Un atteggiamento efficace per affrontare i problemi della vita.
“I problemi non possono essere risolti allo stesso livello di consapevolezza a cui sono stati generati.”
Albert Einstein.
Alzi la mano chi non ha mai dovuto affrontare un problema piuttosto serio nella propria vita!
Alcuni autori di crescita personale sostengono che i problemi siano l’essenza della vita: senza problemi da risolvere e sfide da affrontare, la nostra mente scivolerebbe lentamente in un’irreversibile pigrizia, caratterizzata da un costante senso di insoddisfazione.
I problemi, insomma, rappresentano impareggiabili opportunità di sviluppo personale.
Boh, sarà, ma a me pare tanto una minchiata Andre! T’assicuro che io farei a meno dei tanti problemi che mi assillano: vorrei solo che le cose fossero semplici! Vorrei avere un po’ di c*lo!
In questo articolo probabilmente non troverai la soluzione a tutti i tuoi problemi: affrontare i tuoi problemi spetta a te. Quello che invece troverai in questo articolo è una nuova prospettiva per affrontare i problemi della tua vita EfficaceMente.
Cosa pensiamo quasi sempre dei nostri problemi
Non ricordo bene in quale libro di crescita personale lessi per la prima volta questa osservazione sui problemi della vita, ma ne rimasi particolarmente colpito perché calzava a pennello su alcune sfide che stavo affrontando in quel periodo.
In questo testo si sosteneva che la stragrande maggioranza delle persone associa ai propri problemi 3 caratteristiche che ne rendono particolarmente difficile la soluzione: insomma, hanno un errato atteggiamento mentale.
Potremmo definire queste 3 caratteristiche, le 3 “P” dei nostri Problemi. Queste 3 P danno Potere ai nostri problemi, rendendoci le cose complicate. Ma vediamole nel dettaglio. Troppo spesso noi consideriamo i problemi della nostra vita:
- Permanenti. Esiste una raccolta smisurata di canzoni, poesie, articoli, manuali self-help ed addirittura monologhi di film (Il Corvo: “non può piovere per sempre“) che ci ricordano che i problemi che stiamo affrontando nella nostra vita non possono durare all’infinito, che inevitabilmente la tempesta passerà, lasciando spazio al cielo terso. Eppure… quando siamo presi da ansia e preoccupazione, la nostra mente si dispera, convinta inesorabilmente che le cose continueranno ad andare male, se non addirittura a peggiorare.
- Pervasivi. Un’altra caratteristica che spesso attribuiamo ai nostri problemi è la loro pervasività, ovvero il loro impatto sulla nostra intera esistenza. In realtà la stragrande maggioranza dei nostri problemi è delimitata ad un’area piuttosto specifica della nostra vita: le nostre finanze, le nostre relazioni, il nostro benessere fisico, etc. In un recente articolo (“Anno nuovo, Vita nuova“) ti ho raccontato di come sto cercando di perseguire i miei obiettivi con maggiore equilibrio, proprio per non dimenticare che la nostra vita si fonda su più pilastri e se uno di questi cede, ci sono gli altri a sostenerci mentre lo ricostruiamo.
- Personali. L’ultimo errore che commettiamo nei confronti dei nostri problemi è quello di prendercela sul personale: se abbiamo una giornata storta, o un periodo non particolarmente fortunato, iniziamo a pensare che l’universo intero ce l’abbia con noi, che le altre persone non facciano altro che pensare a metodi per danneggiarci, e così via. Insomma ci sentiamo degli appestati. La realtà è ben diversa: all’universo frega veramente poco dei nostri patemi e alle altre persone interessa ancor di meno. A questo proposito, ti consiglio di leggerti questo articolo: “come raggiungere i tuoi obiettivi… nonostante la sfiga“.
Inutile che fischietti facendo finta di niente, tanto lo so che, minimo, minimo, hai associato almeno 2 di queste “P” ai tuoi problemi in passato (e magari, anche “in presente”).
