Ritrovare la serenità potrebbe essere facile come bere un bicchiere d’acqua. O meglio, facile come metter giù un bicchiere d’acqua.
“Concedimi la serenità per accettare ciò che non posso cambiare, il coraggio per cambiare ciò che posso e la saggezza per riconoscere la differenza.”
R. Niebuhr.
Il weekend è finito. Forse lo avrai trascorso con i tuoi cari ed i tuoi amici attorno ad una bella tavola imbandita, o forse lontano dalla città per qualche giorno. In ogni caso, dovresti essere la serenità fatta persona… ma non è così. Sei preoccupato.
Magari è per quel problema di soldi, o è per via di quella scadenza al lavoro, no, aspetta, ci sono: è per colpa di quell’esame importante alle porte. Ognuno di noi deve affrontare ogni giorno piccole o grandi preoccupazioni. Fanno parte della nostra vita. Dobbiamo accettarlo. Il problema infatti non sono le preoccupazioni, ma le nostre reazioni. Ciò che conta davvero è il modo in cui gestiamo il nostro stress (a proposito, hai mai provato il pensiero tridimensionale?); ma soprattutto, il modo in cui ritroviamo la nostra serenità.
In passato ti ho parlato di 5 strategie efficaci per sconfiggere le preoccupazioni. Oggi voglio proporti qualcosa di diverso, voglio raccontarti una storiella, una storiella che parla dei problemi che ci opprimono ogni giorno, dello stress che ci logora dentro e di come possiamo ritrovare la serenità con un bicchiere d’acqua. Se sei curioso, continua a leggere ;-)
Quanto pesa un bicchiere d’acqua?
Siamo all’Università di Berkley, in California. Un professore della Facoltà di Psicologia fa il suo ingresso in aula, come ogni martedì. Il corso è uno dei più gremiti e decine di studenti parlano del più e del meno prima dell’inizio della lezione. Il professore arriva con il classico quarto d’ora accademico di ritardo. Tutto sembra nella norma, ad eccezione di un piccolo particolare: il prof. ha in mano un bicchiere d’acqua.
Nessuno nota questo dettaglio finché il professore, sempre con il bicchiere d’acqua in mano, inizia a girovagare tra i banchi dell’aula. In silenzio. Gli studenti si scambiano sguardi divertiti, ma non particolarmente sorpresi. Sembrano dirsi: “eccoci qua: oggi la lezione riguarderà sicuramente l’ottimismo. Il prof. ci chiederà se il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto. Alcuni diranno che è mezzo pieno. Altri diranno che è mezzo vuoto. I nerd diranno che è completamente pieno: per metà d’acqua e per l’altra metà d’aria! Tutto così scontato!”
Il professore invece si ferma e domanda ai suoi studenti: “Secondo voi quanto pesa questo bicchiere d’acqua?”. Gli studenti sembrano un po’ spiazzati da questa domanda, ma in molti rispondono: il bicchiere ha certamente un peso compreso tra i 200 e i 300 grammi. Il professore aspetta che tutti gli studenti abbiano risposto e poi propone il suo punto di vista: “Il peso assoluto del bicchiere d’acqua è irrilevante. Ciò che conta davvero è per quanto tempo lo tenete sollevato.” Felice di aver catturato l’attenzione dei suoi studenti, il professore continua: “Sollevatelo per 1 minuto e non avrete problemi. Sollevatelo per 1 ora e vi ritroverete un braccio dolorante. Sollevatelo per un’intera giornata e vi ritroverete un braccio paralizzato.”
Gli studenti continuano ad ascoltare attentamente il loro professore di psicologia: “In ognuno di questi tre casi il peso del bicchiere non è cambiato. Eppure, più il tempo passa, più il bicchiere sembra diventare pesante. Lo stress e le preoccupazioni sono come questo bicchiere d’acqua. Piccole o grandi che siano, ciò che conta è quanto tempo dedichiamo loro. Se gli dedichiamo il tempo minimo indispensabile, la nostra mente non ne risente. Se iniziamo a pensarci più volte durante la giornata, la nostra mente inizia ad essere stanca e nervosa. Se pensiamo continuamente alle nostre preoccupazioni, la nostra mente si paralizza.” Il professore capisce di avere la completa attenzione dei suoi studenti e decide di concludere il suo ragionamento: “Per ritrovare la serenità dovete imparare a lasciare andare stress e preoccupazioni. Dovete imparare a dedicare loro il minor tempo possibile, focalizzando la vostra attenzione su ciò che volete e non su ciò che non volete. Dovete imparare a mettere giù il bicchiere d’acqua.”
