È inutile negarlo: gli ultimi anni, con la pandemia e una guerra di mezzo, ci stanno mettendo a dura prova. Abbiamo affrontato, e lo stiamo tutt’ora facendo, cambiamenti sostanziali e radicali delle nostre abitudini di vita e delle reti relazionali a cui eravamo abituati fino a qualche tempo fa.
Non è difficile comprendere, quindi, il motivo per cui ultimamente si incontrano sempre più persone che manifestano sintomi di ansia e stress che possono complicare incredibilmente ogni minima azione della routine quotidiana, rendendoci incapaci di gestire in modo inadeguato della nostra sfera professionale e personale.
Che cos’è lo stress
Quando si parla di stress, però, bisogna fare innanzitutto ordine su ciò di cui si parla. Lo stress, secondo l’Istituto Superiore di Sanità, è definibile come: “la risposta psicologica e fisiologica che l’organismo mette in atto nei confronti di compiti, difficoltà o eventi della vita valutati come eccessivi o pericolosi. La sensazione che si prova in una situazione di stress è di essere di fronte ad una forte pressione mentale ed emotiva”.
Di per sé, però, non è detto che sia provochi per forza effetti negativi in quanto può favorire l’adattamento ai numerosi stimoli, sia fisici che mentali, ricevuti ogni giorno. Per questo bisogna necessariamente distinguere tra stress positivo e negativo.
Stress positivo
Sì, già immaginiamo la faccia di molti di voi mentre ci leggono che pensano: “Ma come esiste uno stress positivo?”. Ebbene sì. Lo stress può essere positivo quando, ad esempio, aiuta a concentrarsi per un esame, ci dà la carica per affrontare nel modo giusto le sfide che possono mettersi sul nostro cammino lavorativo o in generale nella vita. In questi casi viene definito stress positivo o eustress.
Stress negativo
I problemi, quindi, non nascono con qualunque forma di stress percepiamo. Se con l’eustress, infatti, ci sentiamo motivati e pronti a migliorare la nostra produttività e capaci di raggiungere obiettivi, con lo stress negativo (definito anche come distress), la situazione è diversa.
Quando percepiamo stress negativo avvertiamo sensazioni come preoccupazione, ansia e sentimenti negativi e fin dall’inizio mettiamo in dubbio la possibilità di portare a termine un compito e le nostre capacità.
Questo status spesso è accompagnato da disturbi psicofisici come insonnia e mal di testa, oltre a portare ad un graduale peggioramento generalizzato delle proprie condizioni di vita.
Come curare lo stress: la tecnica SOS
Adesso che abbiamo capito che dobbiamo preoccuparci solamente dello stress negativo, passiamo alla domanda più importante: come si può combattere e sconfiggere lo stress?
Oggi ti proponiamo una tecnica antistress pratica ed immediata. La prossima volta che ti senti sopraffatto dal lavoro, combatti lo stress lanciando un SOS.
“Non è lo stress ad ucciderci, ma il modo in cui reagiamo ad esso.”
Hans Selye.
La sigla SOS è universalmente riconosciuta come un segnale di richiesta di aiuto. Il capitano di una nave o di un aereo lancia infatti un SOS quando è assolutamente necessario l’intervento immediato dei soccorsi.
Molti di noi probabilmente non pilotano né Boeing 747, né imbarcazioni perse tra i flutti dell’oceano, eppure, non di rado, ci ritroviamo sopraffatti dallo stress. Magari è per via di quell’imminente scadenza di progetto o forse è per colpa di quel cliente troppo esigente, fatto sta che ci sono momenti della nostra vita in cui abbiamo talmente tante cose da fare, in così poco tempo, che tutto quello che vorremmo è fuggire su un’isola deserta.
Mi spiace, niente spiagge dorate e acqua cristallina.
Purtroppo non hanno ancora inventato un pulsante anti-panico con teletrasporto annesso (da tenere comodamente nel primo cassetto sotto la scrivania). Esistono tuttavia delle tecniche antistress davvero efficaci, che possiamo utilizzare quando il nostro vascello inizia ad andare alla deriva.
