Una lezione di crescita personale tratta da una canzone degli anni ’80 (ascoltata alle 6:43 am).
“Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiar sé stesso.”
Lev Tolstoj.
6:43 del mattino. L’aria di Milano è pungente, ma per fortuna non è ancora pregna dell’odore acre dei tubi di scappamento. Lungo i marciapiedi si vedono solo pochi temerari che, con la testa incastrata in sciarpe oversize, affrettano il passo per raggiungere il ventre caldo della metro.
Sono davanti all’ingresso del mio condominio: è una di quelle mattine in cui ho scelto di correre prima per me stesso e poi per gli altri. Le dita intirizzite sfiorano velocemente lo smartphone in cerca di quel “piccolo sporco segreto” che utilizzo da anni per divorare quei libri interessanti, ma che non avrei il tempo di leggere nemmeno in due vite.
Poi ci ripenso.
Quest’alba è troppo fredda per ascoltare un’asettica voce narrante. Ho bisogno di musica, di quel fluido avvolgente di note e parole che risalgono i fili di rame degli auricolari per scaldarti l’anima. Non ho né un genere, né un artista in mente, lascio che a decidere sia il caso (o meglio, qualche algoritmo sviluppato in quel di Cupertino): clicco “Casuale”, infilo lo smartphone nella tasca della giacca da running ed inizio a correre…
Correndo all’alba con “The King of Pop”
Alla Apple devono apprezzare particolarmente “The King of Pop”. Michael Jackson.
Sono le 6:45 ed MJ mi accompagna lungo le strade semi-deserte di una Milano ancora addormentata, il primo brano della riproduzione casuale è un pezzo del 1987: “Man in The Mirror” – L’uomo allo specchio.
(Per goderti al meglio questo articolo, ti consiglio di far partire il video e continuare a leggere, magari con il volume al minimo).
Michael Jackson (il cantante) mi è sempre piaciuto. Michael Jackson (l’uomo) decisamente meno. Ma nonostante una vita travagliata e a tratti “travagliante”, i suoi brani sono stati in grado di ispirare milioni di persone.
Così, tra una falcata e l’altra, inizio ad ascoltare con attenzione il testo di quella canzone scritta quando avevo appena 5 anni. Mi rendo conto di aver sentito quel brano decine di volte e allo stesso tempo di non averlo mai ascoltato davvero.
Intendiamoci, Michael Jackson non è Dante e “Man in the Mirror” non è la Divina Commedia, ma questa mattina, forse per via dell’aria gelida contro i neuroni ancora intorpiditi dal sonno, alcuni passaggi del brano mi ricordano stralci di pagine dei miei libri di crescita personale preferiti (testi come questi, per capirci).
Continuo a correre. Sono impaziente di terminare l’allenamento. No, questa volta non è per via del freddo o della stanchezza: ho un articolo da condividere con i miei lettori che freme sulle punte di quelle dita ormai intiepidite dalla corsa e dalla musica…
Beh, ora sai come è nato questo post. Ecco, oggi mi piacerebbe farti leggere alcuni stralci del testo di quel brano di Michael Jackson che ho ascoltato alle 6:45 del mattino, ma soprattutto vorrei condividere con te una semplice riflessione che mi ha accompagnato per settimane da quella fatidica corsa mattutina.
Chissà, magari è ciò di cui hai bisogno proprio in questo momento ;-)
Il testo di “Man in The Mirror” (l’uomo allo specchio)
Qui di seguito trovi la traduzione di alcuni passaggi del brano di MJ: vorrei che li leggessi, magari lasciando andare in sottofondo il video della canzone che ho inserito qui sopra.
Quando avrai finito, ti racconterò la lezione che ho tratto da questo banale brano pop degli anni ’80.
“Sto per fare un cambiamento,
per una volta nella mia vita dovrà farmi sentire veramente bene,
farà la differenza, farò la cosa giusta.
[…] Ecco perché voglio che tu sappia…
…che inizierò con l’uomo allo specchio
Gli sto chiedendo di cambiare la sua strada,
e nessun messaggio potrebbe essere più chiaro.
Se vuoi rendere il mondo un posto migliore,
guarda te stesso e fai un cambiamento.
[…] Devi migliorare le cose finché hai tempo,
perché quando chiudi il tuo cuore,
la tua mente continuerà comunque a tormentarti.
