Una riflessione sulla felicità, la meditazione e l’importanza di seguire il proprio destino.
Ammetto di non essere né un grande conoscitore, né un grande appassionato di guru spirituali e questo è uno dei motivi per cui all’interno del blog non troverai molti articoli sulla spiritualità, anche se la considero parte essenziale di un percorso di crescita personale.
Oggi farò un’eccezione.
Qualche giorno fa, un mio caro amico ha condiviso uno scritto di Osho, leader carismatico e maestro spirituale indiano: le prime righe avevano il solito odore di quelle catene di Sant’Antonio e stavo per desistere dalla lettura. Ho deciso comunque di andare avanti senza pregiudizi e… ne è valsa la pena. Spero che queste parole generino in te la stessa motivazione:
Molte persone vengono da me, dicono di essere infelici, e mi chiedono di dare loro una meditazione. Io rispondo loro: innanzitutto, è fondamentale capire perchè sei infelice. E se non rimuovi alla base le cause della tua infelicità, potrò darti, sì, una meditazione, ma questa non ti aiuterà molto – perchè le cause di fondo rimangono.
L’uomo che avrebbe potuto essere un bravissimo e splendido ballerino, siede in un ufficio, in mezzo alle scartoffie. Non lascia spazio alcuno alla danza. Quell’uomo avrebbe potuto divertirsi danzando sotto le stelle, invece non fa altro che accumulare un conto in banca. E dice di essere infelice: “Dammi una meditazione”. Posso dargliela! – ma che cosa farà la meditazione? Che cosa pretende che gli faccia? Rimarrà lo stesso uomo: che accumula soldi, che compete sul mercato. La meditazione lo renderà un po’ più rilassato nel fare un po’ meglio queste azioni senza senso.
Ecco perchè in Occidente così tante persone praticano la meditazione trascendentale. Maharishi Mahesh Yogi dice: “Ti renderà più efficiente sul lavoro, ti aiuterà ad avere più successo. Se sei un venditore, diventerai un venditore di maggior successo. Ti darà efficienza.” E gli occidentali vanno pazzi per l’efficienza. Darebbero ogni cosa in cambio dell’efficienza. Ecco perchè attrae tanto.
Certo, ti può aiutare. Ti può rilassare un po’, è un tranquillante. Ripetendo costantemente un mantra, ripetendo costantemente una certa parola, si cambia la chimica del cervello. E’ un tranquillante! Un suono tranquillante. Ti aiuta a rilasciare lo stress, così domani, sulla piazza del mercato sarai più efficiente, più abile nella competizione – ma non ti cambia. Non è una trasformazione.
Puoi ripetere un mantra, puoi praticare una meditazione; ti potrà aiutare un po’ qua e là – ma ti potrà aiutare soltanto a rimanere come sei.
Viceversa, il mio messaggio è solo per coloro che amano davvero la sfida, per i coraggiosi pronti a cambiare il modello della loro vita, che sono pronti a rischiare tutto – poichè in effetti non hai niente da perdere, se non la tua infelicità, la tua miseria. Ma le persone si attaccano anche a questo.
Ho sentito raccontare:
in uno sperduto campo d’addestramento militare, un plotone era appena tornata alla base, dopo una giornata di marcia sotto un sole cocente. “Che vita!” esclamò una recluta. “Lontani chilometri da ogni centro abitato, con un sergente che pensa di essere Attila il Barbaro, niente donne, niente sbornie, nessuna licenza e, in più, i miei stivali sono più piccoli di due misure”. “Non vorrai prendertela per questo, amico” disse il suo compagno. “Perchè non ne prendi un altro paio?” “Non ci penso neanche” fu la risposta “Toglierli è stato finora l’unico piacere che ho!“
Che altro hai da rischiare? Solo la tua infelicità. L’unico piacere che hai è parlarne. Guarda le persone che parlano della loro infelicità: come diventano felici! Pagano per questo: vanno dagli psicoanalisti per parlare della loro infelicità – pagano per farlo! Qualcuno che li ascolti con attenzione… e loro vanno in visibilio.