Carina vero? Intendiamoci, nulla di rivoluzionario, ma il buon senso tende ad essere così: ordinario e per questo sottovalutato ed inapplicato. Se vuoi ritrovare la tua serenità devi imparare a metter giù il bicchiere d’acqua. Ecco alcuni consigli pratici per farlo.
Consigli pratici per ritrovare la serenità
Ti ricordi quando ti ho detto che la tua vita fa schifo perché continui a concentrarti su ciò che non desideri? (Ne parlavamo qui). Beh, la metafora del bicchiere d’acqua ci ricorda che dobbiamo smettere di focalizzarci sulle nostre preoccupazioni, per concentrarci invece sulle possibili soluzioni.
Sì, sì, ok André, tutto bello ed interessante, ma mi sembra la sagra delle banalità! Andando al sodo: come cavolo la ritrovo la mia serenità!?!
Io un’idea ce l’avrei. Che ne dici se prima di metterlo giù questo bicchiere d’acqua, ce lo beviamo tutto di un sorso per rinfrescare la nostra gola ARSA?! Eh?! Ma che stai a di’ André?! Per ritrovare la serenità ricorda l’acronimo ARSA:
- Allenati. L’attività sportiva può fare davvero la differenza per il nostro corpo, ma può farla soprattutto per la nostra mente. Non fraintendermi, i tuoi problemi non si risolveranno magicamente dopo una corsetta al parco. Eppure, un buon allenamento può cancellare tensioni e preoccupazioni. In generale, praticare costantemente una qualche forma di attività sportiva (no, le bocce non valgono), ti aiuterà a resistere meglio allo stress e a ragionare con maggiore lucidità. Se ti può essere utile, qui sul blog, ho anche proposto un programma di allenamento efficace.
- Rilassati. André, mi prendi per il cubo?! Il mio problema è proprio quello di non riuscire a rilassarmi!!! Siamo indotti a pensare che tv e computer ci aiutino a rilassarci: nulla di più sbagliato. Non confondere mai le inutili distrazioni, con i veri piaceri della vita. Se vuoi davvero rilassarti, pratica quotidianamente un hobby, che sia possibilmente manuale. Un’altra ottima strategia è quella di fare una lista dei tuoi piccoli piaceri della vita e… concederteli ogni giorno. In questo post (uno dei primi del blog) trovi i miei 19 + 1 piccoli piaceri della vita. Scorrendo tra i commenti potrai trovarne molti altri proposti dai lettori.
- Scrivi. Ok, lo ammetto: sono un po’ di parte. Io adoro scrivere. Eppure scrivere è una valvola di sfogo davvero importante. Nel momento esatto in cui diamo concretezza ai nostri pensieri, trasformandoli in inchiostro (o bit), li rielaboriamo, li ordiniamo, ma soprattutto li facciamo uscire dalla nostra mente. Ecco un altro ottimo motivo per tenere un diario personale.
- Agisci. Potrei averti parlato dell’importanza di agire e non procrastinare, giusto un paio di volte! Ma tant’è: le seghe mentali non ti aiuteranno a scacciare le tue preoccupazioni. Solo l’azione può curare la preoccupazione. Agisci. Sbaglia. Agisci meglio. Agisci ora.
Buona settimana e… molla quel bicchiere ;-)
Foto di mattyeo
Ahhh quanto è buona l’acqua e quanto si ellaggerito il bicchiere dopo averla bevuta e adesso posso lasciare andare il bicchiere…
Grazie Andrea le tue riflessioni sono sempre così stimolanti da volerle speriemntare tutte
il metodo ARSA lo trovo potente e proverò a farlo questa settimana
con la A sfogo e sviluppo il piacere delle endorfine
con la R ritrovo una dimensione interiore (quella della digestione ed assimilazione delle esperienze)
con la S integro il vissuto con la parte razionale
con la A sono proattivo, propositivo:
fichissimo! Grazie
Ciao Claudio!
