Come da tradizione ormai, l’ultimo articolo di dicembre di EfficaceMente lo voglio dedicare anche quest’anno ai 10 libri che più ho amato negli ultimi 12 mesi.
Se sei un mio lettore storico, saprai bene che la lettura è stata una delle 10 abitudini che mi hanno cambiato la vita.
Da sempre i libri mi hanno fatto da mentori e molti degli obiettivi che ho realizzato negli ultimi 36 anni li devo proprio ad un’idea, ad un metodo o ad una storia, letti tra le centinaia di libri di crescita personale, filosofia, neuroscienze o letteratura che mi hanno accompagnato finora.
In questo articolo ho raccolto i 10 libri che più ho amato nel 2019. Mi auguro siano di ispirazione anche a te…
I 10 libri che più ho amato nel 2019
Alcuni punti da considerare prima di presentarti la mia top ten di libri del 2019:
- Per ogni testo ti ho messo una breve descrizione e alcune mie osservazioni sul perché dovresti leggerlo.
- È mia abitudine leggere libri in lingua originale (in inglese). Per i libri di cui è disponibile una traduzione ti ho comunque messo il link al testo italiano. Non mi prendo però la responsabilità sulla qualità di queste traduzioni :-D (ad eccezione di uno, poi capirai perché).
- La lista ha un ordine meramente “cronologico“: leggo in media 52 libri all’anno (uno a settimana), quelli che ho scelto per te sono quelli che nel corso dell’anno mi hanno colpito maggiormente e mi sento di consigliare alle centinaia di migliaia di Efficaci :)
- Se sei curioso di vedere le altre liste di libri che ho proposto negli anni, eccole:
Ok, la premessa te l’ho fatta, tempo di andare ai libri di quest’anno!
1) Il corso dell’amore – Alain De Botton
Ho letto questo libro, scritto dal filosofo anglo-svizzero Alain De Botton ad inizi febbraio, nel periodo di convalescenza post-operazione.
In realtà, dopo averlo ricevuto in dono, ne avevo procrastinato la lettura per diversi mesi.
Beh, non mi sono pentito di averlo preso finalmente tra le mani.
Si tratta di un testo che mescola sapientemente fiction e saggistica.
L’autore infatti prende spunto dalla storia di amore tra Rabih e Kirsten, architetto e funzionaria comunale di Edimburgo.
Nei diversi capitoli vengono raccontate le fasi attraverso cui il loro amore sboccia ed evolve: dall’innamoramento, ai tradimenti, dalla nascita dei figli alle crisi lavorative.
Ma al termine di ogni capitolo, De Botton fornisce indicazioni per comprendere le naturali fasi di una relazione amorosa e spunti pratici per imparare a coltivare e a proteggere quanto di prezioso può nascere tra due persone.
Consigliato a chiunque comprenda l’importanza dell’amore nella propria vita e voglia investire per migliorare la qualità del proprio rapporto.
2) Minimalismo Digitale – Cal Newport
Il Professor Cal Newport è da sempre uno dei miei saggisti preferiti.
Nel suo ultimo best-seller affronta il tema delle dipendenze digitali.
Nel 2007 infatti, con l’arrivo dei primi smartphone e la diffusione di massa di Internet e delle app digitali, le nostre abitudini sociali, lavorative e personali sono state completamente stravolte (e non sempre in meglio).
Newport propone un approccio innovativo ribattezzato appunto minimalismo digitale.
Ma cos’è il minimalismo digitale? Si tratta dell’ennesimo “detox digitale” che falliremo dopo pochi giorni? È forse un movimento neo-luddista?
No, nulla di tutto ciò. Secondo le parole dell’autore, il minimalismo digitale è…
“Una filosofia di utilizzo della tecnologia che prevede la scelta accurata di un numero ristretto di attività digitali (app, siti, servizi online) che siano in linea con i nostri valori e l’eliminazione volontaria di tutto il resto.”
Come anticipato, c’è un solo testo di cui posso garantirti la qualità della traduzione e questo è proprio il libro di Newport.
“Minimalismo Digitale” infatti è stato il primo libro che ho selezionato per la collana “Ottantaventi” della ROI edizioni, che ho il piacere di curare proprio dal 2019.
Nel 2020 cercheremo di portare in Italia altri libri molto belli che vorrei condividere con tutti gli Efficaci :)
Ps. se sei interessato ad una recensione più approfondita di questo libro, la trovi qui.
3) La mente illuminata – John Yates
La meditazione è ormai una costante nella mia vita da più di 10 anni.
Ho letto numerosi testi a riguardo e frequentato corsi di perfezionamento con meditatori esperti di diverse scuole.