Le persone continuano a parlare della loro infelicità… ancora e ancora e ancora. E la esagerano, la colorano, la fanno sembrare più grande. La fanno apparire più grande di quello che è. Perchè?
Non hai niente da rischiare. Ma le persone sono aggrappate al conosciuto, a ciò che è familiare. L’infelicità è tutto ciò che hanno conosciuto – questa è la loro vita. Non c’è nulla da perdere, eppure si ha così tanta paura di perderlo.
Per me, la felicità è al primo posto, la gioia è al primo posto. L’attitudine a celebrare è al primo posto. Una filosofia positiva verso la vita è al primo posto.
Gioisci! Se non puoi gioire del tuo lavoro, cambia. Non aspettare! Perchè tutto il tempo passato ad aspettare… è come se stessi aspettando Godot. Godot non arriverà mai. Aspetta e sprecherai la tua vita!
Per chi, per che cosa stai aspettando? Se capisci di essere un miserabile all’interno di un certo modello di vita, tutte le vecchie tradizioni dicono: tu sei sbagliato. Io dico: il modello è sbagliato. Cerca di capire questa differenza.
Tu non sei sbagliato! E’ il modo in cui hai imparato a vivere che è sbagliato. Le motivazioni che hai imparato ed accettato come tue, non sono tue. Non soddisfano il tuo destino. Sono contro il tuo germoglio, sono contro il tuo elemento… Ricorda: nessuno può decidere per te. Tutti i loro comandamenti, tutti i loro ordini, tutte le loro morali, esistono per ucciderti. Tu devi decidere per te stesso. Devi prenderti la tua vita nelle tue mani. Altrimenti, la vita continua a bussare alla tua porta e tu non ci sei mai – sei sempre da qualche altra parte.
Se il tuo destino è quello di diventare un ballerino, la vita busserà a quella porta, perchè la vita è convinta che tu debba essere un ballerino già adesso. Bussa lì, ma tu non sei lì – sei un impiegato di banca. E come ci si può aspettare che la vita ti trovi?
Dio ti raggiunge solo se tu realizzi il tuo destino; conosce solo quell’indirizzo – ma non ti trova mai lì, sei da qualche altra parte, nascosto dietro la maschera di qualcun altro, nel costume di qualcun altro, sotto il nome di qualcun altro.
Come puoi aspettarti che Dio ti trovi? Continua a cercarti. Conosce il tuo nome, ma tu hai dimenticato quel nome. Conosce il tuo indirizzo, ma tu non hai mai vissuto a quell’indirizzo. Hai permesso che il mondo ti distraesse.
Dio ti può trovare solo se deciderai di compiere il tuo destino. Finchè non trovi la tua spontaneità, finchè non trovi il tuo elemento, non puoi essere felice. E se non puoi essere felice, non puoi essere meditativo.
Perché in occidente le persone credono che la meditazione dia la felicità? Di fatto ogni volta che hanno trovato una persona felice, hanno sempre trovato una mente meditativa – le due cose sono associate. Ogni volta che hanno trovato un alone di meditazione che circonda una persona, hanno sempre trovato che era tremendamente felice – vibrante di beatitudine, radiosa. Sono due cose associate. Ecco perché hanno pensato: la felicità arriva quando sei meditativo. E’ esattamente l’opposto: la meditazione arriva quando sei felice. Ma essere felici è difficile, mentre imparare una tecnica di meditazione è facile.
Essere felice significa un cambiamento drastico nel tuo modo di vivere, un cambiamento repentino – perchè non c’è tempo da perdere. Un cambiamento improvviso – un improvviso rombo di tuono – una discontinuità.
Questo è ciò che intendo con sannyas: uno stacco dal passato. Un improvviso rombo di tuono. Ricominci la tua vita come se non ci fosse stato nessun modello imposto dai tuoi genitori, dalla società, dallo stato. Devi lasciar andare tutti quei modelli che ti sono stati imposti, e devi trovare la tua fiamma interiore.
Foto di krunkwerke
La profondità di queste riflessioni, inerenti il raggiungimento della felicità, di una maggiore spiritualità,… rappresentano probabilmente l’obiettivo principale della nostra esistenza.
