Un metodo semplice ed efficace per aumentare la tua forza di volontà.
“Alle persone non manca la forza: manca la volontà.”
Victor Hugo.
Dolcevita nero, jeans modello 501 della Levi’s e scarpe sportive della New Balance. Per più di un decennio questa è stata l’uniforme di Steve Jobs nella stragrande maggioranza delle sue apparizioni pubbliche.
Come racconta Isaacson nella biografia “Steve Jobs“, dietro questa eccentrica scelta stilistica, si nascondeva la volontà di creare un look immediatamente riconoscibile dai fan della Apple.
Ma questa non è l’unica motivazione.
Nel 1998 Jobs ordinò più di 100 dolcevita neri identici, al designer giapponese Issey Miyake, anche per un’altra ragione. Una ragione che ha poco a che fare con il personal branding, ma che in compenso ci può essere molto utile per capire come poter aumentare la nostra forza di volontà.
Ps. è la stessa ragione per cui Obama e Zuckerberg indossano quasi sempre gli stessi vestiti.
La forza di volontà e la fatica di decidere
In passato ti ho proposto diverse strategie pratiche per allenare (ed aumentare) la tua forza di volontà. Trovi tre delle migliori in questo articolo. Non ha però molto senso accrescere la tua forza di volontà se poi la sprechi in decisioni futili.
Siamo infatti tutti soggetti a quella che viene definita “decision fatigue“.
La “decision fatigue“, che potremmo tradurre letteralmente con l’espressione “fatica decisionale“, è un concetto ben noto in psicologia e indica la tendenza della mente umana a prendere decisioni sempre peggiori all’aumentare del numero delle stesse. In altre parole, esiste un legame tra decisioni e forza di volontà: più scelte facciamo e più il nostro autocontrollo si deteriora.
Il perché di questo comportamento è spiegato egregiamente dal Prof. Roy F. Baumeister che paragona la nostra forza di volontà alla batteria di uno smartphone.
Quando siamo ben riposati e nutriti, la nostra forza di volontà è ai massimi livelli. Questa “batteria mentale” tende tuttavia a scaricarsi ad ogni nostra decisione (in termini scientifici si parla di “Deplezione dell’Io“).
Fare una scelta infatti, anche quella più banale, ha un “costo biologico”, e consuma le nostre energie mentali.
Questo è il motivo per cui a fine giornata tendiamo a schiantarci davanti alla TV, saltare l’allenamento in palestra o cercare qualche cibo spazzatura con cui ingozzarci. Ed è la stessa motivazione per cui persone di successo come Steve Jobs, Barack Obama e Mark Zuckerberg hanno deciso di ridurre il proprio guardaroba ai minimi termini.
(Ecco un post ironico del fondatore di Facebook su questo argomento).
Indossare ogni giorno la stessa tipologia di vestiti è un modo (estremo) per ridurre la decision fatigue e conservare intatta la forza di volontà per quelle scelte cruciali che devono essere prese da un CEO o da un capo di stato.
Vabbé André, t’ooo sogni che io mi metta ogni giorno quel minchia di maglioncino nero!
Lasciando da parte le strategie estreme di Jobs & Co., nell’ultima parte dell’articolo vorrei proporti alcuni accorgimenti pratici ed efficaci per ridurre le decisioni inutili ed aumentare quotidianamente la tua forza di volontà: vediamoli nel dettaglio.
Come ridurre le decisioni inutili e aumentare la tua forza di volontà
Quand’è che la nostra “batteria” della forza di volontà è ai massimi livelli? Yep! Quando siamo ben riposati e nutriti. La prima tecnica per mantenere intatte le nostre riserve di autocontrollo consiste dunque nel non sprecarne neanche una goccia al mattino, quando il “recipiente” è pieno ;-)
1. Adotta una precisa routine mattutina
Se vuoi iniziare la giornata con una marcia in più, devi iniziarla col pilota automatico. Sì, hai letto bene. Devi assolutamente cercare di minimizzare le decisioni che prendi nei primi 60′ dal risveglio:
- Prepara la sera prima i vestiti che indosserai per il lavoro o l’università.
- Decidi in anticipo cosa mangerai a colazione.