[…] Io farò un cambiamento
mi farà sentire davvero bene!
avanti… cambia anche tu…
Alzati… lo sai…
devi essere tu a smettere di
commettere sempre i soliti errori.
Devi fare quel cambiamento, oggi!
Tu non devi, non devi lasciarti andare…
Sì, fai il cambiamento!
Devi muoverti, avanti!
Devi alzarti, alzati!
Sì, fai il cambiamento, alzati, alzati adesso!
Devi fare quel cambiamento… forza!
Lo sai! Lo sai! Lo sai! Lo sai!
Fa’ quel cambiamento.”
La lezione mattutina di Michael Jackson
Certo, leggere il testo di una canzone (per giunta tradotto) o ascoltarlo, sono due cose lontane anni luce. Per questo era importante che lasciassi andare la canzone in sottofondo. La musica ha la capacità di dare energia a parole criptiche (o a volte semplicemente banali).
Eppure, ci sono delle mattine gelide di inverno in cui esci a correre al parco e anche una semplice canzone pop ti lascia qualcosa. Questa è la lezione che “The Man in The Mirror” mi ha lasciato…
Smettila di fare il frignone.
Non puoi cambiare quello che ti accade,
puoi cambiare solo te stesso,
l’uomo che vedi ogni mattina allo specchio.
Se vuoi avere un impatto su questa piccola roccia persa nell’universo,
inizia con l’avere un impatto sulla tua vita.
Se pensi di avere ancora tempo: sbagli.
Il tempo è ormai scaduto.
Devi fare quel cambiamento, oggi!
Alza il c*#o e fa’ quel cambiamento!
Lo so, lo so: sono anni ormai che ti tormento con questa lotta alla procrastinazione. Nulla di nuovo. Ma il punto qui è un altro. Per quanto tu possa aver compreso a livello razionale quelli che sono i rischi del rimandare i tuoi impegni, i tuoi obiettivi e i tuoi sogni, di fatto continui a farlo (tranquillo siamo io e te: inutile prenderci in giro).
Affidi le tue speranze di cambiamento alla magia mistica dell’ennesimo primo gennaio o primo del mese, salvo poi ricadere puntualmente nei soliti errori.
Per quanto tempo ancora potrai permettertelo? Quanto pensi che manchi ancora prima che i sensi di colpa, attutiti dal tran-tran quotidiano, si trasformino in rimpianti assordanti?
Se vuoi rendere il mondo (e il tuo mondo) un posto migliore,
inizia dall’uomo allo specchio.
Devi migliorare le cose finché hai tempo.
Devi fare quel cambiamento, oggi!
Fa’ quel cambiamento.
Ti auguro una settimana di cambiamenti. Chissà, magari un giorno ti guarderai allo specchio, penserai a questo articolo (al brano di MJ) e sorriderai per quello che sei riuscito a realizzare.
A presto, Andrea.
Foto di Chris Richards
Buongiorno Andrea,
grazie per l’articolo! Per una volta ho aperto la tua e-mail durante la mia “ora sacra” e ho fatto benissimo: mi sentivo giusto un po’ fiacca, ora che il mio progetto sta prendendo davvero vita nel quotidiano ed è il momento di fare un altro salto in avanti, salire il secondo gradino insomma. Io, la regina degli inizi seguiti dall’abbandono totale, per la prima volta mi trovo al secondo step del progetto e devo ringraziare anche te! Buona settimana!
Emanuela
Ne sono davvero felice Emanuela: avanti tutta.
Andrea.
Ciao Andrea,
Illuminante come al solito!
A proposito di cambiamento, volevo chiederti quando ti ritieni soddisfatto dei risultati ottenuti?
Esempio:
Volevo dimagrire e mettermi in forma, ho iniziato ad allenarmi praticamente tutti i giorni ottenendo risultati incredibili, ma non sono un bodybuilder.
Non avevo particolare fortuna con le ragazze, ho iniziato a studiare metodi di seduzione e i risultati li tengo per me ;).
Volevo guadagnare di piu’, cosi’ ho diversificato le mie fonti (attivo, passivo) ci siamo capiti insomma.
Forse quello che ancora mi manca e’ creare un’attivita’ mia, guadagnare facendo quello che mi piace e quando capiro’ di cosa si tratta sii certo che lo faro’.
