Oggi parleremo di un tema che troppo spesso dimentichiamo, pur essendo l’unica strada per ottenere la vera felicità: imparare a vivere il presente.
L’articolo di oggi parla di noi, eterni sognatori impegnati in una corsa contro il tempo per combinare qualcosa di buono in questa vita. In questo articolo vediamo chi siamo, perché facciamo quello che facciamo e come possiamo farlo meglio.
Crescere e fare meglio
Chi di noi frequenta EfficaceMente e le varie community ad esso collegate è qui per rendere la propria vita migliore di quella che è ora. Non solo, direi. La differenza tra chi è qui regolarmente e chi ha scelto altre strade (magari più semplici) è questa: noi siamo pronti a fare gli sforzi necessari.
Sappiamo che ogni progresso ha un costo in termini di tempo ed energie, e sappiamo che se vogliamo cambiare la nostra vita dobbiamo metterci in discussione. Come diciamo spesso: dobbiamo uscire dalla comfort zone.
Non è un caso che quando parliamo tra noi, condividiamo gli stessi ideali e quasi sempre simili modalità operative. Non è nemmeno un caso che ci sosteniamo l’un l’altro anche nei momenti più difficili: sappiamo tutti quanto sia difficile ottenere risultati duraturi e quanto spesso siano ostili i contesti in cui viviamo. Troppe volte siamo circondati da persone che non ci comprendono e fanno di tutto per non permetterci di evolvere, perché poi sarebbero costrette ad affrontare anche se stesse.
Conosciamo cosa si prova a combattere per una pace, una tranquillità e un controllo che spesso perdiamo a causa di ogni tipo di disturbi, esterni o interiori.
Sempre un passo in là
Ma perché continuiamo a lottare, anche quando tutto intorno a noi sembra dirci che le cose non vanno come pensiamo noi? Perché ci spingiamo a continuare per la nostra strada, anche quando la fatica è troppa e i risultati troppo pochi?
Perché noi lo sappiamo.
Noi, intimamente, sappiamo che ciò in cui crediamo esiste veramente anche se siamo gli unici a vederlo.
Sappiamo che, appena troveremo la strada giusta e il momento perfetto, avremo ciò che desideriamo. E non importeranno gli sforzi disumani, le battaglie perse e tutte le sconfitte anche quando meritavamo di vincere… noi lo avremo.
Un giorno qualunque abbiamo capito che c’era qualcosa di più in serbo per noi… e ora lo vogliamo e basta. Per questo continuiamo a tenere duro anche quando tutti sono contro di noi, anche quando tutti gli sforzi che abbiamo compiuto sembrano portare al nulla cosmico, o al solito loop da cui non riusciamo a uscire.
La nostra missione è chiara, ma tutte queste insidie possono portarci su una strada sbagliata.
Quel presente laggiù all’orizzonte
Saremo certamente felici. Avremo di sicuro il lavoro perfetto. Finalmente troveremo la persona che ci ama come desideriamo e con cui avremo quella storia da film che abbiamo sempre sognato. D’altronde, basta lavorare abbastanza duro e avere la pazienza che arrivi il momento giusto, l’occasione perfetta… no?
Certamente il lavoro duro è fondamentale e l’essere pronti quando arriveranno le occasioni lo è altrettanto… ma adesso?
Esatto, l’insidia più grossa in tutta questa ricerca e questa battaglia per un futuro migliore è proprio quella di dimenticarsi di vivere il presente.
Intendiamoci, pensare a un futuro migliore e fare piani su come raggiungerlo sono pratiche sane, ma queste non devono impedirci di avere un presente soddisfacente e possibilmente felice.
Ma come è possibile coniugare le due cose?
Come posso essere felice oggi, se il futuro che desidero è… nel futuro?
Facciamo un passo indietro e vediamo subito cosa possiamo fare.
Che cos’è il futuro?
Facciamo due piccole riflessioni.
La prima è questa: pensiamo per un attimo al concetto di domani. Oggi siamo qui, a fare quello che stiamo facendo, giusto? Immaginiamo di dover andare, che so, a fare la spesa domani alle 14. Passa un giorno e arriva “domani” alle 14… ma è ancora domani?
Oppure è diventato improvvisamente oggi?
Cominciamo a capirci: domani non esiste! Domani non è altro che un altro oggi, ma fra qualche ora.
E se tutto quello che viviamo è un eterno oggi… quando dobbiamo essere soddisfatti e felici? O meglio ancora: quando possiamo farlo?
Hai indovinato, solamente oggi.
Proseguiamo con la seconda riflessione, dunque: se il domani non esiste nella realtà, ma è solo un nostro concetto astratto, a che cosa serve attenderlo per ricevere quella soddisfazione e quella felicità che tanto cerchiamo da tutta la vita?
Esatto: a niente.
