Un approccio efficace per ritrovare il peso ideale.
“Probabilmente non c’è nulla al mondo che susciti le stesse false speranze delle prime 4 ore di una nuova dieta”.
Samuel Beckett.
Ammettilo! In queste ultime settimane sei stato incoronato, rispettivamente: campione mondiale di sollevamento della forchetta, Gran Maestro dell’Ordine delle tavole imbandite e, per non farci mancare nulla, Assaggiatore Senior della Pa&Pa SpA. (Panettoni e Pandori International)?! Ho ragione o dico giusto?
Il periodo delle vacanze natalizie può essere letteralmente disastroso per la nostra alimentazione e soprattutto per la nostra linea. Non è dunque un caso che molti di noi scelgano, tra i buoni (s)propositi di inizio anno, proprio quello di ritrovare il peso ideale, salvo poi arrivare alla prova costume con gli stessi identici kg di troppo (anzi… magari qualcosina in più!).
Parliamoci chiaro: io non sono un dietologo, un personal trainer o altro, ma qualcosina sugli obiettivi e la psicologia umana l’ho imparata. Nell’articolo di oggi non troverai dunque nessuna dieta miracolosa, ma un semplice approccio in 3 fasi per ritrovare il tuo peso ideale.
Un approccio?! E che me ne faccio di un approccio Andrè?! Io voglio l’ultima dieta delle star ammerigane! Voglio diventare come Paris Clinton!
Tornare in forma? Questione di approccio
Articoli di mensili patinati, televendite, rubriche radiofoniche: terminato il periodo natalizio, sembra che tutti vogliano venderci la pillola magica per ritornare in forma. Questa pillola magica, guarda caso, è sempre o una mirabolante dieta arrivata dagli Stati Uniti, o l’ultimo attrezzo di fitness che si infila comodamente sotto il letto!
Presi dall’entusiasmo dei nostri buoni propositi, facciamo l’acquistone dell’anno e… passate alcune settimane, la dieta “definitiva” viene inesorabilmente abbandonata ed il magico attrezzo sportivo finisce con il prendere polvere (sotto il letto, naturalmente). Più frustrati che mai, torniamo alle nostre vecchie e care cattive abitudini, rassegnandoci ai nostri kg di troppo.
Ti sei mai chiesto cos’è che non ha funzionato?
Quando non raggiungiamo un obiettivo, la nostra reazione naturale è quella di incolpare le condizioni al contorno: non ho il tempo di allenarmi, la dieta non è giusta per me, sono grasso di costituzione, etc.. Sai come si chiamano queste frasi che ronzano incessantemente nella tua testa: scuse.
Oh, siamo molto bravi nell’inventarle. A volte dedichiamo più energie per trovare la scusa giusta, piuttosto che per realizzare il nostro obiettivo: siamo dei professionisti della scusa.
In realtà, ciò che non ha funzionato è stato l’approccio che abbiamo adottato, e la scelta di questo approccio è una nostra responsabilità. Solo nel momento in cui ti assumi il 100% della responsabilità del cambiamento, hai il 100% di probabilità di cambiare.
Ma come si fa a trovare il giusto approccio?! Quello che funziona veramente? In fondo siamo bombardati da decine di strategie, tecniche, diete, attrezzi, etc. che sembrano tutti vincenti! C’è da perdersi? Di fronte a questo dilemma, ho sempre cercato di seguire un semplice principio:
“prendi lezioni solo da chi ha ottenuto i risultati che desideri”.
Se credi anche tu in questo principio, voglio raccontarti la storia di Alessandro, uno dei miei punti di riferimento nel mondo della crescita personale e del benessere fisico, ma soprattutto una persona che… “predica bene e razzola… meglio“.
La storia di Alessandro
Ho iniziato a leggere Alessandro ancor prima di creare EfficaceMente, parliamo quindi di 7-8 anni fa, e l’ho sempre considerato uno dei miei punti di riferimento, in Italia, per la crescita personale. Alessandro, oltre ad essere un appassionato di personal growth, ha dedicato più di 15 anni allo studio e alla sperimentazione delle migliori strategie per il benessere fisico e l’alimentazione.
Da quanto racconta lui stesso, questa sua passione gli deriva (in parte) da vari problemi di peso vissuti durante l’adolescenza. Insomma, Alessandro non è mai stato un “magro di natura”.
Questi esperimenti e le strategie adottate non sono mai improvvisate. Negli ultimi 15 anni infatti, Alessandro si è confrontato con medici, nutrizionisti e preparatori atletici, e ha sperimentato sulla propria pelle diverse strategie alimentari e di allenamento. Non solo, da appassionato di crescita personale, ha capito che per raggiungere il proprio peso ideale, non basta una dieta ed un buon programma di allenamento, bisogna lavorare sulla propria testa (convinzioni, motivazioni, limitazioni, etc):
“Se vuoi avere un corpo diverso, devi avere una mente diversa”.
Alessandro non ama definirsi un esperto, preferisce il termine “curioso esploratore“; fatto sta che la sua storia mi ha sempre ispirato e qualche anno fa, terrorizzato dalla “pancetta dell’impiegato“, ho deciso di seguire il suo metodo per ritrovare la forma fisica ideale.
Andre’… pensi di continuare con ‘ste sviolinate o mi racconti un po’ di questo metodo fantasmagorico?!
I 3 pilastri del benessere fisico
A mio avviso, il pregio del metodo de “I 3 Pilastri del Benessere Fisico” è quello di integrare le migliori strategie di crescita personale (raggiungimento degli obiettivi, focus, eliminazione delle convinzioni limitanti, etc.), alle best practice in termini di alimentazione ed allenamento fisico.
Il messaggio del metodo di Alessandro è molto semplice. Se vuoi raggiungere il tuo peso ideale, devi lavorare su 3 pilastri e devi farlo secondo una precisa sequenza. Nell’ultima parte dell’articolo voglio presentarti questi 3 pilastri e i suggerimenti chiave proposti da Alessandro, nella speranza che possano essere il punto di partenza nel tuo percorso verso il peso ideale.
Primo Pilastro: aspetto mentale
Qualsiasi cambiamento fisico ha sempre inizio dalla nostra mente. Se vuoi migliorare fuori, devi crescere dentro.
Per farlo devi innanzitutto lavorare sulle tue convinzioni limitanti. Come pensi di poter dimagrire e perdere peso se consideri una qualsiasi dieta una tremenda punizione? Come pensi di ottenere il benché minimo risultato se associ all’attività fisica sofferenza e malessere? Come pensi di ritrovare il tuo peso ideale se inconsciamente consideri vuote e false le persone che hanno un bell’aspetto fisico?
L’aspetto mentale è spesso sottovalutato da alcuni nutrizionisti e personal trainer. Eppure, fintantoché non eliminerai le tue convinzioni limitanti e non troverai le giuste motivazioni, il cambiamento, per te, sarà praticamente impossibile.
Gli unici cambiamenti efficaci sono infatti quelli che avvengono… naturalmente.
In questo ambito Alessandro propone tecniche e strategie per migliorare l’autostima, molto interessanti.
Ma la mente da sola non basta… serve agire: attraverso una corretta alimentazione ed un allenamento mirato.
Secondo Pilastro: alimentazione
La sequenza proposta da Alessandro non è casuale: l’alimentazione viene infatti, dopo l’atteggiamento mentale, ma prima dell’attività fisica. Anzi, per l’esattezza, molti esperti credono che l’alimentazione possa influire per più del 70% nel raggiungimento dei nostri obiettivi di peso.
Insomma: puoi avere tutte le motivazioni del mondo, allenarti come un ossesso, ma se mangi a “caz di can” (nota espressione parigina), difficilmente raggiungerai il tuo peso ideale.
Sull’alimentazione bisogna prestare particolare attenzione, perché purtroppo si tratta di un argomento che è spesso soggetto a mode e di cui ci si informa poco. Lo ripeto, non sono un esperto e non mi permetterei mai di dare consigli alimentari, ma il mio suggerimento è di informarsi, studiare e rivolgersi a specialisti prima di intraprendere un nuovo regime alimentare.
Da questo punto di vista mi piace molto l’approccio di Alessandro che non si limita a suggerire una tabellina alimentare “buona per tutti”.
