I 4 benefici di condividere il proprio percorso ed i propri obiettivi su un diario online.
“In qualsiasi direzione vai, vacci con tutto il cuore”.
Confucio.
Quello di oggi è un post diverso dal solito.
Sfogliando l’Archivio del Blog potrai leggere centinaia di tecniche e strategie che si sono dimostrate particolarmente efficaci per il MIO percorso di crescita personale.
Non ho la presunzione di considerare queste tecniche universali, anzi sono sempre stato curioso di sapere quali fossero i risultati ottenuti da chi mi legge. I commenti agli articoli e le email che ricevo quotidianamente mi fanno ben sperare :-)
Quando poi scopri che un articolo scritto 3 anni fa ha contribuito (anche se in piccolissima parte) a cambiare la vita di un tuo lettore, le soddisfazioni sono immense.
Oh André, pensi di stare qui a suonartele e a cantartele da solo, o mi spieghi di che cavolo stiamo parlando in questo nuovo articolo e perché me ne dovrebbe fregare qualcosa?
Come detto, quello di oggi è un articolo diverso dal solito: è la storia di Fabio, un ricercatore di 28 anni che lavora tra Italia e Stati Uniti, e di un suo progetto, nato quasi per caso, e che potrebbe avere un finale inaspettato. Curioso? Lascio la parola a Fabio.
An Italian Tale: il diario di un’avventura
Una breve premessa: non sono un “fanatico” di crescita personale, e non credo esista una ricetta perfetta per essere felici. Qualche mese fa, però, ho messo in pratica alcuni consigli letti qui su EfficaceMente, e la mia vita è cambiata.
Mi chiamo Fabio e sono un ricercatore in organizzazione aziendale che lavora fra Italia e States.
Grazie al mio lavoro, da 3 anni aiuto il National Park Service americano a strutturare processi di innovazione efficaci e coerenti con la propria mission. Non c’hai capito una mazza vero?! ;-) Diciamo allora che sviluppo app ed altri strumenti digitali che siano in grado di coinvolgere maggiormente i visitatori di parchi come l’Acadia National Park, senza necessariamente trasformarli in una sorta di Disneyland.
Lavorare in un parco nazionale americano è un’avventura incredibile, grazie alla quale trascorri mesi interi in posti che, diciamocelo, sono un tantino ai confini della civiltà! ;-)
Così, per non perdere i contatti con il resto dell’umanità, qualche mese fa ho iniziato a tenere un diario online e a condividerlo con i miei amici su Facebook. Dopo un paio di settimane, molti mi hanno chiesto di rendere pubblici i miei pensieri, e così ho creato: “An Italian Tale“.
Ok Fabio, mi sei pure simpatico, carina la storia di Bubu e Yoghi e dell’italiano all’estero, ma che c’azzecca con la crescita personale e con i risultati che voglio ottenere io?
Grazie ad “An Italian Tale” ho sperimentato sulla mia pelle i tanti vantaggi del tenere un diario di cui Andrea ha spesso parlato nei suoi articoli. Non solo, ho scoperto anche qualche “effetto collaterale” inaspettato: quando il tuo diario è pubblico, disponibile su un social network alla portata di tutti, anziché messo sotto-chiave nel cassetto del tuo comodino, i benefici aumentano in maniera esponenziale! Non mi credi? eccotene 4.
1. Tieni traccia dei tuoi progressi ed aumenti la tua l’autostima
Scorro la timeline della mia pagina Facebook: l’8 Agosto il mio lavoro aveva raggiunto un punto di svolta, solo una settimana prima mi disperavo. Ricordarsi di quando si era in difficoltà e di come, solo pochi giorni dopo, si è risalita la china, ti aiuta a capire che se ce l’hai fatta in passato puoi farcela ancora. Il ricordo del passato è uno strumento potentissimo nel costruire la determinazione con cui affrontiamo il futuro.
Ti faccio un esempio pratico, tratto dalla mia esperienza: quando al lavoro ho il morale sotto le scarpe, mi riguardo l’intervista fatta al TGr e mi ricordo che, in fondo, qualcosa di interessante devo pur averla combinata! ;-)
Prova, non costa nulla. Riprendi le foto o i video delle tue giornate migliori (una vacanza speciale, il tuo matrimonio, un concerto con gli amici): ti assicuro che rivivere le sensazioni di quel giorno ti farà stare alla grande!
2. Metti in pratica la tecnica dello sputtanamento
In un recente articolo di Andrea ho letto un riferimento alla “tecnica dello sputtanamento”. Su “An Italian Tale”, insieme al racconto delle cose fatte, da un po’ di tempo, ho iniziato a condividere gli obiettivi futuri del mio lavoro. Una sorta di ToDo-List che i miei amici hanno condiviso e commentato, e di cui sono “costretto” a rendere conto costantemente.
