In questo articolo, il dott. Nicola Triglione ci spiegherà perché tutti soffriamo ciclicamente di stanchezza fisica e mentale e come possiamo sconfiggerla con efficacia.
Ciao, sono Andrea Giuliodori, il fondatore di EfficaceMente.com.
Sono felice di presentarti una nuova puntata della nostra rubrica sul Biohacking curata dal dott. Nicola Triglione, membro del Medical Staff della Ferrari, Sports Cardiology Fellow presso la University of Washington e autore di Cuorelongevo.
Oggi parliamo di una piaga che affligge milioni di persone… la stanchezza!
Lascio la parola a Nicola.
Tutti almeno una volta l’abbiamo utilizzata come scusa.
Quella fastidiosa sensazione che ti accompagna quando ti alzi dal letto e inizi a pensare alle attività della giornata.
Viviamo in un mondo sempre più esigente che richiede un elevato e costante dispendio energetico.
I ritmi frenetici della vita quotidiana lasciano il segno, soprattutto quando si fatica a ritagliarsi del tempo per recuperare le energie.
Stanchezza: perché è un sintomo così diffuso
Per darti un’idea, nel questionario che somministro prima della visita ai miei pazienti, alla domanda:
“Soffre da tempo di stanchezza o affaticamento persistente?”
risponde “Sì” quasi il 70% delle persone.
Infatti si tratta del primo segnale che l’intelligenza del corpo invia per comunicare un disagio.
Non a caso sempre più persone negli ultimi tempi si presentano così al colloquio:
“Dottore, mi sento sempre stanco. Vado a letto distrutto e mi sveglio senza forze”.
Quali sono le cause?
- Problemi metabolici dovuti ad un’alimentazione scorretta.
- Debito di sonno.
- Sovraccarico di stress psicofisico.
- Alcune patologie: ipotiroidismo, apnee notturne, malassorbimento intestinale.
- Tossine ambientali (muffe, solventi, pesticidi, metalli pesanti).
- Carenza di alcuni micronutrienti (ferro, vitamina B12, magnesio).
Insomma, la stanchezza fisica e mentale compare in tutte quelle occasioni in cui si mettono a dura prova le nostre capacità di recupero: se chiedi troppo al tuo corpo per un periodo di tempo prolungato, presto o tardi ti presenterà il conto.
“Abbi buona cura del tuo corpo, è l’unico posto in cui devi vivere.”
Jim Rohn.
Stanchezza fisica e mentale, fatica e stanchezza cronica
Fortunatamente, non in tutti i casi si arriva a fare diagnosi di sindrome da affaticamento cronico, esaurimento nervoso o burnout.
La condizione che interessa la maggior parte delle persone, infatti, è uno stato di fatica che riduce sensibilmente l’efficacia e il piacere di fare le cose mentre prosciuga tutte le energie.
La sua cronicizzazione ha delle conseguenze sia sul piano psichico che su quello fisico:
- Difficoltà a scendere dal letto al risveglio.
- Ansia e depressione.
- Fatica nel concentrarsi.
- dolori osteo-articolari e muscolari.
- Digestione rallentata.
- Tachicardia e ipertensione arteriosa.
- Insonnia e confusione mentale.
- Mal di testa.
In medicina il termine astenia identifica uno stato di stanchezza fisica e mentale e rappresenta il quesito diagnostico che compare più frequentemente sulle richieste di esami di laboratorio.
Fortunatamente, invece di trovare una malattia incurabile, il referto nella maggior parte dei casi non riporta significative alterazioni.
Un’ulteriore conferma che il nostro corpo soffre le conseguenze della continua lotta alla ricerca di un equilibrio tra varie componenti:
- Benessere psicofisico.
- Relazioni interpersonali di qualità.
- Soddisfazione lavorativa.
“Mi sveglio al mattino lacerato tra il desiderio di migliorare il mondo e il desiderio di godermi la giornata. A volte questo rende difficile pianificare il mio tempo.”
Elwyn Brooks White.
Il primo rimedio alla stanchezza
La locuzione latina
“Medice, cura te ipsum”
è stata attribuita a Gesù e negli anni ha avuto tante interpretazioni.
Una cosa è certa, non si tratta di un’esortazione rivolta alla classe medica ma di un monito generale: se vogliamo curare gli altri prima dobbiamo prenderci cura di noi stessi.