Tra i regimi alimentari proposti vi è quello della Paleo Dieta. Questa dieta si rifà alle abitudini alimentari dell’uomo paleolitico, prediligendo dunque quegli alimenti derivanti dalla caccia e dalla raccolta. Ho sperimentato personalmente questo regime alimentare. Per il momento ho deciso di non abbracciarlo integralmente, ma ho già riscontrato molti benefici in termini di energia e di chiarezza mentale.
Sbaglio o avevamo parlato di 3 pilastri? Se vuoi davvero ritrovare il tuo peso ideale, devi imparare ad allenarti EfficaceMente.
Terzo Pilastro: attività fisica
Come appassionato di crescita personale, trovo l’attività fisica uno dei “portali” più importanti per avviare il proprio percorso di sviluppo personale. Se poi vuoi ritrovare il tuo peso ideale, l’abitudine all’attività fisica diventa indispensabile.
Il problema con l’attività fisica è che esistono troppi luoghi comuni su quali allenamenti siano davvero efficaci e quali invece siano delle semplici perdite di tempo. Allenamenti improvvisati e fai da te non fanno altro che portare ad infortuni e frustrazione.
Insomma, se devi allenarti, devi farlo EfficaceMente.
Alcuni esempi pratici? Le lunghe sessioni di allenamento in palestra sono inutili, o perlomeno, di scarso impatto. Se il tuo obiettivo è perdere peso conta la qualità e l’intensità dei tuoi allenamenti.
Nelle distese della savana, l’uomo primitivo non si metteva a fare… step: alternava momenti di dormiveglia a momenti di intensa attività fisica per rincorrere le prede o… per fuggire dai predatori. Anche se il nostro stile di vita è cambiato enormemente, il patrimonio genetico e la fisiologia del nostro corpo non sono poi così diversi dai nostri antenati paleolitici; motivo per cui, gli allenamenti davvero efficaci sono quelli che riproducono quelle condizioni di intensità e varietà tipiche del nostro passato ancestrale.
Conclusioni
Questo articolo non aveva la pretesa di fornirti in poche righe la classica pillola magica che risolverà tutti i tuoi problemi di linea in pochi giorni (detto tra noi: non esiste). Spero però di aver raggiunto un duplice obiettivo:
- Sfatare il mito secondo cui l’ultima dieta modaiola ti aiuterà a raggiungere il tuo peso ideale. Una dieta di per sé non è sufficiente. Se vuoi raggiungere, ma soprattutto mantenere il tuo peso ideale devi adottare un approccio più completo, che parta dalla tua testa e solo successivamente intacchi la tua alimentazione e la tua attività fisica.
- Fornirti alcuni riferimenti pratici per iniziare da subito ad informarti, studiare e scegliere in autonomia le strategie più efficaci per raggiungere il tuo risultato in termini di peso ideale. Il mio invito infatti è quello di approfondire le tematiche legate alle convinzioni limitati, alla Paleo Dieta e al metodo di allenamento B.I.I.O.
Ricorda: io (o Alessandro in questo caso) non siamo gli oracoli delle risposte. Come appassionati di crescita personale possiamo aver percorso, prima di te, un sentiero simile a quello che stai affrontando, svelandone scorciatoie e trabocchetti; ma se vuoi davvero cambiare e raggiungere i tuoi obiettivi devi impegnarti in prima persona, scalare il tuo personale Everest ed assumertene la piena responsabilità.
A presto e buona settimana.
Foto di Rafael Peñaloza
Un approccio?! E che me ne faccio di un approccio Andrè?! Io voglio l’ultima dieta delle star ammerigane! Voglio diventare come Paris Clinton!
Insomma: puoi avere tutte le motivazioni del mondo, allenarti come un ossesso, ma se mangi a “caz di can” (nota espressione parigina), difficilmente raggiungerai il tuo peso ideale.
CARO ANDREA E’UFFICIALE …IO TI ADORO ( in senso letterario )
Ahahah, ciao Roberto!
Grazie davvero ;-)
A presto,
Andrea.
Ciao Andrea,
articolo interessante! Braaavo!!
Su un punto non sono d’accordo!!
Per quanto riguarda:
“Insomma, se devi allenarti, devi farlo EfficaceMente.
Alcuni esempi pratici? Le lunghe sessioni di allenamento in palestra sono inutili, o perlomeno, di scarso impatto. Se il tuo obiettivo è perdere peso conta la qualità e l’intensità dei tuoi allenamenti.”
Per perdere peso, che mi risulta, l’allenamento ideale è esclusivamente aerobico e i migliori sport per farlo sono:
a) Jogging.
b) Nuoto.
E praticare questi due sport per perdere peso non implica manco lontanamente l’intensità degli allenamenti!!
Dimagrisci molto di più facendo degli allenamenti basati su un’ora di corsa a un ritmo medio lento rispetto a quelli basati su 30 minuti di corsa intensa al massimo!!
Stessa cosa dicasi per il nuoto!!
Ovviamente devi associare anche una dieta appropriata a seconda il peso, l’altezza e l’età!!
Un dieta mediterranea vera e propria ( non la versione pasta e pizza a volontà!! ) che di per sè è molto variegata, calibrata su questi tre paramentri è ottimale!!
Per quanto riguarda la dieta paleo se la si fa a fini sportivi, bisogna anche considerare che la dieta a zona ha presupposti scientifici più consistenti e statisticamente ha avuto più successo perchè sportivi professionisti in tutto il mondo l’hanno adottata con grandi successi!!
( Paolo Maldini era un esempio in questo senso!! )
A parte questo poi, dieta a zona, dieta paleo, ecc.. bisogna vedere che tipo di sport vai a fare ( anaerobico, aerobico, una via di mezzo ), un conto è allenarsi per fare incontri di kick boxing a un certo livello e un altro conto è allenarsi per una gara di triathlon!!
Due cose completamente diverse!!
L’ultima cosa, dieta paleo, dieta a zona, dieta della minch…, tutte minchiate!!
Perchè alla fine dei conti bisogna andare a vedere dove risiedono le popolazioni più longeve e perchè campano così tanto!!
Che mi risulta, nel bacino del mediterraneo vi sono delle regioni famose per popolazioni locali molto longeve e se vai a vedere perchè, uno dei fattori determinanti è la dieta mediterranea nella versione più autentica!!
Anche in alcune regioni asiatiche questo fenomeno è presente e pure là, la dieta locale è un fattore determinante!!
E i fattori comuni in queste due tipologie di diete sono: moderazione e varietà!!
In altre parole: alzarsi da tavola sempre con un pò di sano appetito residuo ( mai satolli!! ) e di tutto un pò!!
Insomma come gli spicchi dell’arancia giuliodoresca!!
Ciao!
Fab
Ciao Fab,
sull’allenamento concordo pienamente con quanto sostiene Alessandro: gli allenamenti a bassa intensità sono scarsamente efficaci. Al contrario, gli allenamenti basati sugli intervalli (picchi di intensità, alternati a recuperi) danno il risultato migliore. La gran parte delle calorie infatti non vengono bruciate durante l’allenamento, ma nelle 24-48h successive. L’interval training da questo punto di vista garantisce l’afterburn effect più accentuato.
Esistono numerosi studi a riguardo, se vuoi farti una panoramica generale sui benefici di allenamenti come l’HIIT (High Intensity Interval Training) ti rimando alla voce di approfondimento su wikipedia.
In merito alle diete invece concordo: come sottolineato più volte nell’articolo è importante studiare, informarsi e fare scelte consapevoli. Io sto personalmente testando la paleo dieta, ma come detto, non integralmente, seguendo il semplice buon senso legato alla dieta mediterranea.
A presto Fab,
e grazie per i preziosi commenti.
Andrea.
Ciao Andrea,
1)Innanzitutto per fare quel tipo di allenamenti “High Intensity Interval Training (HIIT ) occorre già essere allenati per bene sia dal punto di vista aerobico che anaerobico!!
E che tu lo consigli a tutti senza mettere i puntini sulle i e dando per scontato che tutti siano allenati per bene, mi sembra un punto di vista alquanto approssimativo!!
2) Io non ho parlato di allenamento a bassa intensità ma ad intensità medio bassa, il chè è ben diverso!! Soprattutto se uno lo fa su sessioni di allenamento la cui durata è come minimo un’ora!! Lo davo per scontato!!