- Evita di rispondere ad email o sbirciare i social. Mettere un “mi piace” è comunque una decisione. Beh… questo post è un’eccezione! Fai un bel “like” senza neanche pensarci ;)
Se poi vuoi passare al livello successivo, non limitarti ad evitare le decisioni futili, ma adotta una vera e propria routine mattutina che ti carichi quotidianamente di energia. Il miglior modo per farlo? Dedica i primi 60′ della tua giornata alla cosiddetta ora sacra.
2. Utilizza delle checklist
Qualsiasi sia il nostro lavoro, avremo sempre a che fare con una parte, più o meno importante, di attività routinarie (leggi “pallose”). Le peggiori in assoluto sono quelle che hanno una frequenza settimanale, mensile o trimestrale.
Per quanto ripetitive infatti, queste attività ci richiedono ogni volta di decidere esattamente cosa dobbiamo fare, come dobbiamo farlo, entro quando dobbiamo farlo, etc.
Alla luce di quanto abbiamo visto finora, questo è un inutile spreco della nostra energia mentale.
Come evitarlo?! Utilizzando le checklist.
Definisci per ogni tua attività routinaria una precisa checklist (sequenza di attività) delle cose da fare. Scrivi la tua checklist una sola volta e poi dimenticatene finché non dovrai tirarla fuori per completare per l’ennesima volta quella scocciatura amministrativa.
Se poi sei un libero professionista o un imprenditore, ricorda che definire le tue checklist è il primo passo fondamentale per delegare queste attività ai tuoi collaboratori.
3. Stabilisci i tuoi pasti
Esiste uno stretto legame tra dieta e forza di volontà. Come visto, le decisioni che prendiamo durante il giorno tendono a consumare le nostre energie fisiche. E indovina un po’ a che livello è la nostra “batteria mentale” poco prima di un pasto?
Già: sotto zero!
Per questo motivo, per quanto possiamo sforzarci di seguire la nostra benedetta dieta, quando siamo affamati e dobbiamo scegliere tra una sana insalatina e una cofana di spaghetti all’amatriciana, il nostro cervello propenderà automaticamente per la seconda.
Un’ottima strategia per evitarlo è quella di decidere in anticipo i nostri pasti.
Questo vale anche per quando mangiamo a casa: invece di aprire il frigo e svaligiarlo al primo attacco di fame, decidi i tuoi pasti per i prossimi 3-4 giorni e fai acquisti al supermercato solo ed esclusivamente sulla base di questi pasti. Perderai meno tempo a fare spesa, sprecherai meno soldi, e migliorerai la tua linea ;-)
“La vera forza di volontà consiste nel fare ciò che dobbiamo, quando meno lo vogliamo.”
Ps. se in generale hai problemi di autocontrollo (mangi le peggio schifezze, acquisti in modo compulsivo, sprechi ore su Internet, etc), ti consiglio caldamente di leggere questo articolo di approfondimento sul tema.
So quello che stai pensando
Madooo’ André che pesantezza! Ma non si può mica vivere così, programmando ogni singolo aspetto della propria esistenza! Io devo nutrire la mia creatività col brivido dell’imprevisto e dell’imprevedibile…
Ci può stare. Lascia però che ti racconti brevemente un episodio accaduto di recente.
Qualche settimana fa ho pubblicato un post dedicato al “diario efficace“, un modello di diario che si basa su 5 domande quotidiane. La domanda che più di ogni altra ha messo in difficoltà diversi lettori è stata la seguente:
“Chi sarò diventato da qui a 5 anni?”
Questo mi ha fatto riflettere.
Odiamo sentirci ingabbiati in delle routine quotidiane e per questo difendiamo a spada tratta la libertà di prendere decisioni piuttosto futili, che ci danno un’illusione di libertà, creatività e indipendenza. Allo stesso tempo però, senza accorgercene, ci ritroviamo costantemente ingabbiati in un’esistenza che non ci appartiene, ma non troviamo il tempo e non abbiamo l’energia mentale per prendere le decisioni davvero importanti che possono rivoluzionare la nostra vita.
Sia chiaro, nessuno vuole importi comportamenti estremi alla Steve Jobs. Testare e mettere in pratica le 3 strategie che ti ho suggerito (routine mattutina, checklist, pianificazione dei pasti) non ti farà di certo male.
- Se certe accortezze non faranno per te: avrai imparato qualcosa di nuovo su te stesso.
- Se al contrario, questi piccoli cambiamenti riusciranno a liberare anche solo un grammo di quella energia mentale necessaria per rincorrere i tuoi obiettivi più ambiziosi, beh… direi che ne sarà valsa la pena.
