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Sicuro che un buon obiettivo debba essere specifico, misurabile, etc? In questo articolo scoprirai quali sono gli obiettivi che funzionano davvero nella pratica quotidiana.

obiettivi

“Le persone di successo sono persone comuni con abitudini di successo.”

Bryan Tracy.

Fine delle ferie: tempo di “nuovi inizi” per molti di noi e soprattutto periodo di nuovi obiettivi. Nel precedente articolo abbiamo visto come serva una sana dose di aggressività per raggiungere un obiettivo ambizioso.

Oggi lascio la parola ad Alexander Reif di StrategieVincenti.net, che ci parlerà di un importante distinzione che è necessario fare quando si parla di obiettivi e quali sono gli obiettivi che danno i maggiori risultati. Vai Alex: mi raccomando, trattameli bene! ;-)

Hai davvero bisogno di obiettivi SMART?

Ti è mai capitato di porti un obiettivo di questo tipo: “Voglio perdere 5 kg in 60 giorni !” ? (adatta il numero di kg e di giorni al tuo specifico caso e continua a leggere). La domanda è: l’hai poi raggiunto? Se hai risposto SI’, complimenti, bravo! (ma non sono ancora finite le domande per te ;-) )

Sei poi riuscito a mantenere quel peso? Perchè è proprio questo il vero obiettivo: raggiungere un nuovo livello e mantenerlo o addirittura continuare a migliorarlo.

Se hai risposto NO o non sei riuscito a mantenere i risultati raggiunti, ti sei poi chiesto cosa sia andato storto?

Eppure, sono sicuro che tu abbia applicato i consigli di Andrea evitando come la peste le 5 tecniche spazzatura e concentrandoti solo sulle 5 tecniche efficaci per raggiungere un obiettivo… vero?!

Ti svelo un piccolo trucco che i guru dello sviluppo personale non condividono quasi mai (quelli ti ripetono fino alla noia di definire un obiettivo SMART: Specifico, Misurabile, che porti all’Azione, Realizzabile e Tempificabile), in realtà è molto più “smart” distinguere questi 2 tipi di obiettivi:

tipi di obiettivi

Vediamo nel dettaglio queste 2 tipologie di obiettivi.

Gli obiettivi di RISULTATO

Un obiettivo di risultato è finalizzato al raggiungimento di un determinato risultato (riprendendo l’esempio di sopra: perdere 5 Kg di peso), ha il vantaggio che – a volte – può essere più motivante, ma spesso succede che quando si è raggiunto l’obiettivo si ritorni – presto o tardi – alla condizione iniziale (nell’esempio che stiamo portando avanti, significa riaccumulare peso).

Gli obiettivi di PROCESSO

Un obiettivo di processo invece punta ad acquisire ed installare un processo, cioè installare un’abitudine!

La cosa bella degli obiettivi di processo è che si può partire pianissimo (per esempio fare soltanto 10 minuti di attività fisica al giorno). L’obiettivo quindi non è perdere 5 kg, ma fare TUTTI i giorni soltanto 10 minuti di attività fisica.

Ritieni che sia più facile perdere 5 kg o fare tutti i giorni solo 10 minuti di attività fisica?

Ad occhio e croce, direi che il nostro cervello etichetta con “più semplice” la seconda attività.

E sai dove sta la potenza degli obiettivi di processo? Una volta acquisita l’abitudine, anche per un’attività molto breve (come ad esempio fare attività fisica soltanto per 10 minuti), questo significa che sei riuscito a passare all’azione e ti sei organizzato per ritagliarti tutti i giorni un piccolo spazio temporale per te, senza che famiglia, lavoro o quant’altro interferisca con questo impegno che hai preso con te stesso.

Questo significa anche che hai trovato un luogo dove svolgere la tua attività, hai a disposizione ciò che ti serve (per esempio tuta e scarpe da ginnastica): insomma il tuo obiettivo ha una “fisicità”, si sta concretizzando già dalle prime battute. A questo punto aumentare la durata del tuo appuntamento quotidiano da 10 minuti a 12 minuti è veramente un risultato facile da ottenere. Così come lo sarà passare a 15-20 o addirittura 30 minuti al giorno! ;-)

Il potere delle abitudini

Riesci ad intuire la portata del cambiamento di questo approccio? Gli obiettivi di processo hanno la capacità di spostare il tuo focus dal futuro al presente: nel momento in cui stai realizzando la tua abitudine quotidiana tu stai di fatto raggiungendo il tuo obiettivo.

lavarsi i denti

Se tutti i giorni facessi 30 minuti di attività fisica, il tuo corpo riprenderebbe ad ossigenarsi, le tue articolazioni comincerebbero a riprendere elasticità, i tuoi muscoli a tonificarsi, il tuo umore a migliorare, la tua chiarezza mentale ad espandersi, la tua autostima ad aumentare e quando avrai perso i famosi 5 kg di cui parlavamo prima, è molto improbabile che tu improvvisamente tronchi la tua abitudine: a questo punto i 5 kg persi saranno solo una naturale conseguenza di un’abitudine quotidiana che è il tuo reale obiettivo.

