Yamamoto Tsunetomo – Hagakure: il libro segreto dei Samurai.
Si può imparare qualcosa da un temporale. Quando un acquazzone ci sorprende, cerchiamo di non bagnarci affrettando il passo, ma anche tentando di ripararci sotto i cornicioni ci inzuppiamo ugualmente. Se invece, sin dal principio, accettiamo di bagnarci eviteremo ogni incertezza e non per questo ci bagneremo di più. Tale consapevolezza si applica a tutte le cose.
Hagakure (1, 79).
Per diversi giorni sono stato indeciso su quale libro scegliere per il mese di gennaio. L’inizio dell’anno è un periodo spesso carico di significati: nuovi obiettivi, nuove risoluzioni, nuovi cambiamenti.
Dopo un’attenta riflessione ho scelto un libro che a mio avviso rispecchia appieno questo periodo; un libro che non va letto tutto di un fiato per poi essere dimenticato, ma piuttosto un libro che va consultato giorno dopo giorno, una pagina al giorno, magari come primo gesto del mattino.
Per il mese di gennaio ho scelto l’Hagakure: Il libro Segreto dei Samurai di Yamamoto Tsunetomo.
L’autore
Yamamoto Tsunetomo vissuto tra il 1659 ed il 1721 è stato un militare e filosofo giapponese, ma è stato soprattutto un vero e proprio Samurai della prefettura di Saga nella provincia di Hizen, al servizio del Daimyo Mitsushige Nabeshima, al cui servizio era entrato all’età di soli 9 anni.
A vent’anni conobbe prima Tannen, un monaco Zen che aveva lasciato il tempio locale in segno di protesta per la condanna di un altro monaco, e Ishida Ittei, un letterato confuciano consigliere di Nabeshima esiliato per più di 8 anni per essersi opposto alla decisione di un daimyo. Quando il suo patrono morì nel 1700, Tsunetomo ebbe alcuni screzi con il successore di Nabeshima e decise pertanto di prendere i voti buddhisti con il nome Jōchō e di ritirarsi in un eremo sulle montagne.
Ormai vecchio, tra il 1709 e 1716 raccontò i suoi pensieri a un altro samurai, Tsuramoto Tashiro; molti di questi riguardavano il padre e il nonno del suo patrono, il bushidō e la decadenza della casta samurai nel pacifico periodo Edo. Tashiro non pubblicò il contenuto delle conversazioni avute con Tsunetomo che molti anni più tardi, con il nome collettivo di Hagakure (葉隱 o 葉隠, Hagakure, ovvero “All’ombra delle foglie”).
La trama
Pubblicato per la prima volta nel 1906, ma composto due secoli prima, Hagakure è una delle opere più famose e controverse tramandateci dalla letteratura giapponese. Esso racchiude l’antica saggezza dei samurai sotto forma di brevi aforismi. L’autore, Yamamoto Tsunetomo, vissuto in un’epoca di pace e di conseguente decadenza della figura del samurai, si chiuse in un monastero buddhista, dove per sette anni ammaestrò all’antico codice d’onore il giovane Tashiro Tsuramoto. L’allievo trascrisse le conversazioni avute con il maestro e le raccolse negli undici volumi che compongono “Hagakure”, preziosa testimonianza di un pensiero complesso e positivo, ben diverso dallo stereotipo del kamikaze votato all’annullamento di sé ancora vivo nell’immaginario occidentale. La scelta di aforismi operata dalle curatrici di questo volume mira a far conoscere al pubblico italiano l’attualità e l’universalità dell’etica samurai, e vuole essere un invito alla riflessione e uno strumento per la ricerca interiore.
Come già detto, il modo migliore per leggere questo libro è quello di sfogliarlo una pagina al giorno, nella quiete del mattino e riflettere il resto della giornata su quanto letto. Il libro infatti non ha trama, ma è una collezione di vere e proprie perle della cultura samurai.
Perché dovresti leggerlo
Che tu sia appassionato o meno dalla figura del Samurai, gli aforismi contenuti all’interno dell’Hagakure saranno in grado di trasmetterti ogni giorno un’intensa carica di determinazione, motivazione ed energia.
Alcune delle considerazioni contenute nel libro ti appariranno estreme, ma dopo un’attenta riflessione sarai in grado di apprezzarne la profonda saggezza.