Spero che questa nuova consapevolezza ti aiuti a guardare i tuoi problemi con occhi nuovi.
Ma la consapevolezza non sempre è sufficiente per affrontare al meglio i nostri problemi: abbiamo bisogno di un percorso guidato, degli appigli a cui aggrapparci lungo la nostra scalata. Ecco perché vorrei condividere con te un atteggiamento che ho trovato particolarmente potente per affrontare i problemi.
Un atteggiamento mentale efficace: le cuffie dell’iPod
Non so per quale stramba legge della fisica elementare, ma le cuffie dell’iPod hanno l’insana abitudine ad attorcigliarsi in nodi così complessi che a confronto i nodi di un marinaio scafato come braccio di ferro gli fanno una pippa!
Di seguito ti propongo solo alcuni esempi dei nodi più spettacolari che si creano magicamente nelle tue tasche quando ci infili le cuffie dell’iPod per più di 2-3 nanosecondi:
Ecco… ho sempre pensato che le cuffie dell’iPod siano la perfetta metafora della nostra vita e dei problemi che dobbiamo affrontare.
Che lo vogliamo o meno la nostra vita, come le cuffie dell’iPod, tenderà naturalmente ad attorcigliarsi: nuove sfide da affrontare, problemi da risolvere… nodi da districare.
Quando ci troviamo di fronte a questi nodi abbiamo 3 possibilità:
- Innervosirci ed agitarci cercando di districare questi nodi in fretta e furia. Ma come ben sai, questo approccio è inefficace: più ci arrabbiamo e più i nodi sembrano non sciogliersi, anzi, diventano ancora più intricati e stretti e se insistiamo rischiamo solo di fare danni irreparabili.
- Procrastinare la risoluzione del problema, rimettendo le cuffie in tasca per districare il nodo in un altro momento. Ma anche questo approccio è inefficace: le nostre tasche infatti sono bastarde dentro, e più procrastiniamo e più i nodi si complicano, costringendoci a perdere molto più tempo di quello che avremmo perso se avessimo affrontato il problema subito. Questo è esattamente uno dei 4 costi della procrastinazione di cui parlo nel mio ebook Start! La guida pratica per sconfiggere la procrastinazione.
- Affrontare un piccolo nodo alla volta, con pazienza, ma senza sosta. Ecco, questo è l’unico metodo realmente efficace per districare i nodi ed in generale per risolvere i problemi della vita. Di fronte ad una situazione complessa e problematica, tutto quello che dovremmo fare è: (a) scomporre il problema in tanti sotto-problemi di minore complessità e facilmente affrontabili (b) concentrarci su uno ed uno soltanto di questi sotto-problemi (c) agire con pazienza, costanza e consistenza.
Quali problemi stai affrontando nella tua vita? Come si potrebbero scomporre in problemi più semplici? Stai applicando la “regola dell’1“? Ti arrendi spesso o sei un vero tignoso doc?
Come detto, questo articolo non ha l’ambizione di risolvere tutti i tuoi problemi, ma sono sicuro contenga spunti interessanti per permetterti di iniziare perlomeno ad affrontare i tuoi problemi.
Post scriptum
Magari al termine di questo articolo sarai tentato di condividere con il mondo intero i problemi irrisolvibili della tua vita. Vorrai dimostrare che i tuoi problemi non possono essere affrontati con qualche psico-cazzata letta in un blog.
Cavoli se ti tolgono pure la soddisfazione di essere la persona più sfigata del mondo: che cavolo ti rimane?!
Ecco, appunto: smettila di fare il frignone.
Se stai leggendo questo articolo sullo schermo di un computer, grazie ad una connessione internet, magari dal tuo ufficio o dalla tua bella casetta, hai meno problemi del 90% della popolazione mondiale: quindi smettila di piangerti addosso, assumiti il 100% della responsabilità di quello che stai vivendo ed inizia a districare, lentamente, ma senza sosta, le “cuffie del tuo iPod“.