Il requisito indispensabile è il coraggio, per la via del cambiamento, necessario per una vita vera, in armonìa con se stessi e la natura.
La difficoltà maggiore, liberarsi da anni di continui condizionamenti.
Con la forza della propria personalità, con risolutezza,… è possibile cambiare la propria esistenza, il lavoro, il modo di pensare, la scala dei valori,…
Il Blog di Giovanni Volpe.
– Osservatorio Lavoro. Persone e società.
Evitare il cambiamento drastico nel tuo modo di vivere è un atto di viltà e la vittima di questa viltà sei tu.
Meditare, leggere libri, di self-help, fare corsi di miglioramento in serie, uno via l’altro, significa nascondersi sotto una maschera, come dice Osho. E questo è piu’ grave e ingannevole (verso te stesso) che non fare niente del tutto.
E’ un doppio inganno, è come confondere e truccare le carte, gettare fumo negli occhi alla tua onestà e autenticità.
Compiere il cambiamento drastico significa affrontare il drago, guardarlo negli occhi e sconfiggerlo.
Per incominciare a vivere davvero.
Parole bellissime pensieri pieni di significato, spero di trovare la forza necessaria al cambiamento.
Blog stupendo :)
Lo spero anche io Delik!
Grazie del commento.
Andrea.
Come dicevano i vecchi saggi:
Possiamo trovare chi ci insegna a servirci della corda e del secchio, ma nessuno potrà tirare la corda al posto nostro.
Buona giornata!
Bello, affascinante! :)
Quando si parla di crescita spirituale, cosa ben diversa dalla crescita personale, bisogna stare molto più attenti perché un solo concetto sbagliato porta a dei problemi seri.
Se non conoscete nessun ex seguace di Osho date almeno un’occhiata a Google “osho truffa” oppure qui http://www.aristoscana.com/pg/link.htm (Osho è verso la fine).
Davide.
Ciao Davide, grazie per il commento.
Come scritto nella premessa non sono un esperto di guru spirituali: tuttavia, prima di pubblicare l’articolo, ho fatto una ricerca su Osho, utilizzando siti di comprovata oggettività. Detto questo, sono assai poco interessato al personaggio Osho e molto interessato a quanto ho riportato nell’articolo.
Preferisco concentrarmi sui contenuti piuttosto che sui personaggi: per quanto mi riguarda, le parole che ho riportato potrebbe averle pronunciate anche Raffaella Carrà, non perderebbero di efficacia.
Andrea.
Grazie Andrea della tua risposta,
sono un tuo lettore da tempo via RSS.
Mi sono sentito quasi in dovere di mettere in allerta i lettori data la delicatezza di certi argomenti, del resto l’80% dell’articolo riporta un testo che in un punto nasconde una delle insidie più comuni che forse potrebbe aiutare la crescita personale ma in realtà mina quella spirituale (quart’ultimo blocco di testo).
Non mi dilungo oltre, so che è un argomento che potrebbe scatenare dei flame. Lascio solo un invito ad approfondire il discorso, possibilmente con qualcuno di esperto.
Davide.
“Tu non sei sbagliato! E’ il modo in cui hai imparato a vivere che è sbagliato. Le motivazioni che hai imparato ed accettato come tue, non sono tue. […] Tu devi decidere per te stesso. Devi prenderti la tua vita nelle tue mani.”
Non ho mai incontrato alcun scritto di Osho nella mia vita, ma devo dire che sono rimasta profondamente colpita da questo articolo.
Devi decire per te stesso, prendi la tua vita nelle tue mani, mai frase fu più adatta a me.
Ti ringrazio Andrea, se ho iniziato a vedere le cose in maniera diversa, se ho iniziato a ritrovare me stessa, a vedere le cose da un’altra prospettiva lo devo soprattutto a te e al tuo blog.
Perciò, grazie mille di cuore!
Elisa
Grazie a te per il commento Elisa.
Andrea.
