare positivo.
Ricapitoliamo: come avere pensieri positivi e sbarazzarci di quelli negativi
- L’idea che basti pensare positivo per realizzare i nostri sogni è una di quelle leggende metropolitane dure a morire nel mondo della crescita personale.
“Le azioni battono le visualizzazioni ogni singolo giorno della settimana.”
- Questo però non significa che dobbiamo pensare negativamente! I pensieri negativi sono infatti spesso alla base della nostra sofferenza. Nello specifico esistono 3 vampiri mentali che succhiano le nostre energie:
- Il pensiero della Privazione.
- Il pensiero della Sottrazione.
- Il pensiero della Negazione.
- Per neutralizzare questi schemi mentali negativi dobbiamo innanzitutto prendere consapevolezza del fatto che il pensiero non è altro che un prodotto “fisiologico” della nostra attività cerebrale. Nel momento in cui smettiamo di identificarci con esso, siamo liberi.
- Se NON siamo i nostri pensieri, questo significa che possiamo vedere questa attività cognitiva come delle trasmissioni radio. Se le “canzoni” che stiamo ascoltando non ci piacciono, sta a noi cambiare stazione.
- Il metodo più efficace per cambiare stazione e per sintonizzarci sui pensieri positivi, consiste nel far leva sul potere della gratitudine.
Eravamo arrivati qui.
Concludo con un semplice esercizio pratico che ti aiuterà a sfruttare il potere della gratitudine:
- Prendi un bloc-notes o apri un nuovo file.
- Inizia a riportare alla mente e ad elencare i momenti più belli della tua vita, quelli di cui sei più grato. Possono essere momenti importanti e significativi, ma anche momenti quotidiani come una passeggiata in mezzo alla natura. Ciò che conta è che siano stati momenti in cui ti sei sentito profondamente grato di essere al mondo.
- Tra questi momenti, scegli quello di cui hai il ricordo più vivido.
- Ora prova a riportare alla mente ogni singolo dettaglio di quell’episodio: il vento sulla tua pelle, i suoni circostanti, la temperatura. Cerca di rivivere quel momento in tutte le sue sfumature.
- Ricordi perché ti eri sentito tanto grato in quel momento? Ma sopratutto, ricordi quella sensazione di gioia apparentemente ingiustificata? Cerca di riportarla a galla, aggrappati a quella sensazione, assaporala come assaporeresti un buon dolce.
Come è stato? Non male, vero?
E se facessi questo semplice esercizio ogni volta che ti accorgi che la tua mente si sta sintonizzando su Radio PdM (Pensieri di Merda)? Quanto migliorerebbe la tua vita?
Beh, non ti resta che provare.
Ti auguro una settimana… positiva! Andrea.
In questo periodo mi serviva proprio un articolo del genere, grazie mille! In questo momento sto scrivendo un diario di cose negative per sfogo, adesso comincerò a scrivere con il sistema della gratitudine :-D
Sì, lascerei da parte il diario delle cose negative: rischi di dargli ancor più concretezza e attenzione.
Mi piace l’articolo e lo trovo interessante ed esauriente.
Non mi piace la ormai “solita” battuta su Radio Maria. Sono cattolica e la seguo spesso. E’ meglio di tante altre radio, che trasmettono programmi vuoti e privi di senso ma, ahimé, ormai ci sono abituata… se non si ridicolizzano i cattolici e la loro fede, che tra l’altro parla sempre di SPERANZA, non si è di moda.
