Combattere la mancanza di motivazione in 4 passi.
“Infelice o motivato, comunque ti senta è sempre una tua scelta.”
Wayne Dyer.
Era da parecchio tempo che non scrivevo un articolo sulla motivazione personale. La motivazione è uno dei cavalli di battaglia del Blog EfficaceMente: abbiamo visto insieme aforismi per trovare la motivazione, poesie per ritrovare la carica, video motivanti, film adrenalinici, musica motivante… eppure la motivazione è come una pila e di tanto in tanto bisogna ricaricarla!
Ho pensato allora ad una breve guida in 4 passi per combattere la mancanza di motivazione:
1. Trova una ragione
Non c’è nulla di più motivante di sapere quale sia lo scopo della propria vita ed essere consapevoli che ogni giorno stiamo facendo un passo in più nella giusta direzione.
Eh… belle parole Andre, ma trovare lo scopo della propria vita non è mica pizza e fichi!
Hai ragione, io stesso non ho ancora trovato la mia “ragione di esistenza”, eppure sto iniziando a farmene un’idea abbastanza chiara: in questo articolo ho provato a condividere un’intuizione su come trovare lo scopo della propria vita.
2. Datti un obiettivo A.M.B.I.Z.I.O.S.O.
Saper definire un obiettivo è un’arte più che una scienza: un obiettivo infatti non deve essere né troppo facile (ci annoierebbe), né troppo difficile (ciò che concepiamo come impossibile ci demotiva).
Se vogliamo ritrovare la motivazione dobbiamo darci un obiettivo “A.M.B.I.Z.I.O.S.O.”® (Mi spiace Tony, ma ho registrato il brevetto!):
- Alto. Mira alla luna, se ti va male sarai comunque tra le stelle.
- Motivante. Non perseguire mai un obiettivo per il quale non riesci a trovare almeno 10 “perchè”.
- Ben definito. Non definire obiettivi generali come ad esempio “voglio essere in forma”.
- Impegnativo. Se è facile non è un obiettivo è una semplice attività della tua to-do list.
- Zfidante. Ah non si scrive con la “Z”? ;-), beh sono sicuro che tu abbia colto il messaggio: poniti obiettivi sfidanti, ma non impossibili.
- Intuitivo. Non perseguire mai l’obiettivo di qualcun altro. Usa la tua intuizione per capire quali obiettivi riescono a motivarti veramente.
- Oggettivo. Anche un bambino di 4 anni deve poter dire se hai raggiunto o meno il tuo obiettivo; non porti obiettivi fumosi, poniti obiettivi binari: i tuoi obiettivi devono essere o un 1 o uno 0, il loro raggiungimento o meno deve essere oggettivo.
- Specifico. Usa più dettagli possibili per definire il traguardo che vuoi raggiungere: non importa se non conosci ancora il “come”, ma il “cosa” deve essere cristallino.
- Originale. Devi sentire il tuo obiettivo… tuo. Come già detto, perseguire gli obiettivi di altri non funziona: trova obiettivi originali che siano in grado di muoverti qualcosa dentro.
3. Crea un piano per i tuoi obiettivi
Sai cosa c’è di più motivante di un obiettivo? Un obiettivo con un piano di azione. Fissare il traguardo e poter vedere tutte le tappe che ti porteranno a raggiungerlo ti da un senso di sicurezza ed un’energia unici.
Questo non significa dover pianificare ogni azione nei minimi dettagli: sii flessibile, utilizza i fallimenti per migliorare il tuo piano e considera gli intervalli momentanei come tappe imprescindibili del tuo percorso di successo.
4. Inizia con un piccolo passo
Non è un caso che la parola motivazione contenga al suo interno il termine azione. L’azione infatti è la miglior tecnica di motivazione che io conosca. Applicare la regola dell’1 è alla base di qualsiasi tentativo di motivare te stesso.
Prova ad immaginare come ti sentiresti se guardandonti alle spalle potessi vedere una lunga serie di giornate in cui hai portato avanti costantemente e a piccoli passi i tuoi obiettivi: non male vero?
Sconfiggi la procrastinazione e fai oggi stesso un piccolo passo nella giusta direzione. Buona settimana.
Foto di Alex E. Proimos
Buongiorno! Oggi ho il primo allenamento per raggiungere l’obiettivo molto ambizioso che mi sono posto e leggere questo articolo mi ha dato quell’ulteriore carica! Il mio obiettivo rispetta tutti i tuoi punti quindi spero vivamente di riuscire a portarlo a termine! Ps: sarebbe bella una versione mobile del blog, per poter commentare senza dover entrare nella versione “normale”…
Ciao Enrico,
sono felice che l’articolo sia cascato a fagiuolo, come si suol dire!
Per quanto riguarda la versione mobile, era presente fino a 2 settimane fa, ma non ero molto soddisfatto del risultato ;-)
Andrea.
Andrea complimenti per l’articolo e anche per il brevetto!!!
