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Come da tradizione ormai, l’ultimo articolo di dicembre di EfficaceMente lo voglio dedicare anche quest’anno ai 10 libri che più ho amato negli ultimi 12 mesi.

Se sei un mio lettore storico, saprai bene che la lettura è stata una delle 10 abitudini che mi hanno cambiato la vita.

Da sempre i libri mi hanno fatto da mentori e molti degli obiettivi che ho realizzato negli ultimi 36 anni li devo proprio ad un’idea, ad un metodo o ad una storia, letti tra le centinaia di libri di crescita personale, filosofia, neuroscienze o letteratura che mi hanno accompagnato finora.

In questo articolo ho raccolto i 10 libri che più ho amato nel 2019. Mi auguro siano di ispirazione anche a te…

I 10 libri che più ho amato nel 2019

Alcuni punti da considerare prima di presentarti la mia top ten di libri del 2019:

  • Per ogni testo ti ho messo una breve descrizione e alcune mie osservazioni sul perché dovresti leggerlo.
  • È mia abitudine leggere libri in lingua originale (in inglese). Per i libri di cui è disponibile una traduzione ti ho comunque messo il link al testo italiano. Non mi prendo però la responsabilità sulla qualità di queste traduzioni :-D (ad eccezione di uno, poi capirai perché).
  • La lista ha un ordine meramente “cronologico“: leggo in media 52 libri all’anno (uno a settimana), quelli che ho scelto per te sono quelli che nel corso dell’anno mi hanno colpito maggiormente e mi sento di consigliare alle centinaia di migliaia di Efficaci :)
  • Se sei curioso di vedere le altre liste di libri che ho proposto negli anni, eccole:

Ok, la premessa te l’ho fatta, tempo di andare ai libri di quest’anno!

1) Il corso dell’amore – Alain De Botton

Il corso dell'amore - Alain De BottonHo letto questo libro, scritto dal filosofo anglo-svizzero Alain De Botton ad inizi febbraio, nel periodo di convalescenza post-operazione.

In realtà, dopo averlo ricevuto in dono, ne avevo procrastinato la lettura per diversi mesi.

Beh, non mi sono pentito di averlo preso finalmente tra le mani.

Si tratta di un testo che mescola sapientemente fiction e saggistica.

L’autore infatti prende spunto dalla storia di amore tra Rabih e Kirsten, architetto e funzionaria comunale di Edimburgo.

Nei diversi capitoli vengono raccontate le fasi attraverso cui il loro amore sboccia ed evolve: dall’innamoramento, ai tradimenti, dalla nascita dei figli alle crisi lavorative.

Ma al termine di ogni capitolo, De Botton fornisce indicazioni per comprendere le naturali fasi di una relazione amorosa e spunti pratici per imparare a coltivare e a proteggere quanto di prezioso può nascere tra due persone.

Consigliato a chiunque comprenda l’importanza dell’amore nella propria vita e voglia investire per migliorare la qualità del proprio rapporto.

2) Minimalismo Digitale – Cal Newport

Minimalismo digitale - Cal NewportIl Professor Cal Newport è da sempre uno dei miei saggisti preferiti.

Nel suo ultimo best-seller affronta il tema delle dipendenze digitali.

Nel 2007 infatti, con l’arrivo dei primi smartphone e la diffusione di massa di Internet e delle app digitali, le nostre abitudini sociali, lavorative e personali sono state completamente stravolte (e non sempre in meglio).

Newport propone un approccio innovativo ribattezzato appunto minimalismo digitale.

Ma cos’è il minimalismo digitale? Si tratta dell’ennesimo “detox digitale” che falliremo dopo pochi giorni? È forse un movimento neo-luddista?

No, nulla di tutto ciò. Secondo le parole dell’autore, il minimalismo digitale è…

“Una filosofia di utilizzo della tecnologia che prevede la scelta accurata di un numero ristretto di attività digitali (app, siti, servizi online) che siano in linea con i nostri valori e l’eliminazione volontaria di tutto il resto.”

Come anticipato, c’è un solo testo di cui posso garantirti la qualità della traduzione e questo è proprio il libro di Newport.

Minimalismo Digitale” infatti è stato il primo libro che ho selezionato per la collana “Ottantaventi” della ROI edizioni, che ho il piacere di curare proprio dal 2019.

Nel 2020 cercheremo di portare in Italia altri libri molto belli che vorrei condividere con tutti gli Efficaci :)

Ps. se sei interessato ad una recensione più approfondita di questo libro, la trovi qui.

