Un articolo per chi vuole diventare un guerriero moderno ed affrontare la vita con determinazione.
“Il più grande piacere nella vita è contraddire chi diceva che non ci saresti riuscito.”
Walter Bagehot.
Un paio di anni fa ho dedicato una serie di articoli ai 4 archetipi dell’essere umano adulto di Robert Moore. Tra questi modelli di personalità, uno dei miei preferiti in assoluto è senza dubbio l’archetipo del guerriero, che ho ripreso e approfondito anche in successivi post, come ad esempio “La via del Guerriero“.
Per chi è abituato ai post molto pratici di EfficaceMente, questi articoli possono apparire… insoliti, eppure diventare un guerriero moderno significa proprio compiere delle scelte di vita ben precise e assolutamente coerenti con i principi che da anni cerco di condividere qui sul blog.
Per convincertene, oggi voglio raccontarti la storia di Aurora: una vera guerriera moderna.
“Così ho scoperto di essere una guerriera…”
L’altro giorno stavo spulciando il gruppo Facebook di EfficaceMente, quando mi sono imbattuto in questo post di Aurora. Leggilo con attenzione, ne vale la pena:
“Ringrazio dal profondo del mio cuore Andrea, il suo Blog e il gruppo Facebook. Senza di voi non ce l’avrei fatta. Qui spiego il perché…
La patente che ho acquisito oggi è il frutto di un percorso di vita. Dovevo trovare una leva emotiva fortissima per togliermi da una situazione insoddisfacente, che mi aveva portato ad ingrassare ben 24 kg. A seguito di un bel gesto nei miei confronti, da parte di una persona, ho iniziato a pormi questa domanda: “perché anche uno sconosciuto trova del bello in me, mentre io mi sto odiando?”.
Ho deciso di mettermi in discussione.
Ho iniziato a seguire EfficaceMente e a leggere alcuni libri di crescita personale che venivano consigliati, a tagliare i ponti con delle amicizie che non mi arricchivano intellettualmente.
In tutto questo ho iniziato a cercare una leva emotiva, qualcosa che mi facesse battere forte il cuore ogni volta che ci avessi pensato. Un motivo forte da utilizzare come totem per portare avanti la dieta anche nei momenti bui.
Il 4 febbraio di quest’anno ho deciso che avrei provato a prendere la patente della moto. Questa sarebbe stata la mia leva emotiva, una leva d’acciaio.
Dal giorno dopo ho iniziato a fare ginnastica in casa. Poi con il bel tempo sono arrivate le camminate di 8 km. Nonostante il dolore ai muscoli, sono andata avanti dritta e imperterrita, come una testa di ariete. All’epoca non avrei mai immaginato che mi sarei iscritta anche in palestra.
Dopo quattro mesi ho sviluppato un percorso virtuoso corpo-mente ed ho finalmente coronato il sogno che anelavo da quando avevo 15 anni.
E’ stato così che ho scoperto di essere una guerriera, con una forza interiore enorme. Volere è potere. Ho voluto ed ho realizzato il mio sogno.”
“E’ stato così che ho scoperto di essere una guerriera, con una forza interiore enorme.”
Diventare un guerriero, almeno nell’accezione che ho sempre utilizzato qui su EfficaceMente, non ha nulla a che fare con la violenza o con dei nemici esterni. Il guerriero efficace affronta “dritto e imperterrito” i propri demoni interiori: paura, insicurezza, procrastinazione.
Crederci e desiderarlo però non è sufficiente. Se vuoi raggiungere i tuoi obiettivi come un vero guerriero devi mettere in atto delle strategie specifiche. Partendo da queste 3…
Come diventare un guerriero: 3 strategie essenziali
Il post di Aurora, oltre ad avermi emozionato, mi ha reso anche orgoglioso. Nelle sue parole infatti si possono intravedere alcune delle strategie più efficaci che da anni condivido qui sul blog.
