3 min

Buon lunedì e buona newsletter di EfficaceMente.

In queste settimane sto leggendo una media di 100-150 messaggial giorno nel nostro canale Telegram.

Con migliaia di voi ci stiamo infatti preparando alla nuova edizione 2025 di 365 – Un anno epico.

Considero questi messaggi molto preziosi: il linguaggio è un’incredibile finestra sulle nostre convinzioni più radicate.

C’è una parolina, nello specifico, che ho notato ripetersi più e più volte. Questa:

“Spero…”

Spero 
che il 2025 sia migliore.
Spero in un cambiamento.
Spero di avere costanza.
Spero di non bloccarmi
Spero che vada bene.
Spero…

Intendiamoci, la speranza è una delle più belle qualità umane, ma troppi “spero” rischiano di auto-sabotarci.

Provo a spiegarmi.

Quando ci diciamo: 

spero che accada questo o quello…” 
stiamo di fatto cedendo il nostro potere personale agli accadimenti esterni.

La nostra attenzione viene infatti spostata su dei risultati che spesso sono fuori dalla nostra sfera di controllo e noi ci sentiamo in balia del caso.

Se vogliamo vivere un anno diverso, un anno migliore… un anno epico! Beh, la speranza non può essere una strategia.

Prova allora a sostituire quegli “spero che...” con:

Io decido di…
Io mi impegno a…
Io agisco ogni giorno per…
Io mi assumo la responsabilità di…

Queste espressioni ti restistuiscono il tuo potere personale.

Perché se è vero che non tutto è sotto il nostro controllo nella vita, quello che è sotto il nostro controllo fa tutta la differenza.

Non limitarti a sperare nel nuovo anno. Scegli.

Buona settimana, 

Andrea Giuliodori.

Altri lettori trovano interessante