Dunque, che cosa possiamo fare… oggi?
Valorizziamo e costruiamo il presente
Se esiste solo il presente, è dunque il presente che va modellato. È grazie a questo modellare che otterremo quella soddisfazione, quel controllo, quella pace e soprattutto quella felicità a cui tanto aspiriamo.
Le sento già quelle obiezioni, che per tanti anni ho fatto anche io, a chi mi diceva che avevo già tutto quello che serviva:
“Se fosse così, perché invece mi sento da schifo?”
“Come faccio a essere felice, se tutti i miei colleghi mi trattano male?
“Non posso essere felice, finché resto in quella casa!”
E così via… Non sono certo le uniche, ma mi ricordo bene quel periodo in cui pensavo che la felicità sarebbe stata l’obiettivo finale da inseguire e persino che, se l’avessi raggiunta, non avrei più avuto nulla da cercare.
Quanto mi sbagliavo.
I due giorni in cui non puoi fare nulla
Molti di noi conoscono quella perla del Dalai Lama, uno che di felicità se ne intende:
“Ci sono solo due giorni all’anno in cui non puoi fare nulla: uno si chiama ieri, l’altro si chiama domani.”
Dalai Lama.
Perciò oggi è il giorno giusto per cominciare a costruire quella felicità che crediamo sia l’obiettivo finale e invece (e questo lo ha dimostrato anche la scienza, per fortuna) è il punto di inizio e la causa di ogni successo. Non solo quello soggettivo, ma anche quello che si può misurare.
Come lo sappiamo? Grazie a Sonia Lyubomirsky, Ed Diener e Laura King,che hanno condotto una meta-analisi, quindi uno studio di “studi”, su 225 papers sul benessere. Cosa hanno scoperto? Che per esempio lavoro e felicità si influenzano a doppio senso.
In studi longitudinali, si è notato che chi si dichiarava felice a 18 anni, 8 anni dopo aveva un’indipendenza finanziaria maggiore, lavori di livello più alto e maggiore autonomia.
Non solo, questo succede anche per i livelli di guadagno: altri studi hanno dimostrato infatti che chi si dichiarava felice al primo anno di università, 16 anni dopo aveva salari ben più alti di chi non lo era.
Lo stesso vantaggio finisce per funzionare nelle relazioni e nel senso di benessere psicofisico.
Dunque la felicità non è l’arrivo, è il punto di partenza.
La spirale della gioia: vivere il presente
Chiamale circoli virtuosi o chiamale come vuoi, questi tipi di abitudini e sensazioni portano ai risultati che cerchi, non sono portate dai risultati. Per cui, come avrai intuito, se vuoi aumentare le possibilità di ottenere quello che vuoi nella vita… meglio cominciare a costruire la felicità oggi.
Meglio avere le fondamenta ben piazzate, per ottenere ciò che cerchiamo e vivere il presente.
Perché se continuiamo a guardare alla realtà a testa in giù, non otterremo mai ciò che vogliamo davvero. E se per caso dovessimo ottenere qualcosa di simile, saremmo comunque infelici. Perché? Perché domani è ancora oggi… ma fra qualche giorno. E sarà OGGI che dovrai essere felice.
“Sì, ma da dove inizio?”
Vivere nel momento PRESENTE è sicuramente uno dei quattro pilastri per ritrovare la nostra felicità (e vedremo delle strategie specifiche per imparare a farlo).
Gli altri 3 sono:
- Riconoscere ed evitare gli EQUIVOCI sulla felicità.
- Rimodellare il nostro PASSATO.
- Definire le INTENZIONI per un futuro radioso.
Insieme questi quattro pilastri danno vita a quello che abbiamo chiamato il metodo ÈPPI (Equivoci, Passato, Presente, Intenzioni future).
Ti guiderò passo passo alla scoperta di questo metodo e di tutte le pratiche concrete ed efficaci che lo compongono, nel nuovo video-corso sulla felicità targato EfficaceMente, di cui ho il piacere di essere Istruttore.
Il corso ÈPPI sarà disponibile a partire lunedì 10 febbraio e sarà riservato ad un numero ristretto di lettori di EfficaceMente.
Se non sei ancora iscritto alla lista di attesa del corso ÈPPI, puoi farlo adesso, compilando il form qui sotto! Ti aspetto a bordo.
Ps: se per qualche motivo non riesci a vedere il form di iscrizione, puoi iscriverti alla lista di attesa e ricevere le email gratuite del pre-corso anche andando a questa pagina.
Voglio iscrivermi alla lista d’attesa
Costi?