Nello specifico sono 3 quelle che ti permetteranno di replicare i suoi risultati nello studio, nel lavoro o nella tua vita personale. Che ne dici: le vediamo insieme?
1. Trova una leva emotiva d’acciaio
Spesso confondiamo il fine, col mezzo. Aurora ad esempio desiderava rimettersi in forma, ma ha capito ben presto che ritrovare la linea NON era il suo vero obiettivo.
Ciò che desiderava davvero era coronare un sogno adolescenziale: ottenere la patente per cavalcare la sua moto. Perdere i chili di troppo era dunque solo un gradino verso il suo reale obiettivo.
Se in questo momento ti senti bloccato e non riesci a trovare la giusta motivazione, forse questa volta non dipende dal fatto che sei un frigno-frignonis :-D Il problema potrebbe essere l’obiettivo (sbagliato) che stai rincorrendo.
Per intenderci: magari sei troppo concentrato su uno dei “gradini” (spesso noiosi) e hai perso di vista il sogno, ovvero ciò che desideri realmente, la tua leva emotiva.
Ti faccio un esempio.
All’interno dei moduli di meta-learning del corso YES! Inglese, uno dei primi esercizi che faccio fare è quello di definire il proprio obiettivo.
Migliorare il proprio inglese infatti NON è mai un obiettivo, esattamente come il volersi rimettere in forma. Si tratta di mezzi, “gradini“, strumenti attraverso i quali possiamo realizzare i nostri veri sogni. Se vuoi ritrovare quotidianamente la tua carica da guerriero, devi indagare a fondo dentro di te e capire cos’è che fa scattare la scintilla nella tua testa e nel tuo cuore, devi capire quali sono le vere ragioni per cui stai facendo ciò che stai facendo.
- Laurearti non è il fine, è il mezzo per ricoprire (ad esempio) un certo ruolo professionale. Chiediti perché vuoi ricoprire quel ruolo.
- Fare soldi non è il fine, è il mezzo per vivere delle esperienze di lusso. Chiediti perché vuoi vivere queste esperienze. Per sentirti importante? Per dare una sferzata ad una vita noiosa?
- Rimetterti in forma non è il fine, è il mezzo per avere maggiore autostima (o cavalcare una moto). Chiediti perché vuoi sentirti più sicuro di te. Per conquistare il tuo futuro partner? Per non essere più sbeffeggiato?
Questi “mezzi” sono fondamentali, ma difficilmente sono in grado di emozionarti davvero. Un vero guerriero deve indagare a fondo la propria leva emotiva.
2. Definisci il tuo totem
Scoprire la tua leva emotiva ti darà una scarica di energia inimmaginabile, ma questa scarica è destinata ad attenuarsi.
Ogni guerriero attraversa i propri momenti bui e in questi momenti è fondamentale aggrapparsi ad un totem, ovvero qualcosa che ci ricordi perché stiamo facendo determinati sacrifici.
Il tuo totem può essere un piccolo oggetto (come la trottolina di Inception) o un’immagine. Ciò che conta è che sia qualcosa che richiami immediatamente alla mente la tua leva emotiva, qualcosa che ti ricordi che…
“La determinazione è ciò che fai quando sei stanco di fare ciò che stai facendo.”
3. Instaura un percorso virtuoso corpo-mente
Ti è mai capitato di rincorrere un tuo obiettivo ma di essere fisicamente e mentalmente… distrutto? E come è andata quel giorno? Na medda, vero?!
Non siamo automi a cui basta pigiare un bottone per essere attivati. Siamo esseri umani e come tali dobbiamo rispettare quello che all’interno di Start! definisco il ritmo del respiro.
Un vero guerriero non può affrontare le proprie battaglie privo del necessario allenamento fisico o distratto da pensieri inutili. Devi dunque imparare a curare il tuo corpo e la tua mente come cureresti qualcosa di assolutamente sacro.
