In questo articolo ho raccolto per te le abitudini vincenti (meno conosciute) di imprenditori, artisti e dirigenti d’azienda. Scoprile tutte, ma soprattutto falle tue.
Qualche mese fa ricordo di aver letto un’intervista a Vasco Rossi che mi ha strappato un sorriso.
Al giornalista che gli chiedeva come si preparava per un tour, il cantante emiliano ha risposto che dopo una bella colazione, andava ad allenarsi, alternando di giorno in giorno camminate, giri in bicicletta e corse.
Ritornato a casa poi, si dedicava alla lettura, soprattutto di romanzi e saggi di filosofia.
Insomma, il Blasco, quello di “voglio-una-vita-spericolata” e “bevo-coca-cola-che-mi-fa-stare-bene”, ogni mattina segue una metodica routine di allenamento e poi si siede sul sofà a leggere tomi di filosofia, neanche fosse un noioso ingegnere fissato con la crescita personale!!!
Battute a parte, non è la prima volta che mi capita di leggere di artisti, cantanti e in generale creativi che nella vita quotidiana coltivano abitudini e routine piuttosto rigide.
E la cosa non mi sorprende.
Come spiego a pagina 31 di “Riconquista il tuo tempo“, molte persone percepiscono le abitudini come una gabbia, non realizzando però che sono proprio le abitudini a liberarci dalle decine di decisioni futili che prendiamo ogni giorno e che ci succhiano energie mentali, che potremmo investire nella realizzazione dei nostri sogni più ambiziosi.
Ma non tutte le abitudini nascono uguali.
In passato ti ho già presentato quelle che considero le abitudini più efficaci per migliorare la tua vita (trovi una lista di 100 sane abitudini per migliorare lo stile di vita in questo articolo).
Oggi invece voglio esplorare insieme a te 5 abitudini inedite (insomma non la solita meditazione o sveglia all’alba!) che hanno contribuito enormemente al successo di imprenditori, artisti e manager molto noti.
Scopriamole!
Trova la tua camicia da cowboy
Chris Sacca è un avvocato, “angelo” investitore e imprenditore miliardario americano.
Prima tuttavia, era uno dei tanti personaggi della Silicon Valley con una carriera interessante, ma piuttosto anonima.
Prima di cosa?
Beh, delle camicie da cowboy.
Atterrato in un aeroporto texano per partecipare ad un evento pubblico, Sacca vide in un negozio una camicia da cowboy elegantemente ricamata.
Senza pensarci troppo decise di prenderla e addirittura di indossarla durante il suo discorso.
Beh, quella camicia era talmente diversa dalla divisa d’ordinanza degli altri conferenzieri, ed era così in linea con la personalità di Sacca che il suo intervento fu in assoluto il più memorabile.
Col tempo le camicie da cowboy sono diventate il suo marchio di fabbrica, il suo tratto distintivo.
Ora, non ti sto consigliando di prendere l’abitudine di indossare camicie da cowboy prima del tuo prossimo meeting su Zoom, ma se vuoi davvero realizzare i tuoi sogni devi iniziare a far emergere con più vigore la tua personalità.
Oggi è imperativo distinguersi per non estinguersi.
Ma per farlo non basta vestirsi o comportarsi da eccentrici: a renderci davvero unici e riconoscibili è la nostra personalità più autentica.
Abituati a coltivarla e farla emergere ogni giorno in tutto ciò che fai.
“È la stranezza che ci distingue e ci fa assumere. Non vergognatevi della vostra stranezza. Può aiutarvi a trovare la vera felicità.”
Così Chris Sacca ha chiuso un suo famoso discorso per la consegna delle lauree.
Fai domande stupide
“In un uomo intelligente, la routine è segno di ambizione.”
W.H. Auden.
Il problema dei professionisti, ad un certo punto della propria carriera, è che diventano “ciechi” di fronte agli aspetti più banali che notavano subito da novellini.
È un po’ quello che accade con alcuni acclamati critici d’arte, che perdono il gusto di assaporare la bellezza di un dipinto, troppo concentrati sugli aspetti tecnici dell’opera.
