7 anni dalla nascita di EfficaceMente. 7 domande dei lettori. 7 risposte efficaci (si spera!).
“Quando non siamo più in grado di cambiare una situazione, siamo chiamati a cambiare noi stessi.”
Viktor Frankl.
Eccoci al quinto mini articolo-intervista di questa settimana (al termine trovi i link agli altri post). Oggi ti proporrò una domanda di Mary, alquanto personale.
Se ieri, infatti, Alessio mi ha chiesto com’è la vita del “vero” Andrea Giuliodori, ovvero se è tutto perfetto come potrebbe emergere da qualche post o se anche io ho i miei difettucci, oggi Mary va ancora più in profondità…
Naturalmente ne approfitterò anche per fornirti degli spunti pratici per il tuo percorso di miglioramento personale. Da questa quinta domanda traspare infatti una delle trappole in cui cadono molti di quelli che si avvicinano al mondo della formazione. Andiamo allora a vederla.
Domanda #5: Com’era Andrea Giuliodori prima di iniziare il suo percorso di miglioramento personale?
Quella di Mary è una domanda sintetica ma bella “intensa”.
Ho pensato di rispondere con uno di quei classici confronti fotografici: “prima e dopo“
Come puoi notare chiaramente dall’immagine qui sotto, prima di intraprendere il mio percorso di miglioramento personale ero un teppistello del Bronx, pronto a rubare la merenda ai propri compagni di asilo. Grazie al potere taumaturgico dei testi e dei corsi dei para-guru della formazione, mi sono invece trasformato in un professionale ingegnere trentenne, pronto ad aiutare le vecchiette ad attraversare la strada. Magggico!
Naturalmente sto scherzando :-D
Credo però sia importante sfatare una leggenda metropolitana, che aleggia da decenni nel mondo dello sviluppo personale: ovvero l’idea che un libro o un corso, di Tizio e Caio, possa cambiarci la vita dalla sera alla mattina, come folgorati sulla Via di Damasco.
Questa infatti è una delle quattro principali balle, dure a morire, dell’industria della formazione.
Quando si parla di crescita personale, quella vera, non esistono mai un “prima” e un “dopo” ben definiti. Esiste solo un “durante“.
E’ indubbio che negli ultimi 14 anni, ovvero da quando, appena maggiorenne, ricevetti in regalo il libro di Dale Carnegie “Come trattare gli altri e farseli amici“, la mia vita sia cambiata e, per alcuni aspetti, anche radicalmente.
Tuttavia non c’è mai stato un momento “catartico”, un’illuminazione improvvisa o altra robetta da film hollywoodiani (hai presente quei monologhi cinematografici che tanto vanno di moda?). Si è trattato piuttosto di un processo di miglioramento lento, contraddistinto anche da passi indietro e lunghe pause:
- In passato sono stato senza dubbio un procrastinatore D.O.C, poi, negli anni, ho appreso delle strategie per sradicare la rimandite che mi hanno aiutato ad iniziare e portare avanti progetti ambiziosi. Questo non significa però che anche oggi non mi capitino giornate dominate dall’ineluttabile tendenza a rimandare e rimandare ancora.
- Prima di avvicinarmi alle tecniche di apprendimento efficaci, ero di fatto uno studente, mediamente brillante, che campava di rendita: strategia accettabile durante il Liceo, ma disastrosa durante l’Università. Fare mie certe strategie avanzate di studio mi ha consentito di laurearmi in Ingegneria in meno di 5 anni, col massimo dei voti. Questo non significa però che non abbia avuto i miei… “pit-stop accademici“: esami del primo anno rimandati fino a ridosso della laurea triennale, votazioni “distruggi-media” da recuperare con filotti di 30 e lode, esami preparati in pochi giorni e superati anche grazie ad un po’ di sano culo.
- Quanto alle buone abitudini, aver compreso che queste sono le fondamenta di un solido percorso di crescita personale è stato estremamente importante per dare una nuova direzione alla mia vita. Questo non significa però che abbia rivoluzionato le mie giornate dalla sera alla mattina. Costruirmi delle sane routine è stato un processo lungo, fatto di false partenze, continui aggiustamenti e periodi di regressione.
Non riesco insomma ad immaginare uno spartiacque “prima e dopo“: non ero un appestato prima di iniziare il mio percorso di crescita personale e non sono un supereroe adesso.
Pensare che il prossimo libro-tormentone o corso di formazione, possa finalmente farci “svoltare” e che la nostra vita non sarà più come… prima, è una vana illusione (ben congegnata da chi quei libri li deve vendere), peggio ancora, è una subdola trappola.
Sì, è una trappola, perché non fa altro che spingerci a rimandare il cambiamento, ad immaginarlo come un evento cristallizzato nel tempo e non come un processo quotidiano su cui dobbiamo lavorare giorno dopo giorno, a partire da oggi stesso.
Riconosci questa trappola ed evitala:
Il “prima” non ha più importanza.
Il “dopo” è imponderabile.
Concentrati solo sul “durante“.