Nell’articolo di questa settimana, dedicato all’efficacia nel lavoro, vedremo proprio una di queste strategie antistress: la tecnica SOS.
Come gestire lo stress
Intendiamoci bene, il tuo obiettivo non deve essere quello di eliminare lo stress tout court. Lo stress infatti è una risposta naturale del nostro corpo a quelle che sono le sfide della vita. Senza stress la specie umana sarebbe probabilmente scomparsa nell’arco di qualche generazione. Senza stress difficilmente raggiungerai i tuoi obiettivi lavorativi più ambiziosi.
Insomma, per lo stress vale la stessa storiella dei due lupi. C’è lo stress “buono” e c’è lo stress “cattivo”: in entrambi i casi non dobbiamo sopprimere un bel niente, ma piuttosto imparare a canalizzare queste energie fisiche e mentali nella giusta direzione. Per farlo EfficaceMente, ti propongo la tecnica antistress SOS:
- Stop. La primissima cosa che devi fare quando lo stress ti travolge come un treno in corsa è… fermarti. Sì, lo so, quando gli impegni si accavallano uno sull’altro, siamo convinti che fermarci non sia un lusso che faccia per noi, ma la verità è che se non ci fermiamo, sarà il nostro corpo o la nostra mente a costringerci ad uno stop non preventivato. E ti assicuro che questo stop avrà conseguenze ben più gravi di un semplice momento di (vero) ozio. Quando lo stress va fuori soglia: stoppati e conserva quanto più possibile le tue energie mentali e fisiche. Vedremo come ripartire in quarta nel prossimo punto.
“Il miglior momento per rilassarsi è quando non abbiamo neanche un momento per farlo.”
S.J. Harris
- Organizza. Quando siamo stressati l’emozione che ci domina è la sopraffazione. Questo spesso è dovuto al fatto che non ci siamo ritagliati il tempo necessario per fare un quadro preciso della situazione. Lo stress infatti ci annebbia la vista e tende a farci vedere le cose, non per quello che sono, ma per come ci sentiamo. Non è forse così? Attività all’apparenza semplici ed immediate, diventano faticose e insopportabili quando siamo in preda all’ansia. Dopo esserci “stoppati” e aver recuperato le energie, dobbiamo fare una fotografia quanto più oggettiva delle sfide e degli ostacoli che ci si parano di fronte. Il metodo più efficace per “scattare” questa fotografia è mettere per iscritto i nostri impegni. No, non devi scrivere un poema classico, devi semplicemente fare una lista, ma che sia una lista che comprenda TUTTE le attività che ti ronzano in testa (sì, compreso il latte da comprare al supermercato). Questo esercizio è anche noto come “brain dump” e ha l’obiettivo di svuotarti completamente la testa dalle preoccupazioni e riversarle su un pezzo di carta (o un file). Nel momento in cui i tuoi pensieri si concretizzano su un supporto fisico, perdono automaticamente la capacità di intasare (e stressare) il tuo cervello, e tu ti sentirai sollevato come dopo aver messo giù questo bicchiere d’acqua.
“Spesso non vediamo le cose per quello che sono: le vediamo per quello che… siamo.”
Anais Nin.
- Seleziona. Andrè, adesso che ho riempito 10 fogli A3 con le attività da completare entro domani mattina, come la mettiamo?! L’ultimo passaggio della tecnica antistress SOS, il più difficile, consiste nel dare una priorità a questi impegni che ci sommergono. La differenza chiave tra le persone che si muovono con destrezza nelle situazioni stressanti e quelle che invece soccombono, è proprio la capacità delle prime di individuare le priorità e focalizzarsi al 101% sulla loro esecuzione. Finché non ti libererai dalle tue manie perfezionistiche e continuerai a dedicare il tuo tempo ad attività di scarsa rilevanza, nelle quali ricerchi un falso senso di controllo, sarai inevitabilmente vittima dello stress. Come imparare a focalizzarsi sulle priorità? Nel modello di diario “efficace” che ti ho spiegato la settimana scorsa c’è una sezione particolarmente importante: quella delle 3 API (Attività Più Importanti). Ogni mattina definisci queste 3 attività fondamentali e dedicagli le prime ore della tua giornata lavorativa. Niente distrazioni, niente “hai un minutino?!” dei tuoi colleghi, niente attività inutili solo per sentirti impegnato: abituati ad avere ogni giorno un lasso di tempo “sacro” in cui lavorare esclusivamente su ciò che fa la vera differenza nella tua professione. Ricorda: è meglio fare abbastanza bene ciò che serve, piuttosto che fare alla perfezione ciò che non serve. Se necessario, arriva presto in ufficio, quando gli scassa-maroni sono ancora in letargo. Generalmente questo ti evita anche il traffico dell’ora di punta.