Questo in realtà accade a tutti noi: quando ci iper-specializziamo, rischiamo di perdere “l’innocenza” del primo sguardo, la semplicità della visione d’insieme, e così ci lasciamo scappare dettagli banali, ma spesso fondamentali per la risoluzione di un problema.
Insomma, ci convinciamo che serva sempre una soluzione complessa che possa giustificare il bagaglio di conoscenze che abbiamo accumulato negli anni.
Ecco, su questo aspetto, sempre il buon Sacca ha imparato a coltivare un’abitudine estremamente efficace: fare domande stupide.
Non importa a che livello sei arrivato nella tua carriera, professione o nei tuoi studi: non smettere mai di guardare il tuo lavoro con gli occhi dell’apprendista.
Se qualcosa non ti è chiaro, chiedi, fai domande stupide, non farti bloccare dall’idea che qualcuno del tuo livello dovrebbe già sapere tutto!
Anche Steve Jobs, quando gli domandarono quale fosse l’ingrediente del suo successo, rispose:
“Chiedere“.
Se i suoi colleghi o concorrenti si vergognavano ad aprire bocca, lui domandava sempre: informazioni, pareri, aiuto.
Abituati a chiedere senza farti mille seghe mentali. È spesso la via più diretta per risolvere i tuoi problemi e raggiungere i tuoi obiettivi.
Non sederti sugli allori
“Lasciate che vi dica il segreto che mi ha portato al successo. La mia forza risiede soltanto nella mia tenacia.”
Louis Pasteur.
Cristiano Ronaldo non ha bisogno di presentazioni. Che lo si ami o lo si odi, su un fatto siamo tutti d’accordo: è un fuoriclasse del pallone.
Ma qual è l’abitudine chiave che lo ha reso tale?
Accanto ad un talento indiscusso, Ronaldo ha saputo coltivare una disciplina di ferro.
Non c’è giorno che Cristiano Ronaldo non si dedichi anima e corpo alla sua preparazione.
Cinque giorni di sedute in palestra, corsa, pilates e nuoto. Più gli allenamenti con la squadra.
Divertimenti calibrati, una dieta rigorosa (niente bibite gassate o zuccherate, niente alcool, niente cibi elaborati o junk food, sei piccoli pasti ogni 3/4 ore a base di proteine animali magre – pollo, pesce, uova, yogurt, formaggi magri – cereali, fibre, sali minerali e vitamine, acqua).
Tanto riposo: 8 ore di sonno per notte e cinque pause di relax durante il giorno.
Certo non ha senso per noi replicare la routine quasi ossessiva di Ronaldo, ma qualcosa possiamo imparare:
Non importa dove siamo arrivati nella nostra vita, dobbiamo abituarci a non sederci mai sugli allori: dobbiamo vivere ogni giorno come se fosse una nuova vita che merita di essere onorata con il nostro impegno e dedizione.
Sfrutta il tuo oracolo notturno
Il co-fondatore di LinkedIn e PayPal Reid Hoffman, tra le sue abitudini vincenti, ne ha da tempo una che lo aiuta a trovare soluzioni creative e geniali anche ai problemi più complessi.
Prima di addormentarsi, annota sul suo taccuino le idee su cui vuole riflettere o le questioni da risolvere.
Lo fa utilizzando il condizionale:
“Su quali strumenti potrei contare per risolvere questo problema? Che cosa potrebbe ostacolarmi nel raggiungimento di questo obiettivo?” e così via.
In questo modo Hoffman lancia dei segnali al proprio inconscio e poi lo lascia lavorare durante la notte.
E molto spesso, al risveglio, Hoffman si ritrova la soluzione che cercava sotto forma di una nuova idea, il nome di una persona che potrebbe aiutarlo o una nuova sensazione.
A partire da questa “intuizione notturna” Hoffman costruisce il suo piano di lavoro per la giornata.
A detta del co-fondatore di LinkedIn, questa abitudine, che unisce capacità razionali e intuizione creativa, lo ha aiutato a prendere alcune delle migliori decisioni della sua vita.
Sicuramente un’abitudine vincente da testare.
Crea momenti di nulla
“La maggior parte delle persone vive senza saper alternare gli stati di “acceso” e “spento”. In pochi sono capaci di accendersi ed emanare un gran potere, o di spegnersi per godersi davvero il riposo.”
