Hai mai sentito parlare dell’effetto Dunning-Kruger? Se non lo conosci, oggi scoprirai cos’è e come evitare di esserne vittima. Se invece pensi di conoscerlo, probabilmente ne sei già vittima. Ma non preoccuparti: sei ancora in tempo. Continua a leggere…
Su tante cose tendiamo a sopravvalutarci…
“Il problema dell’umanità è che gli stupidi sono strasicuri, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi.”
Bertrand Russell.
Domanda a bruciapelo: ti consideri un guidatore nella media o sopra la media?
Secondo uno studio del 2013 il 93% delle persone è convinto di avere abilità di guida sopra la media (…mentre il restante 7% non ha la patente).
Ulteriori ricerche hanno dimostrato che questa tendenza a sopravvalutare le proprie capacità non riguarda soltanto i guidatori di auto. Oggi la ritroviamo in molti altri ambiti e si sta diffondendo sempre più tra la popolazione.
Con l’avvento di Internet, infatti, milioni di persone hanno avuto accesso istantaneo ad un bacino di informazioni pressoché illimitato (informazioni, non conoscenza); ci ritroviamo così ad avere:
- “Mamme Pancine” che elargiscono dettagliati consigli medici ad altre neo-mamme.
- Frequentatori di bar che dissertano di geo-politica internazionale.
- Autoproclamati esperti di ingegneria civile che non hanno mai montato neanche un mobile Ikea.
- No-vax con dottorato in virologia preso all’Università della Vita.
- E naturalmente gli immancabili 60 milioni di Commissari Tecnici che spuntano fuori ogni volta che gioca la Nazionale Italiana.
Ma dove nasce questa illusione di superiorità? E soprattutto… come possiamo individuarla negli altri, per evitare di affidarci a degli incompetenti, o in noi stessi, per evitare di fare la figura degli idioti (magari anche arroganti)?
Per scoprirlo dobbiamo andare a Pittsburgh nel 1995.
Come è stato scoperto l’effetto Dunning-Kruger: la storia di McArthur Wheeler
Lui è McArthur Wheeler.
È il 1995, siamo a Pittsburgh, negli Stati Uniti. Quella macchia scura che vedi nella sua mano destra è una pistola.
McArthur sta rapinando una banca della città dello Stato della Pennsylvania: è la seconda banca che sta derubando nella stessa giornata e lo sta facendo a viso scoperto, indifferente alle telecamere di sorveglianza e alle conseguenze di un suo riconoscimento.
McArthur infatti ha un piano.
C’è un solo problema: McArthur è un idiota (e non sa di esserlo).
Lo stupido che si credeva un genio del crimine: la storia completa
Andiamo indietro di qualche giorno.
Wheeler è a casa di un suo amico. L’amico, per impressionarlo, decide di mostrargli un “trucco di magia“, imparato di recente: prende una penna, sostituisce l’inchiostro con del succo di limone e inizia a scrivere su un foglio di carta.
Il foglio sembra rimanere immacolato, ma appena Jack lo avvicina ad una candela, iniziano ad apparire le sue scritte.
McArthur rimane sbigottito e viene fulminato da un’intuizione, un’intuizione che gli cambierà la vita (in peggio).
Tornato a casa, il nostro “paziente zero” inizia a cospargersi il viso con del succo di limone e, visto che non è uno sprovveduto, si accerta che la sua intuizione sia corretta scattandosi un “selfie” con una Polaroid (ricordi? Siamo nel 1995).
Vuoi per un’inquadratura sbagliata o per un difetto della macchina fotografica, la foto che esce dalla Polaroid è vuota.
La rivelazione dell’effetto Dunning-Kruger
McArthur ha avuto la sua conferma: il succo di limone lo ha reso invisibile, nessuno potrà fermare il suo piano criminale!
“Di quando in quando uno sciocco deve pur azzeccarci, per combinazione.”
William Cowper.
Ma torniamo al giorno delle rapine.
Wheeler è ormai tornato a casa col bottino: alcune migliaia di dollari in banconote di piccolo taglio (mica scemo lui!).
Sta gongolando non solo per i soldi, ma anche per la genialità del suo piano, quando all’improvviso sente sbattere con violenza alla porta: è la polizia.
È incredulo: come sono riusciti a scoprirlo così in fretta? È sicuro di aver cosparso ogni centimetro del suo viso col succo di limone ed è stato attento a non avvicinarsi a nessuna fonte di calore quando era nelle banche.
Cosa non ha funzionato?! (Il cervello Wheeler, il cervello non ha funzionato…).
Ma ad essere ancor più increduli sono gli stessi poliziotti.
Dopo essere stato condotto in Centrale, McArthur viene sottoposto a dei test per verificare se, durante le rapine, fosse stato sotto l’effetto di alcol o droghe. Niente. Pulito come una monachella.
Come se non bastasse, il rapinatore appare talmente sincero nel raccontare l’esperimento dell’inchiostro invisibile e il test con la polaroid, che gli inquirenti giungono alla conclusione di trovarsi di fronte ad un vero e proprio idiota che si credeva un genio del crimine.
…e purtroppo, come dimostrato da due ricercatori della Cornell University, il caso di McArthur Wheeler, seppur eclatante, non è isolato.
Le caratteristiche del fenomeno emerso dagli studi
Incuriositi dalla notizia del rapinatore di Pittsburgh, David Dunning e Justin Kruger, all’epoca colleghi presso il dipartimento di Psicologia Sociale della Cornell University, decidono di testare una loro intuizione (questa volta, però, senza usare succo di limone e Polaroid!).