Mi piacerebbe aggiungere qualcosa di intelligente a quanto hai detto tu,ma in realtà è già talmente completo che non saprei proprio cosa dire :-)
Probabilmente aggiungerei un punto che metterei al numero 1,perchè senza di questo tutto il resto diventa irrealizzabile: ascolta il tuo cuore e insegui i tuoi sogni.
Trovare una ragione di vita è fondamentale intendiamoci,ma secondo me prima ancora della ragione ci dev’essere una visione,un futuro immaginario che per il momento esiste solo nella tua mente.
E quando hai focalizzato bene di cosa si tratta,hai anche trovato quasi in automatico una delle tue ragioni di vita….mi auguro che ce ne siano più di una.
Dire “trova la tua ragione di vita” sembra quasi una forzatura,un modo per obbligare qualcuno a trovare il suo scopo principale;io invece penso che tutti noi abbiamo sogni nel cassetto e non dobbiamo nemmeno faticare per visualizzarli nella nostra mente,ci entrano da soli.
Mi sono impegnato per scrivere qualcosa di intelligente Andrea,che te ne pare di questo sforzo immane?!
Ciao Andrea,
sempre i miei complimenti per i tuoi Post, sono ricchi di contenuto.
Mi permetto di dare un punto di vista personale (e quindi opinabilissimo …) al punto 2: A.M.B.I.Z.I.O.S.O. sono 9 punti da rispettare; anche se le persone rispettassero i 5 punti del classico “S.M.A.R.T” (Specifico, Misurabile, Ambizioso, Raggiungibile, Tempificato)sarebbe veramente un grande passo avanti.
Che dici ?
Ciao
Ciao Luigi,
perdonami, ma il tuo commento era finito nello spam (?!)
Concordo con te sul punto 2, ma ero un po’ stufo degli obiettivi S.M.A.R.T, anche perché ognuno da un significato diverso a quelle 5 lettere… ormai un obiettivo S.M.A.R.T. significa tutto e niente. Ho provato a proporre qualcosa di nuovo, che possa rimanere impresso ed il cui messaggio in fondo si può sintetizzare in 3 punti: datti obiettivi che senti TUOI, che siano AMBIZIOSI, e che siano definiti in modo OGGETTIVO.
Sono d’accordissimo su un aspetto – perché l’ho vissuto per esperienza personale dato che ha segnato la mia vita “al contrario” per molti anni -: l’obiettivo deve essere tuo e tu devi sentirlo come tale.
Non credo che debba essere originale per forza: attenzione, nello sforzo di cercare e trovare l’originalità rischi solo di perdere del gran tempo e soprattutto di essere ancora più schiavo degli altri e delle convenzioni di quanto tu lo possa essere uniformandoti al pensiero dominante.
Se il tuo sogno è sposare un posato bancario senza tanti grilli per la testa, andare a vivere in una villetta a schiera fuori città, pagata con mutuo ventennale, avere due bimbi entro i 35 anni – un bambino e una bambina, che ti fanno sentire a posto e fanno tanto famiglia perfetta – andare a fare la spesa al sabato e alla domenica andare a pranzo alternativamente da tua mamma e da tua suocera, va benissimo.
Credo in ogni caso che il tuo obiettivo debba essere personale, tagliato “su misura” per te e le tue esigenze e che ti permetta di esprimere te stesso/a a pieno, di far brillare la tua luce in tutto il suo splendore.
Per questo ritengo che negli igredienti che lo compongono e che portano al suo raggiungimento sia essenziale che vi siano azioni, passioni, esperienze che ti appartengono in modo totale e spontaneo.
Insomma non solo il tuo obiettivo ti deve piacere un casino, ma anche tutto quello che serve per ottenerlo deve piacerti un casino. Fatica e sfide comprese.
Complimenti per il post e per il brevetto!….Niente male anche la foto! Rende decisamente l’idea. E’ vero quello che dici, ma il problema più grande è “come” trovare la spinta alla motivazione.
Azzeccare lo scopo della nostra vita non è mica un’affare semplice….probabilmente lo scopriamo strada facendo. In ogni caso io credo che se non abbiamo un’ispirazione di partenza, una visione, un sogno è difficile trovare una motivazione che duri nel tempo. Se c’è una visione, ci sarà anche spazio per una motivazione e quindi per un obiettivo AMBIZIOSO come dici tu. Ciao!
Grazie del commento Monica.
Per quanto riguarda la foto… mi piace curare lo stile del blog ;-)
Andrea.
Ciao Andrea, ottimi spunti di riflessione. Sempre molto chiaro ed incisivo!! A volte crediamo che ripartire quando la motivazione latita sia una cosa difficile, da grandi, ma non è così.
Prendere coscienza della mancanza di energia e fare il primo passo è l’abbrivio verso il successo!!
Bellissimo!
e sai una cosa Andrea, quella “Z” è il simbolo della motivazione. “Z”, un cambio di consonante, un cambio nel quotidiano, un punto di vista diverso. Nuove prospettive, nuove motivazioni.
Beh certo… era esattamente quello che volevo dire! ;-))))) Ahahaha!
Grazie del commento roberto,
Andrea.