Così leggiamo anche in un passaggio della Carta di Ottawa, redatta nel 1986 in occasione della Prima Conferenza Internazionale per la Promozione della Salute:
“La salute viene creata e vissuta dagli individui nella sfera della loro quotidianità, là dove si gioca, si impara, si lavora, si ama. La salute nasce dalla cura di se stessi e degli altri, dalla possibilità di prendere decisioni autonome e di poter controllare la propria condizione di vita, come pure dal fatto che la società in cui si vive consenta di creare le condizioni necessarie a garantire la salute a tutti i suoi cittadini”.
Il paradosso è che prendendoci cura di noi stessi possiamo essere più utili per gli altri e per le cause del mondo.
Non puoi dare quello che non hai.
D’altronde il primo organo a cui il cuore pompa il sangue è… il cuore stesso.
Questo step è necessario per prendersi cura di tutti gli altri organi donando sangue ossigenato.
Quando il cuore non riesce a preservare le proprie funzioni, l’intera sopravvivenza dell’organismo è minacciata.
“È il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante”
Antoine de Saint-Exupéry.
Controlla il tuo serbatoio di energie
Come abbiamo visto, le cause della stanchezza fisica e mentale possono essere molteplici.
Sta di fatto che ad un certo punto ci si ritrova senza resistenza, una reazione del tutto fisiologica messa in atto dall’organismo per farci capire che è il momento di rallentare.
La riserva del serbatoio dipende da una serie di varianti:
- Fattori ereditari.
- Esperienze.
- Stile di vita.
- Mindset.
Indipendentemente dal tuo livello di partenza è importante controllare regolarmente la riserva, soprattutto quando le richieste sono elevate.
Infatti, buona parte del lavoro di gestione della stanchezza fisica e mentale consiste nel riconoscere cosa c’è lì fuori – o lì dentro – che occupa spazio nella mente e nel corpo e causa delle perdite di energia.
- Problemi di salute.
- Aspettative.
- Distrazioni.
- Discussioni.
Oltre a porre rimedio tappando le perdite, per esempio consultando un medico, delegando alcune mansioni e imparando a dire più spesso di “No”, è molto importante creare una routine in cui si aggiungano energie extra.
I metodi più efficaci sono apparentemente i più semplici, ma la loro forza sta nel donare vitalità e resistenza quando messi in pratica con costanza.
Le 3 soluzioni alla stanchezza fisica e mentale
1. Mantieni il corpo in movimento
I danni dell’inattività fisica rappresentano il quarto fattore di rischio di mortalità, non a caso ultimamente si sente dire sempre più
“Sitting is the new smoking” (Sedere è il nuovo fumare)
Oltre alla pratica regolare di attività fisica è opportuno inserire nella routine quotidiana dei momenti per sgranchirsi le gambe o fare un po’ di stretching.
Per esempio, il semplice atto di cambiare posizione ogni 30-40 minuti è un toccasana per le articolazioni sollecitate dalla prolungata postura seduta.
Hai mai pensato a una scrivania per lavorare in piedi? Sicuramente Una soluzione concreta per ridurre la stanchezza fisica e mentale da lavoro.
2. Dormi
Uno degli elementi più sottovalutati, nonostante sia capace di aumentare l’aspettativa di vita e ridurre la probabilità di ammalarsi.
Non è un caso se nel corso di tutta la nostra evoluzione abbiamo mantenuto il bisogno di dormire non meno di 6-7 ore ogni notte.
Purtroppo, in alcuni ambiti aver bisogno di dormire viene interpretato come un segno di debolezza.
Tuttavia, nella maggior parte dei casi, un’ora di sonno in meno quasi mai corrisponde ad un’ora in più di produttività personale.
Per approfondire l’argomento potresti partire dalla lettura di “Perché dormiamo” del Prof. Matthew Walker, neuroscienziato.
3. Contro la stanchezza fisica e mentale, cura la tua alimentazione
Sappiamo bene quanto sia importante avere una dieta adeguata a supportare l’organismo in tutte le sue attività e promuovere la salute.
Vorrei però soffermarmi su un aspetto specifico: la scelta di alimenti nutrienti e di qualità è prioritaria per avere una salutare composizione della flora batterica intestinale.