L’ipotesi da cui partono i due studiosi è che una persona troppo stupida, non è in grado di riconoscere la propria stupidità.
Per dimostrarla invitano una serie di partecipanti ad un semplice esperimento.
Ad ogni volontario viene innanzitutto chiesto quale sia il proprio livello di competenza in tre differenti aree:
- Umorismo.
- Logica.
- Grammatica.
Nella seconda parte dell’esperimento i partecipanti vengono poi invitati a sostenere un test per misurare la loro effettiva abilità in questi tre ambiti.
Il risultato dell’esperimento: nasce l’effetto Dunning-Kruger
Chi si era autoproclamato “altamente competente”, nel test aveva poi miseramente fallito, registrando punteggi molto bassi. Al contrario, chi inizialmente aveva sottovalutato le proprie competenze, nel questionario aveva poi ottenuto risultati molto buoni.
Tutti gli studi successivi hanno confermato l’ipotesi iniziale di Dunning e Kruger:
Chi è stupido e impreparato si sopravvaluta; al contrario chi è intelligente e si sta formando seriamente tende ad avere dubbi sulle proprie abilità, se non addirittura a soffrire della cosiddetta sindrome dell’impostore.
Se vuoi approfondire la sindrome dell’impostore, puoi leggere l’articolo sul blog cliccando qui.
Volendo tracciare un grafico dell’effetto Dunning-Kruger, otterremmo qualcosa del genere:
Le ricerche sull’illusione della superiorità sono valse ai due psicologi l’IG Nobel Prize, il premio conferito ogni anno alle ricerche più improbabili.
Ma cosa ancor più interessante, l’effetto Dunning-Kruger che prende il nome proprio dai due ricercatori della Cornell University, è ormai diventato noto al grande pubblico e, immancabilmente, viene utilizzato come arma nei dibattiti social-digitali anche da chi probabilmente ne è affetto.
Sono certo però che questo non ti riguarda (o forse sì…).
Sei anche tu vittima dell’effetto Dunning-Kruger? Scoprilo…
Vorrei che guardassi per alcuni secondi queste interviste imbruttite (non di più, altrimenti il rischio è che ti inizino a sanguinare le orecchie :-D)
Qual è stata la tua prima reazione?
Se ascoltando le risposte di questi ragazzi e ragazze hai temuto per l’estinzione della razza umana, ho una buona e una cattiva notizia per te.
La buona notizia è che sei salvo: riesci a riconoscere la stupidità quando la incontri.
La cattiva notizia è che questi sono solo gli esempi più eclatanti dell’effetto Dunning-Kruger in azione.
Tutti noi purtroppo possiamo essere vittime di questo bias cognitivo e, come detto, Internet, nonostante i suoi meravigliosi vantaggi, ha aggravato questa piaga.
Capita così che sempre più persone pur non rientrando nella classica definizione di “idioti inconsapevoli” si comportino come…
I MasterChef di TripAdvisor
I recensori online sono tra le più curiose incarnazioni dell’effetto Dunning-Kruger.
Un tempo gli insicuri che desideravano abusare del proprio potere, si limitavano a fare il concorso dei Vigili Urbani. Oggi si sfogano grazie alle recensioni ad una stella su TripAdvisor, Booking o Amazon.
Sono infatti convinti che guardare MasterChef equivalga a partecipare ad una scuola di alta cucina e scimmiottando i loro Chef preferiti si lanciano in sprezzanti valutazioni di eccellenti ristoranti e strutture alberghiere.
Gli economisti della BCE (Basta Con l’Euro)
Un’altra tipica manifestazione dell’effetto Dunning-Kruger sono quei cinquantenni che infestano i social media e sembrano avere una ricetta per qualsiasi crisi politica ed economica.
Magari non riescono neanche a far quadrare i conti di casa, ma quando si parla di spread, disoccupazione, immigrazione o PIL hanno sempre una soluzione: è semplice, drastica, immediata e prevede delle precise conseguenze (per gli altri).
I fenomeni col fattore “Ics”
Il grande successo televisivo dei Talent Show ha convinto frotte di cantanti, ballerini e musicisti che oggi sia sufficiente un’apparizione in TV per fare a meno di gavetta e duro lavoro.
In fondo, il messaggio chiave di queste trasmissioni è che non sono preparazione e impegno a fare la differenza, basta avere l’X Factor, il talento innato.
Peccato che, salvo le eccezioni che confermano la regola, la stragrande maggioranza di questi partecipanti non hanno né il fattore “X”, né l'”Y” e neanche lo “Z”; hanno solo l’illusione di essere degli artisti nati, illusione che spesso si scontra violentemente con la realtà e che li getta in uno stupito sconforto:
“Com’è possibile che sia stato eliminato? Perché questo pubblico ignorante e questi giudici malefici non hanno compreso l’incredibile talento di quella che Mammà e Papà chiamavano la Callas di Vimercate?!”
In piccolo, questo avviene anche nelle aule universitarie: studenti poco preparati e senza un metodo di studio, portati per anni su un piedistallo da genitori e insegnanti iperprotettivi, crollano come castelli di carte alla prima sessione di esami.
Quelli che “secondo me…”
Abbiamo infine il gruppo più nutrito e trasversale di vittime dell’effetto Dunning-Kruger: gli opinionisti della qualunque.