Chissà, magari tra qualche mese, invece di perdere tempo a decidere quale filtro utilizzare su Instagram, inizierai a pensare a chi vuoi davvero essere da qui a 5 anni, ma cosa ancora più importante, avrai la forza di volontà necessaria per diventare quella persona.
Buona settimana.
Andrea Giuliodori ;)
Una bella scrematura delle decisioni più futili per renderle una sorta di automatismo giornaliero cosi da avere sempre più un numero minore di decisioni da prendere.
Interessante !
Esatto Giuseppe: poche ma buone.
Questo post contiene esattamente quei 3 principi che mi hanno letteralmente cambiato la vita.
è forte il desiderio di condividerli con voi,ma poichè sono le 6:31 nella mia “gestione efficace delle risorse energetiche” ciò non è contemplato adesso, ma l’idea di farlo più tardi sarà una di quei piaceri che renderà ancor più sensati i doveri. Just do it.
Piuttosto interessante il collegamento tra decisioni e batteria mentale: piu decisioni si prendono e piu batteria si consuma. Occorre allora scremare le attività, intraprendere direttamente le piu importanti e delegare le altre, quelle marginali.Se ho capito bene è una ottima strategia
Esattamente Fabrizio. Uno dei punti che vorrei rimanesse a chi legge questo articolo è che dal punto di vista fisiologico, decidere se prender e il capuccio o l’espresso al bar determina lo stesso consumo di energie mentali del decidere di lasciare il lavoro per iniziare una propria attività imprenditoriale.
Ciao Andrea
è sempre bello leggere i tuoi articoli. Questo di oggi mi ha fatto capire quanto è importante avere una propria routine efficace eliminando le decisioni spazzatura. Grazie…sei un esempio per me :)
;-)
Buona settimana, Andrea! Ottimo post, mi fa sempre piacere leggerti e anch’io trovo molto interessante l’accostamento forza di volontà e batteria di uno smartphone. E grazie per avermi fatto scoprire il perché delle divise! Fantastico spunto su cui riflettere :)
Ciao Gloria!
Grazie del commento.
Andrea.
Andrè…hai tralasciato un aspetto fondamentale: per Jobs quel look rappresentava una vera e propria “divisa” che utilizzava a lavoro e in pubblico a mò di sacro rituale “energizzante”…come i preti..o i militari…autodisciplina!
Yep, diciamo che quella parte non era interessante al fine del messaggio del post ;)
Con enorme piacere apprendo che parte delle mie routine quotidiane sono in linea con le strategie che consigli. Vorrà dire che sono sulla strada giusta… Buona settimana anche a te! ;)
A quanto pare non sei l’unica lettrice Roberta che mi ha dato questo feedback. Bene.
Alcune strategie, tipo la checklist e l’organizzazione pasti (anche se calare di peso non se ne parla… sob!) le adotto spesso, e l’obiettivo è passare da SPESSO a SEMPRE. Anche sulla divisa sono assolutamente d’accordo. Oltre alla riconoscibilità riesce ad infondere una forza di volontà aggiuntiva… tipo il costume del supereroe!!
Grazie Andrea! Il tuo articolo di oggi è stato una vera illuminazione!
A forza di illuminare, va a finire che quelli dell’Enel mi chiedono il conto! ;-)
Ahaha Andrea sono d’accordo con te!!! A parte gli scherzi, lo so che te l’avranno già detto in molti ma era un modo per ringraziarti perché con parole semplici e senza troppi giri di parole mi hai fatto capire dei concetti utili per migliorare la mia vita…adesso sta solo a me metterli in pratica!!! Mi raccomando attento alle bollette!!! ciao!
A me piace tanto fare trekking. E sai qual è una delle tante cose che amo di questa attività? La libertà di non dover pensare a cosa mettersi! Pantaloni e scarpe da trekking, una felpa e via, pronti a partire. Ogni volta che rientro da un settimana in montagna soffro al pensiero di dover decidere ogni giorno cosa indossare per andare al lavoro…e io che pensavo di essere strana!!
Grazie per questo (ennesimo) articolo illuminante ;)
Prego Ambra e complimenti per la tua passione ;)
Ecco l’articolo sulla ¨decision fatigue¨ :)
Non avevo mai riflettuto sul fatto che stabilire delle routine potesse aiutare a preservare energie mentali importanti.