Il microbiota infatti rappresenta uno dei maggiori indiziati nei casi di stanchezza cronica.
Sempre più ricerche enfatizzano il ruolo dell’asse intestino-cervello in moltissimi disturbi e dobbiamo impegnarci a proteggerlo per migliorare il benessere psicofisico.
Ottimizzare queste tre aree è fondamentale per garantire elevati livelli di energia a sostegno del nostro stile di vita.
Uno dei migliori comportamenti da adottare a tale scopo è la ricerca di connessioni tra le decisioni prese durante la giornata e il livello di carica delle batterie.
Provate a fare attività fisica qualche ora prima di un’importante sfida e affronterete tutto con umore e resistenza migliori.
Altro esempio: la scelta dei pasti in pausa pranzo diventa critica a seconda delle occupazioni del pomeriggio.
Sarà il caso di consumare carboidrati raffinati se resterai seduto per diverse ore?
Quando perdiamo la bussola in una di queste tre aree è probabile che anche le altre due ne risentano.
Una notte insonne farà saltare l’allenamento mattutino e ti condurrà a preferire cibo spazzatura al posto di piatti più sani.
La buona notizia è che la costanza in una delle tre aree porterà a risultati migliori anche nelle altre due.
Dunque quando hai bisogno di performare al meglio parti dall’ottimizzazione dello stile di vita per assicurarti di essere sempre carico di energie.
Stanco di sentirti sempre stanco? 10 consigli per ritrovare le tue energie ogni giorno
Di seguito trovi alcuni consigli per gestire la fatica e avere il serbatoio sempre pieno.
- Termina la doccia con un getto di acqua fredda.
- Pratica il digiuno intermittente.
- Migliora la postura, perché probabilmente stai distribuendo in maniera errata il tuo peso ponendo sotto stress alcuni distretti.
- Smetti di rimuginare. Riciclare i pensieri ti distrae dalla cura di te stesso e alla lunga nuoce profondamente. Per dirla con le parole di Seneca:
“Soffriamo molto di più per la nostra immaginazione che per la realtà.”
- Esponiti ogni mattina alla luce per 20 minuti per calibrare la produzione di ormoni come melatonina e serotonina.
- Riduci l’esposizione alla luce blu nelle ore serali. Puoi limitare l’utilizzo dei dispositivi elettronici o utilizzare software gratuiti per proteggere il riposo notturno. Prova Night Shift e Twilight sullo smartphone, Iris e f.lux sul PC.
- Utilizza rimedi tradizionali a base di principi attivi in grado di supportare la naturale abilità dell’organismo di fronteggiare la stanchezza psicofisica. Sono chiamate erbe “adattogene” proprio perché adattano la loro funzione in base alle esigenze del corpo.
Nello specifico, potresti assumere sotto controllo medico gli estratti concentrati di Rhodiola Rosea o Schisandra Chinensis. - Non esagerare con i caffè. La tentazione di aumentare l’introito di caffeina per sentirti più energico è molto forte ma a lungo termine ti renderebbe dipendente da dosaggi elevati.
- Approfitta delle proprietà del cacao, soprattutto quello lavorato con temperature al di sotto dei 42 gradi. Consuma ogni mattina almeno 20 g di cioccolato fondente con minimo l’80% di cacao per sentirti energico come l’imperatore azteco Montezuma, che custodiva gelosamente i semi di questa preziosa pianta.
- Ricordati di bere, perché anche una lieve disidratazione può avere effetti negativi su umore ed energia sia negli uomini che nelle donne. Non servono app per controllare lo stato di idratazione. Basta vedere il colore delle urine: devono essere molto chiare.
I tuoi mitocondri, gli organelli considerati la centrale energetica della cellula, sono sensibili all’ambiente e cioè a tutto quello che ti circonda: quello che mangi, quello che respiri, perfino cosa spalmi sulla pelle.
Per questo motivo bisogna prestare attenzione a tutti quei fattori e situazioni in grado di scaricare l’energia personale.
Stanchezza: non nascondertici
Capita a tutti di affrontare periodi di maggiore stanchezza psicofisica.
Alcuni giorni abbiamo solo bisogno di abbassare il rumore di fondo e riposarci.