…eppure, quando mi consigliano un nuovo libro su questo argomento, non resisto!
La mente illuminata mi è stato consigliato da uno dei nostri contributor, Severino Cirillo, ed è in breve tempo diventato il mio manuale di meditazione di riferimento.
Mai avevo letto un libro tanto dettagliato sulla meditazione e numerosi consigli mi hanno aiutato a portare la mia pratica ad un nuovo livello.
Mi sento di consigliarlo a chiunque?
Uhm… Ni.
Sicuramente è adatto per chi già conosce e pratica la meditazione, per i principianti, o comunque per chi non ha mai meditato, consiglierei invece di partire da questo articolo di EfficaceMente e dalle relative risorse consigliate al termine.
4) Perché dormiamo – Matthew Walker
Parlare di sonno, dopo aver parlato di meditazione, potrebbe strappare un sorriso a quei lettori che hanno provato la pratica meditativa e si sono addormentati dopo 5 minuti!
Battute a parte, il libro del ricercatore Matthew Walker è stato davvero una rivelazione.
…e non è un caso che anche Bill Gates, noto divoratore di libri, lo abbia inserito tra i suoi libri consigliati per le festività natalizie.
Per quanto mi riguarda, ho sempre avuto un rapporto problematico con il sonno, fin dall’adolescenza.
Nulla di grave eh, diciamo però che gli strumenti e le strategie per migliorare il sonno mi hanno sempre incuriosito.
Ecco perché non ho esitato a leggere questo libro appena l’ho scoperto tra i best-seller del New York Times.
…e non mi ha deluso.
Walker, oltre a fornire molti approfondimenti sul sonno derivanti dai suoi studi (è uno dei massimi esperti al mondo sull’argomento), riesce davvero a farti apprezzare l’importanza di questa nostra funzione vitale e sono certo che la sua battaglia per aumentare la qualità del sonno nel mondo occidentale porterà immensi benefici a milioni di persone.
Da leggere.
5) I quattro accordi – Miguel Ruiz
Mettiamola così, se un anno fa qualcuno mi avesse detto che questo libro, dalla copertina improbabile e dalla sinossi fuffosa, sarebbe entrato di diritto nella top ten ufficiale del 2019 dei libri suggeriti da EfficaceMente… non gli avrei creduto.
Eppure, il libro de “I quattro accordi” di Miguel Ruiz, mi è piaciuto davvero un sacco.
Naturalmente non ti devi aspettare un manuale di sviluppo personale con istruzioni pratiche e dettagliate.
Si tratta di un libro inaspettato: mixa infatti un approccio analitico allo studio della mente, tipico di chi ha una formazione medico-scientifica (Ruiz era un medico chirurgo), a passaggi decisamente più mistici, ispirati all’antica saggezza dei Toltechi, popolazione mesoamericana dell’epoca precolombiana che dominò gran parte del Messico centrale tra il X ed il XII secolo.
Se vuoi farti un’idea prima di prenderlo, ti consiglio di leggerti questo articolo di approfondimento pubblicato qui su EfficaceMente qualche mese fa: “Essere liberi: i 4 principi della libertà personale“.
6) Traction – Gino Wickman (solo in inglese)
Passiamo ad un libro di tutt’altro genere, un libro di business e per chi fa business: Traction di Gino Wickman.
EfficaceMente è nato come un semplice blog, nell’ormai lontano 2008, e per diversi anni l’ho gestito da solo, come hobby, mentre lavoravo a tempo pieno (molto pieno) come Manager per una Società di Consulenza di Direzione, a Milano.
Nel 2015 ho deciso di lasciare il lavoro da dipendente e trasformare questa mia passione in una vera e propria attività.
Mi sono trasferito a Londra, ho iniziato a collaborare in remoto con un team internazionale di professionisti e mi sono dedicato al 100% ad EfficaceMente.
Il progetto ha continuato a crescere, motivo per cui, per il 2020, ho deciso di passare al livello successivo: aprire i primi uffici fisici londinesi e creare un team locale di collaboratori a tempo pieno.
Riuscire in questa nuova impresa significherà reinventarmi nuovamente e come ho sempre fatto in questi casi, mi sono buttato a capofitto nella formazione.
Tra i tanti testi di business letti in questi ultimi mesi, Traction è stato in assoluto uno dei più interessanti e utili.
Al suo interno infatti l’autore spiega il concetto di EOS, ovvero Entrepreneurial Operating System, un modello di gestione aziendale estremamente efficace.