La domanda pero’ rimane, se guadagno 100 potrei guadagnare 1000, se esco con una modella potrei sempre trovarne una piu’ bella (poi qui il discorso bisogna articolarlo su quello che davvero si cerca al di la’ della bellezza), se alzo 100 kg sulla panca potrei sempre alzarne 101, ma secondo te, quando ci si puo’ ritenere soddisfatti? fino a che punto vale la pena spingersi?
Come ho scritto qualche commento più su, la crescita personale è un equilibrio tra la capacità di essere soddisfatti (nel momento presente) per quanto abbiamo fatto e la “fame” di fare molto altro ancora. La motivazione che nasce dall’insoddisfazione è una motivazione che si esaurisce presto.
Pienamente d’accordo sull’equilibrio (dinamico) tra l’essere soddisfatti e la ricerca di qualcosa di piu’.
Ma da dove nasce la motivazione?
Io mi sono laureato in 5 anni esatti perche’ mio padre non avrebbe scommesso 100 lire su di me.
Ho perso 20 kg perche’ le ragazze che mi piacevano non mi cagavano neanche di striscio.
Ho iniziato a girare per contratti esteri perche’ il mio lavoro in Italia non mi dava soddisfazione.
Insomma la mia motivazione nasce dall’insoddisfazione e mi ha portato lontano, credi che il mio approccio sia sbagliato?
Grazie.
Grazie…
anche se non sarà ora. . .aprire solo gli occhi sulla possibilità è stato bello.
Questo è un post scritto col cuore…sgamato!!
Grande carica per l’inizio della giornata, grazie!
;-)
Molto carina la parte iniziale dell’articolo. Di solito ero abituato ai tuoi consigli pratici, mentre oggi hai lasciato intravedere uno stile più libero e personale e ne sono rimasto piacevolmente sorpreso.
Ovviamente non manca lo schiaffo morale nel finale, quello ci sta sempre bene :D
Un ottimo mix insomma ^_^
Ciao Marius, mi fa piacere ti sia piaciuto questo “esperimento”: ogni tanto è giusto uscire dal selciato ;-)
Grandissima canzone! Una delle mie preferite :) E complimenti per l’articolo!
“Quanto pensi che manchi ancora prima che i sensi di colpa, attutiti dal tran-tran quotidiano, si trasformino in rimpianti assordanti?”
Quanto è vero!
André, non ti si può nascondere niente eh! ;-)
È bello condividere il bello! Iniziare la settimana e la giornata con un tuo articolo è già di per sé un bel cambiamento. In divenire. Graziessimo Andrea! Un sorriso.
Grazie a te del commento Nadine ;-)
La ” sgridata” giusta al momento giusto! ;) Grazie!
La ” sgridata” giusta nel periodo giusto! Grazie ;)
Questo articolo “romanzato” è bellissimo! Adoro la combinazione crescita personale-musica. Per me la musica è una grande fonte di ispirazione, può trattarsi di una sinfonia classica, di un’opera lirica o di un brano degli Ultravox o di Midge Ure. Alcuni brani hanno la capacità di insinuarsi nei meandri più profondi della nostra materia grigia e di illuminare le proprie riflessioni. Trascurare e sottostimare l’essenzialità dei piccoli cambiamenti quotidiani è un mio difetto. Solitamente penso in grande, ai massimi sitemi ed i miei progetti rischiano di assumere una piega confusa e poco definita. Per mantenere la “diritta via” penserò a questo articolo!
Non sei l’unico Hel, ma alla fino, per quanto tentiamo di sfuggirgli, è nel presente che viviamo e possiamo agire. Solo nel presente.
A presto,
Andrea.
Sai qual è la cosa che mi piace di più questo articolo? Te che stai per fare partire l’audio-libro e poi ci ripensi e decidi che hai bisogno di musica. Non un musica particolare oltretutto, mica qualcosa per forza di motivante, o rilassante o col giusto ritmo. Una cosa a casaccio.
Il risultato direi che è perfetta serendipity :)
Questa “crescita personale” a volte sembra una sfilza infinita di regole e regolette. A che ora ti devi alzare al mattino, quanto e quale sport fare, come devi studiare, come devi lavorare, come devi dormire, quanti libri devi leggere.
A volte ho la spiacevole sensazione che le persone abbiano bisogno proprio di questo: di qualcuno che gli dica esattamente cosa fare. Cercano nella crescita personale il libro delle istruzioni su come gestire la loro vita.