Teniamo bene a mente però che la sensazione di ristoro deriva anche dall’intraprendere nuove esperienze, cambiare ambiente e instaurare relazioni di qualità.
Va bene sentirsi stanchi qualche volta, ma attenzione a non permettere che questo stato diventi un luogo che impedisce di vivere una vita piena.
Ringrazio nuovamente il dott. Triglione per questo approfondimento di qualità volto a migliorare la nostra salute psicofisica.
E tu? Soffri anche tu di stanchezza? Come l’hai contrastata finora? Cosa intendi applicare di questo articolo? Fammelo sapere nei commenti.
Andrea Giuliodori.
Grazie per l’articolo!
Nell’articolo si consiglia cioccolato fondente al mattino. Meglio evitarlo dopo cena o prima di andare a letto?
Sì, decisamente, anche perché è stimolante. Si consiglia inoltre uno specifico cioccolato fondente… niente ovetti kinder per capirci! ;-)
Mi sentivo molto stanco a livello quasi cronico in passato, specialmente al liceo, perché non dormivo abbastanza e non mangiavo abbastanza bene. Ora vedo di dormire 7.5/8 ore a notte, sto attento ad avere un apporto generalmente equilibrato di nutrienti nei pasti e faccio molta più attività fisica, quindi la sensazione di stanchezza cronica si è decisamente ridotta. Ne è rimasta un po’, ma penso sia perché non mi alzo abbastanza dalla sedia quando sto al computer a lungo e in generale per la situazione pandemica, che a livello psicologico non aiuta.
Splendido articolo: chiaro e ricco di informazioni!
Grazie per l’articolo, ahimè io mi trovo in questa situazione da 4 mesi, la mattina non mi sveglio rigenerata, ho sempre stanchezza, difficoltà a concentrarmi, l’umore sotto i piedi e zero voglia di fare. Sono stata dal medico di famiglia che sentendo tutti questi sintomi mi ha somministrato ansiolitici per regolarizzare il sonno, infatti adesso dormo profondamente tutta la notte, ma continuo a svegliarmi stanca e pesante. Da 3 giorni mi ha somministrato il magnesio, per regolarizzare l’umore, ma nè faccio sport nè ho un’alimentazione sana, nè mi ha consigliato di farlo e quando ho proposto di fare delle analisi, mi ha detto che nn è un problema di analisi. Cmq oggi è il primo giorno che mi sono messa la sveglia, ho fatto un’ora di camminata ed ho deciso di seguire un’alimentazione sana. Quindi l’articolo cade al momento giusto. Speriamo che io possa risolvere questo problema. Ho acquistato 365 anche per questo motivo ????
Ciao!
Ti capisco benissimo! Ho vissuto una situazione simile alla tua!
Poi, piano piano (ci vuole pazienza) ho cominciato a dedicare più tempo a me stessa, facendo delle lunghe camminate nella natura e praticando Yoga (video lezioni su Youtube) regolarmente.
Questo mi ha aiutata tanto! Anche io, come te, assumo un ansiolitico per dormire all’occorrenza però l’ansiolitico da solo, non è certo la soluzione per dormire meglio se non associato al benessere psico-fisico.
Grazie infinite per questo materiale prezioso. Io soffro da anni di “stanchezza cronica” e iper iper sonno. Da varie ricerche è risultato l’ipotiroidismo. Prendi Eutirox da 100. Viene trattato molto spesso il problema dell’insonnia ma non quello di avere un sonno continuo. Sono capace di dormire 15 o 16 ore di fila per poi avere poche ore di normale vitalità. Una stanchezza e un sonno che ti limitano la vita. Mi soffermerò sui suoi consigli. Dice che non bisogna arrivare a chiamare la stanchezza “cronica” ma noto che passano soltanto le fasi acute poi il resto è presente e difficile da gestire, nonostante la ricerca e il percorso di maturità che una persona ,amante della vita, della comprensione , della cultura, della buona comunicazione riesce a fare. Grazie del suo tempo.