3) La mente illuminata – John Yates

La mente illuminata - John YatesLa meditazione è ormai una costante nella mia vita da più di 10 anni.

Ho letto numerosi testi a riguardo e frequentato corsi di perfezionamento con meditatori esperti di diverse scuole.

…eppure, quando mi consigliano un nuovo libro su questo argomento, non resisto!

La mente illuminata mi è stato consigliato da uno dei nostri contributor, Severino Cirillo, ed è in breve tempo diventato il mio manuale di meditazione di riferimento.

Mai avevo letto un libro tanto dettagliato sulla meditazione e numerosi consigli mi hanno aiutato a portare la mia pratica ad un nuovo livello.

Mi sento di consigliarlo a chiunque?

Uhm… Ni.

Sicuramente è adatto per chi già conosce e pratica la meditazione, per i principianti, o comunque per chi non ha mai meditato, consiglierei invece di partire da questo articolo di EfficaceMente e dalle relative risorse consigliate al termine.

4) Perché dormiamo – Matthew Walker

Perché dormiamo - Matthew WalkerParlare di sonno, dopo aver parlato di meditazione, potrebbe strappare un sorriso a quei lettori che hanno provato la pratica meditativa e si sono addormentati dopo 5 minuti!

Battute a parte, il libro del ricercatore Matthew Walker è stato davvero una rivelazione.

…e non è un caso che anche Bill Gates, noto divoratore di libri, lo abbia inserito tra i suoi libri consigliati per le festività natalizie.

Per quanto mi riguarda, ho sempre avuto un rapporto problematico con il sonno, fin dall’adolescenza.

Nulla di grave eh, diciamo però che gli strumenti e le strategie per migliorare il sonno mi hanno sempre incuriosito.

Ecco perché non ho esitato a leggere questo libro appena l’ho scoperto tra i best-seller del New York Times.

…e non mi ha deluso.

Walker, oltre a fornire molti approfondimenti sul sonno derivanti dai suoi studi (è uno dei massimi esperti al mondo sull’argomento), riesce davvero a farti apprezzare l’importanza di questa nostra funzione vitale e sono certo che la sua battaglia per aumentare la qualità del sonno nel mondo occidentale porterà immensi benefici a milioni di persone.

Da leggere.

5) I quattro accordi – Miguel Ruiz

I quattro accordi - Miguel RuizMettiamola così, se un anno fa qualcuno mi avesse detto che questo libro, dalla copertina improbabile e dalla sinossi fuffosa, sarebbe entrato di diritto nella top ten ufficiale del 2019 dei libri suggeriti da EfficaceMente… non gli avrei creduto.

Eppure, il libro de “I quattro accordi” di Miguel Ruiz, mi è piaciuto davvero un sacco.

Naturalmente non ti devi aspettare un manuale di sviluppo personale con istruzioni pratiche e dettagliate.

Si tratta di un libro inaspettato: mixa infatti un approccio analitico allo studio della mente, tipico di chi ha una formazione medico-scientifica (Ruiz era un medico chirurgo), a passaggi decisamente più mistici, ispirati all’antica saggezza dei Toltechi, popolazione mesoamericana dell’epoca precolombiana che dominò gran parte del Messico centrale tra il X ed il XII secolo.

Se vuoi farti un’idea prima di prenderlo, ti consiglio di leggerti questo articolo di approfondimento pubblicato qui su EfficaceMente qualche mese fa: “Essere liberi: i 4 principi della libertà personale“.

6) Traction – Gino Wickman (solo in inglese)

tractionPassiamo ad un libro di tutt’altro genere, un libro di business e per chi fa business: Traction di Gino Wickman.

EfficaceMente è nato come un semplice blog, nell’ormai lontano 2008, e per diversi anni l’ho gestito da solo, come hobby, mentre lavoravo a tempo pieno (molto pieno) come Manager per una Società di Consulenza di Direzione, a Milano.

Nel 2015 ho deciso di lasciare il lavoro da dipendente e trasformare questa mia passione in una vera e propria attività.

Mi sono trasferito a Londra, ho iniziato a collaborare in remoto con un team internazionale di professionisti e mi sono dedicato al 100% ad EfficaceMente.

Il progetto ha continuato a crescere, motivo per cui, per il 2020, ho deciso di passare al livello successivo: aprire i primi uffici fisici londinesi e creare un team locale di collaboratori a tempo pieno.