“Divide et impera.”
Detto latino.
Applica questi 3 principi antistress e ti assicuro che riuscirai ad affrontare qualsiasi emergenza lavorativa (e non solo). Se poi vuoi trasformare radicalmente il modo in cui reagisci alle situazioni stressanti, c’è un ultimo punto che vorrei condividere con te…
Come eliminare lo stress “negativo” alla radice
La tecnica antistress SOS è perfetta da utilizzare nell’immediato, quando lo stress supera i livelli di guardia. Limitarsi però a tamponare le emergenze non è un approccio efficace nel lungo termine.
Se vuoi eliminare lo stress “cattivo” alla radice, devi intervenire sul tuo atteggiamento mentale. Nello specifico, durante il periodo in cui ho lavorato, al ritmo di 60-70 ore alla settimana, come Consulente di Direzione, per me si è dimostrato particolarmente utile andare a rafforzare il mio pensiero tridimensionale.
Il pensiero 3D accompagnato dalla tecnica SOS possono essere due importanti strumenti nella tua “cassetta degli attrezzi mentali“.
Il post termina qui. Mi auguro che queste strategie pratiche per migliorare la tua efficacia nel lavoro ti siano davvero utili per esprimere al meglio il tuo potenziale di carriera e professionale. Ti prometto inoltre che nei mesi a venire continuerò a condividere con te quelle tecniche e quegli accorgimenti che mi hanno permesso di diventare manager a 30 anni, sviluppando al contempo l’attività online a cui ho deciso di dedicarmi da un anno a questa parte (ci vuoi l’applauso André?!).
Fammi sapere nei commenti qui sotto se questi articoli dedicati alla crescita professionale possono interessarti. Ne ho già in mente diversi davvero… efficaci ;-)
A me non resta che salutarti ed augurati una settimana grandiosa.
A presto.
Andrea Giuliodori.
Ciao Andrea, post molto molto molto interessante e per me molto utile in questo periodo.Ho da poche settimane “lanciato” il mio primo blog e la mia giornata tipo è tra le 18 e le 19 ore (con 5/6 ore di sonno).Il pensiero tridimensionale non lo conoscevo!Con te non si smette mai di imparare. Grazie 1000 come sempre. :-)
P.s.: lo sò che è off-topic ma….ho trovato la mia personalissima “montagna” da scalare….il mio “Everest”….sara lunga, ci vorrà tempo, impegno, lavoro e dedizione.Però…..Non è Mai Troppo Tardi!
Ci Leggiamo.
Un abbraccio.
William
Grande William, in bocca al lupo!
Grazie 1000 Andrea. Ho deciso che farò del mio meglio e per fortuna che esiste il tuo blog.E’ uno dei miei modelli di riferimento preferiti.
P.s.: sfida 90-90-1 accettata dal 30 Marzo e le avversità le supererò con il mio personalissimo mantra ( ho scritto un post a riguardo) ! :-)
Hola! Ci vuoi l’applauso Andrés? :-) I tuoi árticolí sono quanto di piú interes sante si possa trovare nella rete. Grazie infinitE. E scusa gli errori automático ma ho il teléfono configurato in spagnolo!. Buona giornata e buon lavoro.
Guido
Ahahaha, il telefono configurato in spagnolo è il top!
Grazie per il commento, a presto.