Per questo sono anni che insisto su abitudini come la meditazione e l’attività fisica. Non sono lussi per persone che hanno tempo da sprecare, sono pratiche essenziali per qualunque guerriero efficace che aspiri ad obiettivi ambiziosi.
Conclusioni
Mi auguro sinceramente che la storia di Aurora ti abbia ispirato, ma soprattutto mi auguro che metterai in pratica da subito le strategie che ho messo a fuoco per te.
Non nasciamo guerrieri. Scopriamo di esserlo e di avere una forza interiore enorme grazie alle nostre decisioni e alle nostre azioni quotidiane.
Oggi prendi decisioni e compi azioni da guerriero. Buona settimana, Andrea.
Foto tratta da Google Immagini.
Grazie Andrea, grazie davvero. Post di una qualità assurda!
Grazie, ma oggi gran parte del merito è delle parole di Aurora :-)
Ho cambiato all’istante lo sfondo del computer!! ?
Ho messo una barca a vela… Perché? Perché è quello il reale motivo per cui voglio guadagnare di più!
Come sempre, grazie Andrea!
Bravo Enrico: quel passaggio su “gradini” e reale obiettivo è la parte più importante del post.
Buona settimana ;-)
Andrea grazie infinitamente per i tuoi preziosissimi consigli.
Solo una cosa non mi è chiara… Potresti spiegarmi meglio cosa intendi per Totem e come posso trovare il più adatto per me.
Grazie ancora
A presto
Diego
Ciao Diego, se il termine “totem” ti confonde, usa pure la parola simbolo.
Non posso dirti io quale sia il più adatto: per alcuni è un piccolo oggetto, per altri un’immagine, leggendo i commenti qui sopra trovi alcuni ottimi esempi.
In generale deve essere qualcosa che ti ispiri profondamente e che ti ricordi ogni giorno perché stai facendo quello che stai facendo.
Andrea.
Ciao Andrea, colgo l’occasione per ringraziarti per tutti i post come questi. E’ ormai più di un anno che li leggo e li riprendo spesso per ritrovare la motivazione.
Sono una studentessa universitaria e spesso, purtroppo, l’ansia e la paura di non farcela prendono il sopravvento, a cui seguono la procrastinazione per allontanarle, ma solo momentaneamente, perché poi, con il tempo che scorre, la preoccupazione aumenta e, con essa, l’ansia, entrando così in un circolo vizioso.
Ed è in questi momenti che leggo i tuoi articoli :) Mi hanno aiutato a capire che se voglio dei risultati, bisogna agire, anzi prima re-agire, combattendo la procrastinazione e superando le proprie paure, che spesso ci bloccano. e poi agire, inquadrando degli obiettivi, anche piccoli, ma comunque andando sempre avanti…imperterriti! ;)
Mi fa davvero piacere Marica :-)
Ps. ho visto il tuo messaggio su FB, perdonami se non ho risposto, ma ormai non riesco più a rispondere privatamente a tutti, soprattutto se la mia risposta richiede attenzione e tempo. Mi spiace davvero.
Posso solo immaginare quanti messaggi ti scrivano ogni giorno, senza contare che sei alle prese con YES! :D Quindi comprendo perfettamente!
La mia leva emotiva? Fare soldi per comprare la mia casa in montagna :D
Il mio totem? Le immagini delle montagne. E le mie ore di lezione a cavallo.
E nel mio percorso corpo-mente ci sono l’attività fisica e i sacrosanti momenti di riposo.
Santo cielo, ho un obiettivo più grande di me.
A parte l’ultima frase… commento perfetto :-D
Io volevo fare una domanda su questa questione che mi attanaglia da un po’. Io sono una guerriera. Lo sono sempre stata. Ho realizzato molti sogni nella mia vita con la forza della guerrieracoltellotraidentinonmifermanessuno ;-) In base alla mia esperienza però, esiste comunque un equilibrio tra ciò che la nostra determinazione ci porta a fare per realizzare un sogno e ciò che è la nostra life call. A volte facciamo di tutto perchè le cose accadono, ma non sempre accadono. Qual’è il limite tra essere guerrieri sani o “guerrieri dell’accanimento terapeutico”? Credo che a volte sia anche sano lasciare qualcosa/un sogno a cui ci siamo attaccati, quando vediamo che la vita continuamente nonostante i nostri sforzi ci dice “No non è la tua via!”… Andrea che ne pensi tu su questo tema?
Ciao Silvia, a me piace sempre ragionare per scadenze: un obiettivo non può definirsi tale se non ha una data di scadenza. Prima di quella data le provo tutte, senza necessariamente fissarmi su un’unica strada, ma passato il “termine”, se non è arrivato neanche un segnale incoraggiante… basta, inutile accanirsi: la vita è piena di opportunità.
Pensi che EfficaceMente sia stato il mio unico progetto online?
Grazie del feedback :-)
Ho sempre apprezzato i tuoi post Andrea, però è arrivato un momento in cui ho cambiato idea sulla crescita personale. Sicuramente c’è la scuola che basa la crescita sulla disciplina, l’autocontrollo, l’antiprocrastinazione etc etc…ed io ho iniziato con quella.
Poi un giorno ho letto un post di Raymond Aaron che mi ha fatto cambiare completamente prospettiva: se stai rimandando qualcosa è semplicemente perchè non la ami abbastanza e non ti piace farla.
Vista sotto questo punto di vista la storia cambia. Se fai qualcosa che non ti piace, anche se instauri l’abitudine contraria ma non provi piacere nel farla non può essere qualcosa di sostenibile a lungo termine.
Questo vale in tutto, dal cibo all’attività fisica fino al lavoro e alle passioni.
Grazie comunque per i post, sono sempre spunti di riflessione
Purtroppo non è sempre così semplice. Tante volte si rimanda ciò che provoca piacere e felicità, a volte per sostituirlo con ciò che provoca piacere a scapito della felicità (riferimento al post sul quadrante delle abitudini).
Tante volte questa tendenza sfocia nel patologico: depressione e anedonia sono due patologie (affini) che si caratterizzano proprio per l’incapacità di capitalizzare qualsiasi forma di soddisfazione.
Quindi, se quanto dici può valere per i casi generali, non è sempre valido.
Fammi capire: se fai qualcosa che provoca piacere, come può questa tendenza sfociare nella depressione? La depressione è “non piacere” , per qualsiasi cosa. E, comunque, se una persona pensa di vivere questa condizione, depressione, deve al più presto trovare un supporto psicologico, che certamente, Andrea, o nessun altro qui, vuole e può dare.
Ciao Luca, credo che di aver affrontato in modo chiaro questo tema proprio in questo articolo, parlando della differenza tra “gradini” e “leva emotiva”. Se ti illudi di poter realizzare i tuoi obiettivi SOLO facendo ciò che ti piace… Aaron o non Aaron, andrai incontro necessariamente ad una doccia fredda :-)
Ciò che è fondamentale è andare nella direzione di ciò che ci ispira profondamente e ci fa stare bene (leva emotiva), ma questo non significa che, a volte, non dovremmo affrontare dei gradini noiosi e faticosi per raggiungere quel traguardo.
Un gran bell’articolo specialmente indicato per la fiacca del Lunedì. Poi l’immagine tratta dal film “300 – L’alba di un impero” rende chiara l’idea della motivazione ma soprattutto della determinazione.
Grazie e Buona Settimana Andrea
Ciao Giuseppe, grazie a te del commento. Alla prossima ;-)
Posso dire: “Che Tigna!”
Complimenti Andrea, ma soprattutto complimenti Aurora!
Sì, concordo: Aurora è stata un ottimo esempio di “tigna” ;-)
Grazie, oggi ero un pò in crisi, certo avere un input tutte le settimane aiuta….direi un blog socialmente utile…
Ahahah… lo metterò nella mission di EfficaceMente ;-)
negli ultimi anni ho riflettuto molto sui miei valori e obiettivi, ed ho modificato la mia vita di conseguenza (per esempio rinunciano a certe attività per avere più tempo per attività più importanti)
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in particolare ho individuato 4 obiettivi (uno in campo sentimentale, uno sportivo, uno in ambito lavorativo e uno che riguarda il mio carattere), sto facendo progressi in tutti i campi ma c’è ancora qualcosa che mi sfugge, nessuno dei mie obiettivi sembra sovrastare gli altri, sembra essere una causa, avere il sapore di uno scopo della vita (tranne forse l’obiettivo legato al carattere)
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quello che mi manca è proprio il riuscire a definire con chiarezza quello che voglio di più al mondo, quello che di cui parli nel capitolo “Trova una leva emotiva d’acciaio”
Sì Sabner, non è semplice, ma non deve essere una scusa per adagiarsi sugli allori: la scoperta arriva attraverso il viaggio, non pensando e ripensando :-)
Si infatti NON mi sono limitato a pensare:
“… ho modificato la mia vita di conseguenza …”
“… sto facendo progressi in tutti i campi …”
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e se sono passato all’azione è anche merito tuo :)
Articolo STUPENDOOOOOO!! Ci voleva proprio in questo periodo di cambiamenti importanti della mia vita, dove ora più che mai ho bisogno di AGIRE…e di fregarmene della PAURA di fallire!!!
Avevo la mia leva emotiva d’acciaio inox …scoperta…anzi riscoperta da poco…ma effettivamente mancava il totem! E adesso pensandoci bene ne ho tre: un video (la proclamazione della mia laurea) e due foto (io mentre faccio la volontaria del lavoro che vorrei fare da grande, e una di una persona semplice che è riuscita, con il duro lavoro, a fare quello che voglio fare io da grande!).
Grazie Andrea e soprattutto GRAZIE AURORA!!!!!
Brava Hellen, avanti così ;-)
Personalmente ho vissuto questo:
tanti, ma tanti, anni a frignare persa nei pensieri, cercando qualcuno a cui dare la colpa, aspettando di smaltire la rabbia, aspettando il momento giusto, aspettando l’approvazione di tutti, raccontandomi un sacco di zazzate per convincermi ogni mattina a mandare giù lo stesso identico magone del giorno prima, e intanto non facevo NIENTE e tutto ovviamente restava UGUALE.
E poi come Aurora ho trovato un obiettivo, cercando attentamente tra le “cose” di cui sentivo più la mancanza, e ho iniziato a muovermi, cominciando dal gradino zero, ogni giorno un passo, ogni tanto un balzo, qualche volta uno scivolone indietro, ma sempre lì, tutte le energie lì.
Ma sai qual’è la cosa bella? Che l’obiettivo c’è, è ben chiaro, ma il solo fatto di essermi messa in movimento per raggiungerlo, di aver messo a fuoco, di aver affrontato problemi, trovato soluzioni, scoperto capacità che altrimenti sarebbero rimaste spente dentro di me, vissuto emozioni bellissime, superato tante paure… insomma, già questo è tantissimo, a prescindere dal risultato finale.
Sono tutti strumenti per vivere bene, per vivere un po’ meglio di prima, ne vale immensamente la pena, anche solo provare.
Grande… grazie per la condivisione :-)
Grazie mille Andrea! E’ da diverso tempo che seguo i tuoi post, trovandovi sempre spunti di riflessione ed ispirazione.
Devo dire che questo articolo giunge al momento giusto, in un momento di grandi cambiamenti : universitari, fisici e spirituali!
Una volta riconosciute le mie leve emotive…nulla è stato come prima! :)
Grazie!
Grazie Andrea come sempre…e ad Aurora :”continua cosi!!!”