Pavel Tsatsouline.
La fondatrice dell’Huffington Post Arianna Huffington un giorno è svenuta sulla sua scrivania a causa della stanchezza, fratturandosi per di più uno zigomo. Da quel momento, oltre ad approfondire il tema del sonno con diversi specialisti, ha imposto a se stessa un deciso cambio di abitudini.
Ha ripreso a dormire almeno 7, 8 ore per notte. Si è concessa regolarmente dei break in cui si disconnetteva dai vari dispositivi tecnologici e, se possibile, faceva delle passeggiate nella natura.
Risultato?
- I suoi livelli di produttività sono schizzati alle stelle.
- La sua creatività si è moltiplicata.
- La sua energia ha cominciato a essere più alta e costante nel corso della giornata.
Se mi segui fin dagli esordi di EfficaceMente, sai che sul tema sonno il mio pensiero è evoluto nel corso degli anni.
Se nel 2009 parlavo dell’importanza della qualità del sonno, più che della quantità, da diverso tempo ormai prioritizzo il riposo, evitando a tutti i costi di tagliare ore di sonno.
In generale una delle abitudini che trovo più efficaci in assoluto consiste nel creare momenti di vuoto assoluto nelle mie giornate.
…e lo stesso consiglio a te: una / due volte al giorno prenditi una pausa di almeno 10 minuti e…
NON. FARE. ASSOLUTAMENTE. NULLA.
Questi momenti di rigenerazione sono infatti essenziali per la tua mente e per il tuo corpo e sottovalutarli significa mettere un freno al tuo potenziale creativo e di produttività personale.
Ora, il “non fare assolutamente nulla” non deve essere preso letteralmente.
Puoi ad esempio prenderti questi momenti di stacco facendo una passeggiata in mezzo alla natura, fermarti ad osservare fuori dalla finestra o muovendo il tuo corpo con semplici esercizi di stretching.
Non ossessionarti però, non importi di raggiungere qualche obiettivo anche in questi momenti, il punto qui è quello di staccare davvero, senza dover completare una qualche meditazione guidata o una routine di flessibilità.
Semplicemente concediti un po’ di vuoto nella tua vita: ti aiuterà a rendere il resto della tua giornata molto più pieno e soddisfacente.
E ora, fai questo esercizio…
Mi auguro che le 5 abitudini vincenti viste fin qui si dimostrino davvero utili per te.
Prima di salutarti però, nel classico stile di EfficaceMente vorrei proporti un esercizio pratico per la tua crescita personale.
Questo esercizio è ripreso dall’autore Brian Tracy, che lo consiglia a tutti coloro che vogliono realizzare i propri obiettivi e sentono l’esigenza di reinventarsi.
Tutto quello che ti serve sono carta, penna e qualche minuto del tuo tempo. É molto semplice ma i benefici che ne trarrai saranno veramente incredibili 😉
Per svolgere l’esercizio ti basterà compilare il form qui sotto e riceverai subito il template pratico con le relative istruzioni.
Ti auguro una splendida settimana.
Ps. Sapevi che oltre agli articoli pubblici del blog, condivido con gli iscritti alla newsletter gratuita di EfficaceMente nuovi contenuti esclusivi ogni lunedì mattina? Se non sei ancora iscritto, puoi farlo da questa pagina (clicca qui).
Ti aspetto a bordo.
Andrea Giuliodori.
Articolo e strategie molto interessanti! Assolutamente da provare.
Grazie Roberta!
Ti seguo da anni e devo ammettere che questo è un’articolo, che personalmente, trovo MOLTO STIMOLANTE e in linea con i tempi ed evolutamente EFFICACE.
Grazie Andrea
Grazie Andrea, commento molto apprezzato.
Articolo interessante, valuto quale strategia testare. Esercizio fatto ed archiviato per il 2022!☺️
Ottimo, ricordate di mettere un promemoria per rileggere quella lista ?
Ciao Andrea, grazie per l’articolo molto interessante! Da quale libro è tratto questo esercizio di Brian Tracy?