Bell’articolo! questi articoli estremamente pratici sono di gran lunga i miei preferiti :)
Naturalmente, di tanto in tanto, serve anche qualche articolo più “filosofico”, ma EfficaceMente è incentrato al 100% sulle strategie pratiche: “Crescita Personale: esempi pratici” è la firma che ho scelto nel 2008 e quella che cerco di portare avanti da allora ;-)
Ciao André! Bell’articolo, complimenti ;) Qualche tempo fa ho visto un video di TED (tra l’altro grazie infinite di avermelo fatto scoprire!!!) proprio riguardo allo stress: “How to make stress your friend”. Magari l’hai già visto, in caso contrario te lo consiglio vivamente, è davvero molto molto interessante :D
Uno dei mie TED preferiti. Lo consiglio a tutti. Anzi, visto che me lo hai ricordato, lo posto qui: https://www.ted.com/talks/kelly_mcgonigal_how_to_make_stress_your_friend?language=it
Ciao Andrea. Ottimo articolo. Effettivamente lo stress condiziona gran parte della giornata a volte e non ci permette di vivere il “qui e ora”.
Penso che sicuramente ulizzerò il tuo metodo!
Perfetto: fammi sapere che risultati otterrai.
Andrea.
Complimenti Andrea, leggere il tuo articolo alle 6 di mattina il lunedì….non ha prezzo
Dici che li devo mettere a pagamento?! ;-)
Grazie Andrea per le incredibili parole che condividi con noi. Leggo ogni mattina un tuo post e mi aiuta tantissimo! Le newsletters poi sono delle vere bombe! Continua così! :)
Bene, bene, mi fa molto piacere!
Grande Andrea, per alcuni aspetti mi ricorda il metodo “Getting Things Done” che tento di utilizzare, ma a fine giornata mi faccio sempre sopraffare! :(
Ma, come ci hai insegnato, andremo avanti con ancora più tigna! :)
Bravissima Marta: il “brain dump” deriva proprio dal GTD.
A presto,
Andrea.
Andrea come al solito non ti smentisci: partire il Lunedì così non ha prezzo :)
La frase che mi ha colpito e mi è piaciuta moltissimo è: “Lo stress infatti ci annebbia la vista e tende a farci vedere le cose, non per quello che sono, ma per come ci sentiamo.”
Quanta verità! Identificarsi nello stato emotivo trasforma quelle cose da fare in qualcosa d’altro, qualcosa caricato delle stesse emozioni negative tra l’altro e chiaramente è utile quanto uno scolapasta come ombrello :D
Chiarire la situazione, metterla per scritto, vedere quell’aspetto emotivo l’ho fatto tante volte ed è un toccasana incredibile! Grazie Andrea e buon lunedì :)
Grazie Daniele, grazie davvero.
Sì, lo stress ha la capacità di “distorcere” pesantemente la nostra capacità di giudicare le cose da fare. Prenderne consapevolezza è un primo passo importante.
Alla prossima.
Ciao Andrea! Grazie per i preziosi articoli che scrivi per la crescita professionale e personale. Sono davvero utili. Continua così
Agli ordini! ;-)
Di Lunedì mattina è quel ci vuole visto che ci si sveglia quasi sempre già scazzati e stressati solo perché ci aspetta una settimana di tram tram.
Lo stress è un segnale con cui il corpo ci sta dicendo di rallentare e dobbiamo prendere l’abitudine di ascoltarci.
Bell’articolo, utilissimo !!!
Grazie Giuseppe!
Sì sì! Altri articoli sulla crescita professionale. Ho molto gradito :D
Bene ;)
Adoro questi articoli pratici che mi mettono voglia di mettere subito in atto i tuoi suggerimenti. Ho già fatto la lista ed evidenziato le priorità e adesso parto in quarta!