Grazie del commento! Sei quasi sempre il primo e trasmetti un sacco di energia! ;-)
Ciao Andrea,leggo il tuo blog da circa un mese andando a spulciare con attenzione tra i vecchi articoli:ti faccio davvero i miei complimenti!ho cercato di mettere in pratica i tuoi consigli per allenare la concentrazione ed arrivare ai miei obiettivi(il più importante:la laurea),l’unico intoppo con cui mi ritrovo sempre a combattere e’ la bassa autostima che fiacca la mia volontà e le energie interiori.Come rafforzare l’amore per me stessa praticamente e automaticamente credere in ciò che faccio?grazie,Francesca
Ciao Francesca,
nella mia esperienza l’autostima è una casa che va costruita un mattone alla volta, o meglio, un’azione alla volta. Le azioni infatti portano ai risultati ed i risultati creano riferimenti vittoriosi nella nostra mente, che ci consentono di aumentare la nostra consapevolezza delle nostre capacità. In poche parole: autostima.
A presto,
Andrea.
Sono d’accordo su tuuto, tranne su una cosa: io sono convinta che giocare a bocce sia una pratica estremamente rilassante, quasi meditativa. :) E’ vero, non è una delle mie passioni principali, ma di sicuro è una pratica utile. Poi, ai tempi in cui c’erano le belle stagioni, era bello girare per Milano e vedere, nelle isole verdi in pieno centro, i capannelli di bimbi e di pensionati intorno ai campi di bocce…
Ahahah… i tuoi commenti Ilaria sono sempre unici ;-)
W le Bocce!
Buongiorno e buona settimana :)
E’ un po’ che gira ‘sta storiella del bicchiere, finisce che coi giorni diventa una specie di catena e invece che fare il suo lavoro e accendere una lampadina … la snobbiamo infastiditi.
Il buon senso tende ad essere così: ordinario e per questo sottovalutato ed inapplicato”.
Touchè!
Credo che sia il limite di molti, reagiamo con superficialità davanti alla semplicità delle cose e se non ci sono un grande nome, un tomo voluminoso a sostegno o dati precisi e verificabili pubblicati da qualche parte … allora è una caXXata.
Peccato sai? Perchè nella saggezza degli antichi e dei nostri nonni coi loro proverbi e le loro parabole potremmo attingere molto.
Ma la moda è questa, viva i para-guru e il nonno mettiamolo al ricovero, chè non capisce più nulla.
… meditate gente meditate … (cit)
Alla fine del primo libro di PNL che lessi sai quale fu la mia esclamazione? “…embhè? Aria fritta!” (Ok, era uno di quelli facili e divulgativi).
Ci aspettiamo sempre grandi cose, deve essere tutto estremo ed impossibile, non riusciamo ad accettare che spesso la semplicità vince! Se non ci ammazziamo di fatica, di chili di libri, di ore di lavoro … non va bene. Che sia una sorta di horror vacui?
A volte mi sembra che siamo qui ad espiare una colpa O_o
Dovremmo imparare a lasciar scorrere la vita, osservando in silenzio,a volte …
Chiudo qui la divagazione, potere dei tuoi post, attivano i neuroni! ;)
Mettiamo giù il bicchiere e più ARSA per tutti =)
Ciao Claire,
mi piacerebbe riuscire a rispondere a tutti i tuoi commenti, sono davvero interessanti, purtroppo in questo periodo non riesco proprio.
Vedo che in questo commento hai colto uno dei punti dell’articolo a cui tengo maggiormente e che, in fin dei conti, è alla base della filosofia di EfficaceMente.
Più buon senso per tutti! ;-)
Ottimo spunto,
grazie Andrea!
Prego!
Caro Andrea,
anzitutto buongiorno (in verità mi sono svegliato alle 6.00) e soprattutto buona settimana a te e a tutto il gruppo di fans che ti segue.
Devo dire che ormai da diverso tempo seguo costantemente le tue attività sul blog e devo ringraziarti pubblicamente perché, nella semplicità profonda dei tuoi interventi e/o suggerimenti, hai la capacità di cogliere l’essenza dei problemi e proporre “vie d’uscita” alla portata di tutti.
Grazie, grazie e grazie ancora.
PS : sono un procrastinatore “pentito” sulla impervia via del riscatto (o almeno spero)!!