3) Quel tipo di allenamento “High Intensity Interval Training (HIIT ) si deve fare necessariamente in palestra, e a me risulta che l’uomo preistorico stava all’aria aperta!!
Già questo è un controsenso!!
4)Tu mi hai segnalato il link dove dici numerosi studi ecc.. ma nello stesso link c’è ne stà uno che smentisce clamorosamente la tesi che HIIT sia la migliore strategia!! Ed è molto recente e fatto da gente a cui gli fumano!!
In conclusione a parte tutto poi bisogna anche dire che è una questione di gusti, c’è a chi piace ( già allenato per bene!! altrimenti si struppia tutto!!) ficcarsi in palestra al chiuso e fare circuiti HIIT e minimizzare i tempi di allenamento e c’è chi invece si fa a fare una bella ora di jogging all’aria aperta ( senza dannarsi l’anima ma neanche prendendosela comoda: in medium virtus est!!!! )gustandosi nel frattempo i profumi della campagna, degli alberi e dei fiori ( in un parco ) o del mare!!
Todo Depende!!
Ciao!
Fab
1PS figurati, piacere mio scrivere posts su un valido blog!! Merce rara oggi come oggi!!
2PS ci sarebbe altro da dire sull’argomento ma mi fermo qua perchè non è questa la sede!!
No Fab, so che sei molto preciso, ma non mettermi in bocca frasi che non ho detto: non sono un personal trainer o un dottore. Non mi permetterei di consigliare niente a nessuno in questo ambito.
Prima di iniziare una qualsiasi attività fisica (ripeto, qualsiasi) è necessaria una visita medica sportiva. Molto spesso i maggiori infortuni si verificano proprio con il fai da te, dando per scontato che si tratti di attività “leggera”.
Ripeto, nell’approfondimento che ti ho linkato, sono citati numerosi studi che hanno dimostrato la maggiore efficacia del’HIIT rispetto allo Steady State. Ti cito i principali in ordine cronologico:
– Tremblay et al. (1994).
– King (2001).
– Wisløff et al. (2007) che addirittura sperimentarono l’HIIT su pazienti cardiopatici (alla faccia dell’essere già allenati).
– Tjønna et al. (2008).
– Burgomaster et al. (2008).
– Boutcher (2011).
Mi sfugge quale sia lo studio che smentisce l’efficacia del’Interval Training e dell’HIIT.
Per quanto riguarda la necessarietà di svolgere allenamente HIIT in palestra: ti confermo che non è così. E’ possibile applicare questi protocolli di allenamento alla corsa all’aria aperta. Anzi, il famoso uomo paleolitico seguiva (inconsapevolmente) proprio questi ritmi, alternando periodi di riposo ad intensi inseguimenti (o fughe).
Però su una cosa concordo (niente, Fab, oggi siamo in polemica! ;-). Sui gusti. Io stesso utilizzo l’HIIT durante la settimana lavorativa, ma nel weekend amo fare lunghe corse a passo medio. Non sono un’integralista, ma la superiorità dell’HIIT in termini di perdita di peso è oggettiva.
Un abbraccio, a presto.
Andrea.
Ciao Andrea,
per quanto riguarda:
“Mi sfugge quale sia lo studio che smentisce l’efficacia del’Interval Training e dell’HIIT.”
Eccolo:
Uno tra i pochi studi in controtendenza sulla questione venne trattato da Venables e Jeukendrup (2008). I due ricercatori ipotizzarono che lo Steady State eseguito ad una specifica intensità costante tale da massimizzare il dispendio di lipidi, potesse portare ad una maggiore ossidazione di grassi e ad un maggiore miglioramento della sensibilità insulinica rispetto ad un programma Interval training, su soggetti che seguivano una dieta eucalorica (cioè dall’apporto calorico bilanciato). Otto soggetti sedentari obesi sani di sesso maschile eseguirono due diversi blocchi di allenamento, ciascuno della durata di 4 settimane, rispettivamente di Steady State Training in fascia lipolitica e Interval training. Venne riscontrato che l’ossidazione di grassi era incrementata del 44% dopo lo Steady State ma non dopo l’ Interval training, mentre la sensibilità insulinica venne incrementata del 27% dopo lo Steady State. Questi cambiamenti avvennero nonostante non fosse stato rivlevato alcun cambiamento del peso corporeo, dell’indice di massa corporeo (BMI), del rapporto vita/fianchi (WHR), della percentuale di massa grassa e del VO2max. I ricercatori conclusero che lo Steady State Training può provocare un maggior tasso di ossidazione lipidica aumentando il contributo dei grassi come substrato energetico durante l’esercizio, e può incrementare singnificativamente la sensibilità insulinica se comparato al protocollo Interval training
Ciao Fab,
grazie mille: vedi che alla fine ci ritroviamo ;-)
L’inghippo è proprio qui. Lo Steady State permette di bruciare più grassi durante l’allenamento, e questo è messo in evidenza dallo studio che hai riportato. Il problema è che quando si vuole dimagrire non contano i grassi bruciate durante l’oretta di allenamento, contano quelli che si brucia nelle 24-48h successive: il grande vantaggio dell’Interval Training è proprio quello di consentire un dispendio calorico complessivo di gran lunga superiore, determinando un più rapido raggiungimento del peso ideale.
Come evidenziato nello stesso studio che hai citato:
Questi cambiamenti avvennero nonostante non fosse stato rivlevato alcun cambiamento del peso corporeo, dell’indice di massa corporeo (BMI), del rapporto vita/fianchi (WHR), della percentuale di massa grassa e del VO2max. Insomma lo Steady State ti “inganna” facendoti credere di aver bruciato grassi durante la tua corsetta, ma alla fin dei conti non ti fa ottenere i risultati che desideravi, o meglio (onde evitare di dire minchiate) non ti fa ottenere gli stessi risultati dell’Interval Training a parità di tempo.
A presto,
Andrea.
Ciao Andrea,
per quanto riguarda:
“E’ possibile applicare questi protocolli di allenamento alla corsa all’aria aperta. Anzi, il famoso uomo paleolitico seguiva (inconsapevolmente) proprio questi ritmi, alternando periodi di riposo ad intensi inseguimenti (o fughe).”
Di seguito illuminanti e soprattutto sagge considerazioni:
“La Frequenza Cardiaca in Allenamento”
“La FCM ( la Frequenza Cardiaca Massima ) è il tetto che il nostro cuore può raggiungere, ma che in realtà non dovrebbe raggiungere quasi mai, se non in casi particolari. E’ come mandare il motore della propria auto fuori giri. Ognuno ha la sua FCM, però è convenzionalmente accettato questo calcolo: 220 meno gli anni d’età. Se hai 40 anni la tua soglia massima è 180.
Per allenarsi bene, il che significa gradualità e pochi rischi di infortunio, devi correre al 70% della tua FCM. E’ solo a queste condizioni che il tuo organismo lavora al meglio utilizzando il glicogeno, una sostanza che deriva dai carboidrati, che è la migliore benzina per l’attività fisica.
Certo, ci sono alcuni casi in cui si può e si deve correre oltre la soglia del 70%, ma si tratta di atleti già avviati a un’intensa attività agonostica che fanno sessioni prolungate o interval training.”
brano tratto da “Quelli che corrono” by Stefano Baldini
Chi è Stefano Baldini:
http://it.wikipedia.org/wiki/Stefano_Baldini
Ciao!
Fab
PS again: im medium virtus est!!
Ciao Andrea,
dimenticavo!!
Per quanto riguarda:
“grazie mille: vedi che alla fine ci ritroviamo ;-)
L’inghippo è proprio qui….. ”
ti ho inviato apposita email “Truth and Lies about Interval Training for Weight Loss by Christian Finn”
Ciao!
Fab
PS mi era partito l’embolo, ma lo riduco in poltiglia!!
Ahahaha
non preoccuparti per l’embolo, ho sempre fatto del confronto un punto di forza di EfficaceMente. Quando poi questo confronto è costruttivo credo che aggiunga valore a tutti.
In fin dei conti siamo sulla stessa posizione: in medio stat virtus. Anche perché su internet oggi è possibile trovare tutto ed il contrario di tutto. Come evidenziato nello stesso articolo, il problema non è l’assenza di informazioni, ma la sovrabbondanza di queste.