Questo tipo di argomenti mi interessa molto perchè mi fa riflettere su una cosa. Spesso diciamo: mi serve più forza di volontà, o più determinazione, più disciplina. Come se pensassimo di potere attingere a energie interiori infinite. Invece tante volte il punto non è ‘averne di più’, ma amministrare meglio la forza che già abbiamo. Il che mi riporta all’importanza di stabilire le priorità, di concentrarsi su quello che è veramente importante, accettando di lasciare un po’ andare il resto.
Ciao Marina,
l’avevo detto che era in bozza…
Per il resto, hai colto appieno il messaggio dell’articolo.
Andrea.
Sì mi ricordavo che ne avevi parlato nell’EBC. Lo stavo aspettando, per questo ho scritto cosi :)
Mark Zuckerberg e la sua maglietta sono come me e le mie T-shirts da lezione: perchè sprecare ore a truccarsi come la Kardashian e vestirsi come a un galà per stare tutto il giorno seduti a lezione e studiare. Urrà per jeans+polo+maglioncino :D Il tempo risparmiato io lo uso per fare una luunga colazione pre-sfiancamento da pendolare eheh
Ahaha, come non essere d’accordo ;)
Grazie Andrea per questo contenuto speciale.
Personalmente credo che il risultato possa essere visto come
=(giuste informazioni)*(giusto metodo)*(disciplina^2)
E la forza di volontà è tra gli ingredienti della disciplina.
Che fare per le altre volte in cui sai quello che dovresti fare, ma non ti va di farlo (o non hai le palle per farlo)?
Ciao Davide,
mi piace la tua formula. Un punto su cui sto insistendo da diverso tempo però è che la disciplina non è infinita, per questo quell’elevato al quadrato non mi convince :-).
Sì, dobbiamo assolutamente esercitare il muscolo della forza di volontà, ma esiste un limite.
Per questo, a volte è molto più efficace adottare quei comportamenti/decisioni che ci permettono di risparmiare la nostra dose di disciplina quotidiana, che come una batteria prima o poi si scarica.
In merito alla tua ultima domanda, anche quando pensiamo di sapere cosa dobbiamo fare, in realtà non è mica vero che abbiamo le idee così chiare. Per quella che è la mia esperienza infatti, uno dei migliori modi per smettere di procrastinare è tradurre quel “sai quello che dovresti fare” in un’attività talmente specifica e definita nel tempo (25′-30′ sarebbe l’ideale) da non aver scampo se non completarla.
Andrea.
Ho visto infatti il post sulla “batteria”. Sospettavo pure io qualcosa del genere.
Tuttavia (e da qui deriva il ^2) credo che molti, me incluso quando ci casco, trovino più comodo fare altro rispetto a quello che sarebbe giusto fare.
Perché? Perché costa fatica, perché non è semplice, perché Facebook e ordinare la scrivania sono più gratificanti nel breve.
Posticipare la gratificazione è un mestieraccio per pochi eletti, temo.
Sul procrastinare sottoscrivo tutto. Io lo chiamo “mattoncini LEGO”, uno alla volta.
Mai al di sopra delle proprie possibilità.
Aspetto il prossimo post ;-)
Ciao
Grazie mille, una guida molto utile!
Ciao Andrea, bellissimo articolo anche questo molto utile soprattutto in questo “momento particolare”.
Cercherò di applicare i tuoi consigli e ti farò sapere come procede questo “viaggio”.
Grazie e Buona serata
Ottimo, fammi sapere Elisa :)
Bravo Andrea. Cosa vuoi che aggiunga? Un ottimo lavoro
Grazie Ferruccio ;-)
mmm. Per quanto riguarda i vestiti io la trovo una cosa un po’ diversa.
premessa: lavoro 40 ore la settimana e sto facendo un postgrad full time. È faticoso senza dubbio ma con un po’ di organizzazione riesco a fare tutto, compreso il packed lunch e regolare attività fisica. Sarà personalità, non so, ma per me scegliere vestiti e colori al mattino non solo è una cosa che piace, ma della quale non potrei fare a meno.
Mica per gli altri, ma per me! :) Mi da proprio tanta energia vedremo con i vestiti che mi piacciono e che sento di mettere quel giorno.
dammi la divisa di Stefano Lavori e mi deprimo!