Se sei un libero professionista che deve gestire un team di collaboratori o un piccolo/medio imprenditore, te lo consiglio caldamente ;-)
7) L’arte di correre – Haruki Murakami
Avevo spesso sentito parlare di Murakami, famoso scrittore giapponese, ma ammetto di non aver letto mai nulla di questo autore fino a qualche mese fa.
Durante una pigra domenica a casa ho infatti preso in mano il libro “L’arte di correre“, libricino che avevamo già nella nostra libreria da qualche tempo, e sono subito stato catturato dallo stile di scrittura e dalle atmosfere create da Murakami.
Tra l’altro, se ho ben capito, questo libro è un po’ diverso da tutti gli altri scritti dall’autore nipponico: si tratta infatti di un saggio, di una collezione di diari tenuti dall’autore sulla sua passione per la corsa.
Ma nonostante questo, si coglie subito uno stile ben preciso: leggere Murakami è un po’ come ascoltare un bell’album di jazz nella lounge di un elegante albergo.
Mi sono già ripromesso di leggere anche gli altri libri più famosi dell’autore giapponese.
Se li hai già letti, quale mi consigli di leggere per primo?
Fammelo sapere nei commenti, te ne sarei davvero grato.
Ma passiamo al prossimo libro della mia top ten del 2019.
8) La guerra dell’arte – Steven Pressfield
Steven Pressfield è un noto sceneggiatore hollywoodiano.
Se hai amato il film “La leggenda di Bagger Vance“, interpretato da Will Smith e Matt Damon, beh, la storia è stata ideata proprio dal nostro amico Pressfield.
Eppure, il successo di pubblico l’autore americano lo ha raggiunto soprattutto grazie ad una serie di brevi saggi dedicati all’intenso lavoro di scrittore, creativo e in generale professionista.
Tra questi il più famoso è: “La guerra dell’arte” (The war of art).
In questo testo Pressfield parla degli ostacoli che ogni professionista incontra durante la realizzazione dei propri obiettivi più ambiziosi, nello specifico ogni creativo, prima o poi, dovrà fare i conti con la “Resistenza“, una sorta di dea malefica che ostacola continuamente i nostri progressi e ci porta inevitabilmente a procrastinare.
Nel saggio Pressfield spiega come affrontare le trappole della “Resistenza” e quale atteggiamento mentale dobbiamo sviluppare per diventare dei veri professionisti.
Super-consigliato!
Ps. Non me la sono sentito di linkarti la versione italiana: quest’ultima esiste, ma sembra tradotta con Google Translate ed è piena di refusi. Se te la cavi con l’inglese, leggiti assolutamente la versione originale.
9) La città dei ladri – David Benioff
Conosci la serie “Il trono di spade“?
È considerata una delle serie tv di maggiore successo di tutti i tempi.
Beh, tra gli autori di questa produzione televisiva vi è un certo… David Benioff.
Adesso, mettendo da parte le ultime disastrose stagioni di “Game of Thrones“, è indubbio che Benioff sia un genio creativo e sappia un paio di cosine su come si costruisce una storia in grado di tenere incollati milioni e milioni di persone ad uno schermo.
Quello che molti non sanno però è che qualche anno fa l’autore di origini russe, naturalizzato americano, ha scritto anche un romanzo ambientato durante l’assedio di Leningrado da parte dei Nazisti, nella seconda guerra mondiale.
Personalmente non amo molto i romanzi storici, ma “La città dei ladri” è davvero un bel libro e se vuoi alternare una storia potente ai tanti saggi di miglioramento personale che ti ho consigliato negli anni, il testo di Benioff non ti deluderà :)
Ps. verso la fine rischierai di piangere, te lo anticipo: è infatti inevitabile affezionarsi ai personaggi creati da Benioff.
10) Il libro della tua vita – Tu
Voglio concludere questa carrellata di libri con un consiglio un po’ diverso dal solito.
Come scritto all’inizio di questo articolo, la lettura è stata una delle abitudini chiave che mi hanno cambiato la vita, ma leggere non basta.
Un libro può essere uno straordinario punto di partenza, ma se vogliamo davvero cambiare i nostri atteggiamenti mentali, le nostre abitudini, i nostri modi di fare, dobbiamo imparare a scrivere, giorno dopo giorno, il “libro della nostra vita“.
Ogni anno davanti a noi abbiamo 365 nuove pagine bianche: pagine che possiamo riempire di pensieri e azioni che vadano finalmente nella giusta direzione.
Per farlo, però, dobbiamo rinnovare ogni mattina la volontà di rendere la nostra vita straordinaria.
Per questo motivo, a partire dal 2015, ho deciso di accompagnare, ogni singolo giorno dell’anno, un numero selezionato di lettori di EfficaceMente, in un (per)corso annuale verso la realizzazione dei loro obiettivi più ambiziosi (la laurea, il cambio lavoro, la perdita di peso, etc.).