Sono super interessata ad articoli sulla crescita professionale, mi sento un po’ ferma ultimamente, lavoro tanto ma in modo poco efficace e sto perdendo direzione e motivazione…
Ottimo. Ho preso nota ;-)
Continua così anche in merito a crescita professionale….certo che sarà apprezzato
Ok Roberto ;-)
Caro Andrea.. grazie come sempre del tuo articolo.. peccato che non
possa vederti di persona.. sapessi quante cose avrei da dirti. Comunque
riguardo a questo articolo partiamo dall’inizio: ovvero cento euro
scippate forse in autobus, forse alla stazione? Bè non si sa di preciso dove so
che non sono più nel mio portafoglio. Quei soldi erano del mio ragazzo..la sua
metà con cui dovevamo pagare le bellette, hai presente due cristi normali che s
i fanno un gran c..o per campare, io ancora studio e faccio qualche piccolo
lavoretto, lui lavora ma non è facile.. i miei mi danno quello che possono e
cosa più importante è già la seconda volta (già presi duecento
cinquanta euro accumulate, sempre sue). Io sono tornata a casa ed ero
distrutta, non hai idea Andre di come stavo, anche perché sapevo che
questa volta non potevo richiedere altre cento euro ai miei in più, come
l’altra volta per renderle al mio ragazzo e tanto meno non potevo
pagare le bollette che erano già scadute da un po’.. morale ad oggi devo
pagare le bollette perché non riesco a compensare alle cento euro mancanti, non
ho detto niente ai mie. Loro mi hanno mandato ovviamente come fanno sempre
dei soldi in più per me che mi servono per vivere, (biglietti autobus,
cellulare, ecc,,ecc chi studia fuori sede può immaginare di cosa parlo..).
Oltre a questo ho altri bollettini da pagare di altre cose per cui avevo dei
soldi già pronti ed in quei soldi in più dei miei c’erano anche quelli. Ora per farla breve
sennò rischio di addormentarti ti dico dove voglio arrivare. In questi giorni
da venerdì ad oggi ho cercato in tutti modi di trovare altre entrate, mi sono
adoperata nelle cose che già facevo. Rappresentante di costumi (che sembra
prendere una bella piega come attività, ma non rende nell’immediato, anche se
si sono aperte prospettive interessanti nella remunerazione ma le entrate
arriveranno tra un po’, divulgazione di riviste che trattano casi di persone
scomparse a Firenze alle edicole, o attività, creme e olio di Argan al
dettaglio), insomma mi stò dando da fare ma al momento non riesco a
compensare.. oggi è lunedì e c’è la spesa da fare.. questo buco di cento euro è
davvero un dissanguamento per me e per la mia economia, non voglio
assolutamente farli rimettere al mio ragazzo perché fidati se ti dico che
pesano anche a lui, e lo dico con cognizione di causa. Ecco allora che il
tuo articolo mi viene in aiuto.. che fare in una condizione del genere?…
Priorità.. ed oggi sono le bollette.. così ho deciso di mettere tutti i soldi
caricati dai miei nella post pay nelle bollette che dovevo pagare.. chiudere
quelle intanto. L’altro bollettino può aspettare. E poi? Poi ho di nuovo zero
nella post pay.. OK.. mi fermo un attimo, riparto e spingo più che posso nelle
mie attività. La spesa si fa insieme.. respiro e mi faccio mandare quei soldi
che mi servono per campare come a tutti, ed appena posso con le mie attività le
rendo ai miei.. questo è tutto quello che posso fare ad oggi.. dopo che mi sono
disperata e afflitta.. che dici Andre?. .Posso fare di più di ciò che stò
facendo?..DIMMI TE..
“……Finché non ti libererai dalle tue manie perfezionistiche e continuerai a dedicare il tuo tempo ad attività di scarsa rilevanza, nelle quali ricerchi un falso senso di controllo, sarai inevitabilmente vittima dello stress……”
Colpita ed affondata!! Dopo il post sulla compilazione di un diario efficace questo articolo è ciò che ci voleva per me! grazie Andrea!!
