11 tecniche pratiche per aumentare la tua produttività personale. Oggi.
“La produttività non è mai ottenuta per caso. La produttività è il risultato del desiderio per l’eccellenza, della pianificazione intelligente e del lavoro mirato.”
Paul J. Meyer.
La parola produttività ti fa orrore? Associ anche tu il concetto di produttività all’espressione “fare di più”?
Beh… io la penso diversamente. Ritengo che la produttività sia la capacità di saper fare ciò che è veramente essenziale. Penso che aumentare la propria produttività personale significhi riuscire a rendere più completa la propria vita, creando lo spazio per i nostri sogni. Insomma, credo che la produttività sia la capacità di affrontare gli impegni EfficaceMente.
Ecco allora 11 trucchi da applicare immediatamente per aumentare la tua produttività personale:
- Most Important Tasks (MITs). Ogni mattina identifica nella tua to-do list le 3 attività più importanti, quelle che avranno il maggior impatto sulla tua vita nei prossimi mesi. Completa queste 3 attività come prima cosa: se non riuscirai a fare niente altro, avrai comunque avuto una giornata produttiva.
- Big rocks. Ognuno di noi ha le sue “montagne da scalare”, progetti importanti e complessi, che necessitano di notevole impegno e lavoro per essere completati. Eppure, anche la scalata più difficile inizia con un passo. Ogni giorno ritagliati un po’ di tempo per portare avanti questi progetti: in questi casi il segreto è la costanza.
- Inbox 0. Saper gestire EfficaceMente le tue e-mail è uno dei pilastri portanti per aumentare la tua produttività personale. Controlla la tua casella di posta elettronica a cadenze regolari e non in modo ossessivo. Per ogni e-mail che leggi decidi se: archiviarla, rispondere in meno di 2 minuti, inserirla nella tua to-do list o eliminarla. Ogni giorno azzera la tua cartella di posta in arrivo.
- La sveglia russa. Cambia il fuso orario della tua sveglia. Svegliati un’ora prima tutte le mattine e dedica del tempo a te stesso, prima che qualcuno decida del tuo tempo. Per quanto mi riguarda, ho scelto di iniziare la mattina con la giusta motivazione, correndo per me stesso, prima di iniziare a correre per gli altri.
- 1i2o. Per essere più produttivo devi imparare a semplificarti la vita. Ogni volta che entra qualcosa dentro la tua stanza / scrivania / desktop, fanne uscire almeno due: 1 in, 2 out.
- 10+2*5. Se hai un lavoro importante da completare, ma continui a procrastinare, prova la tecnica 10+2*5: lavora / studia 10 minuti, fai una pausa di 2, ripeti per 5 volte prima di prenderti una pausa più lunga. Ripeti finché non avrai raggiunto il tuo obiettivo.
- O.S.A. Quando devi definire un obiettivo chiediti sempre cosa vuoi raggiungere (l’Obiettivo), perché lo vuoi raggiungere (lo Scopo), e come intendi raggiungerlo (l’Azione). E non dimenticare: O.S.A. sempre.
- Ingoia il rospo. Se vuoi aumentare la tua produttività, devi abituarti a fare le cose più difficili e sgradevoli per prime. Ingoia il rospo ed il resto della giornata sarà in discesa.
- Il principio di Pareto. La regola 80/20 è l’essenza dell’efficacia: l’80% dei risultati deriva dal 20% del lavoro. Prima di buttarti a capofitto su un lavoro, cerca di scovare quel 20%. Quando lo avrai identificato, concentra i tuoi sforzi su quella piccola porzione di lavoro.
- Qual è la prossima azione? Spesso perdiamo molto tempo perché non abbiamo ben chiara quale sia la prossima azione. Applica le strategie del Getting Things Done: per ogni progetto che segui, decidi da subito quale è la tua prossima azione.
- No. Già, hai letto bene: un semplice “no” è uno degli strumenti più efficaci per aumentare la tua produttività. Impara a dire qualche no alle interruzioni, ai nuovi impegni, e… a te stesso: spesso la produttività nasce da un po’ di auto-disciplina.