Per me, leggere ogni mattina una pagina dell’Hagakure è stata un’enorme fonte di ispirazione per numerosi anni.
Ps. Se il libro dovesse appassionarti, ti consiglio di guardare il film Ghost Dog, inspirato ad un moderno samurai metropolitano guidato dalle antiche lezioni dell’Hagakure.
Ps. Se stai cercando altri libri di crescita personale li puoi trovare nella sezione Libri del Blog EfficaceMente.
Foto tratta da internet
Ciao, volevo comprare da un pò questo libro ma mi chiedevo quale fosse la versione migliore, perchè, visto che non so il giapponese, lo devo prendere necessariamente tradotto. Grazie
Ciao Angela,
all’interno dell’articolo ho inserito il link alla versione che reputo migliore. In fondo al blog, nella sezione “Il libro del mese” trovi il link ad una versione alternativa, la più recente in commercio: non ho letto personalmente questa ultima versione, ma la sinossi appare interessante.
Andrea.
L’ho letto ad Ottobre, su consiglio e soprattutto da un regalo ricevuto da un amico, un amico vero. HAGAKURE è un capolavoro. Da tenere sempre a portata di mano. Non è una vera lettura ma una consultazione. PRINCIPI-Istruzioni per l’uso. Consiglio, ma solo dopo la lettura, di vedere il film GOST DOG. Ripeto, solo ed esclusivamente dopo la lettura. Un salutoa tutti. Davide
ciao è un bellissimo libro. L’ho letto a dicembre tutto di un fiato ma lo rileggerò.
Ciao Andrea, grazie dei consigli preziosi sui libri..adoro leggere!!
Bellissimo libro, ma da usare con cautela secondo me.
Son stato appassionato di giappone, arti marziali e samurai per anni, e un giorno mi sono scoperto ad interpretare troppo letteralmente il tutto.
Non dimentichiamoci che la filosofia trasmessa dall’Hagakure è fatta per una classe di guerrieri sempre pronti a morire, per i quali la decisione nell’attimo e la ferrea disciplina erano fondamentali, anche a scapito di un approccio più rilassato e naturale della vita.
Da leggere e meditare, ma da non far diventare una specie di Bibbia personale.
Angelo
Consiglio lo zen e il tiro con l’arco e di Osho “cogli l’attimo”
Caro Andrea,
Da umile praticante di Arti Marziali quale sono con questo testo tocchi le corde del mio cuore.
Ecco, questo sì che è interessante. Non solo la cultura giapponese mi interessa e la esploro da diversi anni, ma penso proprio che entrare in contatto (anche solo in modo indiretto) con delle culture diverse sia un passo fondamentale della crescita personale. Soprattutto quella dell’estremo oriente, che reputo più ricca delle altre.
Ciao Andrea, se ti ricordi tempo fa ti avevo mandato un email e tu mi hai dato davvero una mano con la tua risposta.
Ti ringrazio davvero tanto per aver pubblicato questo articolo, le arti marziali per me sono sempre state un argomento interessantissimo e mi è sempre piaciuto leggere libri che oltre a parlare dell’arte della guerra danno insegnamenti di carattere filosofico e, perché no, di crescita personale.
A mio parere abbiamo tanto da imparare da questa cultura così misteriosa per noi e senz’altro hai fatto bene a scegliere di parlarci di questo libro.
Un saluto
e adesso lo hai scoperto?!?! guarda che è un libro vecchissimo!!!
Si, direi che ha svariati secoli…
Piacere Andrea, mi chiamo Tommaso e ho sedici anni. L’altro giorno ho scoperto questo fantastico blog. M’interesso della crescita interiore da un paio di mesi, e seguivo filosofie Buddhiste, Osho, meditazione eccetera. Trovo che siano comunque utilissimi ma difficili da attuare in questa società, e poi, beh, ho trovato te! Diciamo che considero questo, senza nulla togliere, non considerarlo dispregiativo, il lato materiale del cambiamento interiore, mentre meditazione ecc. lato spirituale, ma sono solo nomignoli che ho affibbiato io.
Ti ringrazio per tutto quello che hai fatto fin’ora. Io ho iniziato oggi a leggere ”Come trattare gli altri e farseli amici.” e, beh, illuminante devo dire. Seguo i tuoi consigli, o meglio, cerco di seguirli. A poco a poco, con l’esercizio spero diverrà abituale. Per ora ti saluto. Commenterò salutariamente questo fantastico blog, sia per aiuto che per elogio. A presto.
