5 lezioni per imparare ad essere un vero leader (di te stesso e degli altri), ispirate ai famosi dialoghi della saga “Il Padrino”.
“I veri leader sono persone ordinarie, dotate di una determinazione straordinaria.”
Anonimo.
Nota dell’autore. La mafia è un cancro e come tale deve essere trattata: estirpata fino all’ultima cellula maligna. Non provo la minima ammirazione per le associazioni mafiose e mi fanno orrore le recenti notizie sui fan group di Riina su Facebook. Al contrario, considero “Il Padrino” un capolavoro, i cui dialoghi possono ispirare interessanti riflessioni sulla leadership.
Esistono decine di testi che affrontano la tematica della leadership. In Italia, ha riscosso notevole successo “Leader di te stesso” di Roberto Re, uno dei migliori esperti nostrani di crescita personale. Spesso però si abusa di questa parola, ed il termine leadership rischia di assomigliare sempre di più ad un concorrente del Grande Fratello appena uscito dalla Casa: lo ritrovi ovunque.
Ma allora cosa significa veramente essere un leader? Quali sono le sue caratteristiche essenziali e perché “Il Padrino” di Francis Ford Coppola può insegnarti qualcosa sulla leadership?
1° lezione del Padrino per essere un leader
“Gli farò un’offerta che non potrà rifiutare.”
Don Vito Corleone – Il Padrino (parte I).
Un leader sa sempre creare consenso ;-) . Bernard Bass, nel manuale sulla leadership, individua 11 tipologie di leadership. Una di queste è proprio la leadership come l’arte di indurre il consenso. Il leader, grazie al suo carisma, è in grado di appianare i contrasti all’interno di un gruppo, allineando tutti verso un obiettivo comune.
2° lezione del padrino per essere un leader
“Gli amici tieniteli stretti, ma i nemici ancora di più.”
Michael Corleone – Il Padrino (parte II).
Un leader sa gestire le relazioni interpersonali. Ti ho già parlato, in articoli precedenti, di quanto sia importante per la tua crescita personale sapere come trattare gli altri e farteli amici.
A meno che tu non abbia appena vinto al superenalotto, il tuo successo, nella vita privata ed in quella professionale, sarà sempre determinato dalla tua capacità di gestire le relazioni umane. E spesso, saper gestire le relazioni umane significa conoscere chi ti circonda, capire cosa lo motiva e gli obiettivi a cui aspira: sia che si tratti di un tuo amico o di un tuo nemico.
3° lezione del Padrino per essere un leader
“Questo incarico diamolo a Clemenza, voglio gente di affidamento, uomini che non si fanno prendere la mano. Noi non siamo assassini, anche se quel beccamorto ne sembra convinto.”
Don Vito Corleone – Il Padrino (parte I).
Un leader sa delegare. Come simpaticamente descritto in questa vignetta di tibilog, delegare non significa: “io comando, tu obbedisci”. Saper delegare significa riconoscere le qualità di chi ci sta attorno e dargli fiducia, responsabilità ed autorità: per delegare con successo devi scegliere (a) le persone giuste a cui delegare, (b) responsabilizzarle sui risultati che ti aspetti, ma dare anche loro (c) i mezzi per raggiungere gli obiettivi concordati.
Inoltre, saper delegare nel modo giusto, non solo ti permette di essere riconosciuto come un vero leader, ma ti da anche la possibilità di gestire al meglio il tuo tempo: delegando le giuste attività riprenderai il controllo sulle tue giornate.
4° lezione del Padrino per essere un leader
“Perché un uomo che sta troppo poco con la famiglia non sarà mai un vero uomo.”
Don Vito Corleone – Il Padrino (parte I).
Un leader sa individuare le priorità. Il termine leadership deriva dal verbo inglese to lead, ovvero dirigere. Ma per sapere condurre, bisogna conoscere la giusta direzione. Se vuoi essere un leader, devi conoscere il sentiero da prendere quando si presenta un bivio e le uniche indicazioni stradali che puoi avere sono proprio le tue priorità.
5° ed ultima lezione del Padrino per essere un leader
“Il vero potere non può essere dato. Deve essere preso.”