Ciao! Sento la necessità di partecipare a questo corso perché la mia vita sta prendendo una svolta netta: amore e amicizie mi lasceranno presto per spostarsi lontano per motivi di studio. Mi sembra che tutto possa crollare di colpo, dopo un anno intero a costruirlo.. Sono un ragazzo ottimista dopotutto, e credo che la felicità sia un motore della vita, necessario. Ho bisogno di mantenermi in equilibrio in seguito a questo ormai prossimo crollo. Grazie
Ciao Francesco. Vedrai che, se non crolli tu, nulla crollerà. Spero che il corso ti possa dare una mano a costruire e mantenere delle basi incrollabili su cui poggiare. Sono passato anch’io per perdite importanti e distanze e capisco perfettamente come ti puoi sentire.
In ogni caso, hai il nostro supporto e non sarai solo. Ti abbraccio.
Se per caso non doveste vedere il form, potete provvedere da questo link:
https://felicita.efficacemente.com/eppi-iscriviti-lista-attesa
Fateci sapere se funziona, grazie mille :)
Sublime. Grande Severino!
Ti ringrazio, Matteo. Vediamo di cambiare questo mondo un pezzo alla volta :)
è vero ho fatto esperienza di tutto quwllo che hai scritto!!!
Ok, desidero iscrivermi alla lista d’attesa!
Ciao Leonardo, se per caso non vedi il form, puoi provvedere da questa pagina:
https://felicita.efficacemente.com/eppi-iscriviti-lista-attesa
Bell’articolo. La tradizione buddhista può insegnarci molto in questo senso.
Questo articolo è perfetto: ispirante, concreto, “magico” ed equlibrato. Grazie :-)
Ti ringrazio io Giulia :)
Ciao Severino, non vedo nessun form. Basta scrivere nei commenti?
Grazie.
Buongiorno Samuele. Per il form non so dirti quale possa essere il problema, ma puoi ovviare passando da questa pagina:
https://felicita.efficacemente.com/eppi-iscriviti-lista-attesa
Voglio sapere di più sul corso :)
Iscrivendoti alla lista di attesa avrai accesso al pre-corso gratuito, che ti aiuterà a farti un’idea del corso intero. Inoltre lunedì prossimo riceverai il link alla pagina del corso completo con tutti i dettagli sul metodo ÈPPI.
vorrei iscrivermi a lista attesa
Ciao Alessandro, se non riesci a farlo dal form nella pagina (o per qualche ragione non lo vedi), puoi iscriverti da qui:
https://felicita.efficacemente.com/eppi-iscriviti-lista-attesa
Scusate ma devo dirlo: il livello ultimamente sta calando parecchio
Ciao Stefania, grazie del feedback: immagino tu sia arrivata a questa conclusione dopo aver letto diversi contenuti nelle ultime settimane che ti hanno deluso.
Posso chiederti di indicarmi questi contenuti? Sono i contenuti della newsletter? Sono gli articoli pubblicati nel blog? Di quali autori? Altro?
Grazie davvero.
Da come è scritto il commento mi sembra solo polemica sterile.
Seguo il blog da più di 3 anni, quindi mi dispiace cara Flavia non è polemica sterile, apprezzo invece molto la risposta di Andrea.
Leggo la newsletter e mi riferisco a questi articoli, non so quantificare il numero. Circa l’autore ho notato solo questa volta che non è Andrea, davo per scontato fosse sempre lui a scrivere gli articoli. Ma non voglio essere offensiva con nessuno.
Grazie mille per questo articolo è veramente interessante e molto profondo grazie
Non ci hai ancora detto per quale motivo “il livello ultimamente sta calando parecchio”, cosa è di questi articoli che te li fa valutare così male? Ti sembrano sciocchi? Scritti male? Oppure semplicemente non riguardano i tuoi interessi? Se non ci si spiega sembra davvero buttata lì tanto per criticare. Non c’è bisogno di essere offensivi, basta spiegarsi.
A me dedicare degli articoli alla felicità sembra molto utile, gran parte dei nostri problemi quotidiani deriva proprio dalla mancanza della felicità; anche situazioni banali, come la collega acida e invidiosa, la commessa maleducata al supermercato, il cafone che si sfoga nel traffico, sono spesso riconducibili a grosse infelicità personali. Se fossimo tutti più felici ti assicuro che la vita quotidiana sarebbe molto più piacevole e più semplice. Un caro saluto senza alcuna polemica.
Grazie a te Alessandra, e anche a te Flavia :)
Speriamo di ricevere quella risposta, almeno possiamo meglio regolare il nostro lavoro. D’altronde nessuno di noi è perfetto e può capitare che il livello di parte del nostro lavoro ogni tanto cali, è umano.
Ma senza capire secondo quali standard e parametri, sia di partenza che di arrivo, è difficile capire se e dove si sta sbagliando qualcosa :)
Non sono riuscito a capire quanto costa l’iscrizione al corso Eppo. Mi sapete dire dove trovo questa informazione?
Gtazie mille
Ciao Cristiano, trovi tutti i dettagli nella pagina di iscrizione del corso (clicca qui).