Non importa che non sappiano una beata mazza di un dato argomento, sentono comunque l’impellente bisogno di esprimere la propria opinione.
Se poi fai notare loro che stanno dicendo delle cavolate e che sarebbe utile approfondire prima di commentare quel tema, si inalberano rinfacciandoti la sacralità della loro opinione: “Io la penso così, siamo in democrazia!“.
Insomma, si appellano alla libertà di espressione, negandola però a chiunque osi mettere in dubbio le loro opinioni.
Sono certo però che tu non rientri in nessuno di questi ritratti, giusto?! ;-)
Tuttavia se in alcune occasioni hai l’impressione che potresti cadere nell’effetto Dunning-Kruger, nella parte conclusiva dell’articolo ho raccolto per te 3 consigli pratici per evitarlo. Seguimi.
Come non cascare nell’effetto Dunning-Kruger: una cura in 3 passi
Le vittime dell’effetto Dunning-Kruger sono sempre gli altri… e di certo le nostre abilità di guida sono sopra la media!
Non è vero? ;-)
Come abbiamo visto, gli “idioti inconsapevoli” sono solo la manifestazione più evidente del Dunning-Kruger. Chi più, chi meno, possiamo essere tutti vittime, in certe occasioni, di questa distorsione cognitiva.
Come possiamo evitarlo? Come possiamo valutare oggettivamente le nostre abilità senza cadere nei due estremi dell’illusione della competenza e della sindrome dell’impostore?
Ecco 3 consigli pratici per riuscirci:
1. Impara a scegliere le tue fonti
La più sofisticata forma di censura non è quella che prevede il bando di libri, giornali o siti internet.
No, per censurare davvero le fonti autorevoli (o scomode) è sufficiente inondare il panorama informativo di milioni di informazioni, difficilmente verificabili, ma in grado di catturare l’attenzione e provocare una reazione da parte delle persone.
Attenzione e reazioni (like, commenti, condivisioni) sono infatti le uniche due metriche che contano davvero per gli algoritmi dei social media: in questo modo qualità dei contenuti, ricerche e fatti si perdono tra milioni di titoli clickbait e fake news.
La censura è servita.
Se vuoi davvero sviluppare il tuo pensiero critico ed evitare di essere vittima dell’effetto Dunning-Kruger, scegli con attenzione le tue fonti.
Non limitarti a reagire come un burattino dopo aver letto di sfuggita un titolo. Controlla sempre la fonte di un post: a volte basta verificare il sito che ha condiviso la notizia; perché ricorda, che che ne dicano complottisti & co. la notizia con titolo acchiappa-like di l-hadettomiocugggino.altervista.com non avrà mai lo stesso valore di un report giornalistico del New York Times.
2. Leggi
Una volta che avrai imparato a selezionare con attenzione le tue fonti: leggi.
In passato ho provocato i miei lettori invitandoli a leggere 52 libri all’anno (un libro a settimana). Il numero in sé in realtà non è così importante, leggere di più invece lo è.
Eh, ma io non c’ho tempo di leggere! Magari guardo i viddeo su iutiub e feisbuk, che ne dici?!
Viviamo nell’Economia dell’Attenzione e le aziende del tech si contendono, anche sfruttando le nostre vulnerabilità psicologiche, ogni istante delle nostre giornate.
Ogni singolo minuto di distrazione strappato ai propri utenti equivale per queste multinazionali a miliardi di dollari in ricavi pubblicitari.
Non c’è dunque da sorprendersi se abbiamo l’impressione di non avere più tempo per leggere, approfondire e sviluppare il nostro pensiero critico.
All’interno di “Riconquista Il Tuo Tempo” spiego nel dettaglio come poterci difendere da questi attacchi deliberati alla nostra attenzione (e al nostro tempo), ma ti basti sapere che il tempo per leggere, come per fare altre cose di valore che tendiamo a rimandare, in realtà c’è.
…e guardare video su YouTube non è certo la soluzione definitiva alle nostre carenze informative.
Per quanto esistano canali di assoluto valore, lettura e visione passiva sono attività cognitive profondamente diverse.
La lettura ci costringe ad un livello di concentrazione nettamente superiore, ma soprattutto ci permette di assorbire le informazioni ad un livello più profondo e ci dà il tempo fisico per riflettere su quanto stiamo imparando; tutte componenti essenziali per limitare l’effetto Dunning-Kruger e sviluppare una reale competenza specifica sugli argomenti su cui ci stiamo informando.
3. Non sottovalutare la forza gentile dell’umiltà
Il terzo e ultimo consiglio per non cadere nella trappola dell’illusione della competenza è tratto, guarda caso, da un libro…
“Essere umili significa essere consapevoli di quanto i nostri istinti possano ostacolare la corretta interpretazione dei fatti. Significa essere realistici riguardo alla portata delle proprie conoscenze e pronti a dire: “Non lo so“. Significa anche essere disposti a cambiare opinione quando si scoprono fatti nuovi. È alquanto rilassante essere umili, perché si può smettere di sentirsi costretti ad avere un’opinione su qualsiasi cosa e a doverla difendere ad ogni costo.”
Hans Rosling.
In un mondo che ci insegna ad urlare le nostre verità assolute, riscoprire la forza gentile dell’umiltà può essere rivoluzionario.