Gloria, gloria all’Amicizia.
Andre ho provato sia con IBS che con Amazon ma nessuno dei due ha disponibile il libro che hai sugerito lo scorso dicembre. Sai darmi qualche altra dritta? Grazie!
Non so quale sia la tua richiesta, però su Amazon il libro è disponibile in lingua originale e mi è arrivato a casa in un paio di giorni. In ogni caso, alcune grandi librerie di Roma si dicevano disponibili ad ordinarlo.
Ciao Amina,
devo ammettere di essere sorpreso anche io per il gradimento riscontrato dopo la mia recensione. L’altro fornitore che ti avrei suggerito è Macrolibrarsi, ma ho appena verificato che anche loro hanno finito le loro copie. Non ti rimane che provare nelle librerie fisiche. In alternativa, se sei di milano o dintorni, ti presto la mia copia ;-)
Sono in Toscana…
Grazie comunque :-)
vai al libraccio io l’ho trovato li. ciao
E’ difficile parlare di Hagakure essendo un testo che muta di significato man mano che lo leggiamo e lo rileggiamo. E’ un testo, come tutti quei testi che operano su vari e diversi livelli di comprensione, estremamente soggettivo, quindi, ogniuno legge e comprende quello che in quel momento riesce a sperimentare nella vita quotidiana . Ha ragione Angelo nel metterci in guardia dal prenderlo troppo alla lettera, ma ciò non toglie che è un libro da sperimentare e non tanto da condividere intellettualmente. Detto ciò tutti i modi di “vedere” questo libro sono giusti, sono più giusti se ci aiutano ad andare nella direzione che noi vogliamo e ovviamente sono meno giusti e se la chiave di lettura che noi andiamo a dare ad Hagakure c’è d’ intralcio nel nostro percorso di crescita personale. Ed è su questo punto che è bene mantenere sempre la nostra attenzione per non essere travolti da convinzioni che ci possono creare, seppur momentaneamente inutili disagi. L’esempio classico è proprio il film Ghost Dog il quale dà una visione di Hagakure un po’ da depressi, (soprattutto quando l’eroe combatte contro il gerontocomio del crimine) forse perché non riesce a chiarirci nel film quei valori che sono alla base degli aforismi stessi contenuti in Hagakure. Hagakure parte da dei valori di base ben precisi che trovano radici nel Shintoismo e nel Buddhismo giapponese, noi che siamo dei soggetti influenzati dal Monoteismo e dalla visione di un Dio Creatore possiamo trovare qualche difficoltà e fraintendere alcuni aspetti che poi si rivelano cruciali per il nostro arricchimento. Se vi capita di scrivere i pensieri che questi aforismi vi creano non fermatevi quindi al primo impatto, ma indagate sia sul come e perché essi sono strutturati in quel modo e sia quale è la visione che sorregge la vostra analisi e vedrete che vi si aprirà una diversa comprensione e voi con sempre la stessa modica spesa avrete altro “materiale” su cui lavorare. :-))
Il mio libro del mese è: Perché non siamo il nostro cervello di Alva Noe Raffaello Cortina Editore…molto interessante, ma anche questo molto (per quanto mi riguarda) difficile da presentare…:-))
un abbraccione a tutti
Grazie del commento Massimo: prezioso.
Andrea.
Questo libro è stupendo lo confermo!
Ma sbaglio, o il bellissimo film l’ultimo samurai è tratto proprio da questo?
Sempre complimenti per il blog ;)
Sicuramente nel film con Tom Cruise si parla di etica samurai e bushido, ma non credo ci sia un diretto legame tra trama del film e gli aforismi dell’hagakure.
Andrea.
Letto, ottimo libro.
Trovo che non sia uno di quelli da leggere tutto d’un fiato. Va preso a spizzichi e bocconi. Spesso me lo trovo tra le mani quando sento il bisogno di “equilibrio” interiore, lo apro leggendomi un aforisma random, e ho sempre la sensazione di trovare la massima che mi serviva in quel momento. :)
Ciao
paolocarlo
Assolutamente d’accordo.
Grazie del commento,
Andrea
sono felice di aver scoperto questo blog. e’ quello che da sempre cercavo e ti ho trovato . grazie . loredana
Grazie a te del commento Loredana,
a presto.
Andrea.