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A tutti noi è capitato almeno una volta di avere una battuta di arresto. Ecco cosa sono i blocchi mentali e quali sono le strategie più efficaci per liberartene.

“Più è grande l’ostacolo, maggiore è la gloria nel superarlo.”

Molière.

Scommetto che questa scena ti è familiare: c’è un certo risultato che vorresti ottenere (nello studio, nel lavoro o nella tua sfera personale). Sai più o meno quello che dovresti fare per ottenerlo. Eppure ti ritrovi completamente bloccato.

È come se ti fossi schiantato contro un muro psicologico apparentemente insormontabile.

Nonostante tutti i tuoi sforzi, sei lì, fermo al punto di partenza. E più passa il tempo e più le tue riserve di motivazione iniziano a scarseggiare.

Fuochino?! Beh, questi “muri psicologici” contro cui ogni tanto andiamo a sbattere prendono il nome di blocchi mentali e al termine di questo articolo saprai esattamente cosa sono e come superarli ogni volta che ti ritrovi a farci i conti.

Iniziamo!

Cosa sono i blocchi mentali?

Non esiste un’unica definizione di blocco mentale, possiamo infatti individuarne due tipologie:

  1. I blocchi mentali derivanti da traumi psicologici. In questo caso il cervello reprime i pensieri e i ricordi dolorosi legati ad un evento traumatico.
  2. I blocchi mentali derivanti da semplici inibizioni. In questo caso il cervello non è in grado di sviluppare una determinata linea di pensiero, e mette in atto tutta una serie di comportamenti di autosabotaggio che ci allontanano dai nostri obiettivi.

Se il tuo blocco mentale appartiene alla prima categoria, smetti di leggere. Io non sono uno psicoterapeuta e tu non troverai la tua soluzione online.

Se al contrario non hai subito nessun particolare trauma nella tua vita, ma ogni volta che rincorri i tuoi sogni ad un certo punto ti blocchi come un salame, allora continua a leggere.

È arrivato il momento di conoscere meglio il nostro nemico

Ad ognuno il suo blocco mentale

blocco dello scrittore

Tra i blocchi mentali, il più famoso è sicuramente il blocco dello scrittore: magari devi scrivere la tua tesi universitaria, una presentazione per il tuo lavoro o un articolo per il tuo blog, ma ti ritrovi davanti ad un file vuoto con quel maledetto cursore che continua a lampeggiarti contro minaccioso.

Ti assicuro che dopo aver scritto più di 450 articoli e 3 manuali, questo è un blocco con cui ho dovuto fare i conti più di una volta negli ultimi anni.

Esistono però molti altri tipi di blocchi psicologici e scommetto che hai avuto a che fare con almeno uno di questi:

  • Il blocco del perfezionista. Aspetti sempre che le condizioni siano perfette prima di iniziare un progetto e, se per puro caso, riesci finalmente a partire, cerchi comunque di fare sempre tutto alla perfezione. Risultato? Non porti mai a casa un obiettivo che sia mezzo.
  • Il blocco dello studente (o blocco accademico). Ci sono materie o esami universitari per cui ti senti completamente negato (es. matematica) e ogni volta che le devi preparare vai nel pallone e perdi completamente la voglia di studiare.
  • Il blocco del timido. Ogni volta che devi affrontare una situazione sociale (o sentimentale) inizi a sudare freddo e tiri fuori le performance più goffe ed imbarazzanti che tu possa immaginare.
  • Il blocco dell’atleta. Nonostante i mesi passati ad allenarti duramente, durante le competizioni hai delle performance degne di Mr. Bean.
  • Il blocco del venditore. Hai un prodotto o un servizio eccezionali, ma quando ti ritrovi a vendere, per te è una tortura.

Per non parlare poi di tutti quei blocchi mentali legati alla sfera sessuale o emotiva. Insomma esistono più blocchi psicologici che selfie di Belen su Instagram (e ho detto tutto!).

Eppure, come vedremo tra poche righe, le motivazioni alla base di questi blocchi sono sorprendentemente poche, ma, cosa ancor più importante, le strategie pratiche per liberarci finalmente di questi freni psicologici sono efficaci anche per blocchi di natura diversa.

Le principali cause di un blocco psicologico

cause blocco psicologico

Dunque, mettiamo subito in chiaro un punto: le sfumature psicologiche alla base di un blocco mentale possono in realtà essere molteplici. Ognuno di noi ha infatti una sua storia e un suo percorso.

Possiamo però individuare 3 principali motivazioni, tra le cause scatenanti del nostro blocco mentale:

  1. Dolore. Siamo bloccati, non riusciamo a completare una determinata attività perché in passato abbiamo fatto un’esperienza simile con cui ci siamo “scottati”. Insomma abbiamo paura di fallire nuovamente e preferiamo quindi non tentare nemmeno.
  2. Inesperienza. Un’altra causa dei blocchi mentali è la scarsa conoscenza delle sfide che dobbiamo intraprendere. Insomma, non sappiamo cosa dobbiamo fare, qual è il sentiero che dobbiamo intraprendere.
  3. Sfiducia. Non abbiamo abbastanza fiducia nelle nostre abilità e non ci sentiamo all’altezza della situazione. Così, ogni volta che la dobbiamo affrontare, ci blocchiamo.