Ottimo articolo e pieno di iniziativa! Tuttavia non mi esimo dal biasimare-come Serena-la battuta su Radio Maria,da cattolico praticante qual sono! Il segnale di Radio Maria è debole, per chi ha la fede altrettanto (o peggio non ce l’ha per nulla)! La crescita personale,intesa come percorso psicologico volto ad aumentare l’autostima,la motivazione,al raggiungerimento delle proprie mete,ecc.,che a me affascina molto, non esclude la fede religiosa,sia pur seguente un altro binario,ma d’altra parte come dice la stessa Serena, se non si ridicolizzano i cattolici,si è fuori moda! Resto del parere di ”scherzare con i fanti,ma lasciar stare i santi”! Chissà se radio Maria fosse stata Musulmana…
Se è vero che “il pensiero non è altro che un prodotto “fisiologico” della nostra attività cerebrale”, allora i pensieri negativi sono le “scoregge” del nostro cervello!!! Non tutto ciò che il nostro organismo produce va preso per buono, a volte è meglio aprire le finestre e areare il locale!!! Ah ah ah!
Ahahahaha, potremo utilizzare questa metafora, sì!
Non sono d’accordo con te sullo svalutare eccessivamente il pensiero positivo, da quando ho cominciato ad essere un ultras dell’ottimismo (spero ti piaccia la definizione) affronto al meglio le situazioni soprattutto lavorative e sono quasi immune alle continue badilate di m***a che penso chiunque abbia una posizione di grossa responsabilità subisce. Son invece d’accordo con tutto quello che scrivi e penso che probabilmente con parole diverse la pensiamo allo stesso modo. Ottimo anche il sistema della gratitudine che ho imparato ad apprezzare con il 5 mins journal che mi hai suggerito. Non mi resta che dirti…..Grazie!!!
Mettiamolo così: non mi piace che le persone si illudano per poi ritrovarsi più frustrate che mai. Inoltre la filosofia del pensiero positivo non va confusa con il semplice ottimismo. Sono due cose diverse :-)
Prego! :-D
Ciao Andrea,
Potresti cortesemente delineare le suddette differenze? Diciamo che a naso le percepisco, ma ho ancora qualche dubbio che potrebbe depistare la linea di condotta che sto cercando di adottare.
Intanto ti faccio i miei complimenti per il blog, lo sto investigando da qualche mese e persino valutando l’acquisto di Sm²
Ciao Lucien, ad inizio articolo, quando parlo della filosofia del pensiero positivo, ho messo un link: puoi usare quello per approfondire e chiarirti le differenze tra ottimismo e pensiero positivo.
Per il resto, grazie davvero!
Io sono una fan del pensiero positivo. Mi aiuta ad essere più testarda di come sono e ha raggiungere i miei obiettivi!
Diciamo che va preso con le pinze, ma non fa troppi danni!
Grazie Andrea hai centrato in pieno i miei pensieri in questo periodo. Metterò subito in atto i tuoi consigli.
Buona settimana anche a te Emanuela
Ottimo!
Mi appassionano i tuoi articoli eccellenti! I difettucci li miglioro ma ora a riflettere sulle tue situazioni sarà più semplice! Grande Andre’ Profumano di leggerezza le tue parole
Grazie Daniela
Se la vita ti dà solo limoni, allora metti in piedi una fabbrica di limonata.
Esatto… ;-)
Ma grazie!! Che bell’articolo !!! E mi fai pure ridere di cuore!
:-D
Che carica questo articolo, grazie!
Voglio sconfiggere il terribile vampiro della privazione che è sempre lì in agguato..
Ah… mi fa piacere che ti sia piaciuto Laura!