Eh eh, mi sa che ne ho colpiti parecchi di lettori Eleonora. Diciamo che dopo quasi 8 anni di EfficaceMente inizio a conoscere piuttosto bene chi segue questo progetto ;-)
Andrea…meno male che ci sei!!!…Complimenti per tutto e per la carica che trasmetti:-)
Grande! Grazie Serena ;-)
Ciao Andrea ti seguo da parecchio e i tuoi articoli sono sempre molto utili per tutte le situazioni, ma volevo farti una domanda: tu che sei un esperto di abitudini, che approccio consigli a me e tanti altri lettori, suppongo, che magari non hanno un lavoro da ufficio tipo dalle 9,00 alle 17,00; ma seguono una turnistica: mattina, pomeriggio, notte?
Almeno per me è un po’ difficile acquisire nuove abitudini, dato che il mio orologio è sempre scombussolato e lo STRESS, sale più facilmente.
Ti saluto e ti ringrazio ;)
Ciao Massimiliano,
ripetere un’azione o un comportamento sempre alla stessa ora è uno dei segreti per formare nuove abitudini. Ma non ti preoccupare… esiste un’alternativa ;-)
Le azioni concatenate.
Se non puoi svolgere la nuova abitudine sempre alla stessa ora, fai in modo di farla seguire (o precedere) ad una stessa azione/comportamento che è per te già abituale.
Per capirci: piuttosto che leggere 1h tutte le sere prima di andare a dormire, puoi ascoltare un audiolibro tutte le volte che ti rechi a lavoro (non importa in che turno).
Spero di esserti stato di aiuto.
Buon lavoro.
Andrea.
E’ un toccasana.
Ottimi consigli, Andrea!
Vogliamo parlare di quello che ancora hai dentro per le 70h che spendevi da consulente di direzione?
Com’è andata a finire, poi? Sei tornato in sella o sei stabile su Efficacemente e tutto quello che di contorno comporta?
ciao
Ciao Francesco,
beh, mi sono fatto il mio anno sabbatico nel 2014 e da gennaio 2015 sono ufficialmente “disoccupato” e a tempo pieno su EfficaceMente e altri miei progetti.
Per il momento le cose vanno molto bene e non ho intenzione di tornare indietro: bella esperienza quella della consulenza, ho imparato molto, sono cresciuto molto, ma ho 32 anni e ora voglio costruire qualcosa di mio.
Scusa se insisto sulla questione: mi risulta che in aspettativa non si possano percepire redditi. Come hai fatto durante questo anno?
EfficaceMente ha chiuso il 2014 con più di 200k€ di utile.
Assolutamente sì, vorrei altri articoli in merito alla crescita professionale :) Questi consigli sono ottimi, ne terrò certamente conto!
Ciao Andrea,
grazie mille per l’articolo innanzitutto, cade proprio a fagiolo per me, e complimenti perchè sei stato in grado di lavorare 70 ore alla settimana e in più di dedicarti a questo blog.
P.S. Io mi ero iscritto alle pillole di efficacia circa un anno fa, ma da un po’ di tempo non le sto più ricevendo nella mia mail, sai mica per quale motivo?
Ciao Stefano,
probabilmente le hai già ricevute tutte. Da un po’ di tempo non ne ho scritte di nuove: sto riprogettando la newsletter :-)
A presto,
Andrea.
Grazie dei tuoi preziosi consigli che sto associando all’aromaterapia!
ù
Ottimo articolo! Da quando leggo costantemente i tuoi consigli, affronto i problemi giornalieri e lo stress in un modo diverso: con molta più organizzazione, il che mi permette anche di sprecare molta meno energia, ma soprattutto con più sicurezza. Grazie ;)
Ottimo articolo! Da quando leggo costantemente i tuoi consigli, affronto i problemi giornalieri e lo stress in un modo diverso: con molta più organizzazione, il che mi permette anche di sprecare molta meno energia, ma soprattutto con più sicurezza. Grazie mille ;)
Ottimo articolo, l’ho letto col sorriso sulle labra poiché sto già utilizzando questa tecnica in automatico quindi mi considero fortunato ma ho notato l’articolo sul perfezionismo e credo che lì troverò delle dritte interessanti. Grazie
Complimenti Andrea! Questo post, come tutti i tuoi, sono dei toccasana!
Grazie molte Andrea per i tuoi articoli, mi aggiungo al coro!
Mi interessano gli articoli sulla crescita professionale!
Buona giornata!
