Buon lunedì.
Qualche settimana fa sono stato a Las Vegas per un corso di formazione con Alex Hormozi, imprenditore, investitore e autore che seguo con particolare interesse.

Se non lo conosci, puoi trovare centinaia di suoi contenuti gratuiti su marketing e imprenditorialità tra YouTube, podcast e gli altri canali social.
Te ne ho voluto parlare in questa puntata della newsletter di EfficaceMente, perché Alex ha recentemente condiviso le sue regole sui soldi.
Ad appena 36 anni, Alex ha già avuto due importanti exit da diverse decine di milioni di $ e la sua ultima creatura, il Private Equity Acquisition.com ha raggiunto lo scorso anno un fatturato aggregato di 250 milioni di $.
Queste sono le 10 regole sui soldi che hanno risuonato maggiormente con me e che ho potuto toccare con mano anche nel mio percorso di crescita finanziaria.
Mi auguro si dimostreranno utili anche per te 😊
1. Non mettere mai in vendita la tua reputazione
Troverai sempre un nuovo progetto, un nuovo lavoro o una nuova opportunità imprenditoriale, ma non avrai mai indietro la tua reputazione una volta che l’avrai svenduta per fare soldi facili.
La reputazione è come una pianta: richiede cura e attenzione per farla crescere, ma se la tagli per accendere un fuoco, l’avrai persa per sempre.
2. Il denaro ama la velocità, la ricchezza ama il tempo, la povertà ama l’indecisione
Per fare soldi dobbiamo essere veloci nell’esecuzione, trasformando quelle che sono semplici idee in realtà concrete. Questo vale per i dipendenti che fanno più carriera, i professionisti più pagati e gli imprenditori di maggiore successo.
Per costruire un vero e proprio patrimonio dobbiamo invece avere la pazienza di lasciare crescere i nostri investimenti per anni.
Infine, se vogliamo invece che la nostra situazione finanziaria non migliori mai, ci basterà essere sempre indecisi e rimandare continuamente qualsiasi opportunità di cambiamento.
3. Il denaro va dove va la nostra attenzione
“Forse dovrei iniziare a fare trading. No, anzi, dovrei prendere quel meme crypto coin che ha consigliato quell’influencer. Ma sai cosa, adesso investo in un appartamento e faccio un bel AirBnB. Anche se la verità è che dovrei avviare quel nuovo progetto a lavoro. O forse…”
Più rincorriamo mirabolanti opportunità per fare soldi, più ci ritroviamo senza una lira. La nostra attenzione è la vera risorsa scarsa. Dobbiamo scegliere con cura su cosa focalizzarci e una volta fatta la nostra scelta, impegnarci al 100% per far funzionare il progetto.
Internet e i social hanno reso più democratica che mai la possibilità di guadagnare piccole (o grandi) fortune, partendo da zero.
Serve però focus e la volontà di lavorare per un tempo sufficientemente lungo su un dato progetto, senza vedere inizialmente alcun risultato.
EfficaceMente, in 17 anni, ha generato milioni di euro di fatturato, ma il 90% di questi risultati finanziari sono arrivati solo negli ultimi anni. Per molto tempo ho realizzato gratuitamente decine e decine di contenuti senza nessun tipo di entrate.
La generazione di ricchezza non è mai lineare e nell’era delle gratificazioni istantanee, la capacità di rimanere concentrati su un obiettivo, senza vedere risultati immediati, è ciò che fa la vera differenza.
4. Siamo noi a costruire la nostra ricchezza, non è la ricchezza a costruire la nostra identità
È molto facile legare la nostra autostima ad un certo stipendio o ad un certo conto in banca.
Farlo, però, può trasformarsi nel più grande limite per la nostra crescita finanziaria.
Noi non siamo i nostri soldi. Nella vita le fortune finanziarie vanno e vengono. Ciò che nessuno potrà mai portarci via, invece, sono le nostre competenze.
Investi continuamente sulle tue competenze e vivrai una vita di vera abbondanza.
5. Siamo pagati per il valore che creiamo, moltiplicato per la nostra capacità di negoziazione, il tutto diviso per la facilità con cui possiamo essere sostituiti
Più valore creiamo (ovvero più grandi e complessi sono i problemi che siamo capaci di risolvere) più guadagniamo.
Più siamo bravi a negoziare il nostro stipendio, i nostri onorari o il prezzo dei nostri prodotti e servizi, più guadagniamo.
Più è difficile sostituirci, più guadagniamo.
Guadagno = ( Valore x Negoziazione ) / Sostituibilità
6. Tieni sempre un fondo di emergenza
La vera ricchezza la si crea (e la si mantiene) rischiando molto quando si ha poco denaro e rischiando poco quando si ha molto denaro.
Anche quando siamo agli inizi del nostro percorso di crescita finanziaria, però, non dovremo mai rischiare tutto.
Il nostro primo obiettivo finanziario dovrebbe essere sempre quello di crearci un fondo di emergenza che copra dai 6 ai 12 mesi delle nostre spese correnti.