Confuso?! Troppe tecniche strambe?! Allora non ti resta che applicare la legge di Curly: prendi soltanto 1 di questi 11 trucchi, e prova ad applicarlo oggi stesso. E non dimenticare: lasciami un commento e fammi sapere come è andata!
Foto di Akira ASKR
Ciao Andrea, hai dato davvero ottimi consigli.
A me sta dando ottimi risultati anche la “regola dei 2 minuti” (se una cosa ti richiede meno di 2 minuti per essere portata a termine, falla subito), semplice quanto efficace nella messa in pratica di ogni giorno.
A presto.
Leonardo.
Ciao Leonardo,
grazie.
Le soluzioni più semplici, sono spesso le più efficaci.
La regola dei 2 minuti può essere un buon riferimento quando non sappiamo a quali attività dare priorità.
Andrea.
Ottimo come sempre :)
Vediamo bene i vari punti:
1. Presto dovrò leggere The power of less di Babauta :)
2. Lo sto facendo, anche se non tutti i giorni… lo scrivo subito nella mia agenda giornaliera (Leggi: pezzaccio di carta dove segno le cose da fare ogni giorno)
3. Email: hai ragione… mi segno anche questa sull’agenda :)
4. Appena potrò, lo farò senz’altro ;)
5. Questa non l’ho capita…
6. Credo non si possa applicare a tutto.
7. Recepito ;)
8. Lo sto facendo :)
9. Mi sa che anche questa non l’ho capita molto…
10. Ho cominciato a farlo da tempo. Mi vengono in continuazione idee per articoli/e-book/libri/progetti e altro e se non segno tutto questo da qualche parte, per poi riprenderlo e svilupparlo a tempo debito, perdo tutto.
11. Il no è la mia parola preferita :)
queste lezioni mi giungono come grazia ricevuta, le stavo cercando.quindi grazie davvero.
mi piace molto questo modo – forse in linguaggio universitario – di siglare le azioni….mi aiuta a memorizzare classificando contemporaneamente…….ed è divertente e creativo il modo di inventarle.
Ciao a tutti
elenco fantastico … il difficile è riuscire a metterlo in pratica …. ma si inizia da 1 continuando piano piano … o sbaglio ??
Barbara Massini
@Daniele
1. E’ il prossimo nella lista dei libri da leggere ;-). Magari ci scambiamo qualche opinione.
2. Pravissimo! ;-)
3. Non banale devo ammettere… qui ci vuole moooolta disciplina, sia nel non controllarla in modo ossessivo, sia nell’azzerarla giornalmente.
4. Non è una risposta!!! Ti rispondo con un altro articolo: E se domani fosse il tuo funerale? ;-)
5. Pensa ai documenti che si accumulano sulla tua scrivania o a qualsiasi oggetto che entra nei tuoi spazi fisici. L’idea è quella di non permettere che si accumulino cose!
6. Concordo.
7. Roger.
8. Fammi sapere che sapore ha!
9. Ti riporto un esempio: per vendere più dentifricio puoi creare una campagna di supermegaipermarketing o… ampliare il diametro del tubetto di 2 mm. Applicare il principio di Pareto significa adottare strategie semplici che garantiscano il massimo dei risultati
10. Non perdere nulla è fondamentale
11. Ahahaha.
@g
Benvenuta! Mi fa molto piacere che tu abbia apprezzato l’articolo! ,-)
@Barbara
benvenuta anche a te Barbara.
Vedo che hai colto l’essenza dell’articolo. Quando provi a cambiare il tuo modo di affrontare i problemi della vita tutto di un colpo ti ritrovi con un pugno di mosche ed una montagna di frustrazione.
Una cosa alla volta. Tutto qua.
Andrea.