Sono molto interessata agli articoli di crescita professionale stando in gravidanza e avendo avuto dei problemi nei primi tre mesi ho battuto la fiacca, ma svolgendo un’attività in proprio da casa so che ho poche scuse e se voglio posso organizzarmi almeno per lavorare part time :)
Thumb up per gli articoli sulla crescita professionale!
ciao Andrea,
dire che i tuoi articoli sono interessanti secondo me è riduttivo sono e danno molto di più. Sarei ipocrita se ti dicessi che ho applicato le tecniche proposte nei tuoi articoli e i problemi si sono risolti immediatamente. Ci vuole perseveranza e allenamento per applicarle e per alcune vedo già dei risultati. Mi piace molto lo stile dei tuoi articoli. Grazie
Visto lo stress lavorativo ci voleva proprio un SOS..peccato averlo letto solo ora!!! Aspetto/aspettiamo altri articoli di consigli pratici dedicati alla crescita professionale..magari da leggere il lunedì :P
Grande articolo, condivido tutto! Scrivere la lista è davvero una gran cosa, soprattutto per me che volentieri dimentico e ancora più volentieri rimando le cose che mi scoccia fare “sperando che vada tutto bene”.
Rimandavo le cose più difficili, godevo il piccolo piacere del “lo faccio dopo”, ma in realtà mi portavo addosso l’ansia di quella mansione che comunque mi aspettava e lo stress del lavoro fatto in fretta all’ultimo minuto.
Già da qualche tempo arrivo in ufficio in anticipo, per mettere avanti le cose più impegnative senza clienti, telefonate, colleghi & co. e faccio l’elenco delle cose da fare, dividendo le più importanti da fare in mattinata, quelle che posso fare con calma in un secondo momento e quelle che posso delegare.
E’ molto, molto meglio la serenità del lavoro fatto con chiarezza e con senso, è molto meglio risolvere i problemi subito, affrontare subito un po’ di ansia per un lavoro difficile ma godermi la gioia di averlo fatto con calma e per bene e avere la mente leggera per occuparmi di tutto il resto.
Lavoro meglio, sono serena, non mi pre-occupo, ho ricominciato a dormire tranquilla, e quando chiudo a chiave l’uffico, non ci penso più fino alla mattina dopo.
Questo per me è il risultato tangibile di tanti tuoi post.
Grazie!
ma certo, mi interessano e tanto!
Ti ho conosciuto curiosando nell’etere, come al solito, a caccia di qualche soluzione, spiegazione, rimedio all’ansia e gli attacchi di panico che mi attanagliano da tempo! Ho iniziato a leggere alcuni tuoi articoli ed ho cominciato a scrivere appunti, sono stata un bel pò eh…puff ero senza ansia! Ora leggo del rimedio SOS e capisco che si: sei una mia nuova cura! Grazie per questo e per tutti gli articoli che scrivi e condividi! A presto!
Articolo molto utile e interessante da mettere in pratica nell’immediato.
Andrea, grazie davvero per questi spunti, mi danno sempre una grande grinta ad agire.
Sono felice ti sia piaciuto Francesca :)
Probabilmente sono così stanca che questi suggerimenti non lo trovo particolarmente efficaci nell’imminente …. L’unica cosa che mi servirebbe è proprio un’isola deserta dov’è portare con me solo un gatto
…e probabilmente in quell’isola passeresti il tempo a preoccuparti per gli impegni che hai lasciato a casa 😅. Fuggire non è mai la soluzione. La tecnica SOS ti offre degli spunti per iniziare ad affrontare alla radice ciò che ti stressa. Un abbraccio.
Ciao Andre! Molto utili questi articoli a tema lavoro. Molti di noi magari hanno tanto talento (me escluso) ma finiscono per non saperlo usare e lavorano male (me incluso). Bello avere qualcuno che ti dà le “dritte” giuste ;)
Grazie Federico!
Sembrano cose scontate che magari hai già pensato, ma leggere questi suggerimenti nel mondo con cui li trasmetti, ti apre la mente sul problema che stai attraversando.
Grazie Antonio!