Spesso ciò che ci separa dalla nostra vita dei sogni sono soltanto delle scuse.
“Just do it.”
Nike commercial.
Continuiamo a lamentarci per non essere riusciti a raggiungere i nostri obiettivi, per aver abbandonato quel buon proposito che ci eravamo prefissati ad inizio anno. La realtà è che se non raggiungiamo i nostri traguardi, fortuna e caso giocano un ruolo molto piccolo, mentre la nostra determinazione gioca un ruolo molto più importante.
Di seguito una lista delle scuse più diffuse. Sono certo che in questa lista ci sia anche la tua scusa per non raggiungere i tuoi obiettivi. Leggila, rileggila, segui il link se è presente, ma soprattutto diventa consapevole che si tratta solo e soltanto di una scusa, e poi agisci di conseguenza:
- Sono stanco.
- Ho dormito poco.
- Ho dormito male.
- Non sono motivato.
- Non è il momento giusto.
- Non sono preparato.
- Fa troppo freddo.
- Fa troppo caldo.
- Ho mal di testa.
- Ho mal di pancia.
- C’è la mia trasmissione preferita.
- Lo faccio domani.
- Ancora 5 minuti.
- 10 minuti ed inizio.
- Appena finita la trasmissione inizio.
- Oggi non me la sento.
- Dal 1° gennaio ricomincio.
- Dal 1° del mese ricomincio.
- A gennaio mi iscrivo in palestra.
- Da lunedì ricomincio.
- Dopo le vacanze ricomincio.
- E’ venerdì!
- E’ sabato!
- E’ domenica!
- Sono stressato.
- E’ un periodo pesante.
- Quando sarà passato questo periodo ricomincio.
- E’ solo per questa volta.
- Un’eccezione ogni tanto fa bene.
- Essere troppo rigidi non va bene.
- E’ troppo presto.
- E’ troppo tardi.
Che si tratti di preparare il tuo prossimo esame universitario, di uscire ad allenarti o di instaurare la tua nuova abitudine, niente scuse: semplicemente, fallo!
Andrea, ancora una volta hai completato un’altra pagina della Bibbia della Crescita Personale. Io la metterei in fondo al libro questa, che dici?
Ahahah, articolo grandioso, e dire che mi ritrovo spesso a usare queste scuse, quando in realtà basta semplicemente INIZIARE.
Riccardo.
Ahahah,
grazie molte per il commento Riccardo: se l’articolo è riuscito bene è perché probabilmente almeno una volta nella vita le ho utilizzate tutte quelle scuse ;-)
A presto,
Andrea.
Molto veritiero come argomento Andrea, anche perchè riconosco molto delle scuse elencate, sia in quanto messe in atto fino a poco tempo fa, ma soprattutto in quanto sono scuse che oramai fanno parte del gergo giornaliero di molte persone. Quando durante la giornata incotro gente o vado in vari luoghi, si ritrova lo stesso linguaggio di scuse. A mio avviso fa parte della nostra cultura trovare scuse per non muoversi. Ogni giorno mi incammino verso nuve strade per far fronte all’inevatibile falsa realtà che viene presentata dai mass media. Mi fa piacere conoscere e tenere contatti con persone che vivono secondo il proprio sentire senza lasciarsi inebriare da false credenze.
A presto
Gennaro
Grazie a te per il commento Gennaro e benvenuto sul Blog EfficaceMente.
Andrea.
Caro Andrea, penso di aver utilizzato almeno una volta ognuna delle scuse che hai indicato! la più gettonata è “lo faccio domani”.
Credo che iniziare a riconoscerle sia il primo fondamentale passo, infatti a volte riteniamo che siamo giustificazioni più che valide senza nemmeno renderci conto che ci stiamo prendendo in giro!
Ciao e a presto
Fabio
Ed eccoti qua, arrivi proprio al momento giusto, o meglio, del bisogno :D
Domani niente scuse, domani solo io e i miei impegni, nessun altro.
Buona notte Andrea e, come sempre, thank you! :)
Come si dice… ogni scusa è buona! ;-)
Se si vuole raggiungere i propri sogni c’è solo un modo, anche per aiutare la fortuna… cioè con Autodisciplina Impegno e Costanza, o più semplicemente…. Alzando il Culo!
E scusatemi per il francesismo :-)
Un caloroso saluto
Ah ah ah! Verissimo! Concordo in pieno e infatti il tuo post inizia esattamente con il titolo del mio XD
http://naramiltf.wordpress.com/2010/08/17/fallo/
Purtroppo trovo troppe scuse dell’elenco nelle mie giornate -___- Che dici, farai diventare linkabili anche altre voci della lista?
A presto e complimenti per gli articoli sempre molto utili e interessanti :)
Ciao Andrea,
ho scoperto da poco questo fantastico blog per irrecuperabili perditempo ;) A parte gli scherzi, ho personalmente trovato ottimi spunti. Negli ultimi anni all’università ho perso così tanto tempo inutilmente che avrei potuto costruire decine di piramidi..invece nulla, raccolgo ciò che ho seminato, ossia Nulla.
Anche grazie a post come questo pian piano ritrovo la mia forza di volontà ormai perduta e soprattutto la volgia di rimettermi in gioco.
Grazie, continua così e un saluto a tutti i lettori.
Caro Andrea, credo che il problema di procastinare sia dato dalla divisione del tempo che l’uomo ha creato. Se non ci fossero domani, il 1 Gennaio, Lunedì, il 1 settembre forse avremmo più chiara la visione della nostra vita che passa.
