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Stai cercando nuovi consigli e strategie per diventare più produttivo? Bene, allora ho qualcosa per te. In questo articolo ho raccolto 5 errori che devi assolutamente evitare per migliorare la tua produttività sul lavoro.

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“Non importa quanta pressione tu senta sul lavoro, se riesci a trovare il modo di rilassarti almeno cinque minuti ogni ora, sarai più produttivo.”

Joyce Brothers.

Hai seguito alla lettera i consigli su come studiare bene e velocemente ma i risultati non migliorano?

Hai letto l’ennesimo libro sulla produttività ma ti sembra di lavorare anche più di prima?

Oppure hai scaricato una nuova app per ottimizzare le tue energie, ma ti senti comunque sempre stanco?

Forse… stai sbagliando qualcosa!

Certo, cercare di migliorare la tua produttività o il metodo di studio leggendo, informandoti e applicando nuove strategie ti fa onore ma… evidentemente non hai ancora trovato la tua strada.

Allora che cosa puoi fare per diventare più produttivo?

La prima cosa che ti consiglio è smettere di cercare “il segreto della produttività”, la famosa pillola magica. Non esistono scorciatoie, ma solamente percorsi sterrati che dovrai percorrere adattandoli alle tue esigenze e alle tue capacità.

Per far ciò, un buon punto di partenza è capire se stai commettendo questi 5 errori, vediamoli insieme.

Vedere sempre il bicchiere mezzo vuoto

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Intendiamoci, essere obiettivi sul percorso e sui risultati raggiunti è una buona abitudine che permette di capire dove e come puoi migliorare.

Ma se passi tutto il tuo tempo a flagellarti su quello che non è andato secondo i piani, cadrai in un circolo vizioso molto pericoloso sia per il raggiungimento dei tuoi obiettivi sia per la tua autostima!

Dunque, rompi questa spirale di negatività. Accetta che il tuo tempo è limitato, che non puoi fare tutto e che qualcosa andrà sempre storto.

Invece di pensare che non sei in grado di raggiungere determinati risultati, prova a invertire la tendenza: focalizzati su ciò che sei riuscito a portare a termine, sui traguardi raggiunti e sulle piccole (o grandi!) cose che ti daranno un nuovo impulso per andare avanti. Può trattarsi di un complimento ricevuto dal cliente, un nuovo lavoro strappato alla concorrenza, un esame superato brillantemente, e così via.

Cerca insomma di essere felice per i risultati raggiunti, piuttosto che perennemente insoddisfatto di quello che non sei riuscito a ottenere.

Non saper fare delle rinunce

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Quando ero agli inizi della mia carriera, c’era un nemico interiore difficilissimo da contrastare: dire di no. Dire di no a un nuovo cliente, un nuovo lavoro, una nuova collaborazione, a un impegno extra.

D’altronde, sappiamo tutti quanto sia difficile rinunciare a un profitto! O meglio, “all’illusione” di un profitto.

Sei proprio sicuro che dire di sì a qualsiasi nuovo cliente ti porti un utile più soddisfacente? O è più probabile che la ricerca di un guadagno extra eroderà non solo i tuoi margini, ma soprattutto la tua pianificazione e la tua serenità?

Fermati un attimo a riflettere.

Se pensi  che dire di no a un nuovo cliente o a un nuovo lavoro equivalga SEMPRE a danneggiarti, stai commettendo un errore.

Sei sei già molto impegnato, a volte dire di sì potrebbe causare danni nel lungo termine molto superiori rispetto ai benefici.

Detto ciò, il mio suggerimento è semplice: prima di dire sì, anche a quell’offerta apparentemente irrinunciabile, prenditi un po’ di tempo. Naturalmente non ti sto consigliando di tenere troppo sulle spine il tuo cliente attuale o potenziale, ma di abituarti a ragionare sui tuoi impegni, sui tuoi obiettivi e sulle tue priorità.