Buona settimana.
Foto di Fey Ilyas
Hai preso in pieno il mio problema attuale Andrea, sto passando un momento veramente pesante e non vedo l’ora che passi e che la ruota ritorni a girare dritta.
Beh, se ti riesce, prova a dargli una piccola spinta. In bocca al lupo.
Ciao Andrea,
effettivamente non avevo mai pensato a questa metafora. Semplicemente fantastica!
A pensarci bene quando mi trovo con le cuffie in quello stato (e purtroppo succede spesso…) prima di fare qualsiasi mossa le studio per bene e valuto con razionalità da quale parte cominciare.
Un conto è cominciare a districare il tutto “a caso”, senza sapere se effettivamente arriveremo alla conclusione, un altro è sapere che ogni singolo nodo sciolto ci sta avvicinando alla nostra impresa, che purtroppo spesso è anche più difficile che risolvere un problema! ;-)
Ciao Enrico,
vedo che la metafora funziona da diversi punti di vista: ottimo suggerimento quello di studiare la situazione a mente fredda.
Andrea.
Il libro in cui si parla delle 3 “P” dei nostri problemi è “Imparare l’ottimismo – Come cambiare vita cambiando il pensiero” del prof. Martin SELIGMAN (fondatore della psicologia positiva), Giunti Edizioni.
Vi linko un suo interessante video con sottotitoli in italiano.
Ciao Raffaele: grande!
Era esattamente Seligman, ma il video di TED non il libro!
Grazie.
Ciao! bell’articolo.
Io aggiungerei una cosina, che mi sembra un buon esempio sempre legato alle cuffie. La prevenzione :)
Io le ho piegate ben benino e le tengo legate con un elastico per i capelli. Così il problema non si crea.
Anche qui secondo me entra sottilmente in gioco la procrastinazione, che ne dici? ;)
Ciao Paolo,
mi hai letto nel pensiero: volevo aggiungere anche l’elemento della prevenzione, ma l’articolo rischiava di diventare decisamente lungo e a quanto pare ci sono lettori che sanno creare parecchio valore con i commenti.
Questo per dire che concordo pienamente con quanto hai detto, come per le cuffie dell’iPod, se poniamo un minimo di attenzione per evitare che si ingarbuglino troppo, poi il districarle è molto più semplice.
Il libro di Seligman (che, vale la pena sottolinearlo, è un trattato scientifico, non un saggio) mi ha cambiato la vita.
Non saprei consigliare un libro migliore a chi voglia iniziare un percorso di crescita.
Grazie del consiglio Flavia.
Andrea.
:D Post davvero molto simpatico: mi ha fatto sorridere un più volte con vero divertimento. E dire che sto affrontando, tutti insieme, quei due o tre “problemi” che, nelle classifiche degli eventi più stressanti della vita, di solito ricoprono le prime tre posizioni.
L’aspetto interessante di questo momento? Non c’è possibilità di procrastinare. Sono “cose” di cui occuparsi. Punto. Un giorno saranno concluse. Passate. E nella mia vita ci sarà (più) spazio per altro.
In bocca al lupo per questo periodo Ilaria,
Andrea.
Non sono solo le cuffie dell’iPod…fidati che ogni stramaledetto auricolare si intorciglia in maniera diabolica!!! Ci saranno degli gnomi malefici nelle nostre tasche? :D :D
Cmq il tuo bel post mi ha fatto venire in mente questa frase attribuita a Bruce Lee: “Do not pray for an easy life, pray for the strength to endure a difficult one”.
Grazie del commento e soprattutto della citazione di Bruce Lee, mi è piaciuta molto.
Andrea.
