4 min

Lo hai mai notato?

La seconda fetta di torta 🍰 ci dà sempre un po’ meno soddisfazione rispetto alla prima.

Vale lo stesso per…

La seconda puntata di fila di quella bella serie TV.
La seconda ora passata a scrollare i feed social.
La seconda partita di quel nuovo videogioco.

Più indugiamo in attività piacevoli, meno piacere ne traiaimo.

In altre parole…

Più “fette di piacere” consumiamo nella nostra vita, più “fette” siamo costretti a consumare per raggiungere gli stessi livelli di soddisfazione che ottenevamo solo qualche giorno prima.

Non è un caso che nella società moderna, molti di noi si trovino incastrati in questi circoli viziosi in cui, nonostante le piccole e le grandi comodità a cui abbiamo accesso, in fondo, non siamo mai davvero felici e gratificati.

Non solo.

La “trappola della seconda fetta di torta“, oltre ad averci reso perennemente insoddisfatti, ha fatto un’altra vittima eccellente nella nostra società: ha distrutto la nostra concentrazione.

Che si tratti di fette di tortabinge watching o l’infinito scroll sui social, questa ricerca compulsiva di scariche dopaminiche a basso prezzo è spesso legata alla nostra incapacità di fare i conti con emozioni difficili come: la noia, la fatica, la frustrazione o l’incertezza.

Al primo segno di disagio cerchiamo una via di fuga nelle distrazioni 📲

Ma così facendo indeboliamo la nostra mente.

Immergerci nella noia, addestrarci alla fatica, accettare la frustrazione, avanzare nonostante l’incertezza, sono invece pratiche che allenano il nostro cervello all’anti-fragilità.

Certo, il veleno è nella dose!

Vivere in un costante stato di apatiaaffaticamentosofferenza o insicurezza è un campanello di allarme che non andrebbe ignorato.

Ma un leggero disagio o un sano sforzo sono del tutto naturali, anzi, sono essenziali per addestrare il nostro focus e la nostra concentrazione.

Il punto è che la natura è pigra ed efficiente

  • muscoli crescono solo se sono sottoposti ad uno sforzo significativo.
  • molluschi sviluppano gusci più spessi e resistenti solo in ambienti marini dove sono presenti molti predatori.
  • Le piante si sviluppano in altezza solo se devono competere con altre piante per luce e nutrimenti.

FARE fatica è la chiave per FARE progressi.

La concentrazione non è un talento naturale, ma una competenza che richiede un costante allenamento.

Non possiamo aspettarci che obiettivi difficiliimportanti e per noi significativi possano essere raggiunti con attività che siano sempre facili e piacevoli.

Saper stare nelle difficoltà è il prezzo dell’eccellenza. 

E coltivare l’eccellenza, che sia nel lavoro, nello sport, nelle relazioni o in qualsiasi altro ambito per noi significativo, è ciò che dà realmente senso alla nostra vita.

“Quando una persona non riesce a trovare un significato profondo nella vita, si distrae con il piacere.”

Viktor Frankl.

Ti auguro una settimana di sano impegno verso un fine significativo.

Alla tua crescita personale,

Andrea Giuliodori.

Altri lettori trovano interessante