Conclusioni e un bonus per chi vuole andare in profondità
Mi auguro che questo articolo di approfondimento sull’effetto Dunning-Kruger ti sia piaciuto, ma soprattutto ti sia stato utile. Se pensi possa esserlo anche ad altri, condividilo usando i pulsanti al termine del post: sia mai che questa volta riusciamo a sfruttare gli algoritmi social per diffondere un po’ di contenuti di qualità ;-)
Intendiamoci, leggere questo post non farà di te o dei tuoi contatti degli esperti di psicologia sociale: questo ormai lo avrai capito. Ti aiuterà però ad avere maggiore consapevolezza di alcune nostre dinamiche mentali.
Se poi vuoi iniziare anche a contrastarle seriamente, applica i 3 consigli pratici che abbiamo visto.
…e a proposito del consiglio sulla lettura, negli ultimi anni 3 libri, più di altri, mi hanno permesso di mettere a nudo i nostri (e i miei) bias cognitivi, mi hanno aiutato a sviluppare il mio pensiero critico e mi hanno fatto vedere il mondo con occhi nuovi. Sono certo aiuteranno anche te.
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A presto!
Andrea Giuliodori.
Uno dei migliori articoli letti nell’ultimo tempo su Efficacemente. Una spiegazione davvero dettagliata di un comportamento “curioso” dell’uomo. La storia del rapinatore al gusto lime è qualcosa di speciale: mi ha svoltato la giornata :)
Grande articolo, grazie Andrea! Se ci fosse l’ora di educazione civica (concetto ormai scomparso in tutti gli ambiti della società) nelle nostre scuole, dovrebbe essere studiato approfonditamente…..ma ho dei dubbi! ?
Un altro articolo epico. Penso che sia difficile scrivendo su internet non finire in qualche “identikit Duner Krueger”, e forse questo articolo aiuterá più di qualcuno a capire che è meglio tacere.
Penso che il problema della comunicazione nei social stia proprio nel fatto di sentirsi sempre allo stesso livello dei propri interlocutori, anche se questi sono molto più preparati. Ho assistito ad una conversazione whatsapp nel gruppo mamme della classe di mio figlio (200 messaggi in cui si discuteva di una nuova cimice che poteva uccidere i bambini che andavano al parco in poche ore, una madre professoressa di storia naturale ha provato a spiegare che era una fake news ma non è stata ascoltata) e ho temuto davvero per l’estinzione della razza umana ;-)
PS. Non so se è il mio ipad, ma a parte il video delle interviste, non son riuscito a visualizzare nessuna immagine.
Ciao Francesco, grazie del commento!
Se hai modo più tardi, prova a ricaricare la pagina e facci sapere se continui a non vedere le immagini.
Andrea.
Buon giorno e buon Lunedì!
Scusate se mi intrometto ma anche io, come Francesco, non vedo le immagini del post.
Vedo tutte le altre immagini, ma non quello del post.
Grazie Marika, stiamo verificando cosa sia andato storto. Stai per caso usando un iPad anche tu?
Ciao Andrea,ottimo articolo, complimenti e grazie!
Anch’io ho lo stesso problema, purtroppo sul mio smartphone non riesco a visualizzare le immagini…
Grazie anche a te Salvatore: stiamo cercando di capire a cosa sia legato il problema delle immagini.
Problema risolto: grazie a tutti delle segnalazioni.
Ho visto che avete risolto,
comunque non uso ipad,
stavo utilizzando un pc hp…
l’importante è risolvere!!
Grazie per il post!
Sì sì, risolto, grazie Marika :)
Come pensate di vedere le immagini se le ha cosparse di succo di limone? :) Bell’articolo comunque!
AHAHAHAH, GENIO!
Lettura molto interessante
Grazie Giorgio.
Veramente un articolo super, mi è piaciuto tantissimo!
Grazie.
PS: ah ma potevano dircelo prima che hanno già trovato la soluzione al riscaldamento globale, mi risparmiavo un saggio di 300 pagine sulla storia del clima!
Grazie. Articolo veramente molto istruttivo e purtroppo molto aderente alla realtà.
Ecco uno dei motivi per cui nei mezzi pubblici mi isolo con le cuffie e un podcast di crescita personale, risparmio al mio cervello qualche chilogrammo di stupidaggini XDXDXD
Scherzi a parte, un articolo davvero interessante e specchio della realtà.
Bellissimo articolo Andrea, uno dei migliori delle ultime settimane. Da condividere con i miei figli universitari.
È possibile avere i 3 titoli dei libri che consigliavi a fine articolo?
P. S. Il lunedì aspetto con ansia di leggere la tua mail sempre molto stimolante
Certo Ornella, se ti iscrivi usando il form a fine articolo ti arriva direttamente un’email con la lista dei 3 libri, una loro breve descrizione e il link diretto su Amazon.
Grazie ancora della segnalazione Ornella, problema risolto.
Ho retto sino al minuto 1:39.
Sono oggetto della sindrome del’impostore!
P.S.: a parte il video, non vedon le immagini dell’articolo. Sono collegata da PC.
Grazie della segnalazione Annamaria. Stiamo cercando di capire come mai alcuni utenti non riescono a vedere le immagini dell’articolo. Se aprite altri articoli del blog le vedete regolarmente? Purtroppo non riusciamo a replicare il problema con i nostri sistemi.
Ottimo articolo, dovrebbe essere divulgato a tappeto! Ancora una volta hai posto l’attenzione su un argomento importante: la cultura, in pochi ce l’hanno, ma in molti credono di averne! Letto e condiviso, grazie Andrea, buona settimana.
Buongiorno. Io sono già iscritta alla newsletter e mi piacerebbe sapere quali sono i 3 libri di cui parli. Grazie.
Articolo molto interessante (come tutti quelli di efficacemente).
Reiscriviti pure, non è un problema: riceverai la lista via email.
Sono già iscritta alla newsletter, dammi i tre titoli!!! :-D
Usa pure il form anche se sei già iscritta Lorella: ti arriverà l’email con i 3 titoli.
Innanzitutto: complimenti! D’altronde, parlando di fonti, a livello di blog, tu sei l’unico blogger italiano che seguo.
Ma c’è un punto paradossale: chi è vittima dell’effetto Dunning-Kruger riuscirà a cogliere veramente il significato del tuo articolo? O non farà spallucce pensando: non sta parlando di me…
Chi non ne è vittima avrà una piacevole conferma leggendo il tuo articolo, ma è come dire:
noi (la minoranza che ha sviluppato un senso critico), ce la cantiamo e suoniamo tra di noi.
Se una persona troppo stupida non è in grado di riconoscere la propria stupidità, non la riconoscerà neanche dopo aver letto questo articolo.
Indubbiamente: scopo dell’articolo è mettere il seme del dubbio. Quando si parla dell’effetto Dunning-Kruger si dà per scontato che riguardi solo i soliti “idioti incosapevoli”. Invece, bene o male, ne possiamo essere tutti vittime. Volevo dare questa consapevolezza e fornire degli spunti pratici per rafforzare le proprie “difese mentali” anti-Dunning-Kruger.
Sarà, ma quando ho letto la domanda, io avrei risposto di considerarmi un guidatore nella media…
Articolo interessante. Dubito però che lo leggeranno quelli che ne avrebbero davvero bisogno. A conferma di quanto vi è spiegato.
L’articolo non è pensato per loro: gli Arthur Wheeler sono irrecuperabili.
L’ho scritto pensando a chi si sente immune da questo effetto, ma di tanto in tanto ci casca: che sia durante una discussione social, una chiacchierata con amici o parenti, o in ufficio :)
QUANDO LEGGERE È DANNOSO…O QUASI
Super-paradosso dell’ignoranza: l’ingnorante che legge molto.
Vedo gare di lettura con sfoggio di vanità circa il numero dei libri letti. Attenzione: La lettura è un mezzo, non il fine. Il cervello si plasma in profondità rispettando dei tempi fisiologici che consentono l’apprendimento corretto anziché la confusione creata dall’ansia da prestazione.
La metabolizzazione profonda che incide sulla memoria di lungo termine e sulla creazione dei pensieri complessi richiede metodo.
Non è la quantità che va perseguita, ma la qualità dei testi altrimenti si cade 8n un sotto-paradosso: si perde tempo prezioso illudendosi divaverlo sfruttato bene solo perché chi ti sta rubando il tempo ha scritto un libro, gode dell’effetto autorità che si riflette dalla carta stampata ma sfugge all’autorevolezza dell’autore di sostanza.
Se leggere diventa un obiettivo anziché un mezzo si corre un rischio enorme quello di creare dei superignoranti istruiti anziché delle persone colte.
Comunque, nel dubbio … meglio leggere!
Con ammirazione per l’ottimo lavoro che stai facendo
Antonio Meleleo
Grazie Antonio, concordo assolutamente. Grazie del commento. Non a caso nell’articolo ho sottolineato che l’articolo sui 52 libri è volutamente provocatorio e ciò che conta è leggere di più se non lo facciamo abbastanza.
grazie Andrea. Bell’articolo. Forte, diretto, senza fronzoli. per guardarsi prima di tutto e per guardare cosa accade fuori
Ciao Andrea,
inviami cortesemente i titoli dei 3 libri anti-bias.
Grazie!
Ciao Tiberio, iscriviti pure usando il form a fine articolo per ricevere la lista di 3 libri.
Ciao Andrea. I tuoi articoli sono sempre interessanti e mai scontati. Il presunto dialogo ironico con il tuoi ipotetico lettore è la parte che preferisco in assoluto….sembra la mia vocina interiore ahahhahahha ??…ps:l video però mi ha sconvolto!! Aspetto la mail con i tuoi consigli sui 3 libri da leggere. Buona giornata
Chi è già iscritto alla newsletter cosa deve fare per conoscere i titoli dei tre libri che consigli alla fine dell’articolo?
Grazie.
“(usa il form anche se sei già iscritto alle nostre liste)”
Ciao Andrea,
ho apprezzato molto questo articolo e sì, se ne incontrano spesso di questi personaggi; oltre al fatto che capita delle volte di comportarsi proprio in questo modo.. anche solo nel mio caso per non sentirmi inferiore agli altri. :) volevo chiederti una cosa invece: se il piu’ delle volte il mio atteggiamento fosse invece opposto? Mi spiego meglio, in certe occasioni mi capita di “autosabotarmi” ovvero performare o parlare meno bene rispetto a quanto potrei per paura di trovarmi di fronte una scelta o una situazione che ho paura di non saper gestire.
ti ringrazio davvero molto e buona giornata!
Ciao Federica, l’opposto dell’effetto Dunning-Kruger è la sindrome dell’impostore. Ho dedicato un intero articolo anche a questo argomento: lo trovi qui.
Grazie per questo articolo e per i testi consigliati!
Ciao Andrea,
grazie per l’articolo, è molto interessante , l’unica pecca di questo articolo è l’esempio sui novax quello l’hai padellato in pieno, sui vaccini l’argomento è compicato, chi ha deciso di non vaccinare ha le sue ragioni, si è informato bene , ma non su internet, ma bensi da pedriati seri e fior di scienziati. Non so quanti genitori che hanno fatto vaccinare i propri figli abbia letto il buigardino, o è stato correttamente informato dal personale medico,sulle reazioni avverse.
cordiali saluti
Raffaele
Mi sa invece che è il più azzeccato…
Vedi Raffaele nell’articolo non sono state espresse posizioni pro o contro i vaccini (rileggi pure il passaggio): per il semplice fatto che io non ho le competenze necessarie per esprimermi a riguardo.
Nell’articolo affermo semplicemente che molti No-Vax si esprimono online su temi di cui non hanno reale competenza e spesso le fonti stesse che citano si dimostrano tutt’altro che serie e rinomate. Concordo infine con te che si tratti di un tema complesso che richiede l’approfondimento da parte di reali esperti.
Invece è proprio un esempio azzeccato.
L’argomento è complesso e proprio per questo per decidere autonomamente si dovrebbero avere competenze in materia, mentre invece chi decide di non vaccinare al 99% si informa su facebook e su siti poco seri, che spesso nascondono interessi loschi. In pratica si preferisce dar retta ad una pagina fatta da non si sa chi (magari con la terza media) piuttosto che al proprio medico.
Come dice il Prof. Roberto Burioni – sono sicura che ad Andrea piace molto, è davvero in gamba – per parlare di vaccini bisogna avere i titoli.
Vittorio Sgarbi potrebbe essere considerato uno che pratica l’effetto Dunning-kruger dato che esprime opinione su ogni cosa in cui si parla in tv e se viene contraddetto si arrabbia di brutto?
Bell’articolo. Io ho sempre difeso il mio diritto di rispondere “non lo so”, anche e soprattutto in ambito professionale. A volte vengo guardata male per questo, ma faccio spallucce. Se non lo so, vuol dire che non lo so. Mi prendo il mio tempo per verificare e poi rispondo. E pace per quelli che pretendono sempre risposte immediate.
Uno dei migliori articolo del sito complimenti veramente interessante
Ciao Andrea
Ti leggo da anni e trovo molto utili i tuoi articoli… però….
Sono un quasi settantenne che dopo anni di letture è giunto alla conclusione BCE (Basta con l’Euro)
Se vuoi, leggi uno dei libri del prof. Bagnai, li ho trovati molto chiarificatori
Cordiali saluti
Mi fa piacere Aldo, io sull’argomento non ho competenze sufficienti e preferisco non esprimermi. Grazie anche del consiglio di lettura: non sono sicuro però che leggere un libro sull’argomento farà di me un economista in grado di dissertare sul tema.
Inizia ;) non prendere in giro ma studia l’argomento. Perché la BCE è l’unica banca centrale al mondo che non fa da prestatore di ultima istanza? Perché in un sistema a cambi fissi (l’euro) l’unico meccanismo compensativo negli squilibri interni del mercato è prociclico (cioè crea crisi)? Tradotto, perché per sistemare riequilibrare il mercato interno l’unico modo che abbiamo è tagliare gli stipendi (dato che non possiamo né emettere moneta, né modificare il tasso d’interesse, né il tasso di cambio)? A te va bene? Onestamente, preferisco i campi. Sarà mica più un problema con Internet e i cambi istantanei no? Consiglio di dare un’occhiata all’associazione MMT, che spiega in maniera davvero divulgativa l’economia moderna (e perché l’euro è destinato a crollare).
Credo tu abbia dimostrato il mio punto e comprendo perché ti vergogni a postare col tuo nome: nell’articolo non vengono prese posizioni sull’euro, i vaccini o altro, per il semplice fatto che io non ne ho le competenze per discuterne. Viene messo però in evidenza il fenomeno degli incompetenti che ne parlano illudendosi di sapere tutto su queste tematiche. E in questo caso, ho una brutta notizia per te…
Un grande articolo come non ne vedevo da un sacco! Come vedi dall’alto della mia esperienza sulla mia crescita personale posso giudicare ahahahahah
Cmq molto interessante, originale e utile. Grazie per i consigli sull’umiltà.
Ottimo articolo! C’è un piccolo errore all’inizio – Pittsburg non è la capitale della Pennsylvania (la capitale è Harrisburg).
Grazie della precisazione Carla. Sistemiamo :)
Sempre bene ricordarselo!
Buongiorno Andrea,
dal mio punto di vista l’articolo è una bomba, un pò meno lo è il video che hai postato. Se mi metto a giudicare ogni singolo ragazzo e ragazza intervistati, ricado in pieno nell’effetto Dunning-Kruger. Non mi sento nè migliore nè peggiore di quei ragazzi intervistati, ciascuno di noi ha la propria storia e vita personale, avere una buona cultura generale non ti rende una persona migliore, la crescita personale secondo me è un’altra cosa. Ciao e complimenti ancora per il tuo articolo e il tuo lavoro che svolgi egregiamente !!!
Ciao Onofrio, comprendo il tuo punto di vista e anche io non credo nel mero nozionismo, ma non concordo sul relativismo e l’appiattimento sociale: io non sono uguale a quei ragazzi ed è una vita che investo su me stesso per non esserlo.
Dire “siamo tutti uguali”, “uno vale uno”, etc. non solo è sbagliato, ma anche pericoloso.
Ciò che è davvero importante in una società meritocratica e democratica è che TUTTI abbiano uguali possibilità di crescita e miglioramento: se però una persona sceglie di non sfruttare quelle opportunità, non è corretto che quella persona sia considerata uguale a chi invece si è impegnato per migliorare la propria condizione formativa, sociale o economica.
Anche questo è vero, ma se a16 anni sei uscito dalla scuola senza mai avere sentito parlare di deficit o dei bronzi di Riace, mi chiedo se la colpa non sia della scuola italiana anzichè del singolo ragazzo. Le pari opportunità nell’ educazione sono in Italia ancora un miraggio. Purtroppo.
D’accordissimo con Andrea.
Per carità, “uno vale uno” è proprio la sintesi del Dunning-Kruger! Uno vale uno è vero solo se siamo alla pari, se io parlo di scienza con uno scienzato non vale!
Davvero molto interessante Andrea, come sempre!
Non trovi però che Dunning-Kruger Effect sia anche definire un’intera categoria come “insicuri che desiderano abusare del proprio potere”?
Salve Andrea,
Bella foto dell’articolo,l’asinello con i suoi occhioni cerchiati e le sue lunghe orecchie :-) L’a SI NO del dubbio..
Penso che in ognuno di noi c’è un cavaliere degli ”asini volanti”,come quello di essere umili,pazienti,un po testardi,coraggiosi,fare le cose semplicemente senza sentirsi importanti,portare la pace..
Molto interesante la storia di McArthur Wheeler,dentro di lui c’era un asino…ma ha fatto di lui un ”cASINO”..
Bell”articolo :-)
Buona settimana,
Gabriela
Salve Andrea,
Bella foto dell’articolo:l’asinello con i suoi occhioni cerchiati e le sue lunghe orecchie..:-) L’a SI NO del dubbio..
Penso che in ognuno di noi c’e un cavaliere degli ”asini volanti”,come quello di essere umili,pazienti,un po testardi,coraggiosi,fare le cose semplicemente senza sentirsi importanti,portare la pace..
Molto interesante la storia di McArthur Wheeler..dentro di lui c’era un asino..ma ha fatto di lui..un ”cAsino”.
Bell’articolo:-) molto autentico
Buona settimana,
Gabriela
Interessante e umiliante nella giusta misura per mettersi al riparo da miserevoli flop … Mi piace tanto!
Grazie Andrea, come al solito un bell’ articolo, tutto fuorché scontato, proprio bravo.
Permettimi però un commento sul video delle interviste “ imbruttite”. Non è del tutto giusto, o perlomeno è inaccurato, bollare come totalmente stupidi i ragazzi intervistati ( in discoteca e in tutt’ altre faccende affaccendati). In parte non si tratta di stupidità, ma di abissale ignoranza! Almeno una parte della colpa di questo disastroso risultato è della scuola italiana ( non della famiglia nè dell’ internet), che permette a questi ragazzi di concludere la scuola dell’ obbligo a 16 anni senza avere sentito parlare di deficit o dei bronzi di Riace.
L’accesso all’informazione di cui disponiamo oggi ha sì effetti negativi, come visto, ma è anche la conferma che solo chi NON vuole informarsi e formarsi, rimane ignorante.
Perchè dare sempre la colpa agli altri e sempre alla scuola? Se mentre i professori spiegano io sono distratto dal telefono, dalla musica alle orecchie, dalle chiacchiere con un compagno o altro, perchè poi deve essere colpa della scuola se rimango ignorante?
In classe mia al liceo c’erano ragazzi figli di famiglie semplici, desiderosi di studiare e imparare, e sono usciti più preparati di altri più di buona famiglia. Se uno si impegna ce la può fare! Non è giusto dare sempre la colpa agli altri, se non studio la colpa è mia!
Io a scuola non ero molto studiosa, a dir la verità studiavo solo quello che mi piaceva e per il resto puntavo al 6– a fine anno.
Una materia che non ho mai apprezzato era storia dell’arte – dato che si è parlato di Bronzi di Riace rimaniamo in tema – non l’ho quasi mai studiata se non quattro informazioni messe insieme per arrivare ad una sufficienza. Oggi quando vado in giro per turismo mi piacerebbe saperne di più, ma la colpa la posso dare solo a me stessa e non certo ai professori che ho avuto o alla scuola italiana, che peraltro rimane una delle più formative a livello culturale seppur carente sulla parte pratica e applicativa. I nostri laureati all’estero hanno molto successo anche grazie a questa scuola che tanti criticano. E i migliori licei sono pubblici, aperti quindi anche a chi non è ricco.
Articolo interessante e contemplativo grazie Andrea
Eccolo lì! Nel mezzo, un bel “basta con l’euro” dei 50 enni sfigati nei social come pigliata in giro, ci stava no? In fondo ci sono solo 6 premi Nobel per l’economia che dicono che l’euro è una patacca destinata a fallire…
…ma tu non sei uno di questi.
Ps. Basta Con l’Euro (abbreviato in BCE) è un gioco di parole ironico che fa il verso alla sigla BCE (Banca Europea Centrale), ma immagino tu non abbia colto il contrasto ironico. In fondo, secondo Dunning e Kruger ci sono persone troppo stupide per capire di esserlo.
Interessante davvero, anche se io già lo sapevo !
Sto a scherzà !
Proprio questo baias non mi permetteva di leggere gli articoli di Efficacemente, credevo di sapere già tutto !
Un saluto
Grazie
Bravo Andrea, quello che manca davvero in questa epoca è il pensiero critico.
Hai già raccontato la storia di Pitagora, l’ipse dixit e il Pi Greco? Per me è sempre stato un faro, mettere in discussione l’autorità e le fonti per poi ritrovarmici o meno.
PS Solo a me leggendo l’articolo veniva in mente il Consiglio dei Ministri?
Galileo e Pitagora vengono spesso portati come esempi di geni ribelli che hanno messo in discussione l’autorità.
È importante però ricordare che:
1) erano appunto geni, e il 99% di chi segue teorie “alternative” e “complottiste” non lo è.
2) autorità e autorevolezza sono due concetti diversi. L’autorità è calata dall’alto, l’autorevolezza nasce da un processo che ne garantisce accuratezza e validità.
Il paradosso dell’effetto Dunning kruger sarebbe quindi che chiuque commenti e dia una sua opinione a qualsiasi argomento è affetto da questo ” effetto” compreso chi ha scritto questo articolo! ??. Pienamente in disaccordo…e mi colloco nella media.
Ciao Pompea, nei 3 consigli al termine dell’articolo (se li hai letti) vengono fornite alcune indicazioni molto chiare:
– Valuta con attenzione le tue fonti.
– Leggi.
– Sii umile.
Da nessuna parte invece è scritto di non esprimere la propria opinione.
Il punto è che alcune persone vorrebbero avere il diritto ad esprimere la propria opinione, senza aver prima fatto lo sforzo di studiare e approfondire: è questo l’unico vero paradosso, non trovi?
Ps. Se sei nella media, mi auguro che questo articolo ti abbia ispirato ad uscirne: che brutto sarebbe un Paese di mediocri.
Grazie Andrea per queste pillole di conoscenza . I tuoi articoli sono sempre illuminanti, di pregevole contenuto e consentono, in modo intelligente, un approfondimento continuo. Prima o poi dovrò seguire un tuo corso….A presto ?
Grazie !! Articolo di grande interesse e utilità. In famiglia combattiamo da anni questa “patologia del nuovo millennio “(passatemi il termine) ora finalmente le abbiamo dato un nome .
Grazie ancora e buona giornata
io vedo le immagini ma non il video delle interviste …c’è uno spazio bianco. Ho anche ricaricato la pagina ma non cambia nulla. Può essere il blocco dei cookie terze parti e degli elementi traccianti? Firefox dice che siete un sito sicuro: grazie e buon lavoro :-)
Io sono arrivata alla pagina, perché giorni fa, non so come, e cosa cercassi di capire da una storia da cui non mi distaccavo ma dalla uale istintivamente ero scappata, annoiata e delusa da alcuni atteggiamenti di un ragazzo che forse avevo idealizzato, ho ricercato su internet incappando in Dunning e Kruger. E nel riconoscere l’effetto D.K. come risposta al problematico fenomeno in uestione mi sento davvero salva, disillusa, viva e mi chiedo cosa mi facesse accanire così tanto ad insistere nel voler affrontare una realtà così distorta, sapendo di voler cambiare delle cose pratiche e atteggiamenti che non solo non andavano, ma mi generavano ansia. Pensavo immaturità, mancata esperienza addirittura poca COMPASSIONE, da parte mia, invece il guaio era in lui. bah …. triste scoperta, ma benefica per la salute psichica. Ciao.
Ho letto l’articolo, scoprendo piacevolmente quello che in parte conoscevo. Certo l’argomento abbraccia, innumerevoli campi, ma sono stata sempre dell’avviso, che bisogna dare a ciascuno il suo, potrai capire di cosa si parla, ma il sapere è tutt’altra cosa. L’umiltà è roba da Grandi, e non certo riguarda l’età ma bensì la capacità di ravvedersi, chiedere scusa, e non aver vergogna, di ammettere i propri limiti e farsi erudire! Grazie per avermi, permesso di apprendere, nuove nozioni?
Prego Patty :)
Buona domenica Andrea ho letto attentamente tale articolo e ho un “dubbio” :
“I CSM sono efficienti?”
Sulla base dei fatti e dei risultati dico “no”
Non è referendum popolare Ah ah ah
Mi riconosco spiritosa, ottimista e a volte ironica
Grazie
Bianca
Di nuovo Buona Domenica
mi correggo:
Non sono …. ma dicono di me le persone che mi conoscono .
Aggiungo “umile”
Bianca
Articolo davvero utile!
Non riesco a trovare l’elenco dei tre libri che ti hanno aiutato nell’ultimo anno.
Nelle ultime righe dell’articolo parli di questi libri, ma non dici quali, non capisco come ho fatto a perdermeli.
Ah no. Ho un firewall cognitivo e un AD block mentale.
Smetto sempre di leggere tutto ciò che c’è scritto dopo la parola iscriviti e tutto ciò che c’è fuori dal testo, come banner bottoni e quant’altro, nemmeno lo vedo.
Ahaah, ogni tanto bisogna staccare il “firewall mentale”. Comunque tranquillo, la newsletter gratuita del lunedì di EfficaceMente è una delle più apprezzate sul web ;-)