Di fronte al dilemma di quale campana ascoltare io preferisco affidarmi a chi ha ottenuto i risultati che desidero, sperimentando poi sulla mia pelle.
Questo è quello che ho fatto con l’HIIT e mi scuso se ho difeso con forza questa posizione: mi capita quando credo fortemente in qualcosa. Ma su un punto hai assolutamente ragione: non siamo tutti uguali ed è importante che ognuno trovi il suo ritmo e la sua tecnica.
A presto Fab.
Ciao Fab,
in 15 anni ho testato anche la Dieta a Zona: efficace ma troppo rigida nell’aspetto pratico. Inoltre ci sono cibi che non assumo più per varie ragione (tra tutti il latte e i derivati e i legumi).
Nonostante questo, puoi eseguire la Dieta a Zona con dei cibi “paleo”. Nessuno te lo vieta.
Sulla Mediterranea, ho i miei (e non solo miei) dubbi sull’abuso di pane, pasta e cereali che sono cibi che il nostro antenato paleolitico ha cominciato ad assumere con l’avvento dell’agricoltura (in pratica quando ha smesso di essere nomade). Il dimagrimento aumenta togliendo questi cibi. Come mai? Mah…
Sull’attività aerobica ti dico solo che la foto che Andrea ha inserito nel post è il risultato di un intenso allenamento con i pesi senza l’ausilio di nessuna attività aerobica. E’ un falso mito che deve essere compreso. Anzi, troppa attività aerobica arresta la fase di dimagrimento. Il nostro antenato per procacciarsi il cibo era coinvolto in breve ma intense “sedute” (la lotta con una bestia feroce che se le cose andavano bene, sarebbe diventato il suo pasto. Diversamente…ci siamo capiti ;-))
Il problema è che molti non hanno la minima idea di cosa sia un allenamento intenso. Ne vedo troppe in palestra…ormai ho il pelo sullo stomaco (metaforicamente). :-)
Ciao Ale,
1) per quanto riguarda dieta a zona vs dieta paleo, ho appena inviato un interessante articolo ad Andrea!!
2) Per quanto riguarda dieta mediterranea, io ho precisato che intendo la versione autentica e non la versione italiota di pasta e pizza a volontà!!
Di seguito interessante articolo sull’argomento ( benefici dieta mediterranea ) con all’interno link di approfondimento relativamente ad articolo pubblicato persino sul Wall Street Journal:
http://www.realmediterraneandiet.com/mediterranean-diet-offers-best-chance-keeping-weight-off/
3)Per quanto riguarda:
“Sull’attività aerobica ti dico solo che la foto che Andrea ha inserito nel post è il risultato di un intenso allenamento con i pesi senza l’ausilio di nessuna attività aerobica. E’ un falso mito che deve essere compreso.”
Immaginavo, pure io ho fatto body building fra le altre cose!!
( da 72 kg per un 190 cm in due anni ero diventato 85 kg di massa muscolare netta! )
E comunque ripeto quello che ho detto:
“In conclusione a parte tutto poi bisogna anche dire che è una questione di gusti, c’è a chi piace ( già allenato per bene!! altrimenti si struppia tutto!!) ficcarsi in palestra al chiuso e fare circuiti HIIT e minimizzare i tempi di allenamento e c’è chi invece si fa a fare una bella ora di jogging all’aria aperta ( senza dannarsi l’anima ma neanche prendendosela comoda: in medium virtus est!!!! )gustandosi nel frattempo i profumi della campagna, degli alberi e dei fiori ( in un parco ) o del mare!!”
Todo Depende!!
Ciao!
Fab
Anch’io osno convinta che le diete all’ultima moda siano inutili e siano smeplicemente il prodotto di un marketing sapiente e ormai ben rodato. Un suggerimento, che viene dalla mia esperienza personale, anche il mio senza nessuna pretesa di competenza specifica: io rientro in forma molto facilmente (e la mantengo) quando sono molto regolare nei pasti, cioè mangio a orari grosso modo prefissati, in modo ordinato (mangiare disordinatamente, quando capita, quel che capita mi fa stare meno bene e mi fa ingrassare) e, soprattutto, senza aspettare di arrivare al punto di avere una fame “boia”.
Ciao Ilaria,
grazie del consiglio… concordo assolutamente.
Andrea.
in pratica stai sponsorizzando la sua guida…
Ciao Asd,
assolutamente sì. Mi ero ripromesso da diverso tempo di fare un articolo di approfondimento sul metodo proposto da Alessandro e questo mi è sembrato il periodo più azzeccato.
Ogni settimana vengo bombardato da aziende e infomarketer che mi chiedono di sponsorizzare i loro prodotti (mediamente ricevo una decina di “proposte” a settimana). Se accettassi tutte queste richieste probabilmente avrei un picco di entrate per qualche mese, per poi vedere i lettori lasciare il blog schifati. Personalmente ho scelto una strada diversa: ho sviluppato un rapporto di fiducia con 3-4 persone (blogger come me), di cui ho letto, studiato ed applicato le guide che propongono. Di queste persone, se lo ritengo utile per i lettori di EfficaceMente, propongo e sponsorizzo le guide, mettendoci la faccia, in totale trasparenza.
La guida di Alessandro è perfetta e meravigliosa? No, come ho avuto modo di confrontarmi con lo stesso Ale, trovo che la sua guida abbia troppe informazioni, rischiando così di confondere il lettore. Per quella che è la mia esperienza, preferisco fornire a chi mi legge un percorso ben chiaro e semplice da mettere in pratica.
Ti ha infastidito questo articolo? Fammi sapere, sono sempre curioso di sapere quali siano le reazioni dei lettori.
Grazie,
Andrea.
Salve a tutti! ok su dieta paleo,ok su esercizi paleo fisici,mha questi uomini paleo avevano una vita media superiore alla nostra?A voi la risposta. Conviene prendere in considerazione stili di vita di popoli attualmente longevi,come i Sardi.
Dagli studi e molteplici rilievi antropologici, molti uomini paleolitici che morivano intorno ai 35 anni (toh, guarda, la mia età!) avevano un decesso non a causa del loro “stile di vita”: alimentazione e attività intensa alternata a dei periodi di sano riposo.
Le loro ossa (quello che ne è rimasto) mostrano segni di una violenta lotta: la bestia che non voleva diventare una pietanza. Sai, all’epoca non c’erano i supermercati. :-)
I sardi sono la popolazione italiana con il più alto tasso di diabete in Italia (e tra i primi nel mondo). Fatti una domanda: come mai i sardi nonostante siano isolani non hanno il pesce tra i loro piatti regionali? Non c’entra nulla la carne, visto che il porceddu è noto in tutta Italia. Il diabete è il risultato dell’alimentazione che i sardi seguirono per contrastare la malaria (rifugiandosi nel centro dell’isola e non sulle coste per evitare l’espandersi dell’epidemia).
Ancora una volta, l’alimentazione dei nostri antenati si ripercuote anche a distanza di milioni di anni. Questo è il principio su cui si basa la Paleo ma anche la nutrigenetica.
Fai una qualsiasi ricerca su Google: “sardi e diabete”.
Di solito i sardi centenari vivono in zone lontane dalle metropoli. Conducono una vita tranquilla con poco stress. Lavorano (intenso) e scaricano (riposo): lo stesso principio del B.I.I.O.
Ciao Antonio,
quando mi sono avvicinato a questa dieta, scettico come sono, mi sono posto la stessa domanda. Studiando ho capito che la vita media è un parametro poco significativo per questo tipo di confronti.
La vita media infatti è troppo influenzata dalla mortalità infantile, necessariamente più elevata nell’epoca paleolitica, ma non a causa dell’alimentazione o dello stile di vita.
Per un confronto più oggettivo bisogna considerare il parametro del tempo di raddoppio della mortalità, cioè l’intervallo di tempo necessario affinchè la probabilità di morire degli
individui di una certa età raddoppi. Per capirci, se a 20 anni la probabilità di morte è del 5% e a 30 anni è del 10%, significa che il tempo di raddoppio della mortalità è 10 anni.
Prendendo in considerazione questo parametro emerge che la differenza tra uomo del paleolitico e uomo moderno e tremendamente bassa: a me a sorpreso molto questo elemento. Anche perché con la diffusione dell’agricoltura questo dato peggiora.