Riuscire in questa nuova impresa significherà reinventarmi nuovamente e come ho sempre fatto in questi casi, mi sono buttato a capofitto nella formazione.

Tra i tanti testi di business letti in questi ultimi mesi, Traction è stato in assoluto uno dei più interessanti e utili.

Al suo interno infatti l’autore spiega il concetto di EOS, ovvero Entrepreneurial Operating System, un modello di gestione aziendale estremamente efficace.

Se sei un libero professionista che deve gestire un team di collaboratori o un piccolo/medio imprenditore, te lo consiglio caldamente ;-)

7) L’arte di correre – Haruki Murakami

L'arte di correre - Haruki MurakamiAvevo spesso sentito parlare di Murakami, famoso scrittore giapponese, ma ammetto di non aver letto mai nulla di questo autore fino a qualche mese fa.

Durante una pigra domenica a casa ho infatti preso in mano il libro “L’arte di correre“, libricino che avevamo già nella nostra libreria da qualche tempo, e sono subito stato catturato dallo stile di scrittura e dalle atmosfere create da Murakami.

Tra l’altro, se ho ben capito, questo libro è un po’ diverso da tutti gli altri scritti dall’autore nipponico: si tratta infatti di un saggio, di una collezione di diari tenuti dall’autore sulla sua passione per la corsa.

Ma nonostante questo, si coglie subito uno stile ben preciso: leggere Murakami è un po’ come ascoltare un bell’album di jazz nella lounge di un elegante albergo.

Mi sono già ripromesso di leggere anche gli altri libri più famosi dell’autore giapponese.

Se li hai già letti, quale mi consigli di leggere per primo?

Fammelo sapere nei commenti, te ne sarei davvero grato.

Ma passiamo al prossimo libro della mia top ten del 2019.

8) La guerra dell’arte – Steven Pressfield

La guerra dell'arte - Steven PressfieldSteven Pressfield è un noto sceneggiatore hollywoodiano.

Se hai amato il film “La leggenda di Bagger Vance“, interpretato da Will Smith e Matt Damon, beh, la storia è stata ideata proprio dal nostro amico Pressfield.

Eppure, il successo di pubblico l’autore americano lo ha raggiunto soprattutto grazie ad una serie di brevi saggi dedicati all’intenso lavoro di scrittore, creativo e in generale professionista.

Tra questi il più famoso è: “La guerra dell’arte” (The war of art).

In questo testo Pressfield parla degli ostacoli che ogni professionista incontra durante la realizzazione dei propri obiettivi più ambiziosi, nello specifico ogni creativo, prima o poi, dovrà fare i conti con la “Resistenza“, una sorta di dea malefica che ostacola continuamente i nostri progressi e ci porta inevitabilmente a procrastinare.

Nel saggio Pressfield spiega come affrontare le trappole della “Resistenza” e quale atteggiamento mentale dobbiamo sviluppare per diventare dei veri professionisti.

Super-consigliato!

Ps. Non me la sono sentito di linkarti la versione italiana: quest’ultima esiste, ma sembra tradotta con Google Translate ed è piena di refusi. Se te la cavi con l’inglese, leggiti assolutamente la versione originale.

9) La città dei ladri – David Benioff

La città dei ladri - David BenioffConosci la serie “Il trono di spade“?

È considerata una delle serie tv di maggiore successo di tutti i tempi.

Beh, tra gli autori di questa produzione televisiva vi è un certo… David Benioff.

Adesso, mettendo da parte le ultime disastrose stagioni di “Game of Thrones“, è indubbio che Benioff sia un genio creativo e sappia un paio di cosine su come si costruisce una storia in grado di tenere incollati milioni e milioni di persone ad uno schermo.

Quello che molti non sanno però è che qualche anno fa l’autore di origini russe, naturalizzato americano, ha scritto anche un romanzo ambientato durante l’assedio di Leningrado da parte dei Nazisti, nella seconda guerra mondiale.

Personalmente non amo molto i romanzi storici, ma “La città dei ladri” è davvero un bel libro e se vuoi alternare una storia potente ai tanti saggi di miglioramento personale che ti ho consigliato negli anni, il testo di Benioff non ti deluderà :)

Ps. verso la fine rischierai di piangere, te lo anticipo: è infatti inevitabile affezionarsi ai personaggi creati da Benioff.

10) Il libro della tua vita – Tu

Voglio concludere questa carrellata di libri con un consiglio un po’ diverso dal solito.