Ciao Andrea,
aggiungerei che ci sono anche quei casi in cui le cuffie sembrano attorcigliate in modo irrecuperabile ma basta tirarle alle due estremità e scopriamo che era un falso nodo!
Questo per dire che nella vita ci poniamo mille problemi quando in realtà a volte non esistono..:)
Complimenti per l’articolo la metafora è stupenda!
Vedo che la metafora delle cuffie ha fatto centro e si adatta molto bene a modi di affrontare i problemi della vita a cui sinceramente non avevo pensato neanche io.
Appunto. Sveglio alle 3.30 per pensieri di lavoro. Capiti, come si dice, a fagiolo.
Grazie
Ciao Daniele,
spero che tu abbia trovato spunti interessanti.
Andrea
:)
Tignosa: 90% completato
Regola dell’uno: 15% completato
… mi metto all’opera subito… ;))
Buona giornata Andrea!
Buona giornata a te Serena ;-)
Ciao Andrea ! :)
in primis : TANTISSIMI COMPLIMENTI! SEI UN GRANDE , SPERO TANTO RICEVA QUELLO CHE DESIDERI MILLE VOLTE MOLTIPLICATO ALL’INFINITO…
poi un grazie per tutto ciò che scrivi e per come lo scrivi :)è tutto veramente molto utile..
ti dico solo, è meno di un mese che “ti leggo” e… :
-ho continuato a non fumare
-mi alzo prima al mattino e sono più produttiva
-conto di laurearmi a breve
e spero al più presto di acquistare la tua guida sull’anti-procrastinazione !
A presto :)
Ciao Ester,
grazie molte per questo commento: l’ho molto apprezzato, ma soprattutto sono molto contento che tu stia ottenendo risultati concreti. Mi raccomando, fai leva su questi primi traguardi per raggiungere traguardi ancora più ambiziosi!
A presto,
Andrea.
se a me invece le cuffie non m s annodano mai dato che le metto sempre in ordine vorrebbe dire che nn ho problemi??…interessante comunque questo post!!
sicuramente! grazie ;)
Ecco, ma… (anche in senso metaforico) se evitassimo di mettere le cuffie in tasca? Chi ben comincia è a metà dell’opera!
Di fronte alla paura e ai problemi pratici, in genere, comincio forsennatamente ad agire e a cercare soluzioni, ma mi consumo!!! Ha ragione Ilaria nel dire che, a volte, nella vita ci sono cose “di cui bisogna occuparsi e basta”! Sanissimo suggerimento quello di occuparsi di un micro-problema alla volta volta.
In questo marasma però non trovo la concentrazione per occuparmi di me stessa (che per me significa STUDIARE)…… E ora torno a rileggere Start e come raggiungere i propri obiettiv, nonostante la sfiga!
Bello, bello, bello questo articolo!
E divertente! Soprattutto verso l’immagine coi nodi :D
Sono anch’io dell’idea che i problemi siano l’essenza della vita, tanto che se non ce ne sono faccio sì di crearmene, a volte xD
La metafora delle maledette cuffiette è stupenda e, anche a seguito dei bei commenti degli utenti qui sopra, calza a pennellissimo.
Comunque, anche se mi pare di non aver mai scritto, leggo il blog da tanto tempo, e prima o poi dovevo farlo ^^
Beh allora benvenuto tra i commentatori Meequi.
A presto,
Andrea.
Complimenti, veramente un articolo interessante, coinciso, ed utile.
E’ ottimo il suggerimento di dividere il problema che ci affligge in tanti piccoli micro-problemi da affrontare un passo alla volta. Di norma quando ho un problema entro facilmente in crisi perchè tutto mi sembra troppo difficoltoso da affrontare, troppo difficile, come una montagna enorme da scalare. Ma, in quest’ottica sembra tutto più affrontabile senza opprimermi. Grazie.