A presto e grazie del commento,
Andrea.
Io ho il problema opposto, come mi distraggo un attimo… Zac! Addio chilo guadagnato tanto faticosamente :(
Vabbè, non mi lamento, però a volte mi rendo conto che la poca attenzione che metto nel mangiare in maniera più regolare o intelligente a volte mi fa arrivare a sera completamente spompata. Al di là della questione del peso o della pancetta da impiegato, mangiar bene è fondamentale per affrontare con la giusta energia gli impegni quotidiani. Buona mangiata efficace a tutti :)
Complimenti per l’articolo .
La dieta deve partire dalla nostra mente , perché quando siamo davanti al frigo non si sarà mai il medico o un amico a dirti quello che fa bene o male , siamo noi a decidere . Io ho fatto così , quando era il momento di scegliere ho preso la strada giusta iniziando gradualmente , ho imparato a essere razionale nella scelta dei piatti , e delle bevande senza mai esagerare , a controllare il peso degli alimenti ecc. ( Fino ad oggi in 18 mesi circa ho perso 30 kg ) .
Una domanda Che non ha a Che far con l’articolo. Io Sto. A Scuola fino alle 13;50, torno a casa, il tempo di mangare e sono le 13;15. Prima di mettermi a fare altre attività dovrei riposarmi un po’? Se si, quanto tempo? Posso fare quello che voglio in quei minuti di riposo o per recuparare meglio ci sono delle attività che vanno evitate, come il guardare la televisione, stare al pc ecc. Grazie in anticipo
Il riposo (durante e modalità) è soggettivo. Per farti un esempio, in palestra se non recuperi adeguatamente (parlo di distanza tra le sessioni di allenamento) la volta successiva non aumenti il carico (anche 1 kg). Questo perché non hai riposato come dovevi.
Il riposo come il sonno è fondamentale ma anche soggettivo.
Una puntualizzazione. Il metodo B.I.I.O di Claudio Tozzi è eseguibile soltanto con i carichi liberi: panca, squat, stacco da terra, manubri, trazioni alla sbarra, ecc.
Non si usano i macchinari. Aboliti!
Nel mio ebook ho preferito presentare degli esercizi eseguibili a corpo libero (in gergo bodyweight) anche all’interno di un comune appartamento. Questo perché spiegare a un neofita come fare lo squat e lo stacco da terra (ma anche la panca) tramite une book, non è semplice.
Per il resto, ci sono vari riferimenti al metodo B.I.I.O.
Io trovo questo post molto utile, costruttivo e spiegato alla grande!
Personalmente per mantenermi in forma cerco di mangiare sano (5 pasti al giorno: colazione, spuntino, pranzo, merenda e cena); evito fritture e dolci, ceno entro le 20:30 non più tardi…verdura fresca, cucinata, pesce azzuro, carni biance… Acqua a volontà! Evito di assumere frutta fresca vicino ai pasti… Consumo il caffè (zuccerato con il fruttosio) al massimo 2 volte al dì ed entro le 14:00…
Il bello sta a fine settimana quando mi concedo un pasto libero sabato (cena) e altro domenica (pranzo); Cioè significa che mangio tutto quello che voglio e quanto voglio (fritture e dolci incluso)! Tanto non si riuscirà a mangiare più di tanto perché ormai abitui lo stomaco con quantità pesate (ovviamente consigliata dal dietologo, in base alla corporatura che hai… massa grassa… massa magra .. metabolismo..etc);
Sport 5 volte alla settimana (di cui 3 di aerobica e due di pesi).
Ecco il segreto del mio benessere ;)
Acqua non a volontà. ma tanta! Almeno 2,5 l al giorno.
5 volte a settimana? Troppo. Guarda i dati diffusi sulla produzione del cortisolo e i cali di forza nel lungo periodo.
Ieri sono tornato ad allenarmi dopo 14 giorni di scarico totale. Il recupero è una componente fondamentale al pari dello stesso allenamento.
Andrea il tema è appassionante e confesso, in tutta onestà e anche con grande umiltà, che questi raffronti XXI secolo/Paleolitico mi lasciano molto perplessa, come mi lasciano perplessa le assunzioni di coloro che sostengono la dieta Paleo. (Non che quelli che sostengono la Dukan o sostenevano la Scarsdale – credo la dieta più famosa al mondo, altro che la Zona – mi convincano di più). Non entro nel merito delle teorie sulla dieta, ma davvero, come si fanno a fare certi raffronti? In base a quali statistiche? In base a quali dati? In base a quale “epidemiologia”? Pensiamo per esempio che le abitudini alimentari e le condizioni degli antichi romani erano radicalmente diverse dalle nostre e, in proporzione, è come se gli antichi romani – paragonati agli uomini paleo – siano vissuti ieri, ripetto a noi. Lo stesso dicasi per gli uomini del Medioevo (la scoperta dell’America ha portato cibi sconosciuti al nostro mondo, solo pochissimo tempo fa, meno di 600 anni!). Per non parlare delle differenze climatiche e geografiche tra varie zone del mondo. Gli agrumi ad esempio sono diffusi in una piccolissima parte del pianeta… Vogliamo parlare degli ormoni? Pensiamo, per esempio, che gli ormoni assunti attraverso la pillola anticoncenzionale tornano in circolo attraverso l’acqua potabile e quindi vengono assunti da tutta la popolazione? O, appunto, al fatto che molte donne di oggi assumono ormoni? Ed è un fenomeno recentissimo. Di che uomini “paleo” stiamo parlando? Dove vivevano, come organizzavano la loro giornata, come si vestivano, quanto si esponevano al sole, quanto bevevano e che acqua bevevano? Sono informazioni che non abbiamo, se non a livello di congetture, dato che i dati statistici sono limitatissimi. Di quanti individui paleo conosciamo la cartella clinica, le condizioni di vita etc etc, nel dettaglio? Dico di più: la condizione genetica e quella psicologica ed emotiva. Oltrettutto parliamo di periodi in cui la popolazione umana era davvero minima: probabilmente su tutta la Terra vivevano meno di quanti vivano adesso a Roma e a Napoli messe insieme. Avete idea di quali varietà di frutta e verdura sono disponbili (anche perché “inventate” di recente) a noi, che viviamo in questo mondo e in questa epoca che un tempo nemmeno esistevano? Com’è che la carne degli alpeggi francesi ha un sapore diverso da quella piemontese? Mi state dicendo che abbiamo analizzato la vita di comunità “paleo” significative e circoscritte nel tempo e nello spazio? Avete idea di quanto la “geografia umana” ha modificato i nostri territori e i nostri terreni? In sintesi, la mia opinione è che la ricerca e lo studio siano fondamentali per scoprire nuove soluzioni per il nostro benessere, nello stesso tempo credo che si debbano considerare con senso critico tutte le teorie che ci vengono sottoposte, perché il passo dalla scienza alla pseudoscienza, dal mondo reale al “mondo magico” (tipico dell’infanzia e comune chi si fa facilmente manipolare)rischia di diventare troppo breve. Per questo quello che conta – e su questo apprezzo enormemente il messaggio di Andrea che spinge in questa direzione – sono l’esperienza e i risultati personali. Tutto il resto va filtrato usando intelligenza e logica, lasciando stare l’emotività e la fascinazione.
Ilaria, le differenze geografiche sono quelle che poi vengono contemplate con la nutrigenetica. Non tutta la frutta è idonea a tutti. Stessa cosa per la verdura e i legumi.
Prova a immaginare una persona che ha degli antenati senza un trascorso in quella che oggi è l’America. Sai cosa significa? Che i cibi tipici americani per quel specifico soggetto non sono geneticamente adatti.
C’è un’interessante ricerca eseguita dal National Geographic dal nome “The Genographic 2.0”.
https://genographic.nationalgeographic.com/
Ti inviano un kit con cui, tramite saliva, esegui un test del DNA. Spedisci il tutto ai loro laboratori e in seguito ti abilitano una password sul sito con cui monitorare il tuo “percorso” genetico.
Questo, oltre ad essere utilizzato per altri scopi, offre un quadro chiaro dei cibi più adatti/compatibili.