Un articolo preciso, mirato e molto dettagliato. Ho iniziato questo 2021 con il piede giusto ed intendo mantenere la rotta con Focus e Costanza. L’articolo appena letto mi ha smosso ancor di più semplicemente poiché dall’inizio dell’anno tengo a bada vecchie abitudini e cerco di sentirmi sempre energico ed in forma, l’equilibrio che coesiste fra le ore di sonno, quelle di movimento e la giusta alimentazione sono il principio base su cui ho fondato questo nuovo me, per sentirmi meglio e per essere migliore. Grazie per gli ottimi spunti di inizio settimana ;)
Articolo fantastico, chiaro, racchiude sane abitudini che tutti dovrebbero introdurre nella vita.
Secondo me gran parte della stanchezza mentale (che a volte ci fa sentire stanchi anche fisicamente, ma per chi fa un lavoro sedentario è raro che si tratti davvero di stanchezza fisica) è dovuta all’insoddisfazione: un lavoro che non piace, un brutto ambiente di lavoro, amicizie non molto interessanti e con cui si condivide poco, magari anche una relazione di coppia un po’ “stanca” pure lei. Difficile sentirsi energici con tutti questi pensieri e mancanze.
A testimonianza di questo è il fatto che di solito in vacanza le energie aumentano molto, anche nel caso in cui la vacanza non sia riposante fisicamente (no relax in spiaggia) ma interessante e stimolante. Viaggiare in un posto nuovo, vedere cose che piacciono, parlare un’altra lingua, conoscere persone diverse fa tornare subito quell’energia che la settimana prima a casa non c’era.
Ritengo quindi questa componente della stanchezza fondamentale – almeno per me si intende – e, purtroppo, più difficilmente risolvibile rispetto a dormire un po’ di più, mangiare meglio e fare sport.
Buon lunedì Andrea, articolo interessante, come sempre!
Fino a qualche mese fa un’oretta dopo aver fatto colazione avevo di nuovo fame, e che fame e ogni giorno dopo pranzo mi prendeva l’abbiocco, come si dice a Roma, cercavo in tutti i modi di resistere al sonno, ma non sempre ci riuscivo.
Tutto è cambiato ad ottobre, da quando io e mio marito siamo andati da una nutrizionista: abbiamo praticamente eliminato gli zuccheri, facciamo colazione con i toast di pane integrale (per me era impensabile fare la colazione salata, invece mi sono completamente ricreduta!) e arrivo senza problemi all’ora dello spuntino e oltre, a pranzo abbiamo un secondo con un contorno e la sera pasta integrale. Beh, da quando abbiamo adottato questa alimentazione dopo pranzo faccio sempre un sacco di cose e non ho più quella necessità impellente di andare a dormire subito dopo mangiato.
Poi, sicuramente, ci saranno molti altri fattori che determinano la sensazione di stanchezza, ma ci tenevo a riportarti la mia esperienza, anche perché per me è stata veramente una svolta, considerando che non ho un lavoro “classico” ma lavoro da casa ad un mio progetto.
Buona giornata e buona guarigione! :)
Pasta a cena? Ero convinto che i carboidrati in quanto nutrienti del cervello fossero da mangiare a pranzo in modo da dargli la carica per la giornata…
Lo so, all’inizio sembrava strano anche a me, ma mio marito a pranzo non c’è mai durante la settimana quindi è anche una questione di praticità, dovendo portarsi il cibo da casa, e poi, come dico sopra, non mangiandola a pranzo mi sento molto più leggera.
E ti assicuro che funziona, nei primi 2 mesi io ho perso 6 kg e mio marito 9! :)
Grazie mille per questo articolo! Per quanto mi riguarda, sto sperimentando un periodo di stanchezza mentale e scarsa concentrazione, e la cosa più assurda è che questo stato va avanti da circa due mesi, ossia da quando mi sono laureata! Paradossalmente, ora che in teoria ho più tempo libero per programmare la mia vita, le preoccupazioni per il futuro (accompagnate dal periodo storico che stiamo vivendo) stanno assorbendo le mie energie e la mia intraprendenza. Prenderò questo articolo come punto di ripartenza!
Non ho capito a proposito del cioccolato il riferimento ai 42°, come si verifica questo trattamento?
Ciao Kauko, devi cercare in etichetta le diciture “lavorato a freddo”, “cacao crudo” o “cioccolato crudo”.