Ciao Andrea, è la prima volta che commento, quindi scusa se il mio messaggio sarà un pò confuso..Ho letto (quasi) tutti i tuoi articoli, ho cercato di seguire i tuoi consigli e fino qui bene. I tre vampiri di cui parli nell’articolo sono miei fidati coinquilini da molto tempo e non riesco a mandarli via. Ma il problema, secondo me, non è mancanza di pensiero positivo o di gratitudine, è proprio la vita che firma il contratto di locazione. Se io provo questi sentimenti negativi è perché la mia vita mi mette davanti situazioni incompatibili con la mia natura. Quindi anche se sono grata per molte cose, sono consapevole dei miei privilegi ecc.. ma mi ritrovo in situazioni spiacevoli ciclicamente, nella stessa forma e sentimento, bé ci sta che alla fine mi arrendo ai sentimenti negativi…
Ciao Anna, non sono Andrea ma provo a risponderti lo stesso con il mio punto di vista. Se leggi tutti questi articoli di crescita personale e li prendi alla lettera, finisci per sentirti a disagio perchè non sai essere un super-eroe come tutti i guru dicono di essere. In realtà avere dei pensieri negativi, è normale. Se ti molla il tuo ragazzo, è normale che piangi… anzi è giusto che tu lo faccia perchè non sei un robot. Quello che è importante è saper lasciare andare via il momento di difficoltà per poi “rinascere” meglio di prima. Forse tu sei in un periodo in cui le cose vanno male… e capitano (io non è che me la passi proprio alla grande ora). Quello che devi fare è sforzarti per applicare tutte queste tecniche così poco a poco riuscirai a tirarti su.Il problema è che ti serve comunque tempo, sia a livello personale per costruirti una corazza contro i pensieri negativi, sia a livello esterno per riuscire a cambiare la tua situazione lavorativa / sentimentale / affettiva attuale. L’importante è continuare ad andare verso quell’obiettivo, anche solo strisciando giorno dopo giorno.
Grazie TonyVY per il tuo messaggio :) anche perché è arrivato nello stesso momento dell’ennesima, sonora e potente portata in faccia. Quindi anche oggi raggiungerò i miei obiettivi domani xD Grazie comunque per il tuo incoraggiamento e ci auguro di superare questo momento “NO” ;)
Figurati :). Tieni duro. Se sei nel gruppo Efficacemente avrai letto forse il mio blog post sul fatto che mesi fa la mia startup, il mio sogno, sia fallito miseramente. Dopo è stato un periodo abbastanza duro e ancora adesso ogni tanto si va avanti a #mainagioia, con cose che dovrebbero andare in un certo verso e poi prendono sempre la piega sbagliata (l’ultimo proprio qualche giorno fa). Ma piano piano, tra un #mainagioia e l’altro continuo a lottare per i miei obiettivi. Non è facile, però come si suol dire, se alla fine riesci a farcela dopo essertela sudata tantissimo, la soddisfazione è immensa.
Ciao Anna, credo che Tony, ti abbia risposto egregiamente.
Ingurgitando testi e post di crescita personale il rischio è proprio quello di sentirsi ancor più inadeguati.
Shit happens. I periodi di m***a fanno parte della nostra vita, sono inevitabili e non esiste tecnica, strategia o pillola magica per farli sparire.
C’è però un elemento molto importante da tenere in considerazione: il fatto che le cose vadano male, non necessariamente deve farci stare male.
Lo so, sembra un’utopia, ma il messaggio che cerco di darvi in questi articoli è proprio questo: la vita ci può tirare colpi mancini, è inevitabile, ma il tipo di reazione che abbiamo di fronte a questi episodi negativi È sotto il nostro controllo.
C’è chi molla e si dispera e c’è chi trova ancor più energie per rinascere.
Ho approfondito questo tema in questo articolo: https://www.efficacemente.com/2013/03/infelice/
Auguro ad entrambi una buona rinascita :)
A me succede esattamente come accade a te. Ne ho letti tanti di articoli e libri sul pensiero positivo, sull’autostima ecc. Inizialmente sembrano essere molto utili, certo devi impegnarti e metterci del tuo ogni giorno. Però è anche vero, come sottolinei tu, che spesso si è portati a uno stato d’animo non proprio energico e ottimista proprio perché, pure se ci metti tutta la buona volontà, è la vita colle sue difficoltà, coi suoi imprevisti, ecc. a metterti a dura prova. Quindi il pensare positivo può funzionare magari per un certo periodo di tempo (poi ovviamente ci sono tante variabili dovute alle diverse situazioni di vita di ognuno) ma alla lunga, diciamo così, è dura riuscire a mantenere questa filosofia di vita, soprattutto quando vedi che pur impegnandoti e credendoci le cose non cambiano proprio come vorresti tu. Certo non è che abbiamo la bacchetta magica, mi rendo conto che bisogna muoversi per migliorarsi e migliorare la propria vita, solo che ci vuole tanto tempo e tanta pazienza e nel frattempo la realtà è tosta, nel senso che ci sono impedimenti, circostanze ecc. di fronte ai quali noi da soli possiamo fare poco, certo ce la mettiamo tutta ma fuori c’è un mondo da affrontare e ci sono gli altri con cui dobbiamo relazionarci con tutti gli annessi e connessi.. e l’orologio corre. Io per esempio ho sempre la brutta sensazione di trovarmi ferma allo stesso punto, pur facendo tante cose, e non so come gestire questa cosa, non mi riesce di mandare via questo pensiero negativo.