Per fortuna allora che ci sono articoli come questo.
Una mattina uno si sveglia e dice: sai che c’è? In barba alle mie buone e produttive abitudini, oggi mi rendo conto che non è di un audio-libro che ho bisogno. Oggi voglio musica. E musica mi concedo.
Penso di averlo già scritto altre volte, ma mi ripeto. Il motivo per cui mi piace EfficaceMente è proprio questo bilanciamento: c’è la tecnica, la strategia efficace, la parte motivazionale e a volte un po’ rude. Ma allo stesso tempo c’è la parte più morbida: conosci te stesso, capisci quali sono i tuoi bisogni e impara quando è il momento di lasciarsi andare all’istinto, al riposo, alla creatività libera e liberatoria.
Scusate il commento troppo lungo. Non sono riuscita a sintetizzarlo di più!
Uno splendido commento Marina. EfficaceMente non è la mia vita, è una parte della mia vita, ma al contempo è una parte rilevante e sono felice che riesca a trasmettervi tutte le sfumature che reputo fondamentali per intraprendere un percorso di crescita personale “sano”.
Ecco, questo articolo non poteva arrivare in un momento migliore.. questa mattina mi sono svegliata pensando che dovevo rileggermi il tuo articolo sulla procrastinazione perche’ sono 3 giorni che sto ”bigiando” il mio allenamento e non riesco proprio a sbloccarmi… continuo a dirmi ok domani vado a correre prometto.. e poi mi invento scuse…. ed ecco che arriva questo articolo… wake up!!! grazie :)
Molto interessante questo spunto tratto da una delle canzoni che amo di più in assoluto, una ispirazione per me a far meglio. Ti segnalo solo, se vuoi correggere l’articolo, che Michael “non è Dante” no hehe e non l’ha scritta lui questa canzone, ma l’ha interpretata magnificamente e ne ha scritte delle altre altrettanto dense di significati positivi.
Grazie Valentina :-)
Bellissimo post Andrea, complimenti e grazie
Mai arrendersi, mai rinunciare a migliorare (se stessi e la propria vita)
Mai pensare che è troppo tardi, mai pensare che c’è tempo
Fallire fallire fallire senza mai abbattersi, senza mai fermarsi
Grande Andrea! questo articolo è un masterpiece.. big up
Grazie Pietro!
Ciao Andrea, non so se questo articolo faccia proprio al caso mio ma fatto sta che non l’ho ricevuto per caso.È un periodo molto particolare della mia vita, è felpato, calmo, indolente, innevato direi.Non succede nulla di particolare, almeno in amore.Si, in amore. Perché è questo ciò che realmente voglio: amare, amare, amare. Nonostante sia una adolescente.Può sembrare ridicolo, fatto sta che dall inizio dell adolescenza fino a poco fa non ho mai avuto tregua in ciò,sono sempre stata piena di corteggiatori,di chi ci provava,poi in seguito a tre delusioni ho deciso di prendermi un periodo di calma solo per me e di non dedicare più tempo ai ragazzi.All amore insomma.Credevo di uscirne presto, anche se tutto è cambiato: non riesco più a venirne via non tanto per me ma perché nessuno si affaccia per amarmi davvero. Devo aspettare il destino ferma e buona o cosa devo fare? Dipende da me? Grazie di cuore.
so che hai ragione, e da stamattina mi dico: alzati e cambia qualcosa. finalmente ho capito perché non lo faccio (e perché non l’ho fatto neanche oggi): ho paura. sono paralizzata.
e adesso che l’ho capito…?
“so che..”, “mi dico”, “ho capito”: indovina cosa hanno in comune queste frasi che hai usato nel tuo commento Valentina? Anzi, cosa NON hanno in comune? Lascio il commento aperto…
Andrea, non lo so. se lo sapessi non avrei scritto a te
Rientrano tutte nella sfera del “pensare” (potrei chiamarle “seghe mentali” se non fossi un ragazzo a modo :-D ). La risposta alla tua prima domanda quindi è: AGISCI. Adesso che l’hai capito agisci nonostante la paura. Un’azione imperfetta potrà farti capire molto più di mille seghe mentali.
per agire intendi tentare di uscire dalle sabbie mobili? si, intendi proprio questo mi sa. grazie :-)
Sì Valentina. Tu hai detto di essere paralizzata dalla paura: qual è la più piccola azione che potresti compiere pur di uscire da questa stasi?
