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Il perfezionismo è tuo nemico: liberatene, goditi la vita e realizza i tuoi sogni.

“Ho voluto la perfezione e ho rovinato quello che andava bene.”

Claude Monet.

Ho impiegato 37 minuti e ho riscritto questo primo paragrafo 8 volte, prima di realizzare che quanto stavo facendo rappresentava, meglio di ogni altra cosa, l’oggetto di questo articolo: la tendenza a voler essere sempre e comunque perfetti, ovvero il perfezionismo (quello “cattivo”).

Ci ritroviamo spesso a pretendere che nella nostra vita nulla vada storto, che tutte le caselline si incastrino al loro posto, che i nostri standard (irrealistici) siano sempre rispettati. Siamo i figli degli assolutismi: “tutto o niente“, “bianco o nero“, “dentro o fuori” e non siamo in grado di accettare il fallimento, la critica… l’imperfezione.

Come appassionato di crescita personale mi sono sempre posto obiettivi ambiziosi, ma essere vittime del perfezionismo è tutto un altro paio di maniche. Se ti ritrovi a perdere eoni di tempo per completare qualsiasi attività. Se non fai altro che procrastinare per la paura del fallimento. Se ti imponi ogni giorno mille regole che puntualmente disattendi: questo post fa per te.

Perfezionismo: la trappola delle troppe regole

Questa volta non si scappa: mi tocca il mea culpa.

L’altro giorno, sistemando i 337 articoli dell’Archivio di EfficaceMente, mi sono divertito a calcolare la durata di una giornata tipo per un lettore che volesse applicare tutti gli stratagemmi che ho consigliato negli ultimi 5 anni. Il risultato è paradossale: ti va di leggerlo insieme? Dunque… nella giornata del perfetto lettore di EfficaceMente non può mancare:

  • Una sveglia senza traumi, magari utilizzando un simulatore d’alba: 0,5 ore.
  • Segue la famosa ora sacra: un’altra 1 ora piena.
  • Altre 0,5 ore per la visualizzazione dei nostri obiettivi.
  • Almeno 1 ora per doccia, colazione e preparativi vari.
  • Guai poi a non rifare il letto e sistemare la casa, e via altre 0,5 ore.
  • Ci toccano poi 2 ore al giorno (se tutto va bene) di traffico, treno, bus, etc.
  • Seguono 12 pomodori di studio/lavoro, che (pause comprese) corrispondono a circa 6,5 ore: ma quello st*?!zo del tuo capo non ti farà fare mai meno di 8 ore.
  • La pausa pranzo si mangia un’altra 1 ora.
  • Per non essere proprio degli sfigati anti-sociali, dovremmo pur socializzare e tra aperitivi, aperi-cene, speed-dating ed americanate varie, partono altre 1,5 ore.
  • Poi si sa, bisogna fare attività fisica! Togliamo allora altre 1,5 ore per la palestra.
  • Tornati finalmente a casa dobbiamo assolutamente prepararci una cena sana, evitando magari di strozzarcela in 10 minuti: meglio prevedere 1,5 ore.
  • Non vorremo mica abitare in una casa sporca ed in disordine? Meglio calcolare 0,5 ore per lavare i piatti e sistemare la cucina.
  • Per fortuna, grazie alla dieta mediatica, non perdiamo tempo davanti alla TV, ma se dobbiamo leggere 52 libri all’anno, serve 1 ora al giorno per la lettura.
  • Visto che una giornata di questo genere ci ha stressato abbastanza, meglio dedicare almeno 0,5 ore a delle ottime tecniche di rilassamento.
  • Guai poi ad andare a dormire senza meditare o aggiornare il nostro diario personale: ecco che vediamo sfumare un’altra 1 ora.
  • Per finire tutti gli specialisti dicono che dobbiamo assolutamente dormire almeno 8 ore a notte: meglio ascoltarli!

Totale: 30 ore. Ooops.

Le strategie di crescita personale rappresentano gli strumenti indispensabili per chiunque voglia intraprendere un percorso di miglioramento. Ma anche il migliore degli strumenti, se suonato in modo scorretto, genera un suono sgradevole, insopportabile, frustrante. Il musicista è l’unica variabile fondamentale di una perfetta armonia.