Taglines – Il Padrino (parte III).
Un leader è determinato. Come scritto nella citazione iniziale, non è la posizione, il rango o l’educazione a fare di una persona un leader: un leader è una persona ordinaria dotata di una determinazione straordinaria.
Se vuoi decidere della tua vita, se vuoi affrontare con coraggio e vincere le tue sfide, insomma, se vuoi essere un vero leader di te stesso… e non solo:
- devi avere ben chiari i tuoi obiettivi ed essere disposto a perseguirli nelle giornate buone, ma anche in quelle “storte”;
- devi pensare ai tuoi sogni come traguardi già raggiunti, non lasciando che la paura di fallire ti freni;
- ed infine, cosa più importante, non devi aspettare che qualcosa ti venga dato, ma devi andare a prendertelo.
Che ne pensi di queste lezioni di leadership?
Sono d’accordo, tu non diventi leader perchè uno ti dice di esserlo, ma semplicemente perchè ha deciso di esserlo.
Poi c’è chi l’ha sempre saputo di volerlo essere (i cosidetti leader nati) e chi invece decide di diventarlo ad un certo punto della propria esistenza.
ciao
alexander
Grazie Alexander per il commento: apprezzato come sempre.
L’ultima lezione è sicuramente quella a cui tengo di più: molti di noi aspettano che le cose gli vengano date (la promozione, la serenità finanziaria, etc. ), solo in pochi se le vanno a prendere.
Ma non solo molti aspettano che le cose le vengano date, ma addirittura pretendono che gli sia dovuto !
Io sono a capo di un reparto di 25 persone ed è sconcertante constatare come alcune persone ritengano che la busta paga sia qualcosa che gli sia dovuto comunque (anche se sono dei lavativi) e che risolvere i problemi dell’azienda (specialmente in questi momenti difficili) sia soltanto un affare che riguarda i capi, loro sono soltanto degli esecutori.
La responsabilità della nostra vita e delle nostre azioni, spesso viene dimenticata.
Noi italiani siamo maestri nel trovare capri espiatori: il governo, il politico, il vicino, il capo, la banca, la crisi economica… e così via all’infinito.
Non so a te Alex, ma a me questo giochino non piace: indubbiamente ci sono elementi che non possiamo controllare, ma di quelli dovremmo disinteressarci, al contrario dovremmo avere la “leadership” di tutto ciò che ricade nella nostra area di influenza… e perché no: magari allargarla questa area.
Non so a te Alex, ma a me questo giochino non piace
Sono anch’io per assumersi le responsabilità: è solo così che riesci veramente raggiungere certi obiettivi.
Non sarà un caso se scrivi articoli così brillanti sul tuo blog ;-)
Andrea.
Volerlo veramente con tutte le nostre forze ci fa diventare leader e perseguire in qualsiasi modo verso i nostri obbiettivi ci rendi capaci di ottenere ciò che vogliono sacrificandosi e facendo tanti piccoli grandi passi! questa è la filosofia che ho in mente!
ottimo articolo andrea! complimenti!
ho anche messo un commento su quel che riguarda la motivazione sul mio blog molto importante!
Volere è un ingrediente importante alessio, ma non vale nulla senza l’azione consistente, che non necessariamente si traduce in duro lavoro.
Sono davvero interessanti e piacevoli questi tuoi articoli in cui metti insieme diversi elementi (cinema e lezioni sulla leadership).
Peraltro è un ottimo modo di presentare alcuni argomenti più “impegnati” con leggerezza, usando parallelismi e metafore (lo stesso metodo che si usa spesso con i bambini).
A proposito, perchè non scrivi o ospiti dei post che trattino della tematica? Sono sicura che i genitori-lettori del tuo blog apprezzerebbero. Io non ho figli (anche se il mio ragazzo vorrebbe averne presto…) però il tema mi interessa.
Complimenti per l’ottimo lavoro che porti avanti, Andrea.
Buona giornata,
Ambrosia.
Citando Roberto Re ti sei palesato per l’ennesimo venditore di fumo (e figlio di papà..)