Come scritto all’inizio di questo articolo, la lettura è stata una delle abitudini chiave che mi hanno cambiato la vita, ma leggere non basta.

Un libro può essere uno straordinario punto di partenza, ma se vogliamo davvero cambiare i nostri atteggiamenti mentali, le nostre abitudini, i nostri modi di fare, dobbiamo imparare a scrivere, giorno dopo giorno, il “libro della nostra vita“.

Ogni anno davanti a noi abbiamo 365 nuove pagine bianche: pagine che possiamo riempire di pensieri e azioni che vadano finalmente nella giusta direzione.

Per farlo, però, dobbiamo rinnovare ogni mattina la volontà di rendere la nostra vita straordinaria.

Per questo motivo, a partire dal 2015, ho deciso di accompagnare, ogni singolo giorno dell’anno, un numero selezionato di lettori di EfficaceMente, in un (per)corso annuale verso la realizzazione dei loro obiettivi più ambiziosi (la laurea, il cambio lavoro, la perdita di peso, etc.).

Se segui EfficaceMente ne avrai sicuramente sentito parlare.

Sto parlando di: 365 – Un anno epico.

testimonianza-365

Centinaia di lettori di EfficaceMente hanno già confermato la loro iscrizione per partecipare all‘edizione 2022, la migliore edizione di sempre (una community riservata, un’app digitale).

Se vuoi sapere di più sulla nuova edizione 2023 e dare una “sbirciatina” al metodo 365  clicca su questo link  per iscriverti alla lista d’attesa e inizia scrivere la storia più bella e importante di tutte… quella della tua vita!

Ne approfitto per augurarti un anno pieno di letture e successi.

Andrea Giuliodori.

Avatar di Andrea Giuliodori
Sono un Ingegnere, nato e cresciuto tra le ridenti colline marchigiane ed oggi vivo e lavoro a Londra. Ho lavorato a Milano come Manager per una multinazionale della Consulenza Direzionale per 7 anni. Da inizi 2015 ho deciso di dedicarmi a tempo p...

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Naim

Murakami – reading list per apprezzarlo al meglio:

1) 1Q84
2) L’Uccello che girava le viti del mondo
3) Norwegian Wood
4) La trilogia (nel seguente ordine): Vento / Flipper, Nel Segno Della Pecora e Dance Dance Dance
5) Tutti gli altri a tua scelta

Ilaria

Ma sono stati tutti scritti da uomini! :(

Andrea Giuliodori

Oddio Ilaria, onestamente non sto a guardare il sesso o il colore della pelle dell’autore quando scelgo di leggere un libro. La smettiamo con questa identity politcs? Si sta trasformando nella sagra dell’assurdo.

Stefania

Andrea ha consigliato tante volte articoli, libri e ted-talk di donne. Se quest’anno il caso ha voluto che gli autori dei suoi 10 libri preferiti fossero uomini non significa che non legga libri di autrici donne o che li ritenga meno validi. Sono femminista e credo fermamente nell’importanza della rappresentazione, ma serve un minimo di buon senso.

LUCIA

X ILARIA,
O UOMO O DONNA A ME BASTA SCRIVA BENE E IN MODO CHIARO E COMPRENSEBILE POI IO IL LIBRO LO COMPRO!!!

Marco

Scusa Ilaria, ma non ho capito una cosa.
Andrea doveva includere assolutamente un libro scritto da una donna, non in base a quello che scrive, ma in quanto donna?
Se si, è il grande cortocircuito di questa ondata di politicamente corretto.
Se no, non vedo quale sia il problema se a Andrea sono piaciuti di più libri scritti da uomini. Efficacemente è il suo blog, dove posta quello che gli piace, non è nulla di inciso sulla pietra.

Gina

Ilaria, la tua osservazione ci sta ma, come qualcun altro ha fatto già notare, il povero Andrea (che ha fatto molto bene a scusarsi per la sua “stizza” che ha semplicemente aizzato i suoi fedelissimi) non è vero che non ha mai consigliato contenuti provenienti da donne: chi lo segue da tempo, sa benissimo che un buon 5% dei contenuti che consiglia (e immagino di conseguenza, che valuta) proviene da una mente femminile.
Del resto in effetti Ilaria, nessuno sa l’orientamento sessuale o religioso di tutti gli autori che ha consigliato. Lo stesso Andrea non ha mai dichiarato i propri, potrebbe fare la dragQ di nascosto, che ne sappiamo e che ci importa soprattutto?
Al buon Andrea invece con affetto confido che la parentesi semi politica sul femminismo attuale e di conseguenza sulla condizione della donna, se la poteva tranquillamente risparmiare. Semmai il consiglio potrebbe essere quello di espandere i propri orizzonti se proprio gli aggrada mettersi avanti e parlare in merito. Paragonare autrici storiche che hanno usato pseudonimi maschili proprio per non essere scartate dal pubblico e dalla critica (e SI SA che il motivo è questo, proprio perché dichiarato) ad una Elena Ferrante di cui non si sa proprio nulla, è solamente ridicolo.