Prova a pensarci: il blocco dello scrittore è spesso legato all’inesperienza e a volte alla sfiducia. Il blocco del timido è quasi sempre legato alla sfiducia o ad esperienze passate dolorose. E così via.

Insomma, qualsiasi sia il tuo blocco mentale, molto probabilmente ha alla sua base una di queste 3 motivazioni o una qualche loro combinazione.

Ok Andrè, abbiamo messo in ordine tutte le caselline… però io ‘sto blocco psicologico lo vorrei pure superare. Continuiamo a raccontarci la rava e la fava, o mi dai qualche soluzione pratica?!

3 strategie pratiche per liberarsi dai blocchi mentali

“Non ci si libera di qualcosa evitandola, ma solo attraversandola.”

Cesare Pavese.

Abbiamo visto cosa sono i blocchi mentali, quali sono i principali blocchi e perché andiamo a sbattere contro questi muri psicologici. Tempo di scoprire come liberarcene.

Ecco allora 3 tecniche pratiche per superare un blocco mentale: una per ognuna delle 3 cause che abbiamo appena visto ;-)

Lo sfizio

Se in passato abbiamo avuto delle brutte esperienze con determinate attività, il nostro cervello farà di tutto per farcele evitare. E se necessario ci bloccherà quando stiamo per ripeterle.

È la sua natura. Se ci “scottiamo” una volta, lui si assicura di non farci scottare nuovamente.

Alcuni dei nostri obiettivi però ci richiedono necessariamente di affrontare queste prove del fuoco. Ecco allora un metodo molto efficace per evitare di bloccarci.

Immagina ad esempio di aver avuto in passato una brutta esperienza col public speaking. Eri super-nervoso e hai fatto una figura di cioccolato.

Immagina ora che uno dei tasselli fondamentali per realizzare i tuoi obiettivi sia proprio quello di dover parlare in pubblico.

In questi casi, per evitare il blocco mentale devi adottare la tecnica dello sfizio. Ovvero devi rieducare il tuo cervello in modo che possa progressivamente associare emozioni positive a quella determinata attività.

In pratica devi toglierti un piccolo sfizio ogni volta che fai dei progressi. Nel nostro esempio:

  • Ripeti a voce alta il tuo discorso (da solo) > e poi ti prendi il tuo bello sfizio.
  • Fai il tuo discorso davanti ad una persona di cui ti fidi > e ti togli un altro sfizio.
  • Parla davanti a 4-5 amici > sfizio.
  • Tieni finalmente il tuo intervento > mega-sfizio! :-D

Il disagio

come superare un blocco mentale

Come visto, la seconda causa di un blocco mentale è l’inesperienza. Non sappiamo bene cosa dobbiamo fare per raggiungere il nostro obiettivo e così ci blocchiamo.

Apprendere nuove competenze può essere infatti faticoso, come lo è stato imparare a camminare quando eravamo dei poppanti, e la nostra reazione naturale è quella di ricercare ossessivamente qualche distrazione che ci dia un piacere immediato e distolga la nostra attenzione.

In questi casi, il miglior modo per superare il blocco consiste nell’accettare il disagio.

E che vor dì Andrè?!

Immagina questa situazione: stai studiando un capitolo di una materia che non hai mai digerito. Dopo pochi minuti, non ne puoi già più e sei tentato di controllare se c’è qualche notifica su Whatsapp, Facebook o Instagram.

Momento “Sliding doors”!

  • Se cedi alla distrazione di fatto inneschi un circolo vizioso ed ogni volta che il gioco si farà duro tu cercherai di svignartela, aggravando il tuo blocco mentale.
  • Se invece in quel momento decisivo accetti il disagio, una crepa, inizialmente minuscola, si aprirà nel tuo blocco mentale e più sarai in grado di rimanere focalizzato, nonostante i dolci richiami della distrazione, più quella crepa diventerà profonda e farà crollare il muro psicologico contro cui ti sei scontrato.

Se vuoi renderti le cose un po’ più semplici, segui il mio consiglio: usa la tecnica del disagio in accoppiata con la strategia del vuoto.

Il free writing

Quando a bloccarci infine è la sfiducia in noi stessi, una delle strategie più efficaci per superare il blocco mentale consiste nel prendere tutta quella merda che ci ronza in testa e schiaffarla su un pezzo di carta.