Ciao Andrea,
grazie per la tua risposta. Ci tengo a sottolineare che la difficoltà non è tanto definire obiettivi AMBIZIOSO o SMART, quanto perseguirli veramente … mettere cioè in pratica azioni concrete per raggiungerli.
Mi capita spesso di incontrare persone che “sanno” cosa vuol dire SMART perchè lo hanno sentito ad un corso, ma sono veramente pochi quelli che poi “sanno mettere in pratica” la conoscenza acquisita e la trasformano in capacità. In esempio classico: quanti hanno un Obiettivo “Misurabile” ? Quanti individuano un indice di misura adeguato ? Quanti alimentano un sistema di gestione dei dati per tenere traccia dei numeri ?
Infine un confronto con Monica: non pensi che “trovare la motivazione” sia strettamente collegato all'”identificare l’Emozione” che voglio provare quando raggiungo l’obiettivo ?
EfficaceMente è un sito davvero speciale.
Dopo averlo navigato ho deciso di creare un blog di crescita personale.
Speriamo di eguagliarlo nell’utilità, speriamo di gravitare nella stessa bellezza di contenuti, perché lo sento davvero come una missione.
Salve!
Ho scoperto questo blog su consiglio di una amica.
Mi sta piacendo ed è tutto molto interessante.
Riguardo a questo articolo, a quello sullo scopo della vita e a quello su definire un obiettivo, non credo di aver capito bene il meccanismo per trovare la mia cosiddetta “strada”.
In particolare troverei utile un esempio scritto, un facsimile di come venir fuori dai vari punti che tu ci hai dato.
Io per esempio, trovo più semplice dire che il mio obiettivo/scopo è “raggiungere un equilibrio”.
E’ troppo filosofico? Dovrebbe essere più specifico, tipo “equilibrio tra capacità mentale e fisica”, tanto per fare un esempio?
I punti che più mi preoccupano sono:
motivazione
definizione
specificazione
Spero di essermi spiegato bene.
P.S.: Ti invidio un po’ perché tu sei già più avanti nel tuo viaggio, e per quanto mi riguarda a volte mi sento perso…
Ciao Simone,
si, per quella che è la mia opinione: “trovare un equilibrio” è un pochino troppo vago.
Cosa significa per te trovare un equilibrio? Significa avere un lavoro che sia coerente con determinati valori? Significa mangiare in modo equilibrato? Significa raggiungere la pace interiore attraverso la meditazione?
Io in realtà non sono così avanti, anche perché non ho trovato ancora la mia strada: ma ci sono “costanti” che si ripetono nella mia vita e a cui negli ultimi anni ho prestato particolare attenzione:
– mi piace scrivere ed in generale mi è riconosciuta una certa capacità di comunicare in modo efficace.
– mi piace trovare sistemi pratici e strategie efficaci per risolvere problemi e raggiungere determinati obiettivi (forse è uno dei motivi per cui ho fatto l’ingegnere)
– mi piace il minimalismo, inteso come la capacità di concentrarsi sull’essenziale eliminando il superfluo. Questo vale per l’architettura, il design, ma anche la comunicazione, le relazioni con le persone, l’attività fisica, etc. etc.
Ecco, il mio consiglio è quello di cercare le tue costanti: quali sono i tuoi talenti? le tue passioni? le cose in cui sei particolarmente bravo? le attività che faresti anche gratis?
Fai una lista di queste costanti e poi cerca di mixarle insieme in una frase di poche righe che possa riassumere la tua “strada”. Quando troverai quella frase, te ne accorgerai: perché probabilmente piangerai.
Grazie x la tempestiva risposta! :-)
Ma se sono preso così male da non sapere qual’ è il mio talento o in cosa sono bravo? Dovrei chiedere a qualcuno che mi conosce bene?
Le mie passioni spaziano dai videogames, al cinema, all’elettronica di consumo, piuttosto che il Giappone e l’oriente in generale…infatti studio lingue orientali all’università…
La verità è che sono un incallito procrastinatore…e un indeciso/insicuro…hai qualche buon consiglio a riguardo?
Ciao Simone…
questa me l’hai servita su un piatto d’argento… ho dedicato la mia prima guida proprio alla procrastinazione.
Credo infatti che sconfiggendo la procrastinazione si mettono in moto una serie di eventi che sono in grado di rivoluzionarci la vita.
Trovi i link alla pagina di presentazione di “Start!” un po’ ovunque qui sul blog ;-) ma per sicurezza te lo metto anche qui
… e poi non dimentichiamoci che per raggiungere il nostro obiettivo è importante percorrere il tragitto che ci separa da questo, DIVERTENDOCI!
Assolutamente! Bravissima mary.
C’è un errore di battitura:
ragggiunto -> raggiunto
bell’articolo :)
Grazie!
Sistemo.
Sono d accordo con Monica. L articolo è utile ed interessante
Praticamente la ricetta della torta di nonna papera… ma anche con le migliori ricette non sempre il risultato è come vorremmo. Trovo un po scontate e davvero un po troppo da rotocalco questi consigli.
Scusatemi in anticipo per la troppa franchezza e se con questa qualcuno si dovesse sentire offeso.
Nessun problema Noris: le hai provate però queste strategie?