Andrea Giuliodori

Gina…

1) J.K.Rowling non è un’autrice storica, è un’autrice contemporanea, come Elena Ferrante.
2) Il paragone è estremamente calzante proprio perché contraddice l’ipotesi secondo cui per sfondare nel mondo dell’editoria serva essere uomini (o usare pseudonimi maschili). Elena Ferrante al momento è una delle autrici / autori che sta riscuotendo più successo a livello commerciale e lo sta facendo con uno pseudonimo femminile.

Elena

Norwegian wood
Dance dance dance

Ilaria

In realtà la mia era più una constatazione che una critica, non avevo dubbi che fossi in buona fede! Comunque tanto assurdo non è visto che persino la Rowling ha dovuto inizialmente utilizzare uno pseudonimo per non far capire di essere una donna e aumentare le probabilità di vendita. Non penso che secoli di dominio maschile non abbiano nessuno influsso sulla realtà di oggi, in più visto che è sempre stato così sembra assurdo metterla in discussione quando in realtà lo è il contrario. Persino tu puoi essere vittima di bias se un tema non è di tuo interesse non riguardandoti personalmente :) So che spesso sono automatismi non scelte consapevoli, ma vale la pena prestarci attenzione per arricchirsi di nuove idee e punti di vista!

Andrea Giuliodori

Guarda Ilaria, la mia risposta stizzita (di cui mi scuso) deriva proprio dal fatto che queste tematiche (identity politics) le ho approfondite con particolare attenzione, proprio nel 2019. Uno dei libri che avrei voluto includere nella lista è “The Madness of Crowds” di Douglas Murray in cui certe dinamiche vengono spiegate con estrema lucidità.

Vedi, le lotte portate avanti dalle prime ondate di femminismo erano sacrosante, ma i vari cavalli di battaglia della quarta ondata di femminismo sono davvero imbarazzanti.

Uno di questi è proprio l’idea che la nostra società sia un patriarcato che opprime le donne (come se le donne non abbiano avuto alcun ruolo nello sviluppo della società umana prima degli anni ’60) o che sia necessaria la parità imposta con le quote rose. Queste sono le assurdità a cui facevo riferimento e che ormai sono entrate talmente nell’immaginario comune da essere considerate delle verità sacrosante (questo è il vero bias).

Per quanto riguarda la Rowling poi, l’utilizzo di uno pseudonimo maschile non dimostra nulla: la storia dell’editoria è piena di autori e autrici che hanno utilizzato pseudonimi sia maschili, sia femminili.

La più famosa dell’epoca moderna, se vogliamo fare un confronto con la Rowling, è Elena Ferrante: pseudonimo femminile dietro cui si potrebbe celare un autore o un’autrice (nessuno lo sa).

Accetto l’osservazione, ma facciamo molta cautela a queste tendenze, perché sono molto pericolose: nel momento in cui iniziamo a giudicare e scegliere il lavoro degli esseri umani sulla base del loro genere, colore della pelle, preferenze sessuali, non c’è fine al livello di discriminazione che si può raggiungere.

Ad esempio, come mai non ti sei accorta che nessuno degli autori citati è di colore o di fede mussulmana o trans o…. (e così via all’infinito in una spirale che ci porta solo ad essere più divisi in tribù in eterna lotta tra loro).

Roberta

Buongiorno, di Murakami tralascerei Norwegian Wood (mio, impopolare gusto) e partirei con Kafka sulla spiaggia, L’uccello che girava le viti del mondo, Il mestiere dello scrittore. Poi tutti gli altri, inclusi 1q84 e Nel segno della pecora, tenendo magari per ultimi gli scritti sulla musica (se non si è appassionati). L’arte di correre è ideale per chi si avvicina a Murakami, così come suggerisco il breve testo della sua lectio magistralis di quest’anno ad Alba. Vado a leggere Minimalismo digitale, grazie. ? Buon anno! ? Ps Certo che neppure la lectio magistralis tenuta a Stoccolma da Ishiguro per il conferimento del Nobel (ed. Einaudi) è malaccio, se vogliamo dare un occhio anche alla concorrenza. ?

