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Ciao, buon lunedì e buona newsletter di EfficaceMente.

È ormai da qualche giorno che mi ronza in testa questa frase:

La vittoria è celebrata nella luce, ma è vinta nell’oscurità“.
Questa frase è apparsa nella prima puntata di “Dune: la profezia“, una nuova serie tv ispirata al famoso romanzo di fantascienza di Frank Herbert.

In quel contesto la frase preannuncia gli intrighi di palazzo e le lotte di potere tra la sorellanza delle Bene Gesserit, le diverse case nobiliari e altre forze non ancora ben definite.

Se ti piace il genere, le prime puntate promettono bene.

Da appassionato di crescita personale, però, questa frase mi è rimasta impressa per un altro motivo.

Più ci penso e più mi convinco che i momenti più significativi della nostra vita, seppur celebrati sotto i riflettori, in realtà nascono altrove…

Nascono nell’intimità delle nostre scelte quotidiane e nel silenzio delle ore dedicate ad un impegno spesso invisibile agli altri.

(Questa vignetta dell’illustratore australiano Guy Downes rappresenta molto bene questo concetto)

Oggi più che mai, la nostra è la società del visibile.

Misuriamo il nostro valore e il nostro successo con metriche decise in qualche azienda della Silicon Valley.

Cuoricini, like, visualizzazioni, followers, condivisioni.

Che si tratti della laurea, una gara sportiva, la nascita di un figlio, una vacanza, un concerto: se non celebriamo questi accadimenti nella luce degli schermi dei nostri smartphone, sentiamo quasi di non averli vissuti davvero.

Ed è diventata talmente importante questa celebraziane sotto i riflettori digitali, che c’è chi sente la pressione di dover fingere questi successi non ancora raggiunti con filtri per video e foto, auto sportive a noleggio, orologi di lusso falsi, un eccessivo ricorso alla chirurgia estetica o vacanze pagate con dei prestiti.

Per questo oggi ciò che è invisibile, ciò che è autentico, è più importante che mai.

Da questo punto di vista, l’oscurità non è un luogo di paura, ma uno spazio di potenzialità.

È nell’oscurità, lontano dai riflettori, che impariamo a confrontarci con noi stessi e le nostre insicurezze.

È nell’oscurità, di quei giorni senza infamia e senza lode, che impariamo a coltivare le nostre competenze e la nostra costanza.

È nell’oscurità, della vita non condivisa a mezzo social, che assaporiamo il valore dei rapporti autentici.

La vera vittoria è già nostra, ogni volta che scegliamo di fare un passo avanti, anche quando nessuno ci sta guardando.

Abbraccia l’invisibile. Coltiva la tua definizione di successo lontano dai riflettori. Ciò che fai oggi nell’oscurità, sarà ciò che illuminerà il tuo domani.

Buona settimana. Se stai partecipando al PRE-corso di preparazione di 365, ci leggiamo con la nuova sfida domani mattina.

Andrea Giuliodori.

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