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Buon lunedì.

Questa settimana voglio iniziare la newsletter di EfficaceMente con un indovinello

Nei giorni passati si è spesso sentito parlare delle montagne russe degli indici azionari

Bene, ipotizziamo che le borse abbiano avuto questo andamento (in realtà ci siamo andati molto vicini 😅):

Giorno 1: – 10%
Giorno 2: +10%
Giorno 3: – 10%
Giorno 4: +10%

Qual sarà stata secondo te la performance totale nel periodo considerato?

A) +5%
B) – 2%
C)   0%

La risposta corretta è…
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– 2% (circa)

Questa risposta non è la più intuitiva (molti credono che quei +10% e -10% consecutivi riportino l’indice al suo valore originale), ma facendo il calcolo si comprende subito perché è quella corretta.

Ecco il calcolo ipotizzando che il valore di partenza dell’indice sia 10.000:

Giorno 1 (– 10%): 10.000 x (1 – 0,10) = 9000
Giorno 2 (+10%): 9.000 x (1 + 0,10) = 9900
Giorno 3 (– 10%): 9.900 x (1 – 0,10) = 8910
Giorno 4 (+10%): 8.910 x (1 + 0,10) = 9801

Risultato totale: (9.801 – 10.000) / 100 = – 2% (circa)

Scusa Andre, ma io mica mi sono iscritto al Wall Street Journal: questa non era una newsletter di crescita personale?! 

Arrivo al punto…

Per tornare allo stesso capitale di partenza dopo una perdita del – 10%, non basta un guadagno della stessa entità, abbiamo bisogno di fare il +11,1%.

La potremmo chiamare la dura legge del “drawdown”, o la legge della “perdita” e purtroppo, non vale solo in finanza, ma anche nella nostra vita personale.

Nei periodi in cui ci lasciamo andare, ci abbandoniamo alle nostre cattive abitudiniprocrastiniamo, non ci prendiamo cura del nostro corpo e della nostra mente, iniziamo a cumulare “perdite“, giorno dopo giorno.

Più “perdite” cumuliamo, maggiore sarà l’impegno che dovremo metterci anche solo per tornare al punto di partenza.

Eh già, la vita non sempre è giusta: fai 2 passi indietro e ti tocca farne almeno altri 3 solo per riavvicinarti a dov’eri qualche mese fa.

Questo significa forse che non ci possiamo mai permettere uno sgarro, un momento di difficoltà o semplicemente una pausa?

Certo che no, siamo umani, l’imperfezione è ciò che ci rende speciali e la rigenerazione è essenziale.

Ma dobbiamo essere consapevoli della dura legge del “drawdown” e come dei bravi investitori, prepararci in anticipo per minimizzare i danni quando arriveranno i normali “crolli del mercato“.

Come?

Le mie strategie preferite sono due, c’è chi si trova meglio con la prima, chi con la seconda:

1. L’azione minima

Anche nei peggiori momenti di “ribasso” della tua vita, cerca di portare avanti con costanza almeno una versione ridotta (“minima”) delle tue buone abitudini.

  • Non riesci a meditare 30 minuti al giorno? Fanne 5.
  • Non riesci ad allenarti in palestra questa settimana? Fai 3 brevi allenamenti casalinghi.
  • Non riesci a leggere tutti i giorni come vorresti? Leggi 1 sola pagina al giorno.

L’azione minima non ti farà fare chissà quali progressi, ma ti permetterà di mantenere la continuità

2. La scelta paradossale

Nonostante il tuo buon impegno, magari stai vivendo uno di quei momenti così caotici, stressanti e impegnativi della tua vita, che non hai neanche lo spazio e la forza mentale per gestire un’azione minima?

Allora fai la scelta paradossale: decidi di lasciarti completamente andare, abbandona tutte le tue buone abitudini, cerca di dare proprio il peggio di te…

…a patto però di stabilire un preciso orario di inizio di questo “sbraco totale” e un preciso orario di fine. Il tutto dovrà durare esattamente 48 ore (2 giorni).

Dopo di che, terminate le 48 ore di “tana libera tutti“, dovrai ripartire a pieno regime e mantenere i tuoi buoni propositi per almeno 48 giorni.

In questo caso la chiave è accettare che abbiamo bisogno di una “valvola di sfogo“, ma scegliere noi, in maniera consapevole, quando aprirla e per quanto tempo.

Bene, mi auguro che questa newsletter ispirata al mondo della finanza e i due consigli pratici per affrontare i periodi “storti” della nostra vita, sia stata… efficace.

Noi come al solito ci rileggiamo lunedì prossimo 😊

Buona settimana,

Andrea Giuliodori

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