Grazie a te del commento Roberto: davvero apprezzato.
Andrea.
Molto bello questo post, esprimo la mia gratitudine per il lavoro svolto su questo blog.
Grazie Andrea
Ciao Francesco…
grazie però con la gratitudine non ci pago le bollette… -.-
Ahahaha :-D scherzoooo!!!! Grazie davvero per il tuo commento!!!
Andrea.
Grazie Andrea,
buona settimana anche a te.
Prego!
FANTASTICOOOOOOOO
GRAZIEEEEE!
Benritrovato Andrea,
quanto sto per scrivere non c’entra una cippa lippa :D con l’oggetto dell’articolo, però è l’unico modo per farti sapere che da poco mi sono laureato e…devo ringraziarti di cuore per tutti i consigli che ci dai ogni settimana. Piccoli gesti come svegliarsi presto anche nel weekend, programmare il tomato timer, praticare la gratitudine, spegnere facebook-accendere il cervello, INIZIARE, e tanti altri che adesso non mi sovvengono non cambiano la vita, ma possono aiutare a migliorarla un sacco. La mia laurea non è frutto di tecniche di crescita personale: ho faticato moltissimo, ho fallito diverse volte e certamente vedendomi all’opera un guru della crescita personale avrebbe preso la rincorsa e si sarebbe gettato dalla finestra in stile Fosbury per la disperazione :D Voglio dire che per nessun traguardo esistono ricette predefinite, ci vuole impegno, passione e…la proverbiale tigna marchigiana :D
Insomma, questa esperienza così faticosa ed imperfetta mi conferma che…”Success is a journey, not a destination”.
Grazie di tutto Andrea!
Francesco… leggo il tuo commento dopo 13h passate in ufficio e.. grazie! Mi ha fatto davvero piacere sapere che ho contribuito in piccola parte al tuo traguardo. Complimenti davvero.
Andrea.
Bellissimo articolo Andrea!
Hai scritto questo articolo proprio nel momento giusto. Devo dare circa 12 esami tra maggio e giugno è sono davvero stressato.
Spero che questa tecnica, riduca le mie preoccupazioni =)
A presto!
Rubel
Applicala Rubel e fammi sapere come va.
Andrea.
Caro Andrea,
interessante questo articolo! Luminosa la metafora del bicchiere d’acqua: è l’eccesso il grande problema.
Infatti, anch’io vado dicendo da tempo (sul mio blog e nei miei libri ed ebook) che per vivere bene occorre stare attenti agli eccessi, avendo individuato nel “troppo” e nel “poco” la causa di tutti i problemi esistenziali.
Detto diversamente, gli eccessi, e quindi il troppo e il poco, ci allontanano dall’equilibrio, dal giusto mezzo, e ci fanno cadere, anzi precipitare…
Per esempio, la politica è entrata in forte crisi a causa dei suoi “eccessi” di ladrocinio.
La disoccupazione è salita alle stelle a causa degli eccessi dei banchieri: i soldi sono carta straccia, non costano praticamente nulla, ma se ne stampano “pochissimi” per strozzare volontariamente l’economia imponendo “troppe” tasse.
Come ho scritto nel mio ultimo articolo, il mondo è nelle mani di cannibali in giacca e cravatta, al punto da spingere il povero Benedetto XVI alle dimissioni.
Il potere mondiale è nelle mani di “pochi”… diavoli. Una sola banca in Europa, la BCE, è una vera rovina per la classe operaia e la classe media, e questi “eccessi” di “rapina autorizzata” hanno prodotto, come giusta reazione, il fenomeno Grillo e il ritorno di “Francesco”…!
1abraccio
pasqualefoglia
Ciao Pasquale,
grazie del tuo intervento.
Per quanto mi riguarda, amo molto una parola: né troppo, né poco, ma l’essenziale.
ottimo articolo, avevo già sentito un discorso simile “La gente passa la vita a evitare quello che non vuole e dimentica di andare verso ciò che vuole”.