Se segui EfficaceMente ne avrai sicuramente sentito parlare.
Sto parlando di: 365 – Un anno epico.
Centinaia di lettori di EfficaceMente hanno già confermato la loro iscrizione per partecipare all‘edizione 2022, la migliore edizione di sempre (una community riservata, un’app digitale).
Se vuoi sapere di più sulla nuova edizione 2023 e dare una “sbirciatina” al metodo 365 clicca su questo link per iscriverti alla lista d’attesa e inizia scrivere la storia più bella e importante di tutte… quella della tua vita!
Ne approfitto per augurarti un anno pieno di letture e successi.
Andrea Giuliodori.
Murakami – reading list per apprezzarlo al meglio:
1) 1Q84
2) L’Uccello che girava le viti del mondo
3) Norwegian Wood
4) La trilogia (nel seguente ordine): Vento / Flipper, Nel Segno Della Pecora e Dance Dance Dance
5) Tutti gli altri a tua scelta
Ma sono stati tutti scritti da uomini! :(
Oddio Ilaria, onestamente non sto a guardare il sesso o il colore della pelle dell’autore quando scelgo di leggere un libro. La smettiamo con questa identity politcs? Si sta trasformando nella sagra dell’assurdo.
Andrea ha consigliato tante volte articoli, libri e ted-talk di donne. Se quest’anno il caso ha voluto che gli autori dei suoi 10 libri preferiti fossero uomini non significa che non legga libri di autrici donne o che li ritenga meno validi. Sono femminista e credo fermamente nell’importanza della rappresentazione, ma serve un minimo di buon senso.
X ILARIA,
O UOMO O DONNA A ME BASTA SCRIVA BENE E IN MODO CHIARO E COMPRENSEBILE POI IO IL LIBRO LO COMPRO!!!
Scusa Ilaria, ma non ho capito una cosa.
Andrea doveva includere assolutamente un libro scritto da una donna, non in base a quello che scrive, ma in quanto donna?
Se si, è il grande cortocircuito di questa ondata di politicamente corretto.
Se no, non vedo quale sia il problema se a Andrea sono piaciuti di più libri scritti da uomini. Efficacemente è il suo blog, dove posta quello che gli piace, non è nulla di inciso sulla pietra.
Ilaria, la tua osservazione ci sta ma, come qualcun altro ha fatto già notare, il povero Andrea (che ha fatto molto bene a scusarsi per la sua “stizza” che ha semplicemente aizzato i suoi fedelissimi) non è vero che non ha mai consigliato contenuti provenienti da donne: chi lo segue da tempo, sa benissimo che un buon 5% dei contenuti che consiglia (e immagino di conseguenza, che valuta) proviene da una mente femminile.
Del resto in effetti Ilaria, nessuno sa l’orientamento sessuale o religioso di tutti gli autori che ha consigliato. Lo stesso Andrea non ha mai dichiarato i propri, potrebbe fare la dragQ di nascosto, che ne sappiamo e che ci importa soprattutto?
Al buon Andrea invece con affetto confido che la parentesi semi politica sul femminismo attuale e di conseguenza sulla condizione della donna, se la poteva tranquillamente risparmiare. Semmai il consiglio potrebbe essere quello di espandere i propri orizzonti se proprio gli aggrada mettersi avanti e parlare in merito. Paragonare autrici storiche che hanno usato pseudonimi maschili proprio per non essere scartate dal pubblico e dalla critica (e SI SA che il motivo è questo, proprio perché dichiarato) ad una Elena Ferrante di cui non si sa proprio nulla, è solamente ridicolo.
Gina…
1) J.K.Rowling non è un’autrice storica, è un’autrice contemporanea, come Elena Ferrante.
2) Il paragone è estremamente calzante proprio perché contraddice l’ipotesi secondo cui per sfondare nel mondo dell’editoria serva essere uomini (o usare pseudonimi maschili). Elena Ferrante al momento è una delle autrici / autori che sta riscuotendo più successo a livello commerciale e lo sta facendo con uno pseudonimo femminile.
Norwegian wood
Dance dance dance
In realtà la mia era più una constatazione che una critica, non avevo dubbi che fossi in buona fede! Comunque tanto assurdo non è visto che persino la Rowling ha dovuto inizialmente utilizzare uno pseudonimo per non far capire di essere una donna e aumentare le probabilità di vendita. Non penso che secoli di dominio maschile non abbiano nessuno influsso sulla realtà di oggi, in più visto che è sempre stato così sembra assurdo metterla in discussione quando in realtà lo è il contrario. Persino tu puoi essere vittima di bias se un tema non è di tuo interesse non riguardandoti personalmente :) So che spesso sono automatismi non scelte consapevoli, ma vale la pena prestarci attenzione per arricchirsi di nuove idee e punti di vista!