Alessandro, ti ringrazio per il dettaglio che conferma quanto io sospetto e cioè: dire “gli uomini paleo facevano, mangiavano, vivevano” è una supergeneralizzazione che non ha nessuna base. Quali uomini paleo? Di quale zona del mondo? Di quale periodo? Di quale sesso? Etc…
E’ una supergeneralizzazione ben superiore alle generalizzazioni del tipo “gli italiani mangiano molta pasta/pizza e gli americani molti hamburger”. Sfido chiunque a contestare queste generalizzazioni mentre le generalizzazioni sul paleo sono contestabilissime. :)
Fab, troppa attività aerobica fa male. L’essere umano non è fatto per correre per troppo tempo. Guarda i decessi alla fine di ogni maratona (non parlo dello stesso giorno ma a distanza di pochi giorni).
Se dalla dieta mediterranea togli pane, pasta e pizza (oltre ai dolci), hai appena scoperto l’alimentazione paleolitica che è “nata” prima (eccezione per i legumi).
@Ale
Dimenticavo!
Sarà vero quello che dici tu sui decessi post maratona ( non ho verificato ma ci credo ) e comunque è anche vero che:
a) la maratona è stata corsa da un indiano che aveva 100 anni e che fece la sua prima maratona a 89 anni!!
http://news.yahoo.com/100-old-marathoner-finishes-race-235239203.html
b) un belga di 49 anni ha stabilito il record mondiale di maratone, correndone una al giorno per ogni giorno dell’anno per un totale di 365 maratone!!
E’ anche vero che
Ma io parlo di maratoneti che corrono da anni e non quelli che lo fanno per la prima volta o sporadicamente.
Una maratona al giorno? Mi stai dicendo che ha corso almeno 4 ore al giorno per un intero anno? Non ci credo neanche se lo vedo. L’assenza di recupero fisico comporta una produzione pazzesca di cortisolo e uno stress all’organismo senza precedenti. Per favore, parliamo di cose serie.
Ripeto, ci sono studi e dati diffusi. Ripeto ancora, per dimagrire non serve l’attività aerobica. Al massimo possiamo farla strategicamente (vedi H.I.I.T.)
The Smoking Gun:
http://edition.cnn.com/2011/SPORT/02/05/marathon.record.engels.365/index.html
Ciao!
Fab
PS come al solito, Todo Depende!!
@Ale
La mia ricerca poi l’ho fatta sui decessi post maratona e queste sono le conclusioni:
Marathons and half-marathons are associated with a low overall risk of cardiac arrest and sudden death. Cardiac arrest, most commonly attributable to hypertrophic cardiomyopathy or atherosclerotic coronary disease, occurs primarily among male marathon participants; the incidence rate in this group increased during the past decade….
http://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMoa1106468
Ciao!
Fab
PS carta canta! Leggende metropolitane che correre le maratone è rischioso!!
Foto canta. La MIA (e non di altri) foto che vedi sopra è il risultato di un lavoro NON aerobico.
Mostrami i tuoi (e non di altri) risultati. Poi ne riparliamo.
@Ale
1)A Roma e dintorni la dieta mediterranea funzionerà in quel modo ma in buona parte dell’Italia del Sud e in Grecia la vera dieta mediterranea è ben altro di pasta e pizza!!
Se avessi letto quel link che ti ho segnalato dove vengono illustrati degli studi seri non continueresti a dire che la paleo dieta è la dieta mediterranea senza pasta e pizza!!
2) Per quanto riguarda, “l’essere umano non è fatto per correre per troppo tempo ecc..,” io posso parlare per esperienza personale:
quando facevo body building a un certo livello ( mai presi anabolizzanti, si aminoacidi ma in dosi lievi ) non mi soddisfaceva a livello di benessere fisico, col kick boxing una via di mezzo e invece quando ho fatto poi nuoto con una certa intensità la soddisfazione era al 100% e la stessa cosa dopo quando mi sono dato al jogging sempre con una certa intensità ( finora ho fatto due maratone ) , quindi dipende da come siamo fatti, ognuno di noi è diverso: c’è chi trae più soddisfazione in termine di benessere fisico da attività sportive anaerobiche e chi invece ne trae da attività sportive aerobiche!!
E questo l’ho potuto constatare non solo su di me ma anche su svariate altre persone!!
Ovviamente anche nell’attività aerobica se sforzi troppo ti spasci un pezzo alla volta e per questo motivo ad Andrea gli ho segnalato i consigli di Stefano Baldini ma siccome lui è un super achiever e allora fatti suoi, contento lui..!!
Ciao!
Fab
PS “Ogni mattina in Africa, quando sorge il sole una gazzella si sveglia, sà che dovrà correre più del leone o verrà uccisa.
Ogni mattina in Africa, quando sorge il sole un leone si sveglia, sà che dovrà correre più della gazzella o morirà di fame.
Ogni mattina in Africa, non importa che tu sia un leone o una gazzella, l’importante è che incominci a correre!”
Ergo: ognuno corre a modo suo!!
Se non riesci a dimagrire facendo solo pesi (se usi i macchinari, evita di rispondermi) allora vuole dire che non ti sei mai allenato intensamente.
Quando ti alleni (VERAMENTE) in maniera intensa, le sessioni durano non più di 45 minuti.
Io mi alleno 6 volte al mese, senza fare attività aerobica e nonostante non sia magro di natura sono come mi vedi in foto (ora anche con qualche chilo in più di massa muscolare).
Mi alleno come un powerlifting che fa bodybuilding. Quando sollevi oltre il tuo peso corporeo (nei massimali anche il doppio), allora si che scopri le meraviglie dell’intensità.
La zumba la lascio agli altri… ;-)
@Ale
per quanto riguarda “foto canta”:
non ci azzecca proprio niente di niente!!
Infatti: tu dicevi che l’essere umano non è fatto per correre più di tanto e come prova riportavi i decessi delle maratone e io ti ho riportato due casi clamorosi di maratoneti e in più delle statistiche abbastanza significative!!
E comunque visto che la butti la tua foto vs la mia foto,premetto che madre natura fortunatamente mi ha fatto belloccio ( non lo dico io, me lo dicevano e me lo dicono ancora quando capita!! Io siccome mi paragono sempre al meglio del meglio del meglio anche da questo punto di vista, mi sono sempre considerato più che passabile ma non bello!) e per giunta di costituzione longilinea e anche alto ( 190 cm ), per cui quando andai in palestra per fare body building non avevo nessun tipo di complesso estetico già allora!!!!
Come ho detto in un precedente post, mi impegnai nel body building per due anni con una certa intensità, raggiunsi buoni risultati ( a detta di tutti !! ) e siccome l’obiettivo era raggiunto ma non avevo realizzato il benessere fisico vero e proprio a cui aspiravo nello stesso tempo, feci kik boxing, poi mi diedi al nuoto e pure quello lo feci con una certa intensità e finalmente ebbi un soddisfazione totale e ora jogging sempre con una certa intensità e pure in questo caso abbastanza soddisfatto!!
Al momento nel mio laptop ho una foto di quando ero 80 kg di qualche anno fa dove sono abbastanza in forma ma già il body building lo avevo abbondanato da tempo ( la foto risale ai miei ultimi periodi di allenamenti di nuoto fatti con una certa intensità) e non mi sembra il caso di inviarla ad Andrea che poi la invia a te!!
Mi sembrano delle robe un pò da bambocci!!
E a parte questo un conto è il fisico di uno che fa body building e un conto è il fisico di uno che fa nuoto, paragonare mele vs arancie non ha proprio senso!!
Ciao!
Fab
@Ale
1) Ma scusa ma quando scrivo lo leggi il post o no??
Io avevo scritto:
“3)Per quanto riguarda:
“Sull’attività aerobica ti dico solo che la foto che Andrea ha inserito nel post è il risultato di un intenso allenamento con i pesi senza l’ausilio di nessuna attività aerobica. E’ un falso mito che deve essere compreso.”
Immaginavo, pure io ho fatto body building fra le altre cose!!
( da 72 kg per un 190 cm in due anni ero diventato 85 kg di massa muscolare netta! )”
Ergo: che ci azzecca quello che hai scritto:
“Se non riesci a dimagrire facendo solo pesi (se usi i macchinari, evita di rispondermi) allora vuole dire che non ti sei mai allenato intensamente.” ????