Cerca di capire se quel lavoro potrebbe influenzare negativamente le altre attività, se la marginalità che ti può offrire quel nuovo cliente è in linea con i tuoi desideri, e quali potrebbero essere i riflessi a breve e lungo termine di un eventuale rifiuto.

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Non delegare

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Fare tutto da solo? Può essere appagante! D’altronde, gestendo in prima persona tutte le attività potrai facilmente raggiungere la qualità che desideri e avrai pieno controllo su tutti gli aspetti del tuo lavoro.

Tuttavia, c’è almeno un grande problema.

In questo modo presto occuperai tutto il tuo tempo e non riuscirai a ritagliarti quegli spazi necessari per gestire con più serenità il tuo business e investire sulla tua crescita professionale.

Nei primi anni del mio lavoro ero talmente assorbito dal soddisfare i clienti facendo tutto da solo da aver sottovalutato l’importanza del tempo da dedicare alla formazione.

Se anche tu sei totalmente assorbito dalle tue attività, la cosa migliore che puoi fare è dare a un collaboratore la possibilità di aiutarti.

Ma come fare?

Cerca di analizzare le tue attività e suddividile in tre categorie:

  • attività che non ti piacciono o non sai fare;
  • attività che ti piacciono ma che ti fanno perdere troppo tempo;
  • attività che ti piacciono e che ritieni sia il caso di seguire.

Fatto ciò, cerca di capire a chi puoi delegare le attività dei punti 1 e 2, concentrandoti solo sul punto 3.

In questo modo libererai un bel po’ di tempo da dedicare alle attività che possono far fare un vero salto di qualità alla tua carriera. Soprattutto, potrai lavorare con più focus e serenità.

Saltare da un’attività all’altra in continuazione

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Uno dei più grandi nemici della produttività è il multitasking. Proprio così, pensare di essere in grado di svolgere più attività contemporaneamente è un errore: nessuno di noi ci può riuscire. Di fatto si tratta della pessima abitudine di saltare continuamente da un’attività all’altra, nell’illusione che riuscirai a tenere sotto controllo lo sviluppo di più progetti.

La “cura” di questo difetto è semplice: concentrati solo e unicamente su un impegno alla volta. Così facendo, ti porterai avanti con la tua to do list con maggiore velocità, minore fatica e più produttività!

Non avere una buona pianificazione

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A proposito di to do list,  si tratta di un metodo di organizzazione davvero molto semplice e, il più delle volte, in grado di elevare immediatamente il tuo tasso di produttività.

Se vuoi sperimentarlo, inizia a creare una semplice lista delle attività che devi portare a termine. Assegna a ciascun compito un tempo preciso, avendo cura di stimarlo con attendibilità.

A questo punto, fai in modo che la durata totale non arrivi a superare il 70% del tempo utile per la giornata.

Per esempio, se il tuo obiettivo è quello di lavorare 8 ore al giorno (dalle 8 alle 13, e dalle 14 alle 17), fai in modo che la somma delle attività che hai programmato per quella giornata non superi le 5 ore e mezza (circa).

In questo modo, avrai sempre un buon margine di tempo per gestire gli imprevisti, le telefonate o, magari, investire le ore libere nella tua formazione.

Fin qui, alcuni suggerimenti per poter migliorare la tua produttività.

Il mio consiglio è quello di metterli subito in pratica: sicuramente avrai l’opportunità di personalizzare e applicare alcuni di questi e riuscirai a gestire meglio il tuo lavoro, concludendo le tue giornate con maggior soddisfazione e serenità.

Se invece sei  alla ricerca di un vero e proprio sistema per gestire il tuo tempo, allora potrebbe interessarti il Metodo L.E.V.A., il sistema di gestione del tempo ideato da Andrea Giuliodori che gli ha permesso di aumentare la sua produttività e raggiungere i suoi obiettivi più ambiziosi: scopri il Corso sulla gestione del tempo.

A presto, Roberto.

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Isadora

Buongiorno a tutti, mi chiamo Isadora Lepera, sono nata a San Paolo, in Brasile. Mi è piaciuto molto il blog e seguirò i post. Grazie

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