E’ un po’ come lavarsi i denti: non stai lì a pensarci o a valutare i pro ed i contro. Semplicemente lo fai in modo automatico e alla fine, senza neanche accorgertene ti ritrovi un sorriso bianco. Insomma, hai messo il pilota automatico ai tuoi obiettivi.

Conclusioni

Se vuoi davvero raggiungere un obiettivo devi cercare di tradurlo in termini di obiettivo di processo, ovvero devi individuare ed instaurare quell’abitudine (o abitudini) quotidiana che ti permetta di raggiungerlo.

Approfitto di questo spazio che mi ha dato Andrea, per svelarti uno dei segreti del successo di EfficaceMente, legato proprio agli obiettivi di processo.

Non troppo tempo fa in un famoso articolo, Andrea ha raccontato come sia riuscito a crearsi un reddito passivo sfruttando una sua passione: a gennaio di questo anno ha pubblicato una guida digitale (Start!) che ha venduto in pochi mesi oltre 1.000 copie ad un prezzo di circa 20€ a copia.

Nei commenti a tale articolo qualcuno ha fatto una semplice moltiplicazione e ha scherzosamente affermato che avrebbe aperto un blog il giorno stesso! :-)

In realtà scrivere e mettere in vendita questa guida è stato il risultato finale di un obiettivo di processo. Sì perchè il segreto di Andrea è quello di aver adottato l’abitudine di pubblicare regolarmente ogni settimana contenuti di valore per i suoi lettori!

Ecco adesso l’ho detto, speriamo che Andrea non mi tolga l’amicizia… :-D

E tu? Quale obiettivo vuoi raggiungere? In quale modo puoi trasformarlo in un abitudine? Quanto semplice deve essere questa abitudine all’inizio perché tu possa metterla in pratica fin dal primo giorno?

Rispondi a queste domande. Metti in pratica le risposte e realizza finalmente il tuo obiettivo.

Buona settimana.

Allora? Ti è piaciuto l’articolo di Alex? Ragionare in termini di obiettivi di processo invece che di obiettivi di risultato è stato per me un cambiamento essenziale. Alexander è una vera e propria autorità in Italia quando si parla di abitudini. Se vuoi approfondire queste tematiche ti consiglio di dare un occhio al suo blog dove Alexander condivide le sue esperienze personali di crescita personale: StrategieVincenti.net

Foto di Matthew McVicka e Rice and D

Avatar di Andrea Giuliodori
Sono un Ingegnere, nato e cresciuto tra le ridenti colline marchigiane ed oggi vivo e lavoro a Londra. Ho lavorato a Milano come Manager per una multinazionale della Consulenza Direzionale per 7 anni. Da inizi 2015 ho deciso di dedicarmi a tempo p...

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Ilaria Cardani

Oooh! Smettiamola di far credere alle persone che la vita sia un susseguirsi di obiettivi da raggiungere, un ‘obiettificio’. L’illuminazione o il paradiso non si raggiungono di certo attraverso un elenco di obiettivi raggiunti. Un senso profondo della propria esistenza lo si raggiunge riempiendola di attività gratificanti – tipo: fare attività fisica perché e’ bello e mi piace, punto -. Diversamente si può addirittura diventare vittima di ingranaggi mostruosi in cui l’obiettivo si divora tutto (mi viene in mente il caso Schwazer, giusto per fare in po’ di moralismo). Bello l’esempio del blog. Tenere un blog intanto ti deve piacere, perché se non ti piace e lo fai per guadagnare ti assicuro che molli dopo mezz’ora. Poi di certo ti insegna un sacco di cose anche su di te e la varia umanità che ti circonda. Infine un giorno probabilmente ti farà raggiungere l’obiettivo di avere buoni guadagni :).

Alexander

Ciao Ilaria, attualmente nel campo del miglioramento personale ci sono 2 correnti: quelli che sono a favore degli obiettivi e quelli che sono contro gli obiettivi.

Della seconda corrente fa parte per esempio Leo Babauta di ZenHabits.net, che predica di vivere seguendo il proprio “flow” (cioè la propria ispirazione), ma vivere senza obiettivi non è una contraddizione in termini ? Non avere obiettivi è comunque un obiettivo ;-)

Comunque sia, io ritengo che, come al solito, ci voglia equilibrio: porrci degli obiettivi per ciò che è veramente importante per noi aiuta a non perderci per strada (la quantità di attività che abbiamo da svolgere e le opportunità di distrazione che abbiamo oggi giorno, sono molte di più rispetto ad una generazione fa), e lasciarci spazio per seguire anche il corso della nostra ispirazione.