Bel post, Andrea! Queste parole di Osho, pero’, paiono vagamente simili in certi punti alle riflessioni di Kierkegaard, che e’ generalmente ignorato o, nel caso migliore, spesso troppo poco considerato da persone che si sentono intimamente infelici. Si tratta forse del tuffo piu’ profondo che sia mai stato fatto nell’animo umano e nella conoscenza dei suoi tormenti (a pensare che egli non ha oltrepassato che pochissime volte il confine della Danimarca!). La lunga epistola Aut-Aut, in ispecie, e’ lo scritto che piu’ conduce ad una ferrea presa di coscienza in merito. Quasi da far venire il nodo alla gola. Lo consiglio animatamente a tutti gli amici del blog. Leggere e rileggere questo filosofo mi e’ sempre stato di grande supporto.
Grazie dei consigli Leonardo,
apprezzo molto questo tipo di commenti.
Andrea.
Mamma mia che energia… e proprio in questo periodo sento queste parole molto vicine.
Ottimo,
speravo proprio che queste parole potessero fare questo effetto!
Andrea.
Osho non fa altro che esortare ad essere “se stessi”
a seguire il nostro vero sè ad ascoltare la vocina o voce interiore
che ci guida sempre attraverso le emozioni a comprendere il nostro massimo bene!
Infatti, dobbiamo smettere di pensare secondo gli stereotipi: siamo nati per soffrire, il mondo è una valle di lagrime etc…..
e comprendere come amarci e rispettare i nostri veri bisogni!
Osho andava in giro con belle macchine ed aveva un cuoco personale,
niente mutuo da pagare, famiglie da mantenere e lavoro stressante.
In pratica è riuscito a mettere in pratica quello che diceva, molti suoi scritti, spesso espressi con ironia, ti lasciano intravedere la vita con prospettive nuove……alleggeriscono l’anima.
Conosco un signore che è andato in india da lui, a me non sembra molto illuminato ma contento lui……
krishnamurti invece è molto difficile da seguire e leggere ma diceva una cosa importante: non c’è nessun maestro che possa aiutarti devi far tutto da solo.
Tu Andrea continua invece ad aiutarci con i tuoi scritti, notizie e utili consigli(tra l’altro pure gratis).Grazie
Sante parole :) “fino a quando chiederete a qualcuno di rendervi felici, voi sarete schiavi” J.K.
Andrea grazie per aver creato questo blog!
Leggere e sentire aprire pian piano la mia mente e il mio cuore è stato tutt’uno.
Mettere a disposizione tante conoscenze,di cui magari sappiamo solo vagamente l’esistenza ,o di cui addirittura ignoravamo l’esistenza,fa di te una persona illuminata e questo porterà anche a te grandi frutti. “Se illumini la strada di un tuo amico,anche la tua ne sarà illuminata”.
questo è il mio grazie speciale e l’invito a continuare… Marianna
Quante parole……..chi condivide chi no, rispetto tutti, il mio nome sannyasi è maya, e lo è da 4 anni, sono insegnante yoga ma per vivere sono paramedico, vorrei solo aggiungere una cosa a quanto detto nn ricordo da chi, forse Osho è una truffa, forse, forse Pune uno specchietto per le allodole, di certo Osho, così come Gesù; Buddha e quant’altri nn volevano fare del loro essere, dell’intrattenimento spicciolo a sfondo commerciale, purtroppo gli uomini tendono sempre a commercializzare ogni cosa, essere sannyas non è un nome, non è un vestito, non è uno status, ne tanto meno un alternativa allo stress; essere sannyas è un profondo senso di gratitudine alla vita, portare onore al quotidiano e vivere secondo il proprio sentire, la verità ovunque mi porti, di sicuro a ragionr Osho quando dice che parla ai coraggiosi, perchè questo spesso comporta un prezzo molto caro, ma ciò che ha valore ha anche un costo, e la vita ha un immenso valore.