Ed è verissimo, si tende a vivere sopraffatti dal non aver voglia di fare questo o quello, dal voler evitare di far questo o quello o certe persone, dal non voler soffrire (soffrire per amore, o star male fisicamente o altro), ecc… alla fine c’è sempre una lunga lista di cose da evitare o brutte cose da affrontare
meglio affrontare, non farsi troppe seghe mentali e concentrarsi sui nostri obiettivi
Quoto a pieno la tua ultima frase Sabner ;-)
Gran bell’articolo Andrea!! È uno dei migliori fino ad adesso (ok ti seguo solo da qualche mese :D)
Ah ecco… solo perché mi segui da qualche mese!!! ;-)
Ciao Andrea….. I tuoi articoli mi danno un ‘energia super… li attendo con ansia e il lunedì cadono a fagiolo, visto che non so ancora il perchè, ma iniziare la settimana mi pesa tantissimo…. sono capace di non fermarmi a volte, però iniziare è difficile…. A proposito ho acquistato START… poi ti faccio sapere… Lucia
Ne sono molto felice Lucia.
Sì, assolutamente, fammi sapere cosa ne pensi di Start!
A presto,
Andrea.
Andrea,
per colpa tua (non scherzo!), adesso mi alzo alle 6:30 (conto di arrivare alle 6:00) esco di casa e faccio attività fisica per mezz’ora (camminata veloce visto che sono stato in panciolle per taaanto tempo).
Vado in ufficio e quando torno a casa mi metto a scrivere. Ceno e mi rilasso.
Andre, da quando ho cominciato ad “agire” mi sento fo****amente meglio.
Non ti vergogni di avermi portato in parte sulla buona strada?
Azz riuscissi a smettere di fumare… na cosa per volta dai!
Ciao Grande.
Enrico
Ahahaha… Enrico, mi sono troppo divertito a leggere il tuo commento!
Comunque io non ho fatto un beneamato ciuffolo: in questo piccolo spazio del web io scrivo le mie idee, le strategie che hanno funzionato nella mia vita, le mie esperienze. L’uso che ne fate sono cavolacci vostri: io non mi assumo nessuna responsabilità!!! XD
Buona rivoluzione,
Andrea.
Ciao Andrea, un mesetto fa ho acquistato la tua guida sm2 e dopo averla letta ho ritrovato parte di me stesso che avevo perduto, o meglio, avevo nascosto forse per pigrizia; un giorno racconterò la mia storia fino ad oggi (si, siamo in costante divenire); a 28 anni e 5 materie mancanti a giurisprudenza, ho mollato tutto, per inseguire un sogno ed una nuova città iscrivendomi a scienze infermieristiche.Erano i mesi di luglio ed agosto a studiare per il test, nulla di concreto quindi, solo la mia voglia di sfondare, come un ariete, le porte del numero chiuso alla facoltà di medicina.Avevo scoperto il tuo blog cercando di motivarmi,di non chiudere quei maledetti/amici/risorsa “quiz”. Ho incominciato a leggere con leggerezza le tue pagine e pian piano mi sono detto che potevo farcela, evitando l’acerrima nemica: la procrastinazione! (insieme alle distrazioni varie) Ebbene, adesso ho finito tutte le lezioni del primo anno e sono in tirocinio in ospedale; ma qui viene il bello. Ho comprato il tuo libro dopo aver superato lo scoglio del test; per una questione di completezza credo.Ancora oggi combatto da “ninja” molte cose, tra le quali l’insonnia, le preoccupazioni e le innumerevoli materie pesanti. Sono costretto a svegliarmi alle 5.30 per essere in divisa in ospedale alle 6,45 ed ancora oggi, ammetto, mi risulta difficile. Continuerò a seguirti nei tuoi post, perchè sei davvero una pillola motivazionale (l’espressione ammetto sia davvero riduttiva per ciò che sei riuscito a darmi,a farmi vedere la torta che avevo sul tavolo ma distratto da mille cose non vedevo,eppure era sempre stata lì in attesa d’essere presa a morsi).
Piacere, finalmente, di conoscerti
Federico
Ciao Federico,
perdona se ti rispondo solo ora… periodo… pienuccio :-)
Grazie davvero per questo commento. Sono i commenti come il tuo che mi fanno portare avanti questo progetto nonostante i mille impegni lavorativi e non.
A presto.
Grazie,
Andrea.
Gironzolando (no, non stavo cazzeggindo, evadevo la posta :P ) ho trovato questa, direi che calza a pennello, o cade a fagiolo… la lascio qui …
“Per quante buone parole potrai leggere e pronunciare,
quale bene ti arrecheranno se non le metterai in pratica?”