Ciao Andrea.Scusa se la mia domanda non è pertinente ,ma se una persona non avesse neanche più la voglia di vivere, se fosse così demotivata e frustrata da fare fatica persino ad alzarsi dal letto…se a 28 anni si sentisse una persona vuota “vecchia”…. io da qualche settimana ti leggo e provo a mettere in pratica…ma poi mi guardo allo specchio e non mi piace niente di quello che vedo, né dentro né fuori. Ho un lavoro che odio..ma che non abbandono perché mi permette di aiutare i miei genitori ,non ho amici, né vita sociale…nessun hobby. Esco solo ed esclusivamente per andare a lavoro. Cosa posso fare? Mi sento un tale fallimento…
Ciao Nia: naturalmente da un commento non si può comprendere la situazione di una persona, ma ne approfitto per ribadire ancora una volta un punto che deve essere chiaro a qualsiasi lettore di EfficaceMente.
Se sospetti l’inizio di una fase depressiva, DEVI rivolgerti ad uno specialista: ciò di cui parlo qui su EfficaceMente non può aiutarti. C’è la psicoterapia e c’è la crescita personale e in nessun caso le due cose devono sovrapporsi.
Nel caso in cui si tratti invece di un periodo di frustrazione e demotivazione, anche prolungato, il mio consiglio è di focalizzare TUTTE le tue energie (poche da quanto mi sembra di leggere) su unica area di vita che intendi migliorare (hai parlato di lavoro, vita sociale, hobby, etc.).
Alcuni consigli:
– deve essere un area ben specifica.
– devi poter avere il controllo al 100% sul cambiamento.
– il cambiamento deve possibilmente tradursi in una nuova abitudine quotidiana.
– questo cambiamento deve essere la tua UNICA priorità per almeno i prossimi 90 giorni. Evita di voler cambiare tutto e subito.
Pensa a qual è l’area della tua vita che necessita un cambiamento quanto più radicale e veloce possibile. Cos’è che ti fa stare davvero male e che senti ormai di non poter più tollerare?
Questo è un ottimo punto di partenza per capire da dove iniziare a cambiare.
Portata a casa la prima vittoria, il primo (piccolo) cambiamento, potrai iniziare a costruire, uno dopo l’altro, nuovi cambiamenti.
Non ti illudere: sarà dura, incontrerai molti ostacoli (soprattutto dentro di te), ma quello che voglio trasmetterti in questo commento è che puoi farlo. Te lo dico anche senza conoscerti e conoscere la tua situazione specifica, perché nella storia umana esistono milioni di esempi di rinascita e mi auguro davvero di poter presto leggere anche il tuo.
Ps. nella pratica, ti consiglio di iniziare una sfida90901.
Andrea.
Ti ringrazio molto per avermi risposto. Metterò in pratica i tuoi preziosi consigli.
E spero che passo dopo passo io riesca ad ottenere qualche piccola vittoria. Grazie ancora.
Nia
Ciao Andrea,
2 cose:
– lo scegliere i vestiti la sera prima: mi mancava! Ci provo stasera!
– Non sapevo di questa cosa di Steve Jobs e non l’avevo mai notato. Non suona un po’ come il costume del supereroe? O la divisa dei militari? Il famoso fascino dell’uniforme, in questo caso dal punto di vista di chi la indossa: mi sento forte dentro il mio “costume di scena”.
Grazie per l’articolo.
ciao :)
I tuoi consigli mi hanno fatto pensare a Don Tillman, il protagonista del romanzo “L’amore è un difetto meraviglioso”. Don pianifica tutto nei minimi dettagli, abbigliamento e pasti compresi, e tiene sempre aggiornato il conteggio del tempo e delle energie che risparmia.
Naturalmente poi arriva Rosie, che sicuramente non ha letto il tuo articolo, a scombussolare tutte le sue certezze…
Voglio aggiungere che jobs sempre per risparmiare “l’energia” aveva una macchina in leasing senza targa, che rinnova ogni sei mesi….. anche questo ha a che fare con la forza di volontà andrè?
Maaaa Per caso.. hai ascoltato “quel caxxone” di Timothy F. di recente?! No perche Siete sulla stessa lunghezza d’onda quantica :-)
Tim Ferriss lo ascolto e leggo sempre con molto interesse, ma come detto sull’EBC, avevo questo post sulla decision fatigue in bozza da diverso tempo: ne ha parlato recentemente?