Bene, anche questo quinto articolo-intervista è terminato. Quella a cui risponderò domani è una vera domanda fondamentale sulla vita, l’universo e tutto quanto. Giulia mi chiede quale sia, a mio avviso, il rapporto tra successo e felicità.
Nel frattempo, se te li sei persi, qui sotto trovi gli altri articoli-intervista che ho scritto per festeggiare il 7° compleanno di EfficaceMente.
Buona giornata e a domani.
I 7 articoli-intervista
- [Risposta 1 di 7]: Sei solo chiacchiere e distintivo?
- [Risposta 2 di 7]: I 5 principi chiave della Crescita Personale
- [Risposta 3 di 7]: Opportunità di guadagno per studenti universitari
- [Risposta 4 di 7]: La trappola della perfezione
- [Risposta 6 di 7]: Il legame tra successo e felicità
- [Risposta 7 di 7]: Fare soldi: quando ho iniziato a guadagnare davvero
Foto tratte da album privati :-)
Ciao Andrea, è da moltissimo tempo che ti conosco e – lasciamelo dire e con tutto il cuore – penso che la mia vita avrebbe preso una piega diversa, viziosa, se non avessi scoperto il tuo sito quel lontano Ottobre 2014.
Ero fermamente deciso a migliorare e a dare il massimo, senza badare a sacrifici e certamente limitando i desideri.
Sono sempre stato un procastinatore inguaribile e un pessimo organizzatore nello studio; difatti alcuni esami non potei sostenerli e per la paura o quel non so quale timore reverenziale che provavo, e per una pianificazione erronea e fantasiosa.
Cominciai quindi a leggere sul blog ogni articolo riguardante la gestione del tempo, sintetizzandone i contenuti su una nota appositamente creata su Evernote. Nel frattempo, su una lavagnetta iniziavo a scrivere frasi significative e motivanti – sarei presto piacevolmente sprofondato in quel circolo virtuoso della crescita personale.
Le mie abitudini legate alla lettura cambiarono e i brevi Dialoghi di Seneca facilitarono questa mia ripresa – proprio tu fosti a infondermi l’interesse per lui, parlando delle Lettere morali a Lucilio.
Capii l’importanza di svegliarmi presto e di programmare il tempo libero. Ma soprattutto, non ci fu giorno che non applicai la Legge di Parkinson nello studio, in combinazione con la Tecnica del melone – o forse dell’anguria, date le lunghe sessioni di studio.
Ci crederesti se ti dicessi che sul display del mio telefono è rimasta l’immagine residua del conto alla rovescia digitale?
Nel giro di poco tempo divenni un maestro nella gestione del tempo, giungendo perfino a elaborare un modello capace di portare chiunque a sfruttare le proprie giornate al massimo dell’efficienza.
Come giustamente dicevi tu in questo articolo, non esiste un prima e un dopo nella crescita personale, anche perché è un processo che non ha termine, come lo stesso apprendimento. Chi si ferma, è semplicemente perso.
Concludendo, voglio esprimerti la mia più sincera gratitudine. Se lo scorso giovedì conseguivo finalmente la mia laurea, era in parte anche per aver messo in pratica i tuoi insegnamenti e preziosi consigli. Ti sono riconoscente e hai tutta la mia stima – non dimenticarlo.
Grazie Andrea
Nicolò
Caro Nicolò,
innanzitutto complimenti per la tua laurea!
Mi ha fatto davvero piacere leggere questo tuo commento.
Avanti così!
Grazie, Andrea!
Le soddisfazioni più grandi devono ancora arrivare.
E in bocca al lupo per la tua carriera londinese!
Questo è ciò che CHIUNQUE diffonde “crescita personale” dovrebbe dire. Mettere le cose in chiaro, non promettere miracoli. Grazie mille, Andrea. ;)
;-)
Ciao, Andrea! Oggi apprezzo il tuo pensiero dove sottolinei che il cambiamento non è un evento cristallizzato nel tempo ma un processo quotidiano su cui dobbiamo lavorare giorno dopo giorno, a partire da oggi stesso. A proposito: hai visto la nuova pubblicità di Poste Italiane? Ne hanno parecchie di cose da cambiare! Un passo alla volta, intanto caro utente da sempre maltrattato – devo andare in posta, è sempre un incubo -, iniziamo a comunicarti che abbiamo capito che il cambiamento è vita! ;)
Ciao Gloria,
no, non ho visto l’ultima campagna delle Poste: ricordo però quella dell’Enel sui “guerrieri moderni”. Bellissime pubblicità: devo solo capire qual è il collegamento con le relative aziende. Mi sfugge… ;-)
Ciao Andrea, ho scoperto EfficaceMente da davvero pochissimo, per questo una pacca sulla spalla al buon Dario Vignali. Cercando nel mio piccolo di migliararmi almeno un pochino ogni giorno, i tuoi articoli sono di grande aiuto oltre che veramente piacevoli da leggere.
Riguardo a questo in particolare, trovo davvero interessante il discorso che fai sul “durante” perchè da praticante di arti marziali (aikido), ritrovo un forte parallelismo tra quello che spesso viene considerato il punto di arrivo (il grado più alto, la perfezione tecnica, la cintura), perdendo di vista quella che è la cosa importante, la via o “dō”, che è per l’appunto il percorso di vita o il “durante” come nel tuo caso.