Grazie dei consigli, è da circa un mese che non cerco più scuse legate alla mancanza di tempo e alla stanchezza e cascasse il mondo, a meno che non ci sia un temporale, vado a camminare tutti i giorni per circa un paio d’ore e sono meno stanca di quando non lo facevo. Come è scritto nell’articolo, crearsi un’abitudine quotidiana è fondamentale perché tutto il resto venga di conseguenza, da qualche giorno infatti non sento neanche più il bisogno di mangiare continuamente, questa costanza nel rispettare il mio impegno mi ha messo di buon umore e tutti gli ostacoli che vedevo insormontabili stanno piano piano diventando più facili da affrontare. Grazie di tutto Andrea
Ciao! Grazie mille per i consigli concreti. Io sono un’insegnante e, dopo 15 anni di questo lavoro, penso di aver ormai capito quanto sia usurante. Andrea, ti seguo da tanto, e ho provato ad adattare le tue strategie per rendere efficace il mio lavoro, in cui flessibilità ed empatia e una discreta autostima sono fondamentali ma anche difficili da acquisire e allenare. Hai consigli specifici per me?
Ho provato ad utilizzare una sveglia “fisica” e lasciare il cellulare in un’altra stanza o comunque lontano dal letto ed aiuta molto! Certo ci vuole disciplina per non dare un occhio ad un “innocuo” video o post per “rilassarsi” la sera.
Grazie Andrea e buon inizio settimana.
Purtroppo io vivo questa condizione da diversi anni ormai… e va sempre peggio.
Ho provato quasi tutto, ma con scarsi risultati. C’è da dire però che il mio organismo è particolare… contrasta quasi tutto ciò che io faccia o proponga.
Ma è anche vero che purtroppo vivo una condizione patologica… ho diverse malattie autoimmuni che esauriscono le mie energie, soffro anche di fibromialgia e prendo quotidianamente diversi farmaci.
Non so più cosa fare e come migliorare questa condizione. Da anni i miei studi sono rallentati drasticamente ed attualmente mi ritrovo ancora con 2 esami da sostenere per concludere la mia carriera universitaria(laurea magistrale a ciclo unico). Ormai ho superato da da un paio d’anni i 30 e mi ritrovo in questa condizione che non è per niente facile, soprattutto psicologicamente. Non ricordare più com’è e cos’è la concentrazione e la memoria è veramente svilente.
Sono stato persino costretto ad abbandonare il caffè che mi teneva più o meno sveglio.
Ormai le mie giornate le trascorro a letto(perché la notte non mi rigenera e quindi dopo l’assunzione dei farmaci mi rimetto a letto per tutta la mattina) ed al pc nella speranza di riuscire a studiare una pagina di sunti.
Tra i vari consigli ne mancano due… e cioè andare a Lourdes o aspettare un miracolo… Solo questo al momento credo possa aiutarmi.
Nel mio caso, Andrea, cosa mi consigli? Provare ad avere una routine differente con orari fissi per andare a letto e svegliarsi(rimanendo poi svegli necessariamente)? Particolari esercizi o attività da fare?
Ciao Francesco, mi dispiace per la tua condizione. Ti consiglio di non smettere di cercare professionisti della salute che possano aiutarti. Intanto prova a concentrarti su mini-obiettivi per migliorare la qualità del sonno e fare attività fisica.
Grazie Dott. Triglione. Diciamo che sulla qualità del sonno neanche i miorilassanti stanno purtroppo funzionando.
Ora dovrei intraprendere e perfeziona la nuova cura per la fibromialgia, anche se non nutro molte speranza, dato che le energie vengono prosciugate dall’iperattività del mio sistema immunitario.
Per l’attività fisica, dovrei necessariamente… se solo avessi le forze.
Grazie comunque per i consigli. Cercherò di portare a termine dei mini-obiettivi.
Io aggiungerei 2 aspetti fondamentali.
Il contatto (sottolineo) umano come attivatore della produzione dell’ossitocina, ormone che è un antidoto naturale per lo stress (vedi TED talk di Kelly McGonigal) e, correlato al primo, l’enorme dispendio di energia che richiede fare finta che vada tutto bene, per paura di abbassare il morale agli altri e un po’ per autoconvincersi.
Un atteggiamento realistico e proattivo è preferibile.