Ciao Andrea, grazie per i tuoi articoli sempre super pratici e motivanti…le tue tecniche funzionano eccome, ma nel mio caso mi sento di citare la famosa frase di Seneca:” Non c’è vento favorevole se non si conosce il porto di destinazione…”…ecco quando non si ha la piu pallida idea di cosa si desideri, nei vari aspetti della vita, tutte le tecniche purtroppo sono vane…mi consolo comunque leggendo nei vari post che di persone che sanno quello che vogliono ce ne sono tante e sono certo che se applicheranno i tuoi suggerimenti, CE LA FARANNO!
A parer mio la cosa più importante in assoluto per suscitare la propria forza di volontà, è avere in testa un progetto da realizzare.
Senza qualcosa che si desidera ardentemente realizzare non si ha la determinazione di superare gli ostacoli che inevitabilmente ci saranno.
La maggior parte della gente è apatica al mattino perché non ha nessun progetto specifico.
Se invece vuoi realizzare qualcosa, non vedi l’ora di alzarti per continuare a lavorarci, ed anzi quando non ci lavori ti sembra di star perdendo tempo.
Quando ti fissi insomma su qualcosa che vuoi realizzare quella è la fiamma che ti tiene acesso, altrimenti ti spegni lentamente come una candela.
Grazie Andrea per questo post… in effetti è una cosa che ho sempre fatto anche io involontariamente: ovvero decido i vestiti da indossare il giorno dopo la sera prima per non dover perdere tempo a decidere la mattina :D
Ciao Andrea, sono terapeuta olistico e quindi mi occupo sul campo di molte cose di cui tratti. Ho in programma due pubblicazioni, una di idroterapia e una più lunga e impegnativa, in fase già di revisione.
È qualche mese che ti seguo e apprezzo il tuo lavoro, perché credo che la condivisione sia un elemento fondamentale per la crescita personale.
Si impara si di più dall’esempio che dal verbo. Il proliferare di teorie filosofiche e le quantità di input informativi rendono a volte estremamente lunga e faticosa anche la semplice selezioni dei dati. Nel tuo Blog trovo però spunti interessanti che sicuramente sono utile punto di riferimento per coloro che hanno difficoltà nella propria Roadmap. Anche a me alcuni sono utile ripasso e trovo il tuo approccio alla cosa più che positivo.
Ti auguro quindi altri anni di successo e un buon bloggheranno!
Enrico
Grazie Enrico :-)
Finché sono riuscito ho sempre risposto a tutti i miei lettori, ormai però viaggiamo sull’ordine di decine di migliaia di visitatori al giorno e centinaia tra commenti ed email: rispondere a tutti è un tantino complicato!
A presto.
Grazie Andrea. Non voleva essere una critica. Anzi. Più che altro ci sono molti Blog dove non c’è nemmeno un post di risposta dell’autore, ma sono in forte calo. Per fortuna. Ciao
Ciao Andrea,
volevo complimentarmi per i tuoi consigli.
Ho il deficit di attenzione, perciò vivo una routine molto stretta dove ci sono tutte queste cose e se funzionano con me, figuriamoci con voi!
Dici che vivere così è noioso? Per me è una guerra contro la natura matrigna che mi ha dato un cervello che funziona poco e quando vinco una battaglia… sono felice!
Che ti devo dire, chi c’ha tigna c’ha vigna!
P.s. Mi piace anche l’impaginazione del blog (sono dislessica).
Grazie!
Buongiorno Andrea, ho letto il tuo libro tempo fa e l’ho trovato molto molto utile. Poco fa ho visto il post consigliato da te su LinkedIn in cui si afferma, con il sostegno di studi, che la decision fatigue è una bufala. Mi diresti la tua opinione in merito? Grazie mille
Oddio, sai che non ho capito a quale post fai riferimento?
Quello di Luca Gambetti in cui ti cita, nel quale riporta la meta analisi che confuta i risultati degli studi di Roy Baumeister.
Sì, avevo letto degli approfondimenti a riguardo.
In passato ero molto più “ortodosso” sugli studi di psicologia & co. Negli ultimi anni però, con tutti gli scandali che ci sono stati e i problemi di replicabilità riferiti a questi studi, onestamente valuto le ricerche in questi ambiti solo come UNO dei parametri da tenere in considerazione. Mi riservo di approfondire la meta-analisi citata da Gambetti e a rivedere le mie posizioni sul tema, ma ripeto, purtroppo le ricerche in questi ambito hanno spesso un valore pratico limitato.
Grazie!!!!!