Un abbraccio,
Patrick
Ciao Patrick, benvenuto. Mitico Dario.
Leggere il tuo commento è musica per le mie orecchie: sono anche io appassionato di arti marziali (Judo e Ju Jitsu).
Ti piacerà questo mio articolo: “Frustrazione: cos’è e come liberarsene“.
A presto.
Lieto che tu condivida ti ringrazio anche per la segnalazione dell’articolo anch’esso ottimo! Ci sentiamo presto!
Chi ti ha fatto dono del libro iniziatico?
E’ stato il regalo di un imprenditore marchigiano molto noto al termine di uno stage nella sua azienda.
Mi sento rincuorata!
Caro Andrea queste parole sono semplicemente perfette per me. Per anni ho cercato e aspettato invano il grande cambiamento,un evento,un momento in cui la mia vita magicamente sarebbe svoltate, un magico balzo in una vita migliore, fatta di soddisfazione,felicità,pienezza. E come puoi ben immaginare sono stati anni di grande insoddisfazione e infelicità. Non so nemmeno dire quando ho finalmente smesso di cercare la salvezza formato regalo caduto dal cielo e ho capito che è in ogni singolo passo compiuto che devo cercare il mio equilibrio, che è un cammino fatto di passi a volte piccoli a volte giganti a volte indietro. Ma che è un viaggio bellissimo e intenso, difficile, pauroso, incantevole e gioioso. È tutto, è la vita!
Che bel commento :-)
Grazie Andrea per questo post.
La mia crescita personale è iniziata da poco meno di un anno, quando un giorno scrivevo “gestione del tempo efficace” su google….
Da allora, ogni giorno imparo qualcosa, a volte come dici tu si fanno due passi avanti, alcuni periodi qualche passo indietro. Ma è cambiata la mentalitá con la quale affronto il mio percorso di vita, improntato a dare sempre il massimo…e come dicesti tu non bisogna ricercare la perfezione, ma semplicemente combattere ogni giorno per diventare migliori del giorno precedente.
Siamo un po come alberi che pian piano diventano verdi e maturano i loro frutti….
Grazie per aver condiviso alcuni aspetti della tua crescita personale.
Buon fine settimana!
Ps. Da bambino sembravi proprio il classico birbante ruba merende ai compagni di scuola ;D
Comunque andrè, la richiesta era di vedere una tua foto da adolescente brufoloso e scapestrato che legge attentamente il suo primo libro di crescita persona, è questo quello che volevamo1!!1undici!
Carissimo Andrea, oramai il tuo sito per me è diventato un’ispirazione quotidiana. Leggo sempre tutti i tuoi nuovissimi post, anzi no, li divoro. E nei momenti tranquilli passo in rassegna i post già letti o che mi sono sfuggiti. Il 2015 è l’anno del cambiamento e crescita personale. A mente lucida ho iniziato a liberarmi dei “frignoni” (cancellato almeno 60 contatti Facebook in un botto) e di smettere di parlare male degl’altri. Subito mi sono accorta che questo mi rendesse più serena e mi lasciasse l’energia necessaria per continuare il mio cammino verso me stessa. Mi sono dedicata ancora di più alla lettura alla visione di documentari in tv. Leggendo contenuti impegnativi e stimolanti occupo la mia mente in maniera produttiva e automaticamente ho meno tempo e voglia di andare a vedere su FB chi sta facendo cosa, con chi e dove… mi concentro di più su me stessa e più la mia autostima accresce, più il desiderio di approvazione decresce. Ho iniziato a rispettare la decisione di persone che non desiderano restare in contatto con me o che non hanno la voglia di investire in un contatto reciproco, senza sentirmi offesa, delusa o presa in giro. Ma semplicemente lasciandole andare. La mia vita pian piano si sta arricchendo in maniera tale, che automaticamente nuove persone interessate al mio nuovo io iniziano a farne parte.
Ho passato quasi tutta un’esistenza a pensare di non essere all’altezza e ammirare gli altri mentre compievano le loro piccole grandi imprese. Adesso, conoscendo benissimo le mie forze e le mie debolezze, con la consapevolezza di un carattere da guerriera, mi sento davvero pronta per affrontare delle sfide che mi costringono ad abbandonare la mia zona di conforto. Quest’anno l’ho fatto andando a migliorare il mio inglese Brighton per due settimane. L’anno prossimo mi dedicherò come volontaria alla cura e salvataggio delle tartarughe marine in Calabria. E l’apertura di un blog tutto mio non si farà attendere molto. Penso che grazie ai tuoi consigli su come scrivere un blog, non potrò fare nulla di sbagliato.
Andrea, ho davvero l’impressione che la mia autostima e il mio stato mentale siano saliti a un livello superiore. Tipo nei video games ;) e questo si ripercuote positivamente su tutta la mia vita. Continuerò a seguirti e a essere una tua grande stimatrice. GRAZIE!
Cari saluti, Tiziana