Dobbiamo dimenticare ed impegnarci ogni ora per raggiungere i nostri obiettivi, che sia Domenica, Pasqua, Ferragosto
CIAO
Concordo!
Grazie per il commento.
ciao Andrea, ho visto che hai letto il libro di Anthony Robbins, “Come ottenere il meglio da sé e dagli altri”.
Cosa ne pensi di quando parla di imitare gli altri per instaurare un rapporto profondo con loro? Non credi che sia un po’ macchinoso il fatto di imitare gli altri, anche il modo di respirare e gesticolare?
Scusa se è fuori argomento, ma mi piacerebbe avere un tuo parere,
ciao :)
Ciao Andrea,
il mio approccio alla crescita personale è piuttosto semplice: leggo quello che mi ispira, lo metto in pratica senza pregiudizi, e vedo se funziona o meno. Quello che posso dirti su Robbins è che nel 95% delle volte “ci azzecca”.
Per quanto riguarda i “role models”, credo che sia molto importante entrare in contatto con chi i “nostri” obiettivi li ha già raggiunti e fare esattamente ciò che ha fatto.
Per quella che è la mia esperienza, spesso quando fissiamo un obiettivo abbiamo già in mente un percorso per raggiungerlo e ci capita anche di impuntarci su quello specifico “come”, perdendo di vista quello che era il nostro obiettivo finale. Accantonare i miei pregiudizi sul “come”, imitando chi i miei obiettivi li ha già raggiunti, è stato uno dei migliori suggerimenti raccolti da Tony.
Andrea.
grazie per la risposta, in effetti l’unico modo per vedere se un metodo funziona o meno è proprio quello di sperimentarlo “a nostre spese”, imitare persone di successo come dice Tony è assai importante.
Ne approfitto per ringraziarti dei consigli che dai, complimenti e buona continuazione! :)
PS ho letto che Robbins verrà in italia nel 2011 :P
Un vecchio detto milanese dice “El prest e va no a ca del tardi” che racchiude in tutta la sua saggezza l’idea di fare le cose senza rimandare.
Mi piace da morire il tuo blog
Grazie molte Layla! ;-)
Cavolo Andrea! Sei il fratello maggiore che mi è sempre mancato!
Aggiungo la mia chicca preferita: “Ormai la giornata è quasi finita, inizio domattina ‘a mente fresca’ ”
Grazie per tutto, diventare consapevoli dei propri errori è fondamentale per poter iniziare a superare i propri problemi.
Buona giornata!
Thomas
Ciao Thomas,
grazie del commento: fratello maggiore non me lo aveva mai detto nessuno ;-)
Buona serata a te!
Ciao Andrea, nelle motivazioni mi rispecchio benissimo. Ma continuerò ad essere colui che ti farà domande, insomma continuerò a darti fastidio. Come fatto in un altro articolo.
Nel tuo blog, e in altri che trattano di crescita personale, ho letto che per ottimizzare lo studio (nel mio caso) sarebbe opportuno:
– microclima adatto
– motivazione
– fantasia e immaginazione
– lucidità
e quant’altro…ma in particolar modo MOTIVAZIONE e VOLONTA’. Dunque mi chiedevo se, iniziare quando si presenta uno qualsiasi dei suddetti casi non sia controproducente.
Oppure mi stai dicendo che come col cibo anche con lo studio l’attenzione e la voglia ” viene/vengono mangiando/iniziando e continuando?” .
Buona Serata
Ciao Antonio,
ho letto “microclima” etc… e ho subito pensato: evitiamo di farci troppe pippe mentali.
L’ultima parte del tuo commento è la risposta migliore che puoi darti: innanzitutto inizia, anche se il “microclima” non è perfetto, poi vedrai che la motivazione crescerà.
A presto.
Andrea.
E “non mi va, odio fare questa cosa” è una scusa?
Sto passando 4 mesi molto brutti, e ieri la mia tristezza e la mia rabbia hanno raggiunto l’apice: ho passato una settimana piena di positività e di buoni propositi, ma ieri tutto è crollato. Adesso dovrei studiare, o quantomeno ripassare, ma non mi va. Odio studiare quelle robe che ci affibbiano, perché non mi appassionano e non mi serviranno a nulla. Preferisco stare su questo blog a leggere post che mi fanno sentire meglio, preferisco insomma fare qualcosa che reputo più utile e più interessante. Ma è soltanto una scusa?
Ciao Andrea,
è da non molto che leggo il tuo blog, ma ne sono rimasto piacevolmente colpito! Devo dire che da questa lista sto affrontando col sorriso e la voglia di crescere e di eliminare ciò di cui ci si lamenta: il momento in cui ci si inizia a dire che qualcosa non va è una semplice scusa riferita a qualcosa dell’esterno, ma in realtà è proprio l’opposto! E rendendomene conto, bisogna darsi una mossa soprattutto nei punti dove si sa che si ha qualcosa ma ci si dà una autoconnotazione “sono fatto così”, “non ci posso fare niente” ecc.
Ciao, hai dimenticato: “è il mio compleanno” che secondo me rientra in questa lista! Complimenti sempre per quello che fai Andrea!
Gabriele
Ciao andrea! devo dire che ne ho usate almeno 5/6 di queste scuse..anche se spesso e volentieri solo con me stesso le ho usate!
Ciao Andrea, grazie per l’articolo!
Ho trovato utile e motivante formulare la frase opposta alle scuse che hai scritto.
es: sono stanco –> non sono stanco
ho dormito poco –> non ho dormito poco etc…
Per un po’ di giorni ripeterò questo elenco ‘al contrario’ per vedere se la mia motivazione incrementa ulteriormente.
Buon lavoro! :)