Hai solo la tua vita nelle tue mani
puoi decidere di viverla
oppure no…
Cristina Maya
Mi ha commosso questo post, perchè proprio in questo momento stavo provando tutto il senso di ingabbiamento che deriva dal fatto di non essere soddisfatta della mia vita e dalla sensazione di non avere vie d’uscita. Sono stata a cena con una persona stasera e mi sono accorta improvvisamente di come mi vedono gli altri, di come vedono la mia vita e di quanta strada devo ancora fare, questo mi ha molto demoralizzata, mi sono sentita in trappola e con la voglia di spazzare via tutto e ricominciare da zero, di spazzare via soprattutto quello che gli altri vedono di me, la mia immagine, il mio passato.Poter avere davanti tutte le possibilità per essere me stessa e avere un valore.
mi chiedo.. come fare a rivoluzionare la mia vita se questo arreca dolore, ad esempio, ai miei genitori? persone che mi amano e che, a loo modo , pensano di avermi dato ciò di cui avevo bisogno per il futuro che loro ritengono sia il meglio per me… so che non è così, e che la vita è mia, e non dovrei avere remore, ma non è facile quando sai che gente che ami potrebbe soffrirne.. i miei sono all’antica, hanno idee che non cambiano e non cambieranno mai, se io mollassi l’università per fare la pasticcera ne morirebbero, mi hanno vietato di frequentare l’alberghiero, l’unica mia scelta era tra liceo classico e liceo scientifico…
… a proposito di andare avanti senza pregiudizi, senza prendere le cose per scontate, senza prendere tutto troppo sul serio, andatevi a guardare questo sito:
http://ilcredino.blogspot.com/
“La mente mente.” (La Mente)
Bellissimo post :)
Grazie
Ciao Andrea!Ti seguo da un po’ di tempo, ma non ho mai commentato.Adesso lo faccio per ringraziarti di tutti i preziosi consigli che condividi con noi. Questo articolo è molto bello, ha toccato un argomento molto importante per me in questo momento della mia vita.
ciao andrea
mi piacerebbe tanto sapere una tua giornata tipo :)!?
Ciao Lucapier,
ho giornate molto diverse, ma provo a descrivertene una “tipo”:
06:30 sveglia
06:45 corsetta mattutina
07:15 doccia-colazione e pronti per partire
08:15 prendo la metro
08:45 ufficio
—–> passo 12-14h in ufficio o dal cliente, dipende molto dai periodi, a volte me la cavo anche con 9-10h
21:00 aperitivo/cena
22:00 scrivo per il blog/cinema/telefilm/relax
23:00 meditazione
23:30 lettura
24:00 nanna ;-)
ps alla fine non ho capito cosa devo fare,devo mettermi e pensare cosa devo fare della mia vita? .-.
bella gironata :)
solo una cosa,non dedichi troppo tempo alle finanze, e quindi non ti annoi?
ei ci sei :(?
hahahahahahahah e perchè no xD?
Luca, non prendertela: ma a volte leggendo le tue domande ho come l’impressione che le risposte che ti do non ti piacciano. C’è un detto che dice: “quando l’allievo è pronto il maestro compare”.
Detto questo, rispondendo al tuo commento sulle finanze, come detto all’inizio di questo anno, sto cercando di equilibrare i diversi pilastri della mia vita: finanze, salute, relazioni, spirito etc.
A presto,
Andrea.
ok grazie,io voglio solo capire. :)
Veramente bello quello che scrivi: congratulazioni.
Riempi sempre di felicità il calice degli altri, e vedrai, meravigliato, che il tuo sarà sempre pieno.
Massimiliano.
Osho e’ un grande !!! Ho letto un sacco do libri di lui
Osho era un grande… megalomane, drogato e bugiardo.
Ciao Andrea,
potrei sapere il titolo del libro dove Osho ha scritto questo?
Sarei interessato a leggerlo.
Grazie
Ciao
Ciao Giorgio, purtroppo, come scritto nell’articolo ho riportato il brano così come mi è stato girato tramite email da un amico: non saprei dirti da quale testo è tratto.
Andrea.
Tra l’altro ti avevo scritto una mail qualche tempo fa proponendoti una collaborazione nel caso avessi bisogno di un informatico appassionato di crescita personale. Vista la tua risposta celere, probabilmente sei ancora qua che scorrazzi per il tuo blog, beh allora ne approfitto e ti ri-propongo la mia offerta! ^^
Ciao Giorgio,
per quanto riguarda i contenuti mi piacerebbe continuare a seguirli in prima persona. Avrei invece bisogno di un aiutino sulla parte tecnica, ma ho bisogno di persone che siano esperte di webdesign, programmazione php, creazione di plugin wordpress, SEO, etc.