Assolutamente niente di niente!!
Fra le altre cose, ti faccio presente anche che per arrivare a 85 kg di massa netta definita ( su 190 cm altezza ), arrivai a pesare 92 kg!!
Ergo: il mazzo intenso me lo sono fatto anche io!!!!
E non è che ci vuole un genio per farsi il mazzo coi pesi, relativa dieta e ottenere buoni risultati!!
Poi ognuno se la canta e se la suona a modo suo!!
2) Per quanto riguarda:
“La zumba la lascio agli altri… ;-)”
Al solito non ci azzecca niente!!
Il PS che avevo scritto alla fine diceva:
“Ognuno corre a modo suo”
Che vuol dire che ognuno di noi “nella corsa della vita” si allena fisicamente a seconda dei propri gusti e talenti, l’importante è allenarsi!!
Ciao!
Fab
@Ale
Dimenticavo!!
Per quanto riguarda:
“Una maratona al giorno? Mi stai dicendo che ha corso almeno 4 ore al giorno per un intero anno? Non ci credo neanche se lo vedo. L’assenza di recupero fisico comporta una produzione pazzesca di cortisolo e uno stress all’organismo senza precedenti. Per favore, parliamo di cose serie.”
Al solito, non leggi i post che scrivo!!
Ti avevo in un apposito post segnalato il link che si trova proprio sotto il tuo commento sopramenzionato!!
Te lo riporto:
The Smoking Gun:
http://edition.cnn.com/2011/SPORT/02/05/marathon.record.engels.365/index.html
Ciao!
Fab
PS più serio di così non c’è niente di niente!!
@Ilaria,
Quali uomini paleo?
Paleo non è un marchio ma un dato antropologico.
Di quale zona del mondo?
Forse dimentichi che “un pochino di tempo fa” i continenti non esistevano. Le terre erano accatastate. Forse non sai che “geograficamente” siamo tutti africani.
Di quale periodo?
Già risposto.
Di quale sesso?
Senza distinzione di sesso.
Se l’antropologia è contestabile, allora lo è anche la paleo.
Ma che bella discussione che sta venendo fuori!
I commenti di EfficaceMente stanno diventando una miniera di informazioni. Grazie davvero a tutti dei commenti.
Per Ilaria: come di consueto, ho molto apprezzato il tuo commento, grazie anche solo per il tempo dedicato. In merito ai contenuti: chapeau! Un sano atteggiamento critico è essenziale, soprattutto su queste tematiche. Il mio unico timore è la cosiddetta “analisi paralisi”: come ho sottolineato, anche forzatamente, nell’articolo, è necessario informarsi, studiare e approfondire quanto più possibile. Ma ad un certo punto bisogna prendere una decisione ed agire. Personalmente io seguo il mio mantra preferito in questi casi:
prendi lezioni da chi ha ottenuto i risultati che desideri
Certo, anche in questo caso non bisogna spegnere il cervello, ma per quella che è la mia esperienza, l’azione è un’ottima maestra.
Per Alessandro: grazie per gli interventi chiarificatori. Sul fatto che le nostre origini siano “africane” non ci piove, sulle “terre accatastate” ho i miei dubbi, nel senso che parliamo di epoche diverse. La famosa Pangea risale al Triassico (245 – 208 milioni di anni fa), il periodo umano del Paleolitico corrisponde invece all’era geologica del Pleistocene (da 2,58 milioni a 10 000 anni fa). Questa svista a parte, concordo su gran parte della linea: cavoli ti ho dedicato un articolo!!! ;-)
Per Fab: todo depende e in medio stat virtus sono ufficialmente le frasi di riferimento per leggere criticamente questo post. Grazie anche per i link di approfondimento.
Andrea.
Verissimo Andrea.
Intendevo dire che dal fulcro di quella che oggi è l’Africa è iniziata la fase come nomade che spiega anche come l’agricoltura (vedi es. produzione cereali) sia molto lontano dal nostro patrimonio genetico. Spiega inoltre i concetti della nutrigenetica. :-)
@ Alessandro: stiamo parlando di questioni diverse e su piani diversi, mi spiace che tu abbia preso in polemica le mie riflessioni :). Mi ritiro in buon ordine dalla discussione.
@ Andrea: grazie per il suggerimento, mi regolerò di conseguenza per prendere le mie lezioni di storia, di geografia umana, di geologia etc etc:).
Anche perché mi spiacerebbe correre il rischio di cadere in atteggiamenti tipo “Kazzenger”, la pseudoscienza di Giacobbo su cui fa una satira straordinaria Crozza o, sempre, per citare il comico, nelle previsioni assurde di Casaleggio… Se non le avete mai viste, le previsioni di Crozza/Casaleggio valgono davvero la pena. Anche per sviluppare il senso critico, senza paralizzarsi :) :).
Nessuna polemica. Assolutamente. :-)
mi trovo d’accordissimo sulla posizione n.1 dell’aspetto mentale.io di alimentazione e attività fisica so davvero poco (purtroppo), non sono magra di costituzione e il mio corpo varia frequentemente tra +10 e -10 in base al mio stato d’animo. su una cosa sono strasicura perchè la sperimento su di me ogni volta: nel momento preciso in cui DECIDO di dimagrire, comincio giorno dopo giorno a scendere di peso, anche senza modificare in maniera così eclatante il mio modo di vivere. se invece continuo a “voler dimagrire” o “sperare di dimagrire”, addirittura mi capita di aumentare ancora di più, perchè mi sento schiacciata dalla frustrazione, dalle mie lagne. è assolutamente un discorso prima di tutto mentale. la mente deve avere l’energia per guidare il corpo, non il contrario. è ovvio poi che se a questo aggiungessi una corretta alimentazione e una costante attività fisica otterrei dei risultati migliori e in meno tempo. ci sto lavorando : )
un saluto e grazie per un altro interessante articolo.
Daniela
Ciao Daniele,
grazie davvero per aver condiviso la tua esperienza.
Andrea.
Concordo con questo articolo..anch’io diffido dalle mode del momento dalla dieta super speciale all’attrezzo mirabolante! Io mi vedo davvero in forma soprattutto d’estate quando mangio più leggero e cammino un sacco in montagna… devo imparare a mantenere anche in inverno! Comunque Andrea complimenti… in un momento in cui sono tutti guru, espertoni, professori.. geni eccecc fa piacere leggere di una persona che non propone soluzioni uniche e miracolose ma “solo” spunti di riflessione! Al prox articolo!
Ciao Angela,
su queste tematiche ho le mie idee, ho portato avanti le mie sperimentazioni personali, ma sono sempre molto cauto: io sono un ingegnere, non un dottore o un esperto di nutrizione. Considero però l’aspetto fisico essenziale nella propria crescita personale, quindi ogni tanto do qualche spunto a riguardo a chi mi legge.
A presto,
Andrea.
Un saluto a tutti, mi sono appena iscritto al blog e lo trovo molto interessante, ci voleva qualcuno che provasse a fare chiarezza sui vari metodi di miglioramento personale, faccio i miei complimenti ad Andrea per l’iniziativa.
In merito all’argomento dell’articolo in questione cerco di dare il mio personale contributo indicando il link di un libro che ho avuto modo di leggere tempo fa : La dieta Okinawa
Direi che il maggior pregio del libro è quello di indicare un sistema alimentare seguito da generazioni di persone e quindi super testato, che ha portato la gente di quell’isola a diventare la più longeva e più in salute del mondo. Diciamo che i principi di base non si allontanano molto da quelli della vera dieta mediterranea e quindi un maggior consumo di proteine vegetali ecc. ecc.
Certo non è facile ridefinire totalmente le proprie abitudini ma si può provare ad eliminare almeno quelle più dannose.
Ciao Marco,
grazie dello spunto.
Andrea.
da un paio di mesi sto facendo esercizi provando un po’ di app (lavorando da casa mi devo organizzare così, tanto in palestra non andrei in modo costante), e vi consiglio http://www.skimble.com che ha una bella comunità, app fatta benissimo gratis e possibilità di abbonamento per la versione pro e programmi per allenare varie parti del corpo (gratis e a pagamento)
Per iOS ci sono davvero delle ottime applicazioni, grazie del consiglio markux.
Le cose che contano veramente, difficilmente si raggiungono con le scorciatoie.