Sinceramente io in questo momento ho solo voglia di sprofondare
Perché dici che non ti è mai piaciuto MJ come uomo????
M’è piaciuto questo post e m’è piaciuto soprattutto questo andare oltre la “tecnica” e approdare al filosofico. Credo che ci ricavero’ una traccia di tema per i miei alunni, “Se vuoi rendere il mondo un posto migliore, guarda te stesso e fai un cambiamento”. Ci faranno su delle belle riflessioni.
Wow, onorato!
Un articolo di una qualità ammirevole!
Mi è sembrato quasi un dialogo interiore con me stesso, sei riuscito a toccare il mio me “nascosto”.
La canzone di sottofondo è una chicca assurda, bravo veramente. ;)
Grazie Vincenzo :-)
la canzone è stata scritta da Glen Ballard il produttore di alanis morisette, quindi è ballard che pensava di cambiare ed ha cambiato la sua vita infatti. Jackson ha sempre cambiato all’esterno come Madonna ma dentro è rimasto sempre uguale. Sarebbe interessante esplorare l’elemento musica, quando ci si esorta ad ascoltare smell like teen spirit per avere abbastanza spinta ed energia pompante per affrontare le pulizie di casa e molto altro.. Curt Cobain , direi la persona giusta che potrebbe aver seguito programmi di crescita personale. O anche Beck che alla fine anche se cantava ” I’m a loser baby so why don’t you kill me ” alla fine ha vinto un Grammy. Io penso che c’è un tempo per tutto, per essere un vincente e per essere un perdente; però consentimi che è strano che noi rubiamo ogni giorno energia da questi cantanti che si sono consumati per fare le loro cose e sempre gratis, scaricando all’italiana giga e giga di musica come dei piccoli furfantelli inpuniti, perchè si fa così.
In realtà il testo è praticamente di Siedah Garrett….sul sound creato da Ballard. Siedah voleva cambiare il mondo ;)
Caro Andrea,
stai avendo sempre maggior successo e te lo meriti tutto. Tutto. Anche se ti seguo solo da pochi mesi, sei ormai diventato fondamento di ogni lunedì e di tutti i momenti in cui ho bisogno d’ispirazione in merito alla crescita personale e non solo. Solitamente apprezzo molto i tuoi articoli che provocano a catena altre ricerche. Ciò mi entusiasma e te ne sono grata. Se posso permettermi, però, l’articolo di oggi mi pare abbastanza un riempitivo. Il concetto è chiaro, la canzone -come del resto hai ammesso anche tu- ha un testo piuttosto banale. Mi spiego meglio: la sensazione è che tu sia rimasto in superficie. Certo la tua analisi è… “piacevole”, è scorrevole; ma avendo letto di cosa sei capace, spero di aver scovato l’unico pelo nell’uovo e che nei prossimi articoli tu riesca ad essere impattante quanto ti ho trovato poco prima di iscrivermi alla mailing list. Grazie, Giada.
Ciao Giada, grazie del feedback.
Il post di questa settimana era… “sperimentale”: niente tecniche pratiche, strategie e niente approfondimenti verticali. Ho voluto trasmettere a chi mi legge le sensazioni e i pensieri avuti in una mattina invernale in cui sono andato a correre con la musica nelle cuffie. Nulla di “sconvolgente”, ma a volte anche semplici riflessioni possono innescare un effetto a catena in un lettore che in quel momento aveva bisogno di leggere esattamente certe parole.
A presto,
Andrea.
Caro Andrea,
non sempre leggo i tuoi articoli, forse perché apro l’email mentre sono già in uni e sto facendo altro, forse perché apro, do un’occhiata veloce e mi dico “ma sì, ci torno dopo”.. Il fatto è che quando li leggo, recupero sia gli articoli persi che la voglia che un po’ si era assopita (pur sapendo come e cosa fare per mantenerla viva!)
A settembre dell’anno scorso ero tornato a Milano motivato come non mai, pronto per iniziare il “nuovo” anno accademico (ho iniziato la sfida 90-90-1 e sperimentato alcuni metodi di studio/lettura e di appunti): le prime due settimane alla grande, poi pian piano scemando, finché già un mese dopo mi ritrovavo nel mio brodo di giuggiole a procrastinare e a fare il minimo.