Ciao Giusy, non ricordo esattamente se è tratto da Goals o da Massimo Rendimento.
Bell’articolo Andrea!
Credo sia tratto da Goals, perché ho letto massimo rendimento ma l’esercizio mi è nuovo.
Questa sera è d’obbligo farlo allora ;)
Ho letto alcuni di questi libri ormai 15-20 anni fa e se mi sono rimasti cristallini alcuni passaggi, strategie o pratiche, non sempre ricordo esattamente in quale testo li ho trovati per la prima volta.
Molto interessante! La cosa più difficile per me è fare domande stupide: ho sempre avuto paura di risultare stupida io stessa, e invece è davvero una delle abitudini più efficaci per accelerare i tempi ed evitare errori banali. Dovrò lavorare molto su di me per superare questo mio blocco.
Bene Manuela, felice di averti ricordato questa abitudine fondamentale.
Caro Andrea,
Ti seguo da tempo e per la prima volta ho deciso di commentare. Non è un periodo facile, di obbiettivi ne ho tanti, ma siamo rimasti soli io e il mio piccolo di 7 mesi. Il tuo articolo ha riacceso la speranza e la forza di non demordere (nonostante le difficoltà, nonostante le poche ore di sonno!). E quindi, semplicemente, GRAZIE! Non ci fermiamo! E butto subito giù i 10 obbiettivi dell’anno. Ancora grazie, di cuore!
Ciao Anja, grazie per aver commentato, sono davvero felice che le mie parole ti siano state di ispirazione :)
Ho un serio problema a porre domande che a me stesso sembrano banali: c’è una forza che mi attrae verso il pensiero del “ci posso arrivare da solo”. Me ne accorgo sempre quando ormai è tardi e continuamente ricado in questo processo mentale, che mi frena in tutti i sensi. L’istruzione universitaria in questo senso non mi ha aiutato, così come mi ha posto dei freni nella mia creatività ed intraprendenza che avevo invece durante le scuole superiori.
Penso che sia un processo molto particolare ed articolato e deriva sicuramente dalle personali esperienze didattiche. Ad esempio, un giorno parlavo di musica in generale con un amico che studiava pianoforte al conservatorio e mi disse che per lui era difficile ascoltare qualcosa di interessante “sai dopo geni come Mozart, Beethoven, Verdi, ecc., come ci si può confrontare con loro?”. Forse è un po’ questo “tecnicismo” che ci fa vedere le cose in maniera “banale”, privandoci delle domande “banali” e delle risposte “illuminanti”.
Sì, progredire nel proprio campo professionale, ma mantenere comunque quella che viene definita “beginner’s mind” non è affatto facile.
Esercizio già fatto: articolo davvero prezioso! grazie!
Grazie Federica!
Provo subito l’esercizio!!!! ? Andre, tra un anno ti dirò se ha funzionato ? Grazie per questo articolo di qualità
Grazie a te Irene!
Ti seguo sin da quando non eri nessuno, grazie per tutti questi anni insieme coscritto!
Ahaha, grazie Luca, ti confermo che continuo a non essere nessuno, ma mi va benissimo così, spero che quello che condivido sia comunque utile.
Articolo illuminante. Di alcune di queste abitudini mi era già capitato di percepire l’importanza (specialmente quella di consultare l'”oracolo notturno”, o in generale far lavorare relativamente più il subconscio e meno il conscio), ma ho sempre avuto difficoltà a metterle in pratica. Grande Andrea.
Buon lavoro allora Federico!
Grazie Andrea, ti leggo ogni lunedì e trovo sempre spunti interessanti! Mi piace molto l’idea della camicia da cowboy ? e dell’ oracolo notturno : lo consulto sempre prima di dormire ?!
Ps: fatto esercizio dei 10 obiettivi ?! Buona vita
Ottimo Cinzia!
Leggere l articolo è stato interessante, e finché si scrive riportando la vita di altri è facile, infatti alla tua unica opinione personale, definendo la legge di attrazione una minchiata, hai detto tanto di te e sei sprofondato per me. Impegnati e apri il tuo potenziale. Buona giornata Andrea.