E poi, se cosi fosse, dove starebbe la soddisfazione?
Bel post
Gli ammmerigani direbbero: “no pain, no gain” ;)
Grazie del commento Giulia,
Andrea.
Io ho fame!
ruguardo l’ alimentzione quale sarebbe la colazione ideale?
Mi sembra una proposta coerente con quelle che sono le linee guida dei più diffusi approcci dietoterapeutici. Un ottimo articolo. Grazie
Grazie a te del commento Gianfranco.
Andrea.
Ciao Andrea,
complimenti per il blog.
E’ proprio vero, qualsiasi sia l’obbiettivo prefissato ci è impossibile raggiungerlo se la nostra mente è riluttante.
Purtroppo in questo periodo la mia mente è affollata da pensieri grigi e tutta questa confusione mi porta all’inerzia e alla pigrizia.
Saranno anche scuse, ma il fatto di essere Sola (con la esse maiuscola) non aiuta affatto.
Penso che nel mezzo di un momento no, un attimo di sbandamento, un crollo sia fondamentale l’appoggio di una persona (sì una, le folle non mi hanno mai entusiasmato).
A volte non basto, non mi basto.
Non mi prendo sul serio.
Perciò se sono l’unica a crederci la mia mente comincia a deridermi.
Abbiamo bisogno degli altri nel nostro percorso di realizzazione personale per attingere, conoscere, conoscerci, crescere…vivere.
Mi permetto quindi di aggiungere un altro pilastro valido per ogni tipo di traguardo:
– Circondatevi, fate affidamento sulle persone che più vi sono vicino. Confidate loro i vostri dubbi, dite ad alta voce a cosa ambite. Vi ricorderanno chi siete e forniranno una bella ed utile carica.
E se capiterà – senza il se, è cosa certa – di incontrare uno st…str…ehm una persona non esattamente carina proseguite anche se arrabbiati -anzi arrabbiatevi- perché senza volere vi ha dato un motivo in più per fare, andare, muovervi, essere…
Insomma non isolatevi se soli non siete.
Scusami Andrea per aver sporcato il tuo articolo con ‘sto commento e tutto il suo grigiore, mi è presa la smania di voler comunicare…
Ti leggo!
Giada.
Intrigante la paleo dieta e i paleo esercizi, ci manca solo che vado a vivere in una capanna stile paleolitico e magari risolvo pure i problemi di stress da mondo industrializzato. Tensione evolutiva :)
Ciao Andrea e ciao tutti, i tuoi articoli sono sempre molto interessanti, complimenti! :-) Io sono vegetariano (praticamente vegano) da 3 anni, principalmente per motivazioni etiche. Col tempo però ho scoperto innumerevoli vantaggi sulla salute e sulla…ciccia! Hai mai sentito parlare degli studi di Colin Campbell? Ti consiglio di leggere il suo libro The China study.
Ciao!
Ciao Mat, the China Study è tra le prime posizioni della mia wishlist su Amazon. Conto di approfondire l’argomento questa estate. Grazie per il consiglio e per il commento. Andrea.
L’abitudine che ha innescato tutti i cambiamenti positivi che ho deciso di portare a termine è stata proprio il jogging. I motivi per cui sono riuscita a praticare questa attività costantemente da due mesi ad oggi (ed ero una sedentaria/superpigra/dipendente-da-junk food che qualsiasi medico o nutrizionista sarebbe rimasto traumatizzato…) sono:
– raggiungimento del peso ideale (dopo anni di sovrappeso)
– soddisfazione generata dall’aver portato a termine un obiettivo e aver instaurato un’ottima abitudine
– benessere generale (non solo a livello fisico,ma soprattutto a livello mentale)
Ora il mio dubbio è: se sostituissi l’abitudine di fare 1 ora jogging a giorni alterni con l’ H.I.T, avrei gli stessi benefici fisici/mentali? Cioè un allenamento H.I.T. secondo voi dà le stesse” soddisfazioni” ?
Scusate per la domanda lunghetta e grazie in anticipo
Ciao Andrea,
tutto molto interessante, soprattutto la Paleo Diet.
Quello che mi chiedo è…si parla di *perdere* peso. Ma per quelli invece in sottopeso cronico? Che magari non hanno tempo, soldi, voglia di iscriversi in palestra per un programma di aumento di massa muscolare?
Che mangiano carboidrati peggio di un camionista, ma che nulla, quei 5-6 chili non riesce a prenderli?
Da anni combatto contro il metabolismo super-efficiente :)
Pier
Ho sempre pensato che la sola strategia non funzioni. Se non abbiamo l’energia di metterla in pratica, serve ben a poco. Ma abbiamo bisogno di risultati. Per questo serve una strategia altrimenti la motivazione da sola fa poco. Articolo per scritto, mi piace! (come al solito…) :-)
Mi permetto di domandare:
ma questa dieta stile paleolitico si riferisce anche alle donne?
E’ una domanda retorica e provocatoria al contempo.
Altra cosa: prima di eliminare in maniera sconsiderata i cereali dalla propria alimentazione si dovrebbe prendere in considerazione l’eventualità di consumare farine integrali e non raffinate e, meglio ancora, chicchi di cereali integrali come farro, avena o poligraminacee come il grano saraceno.
Infine: chi è vegetariano per motivi animalisti dovrebbe rassegnarsi ai chili in più?
È un’altra domanda provocatoria. Io stessa ho raggiunto un peso ideale con una “dieta vegetariana”, senza troppi sacrifici.
“Vendere” qualcosa come la verità assoluta è un atteggiamento sospetto.
Ovviamente non mi riferisco al tuo Blog, Andrea.
Rispettosi saluti,
Sofia
Ciao Sofia,
grazie per il commento :-)
Ciao Andrea, hai scritto un bell’articolo, chiaro ed efficace.
Senza “supposizioni” o “scetticismi”, gli anni di pratica su me stesso e sui miei clienti confermano gran parte di quello che dici.
Purtroppo però la paleo ha lo stesso problema di tutte le diete che diventano mainstream: i “guru” che la diffondono, finiscono con il considerarla un’ideologia (quindi vera a prescindere) e con il perdere di vista le reali esigenze di chi la segue.
Per questo apprezzo sempre chi parla per esperienza.
Un caro saluto!
Concordo al 100% Alessandro: seguo la paleo all’80%, ma considero tutto fuorché un talebano delle diete (qualsiasi dieta).
A presto,
Andrea.
Caro Andrea, premetto che seguo la Paleo da un anno con grandi benefici. Ho iniziato perché cercavo un aiuto nella cura di una patologia autoimmune e mi ha aiutato a raggiungere e mantenere un peso normale; non posso svolgere attività fisica intensa per motivi che non sto qui a spiegarti. Immagino però che se tu mi incontrassi, vedendomi con la pancetta tipica di chi ha i miei disturbi metabolici, mi giudicheresti una persona che non ha cura del proprio corpo, come fanno tanti altri, provocando dispiacere ed insicurezza nelle persone come me. Cosa mi rispondi? :)
Ti rispondo che non so chi tu sia e se ti incontrassi dubito mi metterei li a guardarti e a giudicarti. Le persone sono troppo prese dalle proprie insicurezze per preoccuparsi di quelle degli altri…
Temo di non essermi spiegata molto bene, ma non importa :)
Caro Andrea, volevo chiederti un consiglio riguardo a questo argomento. Vado avanti ormai da circa quattro anni con l’ossessione del peso, tra eccessi sia alti che bassi: è una cosa che mi tortura. Nelle ultime settimane sto cercando di stare a dieta ma lo trovo impossibile, perchè la mia mente ogni minuto ritorna a pensare al cibo e a quando mangerò. Sento sempre fame, anche dopo aver mangiato, e quando esco cado “spesso e volentieri” in tentazioni. Sempre più spesso – la sera – mi fermo a pensarci e mi rendo conto che sembro quasi una “dipendente” da cibo e non riesco a smettere. Cerco di pormi propositi, mi compro un vestito bello di una taglia in meno che avrò da premio, ma non funziona: quando mi ritrovo davanti alle macchinette, al supermercato, ovunque, compro. Cosa mi consiglieresti di provare a fare? Grazie per avermi ascoltato.
P.S. sono una ragazza di 16 anni.