Grazie Andrea, ora è chiaro :)
Bellissimo post, alcuni concetti già li conoscevo ma vedermeli tutti insieme così è ben altra cosa! Mi sono stampato questo post e me lo sono messo nel portafogli! Da rileggere nei momenti più difficili per darsi una bella scrollata e una sana organizzazione!!!
Ciao Luca!
Grazie!
Apprezzo molto il tuo blog, aver letto questo tuo commento mi rende orgoglioso ;-)
buon weekend.
Ciao Andrea, mi sono piaciuti tutti i tuoi 11 trucchi. Trovo particolarmente interessante il trucco N.9 – il principio di Pareto 80/20. E’ un principio molto usato nelle aziende. Finora non avevo mai pensato che potesse essere utile per la produttività personale.
Grazie
Ciao Bartolo,
beh penso che alcuni principi trascendano specifici campi di applicazione ed il principio di Pareto è sicuramente uno di questi.
Grazie per il commento,
Andrea.
Eccellenti indicazioni.
Uso tutti questi principi da anni.
A mio avviso dall’elenco manca la tecnica dello schedario 12 mesi, 31 giorni utilizzata nello schema del GTD di David Allen.
Usando questo sistema dei folder/schedari cartacei non salto più una scadenza e l’efficienza in ufficio/famiglia è al massimo livello e velocissima.
Personalmente ho aggiunto uno schedario che chiamo “Waiting for” riferito ad attività sospese in quanto per la prosecuzione ho bisogno di attività di terzi.
In questo modo periodicamente ricordo l’azione che i terzi devono fare e li avviso se non procedono a soddisfare la mia richiesta.
Grazie.
Ciao luczan,
conosco la tecnica delle 43 folders, ma non l’ho mai apprezzata veramente.
Grazie del tuo contributo.
Andrea.
mi faccio un post it di questi saggi consigli :) Molti di questi non li conoscevo, come quello su Pareto. Grazie.
(10+2)*5
la semplice domanda “Qual’è la prossima azione?” l’ho trovata FONDAMENTALE per sbloccarmi, devo gestire proggetti complessi, la mia strada non è tracciata e mi capita di non sapere come proseguire allora mi domando “Cosa mi blocca? che problema devo superare?” e concentro li i miei sforzi! molto utile
Il “No” è altrettanto importante! ho bisogno di tempo ed energie per i miei proggetti, ho imparato a dire no alla TV e sto imparando a farlo con altre distrazioni. Inizio a evitare di passare il mio tempo con persone che per me sono poco importanti.
Purtroppo quest’anno ho iniziato un paio di attività destinate a durare ALMENO fino a quest’estate MA ho già deciso che le interromperò perchè tolgono risorse per cose più reputo importanti
Ma l’hai twittato oggi apposta per me?!
Articolo fantastico, complimenti Andrea.In casa, nei posti dove ci vado spesso ho delle figure e foto che mi danno la carica di fare AZIONE, mi spingono a rimboccarmi le maniche guardando le mie motivazioni e i miei obiettivi finali…devo dire che funziona!!! :)
Interessantissimi i consigli . grazie! Uso la lista delle cose da fare da un po’ di mesi….funziona contro la pigrizia e alla fine della giornata conto l’ elenco delle cose fatte, con grande soddisfazione!!! Uno “smile” me lo merito proprio!!!
ciao andrea, ho una semplice domanda: la mancanza di concentrazione può essere un segnale che quello che fai (nella vita professionale e personale) non ti piace?
Ti pongo questa domanda perché ho la sensazione che quando ci sono interesse e passione in quello che si fa, la volontà e la concentrazione vengano fuori quasi di conseguenza.
Cosa ne pensi? Mancanza di concentrazione = mente da allenare? oppure = segnale che va fatta una riflessione su quello che si sta facendo?
Grazie!
Sì, assolutamente. Il problema però è che siamo una società sempre più distratta e a volte abbiamo difficoltà a concentrarci anche quando qualcosa ci piace. Ti è mai capitato di guardare un bel film e ritrovarti comunque a “sfregare” il tuo smartphone?