Evidenzi due aspetti ricadenti nella necessità di buone relazioni interpersonali, menzionata dal dott. Triglione. Ti ringrazio perché hai dato forma a una sensazione che vivo spesso nel tentativo di stare accanto a persone, diverse, che faticano a stare nella realtà e ondeggiano tra la paranoia e la ‘finzione che tutto vada bene’, proprio come hai scritto. Anche capire come accettare le proprie e altrui difformità é un lavoro che può stancare.. per me é una grande ricchezza intima e insieme una zavorra.
Di niente.
Aggiungo una nota a margine che sembra una scemenza, ma secondo me la “psicologia del bar” rendeva fino a poco tempo fa il tutto molto più naturale, stando a contatto con persone di ogni tipo e opinione si era molto più allenati ed elastici nei rapporti con gli altri, che erano meno macchinosi e pesanti di oggi.
Articolo molto valido grazie, tutte cose apparentemente scontate ma lo é meno metterle in pratica, la società ci chiede degli sforzi immensi e quando non lo siamo ci indebitiamo di cose da fare proprio perché stiamo bene e ci lasciamo trascinare dall’entusiasmo, poi improvvisamente ti trovi incastrato in un vortice che ti risucchia senza preavviso. L’arte di vivere bene e in equilibrio é frutto di esperienze che solo in una vita non si può apprendere. Ultima cosa e poi mi zittisco, ringrazio efficacemente per il ruolo di bussola che ogni tanto ha nella mia vita, GRAZIE
Ciao Andrea , i tuoi articoli si i sempre molto interessanti e spunto di nuove riflessioni , il già ho un buon punto di partenza , attività sportiva tre volte a settimana , una buona alimentazione,ma da quando sono entrata in menopausa non si dorme più e la stanchezza si è impossessata di me ? ho provato mille rimedi naturali na non mi hanno più regalato un sonno rigenerante e la mia mente fa fatica ad essere brillante … ma non mollo e continuo ad allenarmi anche ora in modalità ” all’aperto” e so che prima o poi riuscirò a dormire le mie 8 ore …. ho anche rallentato i miei impegni quotidiani …prima o poi ritornerò ad essere di nuovo fresca come una rosa ? grazie e a presto
Silvia
Ciao a tutti, grazie dott. Triglione e grazie Andrea, i tuoi articoli sono sempre utili e ben fatti. Ho attraversato un periodo molto pesante di burnout pochi anni fa. Non solo ero sempre sfinita, nauseata, dolorante, insonne e nervosa…ma mi sentivo svuotata anche mentalmente. Lavoravo e basta, senza approdare a nulla e senza trovare ristoro pur passando la domenica a letto. Probabilmente avevo anche una leggera depressione. Ho cambiato casa, ho cambiato lavoro, ho ripreso a dedicarmi a una mia vecchia passione, il teatro, e anche se in proporzione ora lavoro e studio anche più di prima in termini di ore settimanali, la giusta stanchezza serale sento che è sana e fisiologica. Mi addormento in fretta, e anche se alla mattina ci metto sempre un po’ prima di carburare, poi le energie sono costanti durante la giornata. Insomma, sento che, almeno per me, il “cambiar aria” è stato determinante sia per la mia salute mentale ma anche per quella fisica.
D’accordissimo. Come ho scritto sopra spesso la stanchezza, secondo me, deriva da una vita poco soddisfacente.
Carissimo Andrea, come la mettiamo col fumo? Quello influenza pure la stanchezza. Sono nel vortice. Qualche consiglio per favore.
Che il fumo vada eliminato dalla propria vita è fuori da ogni dubbio Giovanni. Il dott. Andrea Fiorenza, che ha collaborato con noi a programmi come Protocollo CHANGE, ha approfondito per quasi 30 anni i meccanismi mentali che intervengono nelle dipendenze (non solo da fumo), molti di questi strumenti sono stati inseriti anche nel corso che ti ho citato.
Detto questo, esistono anche molti altri strumenti e contenuti specifici per la lotta al fumo e specialisti a cui poterti rivolgere: hai approfondito qualcosa finora?
Andrea,cosa sarebbe più opportuno mangiare se ci aspetta un pomeriggio di studio ?
Potresti farci qualche esempio ?
Mille grazie!:)
Mi spiace, non sono un nutrizionista. Cerco di ospitare alcuni dei migliori professionisti su diverse tematiche proprio perché non sono un tuttologo e non voglio dare consigli su tematiche su cui, posso avere si delle conoscenze legate ad interessi personali, ma non competenze chiare.