Guarda Ilaria, la mia risposta stizzita (di cui mi scuso) deriva proprio dal fatto che queste tematiche (identity politics) le ho approfondite con particolare attenzione, proprio nel 2019. Uno dei libri che avrei voluto includere nella lista è “The Madness of Crowds” di Douglas Murray in cui certe dinamiche vengono spiegate con estrema lucidità.
Vedi, le lotte portate avanti dalle prime ondate di femminismo erano sacrosante, ma i vari cavalli di battaglia della quarta ondata di femminismo sono davvero imbarazzanti.
Uno di questi è proprio l’idea che la nostra società sia un patriarcato che opprime le donne (come se le donne non abbiano avuto alcun ruolo nello sviluppo della società umana prima degli anni ’60) o che sia necessaria la parità imposta con le quote rose. Queste sono le assurdità a cui facevo riferimento e che ormai sono entrate talmente nell’immaginario comune da essere considerate delle verità sacrosante (questo è il vero bias).
Per quanto riguarda la Rowling poi, l’utilizzo di uno pseudonimo maschile non dimostra nulla: la storia dell’editoria è piena di autori e autrici che hanno utilizzato pseudonimi sia maschili, sia femminili.
La più famosa dell’epoca moderna, se vogliamo fare un confronto con la Rowling, è Elena Ferrante: pseudonimo femminile dietro cui si potrebbe celare un autore o un’autrice (nessuno lo sa).
Accetto l’osservazione, ma facciamo molta cautela a queste tendenze, perché sono molto pericolose: nel momento in cui iniziamo a giudicare e scegliere il lavoro degli esseri umani sulla base del loro genere, colore della pelle, preferenze sessuali, non c’è fine al livello di discriminazione che si può raggiungere.
Ad esempio, come mai non ti sei accorta che nessuno degli autori citati è di colore o di fede mussulmana o trans o…. (e così via all’infinito in una spirale che ci porta solo ad essere più divisi in tribù in eterna lotta tra loro).
Buongiorno, di Murakami tralascerei Norwegian Wood (mio, impopolare gusto) e partirei con Kafka sulla spiaggia, L’uccello che girava le viti del mondo, Il mestiere dello scrittore. Poi tutti gli altri, inclusi 1q84 e Nel segno della pecora, tenendo magari per ultimi gli scritti sulla musica (se non si è appassionati). L’arte di correre è ideale per chi si avvicina a Murakami, così come suggerisco il breve testo della sua lectio magistralis di quest’anno ad Alba. Vado a leggere Minimalismo digitale, grazie. ? Buon anno! ? Ps Certo che neppure la lectio magistralis tenuta a Stoccolma da Ishiguro per il conferimento del Nobel (ed. Einaudi) è malaccio, se vogliamo dare un occhio anche alla concorrenza. ?
Grazie Roberta!
Norvegian Wood per me è ottimo per iniziare. Murakami ha un modo di scrivere molto particolare e le sue tematiche ruotano attorno all’onirico e sulla contrapposizione di due mondi. Non da quasi mai spiegazioni a questi mondi e a molti dei misteri all’interno dei suoi libri. Norvegian Wood in questo senso è il libro che (insieme a L’Arte di correre) è molto più vicino ai “normali romanzo”, per quanto il suo stile ed alcune tematiche siano ben presenti. Con queste doverose promesse puoi partire da quale ti pare, ma Norvegian Wood resta per me un’ottimabacclimatazione al suo stile.
Aggiungo alla lista di Elena “l’assassinio del Commendatore” l’ultimo libro uscito e anche Dance Dance
Grazie!
Ne ho messo qualcuno in wish list!!
Buon anno epico :)
A te Gio!
Norwegian wood, Il primo che ho letto io di Murakami ed ho adorato.
Anche 1Q84 e’ un capolavoro. Un po’ più impegnativo.
Il mio libro preferito di Murakami è ‘Norwegian Wood’. Te lo consiglio. ?
Per Murakami consiglio di iniziare con “Kafka sulla spiaggia”.
Grazie!
anche il mio, forse perché è stato il primo Murakami che ho letto, mi è rimasto dentro, bellissimo.
;-)
Per ogni libro si apre un link da affiliato su amazon. Sono questi atteggiamenti che rendono le persone diffidenti e prevenute. Almeno per una volta, potevi evitare di monetizzare.
