Buon lunedì e buon settembre.
Durante la pausa estiva ho ripreso tra le mani “L’età della ragione” di Jean-Paul Sartre.
Un passaggio in particolare mi ha colpito in questa seconda lettura. Eccolo:
“Ho condotto una vita sdentata”, pensò.
“Una vita sdentata. Non ho mai morso. Aspettavo, mi conservavo per più tardi. E ora mi accorgo che non ho più denti.”
Jean-Paul Sartre.
In troppi ci dimentichiamo di “mordere” la vita e di assaporarla fino in fondo.
Ad ogni primo del mese, primo settembre o primo dell’anno ci ripromettiamo che le cose finalmente cambieranno.
Ma tempo qualche settimana e torniamo alla nostra “vita sdentata“; una vita che semplicemente ci accade, invece di essere noi a darle una chiara direzione.
Come uscire da questo circolo vizioso?
Un modello mentale che ho sempre trovato affascinante (e utile) è il: “Regret Minimization Framework“.
Ecco come funziona.
Quando devi scegliere, mettiti nei panni del tuo io futuro e chiediti:
“Quale, tra le strade che avrei potuto scegliere, mi ha permesso di avere il minor numero di rimpianti nella vita?”.
Puoi applicare il “Regret Minimization Framework” a:
- Importanti decisioni come cambiare lavoro, andare a vivere in una nuova città, intraprendere o interrompere una relazione.
ma anche a…
- Semplici decisioni come continuare a distrarti o lavorare ai tuoi sogni, andare in palestra o rimanere sul divano, mangiare quel dolce o rinunciarci.
Pensa alla decisione che minimizzerà i tuoi rimpianti futuri, la decisione che ti farà sentire di averla presa davvero a “morsi” questa vita e sceglila senza esitare.
Buona vita e a lunedì prossimo.
Andrea Giuliodori.