(Buddha)
Perfetta Claire, perfetta.
Andrea.
Ciao Andrea, bell’ articolo, mi ha colpita ed hai ragione, è così anche per la mia esperienza personale.
Sono giusti i tuoi consigli nel concreto: l’ azione, la pratica, l’allenamento, la costanza, gli hobby manuali da coltivare per staccare. Secondo me il difficile è uscire da una situazione che hai sempre davanti e sai che non cambierà facilmente, perchè anche se cerchi di non pensarci è sempre lì e non ti fa dormire la notte, perchè una soluzione non la trovi nell’ immediato e pensi che non la troverai mai. Quando ci cadi è difficile che cambi visione, le parole sono inutili. Inoltre ci sono dei limiti che a volte non si riescono ad aggirare facilmente, delle scelte che dipendono dalle caratteristiche di una persona, che non sai dove ti porteranno, se saranno quello che vuoi oppure no, delle persone su cui conti nel presente e nel futuro non sai. E’ la vita.
Cmq complimenti per l’ articolo, e per il blog.
Ciao
Cara Alessandra, spesso mi viene contestato il fatto che nei miei post propongo soluzioni semplicistiche: è il miglior complimento che mi possa fare. Sono profondamente convinto che la vita sia semplice e che spesso siamo noi a complicarla, o meglio è la nostra mente a farlo e noi facciamo l’errore di identificarci con essa.
Fatta questa premessa buddhista-zen-sticazzi… credo che molti di noi confondano semplice con facile.
La vita è semplice, ma non sempre facile.
Mi piace spesso utilizzare la metafora della cuffie dell’iPod: sono belle, bianche, semplici, eppure si aggrovigliano tremendamente.
Ecco, ci vuole un po’ di pazienza per capire come venirne a capo, ma un modo c’è sempre.
A presto.
Andrea.
ciao claire, volevo accodarmi all
a tua citazione…
gli insegnamenti sono molto importanti,ma dobbiamo praticare un pò ogni giorno:senza l’ azione non si arriva ad alcun cambiamento thamthog rinpoce
sono le azioni che contano. i nostri pensieri, per quanto buoni possano essere,sono parole false fintanto che non vengano trasformati in azioni. sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo
la seconda citazione è di mahatma gandhi
devo dire che lunedì quando non ho visto il nuovo articolo sono entrato in panico, temevo il peggio,poi mi sono fatto la domanda: pasquetta o pesce d aprile ;)poi mi sono dato una risposta speranzosa: Andrea ormai non scrive più per piacere ma per paura di ritrovarsi sotto casa 14.088 persone muniti mazza-frusta ;)quindi se non è oggi è domani…scherzi a parte mi ha colpito profondamente l’ esempio del bicchiere d’ acqua e mi piacerebbe tanto sapere le tue fonti(scommetto top secret ;)). inoltre mi ha fatto riflettere ” non confondere mai le inutili distrazioni con i veri piaceri della vita.. è una cosa che purtroppo faccio spesso, si perde il senso del reale..
complimenti davvero!
Ciao Tony,
ahahah… mi carichi giusto un pochino di responsabilità eh? Il bello di internet è che se hai 1 lettore o 1.000.000, in realtà non cambia molto.
Anzi, questo è quello che mi auguro: continuare a scrivere, come se scrivessi per quei 129 lettori che hanno letto EfficaceMente nel suo 1° mese di vita.
A presto,
Andrea.
Caro Andrea, leggo da qualche mese il tuo blog, colpito dalla bravura con cui scrivi e dalla “rete” che hai creato attorno a questa sorta di marchio. Ti voglio fare inoltre i complimenti per la politica democratica dei commenti.
Mi spiego: so di almeno due persone che hanno provato a intavolare una discussione sui fondamenti di quello che hai scritto in un paio di occasioni (temi: felicità, metodo di studio) e i cui commenti tu hai semplicemente eliminato dopo esserti accorto che qualcosa non tornava, a discussione avviata.
Ironici complimenti. Inutile dire che la stima nei confronti del lavoro svolto è scesa di molto, ma questo è un sito fondamentalmente autopromozionale, e a questo non avevo pensato in passato.
Buon proseguimento
Ciao Anonimo,
la politica dei commenti qui su EfficaceMente è molto semplice: pubblico tutto, sia commenti positivi, siano commenti negativi o critici (come nel tuo caso). Se è la prima volta che commenti, il commento viene moderato, successivamente la pubblicazione è automatica e a memoria non ho mai cancellato un commento pubblicato. Gli unici commenti che non pubblico sono quelli smaccatamente pubblicitari. Non mi è chiaro a quali commenti tu faccia riferimento, se mi dai qualche dettaglio in più, possiamo ricostruire insieme cosa è successo.
In generale, molti blogger hanno eliminato i commenti, perché li considerano una perdita di tempo. Per quanto mi riguarda mi piace avere un contatto quanto più diretto con chi mi legge e finché mi sarà possibile li terrò attivi e cercherò di rispondere ai singoli lettori.
A presto,
Andrea.
sei geniale.
bello il sistema degli acronimi: attira ulteriormente il pubblico lettore
ciao Andrea,
che tempismo! è successo tutto per caso navigavo su internet in cerca di motivazione (strano a dirsi) ed ho trovato questo blog due settimane fa. Prezioso, divertente, piacevole, leggero ma non per questo poco profondo. In questi mesi sto affrontando i primi veri esami della mia vita patente, test di ingresso a medicina e maturità… Stavo pensando che è proprio vero che talvolta deve esserci qualcuno ad insegnarci, guidarci e motivarci a farci vedere come le cose siano più facili di quanto sembrino. Questo messaggio mi veniva indirettamente suggerito dai bambini con cui faccio volontariato, la loro spontaneità e il loro modo di affrontare le cose è unico e per me fonte di numerose riflessioni, ma detto così mi si è accesa la lampadina. thankyou!
Articolo ILLUMINANTE!
Grazie Andrea!
Grazie Andrea, mi dai ottime idee per cominciare le giornate e per rilassarmi!
Bell’articolo!!
Ma soprattutto gran bel sito, ne sono venuto a conoscenza solo oggi…
GRAZIE INFINITE PER QUELLLO CHE FAI/FATE!!!
Grandi e preziosi consigli! Delle volte alcune cose possono sembrare scontate, ma non è così!
Ciao,
inutile nascondersi dietro un dito: qui non si parla di astrofisica, ma di semplice buonsenso.
L’impressione, anche vedendo il Paese in generale è che proprio questo buonsenso si sia un po’ perduto ;-)
Complimenti Andrea, un articolo molto carino ! Anche io mi occupo di Crescita Personale da tanto tempo e mi fa piacere vedere che grazie blog come il tuo l’interesse per il miglioramento personale si sta diffondendo sempre di più.
A presto !
Davide Merletto
Benvenuto Davide,
grazie per avermi lasciato un commento.
Andrea.
Questo articolo mi ci voleva proprio!
Era da un pò che non riuscivo a leggerti ma riprendo col solito piacere!
Visto che mi sei stato di grande ispirazione non potevo non citarti nell’ultimo post sul mio blog… :)
A rileggerti presto!
Grazie davvero Elisa!
A presto,
Andrea.
Ciao Andrea,
questo è il primo post che ti invio, perché da poco sono entrato nel tuo fantastico mondo…
adoro la possibilità di crescere personalmente ogni giorno cercando di aumentare la mia autostima e la possibilità di realizzare concretamente tutti gli obiettivi che mi prefiggo, e sono sempre alla ricerca di come poter migliorare i miei standard…ho iniziato a seguire i tuoi articoli e a leggere i tuoi commenti….e sono veramente rimasto sorpreso di quanta passione e dedizione metti nel rispondere a tutti…sei un vero esempio da seguire…non solo per quello che dici, ma sopratutto per quello che fai…
felice di averti incontrato, e se organizzi eventi live fammi sapere…sarei veramente felice di condividere i tuoi pensieri dal vivo…
a presto….e grazie
Un’altra azione da compiere ogni giorno sarebbe, secondo me, iniziare il lavoro sul computer da una bella lettura motivante come questa. Oppure sarebbe PROCASTINAZIONE???? aHAHAHAHAHAHA. Buona giornata!
Ahaha, no dai, questa azione è concessa!!! ;-)