Avere questa “fortezza del risparmio” può darci la tranquillità di cui abbiamo bisogno per mollare un lavoro che odiamo o per avviare quel progetto che abbiamo sempre amato.
Se non hai chiari i tuoi obiettivi finanziari, parti dal crearti il tuo fondo di emergenza.
7. Mai rischiare il tuo “impero” in cambio di una pentola d’oro
Spesso sentiamo le storie di capitani d’industria che ad un certo punto hanno scommesso nel proprio progetto tutto quello che avevano, magari anche indebitandosi, per poi venire premiati con immense fortune.
Il problema è che non sentiamo le storie di chi ha fatto la stessa scommessa perdendo tutto.
Queste storie, seppur sconosciute, sono molto più numerose.
Come visto nel punto precedente: all’inizio del nostro percorso va bene rischiare molto con il poco che abbiamo, ma non dovremmo mai rischiare tutto, neanche per la migliore delle opportunità, neanche per quell’investimento “sicuro”.
Il segreto per vincere il gioco dei soldi è continuare ad avere abbastanza fiches per giocare il più a lungo possibile.
8. La fiducia vale più di un guadagno immediato
Qualche tempo fa mi hanno chiesto sotto un mio post su LinkedIn cosa intendessi con la parola integrità.
Immagino volesse essere una domanda retorica per sottolineare come il concetto di integrità fosse piuttosto “fuffoso“.
Per quanto mi riguarda, invece, non c’è nulla di fuffoso nell’integrità e questa parola ha per me un significato ben preciso: integrità significa avere dei chiari valori e rispettarli anche quando non ci conviene farlo.
Questo vale anche per i soldi.
Ci sono situazioni in cui, chiudendo un occhio (o entrambi) sui nostri valori, potremmo guadagnare di più nell’immediato. Farlo, però, significa tradire la fiducia di chi ha deciso di scommettere su di noi.
…e come disse Abraham Lincoln: “puoi fregare tutte le persone per un po’ di tempo o puoi fregare un po’ di persone per tutto il tempo, ma non potrai mai fregare tutti per tutto il tempo”.
9. Il denaro non è un gioco a somma zero
Mio Padre si è diplomato in ragioneria a 18 anni e ha lavorato per quasi 40 anni in banche di piccoli paesi nelle Marche.
La nostra famiglia si appoggiava sul suo unico stipendio (mia Mamma era casalinga) e il tema soldi era sempre molto spinoso: si dovevano sempre risparmiare, non erano mai abbastanza, non dovevano mai essere sprecati.
Insomma, sono cresciuto con la classica mentalità di scarsità nei confronti del denaro.
Avvicinandomi alle letture di crescita personale appena maggiorenne, ho avuto la fortuna di sradicare le tante convinzioni limitanti che avevo sul denaro, creandomi pian piano una mentalità di abbondanza.
Il che non significa naturalmente che mi sia convinto che i soldi crescano sugli alberi. Come suggerito da Alex in questa ottava regola, la più importante convinzione che ho maturato è che il denaro non sia un gioco a somma zero.
Con le idee giuste, l’impegno giusto e un pizzico di fortuna (quella serve sempre), possiamo creare valore dal nulla.
Non esiste una somma fissa di soldi al mondo che dobbiamo strapparci a vicenda. Tra il 2000 e il 2020 l’ammontare totale della ricchezza mondiale è passato da 440 trilioni di $ a 1.540 trilioni di $ (più del triplo).
Nuova ricchezza viene generata ogni anno, dobbiamo semplicemente essere bravi ad intercettarne una piccola parte creando in cambio qualcosa di valore con le nostre competenze e il nostro lavoro.
10. Conta solo quello che ti rimane in tasca
Ne “L’Algebra della Ricchezza“, il Prof. Scott Galloway dà una definizione molto semplice e pratica di cosa significhi davvero essere ricchi: sei ricco quando quello che spendi è meno di quello che guadagni sotto forma di redditi passivi.
…e poi fa l’esempio di suo padre, ex militare della Royal Navy che riceve una pensione di 48.000$ e vive felicemente spendendo meno di 40.000$ all’anno.
Personalmente ricordo ancora quando vivevo e lavoravo a Milano. Lo stipendio era buono, ma mi sentivo in trappola:
lavoravo 10-12 ore al giorno → per guadagnare un buon stipendio → per pagare un affitto fuori di testa → per stare in una città → dove potevo guadagnare un buon stipendio!
Guadagnare molto può solleticare il nostro ego, ma alla fine conta solo quello che riesci a mettere da parte.
Da imprenditore, ad esempio, mi capita di confrontarmi con “colleghi” che generano fatturati molto importanti: li ammiro e li invidio nel più sano dei modi. Poi però mi ricordo che in questo gioco, l’unica equazione da tenere in considerazione è questa:
Ricavi – Costi
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Ore lavorate
Il resto sono solo pippe mentali.
Bene, questa newsletter è venuta più lunga di quanto avessi preventivato, ma mettere nero su bianco questi principi sul denaro e sulla ricchezza mi auguro sinceramente si dimostrerà utile nel tuo percorso di crescita finanziaria.
Ad una vita di abbondanza,
Andrea Giuliodori.