Buon lunedì e buona newsletter di EfficaceMente.
In queste settimane sto leggendo una media di 100-150 messaggial giorno nel nostro canale Telegram.
Con migliaia di voi ci stiamo infatti preparando alla nuova edizione 2025 di 365 – Un anno epico.
Considero questi messaggi molto preziosi: il linguaggio è un’incredibile finestra sulle nostre convinzioni più radicate.
C’è una parolina, nello specifico, che ho notato ripetersi più e più volte. Questa:
“Spero…”
Spero che il 2025 sia migliore.
Spero in un cambiamento.
Spero di avere costanza.
Spero di non bloccarmi
Spero che vada bene.
Spero…
Intendiamoci, la speranza è una delle più belle qualità umane, ma troppi “spero” rischiano di auto-sabotarci.
Provo a spiegarmi.
Quando ci diciamo:
“spero che accada questo o quello…”
stiamo di fatto cedendo il nostro potere personale agli accadimenti esterni.
La nostra attenzione viene infatti spostata su dei risultati che spesso sono fuori dalla nostra sfera di controllo e noi ci sentiamo in balia del caso.
Se vogliamo vivere un anno diverso, un anno migliore… un anno epico! Beh, la speranza non può essere una strategia.
Prova allora a sostituire quegli “spero che...” con:
“Io decido di…“
“Io mi impegno a…“
“Io agisco ogni giorno per…“
“Io mi assumo la responsabilità di…“
Queste espressioni ti restistuiscono il tuo potere personale.
Perché se è vero che non tutto è sotto il nostro controllo nella vita, quello che è sotto il nostro controllo fa tutta la differenza.
Non limitarti a sperare nel nuovo anno. Scegli.
Buona settimana,
Andrea Giuliodori.