Sono ad un bivio, e lo so, ma adesso diventa sempre più pressante il cambiamento radicale, la discontinuità: ho voglia di non farmi inghiottire dalla paura e dalla debolezza.
Grazie Andrea, questo pezzo è veramente fantastico,…..ed un altro sassolino nello stagno.
Cosa ce di meglio di un po di spiritualita alle 4 di Notte.. Dopo aver letto articoli su articoli di produttivita.. crescita.. potenziamento.. obbiettivi ecc ecc .. Giungere in conclusione a questo.. manda veramente in Tilt il cervello..
Perdonami ma…..Osho credeva in Dio? perchè davvero non mi torna.. “..Dio ti raggiunge solo se tu realizzi il tuo destino; conosce solo quell’indirizzo”
In realtà poi ho cercato su wikipedia e questo è semplicemente per fare maggiore chiarezza. La cultura spirituale cattolica che accompagna l’italia potrebbe stopriare completamente le sue parole.
http://it.wikipedia.org/wiki/Osho_Rajneesh#Dio
Questo è un gomblotto catto-comunista-massonico!
Ho letto che il cambiamento avviene già nel momento in cui diventi veramente consapevole. Una sorta di risveglio, che è personale nei tempi e nei modi.
Potrebbe sembrare irreale ma non lo è…cambiare e vivere la nostra vita al meglio dipende proprio da noi. Ci vuole coraggio perché siamo cresciuti con le regole che ci hanno imposto e abbiamo paura di modificarle. Invece abbiamo un potenziale incredibile dentro di noi e non lo sappiamo..anzi adesso lo sappiamo. Volontà e voglia di conoscere il nostro io è necessario per partire alla scoperta della propria vita, la nostra vera vita. Sembra difficile ma non lo è, provato su me stessa. Ma si deve iniziare a trasformare in positivo anche quello che non lo è. Pensate che i veri problemi…sono le malattie incurabili e non che la macchina si è disfatta in un incidente e noi siamo vivi non vi pare ?
Quindi da oggi pensare positivo sempre e vi accadranno un innumerevole quantità di cose bellissime che vi faranno rinascere. Buona vita a tutti.
Io non conosco più la felicità da tanti anni. Tuttavia, questo articolo mi ha dato speranza, come se mi avesse un po’ svegliato. Grazie mille per il tuo blog e i suoi magnifici contenuti.
fare qualcosa di diverso drastico senza paura
La felicità sta dentro di noi, non dipende da quello che facciamo, ma da come lo vediamo. Prendere e lasciare tutto per cambiate vita non è sempre fattibile. La possibilità va valutata oggettivamente e responsabilmente. Se uno ha 40 anni ed è infelice perché voleva fare il ballerino, magari sposato con dei figli, secondo il grande maestro dovrebbe agire egoisticamente e guadagnarsi da vivere ballando?? Si sente sempre parlare di esempi positivi che hanno agito in questo modo, e quelli che invece hanno perso tutto chi ne parla? Persone che hanno seguito questi consigli che si trovano facilmente sul web e che poi se ne sono pentite dove sono? Certo, chi vuole leggere brutte storie che fanno crescere veramente? Meglio parlare di sogni è sicuramente più appetibile.
Bellissimo, ma piuttosto difficile da realizzare nella pratica. Come fai ad attuare un cambiamento repentino, nel lavoro, ad esempio, quando sei pressato dalle responsabilità e non puoi permetterti di rimanere un periodo senza soldi o senza lavorare?
Inizi col crearti le condizioni per rimanere un periodo senza soldi o senza lavorare, magari iniziando a risparmiare per arrivare ad avere 6 mesi di stipendio da parte.
E’ l’articolo da cui cominciare … la crescita.
da leggere ogni santa mattina !
…e bravo Giulio …..