La prima volta che l’ho pubblicata mi sono reso conto di essermi fatto spesso tra me e me queste domande: “Allora Fabio, come procede il tuo documento per il National Park Service?“, “Hai tenuto fede alla tua lista delle cose da fare e stai andando a correre ogni giorno?“, “A che punto è il tuo ultimo paper?“
Non so tu, ma per me si tratta di domande “pesanti”, capaci di sfidare il mio amor proprio e di spingermi ad agire per raggiungere i miei obiettivi.
Insomma, grazie al mio diario, si è generato un piccolo dialogo interiore tra il “Fabio procrastinatore” ed il “Fabio diligente”. Nei momenti di stanchezza, il diligente diceva al procrastinatore: “e no Fabio, ora devi fare un ultimo sforzo, sennò i tuoi amici chi li sente?!?”
Indovina quale Fabio ha vinto?
Nella mia storia gli obiettivi condivisi erano convegni, pubblicazioni o stati di avanzamento del lavoro, nel tuo potrebbero essere il prossimo esame o un target di fatturato: pensa a quali risultati potresti raggiungere se dovessi rendere conto a tutti i tuoi 1.847 amici di Facebook anziché soltanto al tuo “io procrastinatore”?!
Andrea ha dimostrato quanto subdolo possa essere il nostro “io” nella sua Start!.
3. Trovi il tuo posto nel mondo
Andando su “An Italian Tale”, noterai che racconto semplicemente il mio punto di vista sulle cose che vivo. Questo flusso di coscienza mi ha portato a guardare la mia vita e le mie decisioni “in terza persona”.
Sembra banale, ma per fissare i tuoi pensieri, devi in primo luogo rifletterci su. Quando tieni un diario in cui ricordi che “quella persona mi piace”, o “questa esperienza mi ha segnato”, stai fissando il tuo punto di vista rispetto alle cose che vivi.
Il primo riflesso di questa pratica è che col tempo acquisisci maggiore consapevolezza su chi sei e ciò che vuoi: stai prendendo coscienza del tuo “io”. Stai definendo il tuo “credo”. E lo stai facendo pubblicamente. Ti stai impegnando.
Io, ad esempio, ho capito che voglio una famiglia e dei figli. Ho capito che l’Italia è un Paese stupendo (anche se un po’ incasinato). Ho capito che Milano mi piace, ma il mio posto è nelle Marche, dove sono nato.
Tu potresti scoprire che l’università che hai scelto non fa per te, o che fai il lavoro più bello del mondo, oppure che è arrivato il momento di cambiare vita.
Qualunque sia il tuo posto nel mondo, tenere un diario in cui definire il tuo “io” ti aiuterà a farlo.
4. “Rischi” un finale inaspettato
Ho iniziato a scrivere “An Italian Tale” solo per me e per i miei amici più stretti. Era un modo per renderli partecipi della bellezza che stavo vivendo. Tutto qui: semplice e lineare.
Poi ho reso il mio diario “pubblico”, e piano piano, qualcosa è cambiato.
Ho capito che, forse, i miei pensieri potevano essere utili anche a qualcun’altro. Ne ho avuto la conferma quando ho scritto la mia “lettera ad un Imprenditore Illuminato“, una sorta di “manifesto della ricostruzione“.
Ogni giorno ricevo messaggi di persone che vedono nelle mie note un’occasione per guardare alla quotidianità con uno sguardo più positivo e che mi chiedono di scrivere ancora, perché “An Italian Tale” è diventato per loro un modo per sentirsi meno soli in mezzo alla burrasca.
Mi sento un po’ più utile, ed affronto le giornate in maniera diversa, più consapevole.
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Grazie a Fabio per aver condiviso la sua storia. Recentemente ho pubblicato sulla pagina Facebook di EfficaceMente una citazione di “Bucky” Fuller:
“Non puoi cambiare il sistema combattendolo. Devi creare un nuovo sistema che renda obsoleto quello attuale.”
Buckminster Fuller.
Ho avuto il piacere di conoscere personalmente Fabio e ho una particolare ammirazione per i ragazzi e le ragazze come lui che decidono di andare oltre la sterile protesta e si mettono in gioco per creare un “nuovo sistema”.
Tu come hai deciso di avere un impatto sul mondo, oggi?
Foto dell’Acadia National Park.
Bè con piacere mi ritrovo anche io a condividere parte del percorso di Fabio. Anche per me un aforisma “galeotto” e la frequentazione del blog di Andrea mi hanno aiutato a prendere delle decisioni che magari già erano nella testa.
Rendere pubblici i nostri pensieri, tenere un diario può aiutare a districarsi nel caos mentale (ognuno vive nelle sue personali giungle :-)) delle paure, dei non so e dei forse aspetto il momento giusto.
E alla fine puoi scoprire che quello che ti piace fare è altro ma la soddisfazione è comprendere che “sai fare” e sei capace di prendere un impegno e portarlo a termine.
Bravo Roberto, hai messo a fuoco un punto importantissimo: anche io trovo incredibile quanto un semplice diario riesca a “linearizzare” i grovigli di pensieri in cui spesso mi incarto.