Sul rimuginio vorrei segnalare il concetto di metacognizione introdotto da Wells.
L’articolo è davvero molto bello ed interessante, sicuramente dà degli spunti per migliorare, ma quando una persona vive in una situazione di emergenza famigliare, con una persona cara che sta male, da mesi, e non si sà ancora per quanti mesi andrà avanti. Come si fa?
Quando una persona dorme quando può, e non può fare altrimenti.
Insomma, in situazioni fuori controllo, come si fa a mettere un po’ d’ordine per riuscire a trovare il tempo anche per se stessi, ed il proprio sonno?
spettacolo di articolo!!! Grazie Andrea, veramente illuminante!! Mi occupo di salute a 360 gradi, facendo l’infermiera e appassionandomi alle terapie complementari e questo articolo così chiaro e utile lo farò sicuramente mio!!!Seguirò senza dubbio il dott. Triglione!! Grazie per il suggerimento e per l’ennesima occasione di crescita!!!
a proposito di […] “Il microbiota infatti rappresenta uno dei maggiori indiziati nei casi di stanchezza cronica.”
una azione/condotta essenziale, concreta e fattibile per avere un microbiota qual è?
intendo “avere una alimentazione sana”, ok si ma è vago: che si fa, si va dal medico e ci si fa dare una dieta? e/oppure degli integratori per il microbiota (se esistono)? grazie
L’azione più concreta e fattibile è nutrire il microbiota, quindi alimentarsi in modo da selezionare ceppi simbiotici e non disbiotici. Oltre ad affidarsi ad un professionista che tenga conto di anamnesi ed esami di laboratorio è opportuno consumare cibi ad alto contenuto di prebiotici, valutando un’eventuale supplementazione a breve termine con probiotici.
Ho aspettato a leggere questa mail… non ero pronta… ora stufa di questa stanchezza ho preso consapevolezza e ho deciso che può bastare per questo ho divorato l’articolo… mi rispecchia in questa fase… e come al solito i tuoi articoli risvegliano la parte migliore do me. Grazie … inizierò dal microbiota la mia nutrizionista sarà felice ?e anche io ?
Ciao! Anch’io fino a qualche mese fa ero stanca durante il giorno perchè riposavo male la notte ( grazie alla mia nuova amica menopausa). Ho cercato varie soluzioni, ma nulla che mi facevano star meglio. Ad oggi, anche se il mio sonno non si è ancora regolarizzato, ho trovato il modo ( grazie a degli integratori super) per svegliarmi riposata e affrontare le mie giornate con l’energia giusta!
Ciao, bellissimo articolo.
Ho avuto una difficoltà nella comprensione quindi chiedo a voi.
L’articolo dice:
La buona notizia è che la costanza in una delle tre aree porterà a risultati migliori anche nelle altre due.
Quali sono le tre aree? Attività fisica e?
Grazie per l’attenzione.
Un saluto
1. Movimento (attività fisica).
2. Sonno.
3. Alimentazione.
Lavoro 9-10 ore al giorno per 5 giorni alla settimana, pratico CrossFit per 5-6 ore alla settimana, oltre ad insegnarlo per 4-5 ore, mangio il più sano possibile, seguendo anche in parte il digiuno intermittente, senza stressarmi ulteriormente seguendo diete ferree preimpostate e dormo minimo 7 ore a notte. Mi capita rarissimamente di sentirmi stanco e senza forze, e (fatalità?) succede proprio quando non faccio attività fisica.
Confermo tutto ciò che è stato scritto: i 3 pilastri fondamentali (attività fisica, sonno e alimentazione) aiutano notevolmente a sentirsi più energici.
E’ un percorso, ci sono dei tempi di adattamento, bisogna imparare a conoscersi e trovare ciò che funziona per il singolo, ma i benefici sono enormi.
Il vostro corpo è un tempio e come tale va trattato.
Articolo molto interessante ! Per chi lavora come me seduta ad una scrivania , la corretta alimentazione e un minimo di attività fisica sono molto importanti . Il corpo ci dice quando abbiamo abusato di lui, dobbiamo imparare ad ascoltare i segnali che ci invia .
Grazie per avermi ricordato che il benessere del nostro corpo dipende da come lo trattiamo