Ciao Grace, sul fatto che la legge di attrazione sia una minchiata ho scritto profusamente in passato. Trovi un approfondimento qui. Sul fatto che sia “sprofondato” ai tuoi occhi, perdonami, ma è irrilevante. Uno dei problemi di chi crede a queste cavolate è proprio quello di credere di essere al centro dell’universo, una forma di egocentrismo che di certo non contribuisce alla nostra crescita personale.
Ciao Andrea,
sono molti anni che scrivi articoli ed ogni volta riesci ad essere innovativo, interessante e divertente al contempo. Non esiste un tuo articolo noioso o ripetitivo. Le tue qualità rispecchiano i risultati raggiunti! Complimenti. Sei un esempio per me. Hai notato il nuovo social media “club house”? Cosa ne pensi? Sarebbero interessanti sessioni di un’oretta con te…magari una volta al mese.
Ciao Simone, grazie.
Sì, mi sono iscritto nel weekend e lo sto studiando. In merito alle sessioni live però, ne ho già in programma per quest’anno con gli iscritti di 365 – Un anno epico. Vedremo comunque, grazie dello spunto :)
Caro Andrea ,Grazie per questo meraviglioso articolo,che irradia gioia e voglia di sperimentare, mi affascina e mi entusiasma l’idea di trovare :la mia camicia da Cowboy.
Bellissimo l’esercizio,
con infinita gratitudine ,
anna Maria
Sono felice che ti sia piaciuto Anna Maria :)
Le domande stupide sono la mia specialità. Dopo l’imbarazzo spaziale provato partecipando ad un seminario dove ho fatto una domanda che mi sono capita da sola ( e lì… gelo) sono diventata impermeabile al timore di chiedere.
Adesso però ho imparato a mettere una premessa davanti alla domanda. “Ehm, forse chiederò una cosa banale, ma…” : )
Oggi mi concentrerò sulla disciplina di ferro, abilità che è ancora da “affinare” e tenere d’occhio.
Grazie Andrea, articolo molto utile e anche divertente!
Grazie a te del commento Sabrina :)
Illuminante!
Con te Andrea l’ovvietà muore.
Assolutamente da provare, grazie e buona settimana!
Grazie Angy!
Bellissimo articolo!
Grazie Giovanna!
Articolo molto bello e stimolante. E’ proprio vero che la superspecializzaione ci ha fatto perdere di vista il gusto delle cose semplici e intuitive. “La semplicità è l’essenza dell’universalità.” —Gandhi
Buongiorno popolo di efficaci,
leggendo l’articolo mi è tornato in mente di una torrida settimana di ferragosto in quel di Bologna, dovevo liberare la casa e non trovavo nessuno disponibile per il trasloco con scala mobile, vado a letto stanco e disperato dicendo “qui ci vuole un’idea brillante! “. L’indomani idea pronta!!! Chiamare i negozi dei mobili usati e…… trovato alla prima telefonata!!!
Tutto vero, confermo tutto incluso il bigliettino con le intenzioni, é la lettera degli adulti a Babbo Natale.
Grazie Andrea da tre anni la mia stella cometa…
Ciao Andrea che Dio ti protegga! Fai un lavoro bellissimo.
Ho appena fatto l’esercizio di Brian Tracy?
Grazie Gnala!
Grazie Andrea Giuliadori,
discuterò questo tuo articolo con i miei alunni.
Buona domenica.
Grazie Enrico! Fammi sapere come è andata.
La lezione è piaciuta molto, i feedback sono stati positivi.
Dimenticavo. Una alunna mi ha suggerito “Forest”, una app per la concentrazione: carina, utile.
Caro Andrea, mi stupisco tu definisca la legge dell’attrazione “una minchiata” e oltretutto che fai l’esempio di desiderare una vincita, cosa che non c’entra nulla. La legge dell’attrazione è quello che tu proponi in altra forma, ovvero si tratta di visualizzare gli obiettivi nella nostra mente rendendoli reali, il che ci porta ad avere un atteggiamento propositivo e positivo, cosa che sta esattamente alla base del successo. È una serenità che diamo al mondo, il quale ci restituisce la stessa cosa
Primo articolo letto seriamente di Efficacemente, davvero fantastico! Andrea continua così!!
Grazie Lorenzo.