Ciao Fabio:
1) Tutti i link che vengono messi su EfficaceMente sono in automatico collegati al nostro id-affiliato (si tratta di un plugin realizzato dal nostro sviluppatore per ottimizzare questo aspetto).
2) Che tutti i link verso Amazon siano di affiliazione è esplicitato nel regolamento del sito.
3) Non è che se consiglio un libro piuttosto che un altro, Amazon mi paga di più o di meno (e comunque quello che guadagniamo sulle affiliazioni Amazon è talmente ridicolo che a malapena coprono i costi del server di EfficaceMente).
Chiariti questi punti, mi spieghi il senso del tuo commento? Grazie.
C’entra col non essere trasparenti, come ad esempio non pubblicare commenti dove non c’è ombra di insulto o maleducazione, solo perché non ti piacciono o perché possano fare riflettere le persone in un modo che non ti piace.
Non vedo nulla di male nel “monetizzare” un contenuto offerto gratuitamente.
Certo, io non mi affilierei ad Amazon, ma capisco che è la piattaforma più usata e che probabilmente paga di più, quindi non è proprio semplice trovare alternative valide…
Perché mai diffidenti? Qui ci sono solo i commenti che vuole il dictat, cosa pretendi?
Gina, ogni tuo commento è una contraddizione:
1) Come spiegato, nel regolamento del sito è riportato chiaramente che si tratta di link di affiliazione.
2) Se vengono postati solo i commenti “che vuole il dictat” (non credo sia italiano, ma vabbé… soprassediamo), non si spiega perché siano presenti i commenti di Ilaria, Fabio e addirittura i tuoi.
…”addirittura” perché sono pieni di un astio davvero ingiustificato.
L’indernedde è molto vasto, se provi così disprezzo nei confronti del mio lavoro e della mia persona, perché perdi tempo qui?
(è una domanda retorica…).
Grazie per i tuoi consigli! Prenderò sicuramente spunto! Di Murakami oltre a Norvegian Wood e 1q84 (le sue opere più famose) ti consiglio anche “L’incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio”, è meno “onirico” di altri suoi libri, quindi meno amato dagli appassionati di questo autore, ma secondo me perfetto per entrare in sintonia con il suo stile…
Grazie anche a te Alessia!
Come se non avessi già abbastanza libri nella wishlist di Audible. :(
:-D
Posso dirTi che Ti seguo da sempre e dopo aver preso 365-2017 e Crea Tempo e il Tuo libro, purtroppo quest’anno complice un diverso approccio con le mie finanze in cui ho deciso di pagare tutti gli arretrati fiscali (eh si esistono persone che non amano i debiti anche in Italia…) e passare felicemente al cd. regime fiscale del forfettone, ho poco denaro da destinare alla mia crescita personale. A questo punto rifarò 365-2017 non mi resta che continuare a seguirTi sperando in una mega offerta dell’ultimo momento per i decani. Buon anno a tutti.
Murakami – Vedo diversi commenti che promuovono Norwegian wood di Murakami. In realtà è uno di quelli che mi è piaciuto meno di questo autore.
Io ho amato “Kafka sulla spiaggia” (forse perché è stato il primo), poi in tutti gli altri non ho ritrovato le stesse emozioni e la stessa forza. Però non li ho letti tutti e non ho letto nemmeno “l’arte di correre”.
Con Murakami avevo deciso di chiudere per un po’, ma a questo punto devo rivedere la mia decisione per seguire i tuoi consigli… ??
Bene, avendolo ricevuto in regalo per Natale, non vedo l’ora di iniziarlo ;-)
Grazie per i suggerimenti caro Andrea, domani vado alla Feltrinelli e ordino quello che mi ha più convinto :)
Qual è per curiosità?
Ma c’entra qualcosa con quello che ho scritto con l’articolo sui libri? Mah, misteri della psiche umana…
Ciao Gennaro, spiace sempre sentire di queste situazioni a cui sono sottoposti liberi professionisti ed imprenditori italiani.
Stranamente la Pandemia mi ha aiutato a modificare le ormai pessime abitudini di spesa che avevo preso (pagare le tasse e tutto il superfluo come vacanze e ristoranti senza tener conto delle scarse entrate di quel periodo…). Rileggendo la Tua cortese risposta mi hai ricordato tutti gli “strumenti” che ho accumulato grazie a Te, in parte acquistati e in massima parte gratuiti. E per questo volevo dirTi grazie. In attesa di poterTi incontrare un giorno, spero presto (occasione che mi sono perso, purtroppo, perso tempo fa, sempre per le questioni economiche…). Cordialità.