Grazie..!!!
“Tu non sei i pensieri che pensi” . Ho letto IL POTERE DI ADESSO (che era tra i libri consigliati da te in un altro articolo).
È un suggerimento che ritengo IMPORTANTISSIMO !!!
È sicuramente il libro che ha avvicinato più persone a queste tematiche. Se ne avete la possibilità però, vi consiglio di approfondire altri testi sulla mindfulness, per andare più in profondità.
Bell’articolo. Ci proverò!
;-)
Ottimo articolo , mi è tornato in mente il bellissimo libro ‘il potere di adesso’
Il potere di adesso è ottimo per avvicinarsi a concetti come “vivere il momento presente” :)
Articolo molto utile, come sempre. ?
Grazie!
sempre utile come sempre. Vorrei chiederti un consiglio. Purtroppo durante la triennale mi sono persa, prima un cambio facoltà trovare il metodo giusto, il luogo giusto dove studiare insomma ho finito a laurearmi alla triennale con il massimo dei voti certo ma a 28anni e non posso neanche dire di aver lavorato tantissimo. Come giustifico questo ritardo nel curriculum senza mentire?sono molto ambiziosa ma la paura di essere scartata o meglio non essere presa in considerazione c’è
grazie!!!!
Ho ritrovato questo articolo nella mia mailbox, ed era in assoluto quello che mi serviva, in questo preciso momento. Grazie di cuore!
Ne sono molto felice Massimo :)
A presto.
Trovo questo articolo molto in linea con il libro “Come smettere di farsi le seghe mentali e godersi la vita” di Giulio Cesare Giacobbe.
Ciao Andrea, il mio problema nell’eseguire l’esercizio da te proposto per la gratitudine è che i momenti più belli della mia vita sono riconducibili indissolubilmente a quelli negativi.
La cosa più brutta è, quando sei in ansia e ti vengono pensieri strani in testa, che magari, per una persona lucida e sana potrebbero essere sciocchezze, mentre per una che soffre sono delle vere ossessioni. Quando entri nel circolo vizioso non riesci a capire ciò che è razionale e ciò che non lo è
Purtroppo spesso non è così semplice pensare positivo.
Vi sono potenti meccanismi di difesa che abbiamo imparato nel tempo attraverso l’educazione e le prime interazioni sociali che ci impediscono di fare questo passaggio.
Ecco perchè molte persone si ammalano.
Ciao Andrea, complimenti come sempre fai dei eccellenti articoli, c’è soltanto un dubbio che ho: che correlazione c’è tra la gratitudine e il pensiero della negazione?Ovvero perchè essere grati può farci fare determinate esperienze o raggiungere determinati obiettivi? Giusto per curiosità
Ciao Andrea,
seguo il blog da tempo e commento oggi per la prima volta, perché avrei bisogno di un consiglio.