Se come musicisti ci facciamo prendere dalle smanie di perfezionismo, rischiamo di ritrovarci sommersi da mille regole e regolette. Regole, che sommate l’una sull’altra, diventano impossibili da rispettare. Regole che ci irrigidiscono e che rovinano la nostra melodia. Regole che non fanno altro che aggiungere ansia e frustrazione alle nostre giornate.

Se sei un perfezionista impara innanzitutto a prendere consapevolezza di tutte queste regole che ti auto-imponi. Le doverizzazioni, ovvero tutte quelle attività che senti di dover fare, ti portano inevitabilmente ad auto-sabotare i tuoi obiettivi più ambiziosi. La nostra mente, infatti, è in continua lotta per la libertà e quando le imponiamo qualcosa, trova sempre il modo di sfuggirle. Ricorda: per realizzare i tuoi sogni non hai bisogno di “devo”, ma di “voglio”.

Per realizzare i tuoi sogni non hai bisogno di “devo”, ma di “voglio”.

Wow… la lista auto-ironica di attività, la metafora del musicista, quest’ultima frasetta ad effetto: sono davvero colpito André! Mancava solo una musichetta di sottofondo e avresti vinto il premio di supercazzolatore dell’anno! Insomma, hai detto tutto e non hai detto niente! Ho solo capito che troppe regole sono controproducenti, ma qui siamo punto e a capo: cosa posso fare, nella pratica, per superare le mie smanie di perfezionismo?!

Prendere consapevolezza delle “gabbie d’oro” in cui spesso ci ficchiamo è di fondamentale importanza, ma non basta per sfuggire alle nostre smanie di perfezionismo. La tentazione potrebbe essere allora quella di cedere all’effetto “chissenefrega” e mandare a quel paese tutte le regole che ci siamo auto-imposti; ma anche in questo caso la daremo vinta a quella mentalità del “tutto o niente” che rafforzerebbe le nostre tendenze perfezionistiche.

Ti propongo un’alternativa: un semplice approccio in 3 passi per liberarti dalla tua voglia insaziabile di perfezionismo e vivere con più serenità i tuoi impegni ed i tuoi obiettivi. Ci stai? ;-)

Liberarti dal perfezionismo in 3 passi

Liberarsi dalle troppe regole aggiungendo 3 nuove regole: suona un po’ paradossale ed incoerente non trovi? Beh, so che è difficile per te accettare quest’incoerenza (questa imperfezione), ma dovrai fartene una ragione: il tuo percorso di liberazione dal perfezionismo ha avuto inizio a partire da questo primo paragrafo ;-)

  • Regola #1: accetta l’imperfezione. La perfezione è staticità, freddezza, morte. L’imperfezione invece… l’imperfezione è vita, calore, movimento. I cambiamenti, i miglioramenti, possono nascere solo dall’imperfezione. Tutto in natura cresce e cambia stato grazie ad impercettibili imperfezioni e squilibri a livello atomico. Impara a vedere l’imperfezione con occhi nuovi, ad accettarla, ad amarla. In fondo, come scrisse il giornalista austriaco Karl Kraus in “Detti e contraddetti“:

“Per essere perfetta le mancava solo un difetto.”

Karl Kraus.

  • Regola #2: accetta di perdere il controllo (di tanto, in tanto). L’universo è caos: se non lo accetti, ne vieni travolto. Più sei rigido e più facilmente sarai spezzato dagli eventi dell’esistenza. Smettila di lottare, arrenditi: non puoi controllare tutto. Impara ad abbandonarti alla corrente della vita: limitati a dare qualche colpo di remo, quanto basta a mantenerti nella giusta direzione, ma non avere la pretesa di decidere ogni millimetro della tua traversata. E, come ho imparato in un taxi milanese, quando arriva un’onda… seguila.
  • Regola #3: accetta di iniziare. La ricerca della perfezione (ovvero la paura di fallire) è una delle 4 principali cause di procrastinazione. Se vuoi davvero realizzare i tuoi sogni, devi imparare ad accettare il disagio dell’inizio. All’inizio nulla sarà perfetto, ti sentirai un principiante, un incapace, un idiota. Sbaglierai e poi… sbaglierai ancora. Questa non è una scusa per non iniziare. L’illusione che ogni nostro sforzo debba essere coronato da un perfetto successo ci immobilizza e di fatto, ci condanna all’insuccesso. Ricorda:

“Meglio una bozza imperfetta che un perfetto foglio bianco.”

