“Presta attenzione ai tuoi pensieri, perché diventano parole.
Presta attenzione alle tue parole, perché diventano azioni.
Presta attenzione alle tue azioni, perché diventano abitudini.
Presta attenzione alle tue abitudini, perché diventano il tuo carattere.
Presta attenzione al tuo carattere, perché diventa il tuo destino.”
Anonimo.
Non è chiara l’origine di questa citazione.
C’è chi la fa risalire agli insegnamenti della Torah, c’è chi l’attribuisce all’immancabile filosofo cinese Lao Tzu, e chi ha ritrovato questo testo in un discorso motivazionale degli anni ’40 di tal Patrick Overton.
Quale che sia l’origine di questa frase, c’è un dettaglio che molti non notano leggendola…
La prima tessera di questo domino mentale non sono i nostri pensieri, ma bensì la nostra attenzione.
Non è un caso che venga infatti ripetuta più volte l’espressione “presta attenzione“.
La nostra attenzione, infatti, è l’unica vera variabile esistenziale su cui abbiamo una qualche forma di controllo.
NON possiamo controllare i pensieri che emergono nella nostra mente.
NON possiamo controllare gli eventi che accadono nella nostra vita.
NON possiamo neanche controllare il tempo che continua a fluire indifferente ai nostri sforzi.
Ma l’attenzione sì, l’attenzione e come decidiamo di indirizzarla, è una nostra scelta.
…ed è l’unica scelta che conta davvero.
Sono i pensieri a cui decidiamo di dare attenzione (o meno) a determinare le parole che usiamo nel nostro dialogo interiore.
Queste parole influenzano le azioni che scegliamo o meno di compiere.
La ripetizione di queste azioni rappresenta la collezione delle nostre abitudini quotidiane.
Queste abitudini, infine, determinano la nostra personalità, il nostro atteggiamento mentale e una parte consistente dei risultati che otteniamo nella nostra vita personale e professionale.
Ma parte tutto da lì… da quell’ “occhio di bue” che è la nostra attenzione e su quale parte del nostro teatro esistenziale scegliamo di dirigerla.
Ti auguro una settimana in cui saprai fare buon uso della tua attenzione.
A lunedì prossimo,
Andrea Giuliodori.
Ps. Ringrazio Roberto Ferraro per l’illustrazione che accompagna questa newsletter di EfficaceMente.