E se questa volta facessi il contrario?
Esiste un breve lasso di tempo, tra la fine delle ferie e il ritorno al nostro tran tran quotidiano, in cui la nostra mente è particolarmente malleabile.
Come scoperto dai ricercatori dell’Università della Pennsylvania, specifiche date o periodi dell’anno (il lunedì, il primo del mese, il primo dell’anno, il ritorno dalle ferie, etc.) hanno una valenza sociale condivisa e in quanto tali hanno la capacità di creare dei veri e propri spartiacque nelle nostre menti.
Si parla di effetto “nuovo inizio“.
In altre parole, è come se tutte le imperfezioni e i fallimenti che hanno preceduto quella data simbolica vengano relegati all’interno di un “cassetto mentale” separato.
Usando questa analogia, la data simbolica rappresenta figurativamente la “maniglia” che ci permette di aprire un nuovo cassetto mentale completamente vergine e pieno di aspettative positive.
Il ritorno dalle ferie è dunque l’occasione perfetta per realizzare dei cambiamenti positivi nella nostra vita.
A patto però di farlo in maniera… efficace, non come fatto in passato, con scarsi risultati.
Qualche esempio?
- Allenati 4 volte a settimana per 1 ora, non 1 volta, la prima settimana, per 4 ore.
- Ricomincia a leggere 10 pagine di un libro ogni giorno, non un libro ogni 10 anni.
- Riprendi riordinando tutti i giorni per 15 minuti, non per tutto il giorno ogni 15 mesi.
- Impegnati a meditare per un anno 10 minuti al giorno, non per un’ora 10 volte all’anno.
Una delle chiavi della nostra crescita personale è:
“fare poco per tanto tempo,
non tanto per poco tempo.”
Ricorda: la costanza* è fatta di:
- 100g di “disciplina“,
- mezzo chilo di “flessibilità“,
- un bicchiere di “pianificazione“,
- “tigna” q.b..
*Non richiede “motivazione” per la lievitazione 😉
Buon rientro (o buone ferie, se te le devi ancora godere).
A lunedì prossimo,
Andrea Giuliodori.