Complimenti, oltre a dare un quadro completo alle cose, sei bravo a scrivere e ad “arrivare” al lettore. Questo articolo, poi, dovrebbero leggerlo tutte quelle persone che hanno il solo hobby di fragnare.. frignare…e frignare :)
Ti ringrazio ;-)
Alla prossima.
Andrea.
Ciao Andrea,
a volte la scelta migliore è tagliare i fili piuttosto che cercare di sciogliere i nodi.
Una splendida settimana anche a te.
Piero Iacono.
Io le cuffie le arrotolo attorno all’mp3 :P
Comunque bell’articolo, mi ha fatto ragionare.
Mi ha colpito il tuo PS. Quindi mi viene di rispondere a quello.
In realtà no, non penso di avere problemi peggiori di altri, penso di affrontarli in modo peggiore rispetto ad altri. Poi chiaro, c’è anche chi sta messo peggio o la vive ancora peggio di me, ma trovo poco sensato rapportarsi verso il basso.
Ciao Andrea,
come sempre hai uno stile di narrazione che a me piace moltissimo…
Volevo aggiungere un esempio sulle cuffiette: io avevo lo stesso problema con i nodi, un giorno mi sono messo di punta a cercare una soluzione definitiva e l’ho trovata al costo di pochi euro. Adesso devo solo preoccuparmi di arrotolarle intorno a questo aggeggio di plastica prima di riporle in tasca.
Doppia morale:
1- un minimo di impegno nel trovare soluzione a un problema ricorrente può cambiarti il resto della vita,
2- un po’ di cura nell’evitare le condizioni in cui si potrebbe verificare il problema può farci dormire sonni tranquilli.
Buona giornata!
Ottima metafora! Mi ha fatto riflettere molto sul pensiero che mi viene sempre in mente quando trovo le cuffie cosi’ annodate…infatti mi dico sempre: “quanto mi piacerebbe avere un compagno che mi vuole cosi’ bene da farmi trovare le cuffiette sempre gia’ districate! o comunque …di districarle al posto mio”! ecco…credo che la metafora di Andrea mi abbia fatto riflettere su come spesso desideriamo avere qualcuno che risolva i problemi al posto nostro. Ma purtroppo dobbiamo imparare a cavarcela da soli e metterci li’ a districare i nodi con pazienza e impegno. Grazie Andrea…per l’ennesima volta mi hai dato da pensare!
In effetti… Le cuffie del mio lettore mp3 sono una tragedia greca! :D
Però è una bella metafora: un nodo per volta, o impazzisci. Come dice anche il Kaizen. Un pezzo per volta. Un gradino, un boccone alla volta. O cadi, o t’ingozzi.
Peraltro, volendo, ha un’altra metafora implicita la brutta abitudine delle cuffie di arzigogolarsi su loro stesse che neanche un contorsionista del cirque du soleil: se non stacchi prima il lettore, librare i nodi diventa molto più complicato.
Il lettore, è la parte più pesante del sistema cuffie+lettore. Ma non fa parte delle cuffie. Come le mille seghe che ci facciamo (il mondo ce l’ha con me, non valgo niente perché non riesco a slegare questo nodo) sono la parte più pesante del problema, ma non sono il problema.
Buona giornata!
Leggere questo articolo in una pausa tra le lezioni con le cuffie alle orecchie (senza nodi!) mi ha fatto sorridere. Grazie per gli articoli che scrivi
Ciao Federica,
grazie a te di aver trovato il tempo per commentare.
Andrea.
Grazie veramente!!
Beh non mi reputo una frignona, ma qualche “imprevisto”duraturo e che non dipende da noi esiste: i problemi di salute. Invece sulla mia incapacita di interrompere rapporti di pseudo amicizia e affrontare la solitudine..beh ci si puo lavorare :) grazie come sempre
anche i nodi delle cuffie servono: a volte è come un rompicapo: una sfida divertente..altrimenti, tutte in ordine fuori dalla tasca..sarebbe noioso..no?
Giulia