Nello specifico dovrai adottare la tecnica del free writing. Ecco come funziona:

  • Prendi un foglio di carta o apri una nuova nota / file di testo.
  • Imposta il timer del tuo smartphone a 7 minuti.
  • Inizia a scrivere, senza mai interromperti. Scrivi tutto quello che ti passa in testa: quelli che pensi siano i motivi per cui sei bloccato, come ti sentiresti se riuscissi a raggiungere il tuo obiettivo, la lista della spesa! L’importante è che tu scriva di continuo per 7 minuti.

Una volta che ti sarai liberato di tutta quella spazzatura mentale, che a volte contraddistingue il nostro dialogo interiore, fai quello che sai di dover fare.

Approfondimento: nell’estratto gratuito del mio manuale APP – Autostima Passo Passo, parlo proprio delle 5 principali tipologie di dialogo interiore e come gestirle. Puoi scaricare l’estratto da questa pagina.

Conclusioni

Sulla base dei risultati di un recente sondaggio che ho condotto all’interno del gruppo Facebook di EfficaceMente, quello sui “blocchi mentali” era sicuramente uno degli articoli più attesi.

Mi auguro allora che ti sia piaciuto, ma soprattutto spero che metterai in pratica quanto prima le strategie di cui abbiamo parlato.

In fin dei conti… la pratica rimane sempre il miglior antidoto contro un blocco mentale ;-)

Buona settimana.

Andrea Giuliodori.

Avatar di Andrea Giuliodori
Sono un Ingegnere, nato e cresciuto tra le ridenti colline marchigiane ed oggi vivo e lavoro a Londra. Ho lavorato a Milano come Manager per una multinazionale della Consulenza Direzionale per 7 anni. Da inizi 2015 ho deciso di dedicarmi a tempo p...

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Barbara Pellegrini

Buongiorno Andrea,
E come spesso mi capita: nulla è per caso! Infatti gogi che mi sento bloccata, mi arriva la tua e-mail!
Blocco dello scrittore! Tremenda sensazione di inadeguatezza!
Grazie per i tuoi consigli, li proverò!
Barbara

Andrea Giuliodori

Questa è una delle citazioni che preferisco sul blocco dello scrittore. Magari ti è utile Barbara:

“You can’t think yourself out of a writing block; you have to write yourself out of a thinking block. – John Rogers.”

Buona giornata,
Andrea.

Barbara Pellegrini

E’ strano a disi…ma è stato esattamente ciò che è scattato in me…una sorta di ” vedere la cosa da un punto di vista diverso”
Vediamo che succede…
Grazie Andrea perchè sei stato una sorta di incoraggiamento.
Spesso manca…e trovarlo in se stessi è un’ arte.
Barbara

Ambra Bertozzi

I miei due blocchi principali sono dovuti a sfiducia e inesperienza. Penso che il free writing mi sarà molto utile per superarli entrambi.
Buona giornata, Andrea!

Andrea Giuliodori

Fammi sapere come andrà Ambra ;)

Andrea Giuliodori

Mi fa molto piacere Gianmarco ;)

Eugenia Albano

Grazie Andrea, il tuo articolo casca proprio a fagiolo!
Devo consegnare la tesi tra 10 giorni ed è un paio di settimane che so esattamente cosa dovrei fare, ma sono bloccata.
Leggendo le cause mi sembra di identificarmi di più con il “dolore”, ma tra le tecniche, quella a cui non ho mai pensato (e non ho mai provato) è quella del disagio. Proverò!
Grazie ancora.

Andrea Giuliodori

Testala e fammi poi sapere i risultati Eugenia ;-)

Gabriele

Sono anni che non leggo un tuo articolo. Iniziai a seguirti in un periodo molto difficile. I tuoi articoli non li misi a frutto concretamente, ma riconobbi in essi contenuti validi. Ora a distanza di anni mi imbatto nuovamente in uno dei tuoi articoli. Fortunatamente me la passo molto meglio, e mi rendo conto di aver agito in maniera consona a quanto tu spesso hai affermato. E nulla, volevo farti i complimenti per il tuo lavoro e la tua dedizione continua a elargire “pillole del buon vivere”, come io le chiamo. Prendi ciò che dico come un complimento spassionato e senza interesse . Buona giornata André ?

Andrea Giuliodori

Grazie Gabriele, lo apprezzo molto. Felice che tu sia tornato a leggere uno dei miei contenuti.

Enrico Re

Il mio blocco fondamentale è quello dell’eccessiva Self confidence. Sono convinto cioè che posso procrastinare quanto voglio perché poi ho grandi doti di recupero. Ed è anche vero. Ho dimostrato in tantissime occasioni di essere in grado di recuperi e di performance da record, tanto che per “divertirmi” o tenermi impegnato ho allungato il periodo di attesa per rendere la cosa più interessante. Mi rendo però conto che alla lunga non funziona e che solo un lavoro costante porta un reale miglioramento di prestazioni e di soprattutto di qualità del lavoro. Grazie a tutti e buona settimana.

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