Infine tornando alla tua osservazione che stiamo diventando (o rischiando di diventare) vittime dell’obiettificio, creare degli obiettivi di processo non è forse il modo migliore per avere il meglio delle 2 filosofie ? In questo modo togli l’ansia dalla prestazione (non avendo più l’obiettivo di raggiungere un risultato) e sei molto più focalizzato sul processo, sul fare. Riprendendo l’esempio del perdere 5 kg, chi si prefigge un obiettivo del genere lo fa in genere per migliorare la salute o il proprio aspetto fisico o la propria autostima. Chi veramente instaura l’abitudine di andare a camminare ogni giorno per 10 minuti lo farà automaticamente e ne proverà anche piacere (altrimenti molto probabilmente interromperà il processo di acquisizione dell’abitudine) e automaticamente raggiungerà (a piccoli passi) risultati a beneficio della propria salute, aspetto fisico, autostima.

Secondo me è un’ottima “cura” contro l’ansia da risultati e il voglio-tutto-subito, tipici dell’era in cui stiamo vivendo (e ti permette di portare a casa comunque il risultato ;-) )

Andrea

Ciao Ila,
concordo con te sul fatto che la vita non possa essere un susseguirsi di obiettivi, il famoso “obiettificio”, ma nonostante apprezzi molto Leo Babauta, il suo approccio “goal free” non mi ha mai convinto del tutto: a me gli obiettivi di risultato servono a dare direzione e quelli di processo mi ricordano che ogni giorno posso fare qualcosa per avvicinarmi alla mia meta, questo mi aiuta a dare sostanza e concretezza alle mie giornate, che tuttavia non sarebbero complete senza tante altre cose come una chiacchierata con un caro amico, un momento speciale con una persona speciale, un po’ di sano cazzeggio e divertimento, un film magari etc.

Marco

Quoto al 100%.
Dobbiamo vivere più rilassati,senza troppi obbiettivi.Facciamo quel che ci piace e ci gratifica senza pensare al domani.Diamo spazio alle nostre passioni se queste ci portano armonia e serenità .
Hai fatto una gran bella osservazione,complimenti Ilaria.

Roby Pugliese

Cara Ilaria,
capisco che darsi degli obiettivi possa rappresentare un problema perchè una volta che ti dai un obiettivo c’è il rischio di non raggiungerlo. In altri termini esci da quella che tecnicamente si chiama zona di comfort.
Ciononostante darsi degli obiettivi è un passo importante per raggiungere quella che tu chiami felicità … perchè? Pensa alla famosa frase di Seneca: “Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove vuole andare”.
Roby

Marco - SeduzioneAttrazione

Gran bell’articolo.

Andrea

Si, lo penso anche io Marco: Alex ha colto una differenza essenziale nella definizione degli obiettivi, che molti trascurano.

Andrea.

Ilaria Cardani

Per esempio i blog ti insegnano come un’abitudine inveterata delle persone sia non leggere quello che c’è scritto e leggere quello che non c’è scritto. Se sai usare questa caratteristica altrui hai a disposizione una fonte di creatività inesauribile.

nicola

Martin Luther King Jr.: ” I have a Dream…. ! ”

obiettivo!?? Chiamalo Sogno! ;-)

io per esempio ne ho uno grande, lo raggiungero’ mai?!? Questo non lo so, ma ti posso dire che da quando ce l’ho, non mi perdo piu’!
Ogni giorno mi diverto ad entrare in armonia con quel Sogno, ad aggiungerci mattoncini.. qualche giorno capita che debba disfare il lavoro del giorno precedente ma poi trovo sempre la maniera di ricostruire meglio. La perfezione e’ un lavoro di continuita’ e perseveranza certo, e chissa’ quante volte ti avranno detto di avere pazienza, tutto giusto…. ma cio’ che forse hai sentito dire troppo spesso e’ che FELICITA’ sia uno Stato dell’Essere, quando invece E’ un VERBO !

Se si sceglie male, se gli obiettivi sono superficiali e come spesso accade nemmeno nostri, allora si che la vita diventa un triste “obiettificio” .
Se invece ti scrolli di dosso la Paura e SCEGLI MEGLIO, allora la Vita diventa un Parco Giochi!
I have a Dream… e tu ? Buon Divertimento !

nicola

Andrea

Ecco, messa così non mi dispiace: un obiettivo talmente grande da essere un sogno che dia la direzione di fondo alla nostra nave e poi tanti obiettivi di processo che come i remi durante una secca ci permettano di andare avanti.

Andrea.

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