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Questa te la devo raccontare.

Qualche tempo fa, mentre facevo delle ricerche per un progetto di EfficaceMente, mi imbatto in questo studio del 2009 dei ricercatori del Max Planck Institute for Biological Cybernetics:

Souman, J. L., Frissen, I., Sreenivasa, M. N., & Ernst, M. O. (2009). Walking straight into circles. Current Biology, 19(18), 1538–1542.

Scopo della ricerca: verificare se effettivamente le persone che si perdono tendono a “girare in tondo“, come spesso riportato in film e libri di avventura.

Per condurre questo esperimento, gli scienziati tedeschi hanno preso dei volontari, li hanno lasciati in mezzo ad una fitta foresta e hanno dato loro una semplicissima indicazione: camminate quanto più possibile in linea retta.

Risultato?

Nessuno dei volontari ci è riuscito.

Non solo, le tracce gps hanno evidenziato come i partecipanti, privati di chiari punti di riferimento, abbiano iniziato a “girare in tondo” in ripetute occasioni:

Dopo aver escluso numerose ipotesi (anche attraverso un secondo esperimento condotto nel deserto del Sahara), i ricercatori sono giunti alla seguente conclusione:

Deviare da un percorso rettilineo è il risultato dell’accumulo di “rumore” nel nostro sistema sensomotorio, che privato di riferimenti esterni chiari, ci porta a camminare in cerchio.

…ma veniamo a noi, basta girarci intorno! 😉

Ti ho voluto parlare di questa curiosa ricerca perché spesso, nella nostra vita, ci ritroviamo smarriti come i poveri volontari dell’esperimento tedesco.

Continuiamo a disegnare traiettorie circolari che ci riportano sempre negli stessi punti, senza farci progredire di mezzo metro.

Cattive abitudini che non riusciamo ad abbandonare.

Percorsi di carriera senza sbocco e senza prospettive.

Problemi d’amore che si ripetono ad ogni nuova relazione.

Se la nostra vita sembra somigliare all’ennesimo remake holliwoodiano mal riuscito, probabilmente è il risultato dell’accumulo di “rumore” nel nostro sistema “sensomentale”.

Privati di riferimenti chiari, iniziamo a “girare in tondo“.

Ma quali sono questi “riferimenti chiari” quando la foresta in cui siamo abbandonati è quella esistenziale?

I più importanti, a mio avviso, sono tre:

1. VISIONE

La visione per la nostra vita futura è come il sole alto nel cielo che ci guida. Usando le parole di uno dei personaggi che trovo di maggiore ispirazione:

“Tutto inizia con una visione. Devi poterlo vedere prima di poterlo realizzare. Non rimpiangerai mai il tempo che dedicherai a sviluppare una visione molto chiara della tua vita. Quando dico chiara, intendo così chiara da sembrare quasi un film nella tua mente. Ancor prima di salire su un palco di bodybuilding, mi vedevo già in piedi sul podio con il trofeo in mano. Era come un ricordo — un ricordo che semplicemente doveva ancora accadere.”

Arnold Schwarzenegger.

2. VALORI

I tuoi valori sono come i cartelli lungo un sentiero di montagna: ti aiutano a non perderti.

Se non ti chiarisci cos’è che conta davvero nella tua vita e non lo rispetti ogni giorno, finirai continuamente fuori strada.

(Se può esserti utile, trovi una lista di valori, da cui prendere ispirazione, in questo nostro articolo).

3. VITTORIE

Quali vittorie vuoi ottenere nella tua vita? 

Se non hai un’idea delle tappe intermedie che vuoi raggiungere e che ti separano dalla tua visione ultima di vita, ti ritroverai a gironzolare nei tuoi “cerchietti”, come i partecipanti dell’esperimento.

Crea una visione per la tua vita.
Chiarisciti quali sono i valori che contano per te.
Stabilisci le vittorie che vuoi ottenere lungo la via.

La vita non è certo facile (e lineare) come leggere una newsletter di crescita personale, ma avere chiari certi modelli mentali di certo la rende più semplice.

Buona settimana. Buona ripartenza. Buona crescita.

Andrea Giuliodori.

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