E’ stato solo un mese fa che mi sono ritrovato a leggere alcuni tuoi articoli, tra i quali quello contenente il video dalla Prof.ssa Cuddy. Be’, devo dire che da allora gli alti e i bassi si sono fatti sentire di meno (o meglio: gli ho sentiti io di meno)! Certo, ho molta strada da fare per raggiungere quell’ideale di comportamento e di vita che mi sono prefissato, ma la frase “don’t fake it ‘till you make it, but fake it ‘till you BECOME it” mi è rimasta impressa come nient’altro e le 3 S mi hanno davvero aiutato a fare mente locale delle cose già apprese e quindi a mettere tutto assieme…seppur debba ancora sistemare alcuni particolari del mio percorso di crescita!
Avevi chiesto cosa avessimo fatto dopo aver letto il post delle 3 S: niente di più soddisfacente del finire la sessione d’esami, finendo letture che da quanto erano spesse avevo “paura” solo ad aprire (proprio perché prima dovevo e non volevo)! (:
Lo specchio mi sembra di essere tornato a guardarlo..ora vediamo di non distoglierne nuovamente lo sguardo, indirizzandolo al sofà!
Scusami per la prolissità!
PS: grazie per i post che ci dai, diversificati e coinvolgenti ogni volta!
Concordo: quello con la professoressa Cuddy è strepitoso! Come molti altri, devo dire!
Grazie Andrea e grazie anche a te, Alessandro, per un altro esempio di crescita e di miglioramento di noi stessi grazie a questo blog.
E dire comunque che mi sento ancora veramente poco cresciuto.. forse meglio dire che riesco a sfruttare ciò che in realtà avevo già (eheh in modo non proprio costante lo ammetto). Però è vero, è comunque un bel cambiamento!
Ciao Alessandro (e ciao Giada). Ti ringrazio davvero per questo commento, me lo sono letto tutto di un fiato. Sono davvero felice che le parole che scrivo, si trasformino in azioni concrete dei miei lettori. Azioni magari imperfette e incostanti, ma pur sempre AZIONI.
E comunque, non credo ci si possa mai sentire arrivati. Per quella che è la mia esperienza, il percorso di crescita personale deve essere un fragile equilibrio tra la consapevolezza di quanto abbiamo realizzato e la “fame” di continuare ad andare avanti.
A presto,
Andrea.
Grazie Riccardo ;-)
Non ho mai avuto modo di condividere il mio pensiero, pur leggendoti spesso Andrea. In questo caso non volevo esimermi. Un gran bel post, romanzato,originale e allo stesso tempo EFFICACE. Grande!
Andrea, ottimo articolo come sempre.
Tutti i lunedì mattina non vedo l’ora di guardare le e-mail per vedere il tuo nuovo articolo che, settimana dopo settimana, mi aiuta a superare le difficoltà e quelle piccole sfide che mi pongo ogni tanto.
Spesso sono scoraggiata, tante volte il non ”vincere” tutte le prove sempre e comunque, mi butta giù. Eppure l’e-mail del lunedì è quella botta di energia che mi aiuta a superare la settimana al meglio!
Cresco insieme ai tuoi articoli, cerco di mettere in pratica ( quando posso e non tutte in una volta, come consigli sempre tu) le tecniche, le strategie… e oggi, tra il ripasso finale pre esame, le mille cose da fare, anche io come te mi sono concessa una bella canzone motivante. Perché in fondo si sa, le sfide che si portano a termine, sono quelle che ci concedono anche piccoli momenti di riposo ( Be’sì…mi sono innamorata della tecnica del pomodoro e da questa prendo spunto nella vita in generale :D ).
ciao Andrea ,
questo articolo è ad alto valore aggiunto. Leggendolo avevo ,come si dice, “il pelo d’oca” e questo è già un cambiamento o almeno un inizio. La consapevolezza che può avvenire un cambiamento in se stessi ti rende inquieto perché non sai come andrà a finire, ma che importa? Si comincia a voler cambiare , a migliorare e questo viaggio porterà a mete inaspettate, mai noiose e comunque sorprendenti.
Proprio in questi giorni che la mia fase di cambiamento ha avuto inizio … mi trovo a supportare persone che non riescono a fare il primo passo !!! ( Avrei dovuto seguire i consigli e diventare psicologa … ma non è mai troppo tardi ) … Mi accorgo che ci sono persone che riescono a fare questo passo solo se vengono prese per mano, accompagnate lungo questo cammino o hanno semplicemente un numero sicuro a cui mandare un sms quando hanno qualche tentennamento .