R. Schuller.

Ti auguro allora una settimana imperfetta. Una settimana in cui inizierai a lavorare/studiare anche quando tutte le condizioni non saranno perfette. Una settimana in cui ti concederai il lusso di sbagliare ed imparerai dai tuoi sbagli. Una settimana in cui rispetterai poche regole, ma soprattutto imparerai a rispettare te stesso. Buona settimana.

Andrea Giuliodori.

Avatar di Andrea Giuliodori
Sono un Ingegnere, nato e cresciuto tra le ridenti colline marchigiane ed oggi vivo e lavoro a Londra. Ho lavorato a Milano come Manager per una multinazionale della Consulenza Direzionale per 7 anni. Da inizi 2015 ho deciso di dedicarmi a tempo p...

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Sabrina

Eheh ero qui in attesa che lo pubblicassi! ora posso andare a dormire! Buonanotte Andrea :)

Andrea

Buonanotte (giusto con 3 giorni di ritardo)

Alla prossima Sabrina,
Andrea.

Alessandro

Ciao Andrea, grazie mille per i tuoi pensieri.
Sorrido un po leggendo il tuo articolo perché mi trovo nel paese del sol levante… inutile aggiungere altro.
buon proseguimento di giornata
Alessandro

Andrea

In Giappone c’è un vero e proprio culto del perfezionismo: mai visto il rito del té?

Andrea.

Pier Paolo

Il Giappone è anche il paese con il maggior tasso di suicidi al mondo tra i paesi maggiormente industrializzati, penso che esista un legame molto stretto tra eccessiva ricerca della perfezione ed “autodistruzione”: quando non ci si vede o non ci si sente “perfetti”, se non si riesce ad ACCETTARE serenamente questa condizione, si finisce per farsi solamente del male!

Livio

Ciao innanzi tutto standing ovation è la prima volta che leggo un blog in cui viene fatta autocritica (ed anche in modo divertente). Mi permetto di farti notare che mancano un paio di cosette alla tua giornata:
1) Fare l’amore (ok forse possiamo considerarlo nell’attività fisica.)
2) Conseguenza del punto 1 tempo da dedicare ai figli/compagnia.
3) Conseguenza del punto 2 aumentare il tempo del rilassamento da 0,5 a un ora, ci sarebbero delle alternative per velocizzare il rilassamento (Pannella ci lavora da un pò) ma per ora non sono legali.
Forse una soluzione c’è su IO (satellite di Giove)il giorno dura 42ore! :)
Grazie e spero di averti fatto sorridere come tu hai fatto con me.

Andrea

Ahahaha,
bel commento Silvio.

Guarda, in generale io mi fido poco di chi si prende troppo sul serio nel settore della crescita personale ;-)

Daniela

Concordo e sottoscrivo👏👏👏😁😂😁

Lucia

Questo articolo si che fa per me! Hai davvero ragione, devo ammettere che, da quando ho deciso di agire e sbagliare anziché starmene li ferma, la mia vita sta migliorando. E anche quando mi manca la motivazione per iniziare a studiare, sinceramente non la cerco più, inizio e basta, e tutto questo grazie ai tuoi articoli! Grazie André!

Georgia

Caspita, mi piacerebbe tanto raggiungere questo “livello”…ma purtroppo sono ancora bloccata!! Come haiti fatto? Qual è stata la tua “molla”?

Andrea

Questo è l’atteggiamento giusto Lucia! Grande.

Andrea.

Georgia

Eccomi qui, “perfettamente” presente…mannaggia a me! ecco come riunire sotto un’unica denominazione tutte le cause dei miei insuccessi e, purtroppo, della mia procrastinazione!!! Grazie Andre, questo articolo arriva giusto in tempo…stavo per mollare per l’ennesima volta prima di un esame…ma proverò a perseverare, correndo il rischio di sbagliare…!
PS. Effettivamente quella che hai descritto sarebbe proprio la mia giornata ideale….peccato che le ore sforino clamorosamente! ;-)
Buona giornata :-)

Andrea

Mi auguro che l’esame vada alla grande Georgia ;-)

Andrea.

Ale

Ciao a tutti..
È da un anno che sono diventata maniaca del controllo e della perfezione.. Mi sono accorta solo ora di quale fosse il motivo dei miei 4 mesi di attacco di panico.. Prima non ero così ?

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