Sono una studentessa universitaria e ho acquistato sia Start! che Sm2, perché non riesco ad andare avanti con gli studi. Sono al secondo anno e durante il primo anno ho avuto dei voti abbastanza alti e sono rimasta indietro di un solo esame. Quest’anno, per una serie di motivi (di cui so di avere la responsabilità) non ho praticamente frequentato e mi ritrovo a Gennaio inoltrato senza aver ancora aperto un libro. Ho paura che salterò questa sessione e ho l’impressione di non riuscire ad applicare il metodo Sm2, perché ho troppo materiale e troppo poco tempo. I “vampiri” di cui parli mi stanno mangiando viva, mi sento molto in colpa perché sono venuta meno al mio dovere di studentessa e più mi preoccupo, meno riesco a studiare (è un processo che si auto-alimenta!). So che questo articolo non è recentissimo, ma mi piacerebbe avere un tuo parere (o quello di altri utenti) su come spezzare questo circolo vizioso.
I manuali mi sono sembrati molto validi, ma mi sento come se “non avessi i requisiti” per applicarli.
Il rischio che io non dia esami in questa sessione è concreto e nella mia testa sembra una vera e propria tragedia e, anche se razionalmente capisco che dovrei “cambiare stazione radio”, al momento non riesco a farlo.
Qualche consiglio?
Un pezzettino alla volta, ce la puoi fare! È dura quando rimani indietro ma se hai la certezza di voler superare almeno un esame, fai così: guarda la programmazione degli esami di sessione, guarda ogni esame che devi fare e stima un tot di tempo per ogni esame. Poi trova quel singolo esame che hai la certezza di poter completare, e parti da quello!
Per il semestre che arriva, cerca di rimanere al passo con gli studi, e dai gli esami il prima possibile, così poi hai tempo tra il resto della sessione e settembre di recuperare altri che ti mancano! (Sempre e solo quelli che riesci! Il backward planning in questo è tuo amico)
Comunque se vuoi condividere esperienze e consigli, puoi cercare il gruppo Facebook di EfficaceMente, è molto attivo
A me piace molto l’articolo soprattutto sul punto del pensiero della negazione, della sottrazione e della privazione , devo migliorare su questi punti ! Spero ? di riuscirci!
Buon lavoro Francesca!
averli tutti è grave? ?
Poveri noi che abbiamo bisogno del demiurgo di turno per credere di aver ritrovato la strada. Purtroppo la via maestra sarà sempre nascosta se la nostra mente continuerà a cercare altrove le indicazioni per raggiungerla, senza vedere che sono proprio sotto i nostri occhi ma noi fingiamo abilmente di non coglierle per mantenere in piedi false rappresentazioni di noi stessi e giustificare il supposto senso di onnipotenza invece di accettare il ruolo temporaneo che siamo destinati ad interpretare su questa terra. Caro Andrea continua a fatturare milioni e sfruttare il vuoto dei veri maestri di vita, e cioè di persone realmente interessate a far crescere l’umanità senza alcun scopo di lucro.
Certo Luigi, buona prosecuzione.
Ciao Andrea, questo articolo per quanto non sia molto recente, mi farebbe davvero molto piacere se lo approfondissi perchè oltre a ritenerlo davvero molto interessante(stranamente molto più rispetto agl’altri) ma tutti e tre i “vampiri” di cui hai parlato mi toccano tantissimo al livello profondo soprattutto quello della “negazione” che per quanto faccia di tutto a sintonizzarmi su “RADIO GRATITUDINE”, sembra che non basti. Perciò se facessi un ulteriore articolo di approfondimento te ne sarei.. “grato” :).
Grazie del feedback Francesco.
Se i ns. pensieri sono un prodotto fisiologico della ns. attivitá cerebrale cosa succede alla ns. mente e ai ns. pensieri quando decidiamo di avere una relazione intima (nel senso di affidarsi e fidarsi di un altro) e condividere con essa buona parte della ns. vita? é solo perché abbiamo innata la continuitá della specie umana? Tempo fa credevo che NOI siamo i ns. pensieri…ora dopo aver letto alcuni articoli ho un dubbio atroce …NOi siamo le NS. azioni ? Ho 65 anni e sono vittima da anni di pensieri rapaci e voraci. Mara