Di Murakami ti consiglio Kafka sulla spiaggia dalle atmosfere oniriche e Norwegian Wood! E… Grazie per i consigli. Buon 2020:)
Bene ;)
Ciao Andrea,
ho già letto “La guerra dell’arte”, effettivamente nella traduzione italiana qualcosa non mi tornava ma il testo è sicuramente valido. Il succo è che puoi trovare qualunque giustificazione per non fare, il mondo sarà pronto a fornirtene in abbondanza. Se invece riesci ad essere consapevole della “Resistenza” la combatti e vai avanti anche nei momenti in cui i tuoi sforzi sembrano vani.
Ciao Andrea,
riguardo a Murakami, di cui ho letto numerosi romanzi, questi i miei suggerimenti per iniziare:
1. Norwegian Wood / Tokyo Blues – introduce al mondo di Murakami con una narrazione più lineare rispetto ai seguenti. Temi: amore, adolescenza, morte, musica
2. L’uccello che girava le viti del mondo – la lettura di un libro in genere trasporta in un mondo parallelo (con Murakami ancora di più), e a meno di appuntarsi alcune considerazioni durante o appena terminata la lettura, alcune sensazioni sottili restano intrappolate tra le pagine. Di questo libro, non so perchè, ricordo semplicemente una sensazione soddisfatta di aver vissuto una bella esperienza e di aver detto che era il mio preferito (fino ad allora) dell’autore. Temi: scomparsa, ricerca, mondo onirico, mistero
3. 1Q84 – una sorta di summa delle tematiche e atmosfere care a Murakami: realtà parallele, amore, morte, violenza, famiglia, religione, mistero e ricerca, condite in un romanzo con tocchi di thriller e in sottofondo l’amore. Consigliato dopo i precedenti, per apprezzarne meglio i dettagli e i diversi livelli di lettura, senza essere subito scaraventati in un mondo talvolta poco comprensibile.
Buon 2020!
Grazie!
L’uccello che girava le viti del mondo— L’assassinio del commendatore. Murakami
Ora un suggerimento Andrea: eBook o cartacei??????
Credo che siano disponibili entrambe le versioni Stefania :)
Andrea ha messo solo libri di autori auomini, io comincio con le autrici donne:
L’anno del sì, Shonda Rhimes. Sì, lei è la mente dietro a programmi tv di successo come Grey’s Aanthomy e Scandal, ma era anche una con problemi di peso, la paura di parlare in pubblico, ecc. L’ho letto in italiano, ma vi consiglio, almeno per quanto riguarda il discorso all’università, di guardare i video che trovate su you tube.
Becoming Michelle Obama
Big Magic: Vinci la paura e scopri il miracolo di una vita creativa di Elizabeth Gilbert; se, come me, pensate che la creatività sia uno dei vostri punti deboli, questo libro offre spunti interessanti per migliorare.
Molecole di Emozioni di Candance B. Pert, sul rapporto tra emozioni e salute, scritto da una scienziata arrivata vicina al Nobel. Fa capire molte cose anche su come funziona la ricerca farmacologica e i Nobel.
Poi però nelle mie letture ci sono anche autori uomini, come Tim Mashall e il suo “Le 10 mappe che spiegano il mondo”, Il monaco che vendette la sua Ferrari di Robin Sharma, Open di Andre Agassi, Live your truth di Ramal Ravikant, L’arte della vittoria (pessima traduzione del titolo) di Phil Knight e La forza dentro di Max Calderan.
Che piacere vedere Murakami nella lista! Ti consiglio di cominciare con “L’uccello che girava le viti del mondo” o “Kafka sulla spiaggia” (io ho una piccola preferenza per il primo…). Buona lettura e buon anno!
Grazie!
Sarebbe fantastico se portassi anche DEEP WORK di Cal Newport come traduzione.
Abbiamo preso :) Arriva nel 2020!
Fantastico. Non vedo l’ora di acquistarlo.
Grazie per gli spunti! “i quattro accordi” giace non letto nella mia libreria, sarà il caso di prenderlo in mano! E prenderò anche quello di Murakami, da amante della corsa. Di questo ho letto “Tokyo blues – norwegian wood” e “dance dance dance”. Non so se mi sono piaciuti o no, in entrambi i casi ho provato la sensazione di essere stata “turbata” da questi libri, e non ho più voluto leggere nulla di Murakami. Ma se questo è un saggio, gli darò una seconda chance :-)
Ho letto solo 1Q84 di Murakami e lo consiglio assolutamente! Inaspettato!
Proprio in questo forno sto leggendo Norwegian Wood, puoi ritrovare le atmosfere jazz che ti hanno colpito, ma non solo. Te lo consiglio caldamente! Buon anno!
Buongiorno Andrea,
anche quest’anno condivido con te la lista dei 16 libri letti questo 2019. L’obiettivo era superare l’anno precedente (12 libri) quest’anno diventati 16. Obiettivo 2020: 20 libri. Qui la mia lista:
1. 365 Tao – Daily Meditations, di Deng Ming-Dao
2. Conscious loving, di Gay and Kathlyn Hendricks
3. Faust, di Johann Wolfgang Goethe
4. Vorrei fare il cooperante, di Diego Battistessa
5. Vincere – ma non solo, di Javier Zanetti
6. Non stancarti di andare, di Teresa Radice e Stefano Turconi
7. How to live a Mindful life, various authors
8. Gratis, fare tutto (o quasi) senza denaro, di Massimo Acanfora
9. Conoscere Ho’Oponopono, di Steven Bailey
10. Chi ha spostato il mio formaggio – IL SEQUEL, di Spencer Johnson
11. Come rovinarsi la vita di coppia sistematicamente (e smettere di farlo), di Claudia Sachse, Rainer Sachse
12. La famiglia flessibile, di Riccardo Bonato
13. Il bello della corsa, di Enrico Arcelli
14. Ti amo ma non con te, di Pietro Fornari
15. Un souvenir de Solferino, di Henry Dunant
16. I 19 giorni di Lome, di Matteo Fraschini Koffi
Buone vacanze e buon anno nuovo Andrea!
Ciao Andrea,
ho letto ”Nel segno della pecora” di Murakami.
A parer mio è un libro che, in qualche modo, ti priva di un giudizio. E’ una sensazione fastidiosa, che provo spesso quando vado a vedere a teatro spettacoli alla ”Samuel Beckett”, nei quali si capisce poco, ma dai quali te ne esci comunque con le orecchie che fischiano.
Per tutto il tempo mi sentivo come una che guarda con aria intelligente un Picasso mentre dietro quel furbone di Einstein ti fa la linguaccia…però è stato divertente !
Grazie per i tuoi suggerimenti e un augurio per questo 2020 !
Grazie per questa lista, molto interessante. Qualcuno dei libri proposti l’ho già letto, ma molti altri mi hanno incuriosito!
Ho letto l’arte di correre di Murakami e senz’altro ti consiglierei la trilogia 1Q84!
Ciao,
per Murakami ti consiglio ASSOLUTAMENTE Norwegian Wood / Tokyo Blues….io sono “andata” in Giappone, senza mai esserci stata!!!
Buon Anno!
Ciao Andrea,
Mi avrebbe fatto piacere comprare a mio marito il libro Traction di Gino Wickman ma non parla inglese. Non trovo una traduzione italiana motivo per cui ti chiedo di consigliarmi un altro libro sullo stesso argomento.
Grazie per il suggerimento se riuscirai a rispondermi e grazie per tutti i lunedì mattina in compagnia delle tue mail
Daniela
Ciao Daniela,
non saprei: l’approccio proposto da Wickman è molto specifico, proporti un altro libro di business in generale non credo avrebbe molto senso.
Mi spiace non poterti essere di maggiore aiuto.
Tranne le opere minori ho letto quasi tutto Murakami che amo molto e, proprio per questo, mai consiglierei ad un ingegnere. Ma tu sei un caso particolare ed in te l’uomo svetta sull’ingegnere, quindi ecco i tre che più ho amato: Kafka sulla spiaggia, 1Q84, L’assassinio del commendatore. Io li ho letti in quest’ordine e li rileggerei nella stessa sequenza. Qui trovi la summa dell’opera di Murakami. Tutti gli altri, seppur molto belli, a mio parere sono ad un gradino inferiore. IMHO. Buona lettura!
Grazie Maurizio :)
Consiglio, anche se non è uscito nel 2019, “L’atto di volontà” di Roberto Assagioli, citato anche nel pilastro della crescita personale in Italia “Come smettere di farsi le s***e mentali e godersi la vita” di Giulio Cesare Giacobbe.
Ciao, grazie per i titoli molto interessanti. Vorrei sapere se hai “letto” alcuni di questi libri in formato audio e, in generale, secondo quali criteri scegli quali libri effettivamente leggere e quali ascoltare nei tempi mascherati.
Libro da studiare approfonditamente = lettura su cartaceo / kindle
Libro che mi incuriosisce e che non avrei tempo da leggere = Audible
Ciao, Andrea. Ti suggerisco di leggere “Underground” di Murakami, anche questo è diverso dagli altri suoi scritti; si tratta di una bellissima testimonianza riguardo l’attentato nella metropolitana di Tokyo di qualche anno fa.
Grazie!