Andrea Giuliodori

Grazie Roberta!

Niccolò

Norvegian Wood per me è ottimo per iniziare. Murakami ha un modo di scrivere molto particolare e le sue tematiche ruotano attorno all’onirico e sulla contrapposizione di due mondi. Non da quasi mai spiegazioni a questi mondi e a molti dei misteri all’interno dei suoi libri. Norvegian Wood in questo senso è il libro che (insieme a L’Arte di correre) è molto più vicino ai “normali romanzo”, per quanto il suo stile ed alcune tematiche siano ben presenti. Con queste doverose promesse puoi partire da quale ti pare, ma Norvegian Wood resta per me un’ottimabacclimatazione al suo stile.
Aggiungo alla lista di Elena “l’assassinio del Commendatore” l’ultimo libro uscito e anche Dance Dance

Gio

Grazie!
Ne ho messo qualcuno in wish list!!
Buon anno epico :)

Andrea Giuliodori

A te Gio!

Michela

Norwegian wood, Il primo che ho letto io di Murakami ed ho adorato.
Anche 1Q84 e’ un capolavoro. Un po’ più impegnativo.

Mattia

Il mio libro preferito di Murakami è ‘Norwegian Wood’. Te lo consiglio. ?

Isotta

Per Murakami consiglio di iniziare con “Kafka sulla spiaggia”.

Andrea Giuliodori

Grazie!

MORENO

anche il mio, forse perché è stato il primo Murakami che ho letto, mi è rimasto dentro, bellissimo.

Andrea Giuliodori

;-)

Fabio

Per ogni libro si apre un link da affiliato su amazon. Sono questi atteggiamenti che rendono le persone diffidenti e prevenute. Almeno per una volta, potevi evitare di monetizzare.

Andrea Giuliodori

Ciao Fabio:

1) Tutti i link che vengono messi su EfficaceMente sono in automatico collegati al nostro id-affiliato (si tratta di un plugin realizzato dal nostro sviluppatore per ottimizzare questo aspetto).
2) Che tutti i link verso Amazon siano di affiliazione è esplicitato nel regolamento del sito.
3) Non è che se consiglio un libro piuttosto che un altro, Amazon mi paga di più o di meno (e comunque quello che guadagniamo sulle affiliazioni Amazon è talmente ridicolo che a malapena coprono i costi del server di EfficaceMente).

Chiariti questi punti, mi spieghi il senso del tuo commento? Grazie.

Gina

C’entra col non essere trasparenti, come ad esempio non pubblicare commenti dove non c’è ombra di insulto o maleducazione, solo perché non ti piacciono o perché possano fare riflettere le persone in un modo che non ti piace.

F.

Non vedo nulla di male nel “monetizzare” un contenuto offerto gratuitamente.
Certo, io non mi affilierei ad Amazon, ma capisco che è la piattaforma più usata e che probabilmente paga di più, quindi non è proprio semplice trovare alternative valide…

Gina

Perché mai diffidenti? Qui ci sono solo i commenti che vuole il dictat, cosa pretendi?

Andrea Giuliodori

Gina, ogni tuo commento è una contraddizione:

1) Come spiegato, nel regolamento del sito è riportato chiaramente che si tratta di link di affiliazione.
2) Se vengono postati solo i commenti “che vuole il dictat” (non credo sia italiano, ma vabbé… soprassediamo), non si spiega perché siano presenti i commenti di Ilaria, Fabio e addirittura i tuoi.

…”addirittura” perché sono pieni di un astio davvero ingiustificato.

L’indernedde è molto vasto, se provi così disprezzo nei confronti del mio lavoro e della mia persona, perché perdi tempo qui?

(è una domanda retorica…).

Alessia

Grazie per i tuoi consigli! Prenderò sicuramente spunto! Di Murakami oltre a Norvegian Wood e 1q84 (le sue opere più famose) ti consiglio anche “L’incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio”, è meno “onirico” di altri suoi libri, quindi meno amato dagli appassionati di questo autore, ma secondo me perfetto per entrare in sintonia con il suo stile…

Andrea Giuliodori

Grazie anche a te Alessia!

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