E’ come se le parole impresse sulla carta aiutassero il cervello a trovare schemi per mettere insieme tanti pezzi che sembravano impossibili da incastrare!
Complimenti Fabio,
non ti conosco ancora, ma ti verrò a trovare sulla tua pagina Facebook, perchè il tuo racconto mi ha ispirato molto.
Grazie per aver condiviso la tua esperienza
ciao
Alexander
Grazie Alexander!
Commenti come il tuo mi sono di grande aiuto per continuare a condividere i miei pensieri!
Vienimi a trovare quando vuoi, c’è sempre spazio per gente come te!
Ah, dimenticavo, se lo reputi utile e credi possa “ispirare” anche altri, condividi la Lettera ad un Imprenditore Illuminato: è un’iniziativa nata da una riflessione maturata attraverso il diario!
Ciao Fabio, bellisima la lettera che ho condiviso con piacere.
Ho da poco aperto un blog e non posso fare altro che concordare con i 4 vantaggi citati da Fabio.
In particolare, il mio diario online mi sta aiutando ad affrontare un periodo particolarmente stressante, pieno di cambiamenti e scelte importanti. In un certo senso, lo percepisco come un mezzo per rafforzare la mia resilenza.
Senza scordare poi che per chi è incostante come me (che in cinque minuti si appassiona ad una cosa e dopo uno se n’è già dimenticata), rappresenta un utilissimo esercizio di perseveranza e continuità.
Pollice in su per An Italian Tale!
Pollice in su anche per Guess What? I’m in love, il tuo diario / blog: ho dato una sbirciata e lo trovo favoloso! A presto Elisa!
Molti psichiatri, psicologi e psicanalisti fanno tenere un diario ai propri pazienti, come terapia.
E, udite udite! Anche alcuni avvocati divorzisti ai propri clienti :).
Complimenti Fabio! Sono sempre stato dell’idea che lo scrivere abbia in sé qualcosa di magico. Sia che si tratti di scrivere un obiettivo, sia un’ispirazione, sia i propri successi. Mantenere il proprio diario di bordo aggiornato, rimane una sfida di per sé stimolante per iniziare.
Grazie Marcello! Hai proprio ragione, magico è il termine giusto! E poi trovo che sia un pò come riaprire gli occhi sulla realtà, imparare ad osservarne dettagli che davamo per scontati.
Il diario è molto importante soprattuto perchè si prendono degli impegni non solo con noi stessi, ma anche con gli altri e quindi poi doverli raggiungere diventa quasi una missione!
Posso confermare: provato sulla mia pelle! Davvero una mano santa per un procrastinatore incallito come me!
Complimenti Fabio per la tua “Lettera ad un Imprenditore Illuminato”.
In un momento di crisi economica e morale come quello che stiamo vivendo, le tue parole assumono un significato forte.
Sono la prova tangibile dell’ esistenza di un’altra Italia, di quell’ “Italia migliore” che pare, ad oggi, una misteriosa e lontana isola perduta in chissà quale oceano.
Bravo!
Grazie Drake, le tue parole contano tanto per me!
Io quell’ “Italia migliore” la sfioro tutti i giorni, la incontro di “striscio”, la sfioro.
Intuisco che c’è e che basterebbe davvero poco per renderla più concreta, più vicina, più vera.
La mia proposta è di continuare a provarci, ognuno nel suo “micro-mondo”, ad aiutare questa Italia a venire fuori.
Chissà che qualche Imprenditore Illuminato non si faccia vivo!
Sempre bello leggere le esperienze altrui, fanno da esempio e da stimolo! Intanto mi sono iscritta alla tua pagina facebook … una domanda Fabio.. come si fa a postare quegli articoli che vedo nella tua pagina? Li chiami Field Note… scusa se la domanda è stupida ma non sono una grande esperta di FB… anch’io vorrei fare qualcosa di simile nella mia pagina ma al max riesco a postare solo nello spazio “che cosa stai pensando” … ma il risultato non è lo stesso :-(
Grazie al diario e a cio’ che ho scritto, sono riuscita ad aprire il mio blog!
anche io ho un blog ancora “segrto” te l’ho scritto in pvt e rimarra nascosto finche lo riterrò opportuno. Scriversi è il modo più utile di metabolizzare le cose. io lo definirei così
vivere : auto = scrivere un diaro : andare in bici
quant volte prcorriamo la stessa strada per anni, e la prima volta che la percorriamo in bici, scopriam luoghi che non avevamo mai notato? scrivere è come rallentare e rallentando vedi molto meglio…. e di conseguenza diventi consapevole….. e il nostro benessere è il miglior regalo che possiamo fare all’ambiente che ci circonda….. siamo energia…. i rifiuti emotivi sono spazzatura che qualcuno poi dovrà smaltire….. se invece ci autoricliamo e rigeneriamo…..facciamo crescere la terra che nutre le nostre le altrui radici