Per quel che mi riguarda non ho fatto grandi passi avanti ma andare a letto soddisfatta di quello che sono riuscita a portare a termine durante la giornata è un grande traguardo …
Ogni mattina mentre mio figlio guarda un pò di cartoni mi do la carica leggendo qualche articolo del blog e prendendo spunto per fare un ulteriore passo avanti !!!
Grazie di farmi da supporto in questo cambiamento :) !!!
ciao Andrea, e’ il mio primo commento!
Amo la musica e la ascolto tutto il giorno, percio’ non c’era post migliore per il primo commento!!!
ne approfitto per ringraziarti, il tuo blog, insieme a un paio di facciate di questo inizio 2015, mi stanno dando la forza, lo stimolo per cambiarmi, in meglio, esercizi mattutini, mangiare bene, non rimandare, coltivare le passioni, leggere… per assurdo sono cose che ho sempre sottovalutato, e solo ora mi rendo conto che sono fondamentali per vivere bene con se stessi e per finire le giornate soddisfatti!
Bella la canzone!
sei riuscito a trovare una canzone contro la procrastinazione… hahahhaha… riesci sempre a stupirmi!
tra l’altro anche molto bella, non mi ero mai soffermato sul testo, molto profondo!
per quanto riguarda la bellezza dei testi ti consiglio di ascoltare il sottovalutatissimo Caparezza… un grande!
detto questo, ancora grazie mille per tutto quello che pubblichi! Grazie!
Continua cosi!
un abbraccio!!!!
Bell’articolo, Grazie! Per esperienza ho capito che i grandi cambiamenti che decidiamo di apportare alla nostra vita devono venire da dentro, dal cuore in un certo modo! e il ”guardarsi allo specchio” è il primo passo per capire veramente chi siamo, cosa vogliamo e come agire! personalmente il mio specchio è la meditazione e il silenzio interiore, lo stare (almeno quando me ne ricordo) nel qui e ora. Ho scoperto (l’acqua calda sicuramente!) che è dal silenzio e dal ”vuoto” interiore che nascono e vengono fuori le cose più grandi e più belle per noi e non dal chiacchiericcio continuo che abbiamo in testa! Un abbraccio e grazie per gli articoli sempre stimolanti!
E’ bellissimo quest’articolo. Sono una ragazza di quasi 28 anni, con le idee più che confuse, sono talmente tanto aggrovigliate che le ho perse. Ho viaggiato studiato e ho fatto tante esperienze nella mia vita, sotto ogni punto di vista; sono una persona che ha sempre VISSUTO a mille, con i suoi pro e i suoi contro, laureata con ottimi voti, masterizzata di recente…. ho appena iniziato uno stage che mi fa c……e! Ora sto rimettendo in discussione ogni cosa, la scelta di studiare economia… il master che ho fatto nel settore moda e lusso… è bello sì, ma mi sento così inutile per questo mondo… vorrei qualcosa di importante che lasci un’impronta…e a ordinare magliette e borse di sicuro non lo farò… non ho un obiettivo nè un sogno in particolare x quanto riguarda il mio lavoro… è questo il vero problema… non ho ancora capito chi voglio essere e cosa voglio fare… è tremendo.. mi fa addormentare la notte con la tachicardia…ho la mania del controllo e mi sento sicura se riesco a seguire un piano che mi indichi la strada…e invece mi sto buttando così… alla rinfusa in questo caos….
Abbiamo bisogno di ritrovare spiritualità… e scavare in noi stessi per ritornare alle radici
Il passaggio iniziale è poesia. Mi stai studiando tecniche avanzate di scrittura Andrea? :)
Complimenti anche per l’articolo intero. Mi ha ispirato.
P.s. Ho letto l’articolo, fatto login su Disqus dall’ipad, scritto il commento… E quando ho premuto “Invia” la musica è finita. Se non è magia questa. Haha
Grazie Mattia, dai, diciamo che dopo aver scritto quasi 1 milione di battute, qualcosina la impari su come si scrive :-)
A presto.
…………..grazie………………non ho altre parole……
Prego :-)
Mahatma Ghandi.
I nostri pensieri sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo.
Con tutto il rispetto per M.J…