Sviluppare il proprio intuito significa poter accedere ad uno dei più potenti strumenti della nostra mente, uno strumento affinato da centinaia di migliaia di anni di evoluzione. Scopriamo come farlo nel concreto.
“Io credo profondamente nelle intuizioni. A volte posso sentire che ciò che ho scoperto è corretto, anche se non posso ancora saperlo.”
Albert Einstein.
Qui su EfficaceMente ho sempre dato ampio spazio ad approcci pratici e razionali per il raggiungimento dei nostri obiettivi.
Che ci vuoi fare, è la condanna di essere un ingegnere! :-D
Da amante delle scienze sociali ho però imparato a non trascurare tutta una serie di capacità che sonnecchiano nel profondo della nostra mente e che spesso si dimostrano ben più potenti di quelle della nostra corteccia pre-frontale.
Un esempio di queste capacità arcaiche e profonde? Il nostro intuito.
Coltivare l’intuito può infatti avere benefici nei più svariati ambiti della nostra vita:
- L’intuito nelle decisioni ci aiuta a non commettere errori di cui potremmo pentirci amaramente.
- L’intuito nel giudicare correttamente le persone ci aiuta ad avere relazioni migliori.
- L’intuito a lavoro ci aiuta ad accelerare la nostra carriera.
Unire intuito e logica (cuore e cervello) significa dunque sfruttare a pieno il nostro potenziale umano.
In questo articolo vedremo insieme cos’è davvero l’intuito, perché non dobbiamo ignorarlo e come possiamo svilupparlo al massimo.
Ma partiamo dalla definizione di intuito e vediamo di scoprirla in maniera… intuitiva!
Cos’è l’intuito: ecco il suo vero significato
Vedi l’immagine con i 9 puntini neri qui sopra? Bene, se ti è più comodo riproducila su un pezzo di carta.
Per farti comprendere a fondo la vera definizione di intuito voglio infatti proporti un semplice esercizio.
Partendo dall’immagine qui sopra dovrai disegnare quattro linee rette (non una in più) che colleghino tutti e 9 i punti neri. Dovrai però farlo senza mai sollevare la matita dalla carta. Insomma ogni nuova linea retta deve iniziare dove finisce l’altra. Sei in grado di farlo?
Prenditi pure qualche minuto per completare l’esercizio.
Una volta che avrai intuito la soluzione, puoi verificare che sia quella corretta andando alla pagina linkata qui sotto (quella proposta è solo UNA delle possibili soluzioni, ma appena la vedrai tutto ti sarà chiaro):
Vai alla soluzione (clicca qui)
Hai fatto l’esercizio? Hai verificato di aver trovato una delle soluzioni corrette? Ok, allora continuiamo.
Se sei riuscito a completare l’esercizio (senza prima guardare la soluzione naturalmente), nella tua testa è successo qualcosa di molto interessante:
- Ad un certo punto tutto ti è sembrato chiaro, semplice, quasi banale.
- È come se all’improvviso si fosse creata una nuova connessione neurale tra conoscenze preesistenti e nuove conoscenze.
- Hai compreso d’istinto che la soluzione trovata era corretta.
In altre parole, sei riuscito a risolvere l’esercizio grazie ad una… intuizione.
Si definisce infatti intuito:
“La capacità di comprendere chiaramente un problema, una situazione o una persona e giungere rapidamente ad una soluzione o interpretazione corretta.”
l’intuito ci aiuta quindi a risolvere problemi complessi, fornendoci soluzioni originali (e corrette naturalmente). Ma cosa ancor più interessante, ci permette di farlo velocemente, requisito indispensabile quando, vivendo in mezzo alla Savana, dovevamo trovare rimedi rapidi e funzionali a sfide che mettevano a repentaglio la nostra stessa sopravvivenza.
Ehm… scusa Andre’, non per contraddirti, ma io ci ho messo 17 ore a trovare una soluzione e alla fine, esasperato, ho cliccato quel maledetto link e ho scoperto che era anche sbagliata! Sono un caso disperato?!
No, non preoccuparti, se non sei riuscito a risolvere in pochi istanti l’esercizio qui sopra è del tutto naturale, capita a molti. Significa semplicemente che è arrivato il momento di risvegliare il tuo intuito, ed è proprio questo lo scopo dell’articolo.
Vediamo innanzitutto come funzionano le intuizioni.
DNA di un’intuizione
Per capire come funzionano le intuizioni dobbiamo dapprima capire cosa blocca il nostro intuito.
Se hai avuto difficoltà a risolvere l’esercizio delle linee e dei puntini probabilmente è stato perché…
- Non avevi compreso bene il problema, o meglio avevi dato per scontate alcune ipotesi (es. “posso tracciare delle linee solo all’interno del perimetro immaginario dei puntini”).
- Ti sei fossilizzato sulla tua idea iniziale e non sei stato in grado di pensare al di fuori degli schemi (insomma, non hai sfruttato il cosiddetto pensiero laterale).
- Hai continuato ad applicare in modo diverso lo stesso approccio (sbagliato), invece di provarne di nuovi (in pratica hai tracciato 732 linee diverse all’interno dello stesso perimetro, senza provare ad uscire da quel perimetro).
Di fronte ad un nuovo problema, ad una nuova situazione o ad una nuova persona è del tutto naturale avere dei pregiudizi, ovvero applicare a questa novità modi di pensare a cui siamo già abituati.
Non lo facciamo mica per cattiveria: i pregiudizi e le ipotesi implicite (anche noti come bias cognitivi) sono il modo attraverso cui il nostro cervello risparmia tempo ed energie.
Esserne consapevoli però è il primo passo per ampliare le nostre vedute e rafforzare il nostro intuito.
Se quanto abbiamo appena visto blocca le nostre intuizioni, cos’è invece che le facilita?
Come funzionano le intuizioni
“L’intuizione è la capacità di vedere con la nostra anima.”
Dean Koontz.
Mark Beeman, neuroscienziato della Northwestern University e autore del libro “Eureka factor“, è forse uno dei maggiori esperti al mondo sul tema delle intuizioni. Secondo Beeman, tre sono gli elementi che compongono un’intuizione:
- La soluzione viene trovata a livello inconscio. Spesso abbiamo un’intuizione quando non stiamo affatto pensando (consciamente) a quel dato problema. Un classico esempio sono le idee geniali che abbiamo mentre magari ci stiamo facendo una doccia.
- La nostra mente è rilassata. Riprendendo l’esempio della doccia, molte persone hanno delle intuizioni sotto lo scroscio dell’acqua calda, proprio perché quello è uno dei pochi momenti in cui ci rilassiamo davvero. Ecco, la calma e il buon umore sono l’humus per le migliori intuizioni.
- Siamo pervasi da un senso di sorpresa. Quando la risposta improvvisa emerge nella nostra mente conscia ci prende quasi alla sprovvista, ma questa sorpresa induce un senso di fiducia fondamentale per avere nuove intuizioni in futuro.
Tecnicamente parlando, un’intuizione non è altro che una memoria dimenticata o una nuova combinazione di percorsi neurali.
Bene, ora che conosciamo la genesi di un’intuizione, scopriamo come avere sempre più frequentemente delle intuizioni corrette.
5 strategie pratiche per sviluppare l’intuito di un segugio
Espressioni come “intuito femminile” possono lasciar intendere che l’intuito sia un qualcosa con cui si nasce (soprattutto se si nasce donne).
È indubbio che il genere femminile abbia un sesto senso che, a volte, appare sovrannaturale, ma come gran parte delle abilità mentali, anche l’intuito può essere allenato e anche i maschietti possono rafforzare il proprio.
Vediamo alcuni consigli pratici per farlo (sia che tu sia una donna o un uomo).
1. Amplia il tuo vocabolario
“I limiti del mio linguaggio sono i limiti del mio mondo.”
Ludwig Wittgenstein.
Sempre più studi confermano come il linguaggio sia stata una delle conquiste più importati per il genere umano.
Diamo talmente per scontata la capacità di comunicare attraverso la parola scritta e parlata, che neanche ci rendiamo conto di come sarebbe il mondo senza la nostra capacità di comunicare.
Un altro aspetto che sottovalutiamo è l’impatto che il linguaggio ha sul nostro pensiero.
In altre parole (ed è proprio il caso di dirlo), più il nostro linguaggio è povero, più i nostri pensieri saranno limitati e ripetitivi. Al contrario, disporre di un ampio vocabolario e di capacità di linguaggio evolute, ci permette di avere un pensiero più articolato, profondo e variegato, caratteristiche essenziali per far fiorire nuove intuizioni.
La prima cosa che possiamo dunque fare per sviluppare il nostro intuito è rafforzare il nostro vocabolario e il modo più efficace per farlo è senza dubbio leggere, leggere e ancora leggere!
Se non ti ho ancora convinto dell’importanza della lettura, in questo articolo ti propongo altri 5 ottimi motivi per leggere 52 libri all’anno (uno a settimana). Se invece, dopo 10 anni di martellamento, sei ormai anche tu un fan della lettura, in questo altro post trovi una lista dei 52 libri consigliati da EfficaceMente.
2. Arrenditi
L’industria della crescita personale è intrisa di parole d’ordine e minchiate come “se vuoi puoi“, “ci devi crederci“, “mai arrendersi“, “impossible is nothing“, “ci vuole tigna” (ehm… ok, l’ultima non è male! :-D).
Per carità, a volte un po’ di motivazione ignorante ci sta anche, ma non possiamo vivere la nostra vita a forza di iniezioni di motivazione adrenalinica.
E questo vale anche per quei problemi o quelle decisioni su cui sbattiamo la testa da troppo tempo senza venirne a capo.
Scordati di avere l’intuizione giusta continuando a dare capocciate sullo stesso muro.
A volte, l’unico modo per andare avanti è arrendersi.
Mi spiego.
Più ci intestardiamo sulla stessa soluzione sbagliata (ti ricordi l’esercizio dei 9 puntini), più perdiamo di vista soluzioni alternative. Secondo la teoria dell’inibizione dello psicologo Stellan Ohlsson, infatti, per far maturare l’intuizione corretta dobbiamo inibire le soluzioni sbagliate.
Ecco, in tal senso, arrendersi (temporaneamente), ovvero liberare le energie impiegate nello sforzo cosciente di trovare una soluzione logica, permette alla nostra mente di attivare il meccanismo dell’intuito.
Insomma, la prossima volta che ti ritrovi ad impazzire dietro ad un problema apparentemente irrisolvibile, stacca la spina, fai una passeggiata in mezzo alla natura, esci con i tuoi amici, fatti un bagno caldo. Lascia che l’intuito faccia il suo lavoro ;-)
3. Medita
E niente, ormai la meditazione è diventata la panacea di tutti i mali!
Scherzi a parte, la meditazione è indubbiamente uno degli strumenti più efficaci per sviluppare il nostro intuito.
Perché?
A differenza di quello che molti pensano, la meditazione non è una tecnica di rilassamento (certo, può anche aiutarti a rilassarti): la meditazione è una tecnica di introspezione.
Meditare significa dunque osservare la propria mente senza giudizi.
Farlo quotidianamente ci aiuta a prendere consapevolezza degli inganni del nostro ego, ma anche di quegli schemi mentali ripetitivi in cui spesso ci incastriamo e che bloccano le nostre intuizioni.
Se sei un meditatore esperto te ne sarai sicuramente reso conto. Se invece non ti sei ancora avvicinato a questa pratica millenaria, puoi iniziare da questo articolo introduttivo su come meditare.
4. Coltiva la tua empatia
Come visto, a bloccare le nostre intuizioni è spesso l’incapacità di uscire dai nostri consueti schemi mentali.
Insomma, viviamo troppo nella nostra testa, nella nostra realtà soggettiva e non siamo abituati a pensare in maniera diversa, a metterci nei panni altrui.
Per rafforzare il nostro intuito dobbiamo quindi imparare a coltivare la nostra empatia, ovvero, come ci spiegava Severino in questo ottimo articolo, quella capacità di riconoscere e comprendere le emozioni degli altri.
Questo nella pratica lo si fa sforzandosi di vedere il mondo, i problemi e le situazioni con gli occhi di chi ci sta intorno, ma lo si fa anche approfondendo culture e contesti diversi da quelli a cui siamo abituati e naturalmente lo si fa viaggiando, ma viaggiando davvero, non sorvolando in superficie nuove terre all’interno delle bolle all-inclusive di qualche pacchetto viaggio.
Per concludere…
Bene, siamo giunti al termine di questo articolo dedicato all’intuito. Mi auguro abbia stuzzicato i tuoi neuroni, ma soprattutto mi auguro che si dimostrerà per te utile.
Ehm… Andrè, non per essere maleducato, ma nel titolo dell’articolo parlavi di 5 modi per sviluppare l’intuito: qui io ne leggo solo 4. Il quinto lo devo mica intuire da solo?!
Ci stavo giusto arrivando ;-)
La quinta e ultima strategia che volevo proporti per coltivare il tuo intuito ha a che fare con la creatività. Difficilmente infatti avremo intuizioni originali se lasciamo atrofizzare la nostra creatività. Per questa quinta indicazione però non volevo limitarmi ad un paio di paragrafi di consigli. Ho pensato infatti di farti allenare da subito la tua creatività grazie ad un test appositamente sviluppato per rafforzare questa abilità della nostra mente.
Sto parlando del Test of Creative Thinking dello psicologo Ellis Paul Torrance.
Il test richiede il completamento di alcune figure nell’arco di 10 minuti. Queste sono tutte le indicazioni che ci vengono date da Torrance. Non esiste infatti un modo giusto o sbagliato di fare questo esercizio, l’obiettivo è piuttosto quello di stimolare la nostra creatività. Sforzati dunque di completare le immagini che ti fornirò creando una storia quanto più fantasiosa possibile nella tua testa. Dai libero sfogo alla tua creatività!
Se sei già iscritto alla newsletter gratuita di EfficaceMente, non serve ripetere l’iscrizione: trovi le immagini del test cliccando sul link che trovi al termine di tutte le newsletter del lunedì. Se invece non fai ancora parte dei 175.000 Efficaci che ogni lunedì ricevono la nostra newsletter, puoi scaricare e stampare il set delle 9 immagini da completare del Torrance Test of Creative Thinking (TTCT) iscrivendoti gratuitamente grazie al form qui sotto:
Ora l’articolo è davvero finito. Ti auguro una settimana piena di ottime intuizioni ;-)
Andrea.
Desidero partecipare al test.Eallenare il mio intuìto con TTCT.Grazie.
Ciao Ester, usa pure il form che trovi al termine dell’articolo per accedere al test TTCT. Grazie.
Se sei iscritto non si capisce bene dove bisogna andare?
“Se sei già iscritto alla newsletter gratuita di EfficaceMente, non serve ripetere l’iscrizione: trovi le immagini del test cliccando sul link che trovi al termine di tutte le newsletter del lunedì.”
Alla fine di ogni newsletter del lunedì Isabela c’è un link: cliccalo.
Non trovo il form al termine dell’articolo (o mi sono perso qualcosa?)
Alcuni dispositivi datati è possibile che non visualizzino il form, provate a collegarvi con un altro dispositivo.
Bell’articolo, Andrea. Equilibrato e stimolante. Grazie e buona settimana. Paola
Io ho unito tutti i puntini con un’ UNICA linea ed é apparso un gattino soriano che gioca con una palla rossa e blu! Mica male eh?
Cassate a parte….conosci Andrea un libro di esercizi pratici per allenare la creatività? Sai com’é, con tutti sti algoritmi e intelligenze artificiali,vorrei ottimizzare ciò che (per il momento) ci differenzia dalle mcchine!
Grazie come sempre per i tuoi spunti di riflessione utilissimi!
Nick
Non mi vengono in mente testi specifici Nick, mi spiace. Appena ne incontro qualcuno di bello e utile lo suggerirò senz’altro.
Caro Nick, se posso consigliare qualcosa di pratico che a me ha aiutato tantissimo a ritrovare inventiva, fantasia e creatività nel ricercare sempre soluzioni nuove nella vita è un bel corso di Improvvisazione Teatrale….io l’ho fatto per anni, ma anche per meno tempo ti riaccende neuroni che pensavi di non avere più!….oltre che a far benissimo per tener allegro lo spirito! Ciao
Per quanto riguarda l’arricchimento del proprio vocabolario, oltre alla lettura, suggerirei anche il sito unaparolaalgiorno.it, che illustra in modo originale e approfondisce sia parole di uso quotidiano che termini desueti
Scusate, ho sbagliato, il mio commento non era riferito a quello di Paola
Grazie per l’ottimo articolo Andrea, sempre spunto per riflessioni intelligenti e realmente costruttive.
Grazie Raffaella!
Ciao Andrea, trovo sempre i tuoi articoli ben scritti e molto stimolanti.
Una cosa però non mi è chiara di questo articolo nello specifico: ho fatto il test ma non ho trovato un risultato, un responso. Ovviamente non ci possono essere risposte giuste o sbagliate, ma pensavo almeno ci fosse un’indicazione, una statistica. Magari un significato dietro al fatto che io per esempio ho anche scritto oltre che disegnato.
Forse è solo un disagio mio, sicuramente non l’unico dato che sono un’ingegnere anch’io! :)
Ciao Gloria, concordo sul fatto che probabilmente la definizione di “test” è fuorviante: si tratta in realtà di un esercizio per stimolare la creatività e la propria creatività non va mai messa in dubbio, non c’è una creatività “giusta” e una “sbagliata”. Se hai scritto, va benissimo così.
ANCH’IO NON TROVO IL LINK…
Se siete iscritti alla newsletter, il link è all’interno dell’email che avete ricevuto questa mattina da EfficaceMente, nella parte conclusiva dell’email. Se non siete iscritti, naturalmente dovete iscrivervi.
Neanche io sono riuscita a capire dove sia il link per chi é giá iscritto… decisamente mi manca intuito
Il link è al termine di tutte le email che avete ricevuto il lunedì da EfficaceMente.
Incredibile! Il test sulla creatività che proponi lo faccio fare ai miei alunni sotto forma di “gioco dello scarabocchio” oramai da tantissmi anni, partendo da uno scarabocchio devono disegnare qualcosa di originale e creativo. Si divertono molto e vengon fuori disegni meravigliosi! Grazie per tutte le info che proponi!
Cinzia
È sempre un piacere leggere quello che scrivi.
Ciao
Grazie Luciano