Esame di maturità, esami universitari, concorsi, lavoro: non importa per cosa ti stai preparando, una mappa concettuale ti aiuterà a studiare meglio, più velocemente e con minor sforzo. Un articolo sulle mappe concettuali e gli esempi pratici per utilizzarle.
“Da qualche parte c’è una mappa che spiega come poter fare ogni cosa.”
Ben Stein.
L’esame di maturità si avvicina? Gli esami universitari dell’ultimo semestre sono alle porte? La data del concorso è ormai arrivata?
Prepararsi per un esame, studiare una nuova materia o affrontare un nuovo progetto, è un po’ come esplorare un territorio sconosciuto: hai bisogno di una mappa, una mappa concettuale.
Cosa sono le mappe concettuali
Studiare con le mappe concettuali è tra le migliori tecniche di rielaborazione delle informazioni di cui parlo in Studia meno, Studia meglio, la mia nuova guida dedicata agli studenti. In questo articolo voglio parlarti di cosa sono e come puoi utilizzarle.
“Le mappe concettuali sono uno strumento grafico per rappresentare informazione e conoscenza, teorizzato da Joseph Novak, negli anni ’70. Servono per rappresentare in un grafico le proprie conoscenze intorno ad un argomento secondo un principio cognitivo di tipo costruttivista, per cui ciascuno è autore del proprio percorso conoscitivo all’interno di un contesto, e mirano a contribuire alla realizzazione di apprendimento significativo, in grado cioè di modificare davvero le strutture cognitive del soggetto e contrapposto all’apprendimento meccanico, che si fonda sull’acquisizione mnemonica.”
Fonte Wikipedia
Ehhh?! Forse la spiegazione di Wikipedia è un tantino tecnica, vediamo se riesco a spiegarti le mappe concettuali in modo semplice e con esempi pratici.
Ho scoperto le mappe concettuali durante le scuole medie, quando un geniale professore di musica mi parlò per la prima volta di questo eccezionale strumento per migliorare il mio metodo di studio. Da quel momento non ne ho fatto più a meno.
Una mappa concettuale non è altro che uno schema grafico attraverso cui sintetizzare e memorizzare una nuova materia di studio.
Immagine tratta da MindNode
Ogni mappa concettuale è costituita da 2 principali elementi:
- I nodi concettuali. Sono i concetti chiave della materia che stai studiando e sono rappresentati da un’etichetta che ne identifica il significato.
- le relazioni associative. Sono le frecce che collegano i nodi concettuali e sono dotate anche esse di un’etichetta che spiega il collegamento tra i diversi concetti chiave.
Semplici vero? Vediamo allora come questo strumento può aiutarti a migliorare nello studio.
Come utilizzare le mappe concettuali per i tuoi esami
Lo psicologo canadese Endel Tulving, grazie ai suoi studi, dimostrò scientificamente l’efficacia delle mappe concettuali. Nel corso di uno dei suoi esperimenti, il dott. Tulving diede a due gruppi di studenti 100 schede con delle parole stampate su una facciata, chiedendo ad un gruppo di memorizzare le parole e all’altro di organizzarle secondo criteri logici. Al termine dell’esperimento, il gruppo che si era limitato ad organizzare logicamente le schede ottenne gli stessi risultati del gruppo che si era sforzato di memorizzare le 100 parole.
Quando sei coinvolto attivamente nell’organizzare il tuo materiale di studio in una mappa concettuale, stai creando delle associazioni nel tuo cervello che ti permettono di imprimere gli argomenti nella tua memoria, senza doverti sforzare di ricordare.
La prossima volta che devi studiare un nuovo argomento, prova a seguire questi 6 semplici passi:
- Scrivi l’oggetto principale del tuo studio (es. la II guerra mondiale) al centro di una pagina e racchiudilo in un cerchio.
- Intorno all’oggetto principale scrivi le idee associate o le sotto idee che ti vengono in mente e circondale con un cerchio.
- Disegna le linee che collegano queste idee a quella centrale.
- Scrivi degli esempi, dei riferimenti o dei ragionamenti legati alle sotto idee e collegali.
- Non ricercare la perfezione, lascia che la parte intuitiva del tuo cervello decida per te, scrivi tutto quello che ti viene in mente e collegalo al resto.
- Utilizza la mappa concettuale per ripetere gli argomenti dell’esame.
In questo modo dimezzerai il tuo tempo di studio, riuscendo a memorizzare molti più concetti. Vuoi risultati ancora migliori?
Ti ho già parlato di metodi efficaci per prendere appunti, ma… perché non iniziare a studiare mentre stai prendendo appunti? Puoi infatti utilizzare le mappe concettuali anche come strumento per prendere appunti. In questo modo, inizierai a memorizzare il materiale delle tue lezioni… durante le lezioni! ;-)
Vediamo ora qualche strumento utile per costruire le tue mappe concettuali.
Quali strumenti utilizzare per costruire mappe concettuali
- Carta e penna. Non c’è nulla di più immediato di carta e penna per creare la tua prima mappa concettuale.
- MindNode. Ottimo programma per Mac, MindNode ti permette di creare eleganti mappe concettuali. Puoi scaricarlo anche in versione freeware.
- MindMeister. Applicazione web per creare mappe concettuali anche in collaborazione con altri.
Tu hai mai utilizzato le mappe concettuali? Quali altri metodi di studio efficaci conosci? Fammelo sapere nei commenti! Grazie.
Foto di Ezu
Ciao Andrea,
non conosco le mappe concettuali. Avevo già letto qualcosa sulla rete, ma ora il tuo articolo mi incuriosisce ulteriormente: approfondirò senz’altro e verificherò se l’utilizzo delle mappe potrà aiutarmi nel rappresentare meglio certi progetti e/o lavori.
Grazie, come sempre, del tuo ottimo post.
Antonio.
Ciao Antonio,
fammi sapere se ti sono state utili. Come detto nell’articolo, ormai sono svariati anni che le utilizzo con ottimi risultati.
Andrea.
Insegno storia e le uso con ottimi risultati per esporre gli argomenti nelle mie lezioni
Gli SCHEMI!!! (io li chiamo così)
Io li ho scoperti grazie alla mia amica con cui mi preparavo agli esami di giurisprudenza (ce n’è di roba da ricordare quando si parla di tomi e tomi di Diritto!). Sono super efficaci! Io utilizzo anche tanto i colori: evidenziatori, pennarelli, pastelli…faccio cerchi e nuvolette attorno alle parole chiave. Parentesi graffe, elenchi numerati o “abbeccedati”…utilizzo anche simboli matematici per velocizzare i concetti!! sono anche belli da vedere e quando devo ripassare ci metto un attimo .. all’esame è sempre un successo!! vorrei che le utilizzassero tutti gli studenti!
ciao
PER ANNALISA !
Ciao,volevo chiederti ulteriori informazioni;
sono iscritta a giurisprudenza , mi mancano due esami alla laurea (amministrativo 2 e civile 2) ma sono ad un punto fermo e non riesco più a studiare con il classico metodo leggi e ripeti. Volevo provare con le mappe; tu le fai a mano o a computer? Mappi i paragrafi o i capitoli? Con l’argomento principale centro? come fai poi a memorizzarle? le riteni obiettivamente così efficaci e più veloci?
Scusa se ti inondo di domande ma ho necessità di laurearmi a luglio e ho il tempo davvero tiranno.
Ti ringrazio
Antonella
Che differenza c’è fra mappe concettuali ed i classici schemi? Da come sono descritte sembrano la stessa cosa, ma più siti internet li associano a risultati diversi. Sono confusa. Grazie
Ciao Andrea, è qualche settimana che mi sono iscritto al tuo feed ed è la prima volta che ti commento. Innanzitutto complimenti per il blog: mi sono divorato decine di vecchi post appena l’ho scoperto.
Ma tornando al post. Io sono uno studente e credo che non tutti gli esami e non tutte le materie possono essere affrontati con questo metodo. Un esame di matematica, per esempio, lo si passa solo facendo esercizi.
Il metodo però è molto interessante e adesso proverò ad usarlo.. ciao!
Ciao Manuel,
benvenuto.
Spero che i vecchi post ti siano piaciuti.
Tornando alle mappe concettuali… sono d’accordo con te al 57,5% ;-)
Ricordo i miei esami di analisi: gli esercizi sono fondamentali, ma prima devi comprenderne i meccanismi, altrimenti rischi di risolverli meccanicamente. E’ qui che entrano in gioco le mappe concettuali, anche per gli esami “tecnici”.
Buona giornata.
Andrea.
Ciao Andrea. E’ da poco che mi sn iscritta, ma sto leggendo cn molto interesse tutto e nn so a cosa dare la precedenza :D Davvero complimenti x il blog!
Ciao Andrea, anche io sono studente di ingegneria e sto preparando l’esame di analisi 2. Sono d’accordissimo sul fatto che per svolgere con consapevolezza gli esercizi è necessario capire la logica dei passaggi matematici, con una buona base teorica. Volevo però capire come si può utilizzare una mappa concettuale in questa disciplina. Per me si tratta di uno strumento che non conoscevo, vengo da studio fatto praticamente di semplice lettura di un testo. Infatti per questo sono andato alla ricerca sul web di suggerimenti per modificare il mio metodo di studio, che ormai ho verificato essere inefficace in particolare per i tempi di apprendimento troppo lunghi, e sono quindi arrivato ieri al tuo blog per cui ti faccio i complimenti perchè è davvero interessante.
Ciao Matteo,
per quella che è la mia esperienza, non utilizzerei le mappe concettuali per esami molto “pratici” come Analisi.
o meglio: potresti utilizzare le mappe concettuali per la parte di teoria, di cui devi necessariamente impadronirti. Ma poi dedicherei molto tempo alla preparazione degli esercizi.
Ormai è passato qualche anno da quando ho dato i miei esami di analisi, ma ricordo di aver preparato la parte di teoria utilizzando molti schemi e mappe (questo mi è stato molto utile per l’orale), ma ricordo anche di aver dato molto spazio agli esercizi per preparare al meglio lo scritto.
Spero di esserti stato utile,
Andrea.
PER ANNALISA !
Ciao,volevo chiederti ulteriori informazioni;
sono iscritta a giurisprudenza , mi mancano due esami alla laurea (amministrativo 2 e civile 2) ma sono ad un punto fermo e non riesco più a studiare con il classico metodo leggi e ripeti. Volevo provare con le mappe; tu le fai a mano o a computer? Mappi i paragrafi o i capitoli? Con l’argomento principale centro? come fai poi a memorizzarle? le riteni obiettivamente così efficaci e più veloci?
Scusa se ti inondo di domande ma ho necessità di laurearmi a luglio e ho il tempo davvero tiranno.
Ti ringrazio
Antonella
Tra gli strumenti che io ho provato per creare mindmaps (nonostante io cerchi di non usare troppo termini inglesi, chiamarle “mappe concettuali” non mi viene spontaneo) Mindmeister è il migliore, purtroppo la versione free ti permette di salvare online solo 5 mappe. Tuttavia trovo che tutti i tools web based siano un pochino limitati, motivo per cui sono passato ad usare Xmind (http://www.xmind.com) che è free ed esiste per qualsiasi piattaforma e lo si può installare anche su una chiavetta USB.
Ciao, anche io utilizzo Xmind. Lo uso talmente tanto che ho preso pero’ la versione a pagamento perche’ e’ veramente un ottimo programma. Finite le mappe, converto il tutto tramite un pdf che mi sparo su ipad e/o cellulare e mi riguardo sempre tutte le slide quando ho un momento libero.
Grazie Alex per i suggerimenti,
utili come sempre.
Andrea.
Ciao Andrea e complimenti per il blog!
Hai trattato un argomento davvero molto interessante al quale mi stavo interessando, cercando qualche spunto qua e là, proprio in questi giorni…
Per chi, come me, è amante dei libri, avresti qualche riferimento bibliografico in materia da consigliare?
Grazie mille!
Ciao Antonio,
benvenuto.
Come riportato da Alex, il riferimento migliore è Mappe Mentali di Tony Buzan
Andrea.
@Antonio
fai una ricerca su Google con le parole chiave: Tony Buzan mappe mentali.
Tony Buzan è colui che ha teorizzato le mappe mentali e con i suoi libri e softwares ha diffuso la conoscenza di questo potente strumento.
@Andrea e Alexander: grazie!
Lancio uno spunto: da quanto posso dedurre (corregetemi se sbaglio), le mappe mentali e concettuali sono ottimi strumenti per la memorizzazione del sapere.
Un passo indietro (che magari può esser utile per un prossimo post): e cosa mi dite delle tecniche di memorizzazione o mnemotecniche di cui si legge a destra e a manca?
Incuriosito, ho comprato l’ultimo libro di Gianni Golfera e devo dire che mi sembra molto pratico e non solo fumosamente teorico.
Avete esperienze in merito (libri, corsi, ecc.)?
E se sì, con quali risultati?
Scusa Andrea se sono OT, ma, come preannunciato, forse sono andato a “ritroso” partendo da questo tuo ottimo post.
Ciao.
A.
:)
No, assolutamente niente OT.
Ho già parlato di tecniche mnemoniche qui: Come memorizzare un libro di 200 pagine in 40′.
Il titolo dell’articolo vuole essere provocatorio, ma per mia esperienza, l’applicazione costante di tecniche di memoria da risultati.
Andrea.
Per le mappe mentali (oltre a Tony Buzan) consiglio il libro:
“L’Eccezionale Tecnica degli Schemi Mentali” di Eric de la Parra Paz.
Ho frequentato due corsi di tecniche di memoria e lettura veloce (ma non di Golfera). Le tecniche sono efficaci, ma solo se vengono APPLICATE con impegno e costanza.
Recentemente è uscito un bel libro che è il manuale completo di un corso:
“Tecniche di Memoria e Lettura Veloce”, ediz. Giunti.
Grazie mille Raffaele per i suggerimenti.
Andrea.
Io non riesco a farne a meno!
Sono una droga soprattutto per chi, come me, studia giurisprudenza.
Complimenti per il post.
Benvenuta Fabrizia e grazie!
Andrea.
Ciao, ho letto che anche tu fai giurisprudenza e volevo chiederti se ti trovi davvero bene con le mappe. Le fai a mano o le hai scaricate da qualche sito? Le studi e poi le ripeti?,,,,, Scusa se ti inondo di domande ma sono in un momento critico; sono preoccupata x’ non riesco non solo a gestire ma neanche a memorizzare esami così lunghi. Mi sembra di studiare gli argomenti sempre x la prima volta….. mamma mia….
Ciao,
volevo chiederti un consiglio???
Anche io studio giurisprudenza e , da un pò di tempo sono bloccata xchè non riesco più a studiare e a memorizzare. Sto cercando un metodo di studio più veloce ed efficace; mi consigli le mappe concettuali? Adesso dovrei preparare D Amministrativo 2!
Dammi una mano se riesci,sono preoccupata.
Grazie davvero
Ciao Antonella,
per Giurisprudenza non saprei se consigliarti le mappe concettuali sinceramente.
Prova a rileggerti i commenti di questo articolo (magari fai un search con la parola chiave “giurisprudenza” utilizzando il browser). Ricordo che alcuni lettori del blog che studiano giurisprudenza, hanno riportato le loro esperienze ed i loro metodi.
Andrea.
Come riesci ad usare le mappe per giurisprudenza? Io mi sento incapace e non sta andando molto bene con lo studio perchè dopo che imparo le cose le dimentico il giorno dopo. Sto iniziando a fare le mappe ma mi sembra di non farle in modo efficace.
Pretty nice post. I just stumbled upon your blog and wanted to say
that I’ve really liked browsing your blog posts. In any case
I’ll be subscribing to your blog and I hope you write again soon!
Ciao Andrea, ho “incontrato” il tuo sito ieri (stavo cercando uno spunto per superare l’ansia pre-esame) e devo dire che è davvero molto utile!
Ho scoperto solo ora le mappe concettuali (ne avevo già sentito parlare, ma non me ne sono mai interessata più di tanto) e vorrei averlo fatto prima… visto che, domani, ho un esamone (più di 1000 pagine) che, molto probabilmente, rimanderò per la TERZA volta… proprio perché non ho un metodo di studio efficace, che mi faccia memorizzare velocemente ciò che leggo… E mi sento così tremendamente in colpa…
Credo proprio che diventerò una tua lettrice accanita… ;)
Ciao Tatta,
benvenuta ed in bocca al lupo per i tuoi esami.
Lascia stare i sensi di colpa che sono solo una gran perdita di tempo! ;-)
Spero troverai articoli utili, di consiglio di andare nell’Archivio nella sezione Apprendimento.
Buona lettura.
Andrea.
@Tatta
sono d’accordo con Andrea: il senso di colpa non serve a niente. Vai comunque all’esame: male che vada devi rifarlo, ma se non ci vai dovrai comunque farlo un’altra volta. Tanto vale andarci subito.
Qualora dovesse andare male, avrai comunque imparato qualcosa !
Facci sapere
un abbraccio
alexander
ciao Andrea!mi sono appena iscritta,anche se ti seguo già da un po,quindi ora hai una nuova fan!
anche io come te ho scoperto le mappe concettuali alle scuole medie,in particolare agli esami di terza.non ho più smesso di utilizzarle da allora,e mi tornano utili soprattutto ora che sono al liceo.
Il bello è che le mappe concettuali si posso incastrare fra di loro:per me è fantastico riuscire a collegare molte materie diverse(cosa che mi riuscirebbe più difficile se memorizzassi le nozioni e basta),e mi aiuta a fare discorsi più ampi,essenziale nelle esposizioni.
ho ancora quaderni pieni di mappe,anche se adesso uso Cayra.
Ciao Amira,
ho visto la tua iscrizione e mi fa molto piacere ;-)
Esatto! Uno dei vantaggi delle mappe mentali è proprio quello di poter facilmente interagire tra loro, permettendoci di fare collegamenti anche inaspettati.
Grazie per la citazione di Cayra: non conoscevo questo software.
Buona serata,
Andrea.
Ciao, ottimo blog. Mi sto interessando proprio in questo periodo alle mappe concettuali e in generale al “miglioramento personale”. Che ne diresti di mettere a disposizione una mappa concettuale proprio per i post del blog?
Carlo
Ciao Carlo,
non ho creato una mappa concettuale del blog ma il link archivio e la mappa del blog ci si avvicinano molto.
Buona serata,
Andrea.
Ciao, mi hai consigliato, dato che ho una buona memoria visiva, la tecnica loci (che nn ho capito qle sia…) e le mappe concettuali; per qnto riguarda qst’ultima mi dai conferma che sia buona per riassumere qls materiale? Grazie.
Ciao Fefe, nell’articolo indicato c’è il link con la spiegazione della tecnica loci utilizzata da Cicerone. Ecco qui un altro link in cui viene spiegata.
Per le mappe concettuali, ti confermo che se sei una persona abituata a riflettere dal macro al dettaglio, questa tecnica può esserti estremamente utile. Anzi, lo sforzo di rendere visivi (attraverso mappe) concetti giuridici, può esserti molto utile nella fase di memorizzazione.
A presto.
Andrea.
Ciao, sono il 14enne che ti ha scritto tempo fa sulla mail.
E’ dalla fine della seconda media che non studio più Storia e Geografia, grazie al semplice “costruire mappe concettuali” durante la lezione. Sono passato da una media dell’8 ad una media del 9 e mezzo, senza aprire libro, dimezzando la metà del tempo grazie a questo fantastico strumento.
Io ho iniziato prendendo spunto dalle mappe messe a disposizione dai chi utlizza cMAP ( ottimo strumento per Windows).
Oggi sono in prima superiore e di Geografia non ho ancora aperto libro, avendo anche la fortuna di trovare un prof che utlizza le mappe, e ho la media dell’8 e mezzo.
In attesa di altri articoli,
Saluti.
Mirco
Ciao Mirco,
beh complimenti ed in bocca al lupo per i tuoi anni di studio.
Andrea.
ciao, sto preparando anatomia: terribile esame…visto che da mesi sono bloccata qui mi sto informando sulle mappe mentali. Mi date un suggerimento?
la prof vuole riga per riga ciò che dice : organi funzioni spiegazioni…manca un mese e non posso spostarlo, lavoro a tempo pieno e ho solo la sera…
come faccio? indico il concetto chiave e attorno? non perdo dei pezzi mettendo solo alcune parole o concetti? come collegarli per ricordarli tutti? sono infiniti…
mor
Ciao,
premetto di non conoscere nulla di anatomia! Ma da come la descrivi io fare una mappa per ogni organo con tutte le informazioni necessarie e poi disporrei i singoli fogli così da formare un corpo umano sul pavimento.
é un modo per imprimere nella mente il materiale e sicuramente è molto efficace se hai una memoria visiva.
Andrea.
Ciao Alison,
benvenuta e grazie per i commenti.
io non riesco a capire bene come farla sopratutto in alcune materie..ad esempio se devo farla sulla prima guerra mondiale che è una successione di date ed eventi…dovrei scrivere prima guerra mondiale in mezzo e poi scrivere tutti gli eventi intorno giusto? o è meglio fare una lista verticale con data ed evento come in questa pagina http://www.atuttascuola.it/siti/viale/storia/Nel%201939.pdf
grazie!
Ciao Daniele,
io non mi soffermerei troppo sulla forma.
Nel caso specifico della prima guerra mondiale io evidenzierei gli eventi chiave (con l’indicazione della data affianco) e poi cercherei di collegarli: in fondo la storia è una successione di eventi strettamente correlati tra loro e saperne cogliere i legami aiuta molto la loro comprensione e memorizzazione.
Andrea.
Ciao Andrea,
ho conosciuto oggi il tuo blog…complimenti, è interessantissimo.
una domanda che mi faccio spesso e ora ti giro.
Ho un’ottima memoria, me lo dicono tutti, e poi lo riconosco anche da solo. ad esempio, pima dell’avvento dei cellulari ecc., ricordavo a memoria centinaia di numeri di telefono, anche visti una solo volta li ricordavo a distanza di anni senza mai averli rifatti o riletti. Ricordavo e ricordo ancora decine e decine di numeri di targa anche di 25 anni fa… potrei continuare nell’elenco, ma per farla breve, ricordo molto bene quasi tutto, eccetto i nomi di persona, ma in particolar modo ricordo numeri. tutte le password, codici e id di numerosi conti correnti e mail… a volte diventano persino una “dannazione”, se, e non so per quale motivo, mi entra in testa un numero, un numero che so che non mi servirà mai più ma lo leggo o lo “elaboro” per più di 2 volte, non esce più!, rimane li per anni!
A volte penso di essere un po’ “autistico”, ma non ricordo a caso, ricordo e so bene cos’è quello e cos’è quell’altro. per l’esame di maturità,non mi volevano neanche ammettere, ho studiato anni di scuola in 17 ore! e sonostato il 3° della classe (52/60)!
non conosco nessna regola di sintassi e/o come si chiama quello o quell’altro (complemento oggeto, predicato verbale ecc.) ma non sbaglio mai a scrivere e/o parlare.
non che tutto questo mi dispiaccia, anzi… ma ti chiedo:
com’è possibile?
Grazie
Ciao Antonio,
sono sincero: non ne ho la più pallida idea! :-) Ma ogni volta che faccio qualche esperimento di crescita sorpresa sono sorpreso dalle straordinarie capacità che si nascondono nella nostra mente.
Buona domenica.
Grazie…
Rimarrò con la mia splendida e ignota “dannazione”…
Buona domenica anche a te.
p.s. “esperimento di crescita sorpresa” in che senso?
Nel senso che si tratta di un refuso: crescita personale! ;-)
Ciao Andrea,
Ho scoperto oggi il tuo Blog ed la giusta fonte di notizie a cio che cerco in questo periodo.
Complimenti anche per l’organizzazione dei contenuti,è veramente ben fatto.
Avrei da porti una domanda a cui cerco una risposta che mi ha portato a scoprire che esistono delle tecniche per apprendere più efficacemente.
Mi sto avvicinando al mondo dell’economia e marketing, per ora in generale per approffondire sempre piu nel tempo.
Ho un percorso di studi incentrato sul graphic-design ma (grazie alle letture di kiyosaki) mi è venuta l’idea-progetto di fondare un azienda (attivo) e cerco con tutta la motivazione che ho (per fortuna non mi manca)di portare avanti questo progetto ancora in fase di abozzo.
Lo scopo è quello di avere un idea generale e chiara di come sviluppare questo progetto aumentando sempre più nel tempo la conoscenza nel settore…insomma un mio personale corso di studi!:)
Che richiederà un grosso impegno.
Siccome non mancherà molto al mio debutto nel mondo del lavoro (sempre nel campo del graphic design) avrò molto meno tempo a disposizione per il mio progetto, aimhè!
Mi chiedevo se queste mappe mentali sono un utile sistema per migliorare il rapporto efficienza/tempo in un campo di studio come il mio non del tutto definito e del tutto personale che cerca la strada giusta da prendere per un obiettivo preciso che andrà a prendere una sua forma solo con il passare del tempo e del mio impegno.
A parte il libro di Tony Buzan consigliato qui sopra che mi sembra ottimo per cominciare cosa altro potresti consigliarmi?
P.S:Ora mi iscrivo al feed:)
Ciao
Vorrei utilizzare le mappe concettuali per il mio lavoro, ma non c’ho capito niente!!!
A proposito…..grazie per i consigli che mi dai e che mi darai per migliorare la qualità della mia vita.
Te ne sarò sempre grato.
Stefano
Ciao Andrea,
ti sembrerà una domanda stupida ma per me è un punto che non mi è ben chiaro di questo “metodo” ;)
Ebbene, quando applichiamo questa tecnica solitamente si parte mettendo al centro del foglio il titolo dell’argomento per poi andare a collegarsi secondo una sorta di “ragnatela” agli altri sotto-argomenti.
Avendo questa sorta di struttura gerarchica estesa a tutta la superficie del foglio, nel caso io stia scrivendo a mano, come faccio nel momento in cui finisco la superficie di cellulosa? :)
Penso capirai anche te che seguendo una struttura di questo tipo è difficile saltare da un foglio all’altro. E’ come se interrompessi la catena di collegamenti!
E sicuramente nel momento in cui mi trovo in aula a prendere lezioni non posso unire più fogli tra loro fino a creare un collage di 10 metri quadrati :-)
Non so mi sa che mi serva un consiglio di tipo pratico!
Grazie Mille
Quindi? :-)
Nell’applicare tale tecnica bisogna riuscire a captare e usare le parole chiave. Di solito sia in un libro che a lezione la maggior parte di ciò che viene scritto/detto è un corollario ai pochi concetti importanti.In caso contrario le mappe concettuali diventano poco funzionali allo studio e quasi impossibili da realizzare!
Grazie della precisazione Iolanda: credo anche io che le mappe concettuali non si applichino a qualsiasi contesto di studio. Le troverei difficili da applicare laddove bisogna imparare formule o leggi ad esempio… ma magari qualcuno saprà smentirmi!
Interessanti sia l’articolo che i commenti!! Devo smentirti caro Andrea, se vuoi imparare il contenuto di una legge le mappe concettuali servono!! Accanto a ciascuno dei concetti chiave metti i numeri degli artt. di riferimento, e per gli artt più lunghi ti serve a organizzarne in modo razionale il contenuto ;-)
Complimenti per il blog!
Grazie molte Viviana, sopratutto per il tuo input per gli studenti di legge. Come ripetuto più volte, il mio background è di tipo ingegneristico, ma fortunatamente ci sono lettori che possono arricchire questo blog con le loro esperienze!
Grazie!
Andrea.
Ciao Andrea ho veramente bisogno di aiuto!!! tra 14 giorni dovrei dare un esame modulare di Statistica & Marketing e sto iniziando oggi a studiare… puoi consigliarmi un ottimo ed efficace metodo per studiare queste due materie in soli 14 giorni??? ti prego sono disperato!!!!
Ciao Will,
prova a dare un occhio all’articolo sul metodo di studio. Leggo spesso commenti ed e-mail in cui mi chiedono un metodo “proprio per questo esame”: la realtà è che se un metodo di studio è realmente efficace, lo si riesce ad applicare a qualsiasi materia di studio.
In bocca al lupo.
Gentile Andrea avresti un suggerimento ad hoc per chi deve fare un test d’ingresso all’università o un concorso? E’ necessario avere lo stesso metodo di studio di chi deve dare un esame orale? Dato che le materie sono le più svariate ci si deve applicare paragrafo per paragrafo (???!!) come una normale sessione di studio o hai dei suggerimenti appositi? Grazie
aiutooooooooooooo… ho pochi giorni x la maturità..
studio studio ma non riesco a ricordare nulla.. =(
ho paura d nn superare gli esami.. ho tnt materie e nn so da dove iniziare ogni giorno….. ho bisogno di un consiglio
Calma e sangue freddo!
Allora: fatti un bel programmino di studio Veronica. Usa le date degli scritti e degli orali per dare priorità alle diverse materie ed ogni giorno fatti un bel piano di studio a “rotazione”. Insomma, non più di 3 materie al giorno, ruotandole nei diversi giorni della settimana.
Spero di esserti stato utile,
Andrea.
Ho scoperto leggendo su wikipedia che confondi mappe concettuali con mappe mentali visto che come titolo hai scritto mappe concettuali per poi spiegare quelle mentali.
Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Mappe_mentali
Ciao Max,
leggi pure la definizione di mappe concettuali: nell’articolo parlo di mappe concettuali.
http://it.wikipedia.org/wiki/Mappe_concettuali
Ho un problema…sto tentando di utilizzare le mappe mentali/concettuali per studiare e schematizzare testi di medicina! Il problema è che mi ritrovo ad usare male gli spazi all’interno del foglio. Scrivo centralmente l’argomento e, con le varie frecce lo amplio, ma mi sembra sempre che non ci sia abbastanza spazio!!
Come risolvo?
Grazie mille
Sintetizzando Doc.
Le mappe concettuali ti costringono a scegliere quali elementi sono essenziali e quali no.
Se poi le mappe sono particolarmente complesse, usa dei fogli A3 ;-)
Ciao Andrea,
innanzitutto complimenti per il blog, ho seguito i consigli che dai in questo articolo e devo riconoscere che i risultati si vedono immediatamente: studiare è diventato molto più semplice e veloce ed è anche più divertente.
Ancora complimenti e Grazie.
Grande Giovanni,
sono molto contento!
In bocca al lupo.
Andrea
Ciao andrea,
Leggendo il tuo articolo mi è sorto un dubbio: come spiega bene wikipedia, le mappe mentali di Buzan sono diverse dalle mappe concettuali, invece nel tuo articolo esponi i metodi per realizzare ciò che per wikipedia sono mappe concettuali e per approfondire suggerisci il libro di Buzan. Ma allora sbaglia wikipedia o sbagli tu? :)
Riguardo il miglior metodo di rappresentazione(/rielaborazione/studio), credo che ogni tipo di informazione abbia la propria rappresentazione più adatta a quel determinato scopo, non sarei così sicuro nel dare la vittoria alle mappe concettuali unilateralmente.
Ad esempio, credo che storia si studi meglio con una timeline, addirittura io la seconda guerra mondiale alla maturità la studiai(o almeno iniziai a farlo perchè poi il tempo stringeva e mi buttai a leggere solo il libro per non “sprecare tempo”)con una cartina muta dell’europa che per ogni anno della guerra rappresentava i confini e i movimenti delle nazioni. La mappa concettuale la userei più per materie concettuali e più trasversali come filosofia, o storia dell’arte al limite, mentre le mappe mentali(quelle di Buzan(almeno per wikipedia XD)) le uso per rappresentare una summa dei miei campi di ricerca e di studio abbastanza in generale(nulla di dettagliato). Invece adesso studiando ingegneria, alle prese con gli esami di analisi 1 e informatica, mi trovo bene col vecchio metodo di riscrittura e ampliamento degli appunti e col rifacimento degli esercizi(essendo materie con pochi concetti ma con tanto da saper fare).
Ora per favore, disdubbia il mio dubbio! :)
A presto.
Ciao Marco,
se ci perdiamo in queste definizioni che persone efficaci siamo?!
Ti lascio con il dubbio… suspance…
No, infatti, non è mia intenzione perdermi in definizioni, volevo solo sapere se Buzan avesse parlato di altre mappe, se è come dice wikipedia allora mappe mentali e concettuali sono proprio due cose diverse! Mappe concettuali e mentali hanno proprio due scopi e due potenzialità diverse, il libro di Buzan dovrebbe spiegare le seconde non le prime.
Ciao!
Ho scoperto questo blog da poco ed è davvero molto interessante e utile (e anche un’ottima scusa, per di più costruttiva, per non studiare ;))
Studio ingegneria e sono sempre stata dubbiosa riguardo le mappe concettuali, mi sembrano di difficile applicazione per lo studio di materie come Analisi II, Fisica o Elettrotecnica, dove i concetti non sempre sono interconnessi e dove bisogna sapere mille formule… Hai qualche suggerimento? Grazie
Ciao Laura,
per gli esami che hai citato io generalmente ho utilizzato 2 approcci:
– Per lo scritto mi concentravo sugli esercizi. Cercavo di capirne i meccanismi chiave e quali formule dovevano essere applicate. La pratica, mi era molto utile anche per memorizzare le “mille” formule che hai citato.
– Per l’orale invece ho sempre utilizzato le mappe concettuali, anche per queste materie. Trovare le interconnessioni è proprio il segreto per un orale eccellente. Capire come un argomento si correla all’altro, quali sono i passaggi chiave per dimostrare un teorema (la successione e la logica dietro ogni passaggio), quali sono le applicazioni nella vita reale (se ad una formula astrusa associ un semplice concetto quotidiano, ricordarla è molto più semplice!). Ecco, questi sono tutti elementi che per me si sono dimostrati utili per uno studio efficace, in cui le mappe concettuali hanno rivestito un ruolo centrale.
Spero di esserti stato utile,
Andrea.
Grazie mille, utile e sorprendentemente rapido nella risposta. :)
Laura
Molto probabilmente la seguente domanda sarà un off-topic, chiedo scusa, ma mi è venuta in mente ripensando agli esercizi citati nel commento precenednte e non ho trovato un post più attinente.
Quasi sempre abbiamo, tra il materiale, un eserciziario, con alcuni esercizi dello stesso livello (circa) dei TDE. Raramente si trovano in librerie o biblioteche altri eserciziari adatti e il mio problema è che talvolta, dopo aver fatto (guardando le soluzioni (o per controllare o perchè non sapevo come fare)) e rifatto gli esercizi disponibili, finisco per “impararli a memoria”, vanificando così tutto l’impegno logico.
Hai qualche suggerimento?
Grazie mille,
Laura
PS: è una cosa che capita anche ad altri, non sono completamente pazza ;)
Ciao Laura,
io generalmente utilizzavo l’eserciziario per allenarmi, poi qualche giorno prima dell’esame cercavo di recuperare il testo di esami precedenti, in modo da fare esercizi nuovi ed il più possibile simili alla prova d’esame.
Andrea.
Ciao Andrea,
grazie alle mappe concettuali ho appena superato un esame all’università che avevo interrotta per sette anni. Io lavoro tantissimo e questo nuovo metodo di studio mi ha consentito di concentrare quelle poche ore mattutine disponibili in un metodo di apprendimento molto interessante: sveglia alle 5,30 del mattino e molta motivazione. Per questo ti ringrazio delle suggestioni e i consigli ma mi piacerebbe approfondire un aspetto che riguarda la memorizzazione delle mappe: esiste un ritmo di studio e ripetizione, parlo del ripasso insomma, per fissare meglio i concetti dalla memoria breve a quella a lungo termine? Credo di aver letto qualcosa in merito ma mi piacerebbe capire meglio.
Un caro saluto
Ciao Danida,
nel blog ho parlato di diverse tecniche di memorizzazione, ed attualmente sto preparando una guida intotalata “Studia meno, Studia meglio” in cui presento un approccio allo studio detto “Approccio strategico” che include tecniche di memorizzazione e personal productivity per ridurre all’osso il tempo dedicato allo studio migliorando di gran lunga i risultati di apprendimento.
In merito alla tua domanda ti consiglio di dare una riletta a questo articolo: come memorizzare un libro di 200 pagine in 40 minuti, con particolare riferimento alla sezione sulla memoria permanente.
Spero di esserti stato utile,
a presto,
Andrea.
Salve! Sono capitata in questo sito per puro caso, mentre cercavo in rete qualche suggerimento per la realizzazione di mappe concettuali, e mi piace molto… Credo che potrebbe essere davvero utile a uno studente, infatti ho letto diversi articoli che mi hanno letteralmente catturata, uno dopo l’altro.
In particolare questo articolo sulle mappe concettuali mi è stato di aiuto per riuscire a identificare un metodo con cui realizzarle. Sono una studentessa di Lettere e filosofia, e fino ad ora per la preparazione degli esami ho usato un metodo già sperimentato al liceo, a metà strada fra i classici riassunti e la mappa concettuale vera e propria: leggo il testo e sottolineo, faccio un riassunto mentale e riporto i punti fondamentali sul quaderno ma sotto forma di schema; quindi questi schemi sono più sintetici e razionali del classico riassunto (che personalmente trovo piuttosto inutile) ma un po’ più prolissi delle mappe concettuali. Mi sono sempre trovata bene così, sono riuscita a superare con buoni risultati anche esami molto difficili; l’unico problema è che uno studio del genere porta via molto tempo, decisamente troppo, poichè devo copiare a mano molte informazioni. In questo periodo sto affrontando un esame molto diverso rispetto a quelli affrontati fin’ora, ossia un esame di diritto, e su suggerimento di una mia amica ho deciso di abbandonare tale metodo, che mi sembra inadatto per il tipo di materia, e tentare con le mappe concettuali; infatti come si può facilmente immaginare si tratta di un esame mnemonico più che discorsivo, e dunque copiare e ricopiare frasi intere che devo imparare a memoria mi sembra inutile… La mappa concettuale invece potrebbe forse facilitare il compito. Ho già iniziato a studiare creando quindi delle mappe, ma sto riscontrando un problema: nel momento in cui chiudo libro e quaderno degli appunti e cerco di ripetere avendo davanti solo la mappa, ho difficoltà nel trovare le parole giuste, nell’esprimermi in modo corretto, nel fare un discorso fluido, cose che invece non mi capitavano con il vecchio sistema degli schemi/riassunti; tra l’altro non ho mai avuto problemi di proprietà di linguaggio, di solito riesco ad esprimermi bene. Non capisco se il problema sia dovuto soltanto a una questione di abitudine , al fatto che devo usare una nuova terminologia quasi sconosciuta (le mie conoscenze in materia di legge sono praticamente nulle), o magari a qualche errore mio nella costruzione delle mappe… Forse qualcuno che conosce il diritto o ha dimestichezza con le mappe concettuali potrebbe darmi un suggerimento.
Stella provo a risponderti io.. Il diritto è un mondo (affascinante) a sé, il metodo di studio è a metà fra le materie scientifiche e quelle umanistiche!!! Il problema del linguaggio è tipico di chi si approccia allo studio per la prima volta. Un pò come in fisica CO2 non può che chiamarsi CO2, in diritto ogni istituto ha una sua “nomenclatura” che non puoi esprimere “a parole tue”, non so se è una materia di pubblico o di privato, però se il materiale non è tanto il consiglio è quello di leggerlo tutto prima e di passare alle mappe dopo la secondo lettura, in questo modo passivamente acquisterai proprietà di linguaggio senza rendertene conto!!!
Lo studio non è mnemonico, il segreto è quello di imparare i c.d. termini tecnici e poi capire il senso (la c.d. ratio), nessuno conosce a memoria i 2969 articoli del codice civile, ma ricostruisce la disciplina di qualunque istituto perché “sa come pensa il legislatore”, e poi lO studia nei dettagli attraverso il codice e quello che la dottrina “ci ha ricamato sopra”.
Ad esempio, se devi studiare la famiglia:
Famiglia (società naturale fondata sul matrimonio art. 29 Cost.)
– rapporti fra i coniugi: 1) matrimonio 2) scioglimento del matrimonio
– regime patrimoniale
– filiazione (artt. 231 e ss)1)figli legittimi 2) figli naturali e legittimazione 3) adozione etc
Prova ad immaginare che la famiglia (esempio) sia una grande casa, e che in ogni stanza dietro la porta ci siano appese le regole per ogni componente della famiglia (per i genitori, per i figli..), che ci sia la stanza dove si decide la situazione patrimoniale, quella dove si decide come educarli etc. Poi al piano superiore i genitori si separano, ed anche lì le stesse stanze (quella dove si decide la situazione patrimoniale etc) cambiano regole, e poi ancora un altro piano “Divorzio”…
Spero non ti sembreranno farneticazioni…
In bocca al lupo per il tuo esame ;)
Ciao, sto facendo per la prima volta dopo 24 esami, le mappe concettuali per diritto amministrativo 2.
Non è che mi vengano un granchè bene ma vado avanti sprando mi migliorare. Ma ho un dubbio? Quando devo studiarle?
Mi spiego; ho da mappare 3 libri per un totale di 700 pagine; quando devo cominciare a studiarle (quando le ho fatte tutte? dopo il primo libro?In contemporanea?) e in che modo si studiano?
Aiuto!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Ci metto troppo!!!!!!!!!!!
@In pausa.
Grazie per i tuoi suggerimenti ^^. Penso proprio che tu abbia ragione, il problema che incontro è dovuto principalmente a una mancanza di conoscenza del lessico proprio della disciplina; ma andando avanti sto acquisendo confidenza con la nuova terminologia, e mi sembra che vada già meglio. Tra l’altro, sto usando il metodo delle mappe anche per un’altra materia molto più discorsiva rispetto al diritto… e contrariamente a quanto forse si potrebbe pensare, trovo più complicato realizzare le mappe in questa disciplina, poichè spesso si tratta di organizzare un discorso molto ampio, piuttosto che nel diritto, dove invece non credo occorrano lunghi discorsi, almeno per quel poco che ne so al momento… principalmente bisogna appunto conoscere la terminologia e tantissime definizioni…
@antonella.
Ciao, provo a darti qualche piccolo suggerimento. Il mio consiglio è di studiare una mappa appena l’hai fatta, perchè in quel momento tutti i collegamenti da fare sono più freschi e immediati, quindi dovresti fissarli con maggiore facilità; ti sconsiglio assolutamente di mappare ad esempio un intero libro senza ripetere nulla e poi cominciare una ripetizione generale… Una volta ho commesso questo errore e non ricordavo quasi più nulla, ci ho messo più tempo e più fatica. Quindi, ad esempio leggi un capitolo (oppure studi un argomento, dipende in base a cosa costruisci la mappa), realizzi la mappa, e la ripeti subito. Poi passi al capitolo o all’argomento successivo, e così via. E se sei una perfezionista (come me xd) quando hai finito tutto puoi tornare indietro e fare una rapida ripetizione generale anche soltando guardando le mappe, senza dover ripetere a voce alta…
ciao Andrea,
il tuo blog è davvero interessante. Vorrei chiederti un consiiglio pratico per lo studio. Quest’anno mi tocca affrontare la maturità e ho qualche difficoltà con diritto. Non riesco a capire il mio problema: in classe, quando la prof spiega riesco a capire l’argomento ma poi quando cerco di spiegarlo da sola faccio difficoltà..come mai?
All’inizio pensavo che il problema fosse il fatto di essere straniera e quindi certi termini sono difficili da imparare per me, ora mi rendo conto che non è così, perchè ci sono altre persone straniere che, anche se non conoscono molto bene la lingua riescono a memorizzare le parole chiave e ad esporre l’arogomento meglio di me.
Ho incominciato a farmi degli schemi, come suggerito da te e non va male ma volevo sapere se conosci un metodo di studio più efficace e immediato per quanto riguarda questa materia. Inoltre, come bisogna organizzarsi per avere un ottimo esito agli esami di maturità?
Grazie anticipatamente
Ciao Carmina,
innanzitutto complimenti, da come hai scritto il tuo commento mai avrei detto che fossi straniera.
Personalmente non ho mai studiato diritto, ma facendo un’analogia con alcune materie di ingegneria con termini particolarmente ostici, ti dico come mi organizzavo:
1) cercavo di ripetere ad alta voce i concetti chiave utilizzando parole mie, non necessariamente quelle tecniche, parole anche in dialetto o comunque colorite (in alcuni casi utilizzavo anche parolacce per accentuare determinati punti): questo mi aiutava a chiarire i diversi passaggi logici e a memorizzarli utilizzando termini spesso buffi o coloriti.
2) nell’ultima rifinitura sostituivo le mie ripetizioni con termini personali, con ripetizioni che includessero i termini tecnici corretti.
Al momento dell’esame ripensavo ai diversi passaggi logici grazie ai termini buffi, ma avendo associato questi termini anche ai vocaboli tecnici corretti ripetevo correttamente, sia i passaggi logici, sia i relativi termini.
Spero di esserti stato utile.
Andrea.
Grazie del consiglio, se non erro fai riferimento all’articolo che hai postato su “Come migliorare la propria memoria” giusto??:)
Quello che mi ha particolarmente colpita è stato l’ultimo punto delle tag mentali nel quale si cerca di “creare un’immagine per identificare i concetti chiave da ricordare”.
Circa due settimane fa ho partecipato ad un incontro gratuito per migliorare le tecniche di apprendimento e uno degli esempi era basato proprio su quel punto. Sappiamo che il cervello umano è formato da due metà simmetriche, gli emisferi cerebrali, i quali, collegati tra loro, permettono il funzionamento unitario. I due emisferi svolgono funzioni diverse e regolano attività differenti. Da un punto di vista funzionale, l’emisfero destro è specializzato nell’elaborazione degli stimoli visivi, mentre quello sinistro comprende aree specifiche del linguaggio e dell’apprendimento, quindi durante lo studio, la parte sinistra del cervello è maggiormente influenzata. Mi spiego meglio; vi è mai capitato che, durante la lettura uno non riesce a ricordarsi quello che ha appena letto?? Questo avviene perchè in quel momento siamo distratti e si attiva di più la parte destra, creando immagini che ci distolgono dallo studio. Secondo loro, per cercare di migliorare le tecniche di memoria bisogna far in modo che le due parti, la destra e la sinistra, ragionino contemporaneamente per sfruttare al massimo entrambe le parti del nostro cervello, associando quindi un’immagine ad un concetto chiave, una parola, ecc..
Tu cosa ne pensi a proposito di questa idea? :)
Ciao Carmina,
probabilmente chi ti presentava il corso ti ha buttato lì termini complicati e motivazioni pseudo-scientifiche per… vendertelo quel corso.
Detto questo, non hanno detto nulla di errato, anzi: è corretto dire che abbiamo un emisfero più “emotivo” ed un emisfero più “razionale” e riuscire ad utilizzarli contemporaneamente ci permette di memorizzare più rapidamente e a fondo. Si chiama memoria emotiva.
Ripensa agli eventi del passato che ricordi con maggiore vividezza: probabilmente si tratta di momenti in cui eri molto felice o molto triste, in generale momenti in cui ha vissuto emozioni forti. Per questo motivo ti suggerivo di utilizzare termini anche buffi… ti faranno sorridere e ti si stamperanno in mente. Buona giornata ;-)
Si ci hanno provato, ma ho rifiutato perchè non ero tanto convinta e cmq il corso costava anche troppo. Grazie per la tua risposta!(:
Ciao, ho letto il tuo post e mi sono incuriosito.
Non so se il tema è gia stato affrontato ma mi sorge un dubbio. Studio Economia e, come metodo di studio, ho sempre utilizzato i riassunti, trovandomi abbastanza bene. Non ho il minimo dubbio riguardo gli ottimi risultati, in termini di apprendimento, derivanti dall’utilizzo delle mappe concettuali, ma mi domando: non potrebbe essere controproducente cercare di apprendere un nuovo metodo di studio dopo anni di riassunti? Come posso accelerare il processo di “conversione” alle mappe concettuali? :)
ciao Andrea ,
volevo ho sempre studiato in modo abbastanza disorganizzato e mi sono reso conto che non ho mai superato un certo limite di preparazione , da poco invece mi sono interessato alle mappe concettuali che appunto mi hanno fatto fare dei bei passi avanti nonostante ho iniziato solo da poco a farne uso. Volevo aggiornarmi un pò di più rispetto a quello che posso trovare su internet , ed ho visto che Joseph Novak ha scritto due libri : “imparando ad imparare” & “apprendimento significativo” , li conosci? me li consiglieresti per migliorare la mia conoscenza sul tema? quale dei due sarebbe il migliore in caso , poi eventualmente prenderei il secondo anche se consigliato?
Grazie e buona giornata
Emilio
Ciao Emilio,
no, mi dispiace, non conosco i libri che hai citato :-(
ok grazie lo stesso , mi ero incuriosito a questi due titoli perchè sono stati scritti dall’ideatore delle mappe concettuali, vabbè vedrò di ottenere qualche info in altre maniere , di nuovo grazie
ciao andrea,io devo preparare esami di giurispridenza molto voluminosi comunque ,lesame che devo fa fra 10 giorni è quasi di 300 pagine quindi devo studia tanto,é un esame di diritto constituzionale ,parla dei diritti fondamentali e tutto il resto ,non saprei come fa per studiare tutto che mi consigli? penso che qualcosa qui mi sarà utile ,,grazie ciao
Mi reintrometto per lasciare una testimonianza che forse potrà incoraggiare qualcuno ad utilizzare questo metodo di studio.
Il famoso esame di diritto che stavo preparando tramite mappe concettuali… l’ho superato con 30 e lode e tanto di complimenti da parte della professoressa per come avevo studiato! E’ stato incredibile, mentre parlavo durante l’esame vedevo davanti agli occhi ogni mappa con i colori che avevo usato per evidenziarle e praticamente le leggevo… Non mi sono mai sentita così sicura a un esame. Ovviamente continuerò ad usarle!
Consiglio davvero a tutti di provarci, sono un po’ faticose da realizzare e portano via del tempo, questo sì, ma basta far pratica e si impara ad essere più rapidi… E comunque, i risultati sono eccezionali, quindi ne vale la pena.
Mi sento in dovere di ringraziare Andrea perchè con i suoi consigli in questo articolo (e in tanti altri) mi ha convinta a provare ad usare questo metodo… Grazie davvero!
Ti ringrazio Stella per il commento e complimenti per il risultato ottenuto.
Andrea.
stella in quanto tempo l’hai preparato?
Ciao Andrea, complimenti per il blog!
Io utilizzo le mappe mentali da qualche mese, vorrei segnalare freemind e xmind.
Sono gratuiti e soprattutto disponibili in versione portable… utile per gli sfortunati che come me hanno PC aziendali su cui non è possibile installare nulla.
Il tema dei software portable è davvero interessante… magari meriterebbe qualche articolo futuro :-)
Ciao!
Grazie della segnalazione Samantha e benvenuta nel blog.
Andrea.
Ciao Andrea, grazie per il tuo blog, l’ho scoperto oggi cercando un aiuto perchè devo affrontare l’orale dell’esame di avvocato e si tratta di 6 materie, due delle quali sono davvero un mattone. Da domani (solo perchè ormai è ora di cena, non per procrastinare eh :-D) proverò con queste mappe! :)
Occhio… se hai letto qualche altro messaggio, sai benissimo che se sento le paroline “da domani” mi agito! ahaha scherzo, buono studio!
E’ per quello che ho precisato che era ora di cena! ;-) Questa sera ti lascerò un feedback, la mia pausa caffè è finita, sotto coi libri!!! :)
Primo feedback della prima giornata di studio: niente male!! :-) GRAZIE!!! Ho già diffuso il tuo blog fra gli amici che so che devono preparare l’esame di abilitazione e concorsi vari! :-)
Ciao, volevo sapere come ti stai trovando con le mappe e se hai avuto difficoltà a realizzarle? Le scrivi a mano o utilizzi qualche programma?
Io sto preparando esame di Civile 2 e ho difficoltà a trasformare quel che leggo in mappe; vorrei conoscere l’esperienza di persone che hanno a che fare con esami di diritto!!!!!!!!!!!!
Grazie
antonella
wow!strumento e libro davvero interessanti, anche se non ancora concluso e assimilato:))
ps. “Vivere efficacemente”è oserei dire illuminante:D ha decisamente arginato la scarica di adrenalina da “organizzazione a tutti i livelli” iniziale!
Grazie:)
Chiara
Ciao andrea, il 30 gennaio affronterò l’esame di analisi matematica I e il 6 febbraio quello di chimica ( sono iscritta ad ingegneria gestionale), quale metodo mi suggeriresti essendo analisi un pò più pratica di chimica? Ciao e grazie.
P.s blog interessantissimo, continuerò a seguirti!!!
Ciao Fede!
Se i lettori che hanno appena acquistato la mia nuova guida per gli studenti universitari scoprono che ti do suggerimenti… mi bastonano!!! ;-)
Scherzo! Per Matematica I ti consiglio di approcciare l’esame come se fossero 2 esami distinti: la parte teorica e la parte pratica. Prepara ed apprendi prima la teoria e poi dedica molto tempo ad impratichirti con gli esercizi, magari recuperando anche vecchi testi d’esame.
A presto,
Andrea.
Ciao! Questo è il mio primo anno di università e, rimanendo impressionata davanti al numero elevatissimo di libri, ho deciso anche io di provare il metodo delle mappe concettuali. Inutile dire che mi sto trovando benissimo! Ho tutto l’argomento sotto mano, impiego meno per studiarlo e posso ripassarlo anche molte volte. Per realizzare utilità Mindnote, è un programma semplice, carino ed intuitivo, inoltre una volta stampate le mappe sono anche molto belle da vedere :) grazie per questo splendido consiglio!
Ciao Andrea, volevo chiederti se ti è mai capitato, per esami piccoli ma con molte nozioni da ricordare (esempio, esame a risposta multipla), di creare mappe concettuali solo mentalmente e non su carta, per alcuni argomenti. Secondo te è possibile sviluppare questa capacità, dopo parecchia pratica nel definire i concetti principali, secondari e via dicendo? Ti ringrazio e buona giorata!
ps. ho cambiato l’indirizzo email inserendo quello con cui sono iscritta alla newsletter!
Ciao Crystal,
per gli esami ed i concorsi a risposta multipla, preferisco di gran lunga il metodo flashcards.
Buona giornata,
Andrea.
come si fa ad individuare i punti chiave?
Ciao Maura,
nell’articolo in cui spiego come imparare a studiare con la tecnica della piramide, do alcuni suggerimenti pratici per individuare facilmente i punti chiave.
Buona lettura,
Andrea.
Ciao! Ho dei dubbi riguardanti le mappe mentali. Se, ad esempio, devo studiare un programma di Scienze della Terra di dieci argomenti, credi sarebbe troppo caotico includerli tutti in un’unica mappa? Ad esempio, i primi due argomenti sono “Il metodo scientifico” e “Divisione della terra in sfere”. Ho scelto di mappare ogni argomento separatamente. Credi che producendo troppe mappe rischio di fare fatica a “leggerle” bene in seguito? Spero di non averti confuso. Grazie!
A proposito di Mappe Concettuali e software open-source, esiste anche FreePlane con tanto di integrazione LaTeX per chi avvesse bisogno ogni tanto di scrivere equazioni con derivate, limiti, integrali e lettere greche.
Ciao Clara, grazie mille per il contributo!
Andrea.
Ciao! Innanzitutto, complememti per il blog! Sono daccordo con le mappe concettuali.Pensa che io non riesco a studiare se non scrivo..il problema e che io comincio con le mappe e finisco per scrivere un libro a parte dove studio io!alla fine dello studio sono preparatissima ma mi ruba un sacco di tempo..
Ciao Laura, le mappe per funzionare davvero devono essere sintetiche.
L’efficacia delle mappe consiste proprio nel “costringerci” a rielaborare ciò che studiamo in modo da individuare i concetti davvero importanti.
Se scriviamo un nuovo libro questo beneficio si perde.
Sono ormai diversi anni che noto un legame tra studio ed autostima. Molti studenti non si sentono davvero preparati se non conoscono ogni virgola del libro: bisogna credere maggiormente in sé stessi. Accettare che non possiamo sapere qualsiasi cosa. Accettare che avendo compreso i concetti chiave possiamo tranquillamente ricostruire il resto in modo deduttivo. Questo è il vero segreto per studiare meglio, studiando meno.
A presto,
Andrea.
Non ho letto tutti i commenti e quindi qualcuno potrebbe già aver detto ciò che sto per dire. Attenzione: le mappe mentali teorizzate da Buzan sono una cosa, le mappe concettuali teorizzate da Novak un’altra. Personalmente utilizzo molto le seconde sfruttando il tool gratuito Cmap Tools.
Ciao Luca,
grazie del commento. Ho eliminato il riferimento al libro di Buzan che era rimasto nella vecchia versione del post.
Andrea.
Ciao Andrea, seguo da tempo il tuo blog e devo dire che i tuoi consigli mi stanno davvero salvando il “sedere”! :P ;)
Per quanto riguarda le mappe concettuali, io non mi limito a scrivere e basta, ma condisco queste mappe concettuali, con immagini e disegni, che mi ricordano ogni volta graficamente quello che sto studiando.
Procedendo avanti nello studio ho sempre il tempo di spulciare le mappe concettuali e i disegni per non dimenticare quello che ho affrontato in precedenza! ;)
Mentre gli ultimi giorni di preparazione (ho un’esame domani!) li dedico alla “messa insieme” del materiale.
Ho ad esempio comprato una lavagna bianca, e praticamente mi metto a fare l’oratore stile meeting americano! ;) Vi farò sapere se e quanto questo metodo risulta efficace! ;)
Il metodo si è rivelato efficace! :D 30 (con la lode davvero sfiorata! :P )
Ciao Andrea,
volevo ringraziarti per il lavoro che fai con questo blog. Mi stai davvero aiutando, in un momento in cui ho deciso di modificare il mio approccio allo studio.
Ancora grazie :)
A presto!
Arianna
Ciao Andrea,
consigli di realizzare le mappe in base a ciò che ricordiamo dopo una prima lettura, oppure di leggere e scrivere la propria mappa riguardando ciò che c’è scritto nel libro?
Grazie.
Ciao Angelo,
costruire la mappa “sforzandosi” di ricordare e rielaborare le informazioni lette è molto più efficace.
Se rivedi continuamente il materiale, di fatto stai impigrendo il tuo cervello.
Andrea.
@Angelo
Costruire una mappa concettuale basandosi soltanto sulla memoria è un’ottima strategia, come dice giustamente Andrea, per rievocare e fissare ulteriormente le conoscenze e magari trovare anche nuove relazioni tra i concetti. In questo caso si parla più specificatamente di “mappe cognitive”, e questo tipo di mappe possono anche essere utilizzate per scopi di valutazione delle conoscenze acquisite.
Ad ogni modo, nella fase di studio, è molto utile procedere con la costruzione della mappa partendo dalla pagina scritta (ovvero dal libro di testo). Questa metodologia permette di estrarre i vari concetti – che magari sono “sparpagliati” – e di metterli in relazione tra loro in una maniera più sintetica e chiara rispetto all’esposizione lineare del testo. Questo tipo di mappa è la vera e propria “mappa concettuale” che è utilissima nel momento in cui devi ripassare o ritornare su un certo argomento a distanza di tempo e la memoria si è magari un po’ appannata.
Ciao
Ciao andrea e complimenti x il tuo blog !
Volevo chiederti un consiglio .. io tra circa un mese ho l esame per la patente e volevo chiederti quale dei tanti metodi da te citati sia il migliore per l esame patente.. grazie in anticipo per la risposta
Ciao Andrea!!! Conosco bene le mappe concettuali.. Sono la mia salvezza per districarmi tra gli immensi argomenti,per avere materiale rapido da ripassare,per appendere nel migliore dei modi.. Io poi uso dei colori differenti per ricordare diversi concetti comuni tra loro ( ad esempio in giallo i meccanismi d’azine dei farmaci,in verde le tossicità,in rosso le classi di appartenenza ecc..) e poi completo il tutto con degli acronimi ad esempio: gli amminoglucosidi hanno tossicità ONE: oto/nefro/epatotossicità.. Ma one in inglese vuol dire anche uno quindi hanno una tossicità grave e pertanto sono usati per trattare serie infezioni.. E così via.. I tuoi consigli sono favolosi sempre.. Ad esempio spesso ripeto a nonna in dialetto!!! :-D che risate!!! E che memoria!!!! W te!!!! :-D
Ciao Andrea, le mappe concettuali le conosco da un bel po tuttavia non le ho quasi mai utilizzate. Però leggendo il tuo articolo credo che le riutilizzero in vista dell’esame di maturità! ; )
L’unica cosa che potrei aggiungere che mi hanno insegnato è che per ordinare le idee specie se si tratta di argomenti con un ordine temporale generalmente si scrivono i concetti in senso orario dall’una alle dodici.
Comunque ottimo articolo e ovviamente ottimo sito! ; )
Ciao Andra! Bellissimo blog, complimenti! Volevo chiederti 1 cosuccia. Sto preparando un esame di anatomia patologica e mi stavo chiedendo come applicare le mappe concettuali. Vanno bene per qualsiasi materia? Grazie!
Ciao Lilly,
no, personalmente non ritengo che vadano bene per qualsiasi esame. Se hai letto Studia meno, Studia meglio, io ti consiglio di utilizzare le mappe per gli esami che hanno molto “concetti”. Anche con i “fatti” funzionano abbastanza bene, con gli esami pieni zeppi di “istruzioni” le sconsiglio.
Anatomia patologica non saprei classificarla (per ignoranza personale), ma se le informazioni sono organizzate in modo gerarchico, con molti collegamenti tra loro, etc. vai di mappe!
Andrea.
Ciao Andrea, vorrei chiederti una cosa: le mappe concettuali vanno fatte prima o dopo aver letto il capitolo del libro?
Dopo… le mappe sono un metodo per rielaborare le informazioni che hai assorbito leggendo.
Andre.. siccome lo dici tu!! Mi fido.. e vedo di approfondire e di provarci…
Anche se continuo a non capire dove sta l’utilita di ste mappe….
scusa ma nel titolo parli mappe concettuali ma poi immagine e descrizione successiva (non quella di wikipedia) sono riferite alle mappe mentali.
Ciao Sadako, immagino tu conosca la differenza sostanziale tra mappe conettuali e mappe mentali, vero? Si chiama marketing. Al di là di piccole differenze di forma, mappe mentali e concettuali si basano di fatto sui stessi principi cognitivi. Io personalmente preferisco focalizzarmi ed utilizzare le prime che sono state ideate da un ricercatore, non hanno dietro intenti commerciali e sono le prime ad essere state ideate.
Io non sapevo ci fosse una differenza :O
Io non ho mai usato le mappe concettuali poiché le trovo difficili. Mi sono resa conto, infatti, che nel momento in cui leggo un libro per un esame, trovo più semplice (anche se mi fa perdere più tempo) fare i riassunti discorsivi piuttosto che delle semplici mappe con poche parole. Il mio problema (non so se anche altri ce l’abbiano!) è che non riesco a trovare un unico nodo concettuale a cui collegare le varie relazioni associative; mi capita, infatti, di avere moltissimi “argomenti principali” in un solo capitolo e di non riuscire ad unirli tutti in un discorso organico. Ciò mi demoralizza perché mi rendo conto che il fare i riassunti mi toglie molto tempo e che non è realmente utile, ma con le mappe concettuali non saprei proprio da dove partire!
Io come nodo centrale utilizzo il titolo del capitolo !
Io sinceramente ho preso i appunti ma mai non mi sono messa a riscrivere quello che studiavo , è vero che scrivendo memorizzi le cose ma non apprendi come si deve . Allora come faccio io?e che mi risulta molto efficace!! Per prima ci guardo il titolo del capitolo, ed i titoli di ogni paragrafo, cioè senza leggere niente , mi familiarIzzo coi concetti più importanti, e poi scanarizzo, leggo coi occhi oppure velocemente con mente un paragrafo intero , e poi sottolineo le cose più importanti nella seconda oppure terza lettura, dopo di che mi metto a ragionare e apprendere tutte le cose che ritengo importante! Durante questo tempo uso anche le mappe concettuale, io li chiamo il miei diagrammi , aiutano molto a apprendere veramente! Oppure lo puoi fare alla fine dello studio !! Poi un altra cosa che faccio è fotografare coi occhi delle frase importante, e l’ultima cosa è che tanti concetti li allego con canzoni , momenti , persone , situazioni e tante cose che ti aiuterebbe a portarti in memoria quello concetto lì…
Ciao Andrea! Io uso le mappe concettuali da 3/4 anni e mi hanno risolto un po’ le cose… Ho una memoria visiva e mi sono molto utili, xò ci metto dentro tutte le cose importanti… Quello che secondo me sbaglio in assoluto è il metodo di memorizzazione… Ho letto l’articolo in cui ne parli, ma devo rivederlo meglio… E infine come faccio ad essere intuitiva mentre faccio la mappa di un argomento che ancora nn conosco?? Potresti spiegarmi meglio? Grazie mille e comunque grande blog!! Complimenti!
Quanto tempo dovrebbe prendere fare una mappa concettuale? Io ci metto tutta una giornata per coprire un capitolo del libro.
Dovrei metterci solo i concetti primari, senza quelli secondari?
Trovo che le mappe concettuali siano assolutamente essenziali! Consiglio perlomeno di provarle, non ve ne pentirete!
Grazie mille dell’articolo!
Alex
Ciao Andrea, ho due piccole domande che mi assillano riguardo le mappe concettuali e che mi impediscono di crearle al meglio.
1) Come faccio a capire se sto scrivendo troppo o troppo poco nella mappa? Ho appena studiato una materia dove ho fatto delle mappe che ritenevo bellissime e complete, ma poi quando ho iniziato a ripetere ho usato esclusivamente il libro senza degnare le mappe di uno sguardo, che adesso mi apparivano inutili, troppo ricche e confusionarie per certi versi, oppure troppo povere rispetto alla ricchezza di contenuti del libro per altri… A volte poi le mappe sono così tante che mi è impossibile ripetere con il metodo minority report.
2) Se la mappa aiuta a memorizzare la “struttura” del discorso, come mostrato dal tuo esempio, come fare invece a memorizzare il contenuto di ogni singolo nodo? Attraverso la ripetizione? Attraverso l’ulteriore mappatura di ogni nodo? Attraverso schemi/riassunti di ogni nodo? Questo dubbio è uno dei motivi per cui faccio sempre mappe ricchissime, perché il mio timore è che se non mappo il contenuto di ogni singolo nodo non riuscirò a memorizzarne il contenuto…
3) Come rapportare la ripetizione del libro e quella delle mappe? Bisogna ripetere esclusivamente le mappe? Prima una volta il libro e poi le mappe? Oppure le mappe vanno utilizzate solo quando il libro lo si è ripetuto 2-3 volte e quindi lo si sa bene? Dovendo studiare libri molto lunghi e ricchi di informazioni, spesso ripetere i singoli capitoli una sola volta non è sufficiente per memorizzarli, quindi ripetendo solo dai nodi della mappa ho paura di saltare tantissime informazioni che figurano sul libro ma nella mappa ovviamente no.
So che sembrano domande sciocche ma dovendo affrontare lo studio di libroni di 800 pagine e oltre fare centinaia di mappe sbagliate e inutili, e utilizzarle anche in modo sbagliato, ruba tantissimo tempo prezioso…
Grazie anticipatamente spero potrai rispondermi :)
Ciao Andrea
Io ho provato ad usare vari metodi di studio, tra cui quello delle mappe concettuali, ma non riesco comunque a memorizzare gli argomenti:lì per lì me li ricordo, ma bastano un paio d’ore e mi sono già dimenticato tutto!
Come devo fare?
Grazie in anticipo.
Buona sera….ho bisogno di aiuto….vorrei sapere come devo fare le mappe concettuali per aiutare mio figlio che ha problemi di concentrazione…fa la prima media ….e stiamo in confusione…grazie
Ciao Annalisa,
trovi un approfondimento nel mio manuale: Studia meno, Studia meglio, insieme a decine di altre tecniche di studio (comprese quelle per la concentrazione).
Puoi trovare maggiori informazioni in questa pagina.
Andrea.
Alle scuole superiori Senza nemmeno saperlo io un e un mio amico utilizzavamo questa è altre tecniche inconsapevolmente. E posso dire che funzionava alla grande! Una materia ricorrente era la letteratura e in particolare i “promessi sposi” di Manzoni. Posso dire di conoscere a memoria questo libro e non l’ho mai letto interamente ne studiato! Però a dieci anni di distanza ricordo ancora la monaca di Monza e il suo giardiniere ;)
Ci trovavamo la sera e li mortacci procrastinavamo fino a mezzanotte o più. Poi presi da disperazione decideva o di iniziare a studiare il capitolo di cui il giorno seguente ci attendeva la verifica. Noi saltavamo l’intero capitolo perché in fondo nella nostra edizione c’era già la sintesi. Così preparavamo uno schema a blocchi, una mappa concettuale, con gli avvenimenti elencati nella sintesi e li collega amo tra loro. Poi sfogliavamo rapidamente il capitolo, già letto in classe ad alta voce dai compagni o noi ma perennemente distratti. Però il nostro cervello ricordava in qualche modo quindi questa fase era molto rapida. In un oretta avevamo finito e il giorno dopo ripassavamo solo lo schema o mappa molto rapidamente poco prima della verifica. E funzionava! Prendevo spesso un bel 8 e mezzo!
Ciao Andrea, il metodo delle mappe concettuali è valido anche per chi deve preparare un esame di abilitazione ed ha poco tempo a disposizione (solo il fine settimana)?
Il metodo delle mappe concettuali è adatto a chi ha uno stile cognitivo visuale e va applicato per specifici esami. Trovi tutti i dettagli all’interno di “Studia meno, Studia meglio“.
Qualcuno mi risponde?
Ciao Antonella, come spiegato all’interno di Studia meno, Studia meglio, il metodo delle mappe è una delle potenziali tecniche di studio, ma non va bene per tutti gli studenti e per tutte le materie.
Posso dirti che per l’esame di abilitazione si possono usare e sono particolarmente efficaci, ma bisogna capire qual è il TUO stile cognitivo: trovi il test all’interno del manuale. Ciao.
Ciao Andrea, mi sto or ora accingendo a creare la mappa concettuale del primo capitolo del libro di storia contemporanea. Ne ho già buttate 5 :-( .Il problema è che il primo capitolo è composto da 7 Paragrafi (Illuminismo e riv francese, il congresso di vienna, le rivoluzioni del 48, stato e società, le ideologie diventano partiti, i primi movimenti suffragisti, la politica da decisione a mediazione) e non so come organizzarli sia in termini di spazio sul foglio che di concetti primari e secondari e connessioni varie. Sarebbe più semplice fare una mappa per paragrafo ma così perderei il vantaggio di avere tutto un capitolo su un foglio. Hai qualche consiglio da darmi? Grazie ciao
No, evita di fare mappe per ogni paragrafo. Se qui 7 paragrafi sono in un unico capitolo un motivo ci sarà: qual è? Questo è ciò che lega i 7 paragrafi.
Ciao Andrea,
trovo per puro caso, navigando in internet, il tuo sito ben curato.
Non sono una studente universitaria ma una lavoratrice che ha deciso di acquistare un corso e che vuole rimettersi in gioco a 35 anni. Ho provato a fare il test trovato tra le varie pagine visualizzate perché in realtà non ho un mio metodo di studio concreto e collaudato, ma anzi quando studio spreco tanto tempo, infatti mi sento persa e un pó in difficoltá. Nel caso non riesca a destreggiarmi, dove posso contattarti per deludazioni del caso?
Spero che con la pratica del metodo consigliato riesca a portare avanti il corso che oltretutto ho pagato profumatamente ?.
Volevo comunque ringraziarti per l’aiuto che, dietro anni di pratica, dai a chiunque visiti il tuo sito.
Valeria
Ciao Valeria,
i clienti di Sm2 hanno accesso al nuovo gruppo Facebook “Studenti Efficaci”. Se hai dubbi, puoi porre le tue domande in quel gruppo.
Salve a tutti!
Io uso xMind (ZEN) su mac: ottima grafica (ordinata ed esteticamente molto gradevole), tante funzionalità (uso dei colori, riquadri, collegamenti, ecc…), versione gratuita già molto sviluppata.
Provare per credere!
Ciao Andrea una domanda, le mappe concettuali vanno create leggendo direttamente quello che c’è scritto sul libro oppure solo a memoria per rafforzare i concetti che uno ha imparato?
Vanno create DOPO aver letto un capitolo e facendo leva su quello che abbiamo compreso e ricordiamo del capitolo. Le mappe sono uno strumento di RIELABORAZIONE